Dzeko spinge in alto la Roma
IL MESSAGGERO - TRANI - All'ultimo respiro, e dopo aver rischiato la nuova figuraccia contro una piccola del nostro torneo, la Roma riesce ancora a replicare al Milan. E, battendo 3-2 il Frosinone penultimo nel freezer dello Stirpe, resta in scia dei rossoneri, quarti e sempre con il vantaggio di 1 punto (e degli scontri diretti). Di Francesco si tiene stretto soprattutto il risultato che gli permette di restare in corsa per la zona Champions e che dà continuità alla striscia positiva in campionato: adesso è di 8 match (6 vittorie e 2 pareggi). I giallorossi, dopo aver perso la sfida allo Stadium prima di Natale, viaggiano alla stessa velocità della Juve. La prestazione, però, non convince. Al gioco si sostituiscono le giocate: la doppietta di Dzeko, in questo senso, è davvero preziosa.
ANCORA DIVERSA - Lo spartito, nella circostanza, non aiuta il coro che in questa trasferta sembra stonato. Di Francesco, anche perché si presenta allo Stirpe con 5 novità dopo la vittoria di lunedì scorso contro il Bologna, schiera la 34esima formazione diversa in 34 partite. Il turnover chiama in causa 3 diffidati su 4: partono in panchina Florenzi, Fazio e Zaniolo (solo il primo non avrà spazio). Manolas, invece, viene rischiato, ma dietro entrano sia Santon a destra che Marcano in mezzo. In più tornano De Rossi, Perotti ed El Shaarawy. Ma, con la formula del doppio play, ecco il ritorno al 4-2-3-1, cioè al sistema di gioco utilizzato per gran parte della stagione e riproposto anche in corsa per mettersi a specchio con Mihajlovic nell'ultimo match di campionato. Pellegrinirisale da trequartista e Perotti comincia alla destra di Dzeko, pure se a metà tempo è già a sinistra dove si trova meglio, lasciando l'altra corsia a El Shaarawy che è più abituato a cambiare fascia. Baroni, invece, conferma il 3-5-2, con l'ex giallorosso Viviani in regia.
OMAGGIO PRE-CONFEZIONATO - Il regalo della Roma, inaspettato e improvviso, indirizza presto il match. Nzonzi, palleggiando lentamente, appoggia il pallone al limite dell'area, senza indirizzarlo verso alcun compagno. Il più vicino è De Rossi che non fa in tempo a intervenire. Più rapido è Ciano: conclusione dal limite che sorprende Olsen. Respinta, abbastanza goffa, di mano, e volo che produce l'effetto boomerang: il Frosinone va subito in vantaggio. La partenza dei giallorossi, nuovamente sotto ritmo, non convince. E giocare contro vento di sicuro non li aiuta nel possesso palla.
SORPASSO LAMPO - La Roma si sistema meglio in campo e, più spigliata nella gestione, diventa almeno propositiva. Dzeko, dopo aver incassato gli insulti del pubblico, fa centro, approfittando della distrazione di Goldaniga: destro, palo e pareggio alla mezz'ora. È il suo 1° gol al Frosinone, adesso in Serie A l'unica squadra a cui non ha segnato rimane il Parma. In appena 72 secondi i giallorossi completano la rimonta. Protagonista, ribaltando l'azione, è ancora il centravanti che apre per El Shaarawy a destra: sul tiro dell'attaccante sporcato da Sportiello, irrompe Pellegrini per il vantaggio.
ASSALTO FINALE - Il Frosinone resta in partita per l'incapacità della Roma di chiudere la partita. Egoismo, frenesia e superficialità sono fatali. Baroni, inserendo Molinaro e Pinamonti, complica la serata a Di Francesco che, dopo aver sostituito Nzonzi e Perotti rispettivamente con Cristante e Zaniolo, perde Manolas (distorsione alla caviglia destra). Dentro anche Fazio che assiste, con De Rossi, al contropiede decisivo, con Ciano che libera in area Pinamonti per il pari. Olsen salva su Trotta. E Dzeko non si arrende. El Shaarawy, su lancio di De Rossi, parte in profondità e gli offre il pallone da 3 punti. Davanti alla porta e al fotofinish, per la doppietta della vittoria.
