Rinviata ancora la visita medica di Jesus. Recuperati Nzonzi ed ElSha, out Florenzi

IL MESSAGGERO - Eusebio Di Francesco fa la conta degli infortunati a poche ore dalla partita contro il Torino: non sono stati convocati Florenzi e Riccardi per influenza. Slittata a oggi la visita del professor Mariani a Jesus: si valuterà l’entità della lesione al menisco interno del ginocchio destro rimediata con l’Entella. Il brasiliano è ottimista e spera di risolvere con una terapia conservativa che lo terrà in infermeria per circa un mese, l’alternativa è l’operazione chirurgica. Tornano Manolas, Nzonzi ed El Shaarawy. Infine si avvicina il rientro in campo di De Rossi: dovrebbe tornare in gruppo a partire dalla prossima settimana. Da sottolineare che la Roma presto potrebbe avere un nuovo sponsor sulla manica sinistra della maglia.


Di Francesco copia Monchi: "Rinforzi sì, ma veri"

IL MESSAGGERO - Visibilmente più sereno. I tre successi consecutivi sommati alla sosta ci regalano un altro Eusebio Di Francesco. A tal punto che si concede una battuta su Pastore e scioglie i ballottaggi della vigilia. Si fa invece serio quando ammette di non sentirsi ancora certo nel definire la sua Roma guarita: «Siamo cresciuti. Quest’anno ci siamo ammalati spesso, spero non succeda più. Il Torino è una squadra temibile quando riparte, ha ottimi elementi e lo ha dimostrato specialmente in trasferta». La Roma però non può permettersi passi falsi. Il campionato per ora l’ha aspettata: nonostante i 30 punti in un girone, il quarto posto è ancora lì, a due punti. Per raggiungere il quarto posto bisogna però prendere qualche nuovo rinforzo: «Mi fido del lavoro di Monchi che sta cercando delle opportunità. Se bisogna fare delle cose tanto per farle è inutile. Se ci sono invece delle opportunità che possono aiutare la rosa a raggiungere i propri obiettivi, allora sì. Altrimenti rimarremo così». Proprio in quest’ottica, Monchi vuole capire se c’è la possibilità di regalare un difensore e un centrocampista low cost a Di Francesco. Il nome di Barba rimane in lizza come quello di Miranda. In mediana si aspetterà di valutare il rientro di De Rossi in gruppo e soltanto in seguito verrà presa una decisione.


Mazzarri: "Dobbiamo cancellare le delusioni"

IL MESSAGGERO - Reagire all’eliminazione in Coppa Italia con uno scatto d’orgoglio in campionato. Walter Mazzarri chiede ai suoi l’ennesima ripartenza in un’annata altalenante: i granata dovranno battersi contro la Roma: dalla risalita in SerieA (2006/2007) però il Toro non ha mai vinto alla ripresa dopo la pausa invernale. Ci proverà all’Olimpico nonostante assenze pesantissime: squalificati Izzo e Meité, out Baselli e Moretti per problemi fisici. Mazzarri ha tirato fuori la grinta: «Sulla Roma c’è poco da dire, se ci sistemiamo bene in campo ce la possiamo giocare, ma dobbiamo essere più concreti e cattivi sotto porta. Voglio una prestazione importante anche se ci mancheranno giocatori decisivi. Mi aspetto delle risposte dopo la Fiorentina. Bisogna reagire ai risultati deludenti come l’eliminazione in Coppa Italia».


Dzeko contro Belotti, la Serie A riparte dai bomber

CORRIERE DELLA SERA - Non c’è dubbio che nel 2019 Di Francesco e Mazzarri si aspettano di più da Dzeko e Belotti. Entrambi in questa stagione non hanno ancora lasciato il segno: soltanto 2 gol in 15 gare per il bosniaco, 7 (4 su rigore) in 19 partite per il Gallo. Anche se nelle coppe entrambi vanno molto bene: 5 reti in Champions per il primo, 2 in Coppa Italia per il granata. L’ex City deve compiere 33 anni ed ha il contratto in scadenza, mentre Belotti è di quasi 8 anni più giovane e Monchi ha espresso molto interesse per lui. Il Torino non vuole privarsene e spara alto, anche se però alla fine nel calciomercato mai dire mai. Eusebio Di Francesco ieri in conferenza stampa ha glissato l’argomento: “Non parlo di giocatori di altre squadre“.


