Stadio Roma, ci siamo. Raggi: «I lavori partiranno quest’anno»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il 2019 sarà davvero l’anno buono per lo stadio della Roma? La sindaca della Capitale Virginia Raggi dopo mesi di silenzi, a volte anche imbarazzati, torna a parlare del progetto più importante della sua amministrazione. Pur con il linguaggio politically correct e qualche appiglio al burocratese che il ruolo le impone, la sindaca lancia messaggi chiari e fissa la data dribblando l’ultimo inciampo: la relazione preliminare del Politecnico di Torino e le polemiche per un presunto intervento di una manina misteriosa che l'avrebbe contraffatta, mentre la versione definitiva tarda ad arrivare...

Sindaca Virginia Raggi, sgombriamo subito il campo dagli equivoci: il 2019 sarà l’anno buono per posare la prima pietra dello stadio della Roma?
«C’è la volontà politica di portare avanti al più presto il progetto dello stadio di Tor di Valle. Lavoriamo con tale proposito nel rispetto della legge e nell'interesse dei cittadini».

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Poi sono arrivate le polemiche su un presunto primo parere negativo del Politecnico di Torino al quale avete affidato una due diligence sul progetto. Ieri il professore Bruno Dalla Chiara ha lasciato intendere che il parere negativo comparso sui giornali fosse stato contraffatto. È così?

«Credo che il Politecnico si sia lamentato più che altro di come un lavoro tecnico provvisorio sia stato oggetto di un dibattito mediatico senza che il Campidoglio o lo stesso istituto abbiano mai detto qualcosa in merito».

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Prima di diventare sindaca, quando era all’opposizione in Consiglio comunale lei era una delle più convinte oppositrici del progetto Tor di Valle. Poi cos’è cambiato?
«Ero contro “quel” progetto specifico, che avrebbe comportato l’ennesima colata di cemento in un’area della città. Ricordo che quel progetto prevedeva che, su un milione di metri quadrati di cemento, lo stadio avrebbe rappresentato il 14% del totale. Noi abbiamo migliorato il progetto rendendolo innovativo ed eco-sostenibile. Abbiamo ridotto le cubature del 50%, con edifici a ridotto impatto ambientale realizzati con gli standard energetici più avanzati al mondo e un superamento del rischio idrogeologico della zona».

Basteranno le opere pubbliche inserite nella seconda versione del progetto, quella cui avete lavorato negli ultimi anni?
«Secondo gli uffici sì. E me lo auguro. Ho però chiesto ulteriori approfondimenti e verifiche perché voglio essere sicura che, una volta realizzato lo stadio, tutto funzioni perfettamente. Tifosi e cittadini dovranno essere orgogliosi di questa opera. E lo saranno presto. Con il nuovo progetto unificheremo due strade molto importanti, Via Ostiense e Via del Mare: opera attesa da decenni. C’è poi un altro intervento molto interessante: la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano. Si tratta di un’area abitata che si allaga spesso quando piove: risolveremo un problema decennale per migliaia di persone».

A sei anni dall’inizio di questo percorso, può dirci cosa manca al progetto per completare l’iter amministrativo e ottenere le autorizzazioni finali?
«In primis, sto aspettando l’esito del parere che ho chiesto al Politecnico di Torino, poi penseremo alla variante urbanistica. Non è un atto dovuto ma ho ritenuto che, dopo tutto quello che abbiamo letto sui giornali, i cittadini abbiamo diritto ad un ulteriore approfondimento. Ci sono alcune questioni aperte: ad esempio, io continuo a ritenere che si dovrebbe investire di più sulla linea ferroviaria Roma-Lido che collega il centro a Ostia. Il progetto sarebbe ancora più bello e utile alla città. La Regione Lazio è proprietaria della linea e, da circa tre anni, ha 180 milioni per ammodernamenti su quella specifica tratta che non ha ancora speso».

La relazione preliminare del Politecnico di Torino che avete richiesto sui flussi di traffico parlava di “scenari catastrofici” per la viabilità del quadrante interessato. Come si risolverà questo problema?
«Al Politecnico abbiamo inviato un’integrazione dei dati, sottolineando tra le altre cose la strategia di mobilità sostenibile che la nostra Amministrazione sta mettendo in campo su tutto il territorio cittadino. In questo ambito generale va collocata anche l’analisi dei flussi di traffico locale per valutare al meglio le soluzioni. Sulla base di questa ulteriore documentazione verrà redatta la relazione definitiva. Faccio un esempio: in tutta la città stiamo puntando molto sulla “cura del ferro”, il potenziamento di tram e metropolitane, e quindi le soluzioni di mobilità per lo stadio dovranno prevedere certamente uno sviluppo di tutte le linee metroferroviarie. In questo senso guardo con interesse al potenziamento della Roma-Lido e delle altre linee ferrate del quadrante: posso confermare che il contributo economico del proponente sarà prioritariamente destinato all’acquisto di nuovi treni per l’intera linea. Mi auguro che anche la Regione Lazio, titolare della ferrovia, possa fare la sua parte».


