Herrera e Munir si allontanano. Inter e Siviglia pronte all'assalto

Herrera e Munir si allontanano. Inter e Siviglia pronte all'assalto. Dopo vari corteggiamenti in autunno il sogno Hector Herrera sembra ormai quasi svanito. Secondo quanto riporta tuttomercatoweb.com, l'Inter di Spalletti dopo aver già bloccato Godin dell'Atletico Madrid a zero, cerca di emulare nuovamente il grande colpo col centrocampista 29enne del Porto, ormai ai ferri corti col club portoghese. La Roma sembra ormai essere tagliata fuori dalla corsa ad Herrera, anche in mancanza, in questo momento, di quel posto Champions che proprio il giocatore dei Dragoes richiede. 

Capitolo Munir. Secondo quanto riporta bein sports espana, il talentino Blaugrana, seguito da Monchi quest'estate, dopo aver rifiutato il rinnovo col Barça è finito fuori squadra. sulle sue tracce c'era da tempo il Siviglia che sembra essere in vantaggio attualmente. A difesa del suo assistito è intervenuto Francisco Valdivieso, agente del giocatore: "Prima della partita contro il Celta Vigo, Munir ha ricevuto una sorpresa dal suo allenatore. Dopo aver detto alla società di aver preso la difficile decisione di non rinnovare, Valverde gli ha comunicato che avrebbe dovuto dare spazio ad altri giocatori. E gli ha detto anche che non sarà più convocato finché non rinnoverà il contratto. Non c'è alcun accordo con altri club, ma ci sono molte squadre interessate, che lo seguono già dallo scorso anno", ha aggiunto l'agente. 


Aumenta la concorrenza su Andersen della Sampdoria

Aumenta la concorrenza su Andersen della Sampdoria. Secondo il Manchester Evening News, Il giovane difensore blucerchiato della formazione di Giampaolo quest'anno ha stupito tutta la Serie A. Insieme a Manolas, Acerbi e Skriniar è il pezzo pregiato dei top difensori europei. Il patron Ferrero ha già annunciato che non si priverà del suo pilastro in questa sessione di mercato invernale, ma le offerte sulla sua scrivania sarebbero già arrivate e messe da parte per riaprile a luglio. Oltre alla Roma ci sarebbero Inter, Napoli, Tottenham e anche Manchester United. 


Allenamento Roma, palestra e focus tattico, individuale De Rossi e Manolas, out El Shaarawy

La Roma continua a lavorare a Trigoria. Oggi si è svolto palestra, lavoro atletico con allunghi, ripetute e cambi di direzione. Poi si è passati ad esercitazioni tattiche prima della partitella conclusiva.

Come ieri, hanno svolto lavoro individuale in campo Manolas, Coric e Santon. De Rossi, invece, ha proseguito nel proprio percorso individuale in palestra. Ancora out El Shaarawy per un'influenza.


La terza maglia della Roma per la stagione 2019-20 sarà blu stile anni '90

La terza maglia della Roma nella prossima stagione sarà blu. Questo è quanto fa sapere il sito footyheadlines.com, che mostra anche le immagini della terza casacca ispirata a quelle degli anni '90 della società di Trigoria.

 


InsideromaDailyNews - Smentito l'interesse per Igor dell'Austria Vienna - Sfuma Thiago Mendes - Diaconale: "Bisogna condannare sempre il razzismo"

InsideromaDailyNews - 08-01-2019

-È iniziata questa mattina alle 10 la vendita libera per la gara contro il Porto, valida per gli ottavi di finale di Champions League. Prima di oggi i tagliandi venduti per la partita erano circa 23mila. Sarà possibile effettuare l’acquisto sia online sia presso i punti vendita stabiliti.

-Negli ultimi giorni si era fatto il nome del mediano del Boca Juniors del Wilmar Barrios per il mercato della Roma. A smentire questa ipotesi, però, è Nicolas Burdisso, ex difensore giallorosso ed attuale dg degli Xeneizes. Queste le sue parole riportate dal sito corrieregiallorosso.com:

"La Roma non ha mostrato nessun interessamento per Barrios”.

