Dzeko, prove di pace. Resta lui il capitano

IL TEMPO - BIAFORA - Edin Dzeko giocherà dal primo minuto contro la Juventus e lo farà indossando la fascia da capitano della Roma. Una prospettiva inimmaginabile fino a qualche giorno fa, quando tutti erano convinti che il bosniaco sarebbe sceso in campo domenica prossima all’Olimpico con la maglia bianconera. Il blocco definitivo alle trattative con il Napoli per Milik però ha cambiato le carte in tavola, portando Dzeko, che era pronto a partire per Torino contento della nuova sfida, a rimanere a Trigoria.

Ora c’è da ricucire il rapporto con Paulo Fonseca, per il bene collettivo e in vista dei prossimi impegni. Rimane da capire però quanto la società abbia fiducia in Fonseca, viste le voci che vorrebbero Allegri come sostituto designato del portoghese; il livornese ha già discusso della possibilità di lavorare a Roma con il suo staff. Una frenata, quella relativa al cambio di centravanti, che ha fatto venire meno importanti plusvalenze per la nuova proprietà Friedkin, che oltre a quella con Dzeko avrebbe registrato 5 milioni di plusvalenza con i trasferimenti dei giovani Meloni e Modugno in Campania. Infine, c’è da completare il mercato, con Kalinic che si continua a proporre e l’Atletico che chiede un indennizzo da 1,5 milioni di euro per liberarlo. Per Smalling non sono state presentate nuove offerte dopo l’acquisto di Kumbulla e si valuta ancora l’opzione Marcao del Galatasaray.


Il papocchio. Roma, lista sbagliata: rischio 0-3

LEGGO - BALZANI - Una settimana di ordinaria follia terminata con un pasticcio madornale che può costare lo 0-3 a tavolino col Verona. Diawara, infatti, non sarebbe potuto scendere in campo in quanto nella lista ufficiale dei 25 giocatori consegnata dalla Roma ad inizio stagione non è stato inserito tra gli over 23 (gli anni compiuti a luglio). La Lega avrebbe mandato un alert al club che non è stato visto. Un errore incredibile che pagherà il segretario Longo pronto alle dimissioni anche se le colpe sarebbero più estese.

La Roma presenterà ricorso puntando sulla buonafede visto che nella lista over c'erano ancora 4 posti liberi. Il precedente Sassuolo (nel 2016 con Ragusa) costò la sconfitta ai neroverdi, si spera in una multa. Ma settimana folle è stata pure per Dzeko che sta per annullare il viaggio verso Torino per restare a Roma dove giocherebbe in giallorosso la sfida di domenica con la Juve. Uno scenario impensabile fino a due giorni fa. La trattativa per Milik, infatti, è quasi saltata dopo i dubbi sollevati da Friedkin e la richiesta di sconto a De Laurentiis. Roma e Juve si erano date ancora 24 ore, ma ieri i bianconeri hanno chiuso per Morata mentre Suarez finirà all'Atletico.

Una mossa che ha riportato il capitano vicino Trigoria dove ieri si è allenato regolarmente in attesa di novità. Ora le strade sono due: la Juve prende entrambi (difficile) o Dzeko resta nella capitale. Per la felicità della moglie Amra che proprio ieri ha postato una foto del figlio in maglia giallorossa. Nel primo caso non è da escludere la sorpresa Cavani che si è offerto in queste ore alla Roma. La permanenza, invece, sarebbe un indizio del probabile addio di Fonseca. Il portoghese non gode della piena fiducia della nuova proprietà che in caso di sconfitta con la Juve potrebbe prendere in mano la situazione e provvedere all'esonero. Anche perché Allegri non è più un sogno come a luglio. Max non vuole restare fermo un'altra stagione e avrebbe confidato ad amici in una cena di essere affascinato dal progetto di Friedkin. Un colpo di scena non è escluso già entro il week end. L'alternativa è Sarri. Due ex juventini nella settimana di Roma-Juve. Un altro scherzo di un folle mercato..