Entella, 100 maglie per celebrare la partita di Roma

LA GAZZETTA DELLO SPORT - L’Entella ha vissuto il punto più alto della sua storia nella partita con la Roma (anche se persa 4-0). Così la società ha fatto realizzare (edizione limitata: solo 100 esemplari numerati) la maglia celebrativa, quella usata dalla squadra. Il cimelio sarà firmato dal presidente Gozzi domani alle 11 all’Entella Point che lunedì è rimasto chiuso. 


Contro il Toro otto vittorie in casa di fila

CORRIERE DELLA SERA - La Roma ha vinto tutte le ultime 8 partite giocate in casa contro il Torino in campionato, segnando 24 gol e subendone 7. L’ultima volta che il Toro ha giocato all’Olimpico giallorosso, però, il 20 dicembre 2017, si è imposto 2-1 negli ottavi di Coppa Italia (gol di De Silvestri e Edera). I giallorossi hanno chiuso l’andata a 30 punti, il peggior punteggio degli ultimi 9 anni, (…).Il Torino è la vittima preferita di Schick che gli ha segnato 3 gol: due con la Samp in campionato e uno con la Roma in Coppa ItaliaManolas ha realizzato contro i granata 2 dei 5 gol in A, all’Olimpico. Due gol al Toro anche per Dzeko, l’ultimo per decidere all’89’ l’incontro d’andata, (…).


Arrestato un altro capo della curva dell’Inter: «Il Natale a casa di Dede per preparare l’agguato»

CORRIERE DELLA SERA - Punta sempre più ai vertici degli ultrà interisti, a coloro che hanno organizzato militarmente l’agguato ai tifosi avversari, l’inchiesta sugli scontri prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre: a finire in carcere ora sono uno dei capi della curva dell’Inter e un esponente di quella del Varese, alleata dei nerazzurri, amico di Davide Belardinelli, il 39enne finito sotto le ruote di un’auto napoletana e poi morto in ospedale. Un attacco preceduto a Natale da un vertice strategico a Varese. Nino Ciccarelli, 49 anni, è il leader dei «Viking», gruppo di punta del tifo nerazzurro. Secondo l’inchiesta della Procura di Milano, (…), era uno dei pochi ammessi alla riunione prima degli scontri nel bar «Cartoon», ritrovo abituale interista. Le armi, bastoni, spranghe e una roncola, erano state nascoste ancora prima in un giardino pubblico. (…).. A indicarlo nella riunione riservata del «baretto» è stato Luca Da Ros, il 21enne interista che ha ottenuto i domiciliari dopo le sue ammissioni. Ma Ciccarelli, si legge nell’ordinanza d’arresto del gip Guido Salvini per rissa e lesioni aggravate, ha anche partecipato agli scontri. Le immagini di una telecamera di sorveglianza lo inquadrano alle 20.36 di Santo Stefano mentre zoppica ferito, «si tocca la gamba destra e si appoggia ad un cestino dell’immondizia». (…). Alessandro Martinoli, 38 anni, di Marchirolo (Varese), fa parte del gruppo «Blood ad honor» della tifoseria del Varese che, con una trentina di ultrà francesi del Nizza, era venutoadare man forte agli alleati interisti. Era arrivato al bar «Cartoon» con «Dede» Belardinelli ed è stato tra gli ultimi a vederlo ferito, ma ancora vivo. Le telecamere lo immortalano mentre, «armato verosimilmente di coltelli, si scaglia contro i napoletani cercando di colpirli». (…) La sera prima a Varese Martinoli era proprio in casa di Belardinelli, ha rivelato la vedova, a un vertice con altri 4 ultrà varesini e con Marco Piovella, un altro leader ultrà nerazzurro arrestato con due tifosi dell’Inter nelle scorse settimane perché accusato di essere uno degli organizzatori dell’agguato. Prima di entrare in ospedale, è a Martinoli che Belardinellisussurra «Rouge, sono tutto rotto». Lui stesso lo racconta alla figlia dell’amico, non agli investigatori.


