Tudor: "E' stata una bella vittoria. Complimenti ai ragazzi, ma c'è tutto da migliorare"

Igor Tudor, allenatore del Verona, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro la Roma:

Modi peggiori per iniziare. Si è calato nella posizione, se la godeva
"Chiaramente è stata una bella vittoria. Soprattutto per i ragazzi. Sono contento per la fiducia che era importante. 0 punti dopo 3 giornate, non è sicuramente un bell'inizio. Faccio i complimenti ai ragazzi, non era facile. Abbiamo mantenuto equilibro e sono contento".

Cosa c’è da migliorare? 
"C’è tutto da migliorare. Chiaramente è un po’ più facile dare la mentalità giusta di non mollare, di soffrire. Chiaramente c’è da crescere sul piano del gioco, sulla fisicità per giocare questo calcio. Dopo 1-0, dopo 2-2 non è semplice recuperare".

È saltato un tappo stasera
"Lo spero. Ivan è stato un grande amico. Lui ha fatto un grande lavoro in due anni. Bisogna solo aggiungersi e dare qualcosa di tuo. Io ho provato a lavorare un po’ di tutto. Non è facile in pochi giorni, soprattutto quelle cose che vuoi trasmettere con la palla. Ho voluto aggiungere qualcosa di mio. Vieni da un allenatore che ha dato impronta forte, poi con Di Fra non volevo mettere confusione. Abbiamo lavorato con tanti avanti, di avere coraggio. Poi siccome hai 3 sconfitte, avere fiducia non viene facile. Serve mentalità di soffrire. Non farli tirare e marcature preventive. C’è da lavorare, ma si gioca subito".

Bessa in mezzo al campo serviva per il palleggio?
"Mi è piaciuto tanto. Un giocatore forte che conoscevo già. Primi 25 minuti lui e Antonin e David hanno fatto bene. Mi piace avere giocatori di qualità. Poi bisogna trovare equilibrio. Penso sia un giocatore forte e lui deve giocare. Importante sarà crescere".

Userà le due punte?
"Gianluca è un attaccante. Gioca più basso. Vedremo per Kalinic, Lasagna e Simeone. Kevin è forte, averli è una felicità per l’allenatore. Bisogna capire come stiamo. Valutiamo. Ci sarà spazio per tutti".


Faraoni: "Volevamo fare qualcosa di importante e lo abbiamo fatto"

Davide Faraoni, autore del gol vittoria del Verona contro la Roma, è intervenuto ai microfoni di Dazn al termine del match contro i giallorossi:

Quanto è bello far esultare i tifosi?
"Quando ci sono loro non siamo mai soli, lo avevo detto negli spogliatoi. Volevamo fare qualcosa di importante e lo abbiamo fatto".

Cosa vi siete detti negli spogliatoi?
"Che c’eravamo, dovevamo giocare di squadra. Solo il gruppo poteva portare al successo, abbiamo giocato da Hellas".

Cosa vi ha detto Tudor?
"Niente, di giocare di squadra, che siamo una squadra forte".

E’ tornato l’Hellas?
"C’è sempre stato, abbiamo fatto qualcosa in più e l’abbiamo portata a casa".

Quello di oggi è un po’ il tuo colpo
"Sì mi ricorda il mio primo gol in Serie A, va bene così".


Mourinho: "Non abbiamo giocato bene. Abbiamo perso tutti i duelli individuali"

José Mourinho, allenatore della Roma, è intervenuto ai microfoni di Dazn al termine del match perso contro il Verona:

Temeva questa partita?
"Sono sempre preoccupato prima delle partite, è un modo di vivere. Sapevo che loro avevano delle qualità difficili. Una squadra che ha creato veri problemi agli avversari. Col cambio di allenatore di solito hai una reazione a livello mentale, poteva capitare. Il modo di pensare di Tudor è molto vicino allo scorso anno, non sarebbe stato difficile adattarsi. Non Abbiamo giocato bene, sapevamo sarebbe stato difficile. Hanno fatto uno sforzo tremendo. Noi abbiamo avuto la reazione, ma niente da dire ai miei. Non abbiamo giocato bene, abbiamo perso tutti i duelli individuali. Abbiamo bisogno di studiare i video, di qualche ora davanti allo schermo".

Vi portavano sull’esterno per creare triangoli e vi facevano male lì
"Abbiamo analizzato questo prima della partita. Era una cosa che loro fanno tanto. Con Veloso quando gioca. La stagione scorsa era così. Non è una sorpresa. Abbiamo interpretato male questa situazione. Zaniolo si doveva abbassare un po’ con Karsdorp. Questo è successo nel primo tempo. La mia sensazione è che abbiamo avuto qualche difficoltà nel giocare, abbiamo esagerato con la palla lunga. Abbiamo cercato gioco diretto. I tre gol sono troppo lontani da me per capire in dettaglio. Ho avuto la sensazione che i primi 15 minuti abbiamo avuto difficoltà".

