Roma "all'europea" alla prova Campionato
(MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA ) - Roma di scena a Torino dopo la gioia di giovedì sera che la vedrà affrontare successivamente affrontare il Manchester United nella semifinale di Europa League.
Non è un mistero che la testa e le risorse fisiche siano tutte concentrate su quei due importantissimi appuntamenti ma dall’altro lato il campionato non va messo nel dimenticatoio fino a che ci sarà una possibilità di qualificarsi per la prossima Champions League o per le altre coppe internazionali.
Come arriva la Roma a questa sfida? Fonseca in conferenza stampa ha parlato di match importante e da vincere ma la formazione sarà un po’ rivoluzionata. Dzeko sarà out dall’inizio, dentro Mayoral: la staffetta tra il bosniaco e lo spagnolo prosegue e in campionato tocca di nuovo all'ex Real Madrid. Dietro di lui Carles Perez e Pedro, nell'ottica di un turnover che possa dare ai migliori la possibilità di riposare in vista di un'altra settimana densa di impegni visto che giovedì sera ci sarà il match casaingo contro l’Atalanta. Contro i granata dovrebbero rivedersi anche Reynolds e Peres, mentre Villar e Diawara giostreranno al centro del centrocampo. In difesa le scelte non sono molte: al fianco di Mancini (se riposerà ci sarà Cristante) e Ibanez, forzatamente confermati, dovrebbe esserci Fazio, mentre in porta o Mirante o Pau Lopez con il primo favorito.
Il Torino dall’altra parte è senza Sirigu, che attende ancora il tampone negativo per poter sottoporsi alle visite mediche e poi riaggregarsi ai compagni, e il tecnico Nicola confermerà Milinkovic-Savic: contro la Roma, dunque, toccherà ancora al serbotra i pali, davanti a lui Izzo e Bremer e Nkoulou che è recuperato e può tornare titolare, in mediana Baselli continua a fare i conti con un problema alla caviglia e si andrà avanti con il terzetto Rincon-Mandragora-Verdi. In attacco partono favoriti Belotti e Sanabria, per le fasce rientra Singo ma è in vantaggio Vojvoda, sull’out mancino ci sarà ancora Ansaldi.
Il Torino cancella la Roma in rimonta
(REDAZIONE-INSIDEROMA.COM) - Dopo il passaggio del turno in Europa League, giallorossi ancora a vuoto in Campionato, puniti stavolta dal Torino che supera la squadra di Fonseca con una rimonta shock nel secondo tempo. Mayoral illude i giallorossi, nella ripresa il sorpasso granata è firmato da Sanabria, Zaza e Rincon.
"Ci è mancata concentrazione, in campionato abbiamo sbagliato più che in Europa. Mi assumo le mie responsabilità", ha detto Fonseca nel post partita ai microfoni di Sky Sport il ko della sua Roma a Torino. L'1-3 contro i granata, nono ko in campionato, lascia i giallorossi al settimo posto in classifica. "Abbiamo fatto il primo gol, abbiamo avuto le occasioni per chiudere il match e non l’abbiamo fatto. Il Torino ha fatto meglio, è stato più aggressivo e ha meritato". Il quarto posto è distante otto punti. "Devo essere onesto, è difficile. Matematicamente avremmo ancora possibilità ma è difficile", ha concluso ammettendo che la Roma "è più concentrata in Europa League".
Il Torino cancella la Roma in rimonta
(REDAZIONE-INSIDEROMA.COM) - Dopo il passaggio del turno in Europa League, giallorossi ancora a vuoto in Campionato, puniti stavolta dal Torino che supera la squadra di Fonseca con una rimonta shock nel secondo tempo. Mayoral illude i giallorossi, nella ripresa il sorpasso granata è firmato da Sanabria, Zaza e Rincon.
