I sorrisi e le spine: ecco il 2019 di Di Francesco
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Da oggi si riparte. La Roma torna a lavorare sodo a Trigoria per ripartire da dove ha finito, dall’entusiasmo delle vittorie. Nonostante tutti i problemi vissuti in questi sei mesi, i giallorossi sono ancora in corsa per ottenere risultati su tutti i fronti e dunque non c’è motivo per non approccciare in maniera ottimistica la seconda parte di stagione. Tra le cose migliori da cui ripartire c’è l’esplosione dei due azzurri Cristante e Zaniolo. Il primo non è praticamente più uscito dal campo dall’inforunio di De Rossi e nelle ultime partite ha iniziato a far registrare una crescita evidente anche sotto il profilo dei gol e degli assist. Il secondo ha invece sfruttato il mese di assenza di Lorenzo Pellegrini per imporsi sulla trequarti e adesso che Di Francesco li avrà entrambi a disposizione non è escluso che giochino insieme, arretrando in mediana il numero 7. I due grandi punti interrogativi sono invece legati alle condizioni di De Rossi e al rendimento di Dzeko. Il capitano, seconodo le previsioni più rosee, tornerà entro fine mese, ma non c’è nulla di certo. Il bomber bosniaco deve alzare la produttività in campionato: finora sono solo due le reti messe a segno.
Oggi ripresa. Subito il peso, poi richiamo atletico
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma si ritrova a Trigoria oggi alle 13. Ad attendere i giocatori giallorossi per prima cosa ci sarà la prova peso. Ci sarà poi l’allenamento basato sui test fisici e in generale nei prossimi due giorni il lavoro della squadra sarà essenzialmente atletico, con un piccolo richiamo di preparazione in vista dei tanti impegni. I capitolini si alleneranno fino a sabato, anche se potrebbe esser loro concesso un giorno di riposo, nel caso in cui dessero risposte convincenti. Domenica invece tutti in ritiro, in vista del match di Coppa Italia contro l’Entella di lunedì prossimo.
Pallotta il numero 1: la sua Roma al top per punti fatti. Ora vuole un trofeo
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Che cosa c’è di sorprendente nel notare come tra la percezione e la realtà ci sia una forbice a volte assai larga? Probailmente nulla. Ecco allora che a quarant’anni di distanza dall’inizio della presidenza di Dino Viola (16 maggio 1979) si scopre che il presidente giallorosso con la più alta media punti a partita è il tanto vituperato James Pallotta. Con 491 punti in 247 gare la Roma sotto la sua gestione ha ottenuto una media di 1,98 punti a partita, facendo registrare per due volte il record di punti della sua storia, prima con Garcia e poi con Spalletti. Dietro di lui la gestione Sensi: con Rosella i giallorossi hanno viaggiato a 1,81 punti di media, mentre con Franco a 1,72, vincendo però lo Scudetto nel 2001 dopo diverse critiche. L’amato presidente Viola ha fatto mantenere ai suoi il ritmo di 1,65 punti (riparametrati con i criteri attuali). Fanalini di coda Di Benedetto e Ciarrapico, entrambi a 1,38 punti di media.
Monchi “studia” Bennacer, ma c’è il nodo riscatto
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La prima giornata di lavoro a Trigoria si aprirà con il colloquio tra Monchi e Di Francesco, al fine di definire gli obiettivi di mercato da perseguire. Il tecnico giallorosso si aspetta almeno un centrocampista da questo mercato, anche alla luce delle condizioni di De Rossi, e il nome più caldo è quello di Bennacer dell’Empoli. La Roma vorrebbe prenderlo in prestito con diritto di riscatto, ma i toscani potrebbero chiedere l’obbligo. C’è anche da capire la volontà del club di Corsi di privarsi di una delle propire colonne in piena corsa salvezza. Piace anche Meité del Torino, il quale però difficilmente si muoverà. Per quanto riguarda le cessioni si sono arenate le situazioni che riguardano Karsdorp e Marcano. Il Feyenoord non sembra disposto a prendere il terzino in prestito secco, unica possibilità concessa dai capitolini. Marcano invece non è convinto di lasciare Roma e dunque anche le trattative per i possbili sostituti, Maidana e Kabak, sono in stand-by.
La quota Champions a 61 punti invita a spendere sul mercato
LA REPUBBLICA - I numeri delle ultime 15 stagioni, con il campionato a 20 squadre, segnano che arrivano e partono numerose offerte dall’Italia riguardanti il calciomercato. Non capita spesso una classifica però con la prima della classe così distante dalla seconda. La buona notizia è che, scudetto a parte, è tutto in gioco. La Roma è quella più pericolosa in casa, ma è vulnerabilissima in difesa: sia all’Olimpico sia fuori. I club studiano i propri difetti: il mercato può aiutare a correggerli.