All’inizio del secondo tempo si poteva gestire diversamente
"La reazione dell’Hellas è ovvia. Era in casa, perdeva, potevano attaccare da quel lato. Non è stata una sorpresa per noi la reazione. Dobbiamo gestire meglio le situazioni di difficoltà. Dobbiamo vincere più duelli individuali, dobbiamo avere più gioco. Veretout limitato con il giallo troppo presto, un po’ di paura. Per andare in più dettagli devo vedere in tv".


Verona vs Roma 3-2 | Prima sconfitta stagionale per la Roma

La Roma di Mourinho è pronta a scendere in campo contro il Verona per la quarta giornata di campionato.
Per questo match il tecnico portoghese ha dovuto rinunciare a Viña e Mkhitaryan, fermi ai box per problemi muscolari. Al loro posto scenderanno in campo Calafiori e Shomurodov. Cambio anche in difesa con Smalling che lascia il posto ad Ibanez. Confermata per il resto la stessa formazione "tipo" vista diverse volte da inizio stagione.

FORMAZIONI UFFICIALI

VERONA (3-5-2): Montipò; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Bessa, Ilic, Barak, Lazovic; Caprari, Simeone.
A disposizione: Pandur, Berardi, Casale, Cetin, Ceccherini, Magnani, Tameze, Honglan, Lasagna, Kalinic, Cancellieri.
Allenatore: Igor Tudor.
Indisponibili: Frabotta, Sutalo, Ruegg, Veloso.
Diffidati: -.
Squalificati: -.

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibañez, Calafiori; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Shomurodov; Abraham.A disposizione: Fuzato, Boer, Reynolds, Smalling, Tripi, Kumbulla, Diawara, Villar, Darboe, Perez, Bove, Mkhitaryan, El Shaarawy, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Viña, Zalewski.
Diffidati: -.

Squalificati: -.

Arbitro: Maresca.
Assistenti: De Meo-Rossi.
IV Uomo: Minelli.
Var: Aureliano.
Avar: Passeri.


Conferenza Stampa Mourinho: "Possiamo giocare sia a quattro che a tre dietro. Non penso al reintegro di nessuno"

José Mourinho, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Verona:

La sua insoddisfazione post CSKA. Qualche distrazione difensiva. Significa che c’è un gruppo che ha recepito e qualcuno no?
"No, per niente. È stata una partita. Sarebbe troppo facile dire: siamo stati perfetti. Non voglio andare in questa direzione. Ogni partita analizziamo ciò che è andato ed i problemi. Da questo punto di vista, possiamo fare meglio. Non mi aspettavo un risultato così, ma possiamo fare meglio sulla qualità del gioco e sulla fase difensiva. Loro hanno avuto momenti di controllo".

Futuro stadio della Roma. La Roma non riesce ad ottenere risultati. Ha un messaggio per il futuro sindaco?
"Prima di tutto io sono allenatore. Faccio quello che mi piace fare, che amo fare. Non voglio essere niente di più di questo. Un allenatore con un legame speciale con club, tifosi, proprietà ma sempre allenatore. Ovviamente avere lo stadio di proprietà è positivo per una società. Ho letto con grande soddisfazione quello che la signora Raggi dice della Roma, soprattutto quando parla dei proprietari. Sente grande rispetto. Si vedrà nel futuro. Ma io sono allenatore".

L’ha soddisfatta Ibanez terzino? Cosa sta succedendo con Villar?
"Non capisco bene. È successo lo stesso di Sassuolo. Non abbiamo ancora parlato del Verona. Sembra che voi cerchiate altre cose che non c’entrano con una conferenza pre-partita. Pensavo di parlare sulla prossima partita. Vina e Mkhitaryan hanno due piccoli problemi e con la qualità della gente nel dipartimento medico, mi aspetto cose positive. Potrei averli disponibili. Per Villar non capisco. Perchè la domanda? Perchè l’anno scorso era titolare e questo anno non lo fa? Paulo aveva una visione di calcio diversa dalla mia, aveva diverse opzioni. Il prossimo allenatore avrà diverse opzioni. Un giocatore con me è titolare, con il prossimo non lo sarà. Nessun problema con Villar. Il problema è che Cristante e Veretout stanno giocando molto bene. Ma è una cosa buona per la squadra. Parlare di titolari o non titolari non ha senso. Come hai visto abbiamo cambiato tanto contro il CSKAperchè ci fidiamo di tutti. Ibanez non è un terzino, è ovvio. Può fare la posizione in emergenza, con una prospettiva difensiva. Non sarà mai un terzino".

