Spadafora, Ministro dello Sport: "Finalmente, dal 20 settembre, apriremo a mille spettatori per evento sportivo"

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato della riapertura degli stadi per almeno mille persone ad evento:

"Nelle prossime ore verrà ufficializzata la decisione, ma desidero sin da subito ringraziare il ministro Speranza per la collaborazione e il Comitato Tecnico Scientifico per aver tempestivamente programmato l’audizione che ho richiesto. Dal confronto con i rappresentanti dei miei uffici, sono emerse le condizioni per un ulteriore approfondimento delle questioni riguardanti il mondo sportivo e per la condivisione del nostro punto di vista in merito all’esigenza di non differenziare tra eventi culturali ed eventi sportivi. Finalmente, già a partire dalle semifinali e dalle finali degli Internazionali di Tennis, potranno assistere mille spettatori a tutte le competizioni sportive che si terranno all’aperto e che rispetteranno scrupolosamente le regole previste in merito a distanziamento, mascherine, prenotazione dei posti a sedere: un primo, ma significativo passo verso il ritorno, speriamo presto, alla normalità nello sport. Auspico il più rapido compimento di tutte le azioni necessarie per rendere immediatamente applicabile quanto deciso".


Raggi: "Il progetto dello Stadio sarà approvato entro Natale. Non ci sono irregolarità"

Virginia Raggi, sindaca di Roma, ha parlato nuovamente del futuro Stadio della Roma. Queste le sue parole a margine di un evento tenutosi all'Acquacetosa:

"Lo Stadio della Roma? È molto semplice, il Pd non vuole lo stadio, io credo invece che sia giusto portarlo avanti perché ho fatto fare degli accertamenti e dei controlli su tutti gli atti amministrativi e non ci sono irregolarità. Il procedimento va avanti, arriverà entro Natale in aula e li sarà approvato".


Conferenza Stampa Juric: "Domani non so chi far giocare, saremo in emergenza. La Roma è a posto"

Ivan Juric, allenatore del Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Roma:

Si riparte. Hai avuto più difficoltà di quanto pensassi?
"Sì, molto. È una situazione difficile, domani saremo in emergenza, non so chi far giocare".

Quanto manca per completare la rosa?
"Sapevamo che avremmo dovuto prendere tanti giocatori e che non sarebbe stato facile. Noi come società siamo visti diversamente rispetto all'anno scorso, e questo porta difficoltà. Ieri è arrivato Barak, oggi penso che Favilli sarà all'allenamento. Bisogna lavorare, non puoi buttarli dentro così. Poi ci vuole tempo, anche chi è arrivato a inizio ritiro fisicamente è molto sotto".

Bisogna dimenticare Amrabat? Si può lamentare del fatto che giocherete degli scontri diretti senza il vostro pubblico?
"È tutto strano. Cercavamo di mettere giocatori al posto di chi è partito, poi quando li vendi a grandi squadre significa che sono giocatori top. Non è semplice sostituirli, bisogna alzare il livello di chi c'è. Per completare la rosa ce ne vogliono quattro o cinque forti. Finora abbiamo lavorato bene, il problema è che non avevamo alternative in casa. Adesso abbiamo preso giocatori che pensiamo possano sostituire i titolari che abbiamo perso, e abbiamo preso giocatori che potrebbero essere alternative in futuro. Bisogna metterne altri quattro o cinque. Per noi sarebbe fondamentale avere il pubblico. Quando uno arriva dall'estero e non parla la lingua, con un impatto così è diverso. Sono partite che giochi in campo neutro".

A che punto sono i nuovi?
"Abbiamo grande difficoltà dietro, in mezzo e davanti (ride, ndr). Sono arrivati giocatori giusti per noi, ma soprattutto in difesa hanno bisogno di tanto lavoro. Magnani è fuori, Cetin è presente ma ha grandi margini, è molto indietro. Tamèze magari riesce a fare un tempo, Benassi non può giocare perché ha un problema al polpaccio. Gunter se riesce a fare un tempo è tanto. È una situazione di grande emergenza, ma rimango fiducioso che siano i giocatori giusti. È come se si giocasse tra un mese, per la situazione".