Roma sorridi: è tornato Dzeko
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Guai a far arrabbiare i campioni. Nell’ultima azione della partita ci pensa Dzeko - beccato ferocemente dal pubblico di casa per gran parte della partita - a segnare il gol che regala alla Roma un 2-3 francamente ingeneroso per il Frosinone, che pensava di aver santificato un pari propiziato dalle reti di Ciano, Pellegrini, Pinamonti e dello stesso Dzeko. Niente da fare. Così i giallorossi continuano a restare in scia al Milan per il 4° posto, mentre la corsa salvezza dei ciociari - che pure era da ottobre che non segnavano più di un gol in casa - si complica ulteriormente. [..] Il gol partita però, viene appannato dall’infortunio alla caviglia destra occorso a Manolas, uscito in barella e con le mani sulla faccia. Inutile dire che, col derby e il Porto che incombono, per la Roma è la peggiore notizia della giornata.
Frosinone vs Roma, le pagelle dei quotidiani
INSIDEROMA.COM - Tre punti ma, ancora, quanta sofferenza. Il gol realizzato da Edin Dzeko al 96' contro il Frosinone ha regalato la vittoria alla Roma, che, come prevedibile, secondo i quotidiano ha visto proprio nel bosniaco il migliore in campo.
Bocciati invece Nzonzi e Olsen. Di seguito, le pagelle del match dei principali quotidiani in edicola oggi.
IL MESSAGGERO
Olsen 6
Santon 5,5
Manolas 6
Marcano 5,5
Kolarov 5,5
De Rossi 5,5
Nzonzi 5
Pellegrini 6,5
El Shaarawy 7
Dzeko 7,5
Perotti 5,5
Fazio 5,5
Cristante 6
Zaniolo 6
Di Francesco 6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Olsen 5,5
Santon 5,5
Manolas 6,5
Marcano 6
Kolarov 6
De Rossi 6
Nzonzi 5,5
Pellegrini 6,5
El Shaarawy 7
Dzeko 7,5
Perotti 5
Fazio 5
Cristante 5,5
Zaniolo 6
Di Francesco 6
CORRIERE DELLO SPORT
Olsen 5
Santon 5,5
Manolas 6
Marcano 6
Kolarov 5
De Rossi 6
Nzonzi 5
Pellegrini 6
El Shaarawy 7
Dzeko 7,5
Perotti 5,5
Fazio 5,5
Cristante 6
Zaniolo 5,5
Di Francesco 6
IL TEMPO
Olsen 5
Santon 6
Manolas 6,5
Marcano 7
Kolarov 5,5
De Rossi 7
Nzonzi 4,5
Pellegrini 6,5
El Shaarawy 6,5
Dzeko 8
Perotti 5,5
Fazio NG
Cristante 6
Zaniolo 5,5
Di Francesco 6
CORRIERE DELLA SERA
Olsen 5,5
Santon 4,5
Manolas 6,5
Marcano 6
Kolarov 6
De Rossi 6,5
Nzonzi 5
Pellegrini 6,5
El Shaarawy 7
Dzeko 8
Perotti 5
Fazio 5
Cristante 6
Zaniolo 5,5
Di Francesco 5,5
IL ROMANISTA
Olsen 5,5
Santon 5,5
Manolas 6
Marcano 6
Kolarov 6
De Rossi 6
Nzonzi 4,5
Pellegrini 6
El Shaarawy 6,5
Dzeko 7,5
Perotti 5.5
Fazio NG
Cristante 6,5
Zaniolo 6
Di Francesco 6
Monchi verso l'Arsenal. Possibile soluzione interna
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Secondo alcuni media e spagnoli Monchi a fine stagione lascerà la Roma per passare all’Arsenal, dove ritroverebbe il tecnico Unai Emery. Per il club londinese – che gli riserverà il ruolo di direttore tecnico – non sarà un problema pagare la clausola liberatoria di circa 3 milioni che il club giallorosso può vantare. Con l’addio di Monchi, che ha ancora un contratto fino al 2021, si apre il capitolo della sua sostituzione. Oltre a nomi più o meno illustri – che vanno da Faggiano del Parma a Mirabelli ex del Milan –, a Trigoria però si valuta anche l’ipotesi di una sostituzione interna, ed a questo punto il tandem Balzaretti-Massara potrebbe avere chance per prendere il posto dello spagnolo.
