Conferenza Di Francesco: "Nel primo tempo, questa Roma è stata l'avversaria che ha fatto meglio contro l'Atalanta. Carenti come personalità"

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, era presente in conferenza stampa a fine match contro l'Atalanta pareggiato 3-3. Queste le sue parole:

"Nonostante i cambi abbiamo perso lucidità e abbiamo rischiato di perderla. Penso che abbiamo avuto difficoltà alla sinistra con Hateboer, gli undici del primo tempo sono stati perfetti e non potevano cambiare nella ripresa. Dobbiamo migliorare l’aspetto fisico ma anche quello mentale nella gestione della gara, andando incontro alla gara, altrimenti l’Atalanta ti mangia… come è successo. Siamo stati carenti come personalità, non è stata la prima volta che ci accade. Una partita dai due volti, ma grande merito all’Atalanta e ai suoi difensori di spessore. Per il primo tempo questa Roma è stata l’avversaria che ha fatto meglio contro l’Atalanta".


Dzeko: "Grazie a tutti i tifosi che sono venuti in trasferta. E' stato fantastico" (Foto)

Edin Dzeko, attaccante ed oggi capitano della Roma, ha voluto ringraziare tutti i tifosi giallorossi presenti all'Atleti Azzurri d'Italia contro l'Atalanta. Questo il video pubblicato sull'account Twitter del club capitolino: 

 


Serie A. Il Torino supera 1-0 l'Inter grazie alla rete di Izzo

Il Torino batte l'Inter per 1-0 grazie alla rete di Izzo. Gli uomini di Mazzarri superano i nerazzurri grazie alla marcatura del difensore sugi sviluppi di un calcio d'angolo. Spalletti aveva optato per un quasi inedito 3-5-2 dando fiducia a Lautaro Martinez davanti in coppia con Icardi e lasciando in panchina sia Politano che Perisic. L'ex romanista entra a 20' dalla fine ma ha il tempo di farsi espellere all'86' per proteste. Inter ora a +5 dalla quarta ma si allontana la seconda piazza. 


Allenamento Roma. Squadra di nuovo a Trigoria domattina alle 10:45

La Roma tornerà ad allenarsi domani alle ore 10:45 in vista della gara dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Dopo il pareggio odierno contro l'Atalanta all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo, i giallorossi sono ora attesi dalla sfida delle 18:15 allo Stadio Artemio Franchi.


Bergamo, vetro di un minibus dei tifosi giallorossi distrutto da una sassaiola di atalantini

Minibus di tifosi romanisti preso a sassate da atalantini. Questo è quanto fa sapere L'Eco di Bergamo, che spiega come un gruppo di supporter bergamaschi abbia lanciato dei sassi in direzione del pullmino e sono riusciti a rompere un vetro ma per fortuna non si riscontrano feriti. Il tutto sarebbe avvenuto nei pressi dello stadio Atleti Azzurri d'Italia ed esattamente in Via Ruggeri da Stabello.


Uno scout del Liverpool presente a Brescia-Spezia per seguire Tonali (Foto)

Sandro Tonali. nel mirino del Liverpool. A riportare la notizia è Nicolò Schira, giornalista de La Gazzetta dello Sport, che ha pubblicato un tweet nel quale spiega. come uno scout lo ha osservato nel corso del match tra il suo Brescia e lo Spezia. La richiesta di Cellino è comunque piuttosto alta e si aggira intorno ai 35 milioni. di euro.

 


Serie A. Lazio-Juve termina 1-2, ospiti prima sotto e poi segnano Cancelo e CR7 su rigore

La Juventus vince 2-1 allo stadio Olimpico dopo esser andata sotto. La Lazio era passata in vantaggio al 59' sugli sviluppi di un corner grazie ad un'autorete di Emre Can ma poi ha trovato il gol il neoentrato Cancelo al 74' ed all'88' CR7 trasforma il rigore decisivo per un tocco di mano di Lulic. Gli uomini di Allegri vanno a +11 punti sul Napoli, mentre quelli di Inzaghi adesso sono a -3 dalla quarta posizione, attualmente nelle mani del Milan.


07/01/2001 – Una prova di forza impressionante

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - 7 gennaio 2001. La ‘befana’ è da poco arrivata nelle case degli italiani e il massimo campionato è pronto a ripartire con la Roma di Fabio Capello in testa alla classifica come ormai accade ininterrottamente dall’ottobre precedente.

I giallorossi si trovano di fronte l’Atalanta di Vavassori, vera sorpresa della Serie A 2000/2001: proprio la Roma ne fece già le spese a settembre, venendo eliminata in Coppa Italia e dando così il là a una contestazione asperrima in quel di Trigoria.

La baby squadra orobica chiuderà la stagione al settimo posto e al momento dello scontro con i capitolini è addirittura terza in solitaria.

La Roma, dal canto suo, veniva dal tour de force che prima della sosta natalizia l’aveva vista impegnata nel derby (quello di Paolo Negro-gol…) e nello scontro al vertice contro la Juventus (conclusosi 0-0 all’Olimpico di Roma).