Sei soddisfatto o irritato?
"Non arrabbiato, capisco le difficoltà. Penso che la società abbia lavorato tanto, ma abbiamo trovato situazioni che sono andate come non volevamo che andassero. Sono preoccupato per domani, per l'Udinese, per Parma, perché chi è arrivato è lontano da una forma accettabile. Abbiamo solo quattro o cinque giocatori con una forma accettabile. Abbiamo messo cose buone, ma ci manca qualcosa per concludere, e qualcuno deve uscire. Poi ci metteremo a lavorare".

Hai studiato la Roma?
"Loro sono a posto. Io non ho un altro da mettere al posto di Gunter, e se va oltre rischia l'infortunio. La Roma gioca più o meno come lo scorso anno, dietro hanno preso Kumbulla, che è quello che gli mancava. Si parla di Dzeko o Milik, non cambia molto".

Come sta Zaccagni?
"Ha fatto una settimana, è un ragazzo che ha bisogno di tanto lavoro. Quando trova continuità diventa importante. Può giocare per uno spezzone, ma non è in condizione per fare tutta la gara".

Che impressione ha sugli infortuni che avete avuto?
"Ogni infortunio è diverso. Durante il post-Covid abbiamo massacrato i giocatori, specialmente noi. Gli infortuni di adesso sono diversi. Dawidowicz non riesce a recuperare bene, ha avuto un infortunio stranissimo. Gunter solitamente ha bisogno di più tempo. Magnani ha cambiato modo di lavorare, e per Lazovic è un infortunio che si è procurato in nazionale".

Pensi che le tue richieste possano essere soddisfatte in queste ultime settimane di mercato?
"Devono essere soddisfatte, sennò è la fine. Se fai un mercato in uscita di un certo tipo devi fare un mercato in entrata all'altezza. I giocatori li sceglie D'Amico in base alle caratteristiche, poi ovviamente dobbiamo essere tutti d'accordo. Dall'inizio sapevamo dove dovevamo migliorare. Sennò rimani come prima, con giocatori che sanno quello che devono fare, ma senza miglioramenti".


Conferenza Stampa Fonseca: "Karsdorp rimarrà, Smalling vuole tornare. Domani gioca Dzeko.

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Hellas Verona:

Nelle difficoltà dell'allenatore moderno c'è quello di fare scelte con mercato aperto. Kumbulla è pronto per giocare e chi sarà il centravanti?
"Centravanti vediamo domani. Kumbulla dobbiamo capire che è arrivato solo ieri, si è allenato due giorni con noi. Sarà con noi nella partita ma non credo sia pronto per giocare dall'inizio, deve capire come giochiamo, è un modo diverso da quello che usava a Verona. Mi sembra un ragazzo molto intelligente però"

La voglia è quella di investire su giocatori giovani. Quando arrivò qua disse di essere arrivato per vincere. Se la sente di sposare questo progetto?
"Sono d'accordo con questa linea, stiamo provando a portare giocatori giovani ma abbiamo anche giocatori con molta esperienza qui. Possiamo fare un mix ma mi piace questo progetto"

Karsdorp può diventare titolare o è una soluzione d'emergenza?
"Giocherà domani e rimarrà con noi perché abbiamo fiducia in lui. Queste settimane ha fatto un lavoro molto positivo, è pronto per aiutare la squadra perché rimarrà con noi quest'anno"

Le è mai capitato di far giocare un giocatore arrivato da 48 ore come potrebbe essere Kumbulla
"Non mi ricordo. Dipende dalle situazioni, se non ho altri centrali Kumbulla può giocare. Non è facile per un giocatore giocare dopo essere arrivato due giorni prima perché non sa cosa fa la squadra, come giochiamo, ma può succedere se non ho altre alternative"

Quanto sarà difficile scegliere la formazione per domani? Soddisfatto di come si sta muovendo la società?
"Non è un mercato facile, stiamo lavorando tutti insieme, con Guido e il Presidente, per trovare le migliori soluzioni. E' vero che deve arrivare qualche giocatore e dobbiamo sistemare qualche uscita"

