Crisi in difesa: Monchi pronto a prendere il croato Vida

GAZZETTA DELLO SPORT - Sui titoli di coda, aspettatevi una sorpresina. A gennaio non è tempo per fare delle follie dal punto di vista economico, ma la Roma sembra avere preso una decisione: occorre rinforzare la difesa. La squadra giallorossa ha subito finora 29 gol in campionato in 21 partite, mentre in tutto lo scorso torneo si è fermata a quota 28. Numeri preoccupanti, quindi non sorprende che il d.s. Monchivoglia correre ai ripari, pur senza svenarsi, anche perché entro un paio di settimane Juan Jesus dovrebbe tornare a disposizione. (...) Marcano ha deluso e non è escluso che in questi ultimi giorni di mercato possa essere ceduto. Di Francesco vorrebbe un giocatore già pronto: difficile arrivare subito a Gianluca Mancini, l’ultima idea è quella prendere il croato Domagoj Vida. La Roma offrirebbe al Besiktas 2 milioni per il prestito con diritto di riscatto.


Ora Schick cerca casa. Ma occhio alla sfida Pastore

GAZZETTA DELLO SPORT - Diffidate dei luoghi comuni. Ieri a Trigoria non hanno tremato i vetri, le mura non sono state divelte, la terra non si è sollevata. Chi voleva un Eusebio Di Francesco pronto a «mangiare» Kluivert e tutta una truppa capace di farsi rimontare da 0-3 a 3-3 avrebbe sbagliato. L’allenatore non è intenzionato di processare nessuno. Con la Fiorentina che incombe, è normale che ieri non sia stato il momento per cercare fratture, bensì per costruire i ponti. Adesso c’è bisogno di tutti, anche perché la stagione sta imboccando i bivi decisivi. (...) Domani le rotazioni saranno fondamentali. Ovvio che la squalifica rimediata in campionato da Cristante e Nzonzi li rende titolari sicuri contro la Fiorentina, così come pare certa la conferma di Zaniolo, mentre Lorenzo Pellegrini dovrebbe essere risparmiato in partenza per via di un fastidio alla caviglia e della sua indispensabilità nella sfida contro il Milan. (...) In una sfida senza domani, però, occhio al ritorno di un paio di pesi massimi come Javier Pastore e Patrik Schick. Difficile fare a meno di Dzeko, quindi il ceco potrebbe essere rilanciato sulla fascia destra. Il Flaco potrebbe invece essere usato come trequartista oppure da esterno sinistro.


La squadra senza certezze alla prova senza un domani

CORRIERE DELLA SERA - Per 90 minuti, o anche per 120 più rigori se servisse, ridateci la Roma del dottor Jekyll. Quella che in tre azioni sembrava aver chiuso una partita pazza, con l’eleganza di un Dzeko ritrovato e la furia di uno Zaniolo stupefacente. Ridateci la squadra che aveva vinto quattro delle ultime cinque partite giocate, spumeggiante e sbarazzina, immatura ma coraggiosa, scriteriata ma scatenata. Ridatecela per un quarto di Coppa Italia che in una stagione da manicomio significa molto. (...) Il Mister Hyde del secondo tempo di Bergamo - una Roma liquefatta, quasi allo stremo - tenetelo sotto chiave nello stanzino dove si rinchiudono le paure, immotivate per un gruppo di professionisti che valgono più di quello che stanno dimostrando. E prima o poi bisognerà fare un esame profondo che vada oltre il «non ci capisco più niente» di un Di Francesco che troppe volte in questa stagione ha allargato le braccia sconsolato. (...)


