L’ex allenatore di Zaniolo, Roberto Breda: “Non penso si possa montare la testa. Abbina fisicità e qualità”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - L’ex allenatore d Nicolò Zaniolo, Roberto Breda, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del periodo in cui lo face esordire in Serie B all’Entella. Questo uno stralcio delle sue parole:

Lei lo fece esordire in Serie B. Che ricordi ha di Nicolò?
Belli, altrimenti non ci avrei neanche puntato. Tra l’altro, Zaniolo era arrivato all’Entella come alternativa per la Primavera e pian piano scalò tutte le gerarchie. Prima quelle interne alla sua squadra, poi anche con noi, in Serie B.

Quando prese la decisione di portarlo con sé, tra i grandi?
Si era messo in mostra durante le partitelle infrasettimanali con la Primavera ed allora decisi di farlo salire in prima squadra. Aveva qualità tecniche e prestanza fisica, ma anche l’atteggiamento giusto con noi grandi. Ascoltava, voleva apprendere, zero comportamenti da star o presunta tale.

Il rischio ora è di montarsi un po’ la testa…
Non credo. Alla personalità abbina anche tranquillità comportamentale. E poi lui è uno sempre concentrato sull’obiettivo. Come tutti i ragazzi ha bisogno di sbagliare per continuare a crescere, ma non lo vedo superficiale. E non penso si possa montare la testa.

Neanche se si fa l‘esordio assoluto in un grande club in un tempio come il Santiago Bernabeu?
Neanche in questo caso. Ripeto, la differenza la fa la testa. Certo, vederlo giocare la prima volta con la Roma contro il Real Madrid ha sorpreso tanti. Ma un allenatore non regala mai niente a un suo giocatore, evidentemente Di Francesco aveva avuto le giuste garanzie in allenamento. È partito con il botto, è vero, ma non l’ha condizionato.


Nuovo stadio, si accelera il progetto al politecnico

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Da oggi ogni giorno potrebbe essere quello buono. Il Politecnico di Torino è infatti pronto ad inviare al Campidoglio la relazione finale sullo Stadio della Roma. Gli occhi sono puntati ovviamente su potenziali criticità dal punto di vista del traffico dopo che nella bozza iniziale si era evidenziato questo problema. Pallotta intanto, infastidito da questo ritardo nel progetto, punta ad acquistare il terreno e a costruirsi lo stadio da sé. Entro Aprile si spera di portare a votazione la variante per poi, entro la fine del 2019, partire finalmente con i lavori. Sembra difficile, soprattutto a Boston, che si possa andare oltre. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

 

El Shaarawy fuori con l’Entella. Presenti invece Perotti e Jesus

LA GAZZETTA DELLO SPORT - L’influenza ha colpito El Shaarawy che anche ieri non si è allenato e, qualora dovesse saltare anche le prossime sedute, rischierebbe seriamente di non giocare contro la Virtus Entella. Si valuterà la sua condizione quando riprenderà ad allenarsi. è molto probabile che in Coppa Italia Di Francesco possa dare spazio a giocatori che, fino a questo momento, hanno visto poco il campo come Luca Pellegrini, Perotti e Juan Jesus. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

 

Roma, obiettivo Coppa

IL TEMPO - Sono passati undici anni dalla finale di Coppa Italia vinta contro l’Inter. In panchina c’era Spalletti e da quel momento in poi più nessuno è riuscito a portare un trofeo a Roma. La tifoseria non ne può più di veder vincere sempre e gli altri e allora un trofeo come la Coppa Italia, un tempo considerato di ripiego, ora fa gola. Quest’anno si riparte dall’Entella, una partita da prendere con le molle dopo il precedente contro lo Spezia. Di Francesco non vuole ripetere l’errore dello scorso anno contro il Torino e schiererà una squadra composta per lo più da i titolari. Ci saranno Dzeko, Pellegrini, Perotti ed El Shaarawy. Non è detto che Kolarov lasci spazio a Luca Pellegrini mentre l’unico turnover quasi certo riguarda la porta dove Mirante prenderà il posto di Olsen. Lo riporta Il Tempo.