Ha deciso di puntare ancora su Pau Lopez?
"Vediamo domani"

Con l'arrivo di Milik e la partenza di Dzeko la Roma si rinforza?
"Dzeko sta qui con noi, domani sarà in partita. Non ha senso parlare di questo cambio"

Disse che avrebbe fatto di tutto per tenere Smalling. Ha ancora fiducia?
"Si, sono fiducioso. Stiamo lavorando per averlo con noi, sono in contatto con Smalling, anche ieri ho parlato con lui. Il giocatore vuole tornare qui e noi vogliamo riprenderlo, spero che nei prossimi giorni sia di nuovo qui con noi"

Quanto pensa di aver imparato dal calcio italiano?
"Molto. Negli altri campionati non ci sono molte squadre che giocano come Atalanta o Verona, devo capire che giocare contro squadre così è molto diverso, dobbiamo adattarci. Penso che nella scorsa stagione abbiamo fatto due buone partite col Verona, vincendo. Sarà difficile ma dobbiamo capire che questa sarà una partita diversa"

Si giocherà a 3 o a 4?
"Siamo pronti per giocare con due sistemi, anche per iniziare con uno e poi continuare con un altro"

In tutte e due le partite col Verona, la Roma ha fatto meno possesso palla.
"Non è facile qui in Italia avere la palla contro il Verona. Dobbiamo uscire veloci quando recuperiamo la palla perché loro sono molto forti nel momento in cui perdono la palla. Loro reagiscono molto forte, con marcature individuali ed è più difficile fare quello che di solito facciamo in partita. Ma dobbiamo adattarci per giocare in maniera diversa contro il Verona"

 


Conferenza Stampa Juric: "Domani non so chi far giocare, saremo in emergenza. La Roma è a posto"

Ivan Juric, allenatore del Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Roma:

Si riparte. Hai avuto più difficoltà di quanto pensassi?
"Sì, molto. È una situazione difficile, domani saremo in emergenza, non so chi far giocare".

Quanto manca per completare la rosa?
"Sapevamo che avremmo dovuto prendere tanti giocatori e che non sarebbe stato facile. Noi come società siamo visti diversamente rispetto all'anno scorso, e questo porta difficoltà. Ieri è arrivato Barak, oggi penso che Favilli sarà all'allenamento. Bisogna lavorare, non puoi buttarli dentro così. Poi ci vuole tempo, anche chi è arrivato a inizio ritiro fisicamente è molto sotto".

Bisogna dimenticare Amrabat? Si può lamentare del fatto che giocherete degli scontri diretti senza il vostro pubblico?
"È tutto strano. Cercavamo di mettere giocatori al posto di chi è partito, poi quando li vendi a grandi squadre significa che sono giocatori top. Non è semplice sostituirli, bisogna alzare il livello di chi c'è. Per completare la rosa ce ne vogliono quattro o cinque forti. Finora abbiamo lavorato bene, il problema è che non avevamo alternative in casa. Adesso abbiamo preso giocatori che pensiamo possano sostituire i titolari che abbiamo perso, e abbiamo preso giocatori che potrebbero essere alternative in futuro. Bisogna metterne altri quattro o cinque. Per noi sarebbe fondamentale avere il pubblico. Quando uno arriva dall'estero e non parla la lingua, con un impatto così è diverso. Sono partite che giochi in campo neutro".

A che punto sono i nuovi?
"Abbiamo grande difficoltà dietro, in mezzo e davanti (ride, ndr). Sono arrivati giocatori giusti per noi, ma soprattutto in difesa hanno bisogno di tanto lavoro. Magnani è fuori, Cetin è presente ma ha grandi margini, è molto indietro. Tamèze magari riesce a fare un tempo, Benassi non può giocare perché ha un problema al polpaccio. Gunter se riesce a fare un tempo è tanto. È una situazione di grande emergenza, ma rimango fiducioso che siano i giocatori giusti. È come se si giocasse tra un mese, per la situazione".

