Roma finalmente Schick. Svanisce il sogno Entella
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Le categorie esistono per un motivo e la Roma, con il risultato di ieri sera, non ha fatto altro che rispettare la differenza di valori che c’è tra lei e l’Entella. Come scrive La Gazzetta dello Sport, i giallorossi sono stati però bravi a sbloccare il match immediatamente, dopo 21 secondi, con una prodezza di tacco di Patrik Schick. Tutto in discesa dunque e a chiudere virtualmente i giochi ci ha pensato sempre il ceco, utilizzando di nuovo la parte “sbagliata” del piede per assistere Marcano per la rete del 2-0. Nella seconda frazione l’ex Sampdoria trova nuovamente la via del gol e nel finale Pastore lo imita, chiudendo sul 4-0. Da segnalare l’esordio di Riccardi con i più grandi.
Uno Schick di lusso e alla Roma basta soltanto un minuto
LA REPUBBLICA - La Roma passa agevolmente il turno di Coppa Italia, ma il prezzo che paga è fin troppo salato. Gli infortuni di Juan Jesus e Perotti sono un brutto colpo per i giallorossi nel momento in cui si stava andando a svuotare l’infermeria. Soprattutto per il primo i tempi di recupero per l’infortunio al ginocchio potrebbero essere abbastanza lunghi e dunque potrebbero cambiare le strategie di mercato di Monchi. Come scrive La Repubblica, a questo punto il direttore sportivo andrà con tutta probabilità su un difensore centrale, nonostante la difficoltà a spendere in questa sessione. La nota più lieta della serata è la prima doppietta romanista di Schick, parso in splendida forma, forse anche per merito del mental coach da poco ingaggiato.
Quel buco da riempire a centrocampo
IL TEMPO - C’è un buco enorme nel centrocampo della Roma. Con l’infortunio, seppur di lieve entità, di Nzonzi, e l’esclusione Zaniolo stasera, si è creata una voragine. Daniele De Rossi non vede il campo da quasi tre mesi ha collezionato appena 840 minuti in stagione. Ad oggi ogni risonanza può dare una risposta che la Roma aspetta col fiato sospeso. Il francese, invece, si è infortunato nell’allenamento di mercoledì e da allora ha svolto un lavoro differenziato in palestra, motivo per cui si è dovuta interrompere la felicità convivenza tra lui e Cristante.. Lo scrive Il Tempo.
L’idea Barella per il futuro. Col Torino Manolas ci sarà
LA REPUBBLICA - Monchi lavora per il prossimo mercato estivo. Il nome che piace di più è quello di Nicolò Barella, sul quale è forte la concorrenza dell’Inter. Il suo prezzo, come scrive La Repubblica, si aggira intorno ai 40-45 milioni di euro, ovvero il doppio rispetto a circa un anno fa. A prescindere dalle condizioni di De Rossi, alla Roma serve un giocatore con quelle caratteristiche a centrocampo. In queste settimane invece il mercato giallorosso sembra fermo, a meno che non si muova qualcosa in uscita. Capitolo infortuni: Manolasci sarà alla ripresa del campionato contro il Torino, mentre sono da valutare le condizioni di El Shaarawy.
Una Roma Schick
IL TEMPO - Nessuna sorpresa, la Roma fa il suo e vola ai quarti di finale di Coppa Italia cacciando via la Virtus Entella. Ora arriva la Fiorentina e quella sarà il vero banco di prova. Tante le assenze pesanti per Di Francesco che perde Perotti nel riscaldamento, solito polpaccio, e Juan Jesus dopo sei minuti. Apre Schick, chiude Pastore. Il finale è di 4-0. Sabato, sempre all’Olimpico, c’è la partita di campionato contro il Torino, utile per restare in scia al treno Champions League”. Lo scrive Il Tempo.
Izzo & Co., in cinque chiedono scusa ai tifosi: “Ripartiamo“
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Mezzo Torino ha avvertito la necessità di parlare ai tifosi dopo il brusco congedo dell’altra sera, quando parte della Maratona ha sfogato la delusione di Coppa con fischi e parte (minima) della curva Primavera ha fatto sentire la propria voce intonando cori «machisti». Niente di eclatante, un naturale sfogo in coda a un match equilibrato e finito male prima per demeriti granata e poi per i meriti dei viola (indubitabili, comunque).
Cinque granata hanno voluto spedire messaggi intrisi di grande rammarico e implicitamente o esplicitamente di scuse per il passo falso casalingo.
(...) A Roma Meité sarà assente per squalifica, insieme con Izzo. Per quanto riguarda gli infortunati, Mazzarri attende notizie relative a Simone Zaza, che ha accusato un trauma distorsivo alla caviglia destra nell’allenamento di rifinitura pre Fiorentina. Da valutare anche Baselli che ha chiesto il cambio non solo in quanto affaticato ma pure in conseguenza di una botta all’anca destra. Sotto osservazione pure Emiliano Moretti, ma le probabilità che possa farcela non sembrano elevate: in preallarme c’è Lyanco.