Capello si presenta all’Atleti Azzurri d’Italia privo di Batistuta, Emerson (ancora infortunato) e Zebina. Orobici senza il bomber Rossini. Si gioca sotto una pioggia battente che rende il campo ai limiti della praticabilità.

Pronti via e Roma subito in vantaggio: Totti spostato sulla sinistra serve Montella in area, che appoggia per Delvecchio il quale con un preciso diagonale trafigge Pelizzoli. Prima rete in campionato per Super Marco.

L’Atalanta ha una reazione rabbiosa, ma disordinata. Il più attivo è Doni, ma è costretto a stare lontano dalle punte per aiutare il centrocampo. Al 29′ lo stesso Doni, solo davanti a Lupatelli spedisce a lato di testa la più ghiotta occasione per pareggiare. Al 39′ viene annullato un gol a Ventola per fuorigioco. Due minuti dopo la Roma raddoppia: palla in profondità per Tommasi che controlla e insacca.

Nella ripresa le condizioni del campo diventano sempre più proibitive e le occasioni degne di nota sono veramente poche.

Al 22′ capitolini in 10 per l’espulsione di Zanetti per somma d’ammonizioni. Un salvataggio sulla linea di Siviglia ed un paio di interventi di Lupatelli è tutto ciò che la cronaca offre.

Nella stessa giornata le dirette avversarie della Roma non vincono e si capisce sempre di più la forza dei giallorossi che li porterà a giugno a vincere il loro terzo scudetto.


Roma, Champions nel vicolo Dzeko

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Sembra si sia fermato il tempo, o che quel tempo sia tornato. Edin Dzeko - a tanti - non va più bene, proprio come allora, quando nel magico mondo dei social veniva sbertucciato per un gol (più di uno) fallito e per quel suo non essere all’altezza. Perché era freddo, perché era un bidone, perché, perché e perché. Ecco, oggi come allora, forse con un po’ di rispetto in più, magari per quegli ottanta gol segnati (più trentadue assist) in centocinquantanove presenze con la maglia della Roma. Nel calcio si giudicano i numeri e questi non sono certo a suo favore, perché Edin è andato a segno in quattro occasioni, due inChampions (tripletta con il Viktoria Plzen e e doppietta al Cska Mosca) e due in campionato (alla prima giornata a Torino e a Empoli). Sicuramente poche per lui, abituato ad altri standard. Annataccia, almeno fino a ora, ma il rumorio che si sente di sottofondo fa pensare proprio all’Edin appena arrivato a Roma, quello che viveva (male) le sue difficoltà. Fa pensare a quando De Rossi,proteggendolo, se la prendeva con i tifosi che non erano in grado di capire il valore vero di un giocatore come lui. E che quei tifosi che lo avevano contestato/criticato dovevano andare oltre la rete sbagliata o la prestazione fredda. Ma il calcio si vive di passioni e se Edin non fa gol, va al diavolo la sua prestazione per intenditori.

CONCORRENZA SCHICK - Dzeko giocava per la squadra e segnava, ora gioca per la squadra e non segna. Basta? No, evidentemente no. In più mettici che ha trentadue anni e uno ancora di contratto e il gioco è fatto: ecco la Premier per Dzeko, ecco che Dzeko è all’ultima stagione etc etc, i soliti mormorii. Di Francesco lo ha sempre fatto giocare, si è aggrappato a lui nei momenti difficili, lo scorso anno è stato ampiamente ripagato dai gol e dalla scelta di restare a Roma, nonostante il Chelsea. Ora Edin ha un compito più difficile, perché dietro ha cominciato a scalpitareSchick, che deve ambire a prendere il suo posto. Vediamo che sarà proprio la presenza di un ritrovato Patrik a svegliare il Cigno di Sarajevo. A Bergamo tocca a Edin e il confronto con il suo avversario, Zapata, è impietoso (14 gol, in rete per sette gare di fila). A Firenze, in coppa Italia, magari sarà il turno di Schick. Di Francesco sa come la concorrenza sia da stimolo per i calciatori e la Roma ha bisogno di entrambi, ha la necessità di ritrovare i loro gol per il quarto posto e per provare a scalare altre posizioni in Champions League (c’è il Porto tra poco, poi si vedrà). Lo scorso anno, Edin ha avuto i suoi due mesi terribili, ottobre e novembre, rimanendo a secco per sette giornate, dalla sfida con il Milan a quella con la Spal. Dopo le reti nella fase in cui doveva lasciare la Roma (contro Atalanta, Sampdoria e Benevento), ha ripreso quota con la doppietta di Napoli, con urlo/sfogo verso la telecamera. Da lì un crescendo, fino alla semifinale di Champions League. Coppa che sta tornando, ed Edin - non solo lui - la sente. Il mese in cui quest’anno è stato fermo lo ha buttato giù parecchio, contro il Torino e con il Parma ha dato il suo apporto ma si vede che ancora non gira a mille. E Schick, suo amico e rivale di ruolo, sa perfettamente cosa significhi combattere con gli infortuni o con problemi muscolari vari (e con lo scetticismo generale) e lo ha ammesso in un’intervista a Sky. Per il ceco, infatti, il bilancio fino a ora è in chiaroscuro. «Ci sono stati momenti bellissimi e momenti difficili. Non sono arrivato in condizioni perfette e poi sono stato infortunato per due mesi. Voglio aiutare la squadra, mi sento bene. Quando fai gol ti senti in fiducia e giochi meglio. Il ruolo del mental coach? Sono con lui da poco, non penso di giocare meglio per merito suo, ma di sicuro è importante. Stare con qualcuno che non parla solo di calcio è buono. È importante essere liberi di testa per dare il massimo. Dzeko? Sappiamo che non abbiamo fatto bene fino a ora. Se migliora la squadra migliorano anche gli attaccanti». La squadra, pare, sia migliorata. Ora tocca (anche) a voi, no?