Sei soddisfatto o irritato?
"Non arrabbiato, capisco le difficoltà. Penso che la società abbia lavorato tanto, ma abbiamo trovato situazioni che sono andate come non volevamo che andassero. Sono preoccupato per domani, per l'Udinese, per Parma, perché chi è arrivato è lontano da una forma accettabile. Abbiamo solo quattro o cinque giocatori con una forma accettabile. Abbiamo messo cose buone, ma ci manca qualcosa per concludere, e qualcuno deve uscire. Poi ci metteremo a lavorare".

Hai studiato la Roma?
"Loro sono a posto. Io non ho un altro da mettere al posto di Gunter, e se va oltre rischia l'infortunio. La Roma gioca più o meno come lo scorso anno, dietro hanno preso Kumbulla, che è quello che gli mancava. Si parla di Dzeko o Milik, non cambia molto".

Come sta Zaccagni?
"Ha fatto una settimana, è un ragazzo che ha bisogno di tanto lavoro. Quando trova continuità diventa importante. Può giocare per uno spezzone, ma non è in condizione per fare tutta la gara".

Che impressione ha sugli infortuni che avete avuto?
"Ogni infortunio è diverso. Durante il post-Covid abbiamo massacrato i giocatori, specialmente noi. Gli infortuni di adesso sono diversi. Dawidowicz non riesce a recuperare bene, ha avuto un infortunio stranissimo. Gunter solitamente ha bisogno di più tempo. Magnani ha cambiato modo di lavorare, e per Lazovic è un infortunio che si è procurato in nazionale".

Pensi che le tue richieste possano essere soddisfatte in queste ultime settimane di mercato?
"Devono essere soddisfatte, sennò è la fine. Se fai un mercato in uscita di un certo tipo devi fare un mercato in entrata all'altezza. I giocatori li sceglie D'Amico in base alle caratteristiche, poi ovviamente dobbiamo essere tutti d'accordo. Dall'inizio sapevamo dove dovevamo migliorare. Sennò rimani come prima, con giocatori che sanno quello che devono fare, ma senza miglioramenti".


Conferenza Stampa Fonseca: "Karsdorp rimarrà, Smalling vuole tornare. Domani gioca Dzeko.

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Hellas Verona:

Nelle difficoltà dell'allenatore moderno c'è quello di fare scelte con mercato aperto. Kumbulla è pronto per giocare e chi sarà il centravanti?
"Centravanti vediamo domani. Kumbulla dobbiamo capire che è arrivato solo ieri, si è allenato due giorni con noi. Sarà con noi nella partita ma non credo sia pronto per giocare dall'inizio, deve capire come giochiamo, è un modo diverso da quello che usava a Verona. Mi sembra un ragazzo molto intelligente però"

La voglia è quella di investire su giocatori giovani. Quando arrivò qua disse di essere arrivato per vincere. Se la sente di sposare questo progetto?
"Sono d'accordo con questa linea, stiamo provando a portare giocatori giovani ma abbiamo anche giocatori con molta esperienza qui. Possiamo fare un mix ma mi piace questo progetto"

Karsdorp può diventare titolare o è una soluzione d'emergenza?
"Giocherà domani e rimarrà con noi perché abbiamo fiducia in lui. Queste settimane ha fatto un lavoro molto positivo, è pronto per aiutare la squadra perché rimarrà con noi quest'anno"

Le è mai capitato di far giocare un giocatore arrivato da 48 ore come potrebbe essere Kumbulla
"Non mi ricordo. Dipende dalle situazioni, se non ho altri centrali Kumbulla può giocare. Non è facile per un giocatore giocare dopo essere arrivato due giorni prima perché non sa cosa fa la squadra, come giochiamo, ma può succedere se non ho altre alternative"

Quanto sarà difficile scegliere la formazione per domani? Soddisfatto di come si sta muovendo la società?
"Non è un mercato facile, stiamo lavorando tutti insieme, con Guido e il Presidente, per trovare le migliori soluzioni. E' vero che deve arrivare qualche giocatore e dobbiamo sistemare qualche uscita"

Ha deciso di puntare ancora su Pau Lopez?
"Vediamo domani"

Con l'arrivo di Milik e la partenza di Dzeko la Roma si rinforza?
"Dzeko sta qui con noi, domani sarà in partita. Non ha senso parlare di questo cambio"

