Conceiçao a Totti: «Si sente fortunato? Mah, qui ho vinto...»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Per Sergio Conceiçao quella di stasera non è soltanto l’andata degli ottavi di Champions League. La sfida contro la Roma per lui, campione d’Italia con la Lazio, ha un sapore speciale e anche se in conferenza ripete spesso che «il passato laziale non conta», tira fuori una frecciatina da derby quando gli viene chiesto un commento alle parole di Francesco Totti: «Ha detto che per loro è stato un sorteggio fortunato? Forse lo ha fatto per antipatia, visto che ho vinto sei titoli qui». Un titolo europeo, il più prestigioso, il Porto sogna di vincerlo già quest’anno, ma mentre Pepe, che di Champions in bacheca ne ha tre, dice di voler «arrivare lontano», il suo allenatore è più realista: «Noi siamo contenti di incontrare loro e loro noi, siamo pronti per fare una grande partita perché vogliamo arrivare ai quarti».
Porto indigesto. Che delusioni nelle coppe: ora di rivincita
LA GAZZETTA DELLO SPORT - «È una partita che aspettiamo da 8 mesi», dissero in coro Luciano Spalletti e Kevin Strootman il 22 agosto del 2016 a Trigoria. La Roma sognava, dopo il pareggio dell’andata per 1-1, di eliminare il Porto in casa e andare alla fase a gironi della Champions, ed era convinta di farcela. Troppo, forse. Tanto che all’Olimpico finì 3-0 per i portoghesi, con i giallorossi in 9 dopo le espulsioni di De Rossi ed Emerson. La partita che Spalletti e Strootman, oggi distanti anni luce da Trigoria, aspettavano con ansia divenne una delle più grandi amarezze recenti della Roma americana, ma già nella stagione 1981/82 il Porto era stato la bestia nera del club giallorosso. Ottavi di finale, come oggi, ma di Coppa delle Coppe: la Roma perde 2-0 in Portogallo, al ritorno, nonostante 70mila spettatori, finisce 0-0. Era un’altra epoca: le file al botteghino per acquistare i biglietti, lo stadio pieno già due ore prima del fischio d’inizio (oggi, due ore prima, apriranno i cancelli), la voglia di credere in una rimonta che sembrava difficile ma non impossibile. Lo divenne, invece, e la Roma che di lì a poco avrebbe vinto uno scudetto e sfiorato una Coppa dei Campioni, non riuscì nell’impresa.
L'allungo di De Rossi: «Roma, voglio continuare e il Porto non ci fa paura»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - «Se starò bene fisicamente, continuerò a giocare – chiarisce De Rossi –. Credo che le mie prestazioni siano in linea con quelle del gruppo. Non ho mai pensato di smettere. Ho fatto tre mesi fuori da calciatore serio, ho lavorato tanto e ho fatto tutto quello che dovevo per rientrare. Se continuerò a rispondere bene non vedo perché io debba smettere. Tra l’altro, sento grande affetto ultimamente». La grandezza si costruisce anche stasera. Magari sull’onda di quanto fatto lo scorso anno. «È un valore aggiunto. Ci fa arrivare un pochino più pronti a sfide delicate. Fermo restando che il Porto di gare così è abituato a giocarne tante, anche per noi può essere motivo di sicurezza. L’esperienza è stata positiva. Il Porto lo rispettiamo, ma non ci fa paura». Sfortunato, forse, lo è stato anche Kolarov, ancora in frizione con gli ultrà. «Qualche volta coi tifosi è giusto non rispondere e girarsi dall’altra parte, ma vorrei essere sempre rappresentato da uno come lui. Se si dovesse ricomporre questa piccola frattura io sarei il più contento del mondo, anche perché mi sento un po’ in mezzo. Alex lo considero un fratello. Ai tifosi dico di continuare a fidarsi di me quando dico che è un professionista come ne ho visti pochi in vita mia. È uno che dà sempre quello che deve dare, gioca in condizioni a volte difficili. Io preferisco quelli così a chi magari bacia la maglia o fa dichiarazioni al miele a i tifosi e poi al primo dolorino si ferma o se il mister gli chiede di giocare in un altro ruolo storce la bocca. Poi c’è da ricordarsi che il tifoso va assecondato quando mostra insofferenza per i risultati che non arrivano. Se tutto si ricomponesse col Porto, sarei felice».
