Punto guadagnato o 2 punti persi?
(MASSIMO DE CARIDI - INSIDEROMA) - Luci ed ombre. Questa è la sintesi perfetta della partita giocata dalla Roma allo stadio Olimpico contro l'Atalanta. I giallorossi avevano anche cominciato il match con il piede giusto: formazione migliore possibile attualmente messa in campo dal tecnico Fonseca, primi 20 minuti a ritmi altissimi ma alla pari con gli orobici ma poi gli uomini di Gasperini hanno messo il turbo e dopo il gol di Malinovskyi su errore in chiusra di Ibanez, gli ospiti hanno preso il sopravvento.
Per una volta, bisogna ringraziare la buona sorte e Pau Lopez, 2 elementi che in questa stagione non hanno accompagnato molto spesso i giallorossi nei loro incontri ma stavolta è andata così. Tanti errori sotto porta per gli uomini di Gasperini, che potevano raddoppiare sia con Freuler più volte a tu per tu con il portiere romanista, sia Muriel, che nella ripresa ha avuto diverse occasioni per andare in gol ma è mancato di precisione, in particolare ad inizio secondo tempo quando non ha approfittato di uno splendido assist di Zapata che chiedeva solo di esser spinto in porta ed invece ha clamorosamente mancato il bersaglio tirando a lato.
Buon per la Roma, che soprattutto dopo l'espulsione di Gosens al 69' ha aumentato i giri anche grazie ai cambi degli orobici, che hanno tolto Ilicic e Malinovskyi prima e Zapata nel momento in cui sono rimasti in 10. Questo ha permesso ai padroni di casa di alzare il baricentro di una ventina di metri, lasciando Muriel contro almeno 2 difensori e mettendo alle corde la difesa nerazzurra. Peccato sia mancato il colpo del ko, con Mikhitaryan che ha tirato fuori dal limite dell'area dopo che si era preparato con gran classe il colpo ed in particolae con Dzeko che c'ha provato in un paio di circostanze, una terminata alta di poco e l'altra l'ha sprecata tirando addosso a Gollini, dopo uno splendido assist di Pellegrini. Il bosniaco, però, è perdonabile perché si è realmente sbattuto tanto cercando di aiutare la squadra con sponde e facendo salire la squadra, dovendo lottare contro una delle difese più arcigne della serie A.
Alla fine, la Roma poteva anche portare a casa l'intera posta ma il pari è il risultato più giusto, per come si era messa la partita. Ottima la prestazione di Cristante, autore del gol del pareggio ma soprattutto giocando davanti alla difesa ha potuto impostare il gioco, dare più solidità al centrocampo ed è esser un punto di riferimento in fase di impostazione ed anche in fase di finalizzazione. In ottica Manchester (più al ritorno che all'andata viste le defezioni nel reparto arretrato) potrebbe esser una soluzione da provare e chissà che non sia un'arma in più. Da segnalare il nuovo infortunio muscolare a Calafiori, che aveva comunque sofferto Maehle nella prima frazione e si era preso un'ammonizione per evitare una pericolosa ripartenza di Zapata.
La speranza è che sia a disposizione non tanto per Cagliari (molto complicato) ma almeno per la sfida dell'Old Trafford, visto che le condizioni di Spinazzola non sono ancora ottimali e dietro mancheranno sia Mancini che Kumbulla, mentre Smalling è ancora più no che sì e quindi uno tra Karsdordp e l'ex juventino dovrà retrocedere nel pacchetto arretrato e presentarsi a Manchester con Bruno Peres ed il desaparecido Santon sulle fasce non sarebbe l'ideale. In leggera crescita più Veretout di Mikhitaryan ma più giocano e più trovano la forma e questo appar el'aspetto più importante in vista della doppia sfida della semifinale, allo stato attuale le partite decisive della stagione. Con il Cagliari, tornerà Diawara ma mancherà Ibanez, che ha preso 2 gialli nei minuti di recupero contro l'Atalanta e, molto probabilmente, in quella gara vedremo molte seconde linee e qualche giocatore che dovrà mettere minuti nelle gambe.