"Ci è mancata concentrazione, in campionato abbiamo sbagliato più che in Europa. Mi assumo le mie responsabilità", ha detto Fonseca nel post partita ai microfoni di Sky Sport il ko della sua Roma a Torino. L'1-3 contro i granata, nono ko in campionato, lascia i giallorossi al settimo posto in classifica. "Abbiamo fatto il primo gol, abbiamo avuto le occasioni per chiudere il match e non l’abbiamo fatto. Il Torino ha fatto meglio, è stato più aggressivo e ha meritato". Il quarto posto è distante otto punti. "Devo essere onesto, è difficile. Matematicamente avremmo ancora possibilità ma è difficile", ha concluso ammettendo che la Roma "è più concentrata in Europa League".
Roma "all'europea" alla prova Campionato
(MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA ) - Roma di scena a Torino dopo la gioia di giovedì sera che la vedrà affrontare successivamente affrontare il Manchester United nella semifinale di Europa League.
Non è un mistero che la testa e le risorse fisiche siano tutte concentrate su quei due importantissimi appuntamenti ma dall’altro lato il campionato non va messo nel dimenticatoio fino a che ci sarà una possibilità di qualificarsi per la prossima Champions League o per le altre coppe internazionali.
Come arriva la Roma a questa sfida? Fonseca in conferenza stampa ha parlato di match importante e da vincere ma la formazione sarà un po’ rivoluzionata. Dzeko sarà out dall’inizio, dentro Mayoral: la staffetta tra il bosniaco e lo spagnolo prosegue e in campionato tocca di nuovo all'ex Real Madrid. Dietro di lui Carles Perez e Pedro, nell'ottica di un turnover che possa dare ai migliori la possibilità di riposare in vista di un'altra settimana densa di impegni visto che giovedì sera ci sarà il match casaingo contro l’Atalanta. Contro i granata dovrebbero rivedersi anche Reynolds e Peres, mentre Villar e Diawara giostreranno al centro del centrocampo. In difesa le scelte non sono molte: al fianco di Mancini (se riposerà ci sarà Cristante) e Ibanez, forzatamente confermati, dovrebbe esserci Fazio, mentre in porta o Mirante o Pau Lopez con il primo favorito.
Il Torino dall’altra parte è senza Sirigu, che attende ancora il tampone negativo per poter sottoporsi alle visite mediche e poi riaggregarsi ai compagni, e il tecnico Nicola confermerà Milinkovic-Savic: contro la Roma, dunque, toccherà ancora al serbotra i pali, davanti a lui Izzo e Bremer e Nkoulou che è recuperato e può tornare titolare, in mediana Baselli continua a fare i conti con un problema alla caviglia e si andrà avanti con il terzetto Rincon-Mandragora-Verdi. In attacco partono favoriti Belotti e Sanabria, per le fasce rientra Singo ma è in vantaggio Vojvoda, sull’out mancino ci sarà ancora Ansaldi.
Conferenza Stampa Fonseca: "Lavoro per rendere la Roma vincente. Siamo concentrati sul Torino"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino:
Contro l'Ajax grande prova difensiva, dopo che la Roma soprattutto nella prima parte aveva messo in campo una grande identità offensiva. Cosa manca per avere una sintesi tra la prima parte della stagione e la grande attenzione difensiva vista con l'Ajax?
"In ogni partita abbiamo una strategia. Tutti hanno detto che la Roma era quella che giocava meglio, in modo più offensivo, ma in queste due partite abbiamo preparato una strategia diversa contro una grande squadra come l’Ajax. La verità penso sia il risultato. Abbiamo la nostra identità, non è questo che caratterizza la nostra squadra, ma quando abbiamo bisogno di una strategia diversa lo facciamo, non c'è problema".
Lei ha il potere di spaccare a metà l'opinione pubblica, tifoseria e critica. Si è chiesto: cosa potevo fare di più per spostare la percentuale a mio vantaggio?
"Non lavoro per convincere le persone, ma lavoro per la Roma e per farla vincere. E’ normale che quando si vince abbiamo più persone dal nostro lato, quando non vinciamo abbiamo più persone contro. Vale per Paulo Fonseca e per tutti gli allenatori. Capisco bene questo, ma la cosa più importante è fare il mio lavoro per la Roma".
Come sta Smalling? Può tornare per l’Atalanta?