Florenzi, 200 volte in campionato

CORRIERE DELLA SERA - Se dovesse scendere in campo contro l’Atalanta, Alessandro Florenzi raggiungerebbe le 200 presenze in campionato con la maglia della Roma: dall’esordio del 22 maggio 2011 all’Olimpico contro la Sampdoria (entrò al posto di Totti), ha collezionato 199 partite in serie A, 245 totali. [...]


Con Mancini e Kolarov le difese vanno all’attacco

IL MESSAGGERO - CARINA  - Parola alla difese. Sì perché nessuno in serie A e in Europa (nei 5 tornei più importanti) segna quanto Roma e Atalanta con i reparti arretrati. Dodici gol a testa, con i giallorossi che si fanno leggermente preferire avendo segnato complessiva- mente 37 reti, 7 in meno rispetto ai bergamaschi. Tradotto: un gol ogni tre ha il marchio di un difensore. Non è comunque da meno la squadra di Gasperini, che ha tagliato il traguardo delle 12 marcature, a fronte di 44 gol totali. La media è di un centro ogni 3,6. Capifila di questa singolare attitudine sono Kolarov da un lato e Mancini dall’altro. Cinque gol a testa per il 33enne serbo e il 22enne italiano, finito da tempo nel mirino di Monchi. Undici anni di differenza ma la stessa confidenza con la porta avversaria. Se Aleksandar si può giovare di essere il tiratore principe di Di Francesco, sia per quanto riguarda le punizioni che i rigori, il difensore atalantino è diventato uno specialista delle palle da fermo.

DESTRO E SINISTRO - I gol di Kolarov sono tutti con il sinistro. Più variegato il campionario di Mancini: 2 di testa, altrettanti di destro e uno di sinistro. Implacabili cecchini quando prendono lo specchio della porta: 5 gol su 10 per il serbo (sui 22 tiri totali), addirittura 5 su 8 per il difensore di Gasperini (sui 21 tentativi complessivi). Dopo di loro ci sono Fazio e Hateboer (3 centri), Florenzi (2) e poi Juan Jesus, Manolas, Palomino, Djmsiti, Castagne e Gosens. Frutto certamente di una fisicità che contraddistingue le due squadre, tra le più alte della serie A, ma anche di schemi che permettono a turno ad ogni calciatore di trovarsi libero e concludere verso la porta avversaria. L’inversione di tendenza è soprattutto a Trigoria. Un cambio di rotta studiato sul mercato dovuto a quanto accaduto nella passata stagione quando la Roma, seconda squadra per calci d’angolo conquistati (262) e leader nei cross (248), segnò appena 9 volte (di cui 5 targate Dzeko) scivolando nella graduatoria dei gol da palla inattiva all’ottavo posto, insieme a Milan e Torino. Oggi la squadra di Di Francesco è prima a quota 14. Seconda? Nemmeno a dirlo: l’Atalanta con 10.


Schick, nel mirino c'è l'Atalanta: "Ora sto bene"

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - La tanta letteratura fatta intorno al mental coach, entrato da qualche settimana nella sua vita, sembra dar fastidio a Schick. "Non credo di giocare meglio perché mi segue lui da due-tre settimane, ma è importante parlare con qualcuno non solo di calcio, ma anche del quotidiano, perché se non sei libero nella testa, non puoi dare il massimo". Il nuovo Patrik si gioca una maglia da titolare come esterno alto a Bergamo (domani ore 15, diretta Sky), conZaniolo, provato ripetutamente per avere un'alternativa al posto dell'infortunato Under. "Voglio aiutare la squadra, nelle ultime settimane mi sento bene e sono in condizione - continua il ceco aSky - quando c'è la fiducia, si gioca meglio e io mi sento bene rispetto alla scorsa stagione. Mercato? Voglio restare a Roma e impormi qui". Di Francesco gestirà Schick all'interno della gara con l'Atalanta, come alternativa sulla destra e al centro, con Dzeko titolare.

Sembra essere rimasto il dente avvelenato con la Roma, invece, a Ziyech. Il centrocampista dell'Ajax, su un eventuale nuovo interessamento dei giallorossi, così commenta: "Potevano pensarci l'estate scorsa!".