La Roma ferma l'Atalanta. Conte ringrazia
(REDAZIONE - INSIDEROMA.COM) - A pochi giorni dall'appuntamento clou della sua stagione, la semifinale di Europa League contro il Manchester United, la Roma dopo la figuraccia con il Torino, blocca sul pareggio l'Atalanta che sembrava lanciata verso il secondo posto e invece è costretta a rallentare.
Dopo aver chiuso i primi 45' in vantaggio per il gol di Malinovskyi mancano il gol del ko almeno in più occasioni con Freuler e Zapata e grazie anche agli interventi di Pau Lopez.
A firmare il gol del pareggio giallorosso è Bryan Cristante (uno dei migliori nel team di casa), che con una rasoiata al 30' della ripresa batte Gollini.
Roma, buon pari con l'Atalanta. Ma a Manchester servirà altro
(IL PAGELLANTE MASCHERATO - INSIDEROMA.COM) - Dopo la brutta figura con il Torino, la Roma ferma la corsa dell'Atalanta ma la testa è già al big match di giovedì prossimo contro il Manchester United che vale tutta la stagione.
Pau Lopez 6,5 - Non può nulla sulla bordata di Malinovsky, tiene in partita la Roma replicando alle conclusioni insidiose di Zapata e Freuler. Montagne russe.
Mancini 6,5 - Limita i pericoli dalla sua parte, partecipa al forcing finale senza risparmiarsi mai
Cristante 7 - Migliore in campo. Tanta abnegazione,le migliori azioni della partita partono tutte dai suoi piedi fino a che decide di mettersi in “proprio”siglando con una bordata a filo d’erba il goal de pareggio
Ibanez 5 - Disattento sul goal di Malinovsky,rimedia due ammonizione in 3 minuti. Il peggiore della linea difensiva. Appannato
Karsdorp 6 - Accompagna l’azione ad inizio partita,man mano che l’Atalanta prende campo rischia di farsi travolgere da Gosens,dopo l’espulsione del tedesco ritorna a essere meno timido. Ondivago
Villar 5 - Confusionario nel gestire il pallone, in fase di interdizione nullo.Da lui e’lecito aspettarsi molto di più. Desaparecido
Veretout 6 - Le ultime partite lo vedono crescere di condizione in funzione dell’appuntamento piu’importante della stagione con “vista” Old Trafford. Diesel
Calafiori 6 - Un passo indietro rispetto alla partita con l’Ajax,con il passare dei minuti perde sicurezza con un avversario scorbutico come Mahele. Lascia il campo per il “solito”problemino muscolare alla fine del primo tempo.
Pellegrini 6 - Primo tempo anonimo,nel secondo cambia passo anche per l’inferiorità numerica dell’Atalanta.Rifinisce un “cioccolatino”per Dzeko che pero’spreca centrando Gollini
Mkhitatyan 5 - Dopo l’infortunio non è più lui,non lesina impegno ma continua nella ricerca di se stesso senza trovarlo
Dzeko 6,5 - Solo contro tutti, gli manca solo il goal. Buon viatico per la settimana dell’anno
Peres 5,5 - Solite imprecisioni(tante)alternate a buon giocate(poche)
Perez 6 - Nel finale rischia di diventare “El hombre del partido”, mera illusione perche’Gollini sfodera su di lui la migliore parata della serata
Mayoral Sv - Poco tempo. Non può incidere
Fonseca 6 - Mette in campo la squadra migliore, prova generale per Manchester, il pareggio non riaggiusta la classifica che resta anonima
Roma, buon pari con l'Atalanta. Ma a Manchester servirà altro
(IL PAGELLANTE MASCHERATO - INSIDEROMA.COM) - Dopo la brutta figura con il Torino, la Roma ferma la corsa dell'Atalanta ma la testa è già al big match di giovedì prossimo contro il Manchester United che vale tutta la stagione.