-La Roma continua a lavorare a Trigoria. Oggi si è svolto palestra, lavoro atletico con allunghi, ripetute e cambi di direzione. Poi si è passati ad esercitazioni tattiche prima della partitella conclusiva.

Come ieri, hanno svolto lavoro individuale in campo Manolas, Coric e Santon. De Rossi, invece, ha proseguito nel proprio percorso individuale in palestra. Ancora out El Shaarawy per un'influenza.

-La terza maglia della Roma nella prossima stagione sarà blu. Questo è quanto fa sapere il sito footyheadlines.com, che mostra anche le immagini della terza casacca ispirata a quelle degli anni '90 della società di Trigoria.

-Daniele De Rossi non si opererà per risolvere il problema alla cartilagine del ginocchio. Il capitano della Roma è fuori da oltre 2 mesi, quando ha dovuto alzare bandiera bianca verso la fine del primo tempo nel corso della sfida contro il Napoli del 28 ottobre scorso. Questo è quanto riporta Sky Sport, che spiega come il centrocampista di Ostia proseguirà la terapia conservativa nella speranza di poter tornare a disposizione diEusebio Di Francesco il prima possibile.

-Alessandro Florenzi, vicecapitano della Roma, è stato intervistato da Italia Uno. Queste le sue dichiarazioni:

La Roma è guarita?
"La Roma ha finito il 2018 con il piglio giusto. Possiamo e dobbiamo fare meglio. Nel 2019 serve più continuità".

Come è possibile ritrovare la continuità?
"Dobbiamo ritrovarci noi come gruppo. Il gruppo ti può salvare sempre, continuare a vincere tutti insieme è il nostro obiettivo. Da soli non si vince".

La Coppa Italia?
"Potrebbe essere un obiettivo importante per la Roma, ma non dobbiamo levare i sogni dalla nostra testa. Abbiamo anche un altro obiettivo, che è quello della Champions. Ripercorrere quanto fatto l’anno scorso non dico che sia un’utopia ma è un sogno, ovviamente non sarà facile".

Poca cattiveria nella squadra?
"Non penso. Alle volte siamo mancati sotto alcuni profili, non siamo stati concreti. Parlo di tutta la squadra, me incluso. Non parlo solo degli attaccanti. In questo siamo un po’ mancati, come siamo mancati nella voglia di non prendere gol, e qui non parlo solo dei difensori".

-Nicandro Vizoco, preparatore atletico della Roma, è stato intervistato da Sky Sport. Queste le sue parole:

Per noi la preparazione cambia poco in questo momento, siamo tutti concentrati alla Virtus Entella, giocare lunedì ci dà la possibilità di migliorare ancora".

Come gestire i richiami atletici?

"Con gradualità, pur con una sola settimana di stop si perde qualcosa e si deve cercare di riprendere il ritmo ed evitare rischi dovuti alla pausa".

Traumi muscolari?

"Si cerca di monitorarli e per farlo centelliniamo i carichi di lavoro".

Benefici e svantaggi dopo la sosta?

"Ci sono solo benefici perché il calendario della Roma è molto fitto, quindi è indispensabile avere una pausa. Gli svantaggi sono dovuti a una perdita di ritmo, che poi viene ripresa non appena si scenderà in campo”.

-Thiago Mendes si avvicina al Psg.
Il calciatore brasiliano si era affacciato in questa finestra invernale di calciomercato, ma secondo Rai Sport, non lascerà la Francia e probabilmente si sta concretizzando l'idea Paris Saint-Germain.

-Il Torino, impegnato nella sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina in programma domenica alle ore 15 allo stadio Olimpico Grande Torino, si è allenato questo pomeriggio con una sessione tecnico-tattica. Al lavoro ha partecipato anche Moretti il quale ha svolto un lavoro personalizzato, post modesta lesione agli adduttori della coscia destra. Gli uomini di Walter Mazzarri torneranno sui campi del centro sportivo di Filadelfia domani pomeriggio per una nuova seduta di allenamento. Questo quanto riportato dal portale torinofc.it.

