Roma, dopo la sconfitta torna il fantasma di Paulo Sousa
Paulo Sousa, allenatore portoghese attualmente senza panchina, potrebbe tornare sul taccuino di Monchi dopo la sconfitta per 7-1 contro la Fiorentina. Eusebio Di Francesco ed il club capitolino sembrano infatti sempre più lontani, come riportato dall'esperto di mercato Alfredo Pedullà.
La Roma subisce 7 gol per la sesta volta nella storia
La Roma è caduta sotto i colpi della Fiorentina in scrivendo una delle pagine più buie del club in Coppa Italia: nella competizione infatti i capitolini non avevano mai perso con 4 o più gol di scarto. Nella storia della squadra giallorossa sono soltanto 6 le partite finite con 7 reti subite, l'ultima in Champions League contro il Bayern Monaco nel 2014. La Fiorentina non segnava 7 gol in un match di Coppa Italia dal settembre 1969 contro il Bari.
Spinozzi ceduto in prestito al Teramo
Emanuele Spinozzi si appresta a vivere una nuova esperienza in Serie C con la maglia del Teramo. Infatti, come annunciato dallo stesso club biancorosso attraverso un comunicato stampa, il centrocampista di proprietà della Roma è giunto nel club abruzzese con la formula del prestito fino al 30 giugno prossimo. Questa la nota:
La S.s. Teramo Calcio comunica di aver definito dall’A.s. Roma, l’arrivo a titolo temporaneo del centrocampista Emanuele Spinozzi fino al 30 giugno prossimo.
Classe 1998, capitolino di nascita, ha cominciato la stagione in corso con il Piacenza nel girone A della Serie C, mentre nel campionato passato ha disputato 29 partite con l’aggiunta di una rete con la maglia del Pontedera, sempre nel torneo di terza serie nazionale.
Formatosi nelle giovanili della Roma, può vantare nella sua giovane carriera la conquista di uno Scudetto Primavera con la società giallorossa nel 2015/16 e, l’anno successivo, una Supercoppa e una Coppa Italia.
«C’è stato un interessamento vero da parte del Teramo negli ultimi giorni – le sue prime parole - vengo da sei mesi in cui non sono sceso in campo con la stessa frequenza della stagione precedente e, quindi, ho voglia di rimettermi in gioco. Ho iniziato il percorso giovanile con la Nuova Lodigiani, per poi passare alla Roma dove ho effettuato la trafila dai Giovanissimi regionali fino alla Primavera, con qualche panchina in Serie A. A Pontedera, come a Piacenza, ho ricoperto il ruolo di mezzala destra e, principalmente, le mie caratteristiche sono quelle di dare una mano in fase difensiva con aggressività e determinazione e, nel contempo, inserirmi in zona gol. Dei mie nuovi compagni di squadra conosco Cappa e Persia per averci giocato nel Settore Giovanile della Roma, seppur in fasi differenti. Se dovessi essere chiamato in causa, offrirò il mio apporto per il conseguimento della permanenza di categoria con il massimo impegno, in allenamento come in gara. Sono entusiasta di questa scelta e non vedo l’ora di cominciare».
Di Francesco: "Faccio fatica a dare spiegazioni. Prestazione vergognosa sotto tanti aspetti"
Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, è intervenuto al termine del match di Coppa Italia contro la Fiorentina. Queste le sue parole:
DI FRANCESCO A ROMA TV
Difficile entrare nel commento…
“C’è solo da chiedere scusa alla nostra gente e ai tanti tifosi che sono venuti. Faccio fatica a dare spiegazioni in generale, è stata una gara gestita malissimo sotto tutti i punti di vista e al di sotto delle nostre aspettative. Sono il primo a chiedere scusa per una prestazione vergognosa sotto tanti aspetti”.
Perché questa situazione?