Che Verona si aspetterà domani? I presidenti danno poco tempo agli allenatori?
"Non mi piace parlare della casa degli altri, sono loro che devono spiegare ai loro tifosi, al mondo del calcio. Per me da lontano è che mi dispiace per due colleghi che sono stati esonerati così presto. Quello che c’è dietro, non è roba mia. Non posso dire nulla. Sono contento che Mazzarri torni, abbiamo giocato insieme in Italia, in Inghilterra. Tudor se cercava un’opportunità di tornare c’è riuscito".

Sul suo staff. Può essere un segreto del suo successo? Il fatto che abbia uno staff stimolante e giovane sempre aggiornati?
"No, la verità è che quando ho iniziato 20 anni fa e oggi non c’è nessuno di quello staff tecnico. Per 20 anni però siamo stati gli stessi. Lalin è quello che sta con me da più tempo, tutti gli altri sono cambiati. Qualche volta decisione loro, qualche volta decisione mia per capire. Qua ho preso due preparatori atletici, dipende dalla situazione. Considero che siamo uno staff molto molto buono. Sono arrivato con 4 e ora siamo 14-16. La gente che era qui è gente di qualità, aperta ad imparare. Medici, analisti sono il mio staff. Adesso siamo in un pullman solo per tutto lo staff. Un giorno diventerà uno staff di qualcun altro. Mi interessa costruire una base. Lavoriamo tanto come staff, festeggiamo insieme. Quando arriverà il momento negativo saremo uniti ancora di più. Mi piace lavorare con gente che pensa, analizza, concentrato 24h. Parliamo a casa anche alle 23. Mi piacciono persone con passione".

Ha mai pensato, vista la situazione, di adottare una difesa a 3? Ha mai preso in considerazione il reintegro di Santon?
"Ho pensato a Tripi, che sarà convocato. Se abbiamo dei problemi. Tripi ha fatto il pre-season con noi, ha imparato il nostro modo di pensare. Può giocare in tutte le posizioni difensive. È senza esperienza, ma ha un cuore e un’intelligenza. Non penso al reintegro di nessun calciatore. Possiamo giocare a 3 o 4, non lo abbiamo fatto ancora. Non posso dire che non lo faremo. Ci sono tante squadre che lo fanno in Serie A. Possibile che succederà. Possiamo farlo".

Quanto conta nel suo gioco l’aggressività degli attaccanti sui difensori? Può essere una chiave?
"Dipende, se è un piano dove vogliamo pressare alto è importante farlo sui difensori. Se la strategia è una linea più bassa così no. Questa partita in casa e la partita con Salernitana abbiamo cercato di pressare alto, è importante. Domani è una partita con difficoltà in più. Un nuovo allenatore che noi non abbiamo nessun tipo riferimento per poter pensare che tipo di gioco. Possiamo vedere il passato di Tudor. Lui cercherà di ripetere i suoi principi. Giocherà in modo diverso. Ci sono tante domande senza risposte. È una difficoltà extra. Non possiamo immaginare".

Borja Mayoral. Si è arrabbiato visto che non è stato inserito. Le gerarchie quali sono?
"La Fifa non permette di giocare in 12. Possono giocare solo in 11. È un bravo giocatore, bravo ragazzo. Ha fatto solo 16 minuti per il modo in cui lavora è un fantastico professionista. Sarà importante per noi. Mi piace più oggi che due mesi fa. Tammy sta bene, Eldor anche. Possiamo giocare con due. L’ultima partita abbiamo messo Abraham e Mayoral ed è possibile giocare con due. Mayoral mi piace molto, con qualità, intelligenza. È freddo sotto porta. Però mi piacciono anche Eldor e Tammy. Lui vuole di più, ma arriverà. Sarà utile per noi".

Tudor sembra un allenatore che fa uomo contro uomo. Come si affrontano queste squadre?
"Abbiamo pensato a questa possibilità. Se è una rottura totale col passato della squadra. È arrivato 4 giorni fa, è difficile cambiare le dinamiche. L’anno scorso con Juric il Verona giocava in un modo simile. Per questa ragione magari loro andranno nella stessa direzione. È difficile. Ieri ho visto il Sassuolo in grande difficoltà con il Torino. È una diversa proposta di calcio, tutte sono valide. Se è così sarà difficile. Abbiamo lavorato un po’ pensando a questa possibilità. Loro sono anche bravi in uscita, nella proiezione dei terzini. Fare arrivare la palla in zona pericolosa. Mi piace. Ha 0 punti in 3 partite, ma poteva fare punti con Inter e Bologna".


Conferenza Stampa Tudor: "Voglio una prestazione senza distrazioni. La Roma ha giocatori forti anche in panchina"

Igor Tudor, allenatore del Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Roma

Affrontate la Roma, una delle squadre più in forma del campionato. Sono pronti per vincere qualche titolo? Come vi presentare a questa gara?
"La Roma sta bene, ha un allenatore che ha fatto la storia del calcio. Noi l’abbiamo preparata al meglio possibile: abbiamo avuto due allenamenti, oggi c’è la rifinitura. Ci prepariamo al meglio su tutto. La squadra ha lavorato bene, ho visto voglia di fare, domani ci saranno grandi motivazioni. Giochiamo nel nostro stadio, non si vince da tanto. Vogliamo fare bene, una prestazione giusta, con cose concrete, senza distrazioni. Vogliamo fare le cose che abbiamo provato, poi il risultato lo vedremo".

