Rivoluzione Friedkin: Rangnick, Allegri o Sarri, la Roma è già nel futuro

IL TEMPO - AUSTINI - La Roma di oggi, con Fonseca in panchina e Fienga dirigente plenipotenziario, non sarà quella di domani. Sotto traccia, con la discrezione che li contraddistingue, i Friedkin stanno costruendo un piano alternativo. Lo stesso Fienga lavora insieme ai procuratori e ai suoi contatti nel mondo del calcio italiano per impostare un nuovo ribaltone, da proporre alla proprietà non appena si renderà necessario. Insomma la posizione di Fonseca è tutt'altro che solida, per ora il portoghese resta in sella ma è già sotto esame.

Nel frattempo l’area sportiva dovrà presto avere un altro protagonista. Perché così non si va lontani e la rosa a dir poco parziale con cui la squadra si è presentata a Verona è la dimostrazione palese delle difficoltà. Tre i nomi attorno a cui ruotano gli scenari di un futuro più vicino di quanto si possa immaginare: Rangnick, Allegri e Sarri.

Il manager tedesco, che è stato a un passo dal Milan (qualcuno parla addirittura di accordi firmati) prima della conferma di Pioli, ha risolto il contratto con la Red Bull, dove ricopriva il ruolo di responsabile dello sport e dello sviluppo calcistico. Da allenatore a direttore, negli anni Rangnick ha allargato il raggio d’azione e ora cerca una nuova realtà dove portare le sue idee. Sono stati gli uomini del fondo Elliott - i proprietari del Milan - a presentarlo a Dan Friedkin, che ha incontrato Rangnick a Londra qualche giorno dopo il closing con Pallotta. Una prima chiacchierata per conoscersi e a quanto pare il patron giallorosso è rimasto favorevolmente impressionato. Da qui si spiega l'uscita allo scoperto del tedesco, che in un'intervista del 30 agosto al Corsera ha parlato con cognizione di causa della Roma: «Ha vinto l’ultimo dei suoi scudetti 20 anni fa - ha ricordato l’ex uomo della Red Bull - e l’ultima Coppa Italia 12 anni fa», per poi elogiare i Friedkin definendoli «imprenditori di successo che cercheranno di rimettere la Roma sulla strada della vittoria». Parole non certo casuali. Ma cosa verrebbe a fare Rangnick alla Roma? Il direttore sportivo o l'allenatore? Lui vorrebbe tutti i poteri, Friedkin è tentato e ci ragiona su.

Intanto Allegri rappresenta un'opzione concreta per la panchina, qualora il club giallorosso decidesse di sostituire Fonseca. L'ex tecnico bianconero è libero e ha contatti con la Roma. Diretti e indiretti. Per ora si tratta di conversazioni informali, ma l'ipotesi di una chiamata esiste davvero. Ecco perché Allegri, durante le prove a Ballando con le Stelle, non sapendo di essere in diretta (siamo sicuri?), ha risposto così all’istruttrice che gli chiedeva se sarebbe venuto alla Roma: «Vediamo, non si sa. Devo rientrare perché... basta». Non ce la fa più a stare fermo Max, è stato a un passo dalla panchina dell'Inter, ora lo intriga quella giallorossa, a meno di una chiamata improvvisa da Parigi. O da Milano.

E Sarri? Il suo nome è «spinto» dagli agenti vicini a Fienga e dallo stesso Paratici, che ha ottimi rapporti con il Ceo romanista ma non sembra intenzionato a raggiungerlo a Trigoria, nonostante sia in uscita dalla Juventus. Il diesse bianconero punta più in alto, a club del livello del Barcellona per intenderci, intanto sta aspettando di chiudere l’affare Dzeko, a dir poco imbufalito per quanto accaduto nel weekend. Ma Paratici e Fienga non avevano fatto i conti con Friedkin, che ha bloccato l’operazione dopo le visite mediche di Milik, chiedendo di inserire nei contratti col Napoli il diritto a uno sconto qualora il polacco si infortunasse in futuro. Sì, i nuovi proprietari texani hanno iniziato a incidere. Com'è giusto che sia.