Conti, Zeman, Garcia: quante storie di Coppa con la Fiorentina

GAZZETTA DELLO SPORT - Negli ultimi 15 anni le sfide tra la Fiorentina e la Roma di Coppa Italia hanno raccontato storie dentro le storie. Il primo protagonista è Bruno Conti, che a Firenze in Coppa si prende la soddisfazione più grande nei quarti con il trionfo ai rigori nel 2004-05, grazie ad una rete decisiva di Scurto e ad un ventenne Curci sugli scudi. Alla fine Conti festeggia così tanto che perde il telefonino e si stira un muscolo. Non esulta così tanto, ma Luis Enrique lascia l’Olimpico con il sorriso quando, negli ottavi del gennaio 2012, si impone 3-0 con la doppietta di Lamela e Borini. (...)  L’anno successivo a Firenze fu curiosa la scelta di Zeman di schierare la difesa a tre. Sembra che nell’hotel che ospitava la Roma le sigarette fumate dal boemo fossero più del solito e che nessuno credesse davvero nei tre centrali. L’ultimo incrocio con i viola nelle coppe fu in Europa League quando Garcia fu contestato dalla Curva Sud. Domani quindi Di Francesco non può e non vuole sbagliare.


Saranno 2.500 i tifosi allo stadio Franchi: allerta sicurezza

GAZZETTA DELLO SPORT - Biglietti polverizzati in poche ore, la voglia di esserci a Firenze nonostante il momento altalenante della squadra, le previsioni meteo che danno pioggia e il giorno lavorativo: saranno comunque quasi 2.500 i romanisti presenti domani nel settore ospiti del Franchi. L’allerta per l’ordine pubblico sarà alta, come sempre in questi casi, con particolare attenzione alle stazioni di Santa Maria Novella e Campo di Marte, ma al momento le forze dell’ordine non riscontrano particolari segnali di criticità da parte delle due tifoserie.


Totti in campo accanto a Difra. Domani a Firenze si punta su Elsha

REPUBBLICA - FERRAZZA - «Sempre con voi, fino alla fine». Il sostegno a squadra e allenatore arriva via Instagram da Francesco Totti, vicino ai suoi ex compagni il giorno dopo il disastroso pareggio di Bergamo. «Forza ragazzi» l’ultima frase, con un cuore giallo e uno rosso, postate dall’attuale dirigente romanista in una storia pubblicata mentre assisteva all’allenamento di ieri mattina. I giallorossi domani pomeriggio (ore 18,15) a Firenze si giocheranno l’accesso alle semifinali di coppa Italia, guai a sprofondare nuovamente sotto il peso di fantasmi che il gruppo e Di Francesco pensavano di aver definitivamente scrollato via. Totti, in attesa, a fine stagione, di una definizione precisa del suo ruolo a seguito della ristrutturazione societaria già avviata da Pallotta – Baldissoni vicepresidente, Fienga Ceo– , ha parlato col tecnico prima della seduta, dimostrandogli vicinanza e chiedendogli di riportare nella capitale la coppa vinta l’ultima volta nel 2008 e alzata al cielo proprio dall’ex numero 10. Di Francesco a Firenze ripartirà da El Shaarawy,vera certezza di un attacco di cui è capocannoniere (7 gol) e che lo vede titolare senza rivali, visto l’infortunio di Ünder e l’ingresso disastroso di Kluivert a Bergamo. Con Perotti infortunato, il Faraone («Uniti si riparte» il suo messaggio lanciato ieri via social) è diventato un punto fermo nelle scelte del mister e sarà titolare sia a Firenze, domani, sia domenica sera, contro il Milan. Da capire se in coppa troverà spazio Pastore, un po’ dimenticato nelle gerarchie di centrocampo e attacco. «Il Flaco è pronto ed è in forma, sarà l’allenatore a scegliere quando farlo giocare», il messaggio che la moglie dell’argentino, Chiara, ha voluto mandare ai tifosi della Roma rispondendo a una domanda su Instagram. Della serie, se non gioca è per scelta tecnica, lui sta bene. Sul fronte mercato, non sembra che ci saranno movimenti in casa Roma, salvo colpi di scena al momento non previsti in questi ultimi tre giorni di calciomercato. L’Atalanta chiede Defrel e sul quel fronte qualcosa potrebbe muoversi, con Monchi che ha provato a chiedere come scambio prestiti alla squadra di Gasperini Ilicic. Operazione descritta come piuttosto improbabile. Come improbabile è l’arrivo in questa sezione di riparazione di Barrios, il centrocampista del Boca Juniors. Se ne riparlerà in estate. A meno, come detto, di colpi di scena dell’ultima ora.