Juve: Morata. Dzeko ora deve restare

IL MESSAGGERO - Colpo di scena: l'imminente passaggio di Alvaro Morata alla Juventus blocca il trasferimento in bianconero di Edin Dzeko, mentalmente già a Torino. Ora la Roma dovrà fare di tutto per recuperare il centravanti che aveva staccato la spina per impiegarlo tra soli 5 giorni proprio contro la Juventus. Non sarà facile per il bosniaco premere il tasto reset dopo aver salutato la possibilità di finire in bianconero, anche per gli strascichi che ne deriveranno: il 9 rimprovera infatti a Fienga di non aver mai cercato una seria alternativa a Milik, qualora la trattativa col Napoli fosse dovuta saltare.

E poi ci sono gli attriti emersi con Paulo Fonseca dopo l'eliminazione contro il Siviglia in Europa League. Ora, a Trigoria, ci sarà da fare nuovamente i conti: il maxi stipendio di Dzeko sembra destinato a pesare ancora sulle casse della Roma, così si tornerà probabilmente sui propri passi tentando di cedere, ad esempio, Karsdorp, confermato dal tecnico quando ancora non si immaginava che il numero 9 potesse restare. E poi ci sono da piazzare Perotti, Fazio, Santon e Jesus.

Fonseca continua a chiedere Smalling, per il quale si prospetta un'operazione last minute, simile a quella dello scorso anno, mentre la Roma valuta altri profili, come quello di Marcao del Galatasaray.


Stop: niente Roma e Juventus. Milik e Dzeko, che fate?

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Non siamo ancora allo scontro totale, ma il caso Milik-Napoli seguirà con giorni piuttosto difficili per tutti i protagonisti della vicenda. Sarà difficile per De Laurentiis trovare un club disposto a pagare 30 milioni per il polacco, e dal canto suo l'attaccante non si smuove di un centimetro, continuando a pretendere gli ultimi due stipendi e garanzie sulla questione multe, che va avanti ormai da circa 10 mesi.

Sul giocatore è vivo l'interesse del Tottenham, che però ha nei piani di aspettare la scadenza del calciatore. Milik blocca Dzeko: il bosniaco probabilmente sarà costretto a restare alla Roma, che aveva ormai metabolizzato l'addio del bosniaco anche per questioni di bilancio e di età del calciatore. Il numero 9 giallorosso dovrà ora mettere da parte la delusione del mancato passaggio alla Juventus e le vecchie tensioni con Paulo Fonseca.


Gravina lancia l'allarme: «Il calcio verso il default»

IL MESSAGGERO - Arriva l'eco all'appello lanciato da Gravina qualche giorno fa. Il presidente della FIGC ha spiegato nella giornata di ieri la necessità di un intervento dall'esterno per permettere al calcio di superare questo momento critico. Le condizioni che sono maturate a seguito del Coronavirus, infatti, aprono scenari di default. Da qui la richiesta di un recovery fund che aiuti non solo la Serie A ma anche le realtà minori.


Calciomercato Roma: salta il passaggio di Olsen al Watford

IL TEMPO - La Roma continua a lavorare per cedere gli esuberi presenti in rosa, così da poter abbassare il monte ingaggi e regalare a Paulo Fonseca una rosa funzionale prima della fine del calciomercato. Tutto da rifare per la cessione di Robin Olsen: il portiere svedese che ha trascorso l'ultimo anno in prestito al Cagliari era vicino ad un trasferimento al Watford, ma secondo quanto riferisce il quotidiano la trattativa per il suo passaggio tra le fila degli Hornets sarebbe saltato.


Roma sconfitta a tavolino

IL TEMPO - AUSTINI - Un errore inammissibile in qualsiasi categoria. Figuriamoci se commesso in Serie A. La Roma perderà 3-0 a tavolino la partita di esordio a Verona, la prima ufficiale dell'era Friedkin, perché si è dimenticata di inserire Diawara nella lista dei calciatori over 22 consegnata alla Lega alla vigilia della partita. Incredibile ma tutto tristemente vero, non bastava essersi presentati al Bentegodi senza un centravanti utilizzabile e sprovvisti di un difensore centrale pronto a giocare, Fonseca non potrà tenersi neppure il misero punticino conquistato sul campo contro un rivale altrettanto pieno di problemi.