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Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, ha espresso il proprio pensiero in merito agli ultimi episodi di razzismo verificatasi sui campi della Serie A, tornando sulla vicenda legata alle figurine di Anna Frank con la maglia della Roma affisse nel settore della Curva Sud. Queste le sue dichiarazioni riportate dal portale diaconale.it:  

"Quando lo scorso anno all’interno della curva Sud dello stadio Olimpico di Roma comparvero alcune figurine lasciate da alcuni tifosi della Lazio con l’immagine di Anna Frank nei panni di tifosa della A.S. Roma, scattò una ondata di indignazione nazionale ed internazionale alimentata dai media cartacei, televisivi e radiofonici di mezzo pianeta tesa a dipingere l’intera tifoseria laziale in una massa di neo-nazisti antisemiti da condannare per l’eternità. Oggi che lungo le strade della Capitale compaiono manifesti con sopra la scritta 'Lazio, Napoli, Israele, stessi colori, stesse bandiere, merde', non scatta alcuna forma di indignazione e di condanna".

Forse perché i manifesti in questione non sono stati affissi all’interno dello stadio Olimpico e se compaiono solo sulle strade possono essere derubricati in semplice manifestazione di pensiero sia pure scorretto? Oppure perché l’antisemitismo da stadio va condannato mentre l’antisionismo da città è considerato ammissibile in base al principio che gli ebrei morti vanno celebrati mentre quelli vivi e presenti in Israele possono essere tranquillamente criminalizzati? O forse perché il razzismo evidente nei confronti dei tifosi laziali, di quelli napoletani e degli israeliani che non intendono fare la fine dei loro antenati viene considerato peccato veniale rispetto a quello considerato ben più grave dalla cultura e dai media politicamente corretti?

Questi interrogativi non tendono a giustificare le scempiaggini a sfondo razziale su Anna Frank di alcuni tifosi laziali con l’evidente scempiaggine di alcuni tifosi romanisti. Servono a mettere in evidenza l’assurdità della regola dei due pesi e delle due misure adottata da giornali ed emittenti imbevuti di quel pensiero unico che si scandalizza per il presunto razzismo degli altri, ma è incapace di riconoscere il proprio. E sono diretti a sottolineare come sarà difficile combattere la violenza dentro e fuori gli stadi fino a quando il doppiopesismo politicamente corretto continuerà a dominare il sistema culturale ed informativo. Quel doppiopesismo che non si manifesta solo sulle forme di demenziale razzismo delle frange estreme di alcune tifoserie ma che, ad esempio, colpisce il ministro dell’Interno Matteo Salvini colpevole di aver ispirato misure di buon senso contro la violenza negli stadi evitando di cadere nella retorica dell’indignazione a senso unico tanto cara ai doppiopesisti del pensiero unico dominante. A Salvini viene contestato di essersi opposto allo stop delle partite in caso di cori razzisti, misura che penalizzerebbe la stragrande maggioranza dei tifosi non razzisti e renderebbe qualsiasi società di calcio oggetto di ogni forma di ricatto da parte di piccoli gruppi di delinquenti infiltrati nelle curve. La vicenda si presta ad una considerazione precisa. Il razzismo va condannato in tutte le sue forme, ma anche la cretinaggine e la strumentalizzazione politica meritano altrettanto!".

-Ralf Muhr, direttore sportivo dell’Austria Vienna, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Igor, difensore di proprietà del Salisburgo accostato alla Roma come possibile rinforzo per il mercato di gennaio. Queste le sue parole riportate da Laola1:

"Le voci di un suo addio sono uscite solo sui giornali, perché il Salisburgo ci ha detto più volte di non aver ricevuto nessuna offerta per il giocatore. Abbiamo un accordo con loro e siamo sicuri che Igor rimarrà con noi fino a giugno". 