Settimana decisiva per lo Stadio

IL TEMPO - MAGLIARO - Giovedì 31, il giorno dopo Fiorentina-Roma di Coppa Italia, dovrebbe arrivare, stando alle carte ufficiali del Campidoglio, il testo della relazione finale redatta dal Politecnico di Torino sulla mobilità, pubblica e privata, del progetto del nuovo Stadio di Tor di Valle

ATTO SOLO POLITICO - Quello del Politecnico, al di là di ciò che vi sarà scritto, è un pezzo di carta che non ha alcun valore giuridico né potrebbe mai essere utilizzato fermare l’iter dello Stadio: si tratta di un atto chiesto, al di fuori della procedura, dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, la quale ha ritenuto necessario avere un parere “terzo” da utilizzare con quella frangia di 5/7 consiglieri comunali riottosi in sede di votazione della variante urbanistica.

SETTIMANA IMPORTANTE - E comunque una settimana importante per la Roma: se da Torino arrivasse una relazione che poco si discosta da quella preliminare che definiva “catastrofico” lo scenario di traffico di una partita serale infrasettimanale, il “piano B” è quello di rivolgersi al Governo. Sia il premier Conte che il ministro delle Infrastrutture, Toninelli, si sono spinti molto in là con le rassicurazioni sul fatto che il Ponte di Traiano potrebbe essere pagato dal Governo. AI contrario, se da Torino venisse detto che è tutto “beIlo, bello, bellissimo”, la Raggi potrà rivendersi urbi et orbi la bontà delle sue decisioni (taglio delle infrastrutture di mobilità con cubature a compensazione, Ponte e metro, per ottenere il taglio delle tre torri) mettendo all’angolo sia i suoi consiglieri riottosi che i grillini dubbiosi nei Municipi.

SCOGLIO MEDIATICO - Torino, dunque, il 31 gennaio, più che uno scoglio sull’iter appare più uno scoglio mediatico sulla Giunta Raggi: a ieri, ad ogni buon conto, non risultava ancora pervenuto nulla. Nei corridoi di Palazzo Senatorio, si ostenta un palese ottimismo che, alla fine, le integrazioni documentali - il «redigendo Piano Urbano della Mobilità Soste-
nibile (PUMS) e qualche altra cartuccella - siano sufficienti a trasformare una relazione nera come la pece in una candida come la neve. Tanto che sembra non essere stato preparato neanche un piano di comunicazione alternativo in caso, invece, il responso dell'Ateneo non fosse proprio brillante o, peggio, confermasse le analisi preliminari di dicembre. Una eventualità che, tra l’altro, finirebbe per ottenere l’effetto collaterale di travolgere anche lo stessi PUMS.

COMMISSIONE TRASPARENZA - Una valutazione alla cieca del responso di Torino la fornirà l'atteggiamento del Campidoglio all'arrivo della relazione: il silenzio potrebbe significare un responso negativo e una impreparazione ad affrontare le conseguenze dello stesso. Al contrario, il suono cristallino delle trombe della vittoria (magari con diffusione integrale del documento) segnerà la positività della risposta. Testo che, poi, la settimana successiva sarà comunque oggetto di una seduta della Commissione Trasparenza del Consiglio comunale che ha convocato l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, e il suo capo dipartimento, Gian Mario Nardi.