“Ne parlavamo qualche partita fa col sorriso, parlavamo di una squadra guarita. Ma ci perdiamo con tanta facilità, è un aspetto mentale. Possiamo fare tutti i discorsi tattici, ma in primis ci metto la testa, lo ribadisco, di non uscire dalla partita in momenti di difficoltà e non disunirsi quando le cose vanno male. Si perde e si vince insieme, si prendono gli schiaffi insieme, e questa è la sensazione più brutta che viene fuori da questa gara”.
Non riesci a entrare nelle teste dei giocatori?
“Io sono il primo, adesso parlare di me è come sparare contro la croce rossa, siamo qua a trovare alibi che lasciano il tempo che trovano, solo chi le vive può capire certe cose. Io certamente mi sento responsabile, delle domande te le fai, ma quando la squadra è rinata ero sempre allenatore. A volte fai fatica a darti proprio risposte definitive, quando pensi di essere guarito siamo ancora malati. La sensazione è questa, poi determinate valutazioni non devo farle io ma sono altri a farle”.
Ora il Milan…
“E’ la fortuna del calcio, potersi rifare. Deve esserci una reazione, ma allo stesso tempo parlare dopo una certa partita è faticoso. Non è il caso, perché a caldo si direbbero tante cose non giuste e le valutazioni vengono di pancia e non dalla testa”.
Monchi: "L'unico in discussione sono io, allenatore e squadra hanno tutta la fiducia possibile"
Monchi, direttore sportivo della Roma, al termine della gara di Coppa Italia contro la Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
MONCHI A ROMA TV
Serata difficile da commentare…
“Molto, per me forse la peggiore della mia strada come direttore sportivo. Non ho mai vissuto una partita così, oggi devo solo chiedere scusa a tutti i tifosi, quelli a Firenze e quelli a casa. Immagino come stanno, loro sentono questa maglia come nessuno, quindi posso solo dire scusa, scusa, scusa. Noi dobbiamo aspettare, per ora c’è solo da chiedere scusa”.
La situazione è casuale o già si avvertiva?
“Non credo che nessuno dei giocatori volesse fare così. Oggi è venuto tutto male, prima della partita ero nello spogliatoio e tutti volevano vincere, sapevamo che fosse importante per la nostra crescita. Nelle ultime 5-6 partite, Bergamo a parte, stavamo rimontando. Oggi abbiamo fatto una brutta figura, i giocatori non sono riusciti a fare il meglio possibile”.
Cosa può fare lei per risollevare questa situazione?
"Abbiamo provato tutto, credo che loro abbiamo bisogno del loro tempo, nessuno oggi è felice e tranquillo e quindi non è il giorno per andare lontani da loro ma bisogna stare con loro e lo staff tecnico. Bisogna essere insieme per uscire da questa situazione, non credo che oggi sia il giorno per punire di più, la punizione c’è già stata in campo".
MONCHI IN ZONA MISTA
Il punto più basso della sua carriera…
“Ogni giorno si impara. Oggi una nuova lezione, bisogna essere bravi a trovare soluzioni. Le soluzioni sono nello spogliatoio, non cercate nel mercato. Vi dico già che la Roma non farà niente sul mercato, credo che tutti abbiamo portato la squadra qui e dobbiamo trovare la soluzione. Il primo pensiero è trovare una soluzione, dare sostegno alla squadra. Loro anche stanno soffrendo, ma quelli che soffrono più di tutti sono i tifosi. Chiedo scusa, ma ora bisogna stare vicino. Ora è più facile allontanarsi dai giocatori e dallo stadio, io non l’ho mai fatto e mai lo farò. Sono i miei giocatori, portano la maglia della Roma e sarò a fianco a loro fino alla fine”.
L’allenatore rischia qualcosa?
“No, se qualcuno è in discussione il direttore sportivo che ha fatto la squadra. I calciatori e l’allenatore hanno tutta la fiducia possibile”.
Senza acquisti, dove si trovano le soluzioni?
“Nello spogliatoio e nel lavoro. Pensate che prendendo un giocatore o due risolviamo? Non dobbiamo creare confusione, la soluzione è nello spogliatoio. Questa squadra è più forte di quello che ha fatto vedere stasera, è più vicina a quello che ha fatto nel primo tempo a Bergamo e col Torino. Dobbiamo ricominciare, riflettere a fondo, avete fiducia a staff tecnico e squadra. Almeno io ce l’ho”.