 

 

 

Priorità all’ingaggio più che al profilo

IL MESSAGGERO - TRANI - A Miranda, in uscita da Appiano Gentile, indirettamente conferma la strategia di Monchi, sempre su input della proprietà Usa. Il difensore dell’Inter, offerto anche al ds giallorosso come riportato da Il Messaggero lo scorso 3 gennaio, rappresenterebbe il profilo ideale per sostituire in rosa Marcano. Il brasiliano, tra l’altro, non sarebbe certo il4° centrale da affiancare a Manolas, Fazio e Jesus,ma il nuovo titolare della linea a 4 di Di Francesco.E, insomma, il cambio in corsa migliore nella sessione invernale del mercato.Ma lo stop all’eventuale trattativa viene dallo stipendio del giocatore:3,5 milioni. L’acquisto giusto, dunque,con l’ingaggio però sbagliato. Perché non rientra nei paletti imposti da Pallotta al management, costretto ad abbassare, già a gennaio, il costo del personale che, nel bilancio (30 giugno scorso) è salito a 158 milioni lordi (il 4° in serie A) ed è quindi  cresciuto rispetto alla stagione precedente in cui si assestò a 145 milioni (+13).E, nonostante le partenze di Nainggolan e Strootman (non di Alisson, economicamente trattato quasi come un calciatore qualsiasi), lievitato anche nel bilancio attuale. Karsdorp e Marcano, difficili da piazzare, sono gli ostacoli di inizio 2019. Miranda, 34 anni, ha al momento rifiutato le offerte di almeno 2 club in Brasile e non lo hanno ancora convinto le proposte recapitategli dalla Cina e dagli Emirati Arabi. Prima di Natale ha chiesto al suo manager di provare a piazzarlo in Italia, dando la priorità proprio alla Roma. Che,perora, aspetta e riflette. L’Inter, comunque, preferirebbe non darlo a una rivale per la zona Champions. Soprattutto non lo cede in prestito, chiedendo 5 milioni. Anche perché Spalletti pretende subito il sostituto.


Stadi sicuri, trattativa Viminale-Federcalcio: "Ora il modello inglese"

IL MESSAGGERO ABBATE - MANGANI - A sedere intorno al tavolo per l'incontro di oggi pomeriggio sugli Stadi sicuri sarà tutto il mondo sportivo. Ma certamente chi si aspettava un'invasione di ultrà pronti a trattare la resa, rimarrà deluso. Per la parte della tifoseria saranno presenti quattro Slo, ovvero i Supporter liaison officer, la figura introdotta dalla Uefa nel 2015, che ha il compito di tenere i collegamenti tra i club e le società di calcio. A sceglierli è stata la Figc, così come gli era stato chiesto dallo stesso ministro dell'Interno. E la Federazione ha optato per l'unica soluzione possibile: portare alla riunione dove siederanno vertici politici, sportivi, delle forze dell'ordine e anche del giornalismo, figure che non contrastino con il ruolo istituzionale dell'incontro. La scelta, per non urtare la suscettibilità del mondo del pallone, è caduta sugli Slo che rappresentano le tre Leghe A, B, C, e la stessa Figc, che ha indicato Antonio Talarico, suo supporter coordinatore, mentre Alessandro Camponeschi rappresenterà la Lega di B.