Pau Lopez 6,5 - Non può nulla sulla bordata di Malinovsky, tiene in partita la Roma replicando alle conclusioni insidiose di Zapata e Freuler. Montagne russe.
Mancini 6,5 - Limita i pericoli dalla sua parte, partecipa al forcing finale senza risparmiarsi mai
Cristante 7 - Migliore in campo. Tanta abnegazione,le migliori azioni della partita partono tutte dai suoi piedi fino a che decide di mettersi in “proprio”siglando con una bordata a filo d’erba il goal de pareggio
Ibanez 5 - Disattento sul goal di Malinovsky,rimedia due ammonizione in 3 minuti. Il peggiore della linea difensiva. Appannato
Karsdorp 6 - Accompagna l’azione ad inizio partita,man mano che l’Atalanta prende campo rischia di farsi travolgere da Gosens,dopo l’espulsione del tedesco ritorna a essere meno timido. Ondivago
Villar 5 - Confusionario nel gestire il pallone, in fase di interdizione nullo.Da lui e’lecito aspettarsi molto di più. Desaparecido
Veretout 6 - Le ultime partite lo vedono crescere di condizione in funzione dell’appuntamento piu’importante della stagione con “vista” Old Trafford. Diesel
Calafiori 6 - Un passo indietro rispetto alla partita con l’Ajax,con il passare dei minuti perde sicurezza con un avversario scorbutico come Mahele. Lascia il campo per il “solito”problemino muscolare alla fine del primo tempo.
Pellegrini 6 - Primo tempo anonimo,nel secondo cambia passo anche per l’inferiorità numerica dell’Atalanta.Rifinisce un “cioccolatino”per Dzeko che pero’spreca centrando Gollini
Mkhitatyan 5 - Dopo l’infortunio non è più lui,non lesina impegno ma continua nella ricerca di se stesso senza trovarlo
Dzeko 6,5 - Solo contro tutti, gli manca solo il goal. Buon viatico per la settimana dell’anno
Peres 5,5 - Solite imprecisioni(tante)alternate a buon giocate(poche)
Perez 6 - Nel finale rischia di diventare “El hombre del partido”, mera illusione perche’Gollini sfodera su di lui la migliore parata della serata
Mayoral Sv - Poco tempo. Non può incidere
Fonseca 6 - Mette in campo la squadra migliore, prova generale per Manchester, il pareggio non riaggiusta la classifica che resta anonima
La Superlega non c'è più: vincono i tifosi
(REDAZIONE - INSIDEROMA.COM) - Finisce senza neanche iniziare il progetto Superlega dopo il dietrofront dei sei club inglesi, (United, City, Liverpool, Tottenham, Chelsea e Arsenal) che hanno creato un vero e proprio effetto domino. La debacle è messa nero su bianco a tarda notte quando arriva un breve comunicato che sospende, almeno per il momento, il progetto che ha mandato in tilt per 48 ore il calcio europeo.
"La situazione attuale nel calcio europeo necessita di un cambiamento. Una nuova competizione serve perchè il sistema non funziona, la nostra proposta è pienamente conforme alle leggi. Ma alla luce delle circostanze attuali valuteremo i passi opportuni per rimodellare il progetto", si legge in una nota.
DA LUPI AD AGNELLI - Alla fine deve arrendersi anche il Presidente della Juventus Andrea Agnelli, uno dei fondatori del progetto. Alla domanda se il progetto potrebbe ancora prendere vita dopo il ritiro dei sei club inglesi, interpellato da Reuters, ha risposto: "Per essere franco e onesto no, evidentemente non è il caso".
Tra l'altro, la decisione dei sei club britannici di ritirarsi dal progetto ha affossato il titolo Juventus che crolla in Borsa.