Eccessivo nervosismo in campo. Troppo o è normale?
“Non è facile da spiegare. Siamo professionisti e dobbiamo sapere controllare le nostre sensazioni ma sono persone, soffrono il campo e hanno sofferto un giorno in cui avevano fiducia e voglia di fare qualcosa di importante, si torna in una brutta situazione, difficile da controllare. Conosco Edin e Bryan, sono cose che succedono. Domani ripartiremo tutti insieme”.
Ha già sentito Pallotta? Vida?
“No. Le soluzioni sono nello spogliatoio. Dobbiamo riflettere, non dico che non esce nessuno ma dobbiamo riflettere”.
Conferenza Pioli: “Potrebbe essere la serata più bella da quando alleno"
Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa post Fiorentina-Roma. Queste le sue parole:
“Potrebbe essere la serata più bella da quando alleno, i giocatori stanno crescendo per portare a casa delle soddisfazioni. E’ bello arrivare in semifinale, ma in queste competizioni conta vincere".
Muriel?
"Ci ha portato qualcosa in più sulla qualità tecnica e sulla presenza in campo, ma già da Milano e da Genova la squadra aveva dato segnali di crescita, anche se i risultati non confermavano tale crescita. E’ una settimana importante, l’abbiamo iniziata e proseguita bene, ma finirà a Udine. Ci sono tante squadre nel giro di pochi punti. I risultati positivi fanno la differenza, specie per una squadra giovane. Da inizio anno non abbiamo sbagliato una prestazione e questo ci dà forza, dobbiamo essere bravi a gestire il risultato, dobbiamo capire perché è arrivato questo risultato, non possiamo fare a meno dell’umiltà. Domenica ci aspetta un avversario con l’acqua alla gola, servirà molta concentrazione, sarà una partita dura. Abbiamo giocato bene e sfruttato le occasioni che abbiamo preparato. Conoscevamo le situazioni della Roma, siamo stati bravi, abbiamo sempre concretizzato le occasioni da gol, questo ci ha dato fiducia".
Chiesa?
"Doveva fare un salto importante sul piano realizzativo. Ha trovato più precisione in fase di gol. La sua crescita non è ancora finita, è cresciuto tanto anche sul piano mentale, adesso è un uomo, fino a poco tempo era un ragazzino. La botta? Non ci riuscivo a capire se ce la avesse male no, sembrava morto".
Mirallas?
"Sapeva da una settimana che oggi avrebbe giocato, lo volevo far giocare un po’ anche contro il Chievo, è un giocatore di qualità, per me è titolare. Rispetto ad inizio campionato ho più possibilità di scelta, è una fortuna per me".
Simeone?
"Sperava di giocare dall’inizio, ma è entrato con la voglia giusta. Si può essere determinanti anche entrando dalla panchina. Abbiamo tanti pregi perché siamo giovani, ma anche difetti. Il lavoro sta dando i suoi risultati. E’ giusto festeggiare, ma da domani serve ricominciare a lavorare. Per andare in Europa serve correre".
Hugo?
"Ha avuto un risentimento muscolare, la vedo dura che possa recuperare per domenica".
Allenamento Roma, domani la ripresa alle 11. La squadra rientrerà stasera a Trigoria in pullman
Dopo la disfatta in Coppa Italia contro la Fiorentina, la Roma rientrerà in serata nella Capitale in pullman. La ripresa degli allenamenti, in vista della partita di domenica sera contro il Milan, è fissata per domattina alle 11.
Conferenza stampa Di Francesco: "Non mi dimetto ma chiedo scusa ai tifosi"
Di Francesco in conferenza stampa
Cosa è successo stasera?
"Ogni commento è superfluo. C’è solo da chiedere scusa per la partita e la prestazione per la gente che era qui e a casa. Non possiamo permetterci certe figure. Poi ci siamo messi con determinati comportamenti ad aiutare questa pessima prestazione sotto tutti i punti di vista".