Disse che avrebbe fatto di tutto per tenere Smalling. Ha ancora fiducia?
"Si, sono fiducioso. Stiamo lavorando per averlo con noi, sono in contatto con Smalling, anche ieri ho parlato con lui. Il giocatore vuole tornare qui e noi vogliamo riprenderlo, spero che nei prossimi giorni sia di nuovo qui con noi"

Quanto pensa di aver imparato dal calcio italiano?
"Molto. Negli altri campionati non ci sono molte squadre che giocano come Atalanta o Verona, devo capire che giocare contro squadre così è molto diverso, dobbiamo adattarci. Penso che nella scorsa stagione abbiamo fatto due buone partite col Verona, vincendo. Sarà difficile ma dobbiamo capire che questa sarà una partita diversa"

Si giocherà a 3 o a 4?
"Siamo pronti per giocare con due sistemi, anche per iniziare con uno e poi continuare con un altro"

In tutte e due le partite col Verona, la Roma ha fatto meno possesso palla.
"Non è facile qui in Italia avere la palla contro il Verona. Dobbiamo uscire veloci quando recuperiamo la palla perché loro sono molto forti nel momento in cui perdono la palla. Loro reagiscono molto forte, con marcature individuali ed è più difficile fare quello che di solito facciamo in partita. Ma dobbiamo adattarci per giocare in maniera diversa contro il Verona"

 


AS Roma e Chipper siglano una partnership per intraprendere azioni positive e d'impatto per l'Africa

L'AS Roma è lieta di annunciare che Chipper sarà la piattaforma ufficiale del club per il money transfer in Africa.

L’annuncio di oggi segna l’inizio della prima partnership commerciale del club in Africa e si fonda sull’impegno di entrambe le parti a promuovere il calcio nel continente.

La partnership avrà inizio con un progetto destinato ad avere un forte impatto sociale con la produzione di un’edizione speciale di palloni da calcio con i marchi di AS Roma e Chipper, fatti a mano in Africa e pensati per durare fino a otto volte di più rispetto ai comuni palloni sintetici.

I palloni saranno distribuiti in iniziative portate avanti per combattere la povertà in Kenya, Ghana, Uganda, Nigeria, Sud Africa e anche attraverso i settori giovanili partner dell’AS Roma in Nigeria.

“Siamo felici di accogliere Chipper nella famiglia dell’AS Roma”, ha affermato Giorgio Brambilla, direttore commerciale del Club. “Siamo rimasti molto colpiti dai risultati che Chipper ha raggiunto in un arco di tempo così breve grazie alle sue soluzioni tecnologiche e finanziarie e i suoi piani per il futuro sono estremamente ambiziosi”.

Chipper è stata fondata da due imprenditori africani, Ham Serunjogi e Maijid Moujaled, e può vantare ora una forza lavoro su scala globale, in sette paesi del continente. Chipper offre servizi finanziari che consentono agli utenti di trasferire liberamente il proprio denaro da casa, in Africa e in tutto il mondo.

Ispirati dall’obiettivo che Chipper si è prefissata, ovvero di eliminare i problemi finanziari che affliggono la zona, AS Roma e Chipper hanno utilizzato le rispettive competenze per sviluppare una serie di attività che comprendono istruzione finanziaria e allenamenti di calcio. Questa serie di esercitazioni divertenti, istruttive e creative non sarà offerta solamente con ogni pallone da calcio, ma sarà resa disponibile gratuitamente per tutti.

L’edizione speciale dei palloni Chipper x AS Roma è creata assieme ad Alive and Kicking, l’unico produttore di palloni no-profit al mondo e formalmente l’unico produttore di palloni del continente africano.

In occasione del Mondiale 2018, dopo la mancata qualificazione dell’Italia al torneo, la Roma ha notoriamente offerto il proprio sostegno alla nazionale nigeriana, le Super Eagles, prima di diventare la prima società calcistica del mondo a lanciare account social dedicati in lingua Pidgin e Swahili. Entrambi saranno ora offerti da Chipper.