Oggi applicando le norme vigenti, il Giudice Sportivo Mastrandrea non potrà far altro che decretare la sconfitta dei giallorossi, relegandoli all'ultimo posto in classifica insieme alla Sampdoria battuta - ma sul campo - 3 a 0 dalla Juventus. L'articolo 9 del regolamento sulle rose approvato dalla Figc 2014 e poi aggiornato a giugno 2018 parla chiaro: «l'utilizzo in una gara di campionato di un calciatore non inserito nell'elenco dei 25 calciatori o inserito nei suddetto elenco in violazione delle disposizioni precedenti, comporta, per la società responasabile, la sanzione della perdita della gara».

E sperare che il ricorso già annunciato in via informale dalla Roma possa portare ad un ribaltamento della decisione è quasi inutile. Com'è stata possibile una svista così madornale? Tutto nasce dall’errore di chi era addetto a inviare la lista alla Lega (spetta alla segreteria sportiva, per questo ha deciso di dimettersi il responsabile Pantaleo Longo) entro le 12 di venerdì. Il regolamento permette di inserire 17 giocatori over 22 nell'elenco dei 25, oltre a 4 cresciuti nel vivaio (la Roma ha solo Pellegrini) e altrettanti formati in Italia (inseriti Mirante, Santon, Spinazzola e Cristante).

Per gli under 22 (fino al 2018 erano gli under 21), quindi quest'anno tutti i ragazzi nati dal 1998 in poi, basta invece comunicare il numero di maglia perché non c'è un limite numerico di giovani utilizzabili. Visto che nello scorso campionato Diawara risultava tra i baby dell'elenco libero, chi ha compilato la lista ha dimenticato di spostarlo nello slot giusto. Il paradosso, che di una dimenticanza e non di una furbata, è che invece di 17 giocatori over 22 la Roma ne ha inseriti solo 13 in rosa. Per Diawara c'erano quindi ben 4 posti liberi. Al momento della consegna della formazione all'arbitro era ancora possibile salvarsi, non mandando in campo il centrocampista. E' scattato infatti l'alert automatico della Lega, ma invece di correggere l'errore si è completato il pasticcio: la Roma, in una telefonata, ha chiesto il motivo dell'alert ma non avrebbe ricevuto spiegazioni compiute stando a quanto raccontato da Trigoria. «Non siamo in grado di capire, poi vi diremo» sarebbe stata la risposta della Lega ma a quel punto nessuno si è reso conto che Diawara non aveva i titoli per giocare, nonostante sia un regolare tesserato giallorosso.

Un caso diverso da Pescara-Sassuolo, dove i neroverdi persero a tavolino per il mancato arrivo in Lega della pec con cui veniva inserito Ragusa sceso poi in campo. Nella circostanza di Verona si tratta invece di una pura svista. In buona fede, sì, ma gravissima. Una volta ricevuta oggi l'ufficialità del provvedimento del Giudice Sportivo, la Roma metterà in moto i legali per il ricorso da proporre alla Corte Sportiva d'Appello e poi, eventualmente, al Collegio di Garanzia. I margini per un successo sono quasi nulli, l'unico vero appiglio può essere la mancanza di spiegazione ricevuta dalla Lega al momento dell'invio dell'alert.

Il discorso sulla buona fede non ha invece alcun peso giuridico, nonostante sia vero che la Roma non abbia tratto vantaggi schierando Diawara dal momento che aveva piena libertà di inserirlo in uno dei quattro posti liberi.

Insomma l'avventura romanista di Friedkin non poteva iniziare in modo peggiore. E adesso, chissà, avrà ancora più chiara una cosa che già lo era: senza un'area sportiva strutturatale difficoltà non arrivano solo sul mercato ma si va incontro a disastri come quello di Verona.