Cervone: “Alla Roma servono due acquisti. Schick può partire”
Giovanni Cervone, ex calciatore della Roma, ha parlato ai microfoni de il quotidiano La Repubbica. Le sue parole:
Che significato hanno le vittorie con Sassuolo e Parma?
Potrebbero essere un punto di ripartenza, sempre che la società si muova sul mercato nel modo giusto, che siano due successi a far capire che c’è bisogno di qualcosa.
De Rossi vive un momento difficile. Che consiglio gli darebbe?
È un ragazzo intelligente, non ha bisogno di consigli. Vive un momento complicato perché non può aiutare i compagni, però lui ha carattere, quindi deve dare consigli agli altri, fare l’allenatore anche se non gioca, dando una mano a tutti. La sua figura serve tanto.
Un consiglio a Di Francesco?
Gli direi di non stare a sentire niente e di non leggere i giornali. I giornalisti fanno il loro lavoro e ognuno la vede in un modo. Lui non se la deve prendere a male se qualcuno critica anche in modo fuori luogo, fa parte del gioco, deve essere più forte di tutto e non farsi condizionare da cose che gli fanno solo perdere tranquillità. Deve fare le sue scelte e pensare solo al suo lavoro. Bisogna saper accettare critiche ed elogi.
Che ne pensa di Olsen?
All’inizio non ero convinto, avevo grandi dubbi perché lo avevo visto davvero poco. Invece ha dimostrato di essere un portiere molto affidabile, anzi, l’acquisto più azzeccato. Ha fatto un paio di errori, ma ci sta. È di qualità, può migliorare e se lo farà, diventerà un portiere internazionale, uno dei primi in circolazione.
De Sisti: "Zaniolo va lasciato crescere. Coraggioso Di Francesco a lanciarlo"
LEGGO - Giancarlo De Sisti, ex giocatore della Roma e Hall of Famer dei capitolini, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Leggo, nella quale ha parlato anche del talento giallorosso, Nicolò Zaniolo. Queste le sue parole.
Il paragone tra Totti e Zaniolo?
“Mi sembra un accostamento da maleducati (ride, ndr). Zaniolo va lasciato crescere, anche se quello che sta facendo è molto interessante. Bravo Di Francesco ad avere avuto il coraggio di lanciarlo”.
Chissà se la Roma ci costruirà intorno una squadra da scudetto, come la sua Fiorentina del 69, o se cederà a una super offerta…
“Chi lo sa. I soldi oggi sono importanti. Non è forse per il denaro che la Supercoppa Juve-Milan si gioca in Arabia Saudita?”
Perotti ed El Shaarawy, la Roma ci riprova sulle ali dell’esperienza
IL CORRIERE DELLA SERA - La Roma si ritrova oggi a Trigoria, con tanti giocatori al ritorno da mete esotiche. Chi ha preferito il riposo a casa in questo periodo sono invece Stephan El Shaarawy e Diego Perotti, entrambi vogliosi di mettersi alle spalle i problemi fisici e di tornare protagonisti. Soprattutto l’argentino sta vivendo una stagione difficile, con sole cinque presenze e un gol. Ogni giorno viene accostato a una nuova squadra (l’ultima l’Atalanta, che vorrebbe inserirlo nell’affare Mancini), ma Di Francesco sembra non volersene privare, almeno a gennaio. Il numero 8 ha caratteristiche uniche in rosa e sarebbe difficile da rimpiazzare adeguatamente, come lo stesso El Shaarawy. Il Faraone è l’equilibratore della squadra e con una difesa così ballerina non è una dote trascurabile. L’azzurro inoltre, fino allo stop per un problema muscolare, aveva trovato anche con continuità la via del gol e tutt’oggi è il miglior marcatore romanista in Serie A con 5 reti all’attivo. Con i capitolini in piena corsa sui tre fronti, è difficile pensare che Monchi lasci partire due risorse così preziose per il suo allenatore.
Vittoria di rimonta e in dieci delle giallorosse contro il Sassuolo
IL TEMPO - SCHITO - Agnese Bonfantini trascina al successo la Roma Femminile nella prima uscita del nuovo anno. Il girone di ritorno si apre nel modo giusto per le ragazze giallorosse che conquistano i tre punti contro il Sassuolo ribaltando il risultato (2-1), in dieci dopo l'espulsione di Corrado - grazie alla doppietta dell’attaccante di Verbania. «Le ragazze - le parole di coach Bavagnoli ai microfoni di Roma TV - sono state bravissime, hanno dimostrato un carattere incredibile. La doppietta di Bonfantini? Agnese se lo merita perché sta facendo una grande percorso di crescita. Ha preso una consapevolezza che ora la rende sempre protagonista». Prossimo impegno contro il Tavagnacco.