"Vediamo, stiamo valutando tutti i giorni la sua situazione. Ha iniziato a lavorare in campo, quando avrà fiducia per tornare tornerà. Sta bene".
Cosa manca a questa squadra per essere competitiva sul doppio fronte?
"E’ una stagione particolare. Posso fare molti esempi: prima di questa partita in Europa League, il Villarreal ha perso in casa, il Bayern Monaco ha pareggiato e l’Arsenal è al 10° posto. Queste squadre che giocano ogni 3 giorni hanno meno giocatori disponibili, questo influenza anche i risultati. E’ una situazione delle squadre che vanno avanti nelle competizioni europee".
Quanto è importante arrivare 7°?
"Non penso sempre avanti, ma alla prossima partita. Ora dobbiamo pensare che la partita con l'Ajax è finita e dobbiamo tornare in campionato. Vogliamo vincere la prossima partita che è contro il Torino che è in un buon momento".
Pastore titolare?
"Dovete aspettare domani per vedere".
Torino e Atalanta decisive per 4° posto?
"Non possiamo pensare avanti se non vinciamo la partita di domani".
In Italia le rose sono molto lunghe, c'è un problema di reclutamento?
"Penso sia importante avere una rosa compatta. Non è un problema della Roma, quasi tutti i giocatori qui hanno giocato. Ma sono d'accordo, è importante avere una rosa compatta".
Queste partite di campionato sono importante per recuperare la forma dei giocatori?
"Sono due competizioni diverse, adesso penso al campionato e alle migliori scelte per domani pensando alla questione fisica e tattica. Penso solo alla partita col Torino. E' importante capire che la partita con l'Ajax è finita, dobbiamo tornare al campionato e abbiamo obiettivi in campionato. Voglio la squadra concentrata sul Torino".
Cosa vorrebbe avere in campionato delle partite di Europa League?
"Magari la stessa concentrazione, aggressività difensiva. E' importante che la squadra faccia sempre una partita sicura difensivamente. Come abbiamo fatto bene con l'Ajax, penso che in campionato possiamo migliorare queste questioni".
Torino Roma, la 31ma giornata di fuoco
"Lavoro per il bene della Roma. Abbiamo una nostra identità, ora servono concentrazione e solidità. Con il Torino serve una grande partita"
Così Paulo Fonseca, allenatore della AS Roma, commenta nella conferenza stampa prepartita, il prossimo turno che aspetta la squadra della Capitale.
Il prossimo weekend, allo Stadio Olimpico Grande Torino, si attende un grande spettacolo di calcio. In scena un match che da entrambe le parti vale il campionato. I granata padroni di casa devono consolidare la loro posizione per allontanarsi dalle retrovie della classifica, mentre la Roma ospite cerca un riscatto che può farle rosicchiare punti alle rivali di zona Champions.
Entrambe le squadre non possono permettersi di sbagliare la gara. Paolo Fonseca sente molto questa sfida e sa quanto gli occhi della città e della dirigenza siano puntati su di lui. Vietato sbagliare, ancora una volta. "Normali le critiche quando non si vince. Con il Torino torneremo una squadra offensiva", ha dichiarato, mettendosi alle spalle la partita contro l’Ajax di Europa League e preparandosi ad affrontare un Torino agguerrito. Il tecnico giallorosso è tornato a mettere l'accento sulla solidità difensiva avuta con gli olandesi e fa notare alla piazza come alla sua squadra che si può essere concentrati in difesa, mentre si pensa ad attaccare la porta avversaria.
Paolo Fonseca chiede concentrazione
Paolo Fonseca chiede alla squadra la stessa qualità di prestazione che sta ottenendo in Europa: "Vorrei la stessa concentrazione, determinazione e aggressività difensiva viste in Europa League. Le critiche? Quando si vince ci sono più persone dalla mia parte, quando non vinciamo ci sono più persone contro". Ma questa è una storia che è antica quanto il calcio, quanto la vita. QUando le cose vanno bene nessuna discussione e chi ha qualche dubbio se lo tiene per sé, aspettando il primo passo falso per venire fuori. Così succede che nel ben noto Ambiente Romano, di cui il nostro Gabriele Nobile era un profondo conoscitore, avendo pubblicato un libro sull'argomento, ci si divida i fine settimana tra ottimisti e pessimisti. Una volta tacciono i primi, la volta successiva si nascondono i secondi.