Il Cardiff chiede Schick in prestito

Dopo la tragedia di Emiliano Sala si muove il mercato del Cardiff . Il club gallese ha messo nel mirino il giallorosso Patrik Schick, l'idea secondo quanto riportato da tuttomercatoweb è di presentare un'offerta di prestito oneroso da 2 milioni di euro più un milione in caso di salvezza con diritto di riscatto fissato a 30 milioni di euro.

 

 

Olsen: "Orgoglioso di rappresentare la Roma, vogliamo vincere ma non è facile"

Il numero uno svedese Robin Olsen si è raccontato in una lunga intervista al Dagens Nyheter in Svezia: di seguito le parole del portiere giallorosso: 

L’INIZIO DELLA CARRIERA – Si inizia dai primi passi nel calcio dei ‘grandi’, con una scelta non comune: “Quando ho deciso di andare al Klagshamn in seconda divisione anziché fare il salto nella prima, più di otto anni fa, era perché sapevo che quello sarebbe stato il passo iniziale. Da lì la mia carriera è decollata e il Malmo si è accorto di me. Quando mi guardo indietro penso di aver fatto una bella deviazione. Ma non è stata inutile – aggiunge – era una strada che dovevo prendere. Non sempre le cose vanno come ti sei immaginato. Prendere strade più storte, avere qualche battuta d’arresto, mi hanno reso ciò che sono ora. Hanno migliorato la mia mentalità. Porto sempre dentro tutto quello che ho passato”.

IL MONDIALE – Il Mondiale di Russia 2018 ha portato Olsen sotto i riflettori, grazie ad alcune grandissime prestazioni con la maglia della Svezia. Il percorso per giocare la competizione intercontinentale, però, non è stato facile a causa di un problema alla clavicola: “Non sapere quanto ci avrei messo a recuperare mi ha stressato molto. La mia ragazza era incinta del nostro secondo figlio, mia figlia si è rotta una gamba una settimana dopo. È stato un momento difficile”.
Dopo la visita in Inghilterra da uno specialista, è tornato in Svezia senza certezze: “Mi ha detto che avrei potuto farcela, ma che non poteva garantirmi nulla. Non sono arrivato alla Coppa del Mondo nelle condizioni migliori, ho fatto solo una partita e un paio di amichevoli”.

LA ROMA – E proprio durante il Mondiale arriva la chiamata del club giallorosso: “Quando mi è stato detto che l’agente era in contatto con Roma, è stata una grandissima gioia. E poi nel bel mezzo di una fase finale di Coppa del Mondo… Speravo di venire fin da subito: tutti i giocatori vogliono giocare al più alto livello possibile. Quando arrivi dalla Scandinavia è più complicato, perché c’è una grande differenza con il campionato italiano. Io poi nella carriera sono maturato tardi: per questo non mi sono mai fissato un obiettivo, ho lavorato sempre per obiettivi intermedi, a breve termine. Ha funzionato sempre bene. Ma i sogni sono sempre stati grandi. Sempre”.

ALISSON – Prima di lui, però, c’è stato Alisson che era entrato nel cuore dei tifosi romanisti a suon di parate e miracoli, che hanno portato alla Roma successi e punti: “Non ero nervoso, ma teso. Desideravo ardentemente quella partita, era il mio debutto in un campionato nuovo, in un club così grande. Ho cercato di mantenere la calma e facendo ciò che so fare. È finita bene, molto bene”. Significativo quell’abbraccio di De Rossi a fine partita: “I compagni mi hanno aiutato a non subire gol e mi hanno supportato in ogni situazione. Daniele è stato il primo a voltarsi dopo il fischio finale e venirmi incontro per abbracciarmi. Ha significato molto. Da lì ho capito di far parte della squadra, si sono presi cura di me”.