La Var debutta in Champions: grafici in tv e sui maxi schermi
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Stasera la Var debutta in Champions. Roberto Rosetti, responsabile del settore arbitri dell’Uefa, ha illustrato la novità: «Siamo convinti che sarà vantaggioso per le nostre competizioni poiché fornirà un valido aiuto agli arbitri e ci permetterà di ridurre le decisioni sbagliate». Durante le revisioni, i telespettatori verranno informati dalle tv attraverso grafici. E ci sarà una grafica sugli schermi degli stadi per consentire ai tifosi di capire quale decisione sia stata presa.
Quattromila tifosi del Porto, forte allerta in città
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Cinquantamila spettatori, di cui 4mila portoghesi, una cornice di pubblico importante, anche se non da tutto esaurito, un’allerta alta, come sempre in questi casi, ma che alla vigilia non registra particolari criticità. È tutto pronto all’Olimpico, e in città, per la sfida di stasera tra Roma e Porto, con gli ultimi dettagli messi a punto ieri in Questura durante il consueto tavolo tecnico. I cancelli saranno aperti alle 19, con un’eventuale apertura anticipata alle 18.30 per il settore ospiti. I tifosi del Porto potranno radunarsi a piazzale delle Canestre dalle 17: da qui, con pullman dell’Atac, saranno portati all’Olimpico e, poi, dallo stadio fino alla stazione Termini al termine della partita. La tifoseria ospite potrà raggiungere l’area Nord dello stadio attraversando esclusivamente ponte Milvio. Da tre ore prima dell’inizio dell’incontro, e fino a 2 ore dopo, sarà vietata la vendita per asporto e il trasporto di bevande in bottiglie o contenitori di vetro.
L’ottimismo di Pellegrini: «Noi tra le big d’Europa»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Lorenzo Pellegrini, ormai, ha testa e gambe per caricarsi la Roma sulle spalle. Per questo il Porto, in fondo, lo considera solo una tappa verso la grandezza. «Lo scorso anno non ho raggiunto i miei obiettivi – dice a Teleradiostereo – perciò quest’anno volevo essere più continuo». Non c’è serata migliore, in fondo, per dimostrarlo, visto che il Porto è dietro l’uscio. «Vi assicuro che il Porto non è al livello top, ma è una grande squadra. Sarà difficile. Sappiamo quali emozioni porta passare il turno. Ti cambia una stagione, nonostante le difficoltà che abbiamo trovato finora. In campionato vogliamo arrivare tra le prime 4 e in Champions superare il turno. Sarà una battaglia da fare tutti insieme. Sarebbe importante arrivare allo stadio e trovare il nostro tifo. È una cosa che gli altri non possono capire.Un avversario prende forza se vede che i tifosi non sono con noi».
Stasera chi è pronto a volare? Test per Olsen, ma Mirante c'è
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Chi indosserà le ali per volare? Logica e gerarchie direbbero senz’altro Robin Olsen, ma un polpaccio galeotto lo ha tenuto fuori a Verona contro il Chievo e rischia di fare lo stesso stasera contro il Porto, visto che ieri non si è neppure allenato in gruppo. Ma occhio ai miracoli. Eusebio Di Francesco lo proverà anche stamattina («sarà in dubbio fino all’ultimo») per vedere se è possibile recuperarlo, altrimenti si affiderà ad Antonio Mirante, su cui peraltro pochi giorni fa ha espresso parole di stima. «È in crescita e sono contento di lui. Mi dà pieno affidamento». D’altronde, l’ex del Bologna già venerdì a Verona ha dimostrato di essere in gran forma, pur conscio del fatto che le gerarchie lo vedranno sempre dietro al portiere svedese. «Conosco il mio ruolo – ha detto Mirante –. D’altra parte, so cosa devo fare alla Roma, come mi devo allenare, e in questo il nostro preparatore Savorani mi aiuta. È molto pretenzioso e meticoloso: questo mi piace e mi fa bene perché alla mia età non posso sedermi e accontentarmi di fare il secondo. Gioco per la Roma e anche in quelle partite che gioco devo sempre farmi trovare pronto».