La conferenza stampa del tecnico alla vigilia della gara con il Torino ha mostrato una certa determinazione in Fonseca. Ma come arrivano le due squadre al match?
Tra retrocessione e Champions League
I granata arrivano da quattro punti in due partite che li hanno portati a 27 punti, in una zona più tranquilla ma non così tanto visto che solo cinque li separano dalla zona retrocessione. Perdere sarebbe un bel problema a Torino che, dopo un pareggio di 2-2 nel derby contro la Juventus, nell’ultimo turno con l’Udinese si è salvata dal pareggio in extremis grazie a un rigore insaccato da Belotti. La Roma battendo il Bologna nell'ultima partita, ha messo tre punti importanti sul tabellone, dopo un pareggio e due sconfitte. Ha perso tanti punti lasciando un certo vantaggio alle avversarie per l'obiettivo Coppa dei Campioni che stanno facendo meglio.
Quando si chiede a Fonseca cosa manca alla Roma, lui risponde: "In ogni partita abbiamo una strategia. Quasi tutta la stagione è stato detto che la Roma gioca meglio difensivamente. In queste due partite contro l’Ajax abbiamo preparato una strategia diversa, più nella seconda gara. Noi abbiamo la nostra identità, non è questo che caratterizza la nostra squadra. Quando abbiamo bisogno di fare una strategia diversa lo facciamo". Quindi cambiare si può, studiare il momento e l'avversario e scoprire nuove carte lasciate nascoste? Le prossime partite dovranno rivelare una nuova "pelliccia" dei Giallorossi se si vuole vincere, e se Fonseca vuole anche convincere. "Non lavoro per convincere le persone, ma lavoro per la Roma" fa notare l'allenatore. Dice anche: "È una stagione particolare, posso fare esempi di tante squadre che vanno avanti in Europa e hanno problemi in campionato. Il Villarreal ha perso con l’Osasuna, il Bayern ha pareggiato, l’Arsenal è decimo. Le squadre che giocano ogni tre giorni hanno meno calciatori disponibili, il Bayern ha giocato con sei giocatori in meno e questo influenza il risultato. È una situazione che hanno tutte le squadre che vanno avanti in Europa".
Quindi, ecco la verità: convincere è più difficile se non si hanno i giocatori chiave a disposizione, e tra Smalling, Zaniolo, Miky, Spinazzola, Pastore e compagnia, sono mancate tante pedine in momenti focali del campionato. Ma convincere è una cosa, vincere un'altra e ora nonn è un'opzione. Si deve.
Conferenza Stampa Fonseca: "Lavoro per rendere la Roma vincente. Siamo concentrati sul Torino"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino:
Contro l'Ajax grande prova difensiva, dopo che la Roma soprattutto nella prima parte aveva messo in campo una grande identità offensiva. Cosa manca per avere una sintesi tra la prima parte della stagione e la grande attenzione difensiva vista con l'Ajax?
"In ogni partita abbiamo una strategia. Tutti hanno detto che la Roma era quella che giocava meglio, in modo più offensivo, ma in queste due partite abbiamo preparato una strategia diversa contro una grande squadra come l’Ajax. La verità penso sia il risultato. Abbiamo la nostra identità, non è questo che caratterizza la nostra squadra, ma quando abbiamo bisogno di una strategia diversa lo facciamo, non c'è problema".
Lei ha il potere di spaccare a metà l'opinione pubblica, tifoseria e critica. Si è chiesto: cosa potevo fare di più per spostare la percentuale a mio vantaggio?
"Non lavoro per convincere le persone, ma lavoro per la Roma e per farla vincere. E’ normale che quando si vince abbiamo più persone dal nostro lato, quando non vinciamo abbiamo più persone contro. Vale per Paulo Fonseca e per tutti gli allenatori. Capisco bene questo, ma la cosa più importante è fare il mio lavoro per la Roma".