Di Francesco: “Noi, in crescita ma non guariti”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Definirlo rilassato forse è troppo: la partita di oggi è delicatissima ed Eusebio Di Francesco lo sa bene. Ma certo il tecnico della Roma, rispetto alle ultime uscite, appare quantomeno più disteso. Si concede battute con i cronisti, ironizza sul ruolo di Pastore(«Se ho cambiato modulo un motivo ci sarà, ma può stare sereno, per ora non tornerà a fare la mezzala»), si dice soddisfatto dei progressi di Schick e, soprattutto, quasi non accenna ai tanti infortunati che ha la Roma. «Aiutatemi voi», dice quando fa l’elenco, visto in quanti sono in infermeria: Mirante, Juan Jesus, Perotti e De Rossi, che la prossima settimana proverà a tornare in gruppo, oltre a Florenzi, tenuto ancora a riposo perché debilitato, e Nzonzi, convocato ma non certo al meglio. Il passaggio del turno in Coppa Italia e le buone prove in campionato (tre vittorie nelle ultime quattro) gli hanno restituito un po’ di certezze («Stiamo crescendo, ma aspettiamo a dire che siamo guariti») e anche la forza di affrontare un mercato che non è esattamente quello che si aspettava. A dicembre parlava di investimenti inevitabili, a gennaio modifica la linea: «Comprare tanto per fare no, in caso rimaniamo così. Monchi sta vedendo se c’è qualche opportunità e io mi fido di lui». 


Dzeko-Belotti. Dal capolavoro al ballottaggio: la nuova vita di Edin a caccia di rivincite

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma ha finalmente scoperto il fascino (e forse i vantaggi) di avere concorrenza per il ruolo di centravanti. Ecco, con questa nuova consapevolezza Edin Dzeko oggi scenderà in campo contro il Torino, esattamente ad un girone di distanza da un pomeriggio dove era riuscito a tirare fuori dal baule della sua sapienza tecnica un gol straordinario, «uno dei più belli che abbia mai segnato in carriera», aveva ammesso lo stesso attaccante. Che cosa è cambiato intorno a lui? Pur essendo sempre il miglior realizzatore stagionale tra i giallorossi con 7 reti ed il re della Champions nell’anno solare 2018, il bilancio in campionato pare molto al di sotto delle aspettative (appena 2 gol). Non basta. Per la gioia della Roma, a diciotto mesi dal suo arrivo, anche Patrik Schick sembra aver ritrovato se stesso, e le reti realizzate con Sampdoria, Sassuolo ed Entella lo hanno certificato. Per questo anche Di Francesco ammette che, forse per la prima volta, Dzeko non ha più il posto in cassaforte: «Sia lui che Schick sono in ottime condizioni. È una valutazione che sto facendo, anche se in questo momento è leggermente favorito Edin». Per un duello ormai alle viste, occhio a dar fiato al proverbio che dice: «Tra i due litiganti il terzo gode». Già, perché il d.s. Monchi era stato chiaro: «Belotti mi piace». E allora, se in estate Dzeko e la Roma dovessero separarsi di comune accordo, chissà che non possa partire l’assalto al Gallo. 


Di Francesco: “La Roma è cresciuta ma non so ancora se è davvero guarita”

CORRIERE DELLA SERA - Eusebio Di Francesco alla vigilia di Roma-Torino ammette che la squadra non è ancora guarita ma è sicuramente cresciuta. Il tecnico cerca così di stare in equilibrio tra prudenza e ottimismo: “Mi sento di dire che siamo cresciuti, questo sì, ma quest’anno ci siamo riammalati spesso. Mi auguro che non riaccada più. Può succedere che non tutte le partite finiscano come vorremmo, ma vedo lo spirito della squadra, l’identità, il modo di scendere in campo e l’approccio alle gare. Ci sono partite che possono sembrare facili, come l’ultima in Coppa Italia, ma ricordo che la Roma ha subito anche batoste da squadre piccole in passato, sottovalutando gli avversari“. Intanto però arriva una frenata sul mercato: “Mi fido del lavoro di Monchi che sta cercando delle opportunità. Se bisogna fare delle cose tanto per farle è inutile. Se ci sono invece delle opportunità che possono aiutare la rosa a raggiungere i propri obiettivi, allora sì. Altrimenti rimarremo così“.


Mazzarri indica la strada al Gallo: rialza la cresta, c’è un digiuno da spezzare

LA GAZZETTA DELLO SPORT - In una giornata di emergenza, dovuta alle tante assenze che minano le certezze tattiche storiche di questo Torino, Mazzarri si aggrappa letteralmente alla cresta del Gallo. Ed è la solita vecchia storia, perché, alla fine, tutto passa sempre da lui. Il capitano, l’insostituibile, l’uomo da copertina: Andrea Belotti è tanto e, forse anche qualcosa in più all’interno degli ingranaggi granata. Sa che deve partire nel nuovo anno in Serie A con la fame dei giusti. Andrea Belotti è il centro nevralgico di questo Toro. Intorno a lui, in estate, Mazzarri ha iniziato a plasmare schemi, anima e identità del suo «Sistema». Lo ha fatto, ad esempio, ricostruendo Iago Falque più nella posizione di rifinitore e meno di attaccante da fascia destra, scegliendo gli esterni giusti per metterlo in una posizione di confort, settando gli inserimenti delle mezzali per «aprire» spazi e creare opportunità per il suo centravanti. All’inizio lo ha aspettato quando Andrea era alla ricerca della forma migliore, in corsa lo ha coccolato quando ha vissuto un po’ di fasi tra alti e bassi, lo ha sempre difeso e protetto. E ora che il Toro si presenta all’Olimpico incerottato Mazzarri vorrebbe rivedere un Gallo alla «vecchia maniera». 