La Juve scarica Dzeko: resta lui, niente Milik

IL TEMPO - BIAFORA - Non è destino. Alle prime avvisaglie di problemi tra Roma e Napoli per la questione Milik, ironicamente dall'entourage di Dzeko scherzavano sul fatto che potesse saltare anche il trasferimento alla Juventus, sulle orme di quanto successo nelle passate stagioni con gli affari con Chelsea e Inter. Quelle che erano soltanto battute si sono tramutate ieri in una dura realtà, con i bianconeri che si sono stancati di aspettare le altre squadre e hanno chiuso in fretta e furia la trattativa per Morata.

Già domenica, una volta registrato che il weekend non aveva portato nessun passo avanti nelle discussioni tra Fienga e De Laurentiis, Paratici si era mosso per lo spagnolo che l'Atletico Madrid ha messo alla porta in virtù dell'accordo con Suarez. L'arrivo di Morata, già atterrato ieri a Torino, blocca definitivamente l'acquisto di Dzeko, costretto suo malgrado a restare alla Roma dopo che si vedeva virtualmente con la maglia bianconera e dopo essere rimasto per tutta la partita in panchina contro il Verona: fuori dal Bentegodi era addirittura pronta una macchina della società di Agnelli per portare il bomber in Piemonte nel post-gara.

La tematica più delicata ora riguarda il rapporto tra il bosniaco e Fonseca (anche se aleggiano i fantasmi di Allegri e Sarri): in questi giorni sarà necessario mettere i due intorno a un tavolo e risolvere ogni questione, compresa quella della fascia da capitano, per affrontare la stagione nella maniera migliore. Un altro protagonista che resta con il cerino in mano è Milik, che dopo aver superato la visita alle ginocchia di venerdì (ad accompagnarlo il medico della Roma) e aver parlato a più riprese con Fonseca era convinto di diventare l'attaccante titolare della squadra capitolina, che ha però cambiato le carte in tavola con il Napoli cercando di rivedere le condizioni dell'operazione in modo da prevenire eventuali infortuni futuri. Una mossa, che aggiunta alle pendenze da risolvere tra il giocatore e De Laurentiis, ha del tutto impantanato l'affare: ieri sera c'è stata una cena tra i due club, ma sembra pressoché impossibile che si arrivi ad una nuova stretta di mano.

Intanto in uscita è saltato il trasferimento di Olsen al Watford, mentre in entrata si continua a lavorare per Smalling o per Marcao del Galatasaray e per Arias dell'Atletico Madrid, una trattativa svelata dal ds degli spagnoli Berta.


Giudice Sportivo, confermata la sconfitta a tavolino per la Roma contro il Verona

Il Giudice Sportivo ha emesso i propri verdetti dopo la prima giornata di campionato.
Brutta batosta per la Roma, che si è vista togliere il punto conquistato a Verona a seguito dell'errore nell'inserimento in lista Over22 di Diawara. Questa la decisione del Giudice Sportivo:

"letti gli atti relativi alla gara Soc. Hellas Verona e Soc. Roma e considerato che la società Roma ha impiegato un calciatore non iscritto nella “Lista dei 25” comunicata a mezzo PEC in data 14 settembre 2020 alle ore 12.14, nonostante fosse divenuto un “over 22”, in violazione dunque del divieto di utilizzo di cui al punto 8 del Comunicato Ufficiale F.I.G.C. N. 83/A del 20 novembre 2014 come successivamente modificato con Comunicato Ufficiale F.I.G.C. n. 76 del 21 giugno 2018;

ritenuto, pertanto, di dover applicare la sanzione della perdita della gara prevista al punto 9 del detto Comunicato Ufficiale F.I.G.C. N. 83/A;

P.Q.M.

delibera di sanzionare la Soc. Roma con la punizione sportiva della perdita della gara per 0-3".