“L’obiettivo qui a Chipper è di sbloccare le opportunità presenti e unire tutta l’Africa, una transazione alla volta”, ha dichiarato Hasan Luogno, vicepresidente per la crescita di Chipper. “Cercavamo un partner che condividesse i nostri piani mirati a offrire opportunità e a sviluppare il calcio in Africa e l’AS Roma rappresenta il partner perfetto. Lavorare insieme ci fornisce un’opportunità unica, quella di festeggiare e sostenere l’AS Roma e l’impareggiabile passione che il continente nutre per il gioco del calcio”.


Greco: "Giocare nella Roma il mio sogno, a Verona avrei potuto fare meglio. La prima di campionato è sempre aperta ad ogni esito"

Leandro Greco, ex centrocampista sia di Roma che Verona ed oggi al Sudtirol, ha rilasciato un'intervista per il sito ufficiale del club giallorosso in vista del match di sabato contro i veneti:

Partiamo dal gol al Basilea in Champions League?
Partiamo da lì, dal punto più alto e bello della mia carriera. Dieci anni fa, in Svizzera. Era il 3 novembre 2010. Andai in trasferta con la squadra per la partita di Champions a Basilea. Inizialmente, non era previsto che andassi in panchina. Doveva starci Rosi e non io. Poi, Ranieri e lo staff tecnico fecero due conti e capirono che non c’erano ricambi a centrocampo. Così, scelsero me. Fu uno sliding doors chiave della mia vita”.

Nella ripresa subentrò a Menez.
Esattamente. Jeremy aveva portato in vantaggio la Roma nel primo tempo. Io feci l’ingresso sul 2-1, in tempo per fare il terzo gol e mettere più al sicuro il risultato. Alla fine, il match si concluse 3-2. E per noi fu fondamentale quel successo per superare il girone di Champions”.

E quattro giorni dopo nel derby s’era anche ripetuto, ma il gol le venne annullato dall’arbitro Morganti.
In quel momento avevo un’aura particolare su di me. Qualsiasi cosa facessi in campo, mi riusciva. Quell’urlo al gol rimase strozzato in gola. Peccato, sarebbe stato un altro piccolo sogno divenuto realtà. Ma andò bene lo stesso, alla fine vincemmo 2-0. In quell’anno di derby ne conquistammo tre, due in campionato e uno in Coppa Italia, che si andarono ad aggiungere agli altri due dell’anno prima. Cinque di fila. Non male…”.

La stagione successiva, 2011-2012, fu la sua ultima con la Roma.
Probabilmente, all’epoca non ero pronto a reggere determinate pressioni. Per un romano e romanista non è sempre facile indossare quella maglia. Senti più responsabilità, probabilmente. E determinate critiche fai fatica ad accettarle. Parlo per me, ovviamente”.

Cosa le diede particolarmente fastidio?
La mancanza di equilibrio dell’ambiente. Determinati sali e scendi di umore non fanno bene e finiscono con il condizionare anche lo spogliatoio. Servirebbe un filtro probabilmente, ma non è facile gestire tante voci”.

Con l’Hellas Verona ha iniziato cinque stagioni, in momenti storici diversi. E in tre categorie tra C e A. Ricordi particolari?
Ci sono stato prima da ragazzo e poi da adulto. Piazza appassionata, con una tifoseria calda e particolarmente attaccata alla squadra. Il rammarico resta quello di non aver fatto qualcosa di più, soprattutto nella parentesi più matura. Nella stagione 2015-16 avevamo una squadra forte con Pazzini, Toni, in attacco. Però retrocedemmo, pur partendo bene”.

Pareggiando alla prima giornata proprio contro la Roma.
Affrontare la Roma da avversario è particolare, gestisci tante emozioni. Quella partita la ricordo bene perché facemmo una grande prestazione. Pensai che sarebbe stata una grande stagione. Non fu così”.

Sabato è previsto un altro Verona-Roma al debutto in Serie A.
Sono curioso di capire come inizierà questo campionato. Ad esempio, vedremo come Pirlo saprà trasmettere le sue idee alla Juventus. E chissà come si presenteranno le altre squadre dopo questo stop anomalo, di poco più di un mese. Verona-Roma, in ogni caso, è difficilmente pronosticabile. È una prima giornata e come tale è aperta ad ogni esito. Io la vedrò volentieri”.