Ha lavorato sulla fase difensiva? Si ricorda i duelli con Totti?
"Non c’entra niente, queste sono cose di vent’anni fa, belle da ricordare, contro un grandissimo campione. La Roma ha giocatori forti, è in un buon momento. È sempre bello giocare contro queste squadre. C’è da lavorare su di tutto, bisogna crescere, ma io ho visto bene i ragazzi e non vedo l’ora arrivi la partita. Abbiamo lavorato su tutto, abbiamo ancora un allenamento e siamo fiduciosi".

Quali sono le cose che vuole vedere assolutamente in campo?
"Non te lo posso dire, sono cose di campo. Devi fare il meglio che puoi, non bisogna cercare alibi, ed è una cosa che provo anche a trasmettere ai ragazzi. La sfortuna, l’arbitro, il palo. Secondo me non è così. Certe cose te le devi migliorare con una corsa in più. Puoi vincere o perdere per episodi, ma ognuno deve fare il massimo possibile".

Come ha ritrovato Barak? Dove pensa di impiegarlo?
"Alla seconda domanda non posso rispondere. L’ho trovato benissimo, com’è giusto che sia. Ha fatto cose molto buone, è stato un punto di forza di questa squadra. È un grande lavoratore, sono sicuro che avrà una bella stagione".

Che accoglienza si aspetta?
"Venire a giocare qui è sempre stato difficile. Il supporto ci sarà, starà a noi guadagnarcelo ogni volta di più".

Cosa ha visto di buono, e su cosa ha già iniziato a lavorare?
"Non si può lavorare su tutto in poco tempo. Ma proviamo a lavorare sulle cose buone che si sono viste in queste prime giornate. Non vorrei prendere gol, così un punto lo porti già a casa".

Come lavora con i giovani? Quanto crede nelle capacità di Cancellieri?
"Matteo è un giovane interessante, di prospettiva. Bisogna capire in che posizione giocherà, ha caratteristiche particolari, ma vedo grande voglia e grande potenziale. Tocca a lui lavorare forte, crescere: il suo talento uscirà, perché è un giocatore talentuoso".

Come stanno gli infortunati?
"Ci sono Veloso, Frabotta e Ruegg: loro sono fuori, gli altri sono a disposizione".

Cosa la preoccupa maggiormente della Roma?
"L’allenatore. Poi ha giocatori forti: anche chi sta in panchina farebbe comodo a qualsiasi squadra di A. Siamo concentrati su noi stessi: rispettiamo gli avversari, ma vogliamo essere a posto domani".


Conferenza Stampa Tudor: "Voglio una prestazione senza distrazioni. La Roma ha giocatori forti anche in panchina"

Igor Tudor, allenatore del Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Roma

Affrontate la Roma, una delle squadre più in forma del campionato. Sono pronti per vincere qualche titolo? Come vi presentare a questa gara?
"La Roma sta bene, ha un allenatore che ha fatto la storia del calcio. Noi l’abbiamo preparata al meglio possibile: abbiamo avuto due allenamenti, oggi c’è la rifinitura. Ci prepariamo al meglio su tutto. La squadra ha lavorato bene, ho visto voglia di fare, domani ci saranno grandi motivazioni. Giochiamo nel nostro stadio, non si vince da tanto. Vogliamo fare bene, una prestazione giusta, con cose concrete, senza distrazioni. Vogliamo fare le cose che abbiamo provato, poi il risultato lo vedremo".

Ha lavorato sulla fase difensiva? Si ricorda i duelli con Totti?
"Non c’entra niente, queste sono cose di vent’anni fa, belle da ricordare, contro un grandissimo campione. La Roma ha giocatori forti, è in un buon momento. È sempre bello giocare contro queste squadre. C’è da lavorare su di tutto, bisogna crescere, ma io ho visto bene i ragazzi e non vedo l’ora arrivi la partita. Abbiamo lavorato su tutto, abbiamo ancora un allenamento e siamo fiduciosi".

Quali sono le cose che vuole vedere assolutamente in campo?
"Non te lo posso dire, sono cose di campo. Devi fare il meglio che puoi, non bisogna cercare alibi, ed è una cosa che provo anche a trasmettere ai ragazzi. La sfortuna, l’arbitro, il palo. Secondo me non è così. Certe cose te le devi migliorare con una corsa in più. Puoi vincere o perdere per episodi, ma ognuno deve fare il massimo possibile".

