Sabatini: "Penso sempre alla Roma. Mi rammarico tutti i giorni per non aver vinto lo scudetto lì"
Walter Sabatini, dirigente sportivo ed ex DS della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della squadra giallorossa e del suo passato:
La sua avventura a Roma.
"Sono stato sei anni a Roma e non ho mai respirato, non ho mai mangiato una pasta senza sapere di essere il DS della Roma, senza pensare alla responsabilità che avevo verso il club e la città. Sono perennemente insoddisfatto, una sola volta mi sono sentito in armonia con l'universo ed è stato quando la Roma ha vinto dieci partite consecutive. Ho sentito l'orgoglio e la felicità di una città intera. Nel ricordare questo momento sto bene".
Roma-Feyenoord.
"Mourinho è un leader naturale, un leader carismatico. Non credo voglia avere vicino un altro drammaturgo come me. Lui è capo e ci deve essere un solo capo. Non credo avrebbe funzionato tra me e lui alla Roma. La Roma era a trenta secondi dall'eliminazione, poi con due prodezze di Pellegrini, che ha lasciato scorrere la palla, e Dybala sono andati ai supplementari. Lui ha riunito la squadra pubblicamente in maniera spettacolare, sotto la curva. Ha responsabilizzato i giocatori. Dybala fa Dybala e Pellegrini fa Totti al 90', era finita. Questo è il carisma di Mourinho che ha trasmesso alla squadra. La Roma è proiettata a un finale di stagione meraviglioso, stanno bene senza di me. Questo non vuol dire che non pensi alla Roma con tanta nostalgia. Ci penso perché la Roma è stata una parte della mia vita davvero consistente. Non ho vinto lo scudetto lì ed è una cosa di cui mi rammarico sempre tutti i giorni".
I 15 punti restituiti alla Juventus.
"È un qualcosa di inquietante e fastidioso perché c'è una variabile sconosciuta, che verrà chiarita solo a giugno. Non entro nel merito se i punti vadano o meno restituiti, ma sicuramente i tempi ed i modi sono sbagliati. Non è possibile non conoscere la classifica, mette tutte le squadre sotto stress. Mettetevi nei panni della Roma, per fare un esempio. Non sto a sindacare se sia giusto penalizzare, ma non può non esserci una sentenza definitiva".
Sky Sport
Conferenza Stampa Mourinho e Cristante: "Grande rispetto per il Feyenoord ma siamo convinti dei nostri mezzi"
Josè Mourinho e Bryan Cristante, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Feyenoord:
PAROLE MOURINHO
Nelle top cinque leghe europee la Roma ha preso più legni di tutti. Nel corso della stagione si è sentito anche sfortunato?
"Prima di tutto siamo una squadra difensiva e abbiamo 27 pali. È un po' contraddittorio. Non voglio dire di essere stati sfortunati, dobbiamo essere più bravi. Si può parlare dei pali, del portiere avversario che ha fatto una grande parata ma serve più efficienza. Significa che creiamo ed è importante. I pali invece di creare preoccupazione mi danno il feeling contrario: siamo capaci di creare".
Come sta Dybala? Può giocare dal primo minuto?
"Onestamente non lo so. Avete visto 15' di riscaldamento e torello, niente, poi abbiamo fatto organizzazione tattica a bassissima intensità. Abbiamo deciso di dare a Paulo 24 ore in più per capire se può o non può, domani mattina faremo qualcosa di più intenso per capire come sta. In questo momento niente"
Abraham?
"Sta sempre bene, è un ragazzo sempre felice e sembra che stia sempre bene. Ride, scherza ed è positivo nel gruppo. Lo vedo sempre bene, poi gioca bene o male, segna o non segna, ma dal punto di vista umano sta sempre bene".
Quanto è importante avere fiducia nelle alternative e poterle utilizzare?