Hai maturato qualche pensiero dopo questa partita?
"Voglio fare delle valutazioni a freddo. Il mio stato d’animo non è dei migliori".
Possiamo escludere le dimissioni?
"Uno fa le riflessioni in generale. Capire perché siamo caduti in certo errori. Voglio entrare bene nella testa di questi ragazzi e capire come siamo. Non voglio dare titoli importanti. Lasciamo stare questi discorsi. Nella mia testa non c’è mai questo pensiero".
Secondo lei la gara è svoltata quando Lafont ha fatto la parata su Zaniolo?
"L’errore era stato sul 3-1. La riflessione più grande è che il nostro portiere non ha fatto una parata e abbiamo preso sette gol. Abbiamo difeso malissimo, è una cosa che mi fa impazzire perché su determinati concetti una squadra che è stata una delle migliori difese dell’anno scorso, in questo momento non si riesce a difendere. Ora dobbiamo capire qual è il sistema giusto, questo modulo sembrava la soluzione. Ma la tattica va a farsi friggere quando non si è accompagnati da altre cose e sono convintissimo di questo. Nel calcio se non si tirano fuori determinate cose, determinati atteggiamenti, il resto non conta niente".
Baldissoni e Baldini vorrebbero l'esonero di Di Francesco ma Monchi rinnova la fiducia nel tecnico
Dopo l’umiliante sconfitta per 7-1 contro la Fiorentina, e la conseguente uscita dalla Coppa Italia, il futuro di Eusebio Di Francesco sulla panchina della Roma è nuovamente in discussione. Secondo quanto riporta Radio Radio, il vice presidente Mauro Baldissoni e Franco Baldini, uomo di fiducia di James Pallotta, vorrebbero optare immediatamente per l'esonero di Eusebio Di Francesco. Diversa la posizione del direttore sportivo Monchi, intenzionato a rinnovare ancora una volta la fiducia al tecnico.
Coppa Italia, Atalanta-Juventus 3-0. Rete di Castagne e doppietta del solito Zapata
L’Atalanta batte la Juventus e vola in semifinale di Coppa Italia. Gli uomini di Gasperini infatti si sono imposti per 3-0 sui bianconeri eliminando così i bianconeri dalla competizione. Le reti sono state realizzate da Castagne e da Zapata, autore di una doppietta.
Vida ha detto sì alla Roma, possibile inserimento di Marcano nella trattativa. Sartori, ds Atalanta: "Per Mancini discorso rimandato a giugno". Barrios verso lo Zenit
INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - La Roma, apparentemente immobile fino a due giorni fa, si lancia sul mercato in extremis. A poche ore dalla chiusura (31 gennaio alle ore 20:00), Monchi cercherà di aggiungere un paio di profili alla rosa giallorossa.
Per la difesa non passa la cotta per Mancini, giovane centrale dell’Atalanta, ma è assai poco plausibile che possa andare in porto un’operazione di questo tipo in poche ore. Si pensa, infatti, che il discorso sia rimandato a giugno. Nelle prossime settimane potrebbero già avviarsi le trattative, in quanto il club capitolino è determinato a sorpassare l'Inter. Fatto sta che alla Roma serve un centrale difensivo, dato l’infortunio di Juan Jesus e l’inadeguatezza, ormai conclamata, di Ivan Marcano. Lo spagnolo doveva essere un usato garantito, un giocatore non strabiliante ma d’esperienza che Di Francesco potesse sfruttare nel momento del bisogno. Fino ad oggi ha collezionato pochissime apparizioni nel corso delle quali ha convinto poco e niente, soprattutto nell’uscita di domenica scorsa contro l’Atalanta. Nella giornata di ieri è spuntato il nome di Domagoj Vida, centrale croato in forza al Besiktas. L'obiettivo è un prestito secco, il club turco vorrebbe inserire l'obbligo di riscatto ma la probabile cessione di Lemos (Sassuolo) sembra spianare la strada. Anche perché Monchi ha il sì del giocatore e l’accordo definitivo sembra ormai essere solo questione di ore. Secondo Il Romanista, non è inoltre escluso che si possa inserire nella trattativa il cartellino di Ivan Marcano, anche se al giocatore non piace la formula del prestito.