La Roma si rimette in moto
IL TEMPO - MENGHI - Comincia oggi il 2019 della Roma. Trigoria tornerà a popolarsi dopo otto giorni di vacanze che molti hanno scelto di trascorrere al mare, divisi tra le
Maldive e Dubai, e inizierà la preparazione alla partita in programma esattamente tra
una settimana, all’Olimpico contro la Virtus Entella, il battesimo peri giallorossi in questa
edizione della Coppa Italia. L’appuntamento al centro sportivo è per pranzo, Di Francesco ha deciso di riunire la squadra a tavola e ha fissato il primo allenamento dell’anno
alle 14.45. Sarà l’occasione per effettuare i test fisici e verificare la condizione dei giocatori
al rientro dalle ferie, in cui comunque hanno dovuto seguire un piano di lavoro, con un
occhio di riguardo per l’alimentazione. De Rossi aspetta i compagni da padrone di casa, anche ieri, nel giorno dell’Epifania, si trovava al Bernardini per portare avanti il suo programma specifico di recupero, oggi li riabbraccerà ma difficilmente sarà in campo con loro, pure se spera di tornarci presto. Molto dipenderà dalle risposte che riuscirà a dare nei prossimi giorni, Monchi ha preso tempo per capire se effettivamente la Roma ha bisogno di un altro regista 0 se il capitano sarà in grado di dare il suo contributo in questa stagione difficile, in cui conta più assenze (14) che presenze ( 1 1) tra campionato e Champions. Il diesse, rientrato dalla vacanza in Spagna con la famiglia, ha appuntamento con Di Francesco per fare il punto della situazione, prima di fare mosse concrete sul mercato. Il
grosso delle valutazioni è stato fatto, ma a mente fredda e rilassata si rivedranno per discutere delle questioni pendenti, come appunto De Rossi. Non è il solo infortunato in
casa giallorossa, ma è l’unico ad essere rimasto nella capitale per cercare di risolvere il problema al ginocchio che ha subito una grave lesione cartilaginea, mentre gli altri acciaccati si sono portati il lavoro in vacanza con la speranza di farsi trovare pronti e il club gli ha pure messo a disposizione un fisioterapista. Le loro condizioni andranno valutate oggi alla ripresa degli allenamenti, probabilmente tutti sono recuperabili per la sfida di lunedì. A
partire da Manolas, l’ultimo allarme del 2018, scattato a Parma e presto rientrato: il greco
aveva accusato un lieve risentimento all’adduttore e al quarto d’ora del secondo tempo aveva chiamato il cambio alla panchina. Il riposo dovrebbe essere bastato per curare il fastidio del difensore, che comunque ha un’altra settimana di tempo per rimettersi in sesto. Poi c’è Santon, alle prese con un infortunio all’adduttore che gli aveva fatto saltare sia Sassuolo sia Parma, anche lui dovrebbe farcela a recuperare. Coric per un problema alla caviglia e precedentemente al polpaccio è sparito dai radar ed è finito nella lista dei cedibili a gennaio, assieme a Karsdorp e Marcano. Sarà invece regolarmente in gruppo Lorenzo Pellegrini, che era riuscito a chiudere l’anno in campo, mostrando seppur in poco tempo, nel finale al Tardini, di essere in forma e, probabilmente, un irrinunciabile. Da oggi Di Francesco farà anche questo tipo di valutazioni, il ballottaggio con Zaniolo sarà uno dei dubbi della settimana, e non solo.
