Agguati e risse lontani dagli stadi. Gli intrecci internazionali tra ultrà
CORRIERE DELLA SERA - L’ultimo «censimento» relativo ai campionati 2017-2018 fornisce numeri un po’ più bassi rispetto alla stagione precedente: 386 gruppi ultrà tra i tifosi delle squadre che militano nelle serie professionistiche (dalla A alla Lega Pro C) che raccolgono circa 38.200 persone. (…).Se di recente si sono sciolte più formazioni di quante se ne sono costituite, possono essere aumentati i «cani sciolti», soggetti non affiliati ad alcuna sigla ma ugualmente attivi sia nelle curve che fuori; sempre impegnati a sostenere la «mentalità ultrà». Tuttavia il tifo estremo organizzato continua ad aggregarsi in bande che si alleano e si fronteggiano non più solo dentro i confini nazionali, con gemellaggi e conseguenti ostilità trans-frontaliere che comportano anche nuove dinamiche negli scontri. Compresi quelli milanesi del 26 dicembre, in cui è morto Daniele Belardinelli. L’ultima tendenza è di pianificare agguati e risse in zone distanti dagli stadi, o addirittura lungo le autostrade, per evitare intromissioni delle forze dell’ordine, ed è una pratica mutuata dalle tifoserie europee spesso coinvolte al fianco di una fazione contro un’altra. A Santo Stefano è accaduto che insieme agli interisti ci fossero i francesi del Nizza pronti ad aggredire i napoletani, dopo che il 2 agosto 2015, prima di un’ amichevole tra Nizza e Napoli, avevano subito un’imboscata da un cavalcavia. (…).per modalità ricorda quanto avvenne il 22 aprile 2017 a Lisbona, quando morì l’ultrà della Fiorentina Marco Ficini, 41 anni, andato ad assistere al derby tra lo Sporting e il Benfica. La tifoseria viola è gemellata con quella dello Sporting, a cominciare dal gruppoSettebello di cui faceva parte Ficini, che peraltro non era mai stato segnalato per episodi di intemperanza. (…).La logica delle alleanze internazionali s’è svelata anche a Roma, il 13 dicembrescorso, quando gli ultrà dell’Eintracht di Francoforte sono sbarcati nella capitale, per la sfida con la Lazio, insieme ai «colleghi» gemellati dell’Atalanta; in quel caso gli scontri ci furono soprattutto con le forze dell’ordine, impegnate a evitare che i tedeschi entrassero in contatto con i laziali (…).La solidarietà con i tifosi amici all’estero si manifesta anche con stendardi e scritte che inopinatamente compaiono nelle rispettive curve: dall’effigie censurata di un dirigente della Dinamo Zagabria(contestato dai suoi sostenitori) comparsa tra vessilli romanisti durante una partita con il Chievo , agli striscioni in lingua italiana in favore del tifoso catanese condannato per l’omicidio dell’agente Raciti nel 2007, comparsi nel 2017 in occasione della sfida nel campionato tedesco tra Bayern e Schalke 04. (…).A volte il collante è l’estremismo politico che da qualche lustro ormai s’è infiltrato nelle curve; soprattutto di destra, ma non solo. (…).Nella geografia (anch’essa variabile) dei gruppi ultrà, 68 (il 17 per cento) sono catalogati come politicamente estremisti. Tra questi più della metà sono di destra (in serie A ci sono supporter di Bologna, Juventus, Lazio, Roma, Sassuolo, Torino e Udinese), il 28 per cento di sinistra (ancora Bologna, Empoli, Fiorentina) e il 17 per cento misti, nel senso che sotto la stessa sigla militano estremisti sia di destra che di sinistra (Fiorentina, Genoa, Roma e Torino). Altri 73 gruppi sono politicizzati senza posizioni estreme (43 di destra e 30 di sinistra), ma la grande maggioranza, (245, cioè il 63 per cento) sono considerati apolitici. (…).