 
MODELLO INGLESE - Sulle presenze, nulla da dire da parte di Salvini, tantomeno di Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo Sport, che hanno fortemente voluto questa riunione dopo il Santo Stefano nero della serie A. Per loro sembra essenziale riaprire il dialogo e farlo coinvolgendo tutte le componenti. L'ipotesi sulla quale pare che Salvini stia già lavorando è quella simile al modello inglese, con più poteri agli steward, la possibilità di comminare un maggior numero di squalifiche a vita (Daspo) «per chi si macchia di episodi di violenza all'interno e fuori dagli stadi», tenendo conto di tutte le responsabilità: tifosi, dirigenti, giocatori e anche allenatori.
La strategia immaginata, però, mostra distanze parecchio evidenti tra le parti, soprattutto riguardo allo stop alle partite. Il presidente della Figc ha subito individuato la rotta scelta dal calcio: semplificare la procedura per lo stop, al momento incagliata sul doppio ruolo arbitro-responsabile ordine pubblico. L'Uefa ha richiamato l'Italia al rispetto delle procedure (per Ceferin INter-Napoli andava sospesa), Salvini ha preso atto ma ha indicato una via diversa: sostenendo che il blocco spetta all'arbitro. Anche se ha messo l'accento sui rischi per l'ordine pubblico in caso di sospensione: «Chiudere gli stadi e sospendere le partite non è la soluzione», ha commentato. E la dichiarazione è apparsa una critica al giudice sportivo che ha sbarrato le porte del San Siro per tre giornate, Coppa Italia compresa, ed è divenuta indicazione chiara anche ai suoi uomini: la chiusura per tre mesi e il divieto di trasferta ai tifosi nerazzurri ipotizzato dal questore Cardona, «d'intesa con il prefetto Gabrielli», non è mai stata ratificata.

 
LINEA DURA - Nel frattempo il presidente Figc Gabriele Gravina ha convocato per questa mattina una riunione informale di tutti i partecipanti al tavolo: dovranno decidere se e in quali termini chiedere che sia più semplice fermare le partite. Gravina ha annunciato la linea dura, dalla quale difficilmente potrà recedere. Salvini, al contrario, ha chiesto di distinguere tifosi cattivi da tifosi buoni, e dunque di non punire tutti.
La risposta alla violenza è quella che più sta a cuore al Viminale (i cui dati indicano un calo di incidenti dentro gli stadi ma un aumento lontano dai campi di gioco). Anche se, a meno di un impegno vero da parte delle società, sembra difficile immaginare una soluzione al problema. Il ministro ha chiamato a presenziare «i rappresentanti del tifo sano». La Figc ha messo insieme i quattro Slo e, una volta conclusi i lavori della giornata, saranno loro a dover comunicare agli altri 98 colleghi-supporter, le novità, per poi girarle ai tifosi. La riunione è stata fissata per metà gennaio.


Ipotesi Lazio per Malcolm

IL MESSAGGERO - ABBATE - Assicuratevi di chiudere la portiera dell'aereo stavolta, dopo appena sei mesi Malcolm ripensa di sbarcare in Italia. Stessa destinazione estiva, ma ironia del destino sarebbe doppia la beffa per la Roma. Secondo Sport potrebbe finire alla Lazio l'esterno del Barcellona. Dopo il voltafaccia del 23 luglio a Trigoria, in Catalogna non è mai decollata col tecnico Valverde (nonostante un gol all'Inter) la sua avventura, così Malcolm sarebbe pronto a salire su una nuova scaletta. A differenza dei tifosi giallorossi, i laziali però evitino d'aspettarlo a Ciampino, anche perché da Formello smentiscono ogni indizio. Sino a qualche settimana fa l'ex Bordeaux sembrava destinato ai cinesi dell'Evergrande Guangzhou, la squadra allenata da Fabio Cannavaro, invece ora - secondo i media spagnoli - si sarebbe fatto sotto Tare. Il diesse la definisce una bufala, eppure conosce benissimo la formula (prestito secco, ed è questo che non lo convince) con cui verrà eventualmente ceduto il brasiliano dal club blaugrana. Il motivo? Il dirigente albanese ne ha parlato, eccome, con Miguella, lo stesso agente con cui sta chiudendo l'affare Bobby Adekanye in Inghilterra. Il baby 20enne attaccante olandese (di origini nigeriane) a giugno sarà libero a parametro zero dal Liverpool, non rinnoverà, ma Tare vorrebbe anticipare il colpo a gennaio senza aspettare la scadenza. Perché, guarda caso, «c'è l'interesse concreto del Barcellona», ha ammesso Miguella. Insomma, c'è un gioco a incastro con lo stesso Malcolm sull'ala destra.