Come sta Smalling? Può tornare per l’Atalanta?
"Vediamo, stiamo valutando tutti i giorni la sua situazione. Ha iniziato a lavorare in campo, quando avrà fiducia per tornare tornerà. Sta bene".
Cosa manca a questa squadra per essere competitiva sul doppio fronte?
"E’ una stagione particolare. Posso fare molti esempi: prima di questa partita in Europa League, il Villarreal ha perso in casa, il Bayern Monaco ha pareggiato e l’Arsenal è al 10° posto. Queste squadre che giocano ogni 3 giorni hanno meno giocatori disponibili, questo influenza anche i risultati. E’ una situazione delle squadre che vanno avanti nelle competizioni europee".
Quanto è importante arrivare 7°?
"Non penso sempre avanti, ma alla prossima partita. Ora dobbiamo pensare che la partita con l'Ajax è finita e dobbiamo tornare in campionato. Vogliamo vincere la prossima partita che è contro il Torino che è in un buon momento".
Pastore titolare?
"Dovete aspettare domani per vedere".
Torino e Atalanta decisive per 4° posto?
"Non possiamo pensare avanti se non vinciamo la partita di domani".
In Italia le rose sono molto lunghe, c'è un problema di reclutamento?
"Penso sia importante avere una rosa compatta. Non è un problema della Roma, quasi tutti i giocatori qui hanno giocato. Ma sono d'accordo, è importante avere una rosa compatta".
Queste partite di campionato sono importante per recuperare la forma dei giocatori?
"Sono due competizioni diverse, adesso penso al campionato e alle migliori scelte per domani pensando alla questione fisica e tattica. Penso solo alla partita col Torino. E' importante capire che la partita con l'Ajax è finita, dobbiamo tornare al campionato e abbiamo obiettivi in campionato. Voglio la squadra concentrata sul Torino".
Cosa vorrebbe avere in campionato delle partite di Europa League?
"Magari la stessa concentrazione, aggressività difensiva. E' importante che la squadra faccia sempre una partita sicura difensivamente. Come abbiamo fatto bene con l'Ajax, penso che in campionato possiamo migliorare queste questioni".
Roma-Ajax: EDIN scaccia la PAU(ra)
(IL PAGELLANTE MASCHERATO - INSIDEROMA.COM) - Dopo la vittoria dell'andata, la Roma pareggia con l'Ajax in casa e stacca il biglietto per la semifinale. Destinazione Manchester.
PAU LOPEZ 5, 5 - Inizio col brivido e solito disimpegno con i piedi sbagliato,pronto fra i pali ma sbaglia i tempi d'uscita sul goal incassato. Brivido nella notte.
MANCINI 6 - Ammonizione ingenua che gli costerà la squalifica in semifinale. "Cattivo" come al solito ma poco preciso in fase di costruzione.
CRISTANTE 6 - Primo tempo senza patemi particolari, sbanda solo su Brobbey nell'occasione del goal. L'azione del pareggio parte dai suoi piedi con la solita costruzione dal basso.Nel finale non concede più nulla.
IBANEZ 6,5 - L' "eroe" dell'Amstedam Arena fra buone chiusure e qualche errore in appoggio non perde mai la testa dando sicurezza al reparto. Rimane il più reattivo dei tre dietro.
KARSDORP 6 - Quasi un derby per l'ex Feyenoord, attento e concentrato non concede niente a Neres suo avversario diretto.
DIAWARA 7 - Rimedia a inizio partita l'errore di Pau Lopez e solo questo vale mezzo voto in più (oltre a qualche anno di vita).Si piazza davanti alla difesa dando equilibrio sia in fase difensiva che offensiva. Si vede poco ma si sente tanto.
VERETOUT 6- Non riesce mai a incidere con i suoi “soliti” inserimenti,totalmente dedicato all'intedizione. Nel secondo tempo scala quinto di sinistra con il solito spirito di sacrificio.