Roma, il segno di Schick. “Ora pronti per Torino”
IL CORRIERE DELLA SERA - C’è il segno di Patrik Schick nella vittoria della Roma contro la Virtus Entella. O forse sarebbe meglio dire il tacco. Perché con la parte più nobile del piede l’attaccante ceco ha segnato, dopo appena 23 secondi, il gol che ha messo in discesa la partita della Roma. Sempre di tacco, nel recupero del primo tempo, ha servito l’assist che ha consentito a Marcano, diciassettesimo realizzatore tra campionato e coppe, di raddoppiare. Poi, in avvio di ripresa, con un “semplice” sinistro dal limite ha portato il risultato sul 3-0, realizzato il suo quarto gol stagionale e la sua prima doppietta in carriera in maglia giallorossa.
Merito di una ritrovata condizione psico-fisica, degli allenamenti che ha svolto anche durante le vacanze di Natale e forse dell’arrivo del mental coach che lo segue da qualche tempo. (...) Segnali sono arrivati anche da Pastore, che ha dispensato giocate di qualità ed è tornato al gol (l’ultimo il 26 settembre col Frosinone) che ha fissato il risultato sul 4-0.
«La Coppa è un nostro obiettivo - le parole di Schick - sono felice di aver fatto due gol e tutti dobbiamo continuare in questo modo. La sosta è stata lunga, questa partita ci servirà per riscaldamento in vista del campionato, col Torino dobbiamo vincere a tutti i costi». (...)
Teste di serie, cavilli e sorteggi. Che caos per le sedi di Coppa
IL TEMPO - Per capirci qualcosa non serve una laurea, ma è necessaria parecchia pazienza. Il quadro dei quarti di Coppa Italia si è completato ieri sera con Roma e Atalanta, gli incroci si conoscono da tempo, ma trattandosi di turno secco c'è una domanda che sembra banale e non lo è: dove e quando si giocheranno le prossime quattro sfide di coppa? Per capirlo, da giorni tifosi e addetti ai lavori si sono messi a studiare il regolamento, pubblicato dalla Lega lo scorso 9 luglio 2018, che disciplina il format della Coppa Italia per questa stagione e le prossime due. Il paragrafo 3.7 dedicato ai quarti di finale recita: «In ogni gara - si legge nel regolamento - hanno diritto di giocare in casa le Società cui è stata attribuita la posizione di ingresso in tabellone contrassegnata dal numero più basso. Fanno eccezione a quanto precede le eventuali sfide dei quarti di finale che si disputano tra una Società di Serie A "Testa di Serie" e una Società di Serie A inserita in tabellone in posizione da 9 a 20, nel qual caso il campo di gara è sempre determinato da sorteggio». Dunque, essendo state eliminate tutte le squadre di Serie A inserite con i numeri da 9 a 20 e leggendo i numeri delle teste di serie, tutte e 8, rimaste in tabellone si evince che a giocare in casa saranno Inter (testa di serie nr. 4) e Milan (1), rispettivamente contro Lazio (5) e Napoli (8), la Fiorenitna (3) ospiterà la Roma (6), la Juventus (7) dovrà far visita all'Atalanta (2).
Ma continuando a leggere il l regolamento, sorge un dubbio in più: «Nel caso in cui due Società si trovino a disputare, nello stesso giorno solare, la propria gara interna dei quarti di finale sul medesimo campo, la vincente della Competizione o, in subordine, la Società meglio classificata in Campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la Competizione mantiene il diritto di giocare in casa, mentre l'altra subisce l'inversione del campo. Qualora in virtù di tutte le combinazioni possibili, l'ordine di svolgimento delle gare di più Società in condizione di coabitazione di campo fosse reciprocamente condizionato, avrà priorità su tutte la vincente della Competizione o, in subordine, la Società meglio classificata in Campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la Competizione, che mantiene il diritto di giocare in casa, mentre le altre saranno automaticamente adeguate». Dunque, essendo al momento fissati tutti al 30 gennaio i quarti di Coppa Italia, teoricamente il Milan dovrebbe invertire il campo e giocare a Napoli. Ma basterà programmare le partite delle milanesi in due giorni diversi e il problema non si porrà. Ed è questo che farà la Lega oggi: guardando anticipi e posticipi del secondo e terzo turno di campionato, la soluzione più probabile è che Milan-Napoli si giochi martedì 29 (in campionato si sfideranno il sabato precedente) e Inter-Lazio venga spostata al giovedì 31. Resta un quesito: ma se è la Lega a deciderei giorni delle partite, che senso ha prevedere l'inversione nel regolamento?
