Porto, torna Pellegrini. Olsen e Manolas stringeranno i denti?

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Martedì prossimo all’Olimpico si presenterà il Porto. Lorenzo Pellegrini recupererà senza dubbio per il match di Champions League. Ancora qualche incertezza per Olsen e Manolas alle prese coi rispettivi infortuni al polpaccio e, per il greco, alla schiena e al pube. L’impressione è che entrambi possano stringere i denti. 


Stop dei baby giallorossi dopo 5 vittorie di fila. Il Chievo ne fa quattro

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo cinque vittorie consecutive la Roma Primavera di Alberto De Rossi si ferma. A rallentare la scalata alla vetta è il Chievo, che batte i giallorossi 4-3. Ora la Roma rischia il sorpasso dalla Fiorentina che potrebbe battere il Torino e agguantare il terzo posto. Le reti giallorosse portano la firma di Darboe, Riccardi e Cangiano.


Roma quarta con vista Champions

IL TEMPO - Massimo risultato col minimo sforzo. Mezz’ora di buona Roma sono bastati per espugnare Verona, rifilare tre gol al Chievo e portar via 3 punti che rimettono la Roma al quarto posto assieme alla Lazio e aspettando Atalanta e Milan. Un turno che rischia di cambiar poco alla corsa Champions, ma che significa molto per Di Francesco alla vigilia della partita più importante della stagione. Già perché martedì all’Olimpico arriva il Porto per l’ottavo di Champions League: partita che la Roma non può sbagliare.


Roma sente la Champions e si scatena con il Chievo. Resta aperto il caso Kolarov

CORRIERE DELLA SERA - La Roma questa volta non ci casca, non si fa rimontare dal Chievo e così risale al quarto posto in classifica insieme alla Lazio. In 18 minuti i giallorossi sono già 2-0 grazie ad El Shaarawy e Dzeko: entrambi i gol sono arrivati grazie a chiare distrazioni della difesa gialloblu. Infine ad inizio ripresa Kolarov ha chiuso la gara con il suo sesto sigillo in campionato, nessun altro difensore nei cinque massimi campionati europei ha segnato così tanto. Il serbo però anche ieri è stato il bersaglio di alcuni cori da parte dei tifosi giallorossi e sicuramente il suo inchinodopo la rete non ha aiutato. Di Francesco ha confermato il 4-3-3 che in fase difensiva diventa un 4-1-4-1. La maggior qualità della Roma è stata chiara fin dall’inizio e Dzekoha catalizzato la manovra offensiva: giocare con altri due attaccanti veri lo aiuta sicuramente a produrre più gioco. L’unico handicap che ci si porta dietro dal Bentegodi è ancora una volta la tensione tra squadra e ultrà: i giocatori al termine della gara sono stati fischiati: “Solo col Chievo, vincete solo col Chievo”. Chissà se martedì in Champions col Porto la situazione cambierà.


Ancora tanti fischi e Kolarov fa l’inchino

IL TEMPO - L’inchino di Aleksandar Kolarov verso i cinquecento romanisti del settore ospiti del Bentegodi è la sintesi di una serata surreale e per certi versi inedita nel rapporto tra tifosi, squadra e nello specifico giocatore-leader. Il 7-1 di Firenze ha rotto gli equilibri, così ieri dopo il gol del 3-0 al Chievo Kolarov ha ricevuto tanti fischi. La reazione del serbo è stata un inchino verso il settore giallorosso.


Di Francesco: “Sta tornando la mia Roma”

IL TEMPO - La Roma vince e non prende gol. Anzi: la Roma non prende gol e vince. Perché è dalla porta finalmente limpida, come non accadeva da Parma. “La partita di Coppa Italia ha rovinato un po’ tutto dal punto di vista mentale e dei giudizi, è stata una nota dolente. La squadra sta crescendo e sta tornando ad essere quella che vorrei però non basta” sono le parole di Eusebio Di Francesco al termine del match con il Chievo.


La Roma risponde, Di Francesco sorride: “Ora siamo pronti per il Porto”

CORRIERE DELLA SERA - Ieri nonostante il largo successo per 3-0 i tifosi presenti a Verona hanno continuato ad insultare Kolarov. Il serbo dopo il gol ha esultato facendo un inchino polemico verso il settore ospiti. Eusebio Di Francesco però a fine gara ha minimizzato l’episodio: “Sta rispondendo sul campo, con atteggiamenti e prestazioni. Credo che l’inchino fosse un gran gesto per chiedere scusa. Delle volte si sbaglia ma ci ha sempre messo la faccia“. La Roma ieri è tornata anche a non subire gol: “Durante le partite si possono lasciare dei minuti agli avversari, puoi soffrire. Ma siamo partiti bene e nel secondo tempo l’abbiamo chiusa. Potevamo fare più gol, spero che ce li siamo tenuti per il Porto. El Shaarawy deve essere la nostra arma in più ed arrivare in doppia cifra“.