"È importante, Bove e Llorente hanno bisogno di crescere: il primo perché è giovane, cresce ed ogni partita mi sembra sempre più giocatore anche se ogni tanto può sbagliare perché fa parte della crescita; il secondo è diverso, ha esperienza di alto livello e ha avuto bisogno di imparare a giocare con noi, ed è diverso da imparare a giocare a calcio. Quando è arrivato il nostro gioco era strano per lui, in questo momento gioca già con stabilità e mi sembra perfettamente integrato. Sono giocatori in più, diciamo così, ma ci sono gli altri. Mancano 8 partite di campionato e con quella di domani 9, che possono diventare 11 o 12. Sono tante partite in poco tempo, è impossibile giocare sempre con gli stessi giocatori".
Gimenez del Feyenoord?
"Lo rispettiamo, come rispettiamo tutta la squadra".
Dybala in caso dall'inizio o dalla panchina?
"Tutto questo che stai pensando non è facile. La grande questione per me è: sta bene o non sta bene. Se è un dubbio è sempre un dubbio. Se inizia la partita magari c'è il rischio che perdi il cambio, se entra non gioca 90' o 120' e si fa male dopo non hai altri momenti di fare un cambio. È una situazione difficile, per la decisione è più gioca o non gioca. Non abbiamo altre opzioni e in una situazione estrema non dico che sia impossibile che vada in panchina, aspettiamo fino a domani. Anche per voi, per i più bravi con più contatti, sarà difficile dire quale squadra giocherà domani perché neanche l'allenatore lo sa".
Qual è la migliore strategia domani per vincere?
"Non so di cosa abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di segnare due gol in più del Feyenoord. Parlare del Salisburgo non ha senso, sono squadre diverse. Pazienza o non pazienza, non lo so. Quello che so è che siamo convinti dei nostri mezzi, che lo stadio vorrà giocare la partita con noi. Mi fido dei giocatori e dello stadio. Grande rispetto per il Feyenoord ma mi fido dei miei calciatori e del mio stadio".
PAROLE CRISTANTE
Si riparte dalla consapevolezza di una buona prestazione all'andata?
"Sì, abbiamo fatto un'ottima partita anche se il risultato è negativo. Sappiamo di dover continuare su quella strada, facendo ancora meglio per portare a casa la partita".
Cosa ti rende insostituibile per questa Roma?
"La domanda è sempre quella: vado forte, do il meglio che posso dare, se piaccio agli allenatori mi fanno giocare. Cerco di dare il mio contributo e faccio quello che devo fare".
Come stai dopo la botta? Sei pronto a giocare?
"Abbastanza bene. Sì".
Cos'è cambiato nella Roma rispetto a quando sei arrivato?
"C'è una grande società dietro. Prima era un periodo di transizione, io sono arrivato alla fine del periodo Pallotta, i Friedkin stanno creando un grande club e stanno facendo grandi cose, hanno preso un grande allenatore e l'insieme delle cose porta a questa crescita societaria".
Cosa è cambiato a livello di gruppo?
"Siamo un paio di ragazzi che sono riusciti a giocare a Roma per un paio di anni consecutivi, più i giocatori giocano più stagioni insieme e più il gruppo si unisce. Siamo stati bravi a far entrare bene nel gruppo e accogliere gli altri nel miglior modo possibile".
Questa è una squadra più da tappa che da giro?
"Non credo, però penso sia una questione di numeri e rosa. Spesso siamo arrivati a fine stagioni con tanti infortuni e rose non ampissime, quando arrivi alle partite decisivi magari inconsapevolmente dai qualcosa in più e in altre partite qualcosa in meno. Ora senza troppi infortunati stiamo avendo continuità in tutte le competizioni".
Ad inizio stagione si diceva che insieme con Matic si faceva fatica, poi c'è stato un miglioramento evidente. Cos'è cambiato?
"Più partite giochi insieme più trovi intesa e meccanismi in automatico, ci si trova con più semplicità col compagno. Penso sia una questione di numero di partite giocate insieme che ha aiutato tutta la squadra a giocare con semplicità".
Udinese, Sottil: "Mancini andava espulso sul rigore per noi"
Queste le parole di Sottil dopo il ko contro la Roma:
Sulla partita
"Volevamo attirare i loro mediani sul nostro lato forte. Udogie nel primo tempo però ha toccato tre palloni. Sul rigore per noi il quarto uomo ci ha detto che mancava un'ammonizione a Mancini e che quindi andava espulso...".