Brividi DiFra

LEGGO - BALZANI -  The winter is coming, ovvero l'inverno sta arrivando. E' il teaser di una delle più famose serie tv della storia, ma può essere l'introduzione del gennaio calcistico per Di Francesco. Nel mese più freddo dell'anno, infatti, il tecnico ha spesso sofferto e battuto i denti. E' accaduto la scorsa stagione quando tra il 6 e il 28 gennaio la sua Roma ha visto svanire le residue possibilità scudetto inanellando 2 sconfitte e 2 pareggi tra Atalanta, Sampdoria (due volte, visto il recupero) e Inter. Qualche giorno prima era arrivata l'eliminazione in coppa Italia col Torino e la sconfitta con la Juve. Fino al 23 dicembre il distacco dal Napoli capolista era di soli 4 punti, il primo febbraio era crollato a -14. Ad aggravare la situazione, oltre all'evidente calo fisico della squadra, pure le voci di mercato (il passaggio poi sfumato di Dzeko al Chelsea) e le polemiche post Capodanno di Nainggolan. In quel momento Di Fra ha visto per la prima volta traballare una panchina che ha vissuto anche nelle settimane scorse forti scossoni senza crollare. Momenti ancora più complicati anche in altre due annate. Il 27 gennaio 2009, infatti, Eusebio conobbe per la prima volta l'amarezza di un esonero quando - dopo 5 sconfitte consecutive - fu sostituito da Pagliari alla guida del Lanciano. Altro licenziamento il 28 gennaio del 2014 quando Malesani subentrò al posto di Di Francesco al Sassuolo per una serie di risultati negativi (7 sconfitte in 8 partite). A marzo però Eusebio fu richiamato al timone per salvare la nave condotta sull'orlo della retrocessione. Pure nel gennaio 2015 e 2016 la media al Sassuolo fu bassa (rispettivamente 5 e 6 punti in 6 partite) tanto per confermare il trend negativo del primo mese dell'anno che prende il nome dal dio dei due volti Giano. Un motivo in più per rialzare la concentrazione in vista delle partite di un corto gennaio che attendono la Roma dal 14 al 27 tra coppa Italia e campionato: Entella, Torino e Atalanta. Oggi all'ora di pranzo a Trigoria riprenderanno le sedute di allenamento dopo gli 8 giorni di ferie post natalizie passate dai giocatori (De Rossi a parte) tra Dubai, Maldive e Usa. Si valuteranno le condizioni fisiche, gli effetti della dieta imposta dallo staff e la volontà dei giocatori di ribaltare una stagione fin qui deludente nonostante le due vittorie di fine anno.


Monchi-Eusebio, patto low cost

IL MESSAGGERO - CARINA - L'appuntamento per la ripresa degli allenamenti - dopo 8 giorni di stop - è fissato per il primo pomeriggio (14.45). In mattinata, però, Monchi - rientrato dalla Spagna - farà il punto della situazione sul mercato insieme ai suoi più stretti collaboratori e Di Francesco. Il fatto che la Roma fosse uno dei club contrari alla dilatazione della finestra di gennaio (che inizialmente doveva chiudere il 18) la dice sulla lunga sui propositi del club. Che prima di acquistare, almeno in difesa, vuole cedere. Diverso il discorso per il centrocampo dove le condizioni di De Rossi (alle prese con una cisti al ginocchio alla quale si somma una lesione cartagilinea) inducono alla massima cautela. Nonostante il capitano giallorosso abbia rinunciato di seguire la famiglia alle Maldive per continuare il suo programma di recupero, difficile ad oggi lasciare spazio a previsioni sul rientro. Proprio per questo motivo Di Francesco si aspetta un innesto in mediana. L'identikit è quello di un centrocampista duttile. Con un budget al minimo è tuttavia difficile per Monchi muoversi. E finora quelli del ds spagnolo sono stati infatti soltanto sondaggi, provando a capire quale terreno può trasformarsi in una pista realmente concreta.