Stadio, è bufera sulla bozza del Politecnico

CORRIERE DELLA SERA - La relazione del Politecnico di Torino sul nuovo stadio della Roma arriverà in Campidoglio a fine mese. Ieri il responsabile dello studio, professor Bruno Della Chiara, è intervenuto a Centro Suono Sport dopo le indiscrezioni sulla bozza che parlavano di progetto «catastrofico» sul fronte della mobilità. La bozza «è stata sottratta al Comune ed è stata anche contraffatta», spiega Della Chiara insinuando il sospetto di una «manina» all’interno degli uffici. (…). Ma dal Campidoglio assicurano: «Nessuna manomissione».

 


Lorenzo Pellegrini: «Se serve faccio anche il terzino. Io al Psg? Se lo sento, spengo la tv»

CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - La sua carriera è cambiata lo scorso 29 settembre, quando ha segnato di tacco il gol nel derby che ha portato in vantaggio la Roma (e la partita è finita poi 3-1 per i giallorossi). Prima di quel giorno Lorenzo Pellegrini era un giovane di belle speranze che non aveva ancora convinto tutti. Dopo è diventato un giocatore totale, capitano della Roma del futuro, la cui clausola rescissoria di 30 milioni di euro è diventata un pericoloso invito per i suoi (tanti) estimatori. Lui, però, è rimasto con i piedi per terra e pensa solo a fare bene con la Roma.

“Quando sento il mio nome accostato al Paris Saint Germain spengo il televisore, prendo la macchina e vado a Trigoria ad allenarmi” dice il centrocampista a Sky.

In Coppa Italia è tornato a giocare davanti alla difesa: “Sono a disposizione del mistercon l’Entella ho fatto il mediano e mi sono trovato bene. Quando gioco “alto” sono più libero, ma in questo momento farei anche il terzino per la mia squadra. La cosa che apprezzo di più del ruolo di trequartista è che si deve pensare un po’ meno alla tattica, mentre il mediano deve fare da schermo e non far trovare buchi in mezzo al campo. Cercherò di abituarmici. I miei riferimenti? Quando abbiamo giocato contro il Real Madrid mi ha colpito tantissimo Modric”.

E in vista del girone di ritorno“Bisogna migliorare ma, nonostante le difficoltà, io sono fiducioso: il quarto posto non è a rischio, sarebbe un’assurdità non arrivarci. Se potessi scegliere, però, mi piacerebbe giocare la finale di Coppa Italia, che è un nostro obiettivo, e ripetere la semifinale di Champions per la gioia dei tifosi: vedere la Roma disputare quella partita è stata un’emozione incredibile per tutti”.

In una squadra in cui la romanità è sempre stata presente, proprio i tifosi lo hanno individuato come l’erede ideale di Totti, De Rossi e Florenzi: “Rappresentare la propria città è una responsabilità bellissima. Un grande onore. Avere la fascia al braccio è un qualcosa in più e io lavoro insieme alla società per crescere”.


Il Tottenham pensa a Sanabria, alla Roma va il 50% in caso di vendita

Antonio Sanabria, attaccante del Betis Siviglia ed ex Roma, è finito nel mirino del Tottenham di Pochettino. Sul giocatore pende una clausola rescissoria da 30 milioni di euro e, se l'operazione alla fine dovesse andare in porto, la Roma incasserebbe il 50% della vendita. Lo riporta independent.co.uk.


Lo slalom gigante della Roma

IL TEMPO - AUSTINI - Adesso si fa davvero sul serio. Senza margine di recupero. La Roma inizia un mese di fuoco, sette partite da domani con il Torino fino all'impegno del 18 febbraio in casa col Bologna che seguirà di sei giorni l'andata degli ottavi di Champions con il Porto, in mezzo anche i quarti di Coppa Italia in gara secca con la Fiorentina. Tutti gli obiettivi sono in ballo, è il momento in cui si cammina perennemente sul filo che separa una stagione positiva da una fallimentare, con la sola corsa al quarto posto che concede ancora tappe intermedie. Ma i 30 punti racimolati nel girone d'andata sono un bottino troppo magro per concedersi errori nel ritorno.