Come ha ritrovato Barak? Dove pensa di impiegarlo?
"Alla seconda domanda non posso rispondere. L’ho trovato benissimo, com’è giusto che sia. Ha fatto cose molto buone, è stato un punto di forza di questa squadra. È un grande lavoratore, sono sicuro che avrà una bella stagione".

Che accoglienza si aspetta?
"Venire a giocare qui è sempre stato difficile. Il supporto ci sarà, starà a noi guadagnarcelo ogni volta di più".

Cosa ha visto di buono, e su cosa ha già iniziato a lavorare?
"Non si può lavorare su tutto in poco tempo. Ma proviamo a lavorare sulle cose buone che si sono viste in queste prime giornate. Non vorrei prendere gol, così un punto lo porti già a casa".

Come lavora con i giovani? Quanto crede nelle capacità di Cancellieri?
"Matteo è un giovane interessante, di prospettiva. Bisogna capire in che posizione giocherà, ha caratteristiche particolari, ma vedo grande voglia e grande potenziale. Tocca a lui lavorare forte, crescere: il suo talento uscirà, perché è un giocatore talentuoso".

Come stanno gli infortunati?
"Ci sono Veloso, Frabotta e Ruegg: loro sono fuori, gli altri sono a disposizione".

Cosa la preoccupa maggiormente della Roma?
"L’allenatore. Poi ha giocatori forti: anche chi sta in panchina farebbe comodo a qualsiasi squadra di A. Siamo concentrati su noi stessi: rispettiamo gli avversari, ma vogliamo essere a posto domani".


Conferenza Stampa Mourinho: "Possiamo giocare sia a quattro che a tre dietro. Non penso al reintegro di nessuno"

José Mourinho, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Verona:

La sua insoddisfazione post CSKA. Qualche distrazione difensiva. Significa che c’è un gruppo che ha recepito e qualcuno no?
"No, per niente. È stata una partita. Sarebbe troppo facile dire: siamo stati perfetti. Non voglio andare in questa direzione. Ogni partita analizziamo ciò che è andato ed i problemi. Da questo punto di vista, possiamo fare meglio. Non mi aspettavo un risultato così, ma possiamo fare meglio sulla qualità del gioco e sulla fase difensiva. Loro hanno avuto momenti di controllo".

Futuro stadio della Roma. La Roma non riesce ad ottenere risultati. Ha un messaggio per il futuro sindaco?
"Prima di tutto io sono allenatore. Faccio quello che mi piace fare, che amo fare. Non voglio essere niente di più di questo. Un allenatore con un legame speciale con club, tifosi, proprietà ma sempre allenatore. Ovviamente avere lo stadio di proprietà è positivo per una società. Ho letto con grande soddisfazione quello che la signora Raggi dice della Roma, soprattutto quando parla dei proprietari. Sente grande rispetto. Si vedrà nel futuro. Ma io sono allenatore".

L’ha soddisfatta Ibanez terzino? Cosa sta succedendo con Villar?
"Non capisco bene. È successo lo stesso di Sassuolo. Non abbiamo ancora parlato del Verona. Sembra che voi cerchiate altre cose che non c’entrano con una conferenza pre-partita. Pensavo di parlare sulla prossima partita. Vina e Mkhitaryan hanno due piccoli problemi e con la qualità della gente nel dipartimento medico, mi aspetto cose positive. Potrei averli disponibili. Per Villar non capisco. Perchè la domanda? Perchè l’anno scorso era titolare e questo anno non lo fa? Paulo aveva una visione di calcio diversa dalla mia, aveva diverse opzioni. Il prossimo allenatore avrà diverse opzioni. Un giocatore con me è titolare, con il prossimo non lo sarà. Nessun problema con Villar. Il problema è che Cristante e Veretout stanno giocando molto bene. Ma è una cosa buona per la squadra. Parlare di titolari o non titolari non ha senso. Come hai visto abbiamo cambiato tanto contro il CSKAperchè ci fidiamo di tutti. Ibanez non è un terzino, è ovvio. Può fare la posizione in emergenza, con una prospettiva difensiva. Non sarà mai un terzino".

Che Verona si aspetterà domani? I presidenti danno poco tempo agli allenatori?
"Non mi piace parlare della casa degli altri, sono loro che devono spiegare ai loro tifosi, al mondo del calcio. Per me da lontano è che mi dispiace per due colleghi che sono stati esonerati così presto. Quello che c’è dietro, non è roba mia. Non posso dire nulla. Sono contento che Mazzarri torni, abbiamo giocato insieme in Italia, in Inghilterra. Tudor se cercava un’opportunità di tornare c’è riuscito".