Sulla catena di destra dell'Udinese
"Tatticamente la Roma non ci ha impensierito. C'era il movimento di Pellegrini che da dentro andava fuori o di El Shaarawy basso per stanare gli esterni. Quando si gioca a uomo bisogna seguire il riferimento, ma tutto sommato penso che la squadra si sia comportata bene".
TMW
Roma vs Udinese 3-0 | La Roma vince e si consolida al terzo posto allungando sulle inseguitrici
ROMA (3-4-2-1):Rui Patricio; Mancini, Smalling, Llorente; Celik, Cristante, Bove, El Shaarawy; Pellegrini, Wijnaldum; Belotti
A disposizione: Svilar, Boer, Ibanez, Spinazzola, Camara, Matic, Tahirovic, Volpato, Majchrzak.
Allenatore: Mourinho.
UDINESE (3-5-2): Silvestri: Becao, Bijola, Perez; Ehizibue, Pereira, Walace, Lovric, Udogie; Success, Beto
A disposizione: Padelli, Piana, Abankwah, Masina, Zeegelaar, Buta, Ebosele, Arslan, Samardzic, Pafundi, Thauvin, Nestorowski.
Allenatore: Sottil.
Arbitro: Giua di Olbia.
Assistenti: Preti e Lombardo.
Quarto Ufficiale: Sacchi.
VAR: Banti.
AVAR: Manganiello.
Feyenoord vs Roma 1-0 | La Roma perde il primo round, ma è ancora tutto aperto. Appuntamento settimana prossima all'Olimpico
FEYENOORD (4-3-3): Bijlow; Geertruida, Trauner, Hancko, Hartman; Wieffer, Kokcu, Szymanski; Jahanbakhsh, Gimenez, Idrissi.
A disposizione: Marciano, Wellenreuther, Pedersen, Rasmussen, Danilo Pereira, Dilrosun, Paixao, Lopez, Taabouni, Kasanwirjo, Bullaude, Milambo.
Allenatore: Slot
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini (56′ Kumbulla), Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Dybala; Abraham.
A disposizione: Boer, Svilar, Llorente, Celik, Kumbulla, Camara, Wijnaldum, Bove, Volpato, Tahirovic, El Shaarawy, Belotti.
Allenatore: Mourinho.
Arbitro: Sanchez (Spagna)
Assistenti: Cabanero e Prieto
Quarto Ufficiale: Grado
VAR: J. M. Munuera
AVAR: Cuadra
Conferenza Stampa Mourinho e Bove: "Il Feyenoord è la squadra più forte in Olanda, ma possiamo vincere"
Josè Mourinho e Riccardo Bove, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, sono intervenuti in conferenza stampa alla viglia del match d'andata dei quarti di finale di Europa League tra il Feyenoord ed i giallorossi:
PAROLE MOURINHO
Il Feyenoord è la squadra che ha segnato più gol in Europa League, la Roma viene da tre clean sheet consecutivi. Questa è la fotografia della partita di domani? Il rinnovo di Smalling può convincerla a restare?
"Se rimanesse sarà ottimo per lui e per la Roma. Lui è felice, ha trovato un livello e un rendimento che gli mancava e per la Roma perché è stato fantastico in questi anni. Si tratta di un matrimonio perfetto. Io sono io e Smalling è Smalling. La partita di domani? Non lo so, il Feyenoord è la squadra più forte in campionato, parlano i numeri. Sarà campione tra qualche settimana. Quando sei la più forte significa che segni più di tutti gli altri, noi non siamo i più forti di Italia e dell'Europa League, ma la possiamo vincere. Giochiamo con quello che abbiamo, cercheremo di essere equilibrati. Domani vediamo".
Staffette a gara in corso tra i calciatori?
"Io gioco con la squadra che penso possa fare meglio. Quelli in panchina sono preparati ugualmente per giocare, anche dal punto di vista tattico. Tutti sono pronti per giocare. I cambi automatici non fanno parte del nostro modo di gestire le cose, ma durante la partita cerchiamo di analizzare e inoltre dobbiamo avere fiducia nelle sensazioni dei giocatori. A Torino solo dal modo in cui Dybala mi ha guardato ho capito subito che sarebbe stato il miglior momento per cambiarlo. La gestione la facciamo noi come squadra, non io come allenatore".