Terzino destro, centrale e regista: a Paulo non manca solo il bomber

IL MESSAGGERO - Non passi il principio che alla Roma serva solo un attaccante. Serve anche il suo vice, manca il centrale di difesa (e per Fonseca non deve essere uno qualsiasi, ma uno preciso: Smalling)  e il terzino destro. A coprire quel ruolo ad oggi ci sono Karsdorp, Peres e Santon. Nessuno dei tre è affidabile al cento per cento.

Radio mercato ci ha detto in questi mesi che Fonseca avrebbe gradito anche un regista vero, visto che Diawara e Veretout hanno caratteristiche diverse. Si era parlato di Torreira, che poi è stato mollato. Anche lì ci sono calciatori in abbondanza (possibile la virata tattica, passando al 4-3-2-1), ma nessuno è un regista, un organizzatore di gioco. Non lo è Cristante, che adesso sta addirittura facendo il centrale ma lui si sente un centrocampista offensivo, di inserimento; non lo è Pellegrini, già sperimentato ad inizio della scorsa stagione in quel ruolo. Queste esigenze verranno evase nel caso in cui si presentasse l'occasione.


Ora Dan inizia a fare sul serio e cambia tutto

IL TEMPO - CARMELLINI - Non ci hanno messo molto: per fortuna. Ai Friedkin è bastato probabilmente quanto visto nella loro prima uscita italiana, sabato sera al Bentegodi, per capire che c'era bisogno di metterci le mani.

Anzi, forse quella è stata solo la conferma di quanto pensavano, perché quando sono piombati a Verona dopo aver stretto mani e rassicurato tutti, avevano già deciso di intervenire: o comunque si erano già guardati attorno. E lo dimostra il fatto che qualche giorno prima c’era stato a Londra l’incontro non certo con uno qualsiasi. Perché Ralf Rangnick (ex giocatore, allenatore e adesso dirigente sportivo di rilievo) è abituato a decidere tutto, uno al quale devi consegnare le chiavi e poi fidarti: una scelta netta, senza mezzi termini che boccia o comunque spazza via tutto quello che c’era prima. È chiara quindi l'intenzione di entrare subito nel merito, sistemata la pratica amministrativa, anche della direzione tecnicadiuna squadra lasciata, nonostante la buona volontà di tutti, da sola: senza una strada da seguire.

Sbagliato credere che persone, pur valide dal punto di vista manageriale, che si sanno muovere alla grande nei palazzi del potere, possano con altrettanta efficacia costruire una squadra di calcio: fare incontri con i procuratori, valutare giocatori, prendere decisioni prettamente tecniche.  Quello è un altro mestiere. Ognuno faccia il suo di lavoro e pensare di risolvere tutto semplicemente cambiando l’allenatore è quantomeno riduttivo per una società lungimirante.

La ricorsa al nome roboante in grado di scaldare il cuore dei tifosi, potrebbe sembrare il goffo tentativo di lasciare tutto com'è: e i Friedkin su questo invece sembrano pensarla diversamente. Qui si cambia, anche tutto se serve, all'insegna di quel progetto (il solo pronunciare questo termine fa tremare i tifosi giallorossi visti i precedenti) di crescita preventivato da una nuova proprietà che ha deciso di entrare a fari spenti, senza i clamori e gli annunci costati così cari a Pallotta &Co.. È chiaro come, a differenza del tycoon di Boston, la famiglia Friedkin ha messo e metterà nella Roma soldi «propri» e non provenienti da un fondo comune. Quindi massima attenzione agli investimenti, spendere si, ma con oculatezza: ed è questo forse il motivo che ha consigliato a papà Dan di mettere un uomo «pratico» del settore al fianco del figlio Ryan che resterà in pianta stabile nella Capitale.