Sul suo staff. Può essere un segreto del suo successo? Il fatto che abbia uno staff stimolante e giovane sempre aggiornati?
"No, la verità è che quando ho iniziato 20 anni fa e oggi non c’è nessuno di quello staff tecnico. Per 20 anni però siamo stati gli stessi. Lalin è quello che sta con me da più tempo, tutti gli altri sono cambiati. Qualche volta decisione loro, qualche volta decisione mia per capire. Qua ho preso due preparatori atletici, dipende dalla situazione. Considero che siamo uno staff molto molto buono. Sono arrivato con 4 e ora siamo 14-16. La gente che era qui è gente di qualità, aperta ad imparare. Medici, analisti sono il mio staff. Adesso siamo in un pullman solo per tutto lo staff. Un giorno diventerà uno staff di qualcun altro. Mi interessa costruire una base. Lavoriamo tanto come staff, festeggiamo insieme. Quando arriverà il momento negativo saremo uniti ancora di più. Mi piace lavorare con gente che pensa, analizza, concentrato 24h. Parliamo a casa anche alle 23. Mi piacciono persone con passione".

Ha mai pensato, vista la situazione, di adottare una difesa a 3? Ha mai preso in considerazione il reintegro di Santon?
"Ho pensato a Tripi, che sarà convocato. Se abbiamo dei problemi. Tripi ha fatto il pre-season con noi, ha imparato il nostro modo di pensare. Può giocare in tutte le posizioni difensive. È senza esperienza, ma ha un cuore e un’intelligenza. Non penso al reintegro di nessun calciatore. Possiamo giocare a 3 o 4, non lo abbiamo fatto ancora. Non posso dire che non lo faremo. Ci sono tante squadre che lo fanno in Serie A. Possibile che succederà. Possiamo farlo".

Quanto conta nel suo gioco l’aggressività degli attaccanti sui difensori? Può essere una chiave?
"Dipende, se è un piano dove vogliamo pressare alto è importante farlo sui difensori. Se la strategia è una linea più bassa così no. Questa partita in casa e la partita con Salernitana abbiamo cercato di pressare alto, è importante. Domani è una partita con difficoltà in più. Un nuovo allenatore che noi non abbiamo nessun tipo riferimento per poter pensare che tipo di gioco. Possiamo vedere il passato di Tudor. Lui cercherà di ripetere i suoi principi. Giocherà in modo diverso. Ci sono tante domande senza risposte. È una difficoltà extra. Non possiamo immaginare".

Borja Mayoral. Si è arrabbiato visto che non è stato inserito. Le gerarchie quali sono?
"La Fifa non permette di giocare in 12. Possono giocare solo in 11. È un bravo giocatore, bravo ragazzo. Ha fatto solo 16 minuti per il modo in cui lavora è un fantastico professionista. Sarà importante per noi. Mi piace più oggi che due mesi fa. Tammy sta bene, Eldor anche. Possiamo giocare con due. L’ultima partita abbiamo messo Abraham e Mayoral ed è possibile giocare con due. Mayoral mi piace molto, con qualità, intelligenza. È freddo sotto porta. Però mi piacciono anche Eldor e Tammy. Lui vuole di più, ma arriverà. Sarà utile per noi".

Tudor sembra un allenatore che fa uomo contro uomo. Come si affrontano queste squadre?
"Abbiamo pensato a questa possibilità. Se è una rottura totale col passato della squadra. È arrivato 4 giorni fa, è difficile cambiare le dinamiche. L’anno scorso con Juric il Verona giocava in un modo simile. Per questa ragione magari loro andranno nella stessa direzione. È difficile. Ieri ho visto il Sassuolo in grande difficoltà con il Torino. È una diversa proposta di calcio, tutte sono valide. Se è così sarà difficile. Abbiamo lavorato un po’ pensando a questa possibilità. Loro sono anche bravi in uscita, nella proiezione dei terzini. Fare arrivare la palla in zona pericolosa. Mi piace. Ha 0 punti in 3 partite, ma poteva fare punti con Inter e Bologna".


Roma vs CSKA Sofia 5-1 | La Roma comincia l'avventura in Europa nel migliore dei modi

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Smalling, Calafiori; Diawara, Villar; Carles Perez, Pellegrini, El Shaarawy Shomurodov.
In panchina: Fuzato, Boer, Reynolds, Ibanez, Kumbulla, Viña, Cristante, Veretout, Zaniolo, Mkhitaryan, Abraham, Borja Mayoral.
Allenatore: Mourinho.
Squalificati: –
Diffidati: –
Indisponibili: Spinazzola.

CSKA SOFIA (4-4-2): Busatto; Turitsov, Mattheij, Galabov, Mazikou; Yomov, Muhar, Lam, Wildschut; Carey, Krastev.
In panchina: Evtimov, Bozhev, Galabov, Mazikou, Varela, Ahmedov, Donchev, Bai.

Allenatore: Mladenov.
Squalificati: Caicedo.
Diffidati: –
Indisponibili: Vion, Koch, Youga, Charles.