Se mamma "piange" per Totti
IL TEMPO - VITELLI - Se la mamma di Nicolò Zaniolo troverà qualche “collega” con il suo stesso appeal sui social, probabilmente verrà coniato presto un nuovo acronimo che farà concorrenza all’ormai famosissimo Wags (Wifes And Girlfriends), ovvero mogli e
fidanzate di sportivi famosi. La signora Francesca Costa, infatti, ha quarantuno anni portati splendidamente e, con il figlio diventato una star della Serie A nel giro di qualche mese, sta vivendo anche lei un momento di grandissima visibilità. Romana e romanista, la prima MOAP (Mum Of A Player, proviamo a inventare un termine) ha la passione per il fitness e si vede. Sul suo profilo Instagram (che ha raggiunto in fretta quota 10mila follower), del resto, pubblica frequentemente stories sui suoi faticosi allenamenti in zona Eur. Diventata ormai ricercatissima dai media, Francesca si è concessa ai microfoni di Fuorigioco. Il primo passaggio e sulla passione calcistica del figlio, il giovanotto che sta facendo impazzire e sognare i tifosi della Roma. «Da bambino tifava per la Juventus, ma non è mai stato sfegatato. Il suo idolo era Kakà». Oggi, invece, il punto di riferimento calcistico del centrocampista tutto corsa e classe è un altro. «Ammira molto Modric», confida la mamma. A Trigoria, la signora Zaniolo, sposata con Igor (ex-calciatore anche lui) si sente a casa. «Tifo Roma da quando avevo vent’anni, grazie a Francesco Totti e alle canzoni di Antonello Venditti. Il capitano l’ho sempre ammirato, per come giocava e per la beneficenza che fa senza dire nulla». Poi racconta il primo faccia a faccia con il suo idolo. «Ero con Nicolò e Igor, Francesco ci è venuto incontro ed io sono scoppiata a piangere. Non riuscivo a parlare, tanto che poi, quando restammo soli, Nicolò mi disse di avergli fatto fare subito una figuraccia. Mio marito invece rideva». La carriera del rampollo di famiglia è appena all’inizio, diciotto anni sono l’alba della vita, anche calcistica, ma in passato c’è già stato qualche momento difficile, uno soprattutto. «Un giorno la Fiorentina ci chiamò per avvisarci che Nicolò sarebbe stato tagliato dalla rosa della squadra Primavera. Io scoppiai a piangere perché già sapevo come lui avrebbe reagito alla notizia. Infatti quando glielo dicemmo iniziò a piangere anche lui. Per fortuna il padre fu lungimirante e decise di portarlo via da Firenze». Fosse restato, i Viola lo avrebbero quasi certamente parcheggiato in qualche società satellite. «Invece si fece avanti l’Entella e tornò il sole». L’affare Nainggolan ha
portato ora Nicolò nella capitale, proprio a difendere quei colori che la mamma ama tanto. Vederlo lì, nel centrocampo giallorosso, deve essere motivo di grande orgoglio. Lo scorso 3 settembre è arrivata anche la prima convocazione con la Nazionale maggiore di Roberto
Mancini. Nicolò sembra davvero un predestinato, anche se di strada da fare ce n’è ancora molta. Intanto lunedì prossimo, allo stadio Olimpico, arriva l’Entella per la Coppa Italia. Zaniolo ha messo la maglia dei Diavoli sette volte nella stagione 2016/17. Poi l’Inter e il resto si sa. Lui ha già conquistato l’affetto dei tifosi grazie alla bravura e alla grinta. E poi, almeno
per metà, il sangue che gli scorre nelle vene e giallorosso.
L'importanza della Coppa
IL CORRIERE DELLA SERA - Sinora la Coppa Italia è stata una manifestazione quasi clandestina: 3.386 spettatori di media nelle prime sessanta partite. Le prossime diciassette saranno un'altra storia. Dagli ottavi, in programma nel prossimo week end lungo, cioè sino a lunedì sera, si comincia a fare sul serio. E i quarti, alla fine del mese, promettono scintille. Al netto di qualche possibile scivolone potremmo assistere a Milan-Napoli, Lazio-Inter, Roma contro una tra Torino e Fiorentina e Juventus-Atalanta. L'ordine è casuale nel senso che, da quest'anno, la Lega si riserva sia negli ottavi che nei quarti il sorteggio per stabilire chi ha il vantaggio di giocare in casa quando si affrontano squadre di serie A. Altrimenti tocca sempre alla più forte ed è il caso di Inter-Benevento, che si giocherà domenica alle 18 dentro San Siro vuoto per la squalifica del Meazza dopo i cori razzisti contro il Napoli. Per molti dare il vantaggio del proprio stadio alla più forte è un'ingiustizia e toglie appeal. Per la Lega, invece, è una necessità perché spesso i piccoli impianti non sono attrezzati per ospitare la Var. [..] Da noi, per molti anni, la Coppa Italia è stata snobbata dai club e anche dagli allenatori che l'affrontavano, specie quelli delle più titolate, con un certo fastidio e formazioni cosi rivoluzionate da sembrare improbabili. Adesso, invece, è diventata un'occasione. La possibilità di provare a sgambettare quei cannibali della Juventus.[..] In totale i bianconeri hanno vinto la Coppa 13 volte edizioni, prima però la Coppa ha fatto felice la faccia nobile del calcio italiano, premiando Napoli, Lazio, Inter e Roma. E se risaliamo all'inizio del duemila anche Milan, Parma e Fiorentina. Provare a far tremare il trono della regina è lecito. [..] Gli ottavi saranno l'occasione per verificare la condizione di Juventus e Milan, rispettivamente sabato prossimo in trasferta con Bologna e Sampdoria, in vista della Supercoppa a Gedda. La Lazio (con il Novara), l'Inter (con il Benevento) e la Roma (con l'Entella) hanno una partenza morbida, ma dopo una settimana di vacanze e una di lavoro, magari duro, bisognerà fare attenzione alle sorprese.