Pellegrini ha perso un po' di posizioni nelle gerarchie o è stato solamente un caso a Torino?
"E' capitano, era un giocatore importante e continua a esserlo. E' andato in panchina perché per noi sarebbe stato meglio giocare con El Shaarawy e Solbakken dal punto di vista delle caratteristiche. Per me non è cambiato niente. Vediamo alla fine della stagione, magari il meglio di Pellegrini sta arrivando".
Quindi domani gioca?
"Non te lo dico".
Come stanno gli attaccanti?
"Benissimo, tutti e due sono diventati papà, sono due ragazzi veramente felici. E io sono felice di averli. Magari domani non giocano di nuovo, ma sono felice di averli in rosa a prescindere".
In cosa è migliorato il Feyenoord?
"Io non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana. Sembra che per voi e per loro è una cosa permanente. Per me, l'unica cosa è che ogni giorno a Trigoria vedo la coppa appena arrivo e mi ricordo che abbiamo giocato contro di loro, ma stop. La Roma è una squadra umile con un allenatore umile, che cerca di studiare l'avversario il più possibile e cerca di preparare tutto e di prevedere l'imprevedibilità del gioco. Abbiamo analizzato tanto il Feyenoord, è un'ottima squadra. Non è una squadra dove si possono trovare delle debolezze, è una squadra forte. Nel campionato olandese, che è un campionato particolare, segna tanto, ha giocatori di qualità, è una squadra aggressiva, che però sa anche giocare diretto. Il portiere ha un bel destro e un bel sinistro per lanciare lungo. È una squadra che sa toccare, è un'ottima squadra. Abbiamo eliminato Salisburgo e Real Sociedad, due squadre di qualità, però questa squadra è forte. È una squadra che tra 2-3 settimane vince il campionato e quindi ha anche una motivazione extra".
Lo stadio ti preoccupa?
"Dipende, mi dispiace che i tifosi non siano qua. È un problema che si deve risolvere qui. Non c'è problema per quanto riguardo il campo, conosco il Feyenoord".
PAROLE BOVE
Quanto è mancata la figura di Wijnaldum e quanto stai imparando tu da lui?
"Gini è un grandissimo giocatore e una grandissima persona, da questo punto di vista non ci è mancato. Siamo sempre stati molto uniti. Un campione così se non è in campo ti può mancare, cerco di rubare il più possibile da lui. Il fatto che si sia fatto male per me può essere stato un po' deleterio perché non ho potuto cogliere tutto al massimo. Ora siamo contentissimi che sia tornato".
In cosa devi migliorare?
"La gestione della pressione sicuramente è un aspetto importante, ma con il passare del tempo si migliora e impari benissimo a giocare. Per me non penso sia un grandissimo problema, piano piano vado sempre meglio e quindi sono contento".
Come hai reagito quando Mourinho ti ha chiamato 'cane malato'? Quale è la cosa più importante che hai imparato da lui?
"Mi sono messo a ridere, come tutti penso. È stata una cosa molto simpatica. Lui mi sta trasmettendo un tipo di mentalità che non è da tutti. È un allenatore che ti trasmette una voglia e dal punto di vista mentale ti aiuta tantissimo".
Cosa pensi per il tuo futuro?
"Io sono molto contento alla Roma. Io penso solo a lavorare e allenarmi. Con la società penseremo al mio futuro, ma non è questa la cosa importante ora. Ora dobbiamo pensare solo a ottenere i risultati che vogliamo nelle due competizioni in cui siamo, sono concentrato solo su questo".
Qual è il punto di forza della Roma?
"Secondo me l'unità del nostro gruppo. Ognuno si sente parte della squadra e questo ci aiuta a rendere nel modo migliore in campo. Questo aspetto non va valutato. Se ognuno fa quello che deve, facciamo grandi partite".