 

De Rossi resta ancora ai box ma non si opera

CORRIERE DELLA SERA - La data del suo rientro in campo non è ancora stata fissata, ma sembra ormai certo che Daniele De Rossi non andrà sotto i ferri per risolvere il problema alla cartilagine del ginocchio destro. Come riporta il quotidiano Corriere della Sera, il capitano della Roma a 35 anni e mezzo non vuole operarsi, vuole continuare con la terapia conservativaanche dopo la visita di due giorni fa a Villa Stuart, ma la situazione resta in stand-by: si vive alla giornata, il ginocchio ora non si gonfia ma fa male. In queste condizioni è impossibile immaginare una data per il rientro.

 

Zaniolo è già un talento da blindare

IL TEMPO - Il boom di Zaniolo è sotto gli occhi di tutti. È stato pagato solo 4.5 milioni di euro (nell’affare Nainggolan) e ora ne vale molti di più anche se la Roma non ha fatto il prezzo perché, al momento, non vuole privarsene. Gli estimatori non mancano e sicuramente in estate ci sarà una bella fila di top club pronti a bussare alla porta giallorossa. La sua esplosione ha però attirato anche nomi importanti tra i procuratori e ora dovrà scegliere a chi affidare la propria carriera. Lo riporta Il Tempo.

 

Florenzi punta alla Coppa Italia: “Ma in Europa non è finita”

LA REPUBBLICA - Alessandro Florenzi continuerà ad essere il capitano della Roma finché non rientrerà De Rossi: “Mi piacerebbe diventare quello che è Daniele per i tifosi, ma ci vogliono tanti anni e devo ancora migliorare per avvicinarmi a lui e a quello che è stato Francesco Totti“. Come riporta La Repubblica, il numero 24 giallorosso ai microfoni di Sport Mediaset ha voluto però anche pensare agli obiettivi di questa stagione tribolata: “Ci servono continuità e risultati positivi. La Coppa Italia potrebbe essere per noi un traguardo davvero importante, ma non dobbiamo smettere di sognare e pensare di poter ripercorrere il cammino dello scorso anno non deve essere un’utopia“.

 

Oggi da Torino la relazione su Tor di Valle

IL TEMPO - Oggi scade il termine stabilito dal contratto tra il Campidoglio e il Politecnico di Torino per la consegna della relazione finale sulla mobilità del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle. Il documento dovrebbe essere secretato, anche se per la relazione parziale il segreto fu sciolto dopo pochissime ore. Come la prima, anche questa in arrivo non avrà nessuna valenza giuridica ma potrebbe essere molto utile politicamente per aiutare Virgina Raggi a convincere i 5 consiglieri riottosi. Intanto in borsa la Roma fa registrare un +7,69%. Lo riporta Il Tempo.

 

La Roma studia Kabak

TUTTOSPORT -  Monchi in questa sessione di mercato è chiamato a sistemare la rosa. Da un lato Eusebio Di Francesco si augura interventi mirati, dall’altro il club prende tempo e aspetta l’occasione migliore. Come riporta TuttoSport, dei diversi centrocampisti monitorati dal ds (Meite, Bennacer, Traore, Thiago Mendes, Herrera e Ozyakup) nessuno dei club di riferimento è disposto a lasciarli partire adesso con la formula del prestito con diritto di riscatto. Piace Donsah, ma in questo caso a frenare la trattativa sono le condizioni fisiche dello stesso giocare. In difesa si aspettano novità sul futuro di Marcano e Karsdorp. Se lo spagnolo dovesse partire si studia il giovane Kabak del Galatasaray,che però piace anche ad Inter e Borussia Dortmund. 

 

Sondaggio del PSG per Lorenzo Pellegrini

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, avrebbe attirato l’attenzione del Paris Saint German. Secondo quanto riferito da Sky Sport, il club parigino, infatti, avrebbe fatto un sondaggio con l'agente per il giocatore. Il numero 7 potrebbe lasciare la capitale a giugno per via di una clausola rescissoria variabile in base alle presenze del calciatore. 


Di Biagio: "In Italia tanto talento. Zaniolo? Un predestinato"

LA STAMPA - BUCCHERI - Le speranze dell’Italia del pallone sono verdi, a volte verdissime. E, soprattutto, intrecciate perché aperto è il canale fra la Nazionale di Mancini e gli azzurrini dell’Under 21: a quest’ultimi il 2019 dà l’occasione di trasformarsi in supereroi vincendo l’Europeo che si giocherà in Italia nel prossimo giugno. Evento con in palio anche il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Gigi Di Biagio, come giudica lo stato dell’arte dei nostri migliori ventenni lei che li dovrà guidare nell’appuntamento più atteso?
«Non abbiamo un Totti o un Del Piero o, forse, non l’abbiamo ancora scoperto. Ma il talento c’è ed è “diffuso”».