Dzeko, lo stadio lo insulta e lui si carica: doppietta
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Non fate arrabbiare Edin Dzeko, altrimenti sono guai. Si sono azzardati Edoardo Goldaniga e il pubblico del Benito Stirpe. E all’improvviso il Frosinone si è ristretto sul più bello: col difensore il bosniaco aveva litigato in campo prima dell’uno-due della Roma del primo tempo, mentre con i tifosi di casa il centravanti aveva ingaggiato un lungo e aspro duello, rispondendo a gesti agli insulti e poi ai cori dispregiativi nei titoli di coda («Zingaro, zingaro…») con l’esultanza sfrenata dopo il 2-3: «Il suo nervosismo è stato utile – ha spiegato il tecnico Eusebio Di Francesco –, ha rivisto Manganiello, lo stesso arbitro di Firenze, che ha pure creato un’atmosfera antipatica. I cori Edin li ha sentiti perché di certo non è sordo, mi auguro sia sempre così nervoso». Una notte da leone. Una notte da gigante con la valigia sempre piena di gol e di estimatori (Inter): perché Dzeko i suoi 7 gol in Serie A in questa stagioni li ha segnati tutti lontano dall’Olimpico.
Se Edin tocca tre palloni che cambiano una partita
IL TEMPO - AUSTINI - Quando sei così forte, ti basta giocare tre palloni bene in 95 minuti e decidere una partita. Il talento e la fortuna del campione, quello che sostiene l'attacco della Romada quattro anni, tra alti, bassi, gol sbagliati, ma anche tantissimi decisivi segnati. Ora sono 85 in 166 partite in giallorosso, una media superiore a uno ogni due match. Edin Dzeko si riprende la copertina in mezzo al vento di Frosinone e se finora la sua strana caratteristica sottolineata da Di Francesco era quella di segnare tanto di sera e spegnersi nelle gare alla luce del sole, adesso c’è una nuova tendenza altrettanto curiosa: tutte e sette le reti di questo campionato le ha realizzate in trasferta. Quanto sia pesante il bottino di ieri allo Stirpe lo dice la classifica. Eppure la serata per lui era iniziata male, come se la partita fosse la prosecuzione di quel maledetto Fiorentina-Roma di Coppa Italia: l'arbitro era lo stesso, Manganiello che pare avere seri problemi a concedere punizioni a Dzeko e compagni (surreale il fallo non fischiato su Pellegrini nel finale), e al Franchi aveva fatto perdere le staffe al bosniaco espulso per la veemente protesta. Edin ricordava ovviamente tutto, è sceso in campo condizionato e alla prima punizione non concessa, con tanto di scarpino volato via, ha iniziato la sua personale battaglia col fischietto di Pinerolo. Era talmente stizzito che ci ha messo una vita a cambiare le scarpe e rientrare in campo, poi si è messo a litigare con gli avversari, i tifosi ciociari e De Rossi che provava a calmarlo. L'ammonizione, un po' severa, è arrivata puntuale ma a quel punto Dzeko ha ricominciato a fare quello che gli riesce meglio: il bomber. Ha punito l'errore di Goldaniga, 1 minuto e 12 secondi dopo è arrivato il gol del sorpasso di Pellegrini (l’uno-due più veloce della Roma dal 2012), propiziato da un pallone lavorato benissimo dall’attaccante di Sarajevo ma non bastava. Dzeko è andato di nuovo in letargo insieme a tutta la squadra, la curva del Frosinone continuava a dargli dello zingaro, con De Rossi che è andato a farlo notare all’arbitro (mal’annuncio anti-razzismo dello speaker non è arrivato), il gol di Pinamonti sembrava una condanna. E invece no, all'ultimo assalto Edin era lì, al posto giusto al momento giusto e ha buttato dentro non si sa bene come quel pallone servito da El Shaarawy. Urlo, corsa sotto al settore, icompagni a travolgerlo di gioia: è sembrato di tornare alla prima giornata, quando sempre lui aveva regalato un gol da tre punti nel recupero a Torino. Il resto è arrivato su Facebook, dove Dzeko nel post-partita ha pubblicato la foto di una scritta sul muro: «Sei bella come un gol al 95'», con ritocco sul «90°» della scritta originale, e un bel “daje Roma”. Sono queste le vittorie che danno morale, entusiasmo, fiducia e nascondono problemi tuttora evidenti. Le ultime due prestazioni hanno portato sei punti e troppe leggerezze, impossibile concedersele nei prossimi due impegni chiave della stagione. Tra derby e trasferta di Champions a Oporto la Roma sì gioca tanto, quasi tutto. E di solito, quando conta di più, Dzeko si ricorda di essere un campione.