 
LA VIA DI MEZZO - La Roma ha quindi sondato il Bologna per Donsah e si è vista offrire Pulgar. Prima di Capodanno, un sondaggio per Meité (Torino) ha trovato il no del club granata che potrebbe forse cambiare idea con l'inserimento di Perotti, indicato da Mazzarri come prima scelta per l'assalto al traguardo europeo. Discorso che viene meno sul nascere, visto che l'argentino ha già fatto sapere (anche all'Atalanta) di non volersi muovere dalla Capitale. Per Duncan, invece, è molto avanti il Milan che ha ricevuto un'offerta dal Tottenham per Kessie e guarda al ghanese come possibile sostituto. Da Empoli, invece, ogni discorso per Traoré e Bennacer sembra rimandato all'estate, anche se un tentativo per l'algerino sarà fatto (magari inserendo il prestito di Coric). In Premier si è freddata di colpo la pista legata a Dendoncker mentre rimane da valutare quella relativa a Badu. Il calciatore è reduce da un grave infortunio che alla pari di Donsah gli ha fatto saltare la prima parte della stagione.

 
ASPETTANDO GLI ADDII - Per un calciatore che dovrebbe alternarsi immediatamente nelle rotazioni in mediana, non certo il miglior biglietto da visita. Nel reparto arretrato, registrata la brusca frenata con il Feyenoord per il ritorno di Karsdorp in Olanda (divergenze dovute alle modalità del prestito) ogni discorso è rimandato alla partenza di Marcano. Che inizialmente sembrava avere un discreto mercato, fermo ad oggi ad un paio di sondaggi del Siviglia e del Galatasaray. Club turco dove gioca Kabak, uno dei profili seguiti con interesse da Monchi e dall'Inter. A Milano c'è Miranda, operazione low cost a livello di cartellino (non certo d'ingaggio). Brasiliano come il nerazzurro è Iago Maidana - che non convince però Di Francesco - e il portiere Brazao del Cruzeiro.


I sorrisi e le spine: ecco il 2019 di Di Francesco

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Da oggi si riparte. La Roma torna a lavorare sodo a Trigoria per ripartire da dove ha finito, dall’entusiasmo delle vittorie. Nonostante tutti i problemi vissuti in questi sei mesi, i giallorossi sono ancora in corsa per ottenere risultati su tutti i fronti e dunque non c’è motivo per non approccciare in maniera ottimistica la seconda parte di stagione. Tra le cose migliori da cui ripartire c’è l’esplosione dei due azzurri Cristante e Zaniolo. Il primo non è praticamente più uscito dal campo dall’inforunio di De Rossi e nelle ultime partite ha iniziato a far registrare una crescita evidente anche sotto il profilo dei gol e degli assist. Il secondo ha invece sfruttato il mese di assenza di Lorenzo Pellegrini per imporsi sulla trequarti e adesso che Di Francesco li avrà entrambi a disposizione non è escluso che giochino insieme, arretrando in mediana il numero 7. I due grandi punti interrogativi sono invece legati alle condizioni di De Rossi e al rendimento di Dzeko. Il capitano, seconodo le previsioni più rosee, tornerà entro fine mese, ma non c’è nulla di certo. Il bomber bosniaco deve alzare la produttività in campionato: finora sono solo due le reti messe a segno.


Oggi ripresa. Subito il peso, poi richiamo atletico

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma si ritrova a Trigoria oggi alle 13. Ad attendere i giocatori giallorossi per prima cosa ci sarà la prova peso. Ci sarà poi l’allenamento basato sui test fisici e in generale nei prossimi due giorni il lavoro della squadra sarà essenzialmente atletico, con un piccolo richiamo di preparazione in vista dei tanti impegni. I capitolini si alleneranno fino a sabato, anche se potrebbe esser loro concesso un giorno di riposo, nel caso in cui dessero risposte convincenti. Domenica invece tutti in ritiro, in vista del match di Coppa Italia contro l’Entella di lunedì prossimo.