Schick: "Sì, forse il mental coach mi ha aiutato" (Foto)
Patrik Schick deve molto a Jan Muhlfeit. Hanno iniziato a lavorare insieme da inizio gennaio: "Sì, forse mi ha aiutato" ammette l'attaccante ceco nel post-partita. Stamattina il mental coach pubblica una foto su Instagram con il giocatore:
"Grande inizio di 2019 per Schick, la Roma e la Federazione ceca. Due gol e un assist nella partita contro l’Entella. Grandi complimenti a lui e alla squadra. Non vedo l’ora di approfondire la collaborazione con Patrik”.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Jan Mühlfeit (@janmuhlfeit_official) in data: Gen 15, 2019 at 12:24 PST
Anche il Manchester United su Under
Cenzig Under nella lista dei desideri del Manchester United. Secondo Espn.com, oltre al Manchester City, Arsenal, Tottenham e Bayern Monaco, anche i Red Devils puntano al giallorosso. La valutazione è di 50 milioni di euro e una cosa è certa: la Roma non lo darà via a gennaio, per giugno si vedrà.
Gravina, pres. FIGC: "Dobbiamo lavorare ad un sistema diverso, che premi davvero i giovani"
Gabriele Gravina parla sulle seconde squadre. Come riporta La Gazzetta dello Sport, queste le parole del presidente della FIGC a riguardo:
“Per come è stato frettolosamente concepito e introdotto dalla gestione commissariale, non è il mio progetto e lo chiuderò. Dobbiamo lavorare ad un sistema diverso, che premi davvero i giovani, innanzitutto abbassando il limite da 23 a 20 anni. Per com’è ora, serve solo a schierare giocatori in esubero”.
Il Calcio e gli stadi italiani hanno un grosso problema: il moralismo da quattro soldi
IOGIOCOPULITO.IT - SABATINO - Roma-Virtus Entella chiude il programma degli ottavi di finale di Coppa Italia. Sul 4 a 0 per i padroni di casa da bordo campo irrompe la voce della giornalista Rai che afferma, la prima di tre volte, “Ci sono cori contro Napoli, la Lazio, la Juventus e Liverpool” e “cori contro i carabinieri” con un tono sensazionalistico e “gossipparo” di chi sta tentando goffamente di iscrivere una noiosa partita di un freddo e piovoso lunedí tra una squadra di Serie A ed una di Serie C, finita giá al secondo numero venti grazie alla prodezza di tacco di Schick, in qualcosa di politico, discriminatorio, amorale e spregevole tanto da dover esser segnalato e sottolineato, ripeto per 3 volte, in un minuto.
Roma – Virtus Entella é stato solo l’ultimo dei casi in questa tre giorni di Coppa Italia dove ci sono stati anche i cori dei tifosi laziali, i boo dei tifosi del Bologna contro la Juventus tutta e non solo verso il giovane Kean che si sono subito affrettati a spacciare erroneamente per razzismo (curva Bologna tra l’altro prevalentemente di sinistra) e tanti altri ancora.
Pubblicità
Capisco che dopo il caso Koulibaly parlare di razzismo e discriminazione ma soprattutto di “quanto sono cattivoni e criminali questi tifosi” fa alzare lo share, crea dibattito, fa vendere i giornali e muove l’economia editoriale, ma segnalare con un immotivato evidenziatore tonale ogni piccola sciocchezza che fa parte del gioco, dello spettacolo e dello sfogo sugli spalti non si fa altro che creare l’effetto contrario e quindi “iper-trasgressivo”.
In piú sta diventando sempre piú stucchevole l’idea che tutti i mali della societá abbiano come origine il tifo, i tifosi e lo stadio. Secondo i benpensanti se l’Italia é razzista é colpa dello stadio. Perché? Chi ha deciso e dato allo stadio e i suoi frequentatori il ruolo di educatore della popolazione? Semmai é il contrario: se, ipotetico, il microcosmo stadio è razzista è perché il macrocosmo Italia, intesa come nazione, é razzista (sempre ipotesi). Lo stadio é lo specchio della societá e non il contrario e l’educazione e gli esempi da seguire devono passare per i banchi di scuola, i genitori e la vita quotidiana e non allo stadio.
In conclusione con Sanremo alle porte “mamma Rai” vorrebbe che si cantasse solo sul palco dell’Ariston ma non sará cosí: ogni settimana milioni di persone saliranno l’ultimo scalino fino alla vista del manto erboso, affrontando tutte le condizioni atmosferiche sempre con la sciarpa al collo e la voce pronta a sostenere la propria squadra ed insultare l’altra e i suoi tifosi, che accetteranno di buon grado di essere insultati e contraccambieranno a loro volta secondo quelle regole centenarie, stratificate, accettate e consuetudinarie che si sottoscrivono tacitamente e automaticamente ogni volta che si compra un biglietto di una partita, sperando di staccare la spina per 90 minuti piú recupero dai problemi quotidiani. Evidenziare tutto equivale a non evidenziare niente, e allora sì che si sviliscono le cose davvero importanti che andrebbero rimarcate con forza e con i fatti piuttosto che con le sole parole che come dice il famoso proverbio: “le porta via il vento”.