Il messaggio del «vietato sbagliare» sembra recepito dal gruppo, nonostante acciacchi e influenze varie che hanno fermato diversi giocatori e lo stesso Di Francesco. L'intensità degli allenamenti è aumentata in questo inizio di 2019, le facce sembrano diverse, la voglia di riscatto massima. Basta sentir parlare Kolarov: «Vedo la squadra carica - racconta il terzino sul match program di Roma-Torino - fisicamente stiamo in forma anche perché tutti si sono allenati durante la sosta. Vogliamo fare un bel girone di ritorno. Sapevamo di poter avere una flessione, la stagione scorsa è capitato a gennaio, stavolta prima . Abbiamo avuto tanti infortuni, questo ha permesso ai nuovi arrivati di giocare di più e sentire veramente cosa sia la responsabilità. Spero che con quelli che erano fuori, più i giovani che sono veramente bravi, possiamo arrivare nei primi quattro posti: era il nostro obiettivo sin dall'inizio». Gli fa eco Lorenzo Pellegrini: «Restare fuori dalla Champions sarebbe un'assurdità». Consapevolezza e voglia, il mix necessario per affrontare un altro ciclo decisivo. Le prossime tre di campionato sono scontri diretti d'alta classifica: dopo il Torino, ecco l'insidiosa trasferta di Bergamo dove tra le «grandi» sin qui ha vinto solo il Napoli nel finale, poi una sorta di spareggio con il Milan. Ma il calendario mette contestualmente di fronte la Lazio alla squadra di Ancelotti e alla Juventus, mentre il Napoli se la vedrà con il Milan. Insomma sfide che determineranno una nuova classifica e chi resta dietro avrà meno spazio per rimontare. La Coppa Italia è sulla carta l'unico trofeo alla portata dei giallorossi, ma il tabellone è in salita: bisogna espugnare Firenze il 30 e, salvo impresa dell'Atalanta nei quarti, eliminare la Juventus in due partite nelle semifinali. Il futuro in Champions passa invece - quattro giorni dopo la trasferta col Chievo - per la sfida del 12 febbraio in casa col Porto (ritorno il 6 marzo), dove vanno costruite le basi della qualificazioni. O, quantomeno, non compromettere tutto in partenza.


Stadio rinviato a fine mese

IL TEMPO - MAGLIARO - Segnarsi la data: 31 gennaio. Questo è il giorno entro cui il Politecnico di Torino dovrà inviare alla Raggi la relazione definitiva sulla mobilità relativa al progetto Stadio della Roma. È stato necessario un accesso agli atti, fatto qualche giorno fa dal capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale, Andrea De Priamo, per avere le nuove scadenze stabilite fra l'Ateneo e il Campidoglio. Nel file a firma del direttore del Dipartimento Mobilità, Gian Mario Nardi (lo stesso che ha sottoscritto il con-tratto con l'Università piemontese), si legge: «Alla luce delle comunicazioni intercorse in teleconferenza nel mese di dicembre e della riunione tenutasi con l'Amministrazione capitolina nei primi giorni del mese di gennaio 2019 - durante la quale è stata ritenuta necessaria l'acquisizione del documento che richiama in sostanza gli interventi programmati nel redigendo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) ed inerenti al trasporto ferroviario aventi implicazioni sull'area oggetto di analisi - il Politecnico di Torino ha richiesto di poter fornire la relazione finale entro la data del 31 gennaio 2019».

Richiesta accolta. In sostanza, quindi, spetterà ai provvedimenti contenuti nel Pums convincere il Politecnico di Torino che la mobilità della zona può reggere e, quindi, certificare la bontà delle decisioni prese dall'Amministrazione 5Stelle di tagliare Ponte di Traiano e investimenti compensati sul trasporto pubblico per incassare il taglio delle tre torri di Libeskind. A rianimare un po' la giornata ci ha pensato proprio il professor Bruno Dalla Chiara, il responsabile per conto del Politecnico dell'analisi sui flussi di traffico. A Centro Suono Sport, il Professore alla domanda su come, nonostante la segretezza imposta dal Campidoglio al Politecnico, fosse uscita la relazione preliminare ha risposto: «È stata sottratta al Comune di Roma, è stata anche contraffatta perché c'era una scritta trasversale in filigrana con scritto "bozza interna riservata". La prima pagina per come l'ho vista io è stata modificata, sui contenuti non entro nel merito». Il Tempo per primo ha pubblicato la relazione preliminare, il 6 dicembre scorso. Nei 43 giorni trascorsi da allora non solo mai lo scoop è stato smentito ma, anzi, è stato confermato dalle dichiarazioni rese dal sindaco Raggi, dall'assessore all'Urbanistica, Luca Montuori, e dal consigliere Pietro Calabrese. E ieri fonti accreditare del Campidoglio hanno negato qualsiasi manomissione dei documenti. Ovviamente le dichiarazioni di Dalla Chiara hanno avuto immediata eco in Consiglio comunale con il capogruppo Pd, Giulio Pelonzi, che annuncia un'interrogazione alla Raggi e la ex 5Stelle, Cristina Grancio, che chiede la pubblicazione dell'atto originale o il sequestro delle carte da parte della Procura. Intanto Pallotta è pronto all'acquisto dei terreni: oggi rientra a Roma da Miami la delegazione di dirigenti che ha studiato le prossime mosse insieme al presidente.