CALAFIORI 6,5 - Si cala(fiori) perfettamente nello spirito della partita, inizialmente soffre un po' Antony, giocate semplici e senza rischi fino alla scorribanda che porta al pareggio di Dzeko, lo ferma solo un risentimento muscolare.
PELLEGRINI 6,5 - Arriva stanco al tiro dopo appena 4 minuti, si "sbatte" per tutto il campo cercando di fare da raccordo fra centrocampo e attacco con risultati alterni. Prova di grande corsa e concretezza.
MIKHITARYAN 6 - Fu lui qualche anno fa a fare male all'Ajax in finale di Europa League,questa volta si limita a un tocco, quello decisivo che innesca Calafiori per l'assisit del pareggio. Giocatore superiore prima che nelle gambe, nella testa.
DZEKO 7,5 - Edin rimane l'unica soluzione per allentare la pressione degli olandesi,gioca di sponda usando testa e piedi, lotta e fa salire la squadra da centravanti vecchio stile lui che è il prototipo del calciatore moderno. Il suo 30imo goal europeo fa rima con semifinale (la seconda).
MAYORAL 6,5 - 10 minuti di battaglia,tiene palla,corre su ogni pallone.Prezioso come sempre.
VILLAR SV - Nel finale prova a gestire qualche pallone e ci riesce senza fronzoli.
PEDRO SV - Dal "re" di coppa ci si aspetta di più anche negli ultimi 10 minuti, corre ma sbaglia un pallone a metà campo che poteva essere decisivo.
FONSECA 6,5 - La partita chiamava la battaglia, lui sceglie l'attesa ma il risultato (l'unica cosa che conta) alla fine gli dà ragione
Post Roma-Ajax, Fonseca: "Orgoglioso di rappresentare l’Italia"
"E' motivo di orgoglio rappresentare l'Italia in semifinale di Europa League". Queste le prime parole pronunciate da mister Paulo Fonseca dopo aver centrato lo storico traguardo per la Roma che vola in una semifinale europea per l'ottava volta dove affronterà il Manchester United.
"Logicamente è anche motivo di grande soddisfazione per noi. Non era facile eliminare quest'Ajax che ha confermato di essere una grandissima squadra. Era difficile affrontarli, ma abbiamo disputato una grande gara".
FUTURO RESTA INCOGNITA - Non si sbottona, invece, su futuro. "Non so cosa mi attende, so che la prossima partita sarò l'allenatore della Roma. Il futuro non è importante ora. È più importante la Roma. Non sono minimamente preoccupato del mio futuro. Questo risultato non cambia i miei rapporti con la società".
La Roma c'è. Gabriele pure
(FRANCESCA CECI - INSIDEROMA) - La Roma c'è. Gabriele pure. Il giorno dopo il pareggio contro l'Ajax che, in virtù della vittoria all'andata, consegna ai giallorossi il biglietto per la semifinale di Europa League, Insideroma riparte. Per Gabriele.
Ho avuto il piacere di conoscerti un pomeriggio di tanti anni fa quando davanti ad una tazza di the e biscotti mi scegliesti per l'avventura di Insideroma.
Ti presentasti in giacca e cravatta e degli improbabili occhiali rossi, che solo dopo avrei capito essere uno dei tuoi tratti distintivi. Rosso é il colore del coraggio e della spregiudicatezza. E tu, devo dire, che li hai entrambi (anche solo per il fatto di indossarli) .
Intendiamoci, non sei stato perfetto (in fondo, poi, se chi di noi lo è?). Ma questo poco importa. Importa invece che sei stato un amico leale, di quelli, per capirci, che anche se li chiami alle 2 di notte mollano tutto e vengono. E un editore "avanguardista" perché in un mondo che troppo spesso e volentieri ancora discrimina le donne tu, anni fa, ne hai scelta una come Direttore. Hai scelto me.