Una persona in grado di dare consigli giusti, di muoversi con disinvoltura tra gli squali che vivono nell'immenso acquario chiamato calcio e di far crescere questa Roma alla sua seconda esperienza americana: senza nulla togliere a chi la sta gestendo in questo momento. Dan sta iniziando a fare sul serio.


Allenamento Roma, ripresa lunedì mattina alle ore 10

La Roma, dopo l'impegno odierno contro il Verona, potrò usufruire in una domenica di totale riposo.
Gli allenamenti, infatti, sono stati fissati per lunedì mattina alle ore 10; quando Fonseca ed i suoi inizieranno lavorare in vista del big match contro la Juventus.


Hellas Verona vs Roma 0-0 | Solo un punto per la Roma alla prima stagionale

VIRGINIA RIFILATO - Primo impegno stagionale per la Roma, che ritorna al campionato e ad una nuova stagione sportiva. I giallorossi saranno di scena in trasferta contro il Verona.
Per questo impegno mister Fonseca opta per Mirante come portiere; con linea difensiva a tre composta da Mancini, Cristante e Ibanez. Diawara e Veretout in mezzo al campo con Spinazzola e Karsdorp sugli esterni. Mkhitaryan scelto come prima punta, con alle spalle Pellegrini e Pedro.

FORMAZIONI UFFICIALI

VERONA (3-4-1-2): Silvestri; Cetin, Gunter, Empereur; Faraoni, Tamèze, Veloso, Dimarco; Danzi; Tupta, Di Carmine.
A disposizione: Berardi, Pandur, Dawidowicz, Casale, Ilic, Rüegg, Bocchetti, Barak, Lovato, Stepinski, Udogie.
Squalificati: -.
Diffidati: -.
Indisponibili: Benassi, Lazovic, Magnani.
Allenatore: Juric.

ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Diawara, Veretout, Spinazzola; Pedro, Pellegrini; Mkhitaryan.
A disposizione: Pau Lopez, Boer, Santon, Calafiori, Kumbulla, Villar, Perez, Kluivert, Antonucci, Dzeko.
Squalificati: -.
Diffidati: -.
Indisponibili: Bruno Peres, Pastore, Perotti, Zaniolo.
Allenatore: Fonseca.

Arbitro: Chiffi.
Assistenti: Preti- Rossi
IV Uomo: Giua.
VAR: Irrati.
AVAR: Tolfo.


Fonseca: "Nel secondo tempo non abbiamo controllato bene il match, ma ho ricevuto segnali positivi"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato ai media dopo il pareggio contro il Verona:

FONSECA A DAZN

Con Dzeko sarebbe andata diversamente?
Non possiamo dirlo, penso che abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, abbiamo sbagliato 4-5 occasioni da gol, se segniamo la partita cambia. Nella ripresa abbiamo sbagliato nelle seconde palle, però nel finale abbiamo creato altre tre occasioni per segnare”.

Come sta la squadra fisicamente?
Sono state 3 settimane difficili, però fisicamente stava bene. Non abbiamo controllato bene il match nel secondo tempo perché non recuperavamo le seconde palle”.

Avete concesso troppo dietro?
L’Hellas Verona ha giocato spesso lungo e non siamo riusciti a recuperare le seconde palle, mi è piaciuto il primo tempo quando dialogavano Mkhitaryan, Pellegrini e Pedro. Perez non sta bene fisicamente perché ha avuto il COVID-19”.

Perché Dzeko non ha giocato?
Per lui è stata una settimana molto difficile, ho fatto questa scelta per preservarlo”.

La Roma ha bisogno di un altro attaccante?
Mkhitaryan gioca molto bene come falso nueve, però abbiamo bisogno di un altro attaccante e stiamo lavorando per trovare la migliore soluzione. Abbiamo bisogno di un altro attaccante”.