IL NO DELLA ROMA - A bocciare il progetto fin dalla prima ora proprio la Roma che, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, ha espresso la propria opinione sulla nuova competizione europea: "Ci rivolgiamo ai nostri incredibili tifosi e sostenitori dopo il recente annuncio di una "super league" divisiva. L’AS Roma è fortemente contraria a questo modello “chiuso”, perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo. Certe cose sono più importanti del denaro e noi restiamo assolutamente impegnati nel calcio italiano e nelle competizioni europee aperte a tutti".
Intanto, la stampa europea saluta la "vittoria dei tifosi" contro una Superlega europea diventata a tempo record "super ridicola". In Spagna, Marca celebra il "giorno speciale" e per l'occasione propone una doppia copertina.
Ma non manca chi getta qualche ombra: secondo alcuni rumors il dietrofront sarebbe sì arrivato ma dietro una offerta economica della UEFA.
A noi, eterni romantici, invece piace pensare che sia andata diversamente e che per una volta le ragioni del cuore abbiano avuto la meglio sul "vil" denaro.
Conferenza Stampa Fonseca: "Contrario alla Superlega orgoglioso della Roma. Giocheremo con ambizione"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l'Atalanta:
Un uomo di sport che idea si è fatto nel momento in cui 12 squadre avevano deciso di giocare tra di loro?
"Come quasi tutti gli allenatori sono totalmente contrario alla Superlega. In questo momento sono un uomo e un allenatore molto orgoglioso di far parte del calcio, che ha dimostrato una cosa: non comandano i soldi, ma i tifosi, i giocatori e gli allenatori. Abbiamo dimostrato che chi è importante sono tifosi, giocatori e allenatori. Sono molto orgoglioso di tutti i professionisti del calcio. Sono totalmente contrario e ovviamente sono orgoglioso della posizione della Roma".
Le ultime partite hanno allontanato la Roma dalle posizioni più nobili della classifica. Cosa ci ha detto questo ultimo periodo, l'organico ha limiti strutturali?
"Fino a marzo la squadra è stata sempre dentro i primi quattro posti, quindi dentro l'obiettivo. Poi abbiamo perso giocatori importanti e abbiamo avuto l'Europa League. Le altre squadre hanno tutta la settimana per allenarsi, noi per esempio in queste ultime partite abbiamo avuto un giorno per allenarci e ho cambiato molti giocatori. È successo questo per tutte queste condizioni. Vogliamo tornare ad essere forti in Serie A e domani fare una buona partita".
Indipendentemente dalla guida tecnica, la Roma del futuro deve ispirarsi all'Atalanta?
"No, sono club diversi e realtà totalmente diverse. Quello che sta succedendo all'Atalanta è qualcosa da ammirare, ma non possiamo fare questo paragone".
Lei aveva detto che la Roma era migliorata rispetto alla scorsa stagione, i risultati e la classifica dicono il contrario. Quali sono i motivi oltre agli infortuni?
"Non è tempo di fare i bilanci, si fanno alla fine della stagione. Abbiamo il campionato e l'Europa League".
È preoccupato che in futuro si possa riprovare a creare una situazione così elitaria? Cosa può fare il calcio per migliorare?
"Non sono preoccupato, abbiamo avuto una dimostrazione di forza del calcio. Si può sempre migliorare. In questo momento di grande difficoltà, un anno con la situazione del Covid-19, il calcio ha dimostrato di poter sopravvivere e migliorare. Stiamo giocando, stiamo dando spettacolo ai tifosi non nella condizione ideale perché vogliamo avere i tifosi allo stadio. Ma siamo sopravvissuti bene".
Che Roma dobbiamo aspettarci tra Atalanta, Cagliari e Manchester?
"Una Roma motivata, il campionato non è chiuso per noi. Dobbiamo solo pensare all'Atalanta sapendo di non aver fatto una buona partita col Torino, ma non abbiamo perso identità".
Ha perso anche Pedro e non ha recuperato nessuno degli infortunati, è deluso per questo e preoccupato anche per Manchester?