Rissa in tribuna. Donna ferita ma non è grave
IL TEMPO - L'impresa sfumata a pochi secondi dalla fine ha lasciato una scia di tensione e amarezza in casa Frosinone: tensione sugli spalti, il cui apice si è toccato intorno all’ottantacinquesimo minuto, quando subito dopo il pari ciociaro due tifosi hanno finito per accapigliarsi nella tribuna centrale dello stadio Benito Stirpe, ruzzolando per le scale prima difinire addosso a una donna che dopo le prime verifiche non sembra aver riportato conseguenze significative. L'amarezza, invece, l’ha espressa tutta mister Marco Baroni a fine gara. «C'è delusione - ha spiegato il tecnico - perché, quando sfiori il risultato contro una squadra come la Roma, dispiace che poi vada a finire così. Come ho detto ai ragazzi dobbiamo continuare a lavorare di più, ciò che abbiamo fatto non è stato sufficiente: ci sono situazioni di un incontro che vanno affrontate in maniera diversa, abbiamo gestito bene la gara per poi cadere in un momento di sbandamento e prendere un gol in contropiede, sotto
questo punto di vista siamo ancora acerbi. Ci sono tante cose da sistemare, rimane la prestazione di vigore e aggressività di una squadra che ha creato gioco. Ma dirci bravi non serve a niente, bisogna fare punti».
DiFra: «Ci complichiamo sempre la vita»
IL TEMPO - MENGHI - Un'altra partita al cardiopalma per la Roma, che vince grazie all'ultimo pallone spinto in rete da un super-Dzeko e si avvicina al derby con la miglior classifica che potesse avere. «Mio padre mi dice sempre che va dal cardiologo dopo ogni gara», ci scherza su Di Francesco al triplice fischio, dopo essersi disperato e dimenato per 95 minuti in cerca della quadra giusta: «Riusciamo a complicarci la vita con le nostre disattenzioni, poi dall'altra parte ci sono squadre con il coltello tra i denti e non è mai facile. Quello che mi ha sorpreso sono stati i tanti errori tecnici, forse dovuti al campo o al vento che non aiutava il calcio. Sicuramente preferisco una prestazione differente, è un periodo in cui non stiamo facendo benissimo, mi auguro che cercheremo di giocare meglio. Dovevamo essere più bravi nell’interpretare la gara, così si rischia di pareggiare o anche di perdere».
Aveva posto l’attenzione sull’approccio da fare con la testa giusta alla vigilia e neanche a farlo apposta è arrivato il primo gol nel quarto d'ora iniziale («doveva accadere perché noi non ci possiamo far mancare niente», sorride amaro l'allenatore) e la strada è diventata in salita. Su una cosa è stato ascoltato, l'invito a sbloccarsi è stato raccolto da Dzeko, che «ha trascinato la squadra, lo deve fare sempre. Quest'anno non ha fatto tanti centri in campionato, in questo momento abbiamo più una cooperativa del gol. Io spero ne faccia tanti. Penso fosse nervoso perché era lo stesso arbitro di Firenze, Manganiello ha fatto un po’ di tutto, creando un’atmosfera antipatica. Fa parte del calcio italiano, il suo nervosismo l’ha portato a voler far gol, mi auguro sia sempre un po’ nervoso». Il bosniaco ha messo lo
zampino pure nel 2-1 firmato Pellegrini, che ha voluto dedicarlo alla moglie incinta di una femminuccia, attesa in estate: «Sono felice, dedico il gol e la vittoria a lei e alla bambina. Arriviamo al derby con una serie di risultati positivi che vogliamo allungare». Con questa «vittoria di cuore», come la chiama El Shaarawy, la Roma rimane attaccata al Milan, a -1
dal 4° posto: «Per noi la Champions non è sicura come non lo è la retrocessione per questo vivo Frosinone. Il bicchiere - dice Di Francesco - è interamente pieno perché i 3 punti erano importantissimi. In passato si faceva fatica a vincerle queste partite, cadevamo in certe situazioni, invece ci abbiamo creduto e siamo stati bravi. Mi auguro che una prestazione migliore ci sia sabato, non possiamo permetterci contro la Lazio di giocare così».
Si alza il livello e non sono ammesse distrazioni: «Il secondo gol viene su un piazzato nostro dove eravamo posizionati male, De Rossi ha letto male. Avevamo la partita in mano, ma vanno chiuse, non gestite. Siamo una squadra che ha dimostrato la capacità di fare gol ma anche di prenderne. C’entra anche l'allenamento di squadra. I centrocampisti non sono stati puliti in determinati momenti, dobbiamo migliorare in queste situazioni di gioco. Li giustifico in parte, ma certe prestazioni non pagano se le proponi troppo spesso». Qualcosa bisognerà cambiare, allora: «Sicuramente sì e va fatto subito. Sono convinto faremo una grande partita, possiamo solo crescere perché non si può sbagliare così tanto». Non in un derby.
Lazio-Roma, già venduti 9 mila biglietti per il settore giallorosso
Il prossimo sabato, nello specifico il 2 marzo, è cerchiato in rosso sul calendario di molti tifosi giallorossi. Sabato 2 marzo, infatti, è il giorno del derby contro la Lazio. Un evento per tutta la città di Roma. Nonostante si giochi all'Olimpico, la Roma farà le veci di squadra ospite ed i biglietti per i propri tifosi verranno messi in vendita ufficialmente da domani. Ma dalle prime stime, come riferisce Il Messaggero, i tifosi giallorossi saranno di più rispetto ai cugini biancocelesti. Infatti ad oggi sono 9000 i tagliandi pre-acquistati dai tifosi della Roma contro i 6500 dei tifosi biancocelesti.
Viola, pres. Coni Lazio: "Derby alle 15? Sconfitta per chi ama lo sport"
Sabato prossimo a Roma andrà di scena il Derby dela Capitale. L'orario previsto per il match è quello delle 20:30, ma per motivi di ordine pubblico si vorrebbe anticiparlo alle 15. Una decisione non condivisa da Riccardo Viola, figlio del compianto presidente Dino e presidente del Coni Lazio, che ha espresso il suo parere a margine dell'evento "Corriamo il Derby":
"Ho sentito dire che si sta discutendo se anticipare il derby della prossima settimana alle 15.00 per problemi di ordine pubblico. Ebbene, credo si tratterrebbe di una grossa sconfitta per chi ama lo sport. Lo spirito giusto con cui affrontare un evento importante come la stracittadina è quello vissuto oggi pomeriggio (ieri, ndr) alla Fiera di Roma con la Corriamo il derby".
Campionato Primavera, 0-0 tra Palermo e Roma. Celar sbaglia un rigore ad un minuto dalla fine
Si è concluso a reti bianche, con un pareggio per 0-0, il match del Campionato Primavera tra la Roma ed il Palermo.
Il primo tempo è stato quasi tutto a tinte giallorosse che sprecano molto, ma nella ripresa i ragazzi di De Rossi hanno abbassato i ritmi. Più pericoloso il Palermo che sfiora il vantaggio al 75' con Cannavò, ma Greco è bravo a negargli di no con un ottimo intervento. Due minuti più tardi è il rosanero Gambino ad avere sulla testa la palla dell'1-0, ma sbaglia clamorosamente. Il match potrebbe prendere una piega in favore della Roma nel finale, con un calcio di rigore iper i giallorossi, ma Celar calcia alle stelle.
A. De Rossi: "Sono molto rammaricato. Non riusciamo a incidere come prima"
Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma TV dopo il pareggio per 0-0 contro il Palermo:
Rigore fallito nel finale. Occasione persa?
"Succede, sono molto rammaricato, come i ragazzi. Anche oggi abbiamo fatto una buona partita, ma non riusciamo ad incidere come prima. Qualcuno è appannato, però ci può stare, ci sono momenti della stagione in cui il rendimento può calare. Abbiamo sofferto gli scontri fisici, i nostri avversari avevano impostato la loro gara su questo. Cerchiamo sempre la vittoria, però certe volte non basta".
Colpa della stanchezza per i molti impegni?
"Sì, ma non possiamo attaccarci a questo. Noi abbiamo in mente cosa dobbiamo fare, oggi era importante trovare la vittoria, ci avrebbe avvicinato alle prime in classifica, in vista anche dello scontro diretto con l'Atalanta. In gara ancora qualcuno si accontenta troppo, ci vorrebbe più determinazione in alcuni momenti".
Come mai la scelta del doppio centravanti ?
"A dire la verità è una soluzione che abbiamo provato 25 minuti ieri mattina (ride, ndr), questo 4-3-1-2 potrebbe essere una soluzione, perché i due attaccanti si completano. Ci dobbiamo lavorare tanto".
Come vede la classifica in vista del match contro l'Atalanta?
"C'è tempo per pensarci, speriamo di essere più equilibrati, perché la prima volta che l'abbiamo affrontata è andata molto bene, la seconda molto male".