Qual è la caratteristica più importante che deve avere la prima punta della Roma?
Ci serve un attaccante che attacchi bene lo spazio, la profondità”.

Continuerai a usare la difesa a 3?
Mi è piaciuto questo sistema nella scorsa stagione, a Cagliari scorsa settimana abbiamo giocato a 4 ma a me piace vedere la squadra così”.

Dzeko giocherà Roma-Juventus con quale maglia?
Vediamo, vediamo”.

In una situazione normale, Dzeko avrebbe giocato?
Sì (ride, ndr)”.

Si è sentita la presenza dei Friedkin allo stadio?
Sono presenti e molto vicini alla squadra, è sempre importante per noi sentire questa vicinanza

FONSECA A SKY

Dzeko?
È stata una settimana difficile per lui, ho voluto preservarlo. Parliamo sempre, oggi la scelta è stata di non utilizzarlo”.

Perché lo hai convocato?
Era importante che stesse sul gruppo e farlo giocare in caso di bisogno. Non c’è stato bisogno di farlo entrare”.

Due punti persi stasera?
Vedremo alla fine se sono stati due punti persi. Penso che abbiamo giocato per vincere, un primo tempo molto positivo. Non è facile giocare qui, abbiamo creato 4-5 occasioni da gol. Nel secondo tempo ci siamo abbassati e non abbiamo recuperato sulle seconde palle per ribaltare l’azione. Penso però che abbiamo fatto molte cose buone, ho ricevuto segnali positivi soprattutto nel primo tempo”.

Siete calati fisicamente nel secondo tempo?
Magari c’è stato un problema di aggressività nel recuperare le seconde palle. Ne abbiamo perse molte e abbiamo fatto uscire il Verona. Le seconde palle sono state il problema principale”.

Mirante è il titolare?
Ho parlato con Savorani e abbiamo scelto Antonio, è stata una scelta naturale”.

Dzeko non ha voluto giocare?
No, ho deciso io. Io parlo con i giocatori, ma decido io

Smalling è una necessità o basta Kumbulla?
Si, per me è importante che arrivi”.

Milik?
Non parlo di Milik, non è un nostro giocatore. Se arriva ne parlo”.

Basta Milik o serve un altro attaccante?
Vediamo innanzitutto se arriva Milik o rimane Dzeko”.

Soddisfatto del mercato?
Si, questa settimana in cui i Friedkin sono stati vicini alla squadra è stata importante”.

FONSECA A ROMA TV

Cosa le è piaciuto e cosa no?
Mi è piaciuto il primo tempo, Pedro, Pellegrini e Mkhitaryan con Spinazzola hanno creato tante occasioni. Se segni, la partita cambia. Abbiamo creato molto e non è facile contro il Verona. Nella ripresa non mi è piaciuta la squadra sulle seconde palle, secondo me è stato il problema principale. Non ci ha permesso di attaccare nella ripresa”.

La Roma ha tanta qualità davanti
Abbiamo avuto un momento di qualità, contro una squadra che non lascia attaccare è positivo. Abbiamo fatto molto bene in zona offensiva, mentre in zona difensiva ci siamo mossi bene sulla prima palla”.

Ha pensato di passare alla difesa a 4?
No, contro il Verona serve avere sicurezza difensiva e non ci ho pensato”.

Oggi il Verona era in emergenza: si poteva fare di più?
Sì, potevamo fare di più, sfruttare le occasioni avute. Abbiamo avuto occasioni per andare alla ripresa sul due o tre a zero. Non dobbiamo creare occasioni, ma sfruttarle”.

Com’è la situazione a destra?
Peres è arrivato da due giorni, Karsdorp ha giocato bene ma dobbiamo vedere la sua forma col medico, Spinazzola ha giocato molto bene”.