"Non sto pensando al Manchester, ma all'Atalanta e poi devo pensare al Cagliari. Sono ottimista sugli infortunati, penso che tra poco tempo avremo praticamente tutti".
Come valuta il campionato della Roma finora?
"È chiaro che non stiamo facendo quello che vogliamo, ma i bilanci si fanno alla fine. Penso che potevamo fare di più".
È possibile gestire al meglio i ricavi ed essere competitivi?
"Sì. Ma il tempo è importante per fare la programmazione".
Si respira un'atmosfera dimessa, come sta preparando la sfida con l'Atalanta?
"Con ambizione. Dobbiamo fare una partita ambiziosa contro un avversario molto forte per tentare di vincere. Il campionato non è chiuso per noi, dobbiamo giocare per vincere".
Come sta proseguendo il percorso di Mkhitaryan e Veretout per ritrovare la condizione ottimale?
"Stanno bene. Hanno avuto infortuni, poi hanno iniziato a giocare ed è normale che nelle prime partite non erano nelle miglior condizioni fisiche. Ma è importante farli giocare e credo che stanno migliorando giorno per giorno".
Conferenza Stampa Fonseca: "Contrario alla Superlega orgoglioso della Roma. Giocheremo con ambizione"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l'Atalanta:
Un uomo di sport che idea si è fatto nel momento in cui 12 squadre avevano deciso di giocare tra di loro?
"Come quasi tutti gli allenatori sono totalmente contrario alla Superlega. In questo momento sono un uomo e un allenatore molto orgoglioso di far parte del calcio, che ha dimostrato una cosa: non comandano i soldi, ma i tifosi, i giocatori e gli allenatori. Abbiamo dimostrato che chi è importante sono tifosi, giocatori e allenatori. Sono molto orgoglioso di tutti i professionisti del calcio. Sono totalmente contrario e ovviamente sono orgoglioso della posizione della Roma".
Le ultime partite hanno allontanato la Roma dalle posizioni più nobili della classifica. Cosa ci ha detto questo ultimo periodo, l'organico ha limiti strutturali?
"Fino a marzo la squadra è stata sempre dentro i primi quattro posti, quindi dentro l'obiettivo. Poi abbiamo perso giocatori importanti e abbiamo avuto l'Europa League. Le altre squadre hanno tutta la settimana per allenarsi, noi per esempio in queste ultime partite abbiamo avuto un giorno per allenarci e ho cambiato molti giocatori. È successo questo per tutte queste condizioni. Vogliamo tornare ad essere forti in Serie A e domani fare una buona partita".
Indipendentemente dalla guida tecnica, la Roma del futuro deve ispirarsi all'Atalanta?
"No, sono club diversi e realtà totalmente diverse. Quello che sta succedendo all'Atalanta è qualcosa da ammirare, ma non possiamo fare questo paragone".
Lei aveva detto che la Roma era migliorata rispetto alla scorsa stagione, i risultati e la classifica dicono il contrario. Quali sono i motivi oltre agli infortuni?
"Non è tempo di fare i bilanci, si fanno alla fine della stagione. Abbiamo il campionato e l'Europa League".
È preoccupato che in futuro si possa riprovare a creare una situazione così elitaria? Cosa può fare il calcio per migliorare?
"Non sono preoccupato, abbiamo avuto una dimostrazione di forza del calcio. Si può sempre migliorare. In questo momento di grande difficoltà, un anno con la situazione del Covid-19, il calcio ha dimostrato di poter sopravvivere e migliorare. Stiamo giocando, stiamo dando spettacolo ai tifosi non nella condizione ideale perché vogliamo avere i tifosi allo stadio. Ma siamo sopravvissuti bene".
Che Roma dobbiamo aspettarci tra Atalanta, Cagliari e Manchester?
"Una Roma motivata, il campionato non è chiuso per noi. Dobbiamo solo pensare all'Atalanta sapendo di non aver fatto una buona partita col Torino, ma non abbiamo perso identità".