Arbitro: Nyberg.
Assistenti: Beigi e Söderqvist.
Quarto uomo: Wolf.


Roma vs CSKA Sofia 5-1 | La Roma comincia l'avventura in Europa nel migliore dei modi

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Smalling, Calafiori; Diawara, Villar; Carles Perez, Pellegrini, El Shaarawy Shomurodov.
In panchina: Fuzato, Boer, Reynolds, Ibanez, Kumbulla, Viña, Cristante, Veretout, Zaniolo, Mkhitaryan, Abraham, Borja Mayoral.
Allenatore: Mourinho.
Squalificati: –
Diffidati: –
Indisponibili: Spinazzola.

CSKA SOFIA (4-4-2): Busatto; Turitsov, Mattheij, Galabov, Mazikou; Yomov, Muhar, Lam, Wildschut; Carey, Krastev.
In panchina: Evtimov, Bozhev, Galabov, Mazikou, Varela, Ahmedov, Donchev, Bai.

Allenatore: Mladenov.
Squalificati: Caicedo.
Diffidati: –
Indisponibili: Vion, Koch, Youga, Charles.

Arbitro: Nyberg.
Assistenti: Beigi e Söderqvist.
Quarto uomo: Wolf.


Conferenza Stampa Mourinho ed El Shaarawy: "Siamo ancora lontani dal vincere questa competizione, ma cercheremo di farlo"

José Mourinho e Stephan El Shaarawy, rispettivamente allenatore e giocatore della Roma, sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia del match di Conference League contro il CSKA Sofia:

PAROLE MOURINHO

Cinque vittorie di fila e tanta attesa. Trentamila biglietti venduti. Come sta la squadra? Come si fa a mantenere questo livello alto?
"Cinque vittorie non sono cinquanta. Non c’è ragione per essere ultra ottimisti o positivi, fuori di testa. I risultati positivi sono importanti anche perchè aiutano al processo della squadra. Anche i tifosi devono essere equilibrati nel capire che è un processo e che stiamo lavorando solo da due mesi. Si sente rivoluzione e si, a tutti i livelli. Però restiamo tranquilli. Il fatto che lo stadio è sempre al massimo per i tifosi è bello e magari può far aiutare a capire che c’è grande voglia di tutti i tifosi che aspettano la normalità. Mantenere l’ambizione è una caratteristica che noi vogliamo manterene. Dobbiamo avere queste caratteristiche sempre. Contro il Sassuolo poteva essere 2-1 per loro, ma anche se lo fosse stato la nostra voglia, empatia coi tifosi non è negoziabile. Farò dei cambi. Passo dopo passo dobbiamo finire il girone e qualificarci".

Come si gestisce un giocatore come Zaniolo che viene da una lunga inattività? Domani gioca lui o Perez?
"I giocatori non sanno ancora chi gioca e quindi non lo dico chi gioca. Bisogna trovare un equilibrio tranquillo. Non un equilibrio di sentire pressione. Sta bene Nico? l’infortunio è passato, le sensazioni negative anche. L’altro giorno era stanco. Io capisco che quando i giocatori che vanno in Nazionale non si allenano tanto, non ci sono tante condizioni per lavorare".

Ha utilizzato solo tredici giocatori. Come si tiene compatto il gruppo di quelli che non giocano? Il fatto di poter essere il primo a vincere tutte le coppe europpe è una motivazione extra?
"Per i giocatori. Sono intelligenti, capiscono le cose. Anche se non giocano sempre da titolare capiscono. Guardano a noi come li guardiamo, come ci parliamo, come facciamo dei commenti in allenamento. Capiscono tutto anche senza tante parole. Stephan per me è un giocatore molto importante, è un titolare. Non sono solo undici i titolari. Le situazioni cambiano e non ho mai avuto una squadra che chi ha cominciato in campo ci ha finito. La stagione non è un’autostrada. C’è anche una strada tortuosa. Lui ora è in crescita. Ha tanta esperienza. Prima della partita contro il Sassuolo ci ho parlato un po’ e gli ho detto che avrebbe giocato titolare contro il CSKA. Per me è un titolare anche se ha cominciato in panchina. Sono più responsabili di me per lo spogliatoio unito, sanno i diversi ruoli. In questo senso il gruppo lavora molto bene. Sento la mia missione da leader molto facile. Come assistente ho vinto anche una Coppa che non esiste più: la Coppa delle Coppe. Ho vinto col Barcellona nel 1997 penso. Non ho pensato a questo, penso che mi piacerebbe vincere. Non penso che sarò l’unico della storia a farlo. Siamo ancora lontanissimi dal vincere questa competizione, ma cercheremo di farlo. Ora è solo la prima partita del girone".