Paro: "Abbiamo fatto una partita importante contro una squadra già rodata"

Matteo Paro, allenatore in seconda del Verona, ha parlato ai media dopo il match contro la Roma:

PARO A DAZN

La squadra si è sciolta grazie alle urla di Juric dalla tribuna?
Abbiamo affrontato una squadra molto forte tecnicamente, abbiamo provato ad accorciarla ma la Roma è molto forte, all’inizio ci hanno messo molto in difficoltà. Una volta prese le misure, abbiamo creato diverse occasioni, conquistato campo e le seconde palle, penso che i ragazzi abbiano fatto una partita veramente importante contro una squadra già rodata, noi avevamo interpreti nuovi che hanno giocato bene”.

Cosa avete cambiato nel secondo tempo?
Quando incontri gente come Mkhitaryan, Pellegrini che non sbagliano mai, abbiamo dovuto aumentare quel 5-10% per metterli in difficoltà, sapevamo che affrontando una squadra con lo stesso sistema di gioco, diventano fondamentali i duelli individuali”.

Mercato?
La società sa cosa ci serve, abbiamo perso calciatori fondamentali e, per mantenere lo stesso livello dell’anno scorso, servono giocatori fondamentali. La società sta lavorando, poi questa è una stagione particolare, c’è poco tempo per lavorare e per creare una nuova squadra competitiva servono giocatori”.

Ti ispiri a Gasperini e Juric?
Ho lavorato con tutti e due, hanno lo stesso modo di vedere il calcio con i dovuti adattamenti alle squadre e ai calciatori che hanno in rosa, penso siano due allenatori preparati che stanno dimostrando veramente tanto”.

Come vi allenate per mantenere questa forma?
C’è bisogno di una preparazione fisica importante, non è niente di particolare, una volta che ti abitui ai nostri metodi di lavoro vai tranquillo. Il nostro è un modo di fare calcio che richiede una preparazione particolare che può regalare soddisfazioni”.

PARO A SKY

Il match?
Un punto importantissimo. I ragazzi hanno fatto una prestazione incredibile, Danzi ad esempio non giocava dalla settima di andata dell’anno scorso e ha retto il confronto per Veretout. Sono contento perché siamo cresciuti nel secondo tempo. Prestazione ottima”.

Cosa è cambiato nel secondo tempo?
In questo momento i cambi sono fondamentali e aiutano. La Roma nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, tecnicamente loro sono fortissimi e se gli lasci spazi è dura. Aumentando la pressione li abbiamo fatti giocare peggio e abbiamo guadagnato campo”.

La scelta di lasciare Zaccagni fuori dall’inizio?
Zaccagni aveva un problema, si è allenato poco con la squadra e abbiamo preferito mettere i giocatori che stavano meglio fisicamente”.

Serve qualcosa sul mercato?
Penso che la società e il mister si siano confrontati e sappiamo tutti che per affrontare un’altra stagione competitiva abbiamo bisogno di giocatori. La società sta lavorando, è una stagione particolare, ma la società sa che per affrontare una stagione come quella dello scorso anno c’è bisogno di giocatori”.

Çetin e Lovato sono i nuovi Rrahmani e Kumbulla?
"Il nostro modo di fare calcio rimane lo stesso. Se troviamo ragazzi come loro siamo contenti e continuiamo a lavorare".


Cristante: "Buon primo tempo, ci è mancato solo il gol"

Bryan Cristante, centrocampista della Roma, ha parlato ai media dopo il match contro il Verona:

CRISTANTE A DAZN

Come ti trovi nella difesa a 3?
Non è il mio ruolo, però se c’è bisogno mi adatto”.

Può essere un “plus” questa posizione?
Tra qualche anno magari, se non mi vanno più le gambe, arretrerò. So che è una posizione che posso fare, c’è tempo per crescere”.

Ti piace questo tipo di soluzione?
Senza dubbio, nel gioco passa spesso la palla in difesa e c’è possibilità di impostare anche da lì”.