Ha perso anche Pedro e non ha recuperato nessuno degli infortunati, è deluso per questo e preoccupato anche per Manchester?
"Non sto pensando al Manchester, ma all'Atalanta e poi devo pensare al Cagliari. Sono ottimista sugli infortunati, penso che tra poco tempo avremo praticamente tutti".
Come valuta il campionato della Roma finora?
"È chiaro che non stiamo facendo quello che vogliamo, ma i bilanci si fanno alla fine. Penso che potevamo fare di più".
È possibile gestire al meglio i ricavi ed essere competitivi?
"Sì. Ma il tempo è importante per fare la programmazione".
Si respira un'atmosfera dimessa, come sta preparando la sfida con l'Atalanta?
"Con ambizione. Dobbiamo fare una partita ambiziosa contro un avversario molto forte per tentare di vincere. Il campionato non è chiuso per noi, dobbiamo giocare per vincere".
Come sta proseguendo il percorso di Mkhitaryan e Veretout per ritrovare la condizione ottimale?
"Stanno bene. Hanno avuto infortuni, poi hanno iniziato a giocare ed è normale che nelle prime partite non erano nelle miglior condizioni fisiche. Ma è importante farli giocare e credo che stanno migliorando giorno per giorno".
La Superlega non c'è più: vincono i tifosi
(REDAZIONE - INSIDEROMA.COM) - Finisce senza neanche iniziare il progetto Superlega dopo il dietrofront dei sei club inglesi, (United, City, Liverpool, Tottenham, Chelsea e Arsenal) che hanno creato un vero e proprio effetto domino. La debacle è messa nero su bianco a tarda notte quando arriva un breve comunicato che sospende, almeno per il momento, il progetto che ha mandato in tilt per 48 ore il calcio europeo.
"La situazione attuale nel calcio europeo necessita di un cambiamento. Una nuova competizione serve perchè il sistema non funziona, la nostra proposta è pienamente conforme alle leggi. Ma alla luce delle circostanze attuali valuteremo i passi opportuni per rimodellare il progetto", si legge in una nota.
DA LUPI AD AGNELLI - Alla fine deve arrendersi anche il Presidente della Juventus Andrea Agnelli, uno dei fondatori del progetto. Alla domanda se il progetto potrebbe ancora prendere vita dopo il ritiro dei sei club inglesi, interpellato da Reuters, ha risposto: "Per essere franco e onesto no, evidentemente non è il caso".
Tra l'altro, la decisione dei sei club britannici di ritirarsi dal progetto ha affossato il titolo Juventus che crolla in Borsa.
IL NO DELLA ROMA - A bocciare il progetto fin dalla prima ora proprio la Roma che, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, ha espresso la propria opinione sulla nuova competizione europea: "Ci rivolgiamo ai nostri incredibili tifosi e sostenitori dopo il recente annuncio di una "super league" divisiva. L’AS Roma è fortemente contraria a questo modello “chiuso”, perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo. Certe cose sono più importanti del denaro e noi restiamo assolutamente impegnati nel calcio italiano e nelle competizioni europee aperte a tutti".
Intanto, la stampa europea saluta la "vittoria dei tifosi" contro una Superlega europea diventata a tempo record "super ridicola". In Spagna, Marca celebra il "giorno speciale" e per l'occasione propone una doppia copertina.
Ma non manca chi getta qualche ombra: secondo alcuni rumors il dietrofront sarebbe sì arrivato ma dietro una offerta economica della UEFA.
A noi, eterni romantici, invece piace pensare che sia andata diversamente e che per una volta le ragioni del cuore abbiano avuto la meglio sul "vil" denaro.
Roma, Dr Jekyll e Mr Hide
(IL PAGELLANTE MASCHERATO - INSIDEROMA.COM) - Dopo il vantaggio nel primo tempo, la Roma crolla nel secondo tempo, superata da un Torino che porta a casa i 3 punti in rimonta.