Mai, in tanti anni, una parola di censura, solo incoraggiamento ed attestati di stima. Io, troppo schiva per cavalcare le luci della ribalta che, lo sai bene, non mi è mai piaciuta. Hai provato a convincermi ma hai capito subito che sarebbe stata una impresa impossibile e hai fatto quel che più conta: mi hai lasciato la libertà di essere e restare ciò che sono, dietro le quinte, piuttosto un passo indietro che uno avanti.
Quante partite della nostra Roma abbiamo commentato in questi anni. Quanti "daje" prima di ogni fischio d'inizio. E quanti "daje" alla fine, soprattutto dopo le sconfitte perché comunque va a finire è sempre "Daje Roma daje".
Nessuno di noi però avrebbe potuto immaginare che la vita aveva in serbo per te una partita contro un avversario che ti ha preso, vigliaccamente, alle spalle. Tu, in compenso, lo hai guardato negli occhi, hai lottato con commovente dignità, ti sei aggrappato alla vita senza mai consegnare la tua arma migliore: il sorriso, quello stesso che hai conservato fino all'ultimo. Persino davanti al "dolce finir"...
E allora, eccoci qui per te, a casa tua che tale resterà per sempre. Noi, da qui proveremo a rimettere insieme i pezzi raccontando ancora la nostra Roma, come avresti voluto tu, facendo della libertà di pensiero la nostra stella cometa.
A Paola, la tua vittoria più bella, a papà Rodolfo, a Sole e Nicolò, a tutti quelli che ti hanno amato in questa vita, il nostro abbraccio e, soprattutto, la promessa testarda, cuore e acciaio, che non sarai dimenticato.
Il tuo Direttore. Per sempre
Grinta, cuore e determinazione. La Roma è in semifinale di Europa League
INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Era il 10 aprile 2018 quando la Roma raggiunse le semifinali di Champions League dopo il 3-0 casalingo contro il Barcellona.
Tre anni dopo i giallorossi hanno raggiunto una nuova semifinale, questa volta di Europa League. Ai ragazzi di Fonseca è bastato un pareggio per 1-1 all'Olimpico per strappare il passaggio del turno e garantirsi una nuova esperienza europea.
Due semifinali in tre anni, un bottino importante per la Roma che sotto la guida di Dan e Ryan Friedkin vuole rilanciarsi nel panorama calcistico italiano e mondiale. Un rilancio che potrebbe arrivare già al termine di questa stagione, con una finale in ballo e la voglia di non mancare l'appuntamento. Certo, in semifinale si giocherà contro il Manchester United, squadra che ha già vinto l'Europa League nel 2017. Ma la Roma non vuole partire da sconfitta, giocando a viso aperto contro i Red Devils e provando a tornare in finale di Europa League dopo 30 anni dall'ultima apparizione contro l'Inter (che vinse il torneo) quando la competizione era nota come Coppa Uefa.
Ma adesso è il momento di festeggiare, godersi il momento e prendere consapevolezza di essere tra le quattro squadre migliori della competizione.
POCHE EMOZIONI - Dopo la vittoria alla Johan Cruijff Arena, la Roma ieri sera ha ospitato l'Ajax per il match di ritorno dei quarti di finale.
In avvio di partita la Roma ha provato subito a mettere pressione agli avversari; sfiorando la rete con Pellegrini abile a rientrane sul mancino ma meno bravo nel tiro, debole e facile preda dell'ex Stekelenburg. La rete arriva all'ottavo minuto con Veretout, che riceve in area dopo un ottimo taglio ed insacca, ma il francese era partito in fuorigioco ed il vantaggio è stato giustamente annullato.
Dopo lo spavento si vede l'Ajax, con Tadic che sfrutta un disimpegno corto di Pau Lopez e si invola verso l'aria di rigore giallorossa; passaggio per Klaassen e conclusione a botta sicura che viene respinta dall'intervento di Diawara.
I restanti minuti di gioco trascorrono senza altre emozioni, con le squadre che rientrano negli spogliatoi sullo 0-0.