CRISTANTE A ROMA TV

Che partita è stata?
Abbiamo giocato bene nel primo tempo, il Verona gioca bene e pressa molto, abbiamo creato tanto e ci è mancato solo il gol”.

Come ti trovi in difesa?
Se c’è bisogno ci gioco, non è il mio ruolo ma mi adatto. Ora ci sono i nuovi difensori e tornerà a centrocampo”.

Nella ripresa la Roma è sembrata più disunita
Abbiamo giocato bene anche nella ripresa, siamo alla prima di campionato ed è subentrata un po’ di stanchezza, ma abbiamo giocato una buona partita”.

Perché non chiedi al mister di giocare sulla trequarti?
Le scelte le fai il mister, io gioco dove mi chiede”.


La Roma riparte da Verona: Fonseca rilancia l'ex Kumbulla

LEGGO - BALZANI - Quaranta giorni per cambiare tutto pur cambiando poco. Il campionato della Roma riparte domani sera da Verona a più di un mese dalla sconfitta col Siviglia in Europa League.  Un'estate anomala che ha visto il passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin e un mercato decollato da troppo poco per aspettarsi di vedere un'altra Roma già al Bentegodi. Così Fonseca riproporrà una squadra molto simile a quella della scorsa stagione con due incognite legate ai nuovi arrivati. Ieri, infatti, è stato definito il passaggio di Milik dopo l'incontro risolutore a Trigoria con l'agente del polacco che firma un quinquennale da 4,5 milioni più bonus, mentre al Napoli finiranno circa 25 milioni comprensivi del cartellino del giovane Bouah.  Qualche ora prima ecco le prime parole giallorosse di Kumbulla che ha scelto il numero 24 e arriva in prestito con riscatto al 2022: «La Roma era irrinunciabile. Farò di tutto per non deludere». Il difensore sosterrà il primo allenamento e potrebbe esordire proprio contro la sua ex squadra all quale sono stati girati i giovani Cancelleri e Diaby. Più difficile vedere dal primo minuto Milik che entrerà oggi per la prima volta a Trigoria. Non ci sarà, però, nemmeno Dzeko, passato alla Juve. Se il campionato inizia, il mercato prosegue di corsa: Perotti è vicino al Fenerbahce per 3 milioni, Fazio alla Fiorentina, Under passa al Leicester, mentre proseguono i colloqui con l'Arsenal per Torreira e con l'Udinese per De Paul. In difesa Smalling spera ancora e continua ad allenarsi in solitaria a Manchester.