Mirante 5 - Torna titolare,un paio di buone parate ma ricade nei solito errore nei tempi di uscita regalando il pareggio ai granata
Fazio 4,5 - Si perde Belotti nell’azione del 2-1 e come se nn bastasse regala la palla che chiude la partita.Copia pessima del “comandante”che fu. Disastro
Cristante 5 - Si fa valere fisicamente ma Sanabria lo beffa alle spalle in occasione del goal del pareggio,quasi nullo in fase di impostazione
Ibanez 5,5 - Il migliore(!?)della linea difensiva,qualche rincorsa e una buona conclusione di testa,corresponsabile insieme a Cristante in occasione dell’1-1
Reynolds 5 - Comincia sicuro ma va via via spegnendosi mettendo a nudo la poca esperienza nel campionato italiano e una propensione a difendere quasi pari allo zero
Villar 5 -Perde l’ennesima palla che spalanca il”toro”a campo aperto,da quel momento non rischia piu’.Timido e involuto
Veretout 5 - Non è ancora al meglio e si vede,solita generosità ma gira a vuoto per tutta la partita. Fuorigiri
Peres 4,5 - Ha l’occasione dell’ 1-2 ma non la sfrutta,per il resto solito partita fatta di tanta corsa e scelte quasi sempre sbagliate
Perez 4,5 - Ennesima occasione per incidere, ennesima occasione persa. Più passano le giornate, più sembra un giocatore fuori contesto, inutile e confusionario
Pedro 4 - La più grande delusione di questo ultimo scorcio di campionato,l’assist di tacco è una eccezione in una partita fatta di errori macroscopici non accettabili da uno come lui
Mayoral 6 - Fa il sui dovere,15esimo goal stagionale ma nel secondo tempo si adegua alla pochezza del resto della squadra
Mkitaryan 5 - Lontano parente del “treno”di qualche tempo fa,non incide mai. Carrozza a vapore
Diawara 4 - 20 minuti e due ammonizioni.Stop
Dzeko Sv - 15 minuti e una spizzata di testa fuori di poco
Karsdorp Sv - Nulla da segnalare
Pastore Sv - Comparsa
Fonseca 4,5 - Re in Europa, mezzo disastro in Campionato. Lui - insieme ai suoi giocatori - non è esente da colpe quanto ad approccio alla partita. Per l’ennesima volta. Dottor Jekyll e Mr Hide.
Roma, Dr Jekyll e Mr Hide
(IL PAGELLANTE MASCHERATO - INSIDEROMA.COM) - Dopo il vantaggio nel primo tempo, la Roma crolla nel secondo tempo, superata da un Torino che porta a casa i 3 punti in rimonta.
Mirante 5 - Torna titolare,un paio di buone parate ma ricade nei solito errore nei tempi di uscita regalando il pareggio ai granata
Fazio 4,5 - Si perde Belotti nell’azione del 2-1 e come se nn bastasse regala la palla che chiude la partita.Copia pessima del “comandante”che fu. Disastro
Cristante 5 - Si fa valere fisicamente ma Sanabria lo beffa alle spalle in occasione del goal del pareggio,quasi nullo in fase di impostazione
Ibanez 5,5 - Il migliore(!?)della linea difensiva,qualche rincorsa e una buona conclusione di testa,corresponsabile insieme a Cristante in occasione dell’1-1
Reynolds 5 - Comincia sicuro ma va via via spegnendosi mettendo a nudo la poca esperienza nel campionato italiano e una propensione a difendere quasi pari allo zero
Villar 5 -Perde l’ennesima palla che spalanca il”toro”a campo aperto,da quel momento non rischia piu’.Timido e involuto
Veretout 5 - Non è ancora al meglio e si vede,solita generosità ma gira a vuoto per tutta la partita. Fuorigiri
Peres 4,5 - Ha l’occasione dell’ 1-2 ma non la sfrutta,per il resto solito partita fatta di tanta corsa e scelte quasi sempre sbagliate
Perez 4,5 - Ennesima occasione per incidere, ennesima occasione persa. Più passano le giornate, più sembra un giocatore fuori contesto, inutile e confusionario
Pedro 4 - La più grande delusione di questo ultimo scorcio di campionato,l’assist di tacco è una eccezione in una partita fatta di errori macroscopici non accettabili da uno come lui
Mayoral 6 - Fa il sui dovere,15esimo goal stagionale ma nel secondo tempo si adegua alla pochezza del resto della squadra
Mkitaryan 5 - Lontano parente del “treno”di qualche tempo fa,non incide mai. Carrozza a vapore
Diawara 4 - 20 minuti e due ammonizioni.Stop
Dzeko Sv - 15 minuti e una spizzata di testa fuori di poco
Karsdorp Sv - Nulla da segnalare
Pastore Sv - Comparsa
Fonseca 4,5 - Re in Europa, mezzo disastro in Campionato. Lui - insieme ai suoi giocatori - non è esente da colpe quanto ad approccio alla partita. Per l’ennesima volta. Dottor Jekyll e Mr Hide.