Infortuni e austerità, ora la Roma gioca in difesa

LA REPUBBLICA - La Roma non riesce ad uscire dalla crisi degli infortuni. Questo pomeriggio Eusebio Di Francesco proverà a battere il Torino con solo 14 giocatori in buone condizioni. Nzonzi ed El Shaarawy sono stati convocati ma sono in precarie condizioni, Florenzi e Riccardi hanno la febbre, De Rossi, Perotti, Juan Jesusmancheranno per un po’. Tornerà però Manolas visto che Marcano non dà sicurezze. Per tutti questi motivi Monchi ha cambiato obiettivi sul mercato. L’Atalanta ha spinto per anticipare l’affare Mancini, ma da Trigoria è arrivato un secco no visto che adesso mancano i soldi. Intanto oggi il d.s. potrà iniziare a parlare con i granata per intavolare una trattativa per il Gallo Belotti.


Verdetto Juan Jesus, idea Nuytinck

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Che cosa c’entra il mercato col Torino? Apparentemente nulla, eppure parecchio. A dettare la linea del d.s. Monchi sul da farsi, infatti, saranno anche i risultati. Sul fronte delle lungodegenze – quelle di De Rossi su tutte – le parole di Di Francesco non sono state del tutto rassicuranti, ed è per questo che la necessità di un centrocampista potrebbe tornare prepotente a fine mese. «Quello di De Rossi è un infortunio particolare – spiega il tecnico – perché una cartilagine del ginocchio non sai mai come risponde. Ha cominciato ad allenarsi in campo. Mi auguro che la prossima settimana cominci a lavorare con la squadra». Intanto oggi, a Villa Stuart, il professor Pierpaolo Mariani visiterà Juan Jesus, decidendo se per il suo ginocchio infortunato sia più opportuno un intervento di sutura del menisco oppure la terapia conservativa. In ogni caso, lo stop non dovrebbe essere inferiore ad un mese. Qualora si decidesse di rinforzare la difesa, piace anche l’olandese Bram Nuytinck dell’Udinese, ma la trattativa non sarà facile. Sul fronte Defrel, c’è l’interesse del Newcastle, ma l’Atalanta è davanti.


Stadio di Tor di Valle, ora si galoppa. La Roma incassa il sì del Comune, la Raggi ribadisce: “Si farà e bene”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il buongiorno lo ha dato ieri in mattinata il sindaco di Roma, Virginia Raggi: “Lo stadio si farà e sarà fatto bene”. A suggellare un percorso che sembra ormai avviato poi ci ha pensato anche il dg giallorosso Mauro Baldissoni: “Non ci sarà nessuno slittamento per lo stadio”. La storia però è così lunga che è meglio non dare nulla per scontato se si pensa che l’idea di dare una casa alla Roma è concomitante con l’arrivo della proprietà americana (2011) e l’accordo tra Pallotta e Parnasi è dell’anno successivo. Intanto si attende la consegna della relazione definitiva del Politecnico di Torino che arriverà il 31 gennaio. Il presidente giallorosso ha inoltre dichiarato di voler subentrare a Eurnova nell’acquisizione dei terreni spendendo circa cento milioni.


C’è il Toro, Dzeko favorito su Schick. Mercato, Barella idea per l’estate

LA REPUBBLICA - Dalla Coppa Italia al campionato, la corsa al quarto posto per la Roma ricomincia oggi pomeriggio contro il Torino. Tornerà titolare Dzeko: “Edin è leggermente favorito – ha dichiarato ieri Di Francesco in conferenza stampa – sia lui sia Schick sono in ottime condizioni, è una valutazione che comunque sto facendo. Negli allenamenti dell’ultima settimana Dzeko ha avuto continuità e mi è sembrato in crescita: sono contento di avere due opzioni importanti davanti“. Nella seconda parte di stagione serviranno soprattutto i gol del bosniaco per centrare l’accesso alla prossima Champions League, fondamentale anche il mercato in entrata. A gennaio si cercherà di trovare la giusta opportunità, ma intanto Monchi lavora anche per l’estate: Nicolò Barella è uno degli obiettivi principali. Il giovane sardo può essere un simil-erede di Daniele De Rossi, che comunque sia sembra star meglio. Occhio però anche alle possibili partenze: Under piace molto in Premier League, specialmente al Manchester United.