CALAFIORI-DZEKO E LA ROMA ESULTA - Nella ripresa l'Ajax rientra in campo con l'attaccante Brobbey al posto di Antony, ed il giocatore olandese impiega solo tre minuti per lasciare la firma sul match. E' infatti sua la rete che sblocca la gara, con un tocco di destro ad anticipare l'uscita di Pau Lopez. Un gol che riaccende le speranze degli olandesi, abili a bucare centralemente la retroguardia giallorossa e pronti a ripetersi.
Ed infatti al 54' arrivva il raddoppio dei lancieri, ad opera di Tadic. Il numero 10 dell'Ajax, che ha sbagliato un rigore all'andata, ribadisce in rete con un destro piazzato dopo la respinta di Pau Lopez sul tiro di Alvarez. Olandesi in festa e giallorossi che si raccolgono intorno all'arbitro Taylor per protestare circa un mancato fallo al limite dell'area ai danni della Roma. Il direttore di gara, richiamato al VAR, esamina l'azione ed annulla la rete, concedendo il fallo alla Roma per l'intervento di Tagliafico su Mkhitaryan.
Gli animi si accendono ed i giallorossi colpiscono duro per tenere a distanza gli avversari, che ora provano in tutti i modi a segnare il gol che gli darebbe la semifinale. Vengono ammoniti per fallo Veretout e per proteste Mancini (diffidato, salterà il match d'andata contro il Manchester United), mentre i lancieri continuano il forcing verso l'area giallorossa.
Ma i tentativi di Tadic e compagni gli si rivoltano contro al 72' quando Calafiori parte in contropiede ed arriva in area avversaria. Il giovane terzino della Roma sfrutta lo svicolone di un avversario per guardare la posizione di Dzeko e lo serve, Gravenberch prova ad intervenire per spazzare ma devia solamente il pallone che arriva ugualmente sui piedi del bomber di Sarajevo: piattone destro sul primo palo e rete del pareggio.
Lo Stadio Olimpico esplode di gioia, riempito dalle urla di felicità dei pochi presenti. Ma i giocatori avranno sicuramente sentito anche l'eco delle voci dei tifosi, sintonizzati da casa sulla partita ma sempre vicini alla loro squadra del cuore. Un grande cuore dimostrato anche dai giallorossi, che fino al termine della gara contengono gli avversari dando fondo alle ultime energie rimaste.
Energie che, dopo il fischio finale di Taylor al 95', si trasformano in abbracci e sorrisi.
La Roma è in semifinale. La Roma c'è e non molla la presa su questa competizione. C'è Fonseca, che in Europa sta dimostrando di avere un feeling partcolare. C'è il record di sei vittorie consecutive in ambito eurpeo, superando il precedente record di cinque successi registratosi tra il 1990 ed il 1991. C'è Dzeko, che segna, sorride e abbraccia il suo mister. C'è la felicità dei giocatori che a fine partita festeggiano nello spogliatoio per il traguardo raggiunto.
Ma c'è ancora un tassello che manca tra la Roma e la finale. C'è il Manchester United da affrontare, un avversario ostico che risveglia nella mente dei giallorossi risultati negativi ed umilianti. Ma c'è la speranza, la voglia e la determinazione. Ci sono due partite da disputare, 180' da giocare.
C'è l'Europa League in palio.
Post Roma-Ajax, Fonseca: "Orgoglioso di rappresentare l’Italia"
"E' motivo di orgoglio rappresentare l'Italia in semifinale di Europa League". Queste le prime parole pronunciate da mister Paulo Fonseca dopo aver centrato lo storico traguardo per la Roma che vola in una semifinale europea per l'ottava volta dove affronterà il Manchester United.
"Logicamente è anche motivo di grande soddisfazione per noi. Non era facile eliminare quest'Ajax che ha confermato di essere una grandissima squadra. Era difficile affrontarli, ma abbiamo disputato una grande gara".
FUTURO RESTA INCOGNITA - Non si sbottona, invece, su futuro. "Non so cosa mi attende, so che la prossima partita sarò l'allenatore della Roma. Il futuro non è importante ora. È più importante la Roma. Non sono minimamente preoccupato del mio futuro. Questo risultato non cambia i miei rapporti con la società".