Un talento «diffuso» che, fra cinque mesi, saprà reggere la pressione di un Europeo in casa?
«Ai nostri ragazzi, anche ai più bravi, manca quell’abitudine a giocare quando in palio c’è qualcosa di grande: l’Europeo in Italia, con le sue straordinarie attenzioni, aiuterà un’intera generazione ad accelerare il processo di crescita».

Le faccio dei nomi. Un giudizio su Kean, il primo 2000 in campo con la Nazionale dei grandi.
«Un ragazzo con doti straordinarie: dà sempre la sensazione di poter inventare qualcosa perché non si accontenta mai».

È giusto che vada a giocare là dove troverebbe spazio?
«Per lui, ma solo per lui, vale una regola diversa: se ti alleni tutti i giorni in una squadra come la Juve, dove devi evitare di prenderle da Chiellini o Bonucci, puoi migliorare anche se giochi poco nel fine settimana».

Zaniolo?
«Un predestinato. È incredibile come stia mettendo in mostra tutte le sue qualità in un colpo solo...».

Qualcuno vede in Tonali un nuovo Pirlo...
«Tonali è bravo, molto bravo. Direi universale e sul ruolo ho una mia idea: più che centrocampista “basso”, lo vedo interno».

All’appello manca un baby difensore. Bastoni le piace?
«Sa unire eleganza e cattiveria. Un po’ Chiellini, un po’ Romagnoli».

Andremo all’Europeo senza paura...
«Arriveremo all’Europeo pronti a giocarcela con tutti. Ce lo ha detto il modo con il quale abbiamo affrontato, a novembre, Inghilterra e Germania: contro due delle pretendenti al titolo abbiamo perso senza meritarlo».

Si può dire che il tridente «leggero» usato da Mancini sia figlio dell’esperienza della sua Under agli Europei di due anni fa, Germania battuta con Berardi, Bernardeschi e Chiesa là davanti?
«Fu una grande impresa, è vero. Ma quello che si può dire è che io e Roberto (Mancini, ndr) pensiamo il calcio allo stesso modo».

C’è un input perché dall’Italia maggiore in giù si giochi con lo stesso modulo?
«Nessun input, ma stessa lunghezza d’onda all’interno dell’attuale federazione. Mi dispiace quando sento i colleghi bocciare terzini che sanno spingere perché sostengono che non fanno attenzione alla fase difensiva».

Le faccio altri nomi. Donnarumma, Chiesa, Barella e Pellegrini: Mancini li ha promossi, lei li considera ancora arruolabili per il vostro Europeo?
«Tutti lo sono. Anche loro. Una cosa è certa: avrò a disposizione la squadra più forte possibile».

Avrete addosso anche gli occhi del Coni: non entrare in semifinale significherebbe dire addio alla terza Olimpiade di fila...
«Lo sappiamo».

Sappiamo anche che, ormai, è la Nazionale a preparare i giocatori per i club e non viceversa.
«Che i nostri giovani giochino poco è un dato, nessuna polemica. Ma la verità sta, come sempre, nel mezzo: perché non trovano il coraggio di mettersi alla prova anche in una categoria inferiore? La storia di uno come Politano è un caso di scuola: un po’ di Lega Pro, la B e in A in una squadra di provincia prima del grande salto all’Inter e in azzurro».

Come sono i giovani di oggi fuori dal campo dall’osservatorio privilegiato di chi guida l’Under dal 2013?
«Oggi una generazione cambia in due anni e noi dobbiamo parlare il loro linguaggio: io da cosa scrivono o da quale foto mettono sui social capisco che giocatore ho davanti, il suo carattere, la sua personalità...».


La Roma ricorda l’anniversario di nascita del Commando Ultrà Curva Sud (foto)

La Roma, attraverso il proprio profilo Twitter ha voluto celebrare l’anniversario di nascita del CUCS, Commando Ultrà Curva Sud. Lo storico gruppo che ha fatto la storia del tifo capitolino è nato infatti il 9 gennaio 1977.