Jos Mourinho si esprime in portoghese per protesta: "Il mio italiano non forbito"
Dazn
Felicit Pellegrini e ora punta il derby
Ieri mattina è nato Nicolò il terzogenito di Lorenzo e di sua moglie Veronica. Messaggi di auguri dalla squadra e da Mourinho. Il capitano giallorosso ora vuole intensificare il recupero per rientrare tra i convocati per il derby.
Un avvio di stagione sfortunato per lui. Cinque partite ma già due gol e un assist.
Corriere dello Sport
Conferenza Stampa Mourinho: "Il Lecce una squadra organizzata. Faremo di tutto per continuare a salire in classifica. Dybala e Sanches domani saranno con noi"
Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Lecce:
Partiamo dagli infortunati. Come stanno Dybala e Renato Sanches?
"Sanches e Dybala tornano con la squadra, non sono in condizioni ottimali ma secondo medici e preparatori non rischiano nulla, che è la cosa più importante, anche per loro. Domani saranno con la squadra e ci possono dare una mano, tutti gli altri che sono fuori rimangono fuori"
Che squadra è il Lecce?
"Una buona squadra, una squadra da contropiede, sono fortissimi, con giocatori molto veloci sulla fasce. Hanno soluzioni per cambiare durante la partita e lo fanno spesso. Ha un allenatore bravo che sa organizzare la squadra dal punto di vista della costruzione e dell'organizzazione difensiva. Una buona squadra che sta facendo un ottimo campionato e che ha perso una sola partita in modo pesante, a Napoli. Nel resto delle gara ha sempre fatto risultato o comunque ha sempre lottato"
A Milano la Roma non ha giocato. Cosa manca alla squadra per potersi giocare queste partite alla pari?
"Non voglio parlare ne della critica ne di quello che ci manca. Se mancano cinque titolari all'Inter ce ne sono altri cinque, così come nella Juve, nel Milan, nell'Atalanta o nella Fiorentina. Quando mancano cinque titolari a noi, non ne abbiamo altri"
Bisogna rassegnarsi al fatto che alcuni giocatori non saranno mai a lungo al 100% di condizione fisica?
"Anche tu ti sei risposto da solo. Quando parli di storia clinica è diverso di un infortunio. Un infortunio può capitare a tutti gli atleti, chi ha una storia clinica è chi ha problemi che si ripetono in continuazione. I giocatori con infortunio, se non sono di contatto, vanno gestiti da me e dallo staff medico, ma quando c'è una storia clinica è più difficile. Per esempio Bale è stato un ottimo giocatore, ma la sua storia clinica non gli ha permesso di essere per molto tempo al top, ma il Real Madrid aveva altri giocatori per sostituirlo. La Roma ha due o tre giocatori con storia clinica, ma io ringrazio di averli in certi momenti. Pensi che Dybala o Sanches sarebbero qui? Smalling ha fatto un biennale? Io non entro in merito, lo conosco da tanto e sono felice quando è a disposizione".
Avrebbe preferito giocatori capaci di sostituire i titolari?
"Sono diversi calciatori. Non pensavo di dover rispondere a questa domanda. Sono qui per dare il massimo, la cosa peggiore è non essere soddisfatto con me stesso. Per me è difficile se sono insoddisfatto con me stesso, ma dopo la gara con l'Inter non lo ero. Siamo stati solidi, con un pizzico di fortuna sul colpo di testa di Cristante la vincevamo. Abbiamo avuto poche chance di vincere, ma abbiamo avuto un’ottima organizzazione. Mi è dispiaciuto per lo sforzo dei calciatori, gente che aveva giocato solo pochi giorni prima contro gente fresca. Abbiamo analizzato l'errore sul gol. C'entra anche la stanchezza. I ragazzi hanno fatto bene, contro la squadra più forte del campionato. Senza mezza squadra, ma siamo qua. Abbiamo fatto tre vittorie di fila in campionato che ci ha ravvicinato all'alta classifica e domani faremo di tutto per continuare".
A Milano abbiamo visto Celik a sinistra. Lo possiamo vedere anche in futuro?