Il giallo del bomber: affare Milik, Roma e Napoli ancora in stallo. E intanto Dzeko s'impunta: vuole solo la Juve

LEGGO - BALZANI - L'aereo Friedkin è ancora fermo al gate, ma il pilota è tutto tranne che spaventato. I problemi emersi a Verona e una campagna acquisti fin qui deludente non permettono il decollo di una Roma alle prese con un giallo di mercato con pochi precedenti. Il nuovo presidente, però, è più presente che mai e intende seguire da vicino ogni dettaglio della vicenda

GIALLO MILIK - Oggi doveva essere il primo giorno a Trigoria per Milik. E invece il polacco si ritrova ad allenarsi da solo in una Napoli che lo ha scaricato. I motivi? La bega con De Laurentiis, riguardante la multa non pagata per l'ammutinamento post Salisburgo, pesa. Ma non è l'unica ragione. Friedkin ha preteso la visita di Milik in Svizzera per testare la condizione delle ginocchia. E dopo qualche ora ha chiesto uno sconto al Napoli. Il club ieri si è affrettato a smentire con un comunicato anche perché Milik era andato su tutte le furie: L'AS Roma smentisce qualsiasi illazione sullo stato della trattativa e ancor di più sulle condizioni fisiche del calciatore, per il quale nutre profonda stima e rispetto. Non commenta mai e mai commenterà, né in una comunicazione ufficiale né in via confidenziale, lo stato di salute o la forma fisica di un calciatore di un'altra società. Una mossa diplomatica che non fuga i dubbi. La trattativa prosegue, ma lo stesso Milik si è irrigidito e ora pensa alla fuga in Premier. La bilancia pende con forza ancora dalla parte della Roma.

L'IRA DI DZEKO - Lo stop a Milik ha avuto ripercussioni anche sull'affare Dzeko-Juve. Il bosniaco sarebbe dovuto scendere in campo a Verona, ma secondo alcuni rumors avrebbe rifiutato a poche ore dal match. Il club bianconero alzerà leggermente l'offerta (18 milioni) e pare impossibile ormai vedere ancora Dzeko con la maglia della Roma. Domenica, quindi, Fonseca potrebbe ritrovarselo da avversario ma non avere ancora un numero 9 a disposizione. Un paradosso che ha fatto infuriare i tifosi. Nel mirino anche Fonseca (Non l'ho fatto giocare per preservarlo) già messo sulla graticola soprattutto dopo la sibillina dichiarazione di Allegri a Ballando con le stelle: Allenare la Roma? Vediamo.

LE ALTERNATIVE - Se entro le prossime 48 ore non si sbloccherà Milik la Roma andrà su altre piste. Quasi impossibile quella che porta a Morata, più alla portata quella per Jovic che il Real ha pagato 60 milioni un anno fa e che ora potrebbe cedere in prestito con diritto di riscatto. Più indietro Giroud e Belotti mentre per il ruolo di vice sale la candidatura dell'argentino Bustos.


Per Milik è ancora rimpallo con De Laurentiis

IL TEMPO - BIAFORA - Un weekend interlocutorio, che non ha fatto registrare passi avanti nell'operazione che dovrebbe portare Milik ad essere il centravanti titolare della Roma e Dzeko quello della Juventus. Dopo la cena di sabato sera tra uno degli agenti del polacco e il ds del Napoli Giuntoli ieri tutti i protagonisti della vicenda non sono ancora riusciti a trovare un accordo sulle varie questioni in ballo, con l’entourage dell'attaccante dei partenopei che ha confermato che da parte del club di Friedkin è cambiata l’offerta presentata a De Laurentiis per ciò che riguarda una parte dei bonus.

Viene poi ribadito che le visite mediche sono state superate a pieni voti, come ha sottolineato la stessa Roma in un comunicato: «Smentiamo qualsiasi illazione sullo stato della trattativa e ancor di più sulle condizioni fisiche del calciatore, per il quale nutriamo profonda stima e rispetto. Respingiamo l’attribuzione di qualunque giudizio sulle condizioni fisiche del giocatore».

Intanto in difesa, in attesa di sviluppi su Smalling, c'è da segnalare che nei giorni scorsi, prima di formalizzare l'affare Kumbulla, i giallorossi hanno fatto un’offerta al Galatasaray per arrivare a Marcao (centrale mancino). I turchi hanno rifiutato due proposte - l’ultima da 13 milioni - e ne chiedono almeno due in più. Da Trigoria restano interessati nonostante la priorità sia l'inglese del Manchester United.