“Facciamo felici i nostri tifosi”. Difra con il Porto ritrova Manolas
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Si percepiscono l’attesa e le aspettative dei romanisti, reduci dalla vittoria contro il Chievo, ma ancora immersi nel malumore per la disastrosa eliminazione dalla Coppa Italia. In questo senso la Champions è una strada per riscattarsi, sperando di poter ripetere il cammino di un anno fa, aggrappandosi alla possibilità di fare bella figura ancora una volta in Europa. La gara di stasera contro il Porto, tra qualche preoccupazione legata all’ordine pubblico, e l’attesa dei cinquantamila che riempiranno l’Olimpico, è l’occasione giusta per riaccorciare le distanze con la gente. «Ci auguriamo di riportare un po’ di entusiasmo alla piazza — ammette Di Francesco — e per riuscirci dovremo prima di tutto fare una grande partita contro il Porto. Mi aspetto grande sostegno dall’Olimpico e, da parte nostra, mi auguro di entusiasmare i tifosi che vivono di queste gare. Dobbiamo esser bravi a renderli felici». L’andata degli ottavi di finale può aiutare a dare una svolta stagionale all’andamento zoppicante dei giallorossi. «La pressione fa parte del calcio — continua Eusebio — del nostro ambiente, ma la voglia e il desiderio di vincere le partite lo abbiamo sempre, anche se la Champions ha sempre il suo fascino speciale». Recuperato pienamente Manolas, che si riprenderà il posto da titolare in mezzo al campo, accanto a Fazio. Con il rientro del greco e la presenza di De Rossi (la presenza di Olsen verrà valutata oggi), sarà più semplice per la squadra mantenere gli equilibri difensivi. Su loro due si potranno un po’ rilassare i compagni in fase propositiva, mentre arriva la diagnosi per Schick: l’attaccante ha riportato durante la gara di Verona una lesione al flessore della coscia sinistra che lo terrà lontano dal campo per tre settimane. Potrebbe rientrare in occasione del derby, in programma il 2 marzo. Saranno 700 gli agenti e 850 gli steward impegnati stasera all’Olimpico: questo il piano di sicurezza predisposto per gestire la partita. I 4 mila tifosi portoghesi, sbarcati in parte già nella giornata di ieri — come testimoniano dei video in rete — preoccupano la Questura, che ha ieri studiato le misure preventive per evitare problematiche nell’afflusso e possibili contatti tra le due tifoserie. Ai sostenitori del Porto è stata fornita una brochure informativa, consultabile su internet, attraverso la quale è stato predisposto un punto di raccolta in piazzale delle Canestre, dalle ore 17, per poter poi scortare la tifoseria ospite allo stadio.
Paratici: “Mi piacerebbe avere Zaniolo”
Massimiliano Paratici, ds della Juventus, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole su alcuni obiettivi di mercato.
Mi dice tre italiani bravi che le piacerebbero?
“Zaniolo, Chiesa, Barella e Tonali”.
Tonali a me piace molto. Qualcuno lo paragona a Pirlo.
“Tonali è un ragazzo super, ha la serietà, la personalità. Però le caratteristiche sono diverse. Credo che nessuno sia paragonabile a Pirlo. Lui è il giocatore che sa giocare meglio a calcio che io abbia mai visto. Credo che nei prossimi 35 anni non vedrò mai più uno bravo a giocare a calcio come Pirlo, mai. Aveva una completezza di conoscenze del gioco, di tempi calcistici. Era un direttore d’orchestra e un primo violino, insieme. È uno dei pochi che il campo lo vedeva dall’alto, come volando. Disegnava geometrie impensabili e aveva i tempi sempre giusti“.