"Cerchiamo di fare il meglio possibile per la squadra. Perchè ha giocato Kristensen e non Karsdorp, perchè Celik e non Zalewski?. Abbiamo fatto tutto per necessità e per cercare di trarre il meglio dalla squadra"
Ora si giocheranno tante partite. Cosa ne pensa del calendario, è un problema o un'opportunità?
"Il numero di partite da giocare lo sappiamo prima dell'inizio del campionato, tra campionato, coppa ed Europa. Ci sono squadre che hanno più potenziale per fare questo, altre meno. Se abbiamo sei difensori i giocatori potremmo giocare anche ogni tre giorni, se ne hai solo quattro, o tre o due diventa tutto più difficile. Penso che nel calcio la parola alibi si utilizza più quando si perde, di solito non si usa prima di perdere le partita. Noi parliamo del calendario fin dall'inizio, non solo dopo la sconfitta contro l'Inter. Capisco che nel calcio c'è tanta gente che è arrivata col paracadute, non è il loro mondo, non lo conoscono, vengono per lo status, per la politica. Queste persone le devi rispettare e va bene, ma non vale nemmeno la pena commentare le loro parole. È come se io parlassi di fisica o di cinema, sono arrivati con il paracadute e dobbiamo rispettarlo. Non sanno cosa significa giocare ogni tre giorni oppure lo sanno e fanno finta di non saperlo. Nella Lega Calcio c'è gente con una storia di calcio e che ha lavorato nel mondo del calcio e conosce le difficoltà. C'è anche gente che ha lavorato nei club e conoscono cosa bisogna fare per recuperare. Il fatto che ogni volta che giochiamo in Europa poi siamo la squadra che soffre di più, va bene. Se il nostro club non fa questa domanda a livello isitituzionale, sono sempre io a doverlo fare anche se non dovrei. In questo caso magari sbaglio io, ma l'alibi nel calcio si utilizza dopo, io invece ne parlo dall'inizio. La settimana dopo succederà di nuovo, la Lazio giocherà in Europa il martedì noi il giovedì. Il derby non lo possiamo giocare lunedì perchè ci sono le nazionale ma solo la domenica. In questa occasione saremo sfortunati, non c'è niente da fare polemica, la Lazio avrà un vantaggio ma è così. Nelle altre occasioni la Roma è penalizzata, i tifosi nono sono scemi, in ogni gara fischiano l'inno della Lega e sarà sicuramente per qualche motivo"
Kumbulla corre veloce. Tra un mese pu giocare
Operato al ginocchio il 9 maggio, l'italo albanese Kumbulla repara il rientro. La Roma è pronta a riabbracciare il difensore che tornerà per gradi: prima un test nella Primavera.
il 2024 può essere speciale per lui: l'Albania è vicina a qualificarsi per l'Europeo.
Corriere dello Sport
Mourinho a Sky Sport: "Lukaku giocher . Lui vuole giocare"
Mourinho a SkySport: "#Lukaku domani giocherà. Io mi fido di quello che mi dicono i miei giocatori e lui mi dice che per migliorare deve giocare. #Cristante giocherà in difesa nei tre dietro".
Sky Sport
Conferenza Stampa Mourinho e Paredes: "Ci saranno cambi ma non turnover, vogliamo vincere. Il primo obiettivo qualificarsi come primi nel girone"
Josè Mourinho e Leandro Paredes, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro il Servette:
PAROLE MOURINHO
Sette partite ogni tre giorni. Questo è l'elemento da gestire?
"È una situazione che non possiamo nascondere, di cui si parla molto anche da altre parti del mondo valutando la qualità del gioco e l'intensità. Qualche cambio si farà ma non sarà turnover totale perché vogliamo vincere la partita"
Frosinone e gli allenamenti le hanno fatto vedere i passi in avanti che si aspettava? Le pesa ancora di più non essere in panchina domani?
"Ho fiducia nei miei giocatori, nello staff, non essere in panchina può avere un piccolo impatto che dipende anche da come va la partita. Dopo la partita col Frosinone ho detto che non eravamo bravissimi come quando abbiamo perso non siamo tutti scarsi. Il giorno dopo la partita abbiamo lavorato su tutto quello che abbiamo fatto bene e su tutto quello che dobbiamo fare meglio. Oggi, quando voi siete usciti dal campo, abbiamo fatto il nostro lavoro sul Servette, non molto perché non c'è tanto tempo ma abbiamo visto fase offensiva e difensiva seppur non con grande intensità com'è normale"
L'obiettivo è arrivare in fondo a questa coppa e provare a vincerla?