L'AS Roma perfeziona l'ingaggio di Marash Kumbulla

L'AS Roma rende noto di aver sottoscritto con l’Hellas Verona gli accordi per l’acquisto a titolo temporaneo,  fino  al  30  giugno  2022, dei diritti  alle  prestazioni  sportive  del calciatore Marash Kumbulla, e per la cessione, a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2022, dei calciatori Yıldırım Mert Çetin, Matteo Cancellieri e Aboudramane Diaby.

Il saldo netto complessivo di tali operazioni di prestito è negativo per l’AS Roma per 2 milioni di euro. Inoltre, tutti gli accordi sottoscritti prevedono l’obbligo di acquisizione a titolo definitivo dei rispettivi calciatori, condizionati al verificarsi di determinate situazioni sportive.

L’impatto negativo per l’AS Roma, laddove si verificheranno tutte le condizioni previste, è pari a 13,5 milioni di euro. L’accordo relativo all’acquisto del calciatore Kumbulla prevede altresì un corrispettivo variabile, in favore dell’Hellas Verona, condizionato al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi, stimato per circa 3,5 milioni di euro.

Con Kumbulla è stato sottoscritto un contratto che, nel caso in cui si verifichino le relative condizioni per l’obbligo di acquisto a titolo definitivo, sarà valido fino al 30 giugno 2025.

“La Roma rappresenta un’opportunità e una sfida irrinunciabile”, ha dichiarato il neo giallorosso. “Sono stato conquistato dal progetto di questo Club e non ho avuto esitazioni nello sceglierlo: farò di tutto per non deludere le persone che hanno creduto in me”.

Nato a Peschiera del Garda da genitori albanesi, Kumbulla è cresciuto nel settore giovanile del Verona, club nel quale ha esordito in prima squadra nell’agosto del 2018. Nell’ultimo campionato di Serie A ha giocato 24 partite contribuendo alla stagione positiva della squadra di Ivan Juric che ha chiuso il campionato al nono posto.

“Marash era uno dei nostri obiettivi e siamo felici di averlo centrato”, ha commentato il CEO Guido Fienga. “Con lui portiamo a Roma un talento che si è contraddistinto nella scorsa stagione e che possiede tutti i requisiti per formare, assieme ad altri compagni, il gruppo su cui puntare per il futuro”.

Nazionale albanese, Kumbulla potrebbe fare il suo esordio in giallorosso proprio contro la sua ex squadra nella sfida della prima giornata di campionato sabato sera.


Kumbulla: "Ho scelto la Roma per il valore e per i tifosi. Sono felice di essere qui, darò il massimo"

Marash Kumbulla, neo acquisto della Roma, ha rilasciato la sua prima intervista da giallorosso per il sito ufficiale del club:

Ho avuto bellissime sensazioni, ho incontrato i miei compagni che mi hanno accolto benissimo. Tutto l’ambiente lo ha fatto: dai tifosi alla Società. Mi sono subito integrato bene e spero di andare avanti così”.

In questa fase di mercato sei stato accostato a tante squadre: cosa ti ha spinto a scegliere la Roma?
Della Roma mi hanno convinto la società, il mister, lo staff, il valore della squadra e il calore dei tifosi. Tutte queste componenti hanno fatto sì che io scegliessi la Roma”.

Hai già parlato con Paulo Fonseca?
Ho già parlato con il Mister, mi ha fatto subito una bella impressione, mi ha già spiegato come vorrebbe che io giocassi e sicuramente con il tempo impareremo a conoscerci meglio e magari a vincere insieme”.

Alla prima giornata la Roma affronterà proprio il club che ti ha visto crescere: come ti senti al riguardo?
Per me Verona è casa e lo rimarrà per sempre. Ringrazio la società, i miei compagni e i tifosi. Mi hanno aiutato a crescere e non lo dimenticherò mai”.

Hai dimostrato di avere caratteristiche da grande squadra: qual è la migliore?
Penso che sia l’anticipo, sono aggressivo. Mi reputo un difensore che oltre a pensare a difendere pensa anche a giocare la palla”.