Manolas c'è, Nzonzi prova. Florenzi out

IL TEMPO - AUSTINI - Un occhio all'infermeria, un altro (per adesso) più distratto al mercato. Monchi e Di Francesco lavorano su due binari per capire su quali forze contare nella seconda parte di stagione. De Rossi sta meglio, ha ripreso a correre e dalla prossima settimana dovrebbe iniziare a spingere: una sorta di «stress test» che condizionerà anche le scelte su eventuali acquisti. Monchi ha in testa un paio di possibili innesti, ma non vuole comprare tanto per comprare, non ha budget per investimenti ingenti a gennaio e, sulla carta, potrebbe anche decidere di non toccare il centrocampo. Soprattutto se De Rossi darà risposte incoraggianti. In difesa non sono al momento previsti innesti, anche se in via precauzionale è ripartito lo studio di qualche centrale «attaccabile» sul mercato: e vanno ancora stabiliti con certezza i tempi di recupero di Juan. Il brasiliano, col menisco interno lesionato, sta già meglio, nei prossimi giorni (forse oggi) lo visiterà il prof. Marianiper decidere se intervenire o meno chirurgicamente: in quel caso rischia uno stop di circa 6 settimane, altrimenti può cavarsela in un mesetto. Per il Torino torna invece disponibile Manolas, nonostante ieri si sia allenato a parte. Farà coppia con Fazio, mentre a destra alza bandiera bianca Florenzi ancora debilitato dall'influenza: Karsdorp spera nella seconda gara di fila da titolare e sfida Santon. Nzonzi oggi farà un provino per essere convocato, ma a centrocampo giocheranno i tre azzurri Cristante, Pellegrini e Zaniolo. Davanti tocca a Dzeko dal l', ai suoi lati Under e Kluivert, con il recuperato El Shaarawy e il rigenerato Schick pronti a entrare.


Di Priamo, FdI: "Spero che i lavori per lo stadio comincino entro quest'anno"

Andrea De Priamo, il capogruppo di Fratelli d'Italia al Comune di Roma, ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo spiegando il suo punto di vista e gli sviluppi sul progetto stadio. Queste le sue parole:

Sul parere del Politecnico.
"Ho ritenuto di dover fare un accesso agli atti e ho trovato curioso il fatto che non fosse stato comunicato il posticipo dall’amministrazione. Ci è stato risposto che sarebbe stata necessaria un’integrazione perché il Comune ha voluto interloquire con il Politecnico. Contenti di aver fatto chiarezza"

Il documento definitivo arriverà il 31?
"Sì, il dipartimento non è in possesso di nessuna relazione a oggi, neanche di quella pubblicata su Il Tempo. A oggi non c’è nulla"

Sulla contraffazione del documento.
"La denuncia è stata ridimensionata, sarebbe stata la pietra tombale sulla vicenda. Il presidente del Politecnico ha parlato di una differenza formale che non tocca il contenuto. Per ora noi questo documento non l’abbiamo visto"

L’inizio dei lavori entro quest’anno?
"Da tifoso lo auspico, ma non mi sento di poter condividere quello che ha detto la Raggi. Al suo posto sarei più cauto"

Come vi schiererete sulla variante urbanistica?
"Noi siamo una forza di opposizione che ha votato sempre contro e non voteremo favorevolmente in questo caso. Noi siamo favorevoli allo stadio, ma non condividiamo quello che c’è intorno. La cubatura concessa è enorme e sul tema mobilità non dà garanzie. Dopo la relazione guarderemo gli atti"

Perché si vota un progetto che secondo voi non funziona?
"Sono emersi elementi che, nonostante l’estraneità della Roma, non permettono di votare a cuor leggero. Gli stadi vanno fatti, ma non per questo ogni volta che si fa uno stadio si deve fare una città"


Baldissoni: "Per lo stadio nessuno slittamento"

Mauro Baldissoni, dirigente della Roma, è tornato nella capitale dopo l'incontro avvenuto a Miami con Pallotta. Alle ore 12:10 il dg, assieme a Fienga e Calvio è atterrato a Fiumicino e alle domande dei cronisti presenti riguardo lo stadio ha risposto:

"Nessuno slittamento sull'iter per il progetto stadio".