L’altra zona critica è la mediana. Soprattutto dopo le squalifiche di Cristante (che comunque non gioca nel suo ruolo) e Nzonzi, entrambi out per la partita di domenica contro il Milan. De Rossi è appena rientrato da un infortunio molto lungo, che lo ha costretto a restare fuori dal terreno di gioco da ottobre. Il capitano sta lavorando strenuamente a Trigoria, sperando che possa giocare almeno un tempo contro i rossoneri. Essendosi ormai definitivamente convertito al 4-2-3-1, Di Francesco non disdegnerebbe un uomo in più. In tal senso, Monchi sta lavorando per Wilmar Barrios del Boca Juniors, la strada, però, sembra essere in salita. Si è infatti inserito lo Zenit, che ha superato la proposta giallorossa di un prestito da 5 milioni di euro con diritto di riscatto a 16 milioni (che sarebbe diventato obbligo dopo un certo numero di presenze, aspetto sul quale c'era divergenza con il Boca Juniors) offrendone subito 18. Il club argentino sembra orientato a preferire l'opzione russa.
Fiorentina-Roma 7-1 - Le pagelle dei giallorossi
INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - La Roma dice addio alla Coppa Italia nel peggiore dei modi. Inizia il match in negativo e lo finisce ancora peggio. Squadra assente, senza idee, senza voglia e che getta la spugna. Merito alla Fiorentina che ha lottato e cercato la semifinale con tutte le forze.
Ma vediamo come si sono comportati i giallorossi in campo:
OLSEN 4 – Compie solo una parata nel corso del primo tempo, per il resto del match tocca il pallone solo per raccoglierlo dalla propria porta. Per ben sette volte.
FLORENZI 3.5 – Torna titolare sulla corsia difensiva destra ma è come se non fosse in campo. Sbaglia qualsiasi movimento o copertura.
MANOLAS 4 – Il baluardo difensivo che finora non ha mai sfigurato non c’era con la testa. E quando lui non è in giornata ne risente tutto il reparto.
FAZIO 4 – Perde il suo punto di riferimento in difesa, ovvero Manolas, e finisce per sparire dal campo senza provare ad abbozzare una reazione.
KOLAROV 4.5 – Sbaglia il fuorigioco in occasione del secondo gol viola. Accorcia le distanze con un sinistro preciso e potente ma poi torna nell’anonimato.
CRISTANTE 4 – Totalmente un giocatore diverso da quello visto ultimamente. Gestisce malissimo il pallone sbagliando anche i passaggi più semplici.
NZONZI 4.5 – Fuori fase e si perde spesso l’uomo. Giustamente sostituito al termine del primo tempo.
LO. PELLEGRINI (dal 46’ st) 5.5 – Entra in campo per cambiare volto alla squadra. Prova qualche spunto ma col passare dei minuti perde incisività.
ZANIOLO 5.5 – Dall’inizio alla fine è l’unico a lottare con la voglia di fare bene. Ma da solo non poteva fare certo di meglio.
PASTORE 3.5 – Ha l’occasione di fare vedere il suo valore e che è ancora utile alla causa giallorossa. Dopo 45 minuti esce per aver commesso solo errori. Se il massimo che può dare è questo, meglio che lasci spazio a chi merita davvero.
DZEKO (dal 46’ st) 4 – Entra per fare coppia con Schick nella ripresa, ma esce per un cartellino rosso.
EL SHAARAWY 4 – Non si è visto quasi mai, ma c’era. Fa poco o nulla. Come il resto della squadra.
DE ROSSI (dal 77’)SV – Torna in campo dopo tre mesi, unica nota positiva della serata.
SCHICK 4 – Non si fa trovare pronto. Non riesce a tenere un pallone e finire nel dimenticatoio.