Il Porto dei sogni
IL TEMPO – AUSTINI - Ricomincia lo spettacolo e stavolta è la Roma ad alzare il sipario. Gli ottavi di Champions si aprono all'Olimpico - e all’Old Trafford con United-Psg - dove alle 21 arriva il Porto dell'ex laziale Coincecao. Un primo atto della doppia sfida da dentro e fuori, che assume un'importanza capitale nella stagione giallorossa: fuori dalla Coppa Italia con umiliazione annessa, in piena rincorsa al quarto posto in campionato, l'Europa è rimasta l’unica competizione in cui Di Francesco può trovare risorse per esaltare un'annata fin qui deludente. Circa cinquantamila spettatori (restano biglietti in Distinti Nord Est e nelle due tribune) attesi allo stadio per rivivere le emozioni della passata Champions, con la voglia di prendersi la rivincita dopo il bruciante ko contro i lusitani nei preliminari di agosto 2016. La Roma arriva all'appuntamento piena di speranza ma pure con tanti, troppi problemi: non bastavano gli infortuni di Olsen, Under e Perotti, a Verona si è fermato Schick e ieri nella rifinitura Karsdorp, altri due problemi muscolari che allungano la lista maledetta di una stagione in cui qualcosa è stato evidentemente sbagliato anche nella gestione degli allenamenti. Neppure i precedenti aiutano a portare un po’ di buon umore: in entrambi i precedenti nelle coppe si sono qualificati i lusitani. Ma tutto questo andrà lasciato fuori dal campo, gli alibi sono finiti da un pezzo e se si vuole sognare un’altra è importante e questa in Champions ancor di più perché sono rimaste solo due squadre italiane in corsa. Deve essere grande motivo d'orgoglio, ma bisogna essere ambiziosi.Il tecnico punterà ancora sul 4-3-3, ripristinato dopo il crollo di Firenze, e su un blocco di sette italiani, un po’ per scelta e un po’ per necessità visti i tanti indisponibili. «Ci vorranno sia gambe sia esperienza in questa partita, serve il mix giusto - prosegue il tecnico - perché senza una di queste due cose non si va da nessuna parte». Al di là delle assenze, a preoccupare è la fragilità di una squadra contro cui finora è stato troppo facile per gli avversari calciare in porta e segnare. E mai come stasera non subire gol sarebbe fondamentale. «Giocando in casa, dobbiamo fare una grande fase difensiva e sarà determinante mantenere la porta inviolata. Dobbiamo avere qualche accorgimento in più, specialmente contro giocatori capaci di ripartire con velocità ed esperienza. Però questo non significa perdere l'identità di squadra». La qualificazione vale anche circa 15 milioni di euro se si somma il bonus per chi accede ai quarti e il possibile mega-incasso al botteghino. E nella Roma che spende sempre molto più di quanto incassa, passare il turno significa proteggere uno dei suoi gioielli per il futuro.
Conceiçao punge Totti
IL TEMPO – MENGHI - Un «laziale» in panchina e un difensore con tre Champions League in bacheca per fermare Dzeko e compagni. Il Porto si è presentato ieri all'Olimpico per i rituali della conferenza stampa e dell'allenamento della vigilia con Conceiçao e Pepe in primalinea: «Qui ho vinto sei titoli in due anni e forse è per questo che non sto simpatico a Totti (che definì il sorteggio fortunato, ndc), ma - dice l'allenatore riferendosi al suo curriculum in biancoceleste tra il '98 e il 2000 - indipendentemente dal mio passato alla Lazio siamo venuti a giocarcela perché vogliamo arrivare all’obiettivo. Cercheremo di fare più gol possibili. Dobbiamo essere esigenti, coraggiosi, forti e consistenti come squadra. Siamo contenti di incontrare la Roma e anche la Roma sarà contenta di incontrarci. Noi siamo pronti». Non ci saranno l'infortunato Marega e lo squalificato Corona («non capisco questa punizione», sottolinea Conceicao), davanti con Tiquinho e Brahimi toccherà a uno tra Otavio (favorito) e Fernando Andrade. Pepe porterà tutta la sua esperienza in difesa: «Dovremo essere umili e sacrificarci. Loro sono forti come collettivo, ma noi sappiamo cosa dobbiamo fare per sorprenderli e faremo di tutto per portare a casa la vittoria». In 4 precedenti non hanno mai perso (2 successi e 2 pareggi), l'ultimo ai preliminari di Champions brucia ancora dalle parti di Trigoria. In più sono imbattuti da 25 partite, anche se sono reduci da due segni X consecutivi nel campionato portoghese.
Roma-Porto, le probabili formazioni dei quotidiani. Gioca Mirante, Florenzi torna sulla fascia. Zaniolo esterno d'attacco
INSIDEROMA.COM - La Roma, allo stadio Olimpico, affronta il Porto nella gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Di Francesco, oltre ad Under e Perotti, dovrà fare a meno, con ogni probabilità, di Olsen, Karsdrop e Schick. Quindi riecco Florenzi sulla fascia destra, con Manolas di nuovo disponibile insieme a Fazio centrale. A centrocampo si vedrà De Rossi, accanto a Cristante e Lorenzo Pellegrini. Zaniolo, nel ruolo di esterno destro, compone l’attacco assieme a Dzeko ed El Shaarawy.
IL MESSAGGERO
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo.Pellegrini, De Rossi, Cristante; Zaniolo, Dzeko, El Shaarawy.
LA REPUBBLICA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CORRIERE DELLO SPORT
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IL TEMPO
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TUTTOSPORT
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