De Rossi: "Ho grande voglia di allenare, ma prima devo fare il corso. Ho grandissimo rispetto per Fonseca"

Daniele De Rossi, così come l'ex giallorosso Balzaretti ed il CEO Guido Fienga, è stato premiato a Soriano nel Cimino durante l'evento Premio Calabrese. A margine, l'ex capitano della Roma, ha parlato anche della squadra giallorossa e del campionato che sarà:

Sul premio
"Avevo presi accordi per ricevere questo premio in pieno lock down. Il mio fascino risaliva ad allora (ride). Fa sempre piacere essere premiati soprattutto quando si parla di sport e quando il premio è dedicato a un grande giornalista".

Che sta facendo in questo momento?
"Sono in attesa di sapere quando potrò iniziare a fare il corso. Lavoro con lo staff che ho creato e cerchiamo di entrare in sintonia. Guardiamo le partite perché non possiamo girare per i ritiri. Ci confrontiamo e cerchiamo di entrare sulla stessa lunghezza d'onda per cominciare al meglio".

Pirlo allenatore Juve?
"Lui è stato un fenomeno da calciatore. Ha una visione diversa del calcio rispetto agli altri. È un inizio pesante da un punto di vista della pressione, perché la Juve richiede un livello alto e vuole anche i risultati. Ma se volevano uno con le idee chiare hanno scelto la persona giusta. È uno che ha gli attributi. Se cercavano uno che si prendesse una responsabilità del genere in una piazza come quella hanno trovato quello giusto".

Anche De Rossi viene chiamato predestinato.
"Negli anni s'è detto di tanti che non sono arrivati successivamente. Hanno fatto grandissime cose allenatori a cui nessuno avrebbe dato una lira. Io personalmente su alcuni non avrei puntato, come Simone Inzaghi o Gattuso, non pensavo che sarebbero diventati così bravi. Non pensavo che sarebbero diventati così bravi anche nello sviluppo del gioco. Ho grande voglia e ho qualche idea, ma prima di tutto devo fare il corso".

Quale errore non deve commettere Friedkin alla Roma?
"Io devo fare l'allenatore, il patentino per dirigente lo lascio ad altri. Non mi sento di dare consigli particolari. Il fatto di tenere tutti con i piedi per terra è un bene. Fare promesse che non si possono mantenere è sbagliato, soprattutto in una piazza come Roma".

Lei ha firmato con una nota agenzia di procuratori, una scelta che ha fatto discutere
"Sono entrato in un'agenzia che si occupa di allenatori e giocatori. Fa parte dell'avvicinamento a questa professione che io vorrei fare dopo aver completato il corso".

Lei è stato vicino alla Fiorentina?
"Diciamo che sono molto vicino a fare il corso e spero di avere opportunità importanti. La Fiorentina sarebbe un'opportunità gigante e sarebbe una piazza dove andrei a piedi, ma penso che chiunque andrebbe in una piazza come quella viola. Comunque iniziare in Serie A, in qualsiasi squadra, sarebbe una partenza con i fiocchi. Sono obiettivi di qualsiasi allenatore".

Se dovesse arrivare una chiamata da parte della Roma?
"Io devo fare questo percorso prima e poi vedere chi sarà interessato. Parlare del nulla non serve a niente. Ogni parola mia in una piazza come Roma, pesa il doppio. E non è corretto perché c'è un allenatore che sta lavorando. Io devo stare attento a ciò che dico quando si tratta di Roma. Devo rispettare Fonseca e chi sta lavorando. Mio padre mi dice che Fonseca è una persona squisita. Ho grandissimo rispetto per lui".

Totti torna alla Roma?
"Ho letto ieri ma non ho parlato con lui di questo".

Cosa ne pensa di Dzeko alla Juve?
"Il lavoro che voglio fare io è faticoso. Aspetto questo benedetto corso e il mercato è roba estiva, di giornalisti".

È dura vivere senza calcio?
"Non particolarmente. Io guardo calcio e non ho più toccato un pallone da quando ho smesso. Mi manca forse di aver vissuto un po' di più il Boca. Non ho dato tutto quello che avrei voluto. Quando vedo l'immagine e i compagni, sento di aver perso qualche mese, avrei potuto dedicargli qualche mese in più. Quando vai verso la fine della carriera, scendere dal letto senza un dolore forse è un regalo meritato dopo tanti anni".

La Roma le manca?
"I tifosi li incontro tutti i giorni. Mi dicono che gli manco ma mancano anche loro a me. Sono stato talmente consapevole di ciò che stavo facendo, l'ho metabolizzato ed ero abbastanza preparato quando ho parlato in conferenza. Sono abbastanza sereno".

Ha