Dove pensi di poter migliorare?
Essendo giovane ho tantissimo da migliorare. Dal mio punto di vista devo migliorare in fase di impostazione e nel gioco con il piede debole”.

Durante la stagione passata sei entrato nel giro della Nazionale albanese: quanto è importante per te?
Sì, l’ho conquistata nello scorso ottobre, spero di essere convocato ancora e di portare la mia Nazionale a traguardi importanti”.

Un motivo in più per cercare di fare il massimo in giallorosso.
Sì, sono felice di essere qui, il mio obiettivo è quello di aiutare lo staff e i compagni a migliorare e a vincere più partite possibile. E questo si può fare crescendo tutti quanti insieme”.

Hai un messaggio per i tifosi giallorossi?
Ringrazio i tifosi della Roma per l’accoglienza ricevuta, darò il massimo per cercare di vincere ed esultare insieme a loro”.


Roma, Milik + Kumbulla doppio colpo: Fonseca sorride

LEGGO - BALZANI - Made in Italy con un chiaro accento dell’Est. Il mercato della Roma è entrato nel vivo e ha regalato ieri più di un colpo di scena. Quello più inatteso porta all’albanese Kumbulla che ha superato in volata Izzo e si appresta a diventare il primo rinforzo difensivo per Fonseca. Uno smacco alla Lazio che lo ha cercato a lungo. L’accordo col Verona è stato chiuso lunedì notte sul prestito con obbligo fissato a 25 milioni e con la promessa di uno sconto sul possibile riscatto di Cetin. Quello col giocatore, 20 anni e rivelazione dello scorso anno, è arrivata ieri per un quadriennale da circa 1,5 milioni.

Non è tramontato nemmeno Smalling anche se verrà rinviato un nuovo assalto allo United dopo l’offerta da 13 milioni rifiutata domenica. In caso di ennesimo no la Roma proverà a convincere la Fiorentina per Pezzella. Più arduo è stato convincere Milik. Il polacco ha osservato da spettatore l’accordo tra Napoli e Roma, arrivato nella serata di lunedì, per il suo passaggio in giallorosso: 20 milioni più 5 di bonus. Ieri Friedkin e Fienga hanno parlato con l’attaccante che sognava la Juve e si è preso un giorno per accettare un quinquennale da 5 milioni. In caso di ok definitivo si sbloccherà entro il weekend anche il passaggio di Dzeko alla Juventus. Ovviamente Suarez permettendo anche se i bianconeri ormai hanno scelto il bosniaco che aveva rotto con Fonseca. Nell’affare da 18 milioni coi bianconeri potrebbe rientrare il cartellino di De Sciglio.

Un tentativo per il centrocampo è stato fatto anche con l’Udinese per De Paul, su cui però il Leeds è in forte vantaggio. L’arrivo di Friedkin, come detto, ha movimentato il mercato e creato una discontinuità netta con la gestione Pallotta. Dan dovrebbe restare a Roma almeno fino a lunedì prossimo prolungando quindi il suo primo soggiorno. «Stiamo lavorando molto, vuole far crescere il club e tenere i migliori stabilizzando la rosa», ha detto Fienga durante la conferenza di presentazione dell’accordo con Tiscali.


Fonseca, difesa in difficoltà. Pronte soluzioni d’emergenza

IL MESSAGGERO - Mentre la Roma continua a lavorare sul mercato per rinforzare la rosa, a Trigoria Fonseca è alle prese con la preparazione che porterà verso la prima di campionato sabato contro l'Hellas Verona. Il portoghese è alle prese con alcuni dubbi di formazione, uno su tutti quello relativo alla difesa in cui potrebbe ritrovarsi con solo due difensori, Mancini e Ibanez. La linea a tre sarebbe confermata in caso di arrivo di Kumbulla proprio dai gialloblù, mentre si potrebbe tornare a quattro dietro con il rilancio di Under in caso di chiusura tardiva della trattativa. Si lavora anche per la fascia destra, dove sembra essere in arrivo De Sciglio che giocherebbe eventualmente subito titolare vista l'assenza di Bruno Peres ancora alle prese con il Covid.