Anche Schick si è fermato. Allarme attacco

IL TEMPO - E sono 30. La maledizione infortuni muscolari in casa Roma continua. Ieri è stato il turno di Patrik Schick, rientrato in panchina anzitempo per un fastidio al flessore della coscia sinistra ravvisato nel secondo tempo del match col Chievo. Saranno necessari gli esami strumentali per capire se si è fermato prima del danno.


Aria di Champions, stavolta la Roma non fa la stupida

LA REPUBBLICA - I tre gol al Chievo valgono il quarto posto in classifica. La Roma in trasferta veniva da 10 gol presi tra Firenze e Bergamo, ma ieri sera è riuscita a mantenere la propria porta inviolata. El Shaarawy, Dzeko e Kolarov hanno confezionato una vittoria distesa e rilassata, anche se i tifosi hanno continuato a fischiare la squadra: “Vincete solo col Chievo“. Nel settore ospiti è stato anche esposto uno striscione: “Rispetto per la maglia“. Inoltre il gol di Kolarov è stato accolto con una pioggia di insulti: lui per rispondere ha fatto un inchino polemico. Comunque sia vincere al Bentegodi non era semplice perché con Di Carlo il Chievo ha ritrovato un’identità di gioco ed inoltre all’appello mancava gente come Pellegrini, Olsen, Manolas, Under e Perotti. Adesso la Roma è in convalescenza, non si sa quanto stia bene ma la prestazione col Milan e il successo di ieri sera sono dei buoni punti di partenza. 


Tav no ma stadio sì. La propaganda costruita sulle opere

IL TEMPO - Il M5S da un lato sta facendo le barricate contro la Tav che è richiesta a gran voce da tutte le forze produttive del Nord, dall’altro invece a livello Nazionale e la sindaca Raggihanno proclamato che “si fa lo stadio a Roma” quando proprio in questi giorni la procura di Roma sta rinviando a giudizio una ventina di persone. Per lo stadio andrebbero prese in considerazione alcune problematiche come il terreno acquitrinoso che richiederebbe lavori assai costosi di consolidamento della base su cui dovrebbe poggiare lo stadio e tutti gli altri edifici. Esistono poi problemi legati al traffico. Allora perché la sindaca Raggi ha lanciato lo slogan “lo stadio è pronto e verrà realizzato in termini molto rapidi?”. La ragione è che serve per lanciare il messaggio che i grillini non dicono di no a tutto.


Dzeko: "Ci serviva una partita come questa"

IL TEMPO - MENGHI - Cinque gol in campionato, tutti in trasferta, e cinque in Champions League, tutti all'Olimpico. Dzeko fa 83 in maglia giallorossa e raggiunge Delvecchio all’8° posto della classifica marcatori all-time della storia romanista: obiettivo Balbo a quota 87. Avrebbe potuto fare un altro passettino avanti il bosniaco, fermato solo dalla traversa nel finale al Bentegodi: «Dopo una brutta prestazione come quella di Firenze, abbiamo fatto vedere che siamo forti e sappiamo essere compatti, col Milan ci è mancato il secondo gol, col Chievo abbiamo fatto il nostro, ma non è mai facile vincere in Serie A fuori casa. Non è stata una partita così tranquilla, dopo il 2-0 abbiamo smesso di giocare, ci succede spesso, ma Mirante ci ha salvati». Sentir nominare la Fiorentina gli fa cambiare faccia, non vuole tornarci, preferisce guardare avanti: «Quest'anno ci sono più squadre a competere per il 4° posto, se non vinciamo non importa cosa fanno gli altri». La spinta in più potrebbe arrivare dal pubblico: «Non c’è freddezza, ma noi come i tifosi non siamo contenti per quello che è successo. Abbiamo bisogno del nostro 12° uomo, però, e speriamo che martedì tornino tutti a fare il tifo per noi».


Anche Schick si è fermato: allarme attacco

IL TEMPO - MENGHI -  La maledizione degli infortuni muscolari continua, stavolta è Schick a tornare in panchina anzitempo per un fastidio al flessore della coscia sinistra ravvisato nel secondo tempo al Bentegodi e ora è a rischio per la Champions, anche se Di Francesco è  fiducioso: «Non credo sia grave». La smorfia di dolore del ceco non trasmetteva lo stesso messaggio, saranno necessari gli esami strumentali (oggi la ripresa alle 10.30) per capire se è davvero riuscito a fermarsi prima del danno. Il tempo è poco, però, e col Porto potrebbero essere necessarie nuove soluzioni. Al di là del tentativo in extremis di Under per essere almeno a disposizione (Perotti resta out), Di Francesco deve riflettere sulle opzioni possibili a destra e Zaniolo, col ritorno di De Rossi e Pellegrini dal 1’, potrebbe cambiare ruolo un'altra volta: da trequartista a mezzala a ala offensiva, come con l'Atalanta. Un'altra ipotesi è Florenzi, male ultime prestazioni sono lontane dai suoi livelli e rischia di restare fuori. Il tecnico onta almeno di recuperare due pezzi fondamentali della difesa quali Olsen e Manolas, ma il primo resta in bilico: «Più facile che recuperi Kostas», conferma l'allenatore e Mirante si tiene pronto per il bis.