Affare Milik-Dzeko. De Laurentiis frena

IL TEMPO - BIAFORA - Una riunione fiume, conclusa soltanto nella tarda serata di ieri, ha sancito che Milik è molto vicino alla Roma e che non appena appena verrà formalizzato l'arrivo dell'attaccante ex Ajax ci sarà l'addio di Dzeko, pronto a cambiare aria e ad indossare la maglia della Juventus a 5 anni dal suo arrivo a Fiumicino. La giornata giallorossa è iniziata con l’arrivo alle 11.30 a Trigoria di Pantak e De Vecchi, agenti incaricati di portare a termine la trattativa per conto del polacco, che dopo le chiamate di mercoledì di Fonseca e Fienga aveva già aperto in maniera importante ad un trasferimento nella Capitale. In rappresentanza della Roma erano presenti al tavolo il Ceo e l’intermediario Giuffrida, con Ryan Friedkin impegnato in altri meeting nel centro sportivo e costantemente aggiornato su ogni passo in avanti nell’operazione: intorno alle 17.15, quasi sei ore dopo l’inizio della riunione, è arrivato l’ok finale di Milik e del suo entourage, che è riuscito a strappare un contratto quinquennale da circa 5 milioni netti a stagione più bonus. Dopo il sì del classe 1994 sono iniziate una serie di chiamate con Chiavelli e Giuntoli, uomini di De Laurentiis, per risolvere alcuni problemi di natura contrattuale con il Napoli: i partenopei dovranno rinnovare di un anno il contratto di Milik, che poi si trasferirà alla corte di Fonseca in prestito con obbligo di riscatto (3+15 milioni) e altri 10 milioni che possono entrare in futuro nelle casse dei campani. De Laurentiis ha dato il permesso a Milik a svolgere le visite mediche (saranno effettuate all'estero, ci sarà anche Pantak), ma si è impuntato in particolare sulla questione delle multe per l’ammutinamento dello scorso novembre. Gli intermediari proveranno a risolvere la questione con il Napoli in giornata. Nella stessa operazione lasciano la Roma i giovani del 2003 Modugno e Meloni, i cui agenti ieri sera hanno già firmato i contratti, da ratificare oggi con il Napoli. In uscita la Roma saluta capitan Dzeko, che ha già fatto le valigie e aspetta soltanto una comunicazione per volare a Torino e firmare con la Juventus (contratto biennale da 7,5 milioni netti, ai giallorossi circa 15 milioni), e a Cengiz Under: oggi il turco svolgerà le visite mediche a Roma e poi si accaserà al Leicester, che lo pagherà 28 milioni totali tra prestito ed obbligo di riscatto. Ufficiale l’acquisto di Kumbulla in prestito biennale con obbligo di riscatto e il passaggio al Verona di Cetin (niente diritto di riacquisto), Cancellieri e Diaby con la stessa formula. Intanto ieri si è tenuta l’assemblea degli obbligazionisti che ha approvato la rinuncia alla possibilità di rimborso immediato del bond, una condizione che era scattata con il cambio di proprietà. Oltre ad occuparsi delle questioni di mercato Ryan Friedkin, accompagnato da Marc Watts, ha accolto a Trigoria Alessandro Daffina, amministratore delegato di Rothschild: al centro del colloquio la questione dello Stadio della Roma. Già negli scorsi giorni il banchiere aveva avuto un appuntamento con Watts, Parnasi e gli emissari di Vitek.


Primavera, i giallorossi ripartono ad Ascoli

IL TEMPO - ZOTTI - La Roma Primavera è pronta a scendere in campo per la prima di campionato. Oggi alle 17 i giallorossi affrontano l'Ascoli in trasferta al 'Picchio' (diretta Sportitalia e Roma Tv) dopo le tre amichevoli estive disputate con Viterbese, Teramo e Turris. De Rossi sembra orientato a confermare la difesa a tre - già vista due volte durante il precampionato - con Ndiaye, Vicario e Buttaro davanti al portiere Boer. In mediana il tecnico dovrebbe schierare Podgoreanu (in vantaggio su Astrologo) insieme a Tripi, Darboe e Providence. A guidare l'attacco sarà Tall, supportato da Milanese e Zalewski che agiranno alle sue spalle. L'ultima gara ufficiale dei giallorossi risale a più di sei mesi fa (Roma-Inter 3-3 del 7 marzo scorso) e nello spogliatoio si respira il clima delle grandi attesa per il match di oggi, come conferma anche il tecnico: "Abbiamo aspettato a lungo questo momento - le parole di De Rossi - ce lo siamo anche meritato. Da giugno stiamo organizzando la stagione, i ragazzi non vedono l’ora, speriamo sia una bella partita. La società ci ha dato la possibilità di mantenerci sempre collegati in un momento psicologico negativo. Abbiamo mantenuto i ragazzi in età per farlo, mandando a giocare chi ha avuto l’opportunità e tenendo i fuoriquota che sono ancora in formazione. Ora serve la conferma del campo".


Verona-Roma sarà diretta da Chiffi

Sono stati resi noti i nomi degli arbitri per la prima giornata di campionato.
Verona-Roma sarà diretta da Daniele Chiffi della sezione di Padova, coadiuvato dagli assistenti Preti e Rossi. Quarto ufficiale Giua, mentre al VAR ed all'AVAR vi saranno rispettivamente Irrati e Tolfo.