Negli ultimi anni in coppa c’è stato un bel percorso. C’è un motivo? Ci sono squadre dove i giocatori rendono di più nelle partite singole?
"E’ facile da dire che loro l’anno scorso hanno fatto molto bene in Europa League. La sconfitta contro il Manchester è stata pesante, ma alla fine lo United ha una potenza diversa. La Roma è arrivata in un momento difficile per la squadra. Non lo so se è più adatta alle eliminatorie, ma il campionato è molto importante per noi. Lo è molto di più della Conference League. Voglio che la squadra sia preparata per giocare in tutte le competizioni. Dobbiamo fare qualche tipo di opzione, per esempio domani giocherà Calafiori al posto di Vina".

Si aspettava ieri di trovare quasi 200 persone fuori dal ristorante?
"Quello è bello ed importante per noi. Importante anche per chi arriva per la prima volta in Italia come Vina e Abraham. Ringrazio i tifosi. Continuo a dire che questa empatia coi tifosi è molto importante. Dobbiamo avere tranquillità. Capire che dobbiamo migliorare tanto. Oggi abbiamo fatto la riunione per la partita contro il Sassuolo e abbiamo trovato degli errori. Dei principi di gioco che abbiamo migliorato e peggiorato".

Come stanno i 4 centrali difensivi? Kumbulla non l’abbiamo visto
"Se gioca Kumbulla e non gioca Mancini mi chiedi che problemi ci sono e così via. Sono 4 ed è un numero giusto. 5 è troppo. Per giocare col quinto centrale hai bisogno di tanti problemi. Se io cambio sempre, magari tu o un altro che pensa diversamente mi dirà che giocano sempre gli stessi due. Posso dire che sono contento di questo gruppo di difensori centrali. Se mi chiedi se cambio tutti e due ti dico no".

Ha individuato dei difetti? Che cosa chiede?
"Non siamo perfetti. C’è ancora molto da fare. Ne abbiamo vinte 5 ma abbiamo commesso sempre qualche errore. Siamo una squadra umile e dobbiamo continuare ad esserlo. Domani non è una gara con le stesse pressioni come il Trabzonspor. Ci sono 6 partite nel girone e vogliamo qualificarci rapidamente".

PAROLE EL SHAARAWY

Dopo questo gol magico per te liberatorio parti un po’ di rincorsa. Come ci si cala in questa nuova veste?
"Non la vivo con tanta pressione. Sono un giocatore che ha tanti anni di esperienza e capisce quello che vuole il mister. C’è tanta competizione e bisogna saper accettare le decisioni".

Sei tornato a Roma a metà della scorsa stagione. Anche in vista del Mondiale, tornassi indietro accetteresti la Cina?
"E’ un capitolo chiuso. Ho fatto un’esperienza all’estero, ma il mio obiettivo era quello di tornare a Roma e ci sono riuscito. Ringrazio tutti per avermi riaccolto. Ora penso solo alla Roma e a fare bene qua".

Che differenze ci sono con la precedente Roma? L’esperienza ti fa vedere l’ambiente in modo diverso?
"Ho trovato una Roma quando sono tornato molto forte a livello di qualità. Aveva iniziato bene il campionato, poi ci siamo un attimo persi. Siamo ripartiti con un progetto fatto di giocatori di esperienza e giovani. Abbiamo un allenatore con grande qualità e lo seguiamo molto. C’è molta aspettativa ma non ci dobbiamo caricare di pressione, ma di entusiasmo che va alimentato, va tenuto alto con le vittorie".

Quanta competizione sana c’è nello spogliatoio?
"C’è tanta competizione. Ci deve essere ma non ci deve spaventare. L’obiettivo di ognuno di noi è di lavorare con serietà ed impegno. Ci saranno dei momenti in cui le cose non andranno bene, arriveranno e lo sappiamo bene a Roma. Dovremo essere pronti in quel caso a reagire nella maniera giusta".

Come cambia il modo di giocare della squadra con Abraham?
"E’ molto giovane anche lui. Si è ambientato veramente bene. E’ stato accolto nella maniera giusta ed riuscito ad integrarsi nel migliore dei modi. E’ completo, ha molta tecnica, va in profondità. E’ un giocatore fondamentale".

E’ stato più difficile la tenuta atletica o mentale dopo la Cina?
"Tutte e due. Più atletica però perchè quando c’è stato il Covid siamo stati fermi 7 mesi. E’ stata la mia prima preparazione dopo tre anni e a livello fisico devo carburare. Questo è stato discusso coi preparatore e abbiamo fatto una preparazione idonea. Mi sento molto bene".


Verona-Roma sarà diretta da Maresca

Sono state rese note le designazioni arbitrali per la prossima giornata di campionato, che vedrà la Roma impegnata a Verona contro l'Hellas.
Il match del Bentegodi sarà diretto dall'arbitro Maresca, coadiuvato dagli assistenti De Meo e Rossi. Quarto ufficiale Minelli; mentre al VAR ed all'AVAR vi saranno rispettivamente Aureliano e Passeri.