SAVORANI E DI FRANCESCO – La Serie A rappresenta un calcio totalmente diverso per Olsen, che si è messo a lavorare duramente per migliorare giorno dopo giorno: “Ci alleniamo molto duramente, ma dopo ogni esercizio senti che stai migliorando. Vai a casa con quella sensazione, torni a casa e ti senti meglio. Devi fare tanti sforzi, ma la ricompensa è grande. Scendiamo nei minimi dettagli per ottenere il meglio possibile. Ero abituato a pensare da portiere scandinavo, qui è completamente diverso. Sapevo che ci sarebbe voluto del tempo, ma per fortuna non è stato tanto. Sono riuscito ad adattarmi rapidamente e oggi imparo sempre cose nuove. Per esempio il controllo di palla: in Danimarca ricevi e rilanci lungo, qui devi tenerla un secondo di più per capire la situazione davanti a te”.

GLI OBIETTIVI – Una stagione difficile che, però, ancora non ha tolto ogni speranza di vittoria: “Tutti vogliamo vincere, ma non è sempre facile. Abbiamo avuto i nostri momenti di calo, ma il modo in cui andiamo ad allenarci il giorno dopo una sconfitta e diamo tutto per migliorare per la partita successiva è un modo di pensare professionale. Vogliamo sempre migliorare per la partita successiva. Il calcio è questo, anche se si vuole, non è facile trovare una risposta e capire di chi o cosa è la colpa”. Nelle ultime gare Olsen ha mostrato qualche certezza, con la papera contro il Genoa che poteva complicare ancora di più il percorso dei giallorossi: “Sì, è stato molto difficile. Sfortunatamente queste cose succedono, ma poi deve essere forte e ripartire il giorno dopo. È solo così che puoi superare un errore. Dopo la partita ero arrabbiato e lo ero anche il giorno dopo. Ma devi concentrarti sull’allenamento e dare tutto. Per dimostrare a te stesso e agli altri che è stato solo un errore ma che sei tornato di nuovo”.

TOTTI – Non solo quell’abbraccio di De Rossi, ma anche Totti è stato fondamentale nel suo inserimento: “È una persona fantastica, che ha una storia bellissima qui nel club. Sono felice di rappresentare la squadra che ha rappresentato. Fa come una persona qualsiasi, viene e saluta sempre tutti”. Rispetto al suo Paese, differente è il rapporto con i tifosi: “Ovunque tu vada ci sono romanisti. Anche se vai a comprare il latte. Ma è grandioso, questo dimostra quanto hanno a cuore la Roma e sono orgoglioso di rappresentare il club che amano. L’italiano? È difficile, non l’ho ancora capito bene. Ma so che migliorerò, l’importante è che le indicazioni sul campo le ho imparate velocemente”.

IL RAZZISMO – Chiusura sul razzismo, salito sulle pagine dei giornali dopo i fischi a Koulibaly“Non dovrebbe succedere. È il 2019, la gente va a guardare le partite perché gli piace il calcio. È una cosa che odio, quegli idioti non dovrebbero essere allo stadio”.


Paredes è ufficialmente un giocatore del PSG

L'ex giocatore della Roma, Leo Paredes è un nuovo giocatore del Psg. L'argentino ha firmato un contratto fino al 2023. Il centrocampista argentino, che indosserà la maglia numero 8, è stato ceduto ai francesi dallo Zenit, dove arrivò nell'estate del 2017 dalla Roma per 23 milioni di euro. Il PSG dovrà versare 40 milioni più 5 di bonus nelle casse della squadra russa.


Allenamento Roma, individuale per Mirante, terapie per Perotti, Jesus e Under

La Roma si è allenata a Trigoria in mattinata. Alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, la Roma svolge lavoro in palestra dopo la sessione video. Concentrazione sulla parte tattica in campo. Individuale per Mirante mentre Perotti,  Jesus e Under proseguono le terapie.


Besiktas, probabile partenza di Vida dopo l'acquisto di Lemos

La Roma è interessata a Vida. Il giocatore croato è ora del Besiktas, che ha appena acquistato Lemos, ex difensore del Sassuolo. Quest'ultima mossa lascia presagire una possibile partenza del classe '89, magari verso la panchina di Di Fra.