"È prematuro, il primo obiettivo è qualificarsi, il secondo è finire primi nel girone per evitare gli squali della Champions. Dobbiamo andare passo dopo passo, intanto qualificarsi per febbraio e poi vedere cosa succederà"
Bove può giocare domani? Quanto fa comodo vista l'assenza anche di Sanches?
"Lasciami fare un po' lo scemo che ho anche il diritto di farlo. Quando parlate di Bove dobbiamo ricordare sempre com'era la situazione quando sono arrivato qua, dammi un po' di credito per questo. Bove giocherà anche domani, lavora sempre in modo incredibile anche quando non gioca e questa è una qualità incredibile nel calcio di oggi perché non è facile per i ragazzi oggi avere questa forza mentale di essere sempre uguali. Giocherà domani, è sempre positivo verso la squadra e sì, nella ripresa contro il Frosinone ha fatto meglio. L'orribile allenatore è molto orgoglioso di aver dato la possibilità a Bove, in due anni, di passare da un possibile prestito in Serie C a giocare in Europa"
Paredes quanto dà in più alla Roma e quanto c'è da lavorare per migliore in fase di non possesso?
"Paredes è un prodotto finito come giocatore, non è un ragazzino in evoluzione. In fase offensiva mi è sempre piaciuto, adesso che lavoro con lui dico di più, lo amo con la palla e la squadra con lui è diventata una squadra che ha sempre o quasi sempre più possesso palla dell'avversario. Ha una grande tranquillità col pallone, senza è un pochino quello che siamo noi, non solo Leo. Non siamo una squadra molto veloce, non siamo una squadra con una transizione molto forte, non siamo questo. Cerchiamo di essere equilibrati come squadra, nell'ultima partita mi è piaciuto molto l'equilibrio che la squadra ha avuto. La vera opportunità che loro hanno avuto è quella del primo tempo, che è una palla in profondità diretta, in cui i difensori non sono stati bravi ad anticipare e leggere la profondità. Mi è sempre piaciuto tanto Nemanja, per questo ha giocato con me in tre club diversi, ma mi piace molto anche Paredes"
Come ci si prepara a una partita con una squadra meno forte ma che darà tutto in campo come il Servette?
"È importante per voi ma forse più per noi perché la responsabilità è dalla nostra parte. Dobbiamo rispettare il Servette, ha un buon allenatore contro cui ho giocato ai tempi del Manchester United. Auguro ai tifosi una bellissima serata in questa splendida città e splendido stadio ma che tornino a casa con zero punti"
PAROLE PAREDES
Mourinho ha detto che ti ama con la palla tra i piedi. Cosa sta cambiando dopo la partita col Genoa?
"Prima di tutto ringrazio il mister per le parole. Lavoriamo per migliorare, abbiamo una squadra forte che può fare molto, molto meglio"
Che ambiente hai trovato rispetto alla tua prima esperienza?
"Ho trovato una Roma molto cambiata, mi sento pronto per questa sfida, amo Roma e farò di tutto per dare il mio massimo e cercare di vincere qualcosa con questa maglia"
Ci sono giocatori che non hanno molto sentimenti che ovunque vanno hanno il loro rendimento. Poi ci sono quelli un po' più sentimentali e pensavo a te. Per te questo ti dà una spinta in più o non contano?
"Sì, contano e tantissimo. Quando sono stato qui sono stato veramente bene, i primi tre anni al PSG sono stato bene, alla Juventus è stato un anno difficile. Appena arrivato qui il mister mi ha dato tanta fiducia e questo mi farà dare il massimo per me e per la squadra"
A che percentuale di condizione ti senti?
"Non lo so, mi sento molto meglio però, ho parlato col mister di questa cosa qua, non vuole che domani giochi molti minuti ma io volevo continuare a giocare perché per me è importante per arrivare al 100%"