Da riaperture al 25% a mobilità "dolce": come sarà il calcio post Covid?
(REDAZIONE - INSIDEROMA.COM) - Mai come ora, ancora nel "bel" mezzo della pandemia, ci piace chiudere gli occhi e pensare a un futuro non troppo lontano che ci consentirà di nuovo di stare ad un passo dai nostri beniamini.
Proprio in quest'ottica, si parla di riaperture "spot": 25% delle capacità a intermittenza per riassaporare un lento ritorno alla normalità. A questo punto, restando in tema di sogni e speranze, chiudiamo gli occhi e apriamo la mente al futuro applicando un concetto diventato particolamente familiare nei mesi della pandemia, quello della mobilità "dolce": in un futuro prossimo ci piacerebbe raggiungere il nostro Stadio nel modo più comodo possibile, esempio navette da piazzale Clodio e capolinea dei tram, per i più giovani possibilità di noleggio monopattini e city bike sempre dalle suddette postazioni.
Siamo tifosi della Roma, abituati a sognare e a vedere sempre il meglio per la nostra squadra, proprio come vorremmo il meglio per la nostra Città. Ecco allora che il connubio pubblico/privato tra Comune, AS Roma e società di mobilità diventa non solo qualcosa di fattibile ma di auspicabile e urgente, che con i nostri abbonamenti stadio/mezzi pubblici potrà essere realizzato. Primi segnali della nuova alba del calcio post- Coronavirus.
Da riaperture al 25% a mobilità "dolce": come sarà il calcio post Covid?
(REDAZIONE - INSIDEROMA.COM) - Mai come ora, ancora nel "bel" mezzo della pandemia, ci piace chiudere gli occhi e pensare a un futuro non troppo lontano che ci consentirà di nuovo di stare ad un passo dai nostri beniamini.
Proprio in quest'ottica, si parla di riaperture "spot": 25% delle capacità a intermittenza per riassaporare un lento ritorno alla normalità. A questo punto, restando in tema di sogni e speranze, chiudiamo gli occhi e apriamo la mente al futuro applicando un concetto diventato particolamente familiare nei mesi della pandemia, quello della mobilità "dolce": in un futuro prossimo ci piacerebbe raggiungere il nostro Stadio nel modo più comodo possibile, esempio navette da piazzale Clodio e capolinea dei tram, per i più giovani possibilità di noleggio monopattini e city bike sempre dalle suddette postazioni.
Siamo tifosi della Roma, abituati a sognare e a vedere sempre il meglio per la nostra squadra, proprio come vorremmo il meglio per la nostra Città. Ecco allora che il connubio pubblico/privato tra Comune, AS Roma e società di mobilità diventa non solo qualcosa di fattibile ma di auspicabile e urgente, che con i nostri abbonamenti stadio/mezzi pubblici potrà essere realizzato. Primi segnali della nuova alba del calcio post- Coronavirus.