Politano: "Roma è una piazza pesante, la pressione si fa sentire. Il mio idolo? Totti"
GAZETTA DELLO SPORT - STOPINI - Il meccanico calciatore adesso ha invertito l’ordine dei fattori, probabilmente migliorando il prodotto finale. Matteo Politano è un calciatore perfettamente meccanico, ingranaggio indispensabile se è vero che rovistando nell'officina di Appiano ti accorgi che non c’è altro giocatore di movimento dell’Inter ad essere sceso in campo come lui in tutte le partite, 25 su 25. «Non me l’aspettavo, l’Inter mi sembrava un salto così grande...».
Non faccia il modesto. Piuttosto, che anno è stato il 2018?
«Il più bello della mia vita, magico: il matrimonio, il passaggio all’Inter, l’esordio in Champions, il gol in Nazionale...».
Li metta in fila.
«Beh, la maglia azzurra e la Champions sono emozioni strepitose. Ma il matrimonio mi ha reso un uomo felice».
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Dica una cosa in cui è diverso Spalletti dagli altri allenatori.
«Parla tanto con noi calciatori, la sua idea di calcio ti entra in testa e non esce più. Ho sentito subito la sua fiducia, è uno che ti fa pensare “per questo darò sempre tutto”. Ho vissuto la sua prima Roma da tifoso, per me era un punto di arrivo, è stata una delle Roma più belle di sempre, mi fermavo a vedere di nascosto i suoi allenamenti, erano uno spettacolo».
A proposito di tecnici, lei ha avuto anche Di Francesco. Sorpreso dalle sua difficoltà?
«Roma è una piazza pesante, la pressione si fa sentire e non è facile da gestire. E poi ha perso 4-5 giocatori simbolo, ripartire con tanti giovani non è facile».
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E’ vero che il suo idolo era Vucinic?
«No, è sempre stato Totti. Poi Vucinic mi piaceva tantissimo, alla Roma era fantastico. Anche se a livello personale ho sempre guardato a Robben come punto di riferimento».
(…).
Manolas e Pellegrini «Cori de Roma», ma poi?
GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Strana la vita, non avrebbero potuto fare vacanze più diverse: Lorenzo Pellegrini è in un resort alle Maldive e condivide il tempo con Simone Inzaghi, Immobile, Belotti e Spinazzola (e rispettive consorti), mentre Kostas Manolas è in Grecia, a casa sua, e il massimo della mondanità è stata una serata in cui ha suonato il Bouzouki, tipico strumento musicale greco a corda. Uno è a due ore di volo da Roma, l’altro dall’altra parte del mondo, lunedì si ritroveranno insieme a Trigoria e vorrebbero ritrovarsi insieme anche alla scrivania di Monchi. Magari prima uno poi l’altro, ma entrambi vorrebbero rinnovare il contratto e diventare una bandiera. Capitani oggi e capitani domani. Senza clausola, perché le bandiere – Totti e De Rossi insegnano – la clausola non ce l’hanno.
QUI KOSTAS
Manolas invece sì, ha un valore di 36 milioni e il suo contratto scade nel 2022. Guadagna intorno ai 3 milioni l’anno, lui vorrebbe prenderne almeno uno in più ed è disposto a togliere la clausola. Per farsi aiutare nelle trattative ha scelto Mino Raiola. Per Monchi, però, non è ancora tempo di trattare, le priorità sono altre e, pur ritenendo Manolas importantissimo, non è incedibile. Ecco perché, considerando l’interesse di United e Arsenal in Inghilterra e Juventus in Italia, questi saranno mesi caldi. E pazienza se per i tifosi il greco, dopo il gol al Barcellona, è diventato un simbolo. Le sue lacrime quella notte, la fascia di capitano indossata sempre più spesso, le camminate sotto la curva e, soprattutto, un atteggiamento disponibile, l’hanno fatto diventare un idolo dei tifosi. Anche, se non soprattutto, quelli più intransigenti. Il gruppo, per intenderci, che non ama troppo Florenzi, in realtà erede designato di Totti e De Rossi, ma non ancora nel cuore di tutto il popolo giallorosso.
QUI LORENZO
A differenza di Manolas, Pellegrini invece di strada deve ancora farne. A Roma gioca in casa, a Roma vuole vivere e nella Roma vuole giocare, diventando un giorno capitano. Lo ha detto qualche giorno fa in un’intervista, rivelando anche come non gli dispiaccia assumersi le responsabilità: «E indossare la fascia della Roma è una di queste». Nel 2018 è diventato grande: si è sposato, ha segnato per la prima volta in un derby e in Champions, adesso aspetta di legarsi per sempre alla Roma. Anche lui, come Manolas, ha il contratto in scadenza nel 2022, anche lui vorrebbe prolungarlo e ridiscutere lo stipendio, anche lui vorrebbe togliere la clausola. Anche per lui, però, ci sarà da aspettare.
QUIPREMIER
E le sirene inglesi si fanno sentire, per certi versi in modo più forte rispetto a quelle di Manolas. Perché Pellegrini ha un ingaggio più abbordabile (intorno ai 2 milioni), perché ha cinque anni in meno rispetto al compagno, perché un giocatore che può fare la mezzala come il trequartista e ha piedi delicatissimi non si trova facilmente. All’Olimpico, nell’ordine, sono venuti a vederlo Manchester United, City, Liverpool e, sembra, anche Psg, che lo vedrebbe bene al posto di Rabiot. Caratteristiche diversi, età simili. Per non parlare, poi, della Juventus, con Allegri che voleva impedirgli di tornare a Roma e andare a Torino direttamente da Sassuolo. Monchi, però, non volle sentire ragioni, Di Francesco ancora di più. Basterà la loro volontà a trattenerlo? La clausola è intorno ai 30 milioni, ma Pellegrini, se mai dovesse andar via, non sembra intenzionato a volerla usare. Sarebbe troppo, forse, per un ragazzo nato a Roma. Eppure la volontà è la stessa di Manolas. Strana la vita, per uno nato a Naxos.
Da domani a Trigoria tutti pronti per test fisici
GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - «L’ Epifania tutte le feste si porta via», recitava un antico adagio. Proprio vero, e lo sanno anche i calciatori della Roma, che da domani torneranno alla base per riprendere il lavoro il giorno successivo, quel 7 gennaio che dà proprio idea di vacanze finite.
TABELLE
L’auspicio più grande che di sicuro Eusebio Di Francesco avrà espresso sarà quello che il gruppo abbia seguito le indicazioni fisiche ed alimentari che la società si era premurata di dare prima della partenza per le vacanze. A vedere i social – da Dzeko ed El Shaarawy – pare che siano in tanti che si stanno comportando in modo corretto. A raccontare la verità, però, poi ci penserà la bilancia, oltre che i test sanguigni e salivari a cui i giocatori si sottoporranno. Inutile dire che l’attenzione a Trigoria sarà altissima, visto che nella scorsa stagione gennaio fu traumatico, con due sconfitte (all’Olimpico) e due pareggi in 4 partite. Risultato: il treno per le zone più alte della classifica fu perso proprio in quel periodo e l’allenatore, per questo, fece capire che non tutti in vacanza si erano comportati col massimo della professionalità. Un rischio quindi da evitare in questo inizio di 2019, anche perché il poker di partite non è affatto banale: si comincerà il 14 gennaio con la sfida a eliminazione diretta di Coppa Italia con l’Entella per poi passare al trittico Torino, Atalanta e Milan che dirà parecchio per la corsa alla zona Champions. Come dire, meglio aver digerito il panettone.
Roma, per il centrocampo il Milan pensa a Lorenzo Pellegrini
GAZZETTA DELLO SPORT - (...) Proseguono, anche se a fari spenti, le manovre per regalare a Gattuso un rinforzo a centrocampo: l’obiettivo numero uno resta Stefano Sensi del Sassuolo, per il quale l’unica strada percorribile è quella del prestito con diritto di riscatto (più eventualmente il cartellino di Plizzari, che piace agli emiliani). Allo stesso tempo, il d.t. Leonardo si sarebbe mosso per Lorenzo Pellegrini, gioiellino 22enne della Roma su cui pesa però una clausola da 30 milioni: un sondaggio in attesa di potersi sedere attorno a un tavolo a giugno, visto che la politica rossonera per il mercato attuale non prevede spese eccessive. (...).
Lo United pensa a Manolas per rinforzare la difesa
Il Manchester United ha riscontrato delle lacune nella fase difensiva ed è pronto ad intervenire sul mercato pagando la clausola di 37.5 milioni di euro presente presente nel contratto di Kostas Manolas. La società capitolina non vorrebbe privarsi del suo difensore già nella finestra di mercato invernale ma è balenata l'idea di liberarlo in estate. Monchi sta monitorando alcuni difensori centrali come Gianluca Mancini (Atalanta), Joachim Andersen (Sampdoria) e Daniele Rugani (Juventus ) in vista della campagna acquisti estiva. Questo quanto riportato da ethnos.gr.
Weigl non lascerà il Borussia Dortmund a gennaio
Julian Weigl, centrocampista del Borussia Dortmund, sta trovando poco spazio in questa stagione e starebbe pensando al trasferimento dove troverebbe maggiore continuità. Lucien Favre, allenatore del club tedesco, schiera maggiormente Witsel ma ha dichiarato la volontà di non voler far partire Weigl. La Roma, a caccia di un centrocampista, vorrebbe portarlo in Italia già a gennaio. SuL centrocampista tedesco c'è l'interesse anche di PSG e Tottenham. Questo quanto riportato da bild.de.
La Roma vuole Donsah del Bologna nel mercato di gennaio
La Roma, è intenzionata ad a comprare Godfred Donsah già nella finestra di mercato di gennaio. Il centrocampista del Bologna è ancora a zero presenze in questa stagione per via di un brutto infortunio. Questo quanto riportato dal quotidiano ll Resto del Carlino.
L'Atalanta è interessata a Perotti per sostituire Rigoni
Diego Perotti, attaccante della Roma, sembra rientrare nei piani di mercato dell'Atalanta. Il club nerazzurro sta cercando un sostituto di Rigoni, prossimo alla partenza. I bergamaschi non pensano solo a Perotti visto che sono state chieste informazioni alla Sampdoria per Caprari. Questo quanto riporta il Giorno.
Spes Montesacro, Aquilani al vertice: "Cominciai qui. Ora nuova sfida"
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Mentre la biografia di Totti, nonostante sia uscita a fine settembre, è nella top ten dei libri più venduti del 2018, Alberto Aquilani è diventato presidente della società che lo ha lanciato: la Spes Montesacro. «Il mio cammino è cominciato lì, in un campo di terra a Montesacro. Sarà una nuova sfida per me, ma sono certo di poter dare il mio contributo per la continuità della Spes», le parole dell’ex giocatore romanista, che ha ricevuto il sostegno e l’incoraggiamento per la nuova sfida, anche da Totti e De Rossi, con i quali è rimasto molto amico.
Ultimi giorni di vacanza, invece, a Trigoria, per giocatori, allenatore e dirigenti: il centro sportivo giallorosso si rianimerà lunedì, con il rientro della squadra, di Di Francesco e di Monchi, che sta trascorrendo qualche giorno di relax a Cadice. Il mercato è partito, ma il ds spagnolo non sembra avere troppa fretta, convinto che il gruppo non abbia bisogno di particolari stravolgimenti. Monchi - insieme a Totti, di rientro dalla Maldive, e il mister - farà il punto della situazione proprio lunedì.
L'operazione per Mancini slitta alla prossima estate
La Roma è interessata Gianluca Mancini, difensore dell'Atalanta, ma non come possibile rinforzo per il mercato di gennaio. Stando alle ultime indiscrezioni sono già iniziate le trattative per arrivare al centrale nerazzurro classe '96, protagonista di un ottimo avvio di stagione. L'idea del club giallorosso è però di provare a prendere il giocatore la prossima estate con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto nel 2020, per una spesa complessiva tra i 25 e i 30 milioni. Ma nelle ultime ore si registra anche la concorrenza dell'Inter.
La Roma segue Svanberg del Bologna
La Roma, oltre a Pulgar e Donsah, sembra aver messo nei propri piani di mercato, anche un altro giocatore del Bologna. Si tratta di Mattias Svanberg, centrocampista svedese classe '99 ormai titolare fisso di mister Filippo Inzaghi. Anche la Juventus segue il giovane centrocampista e la valutazione attuale sfiopra i 30 milioni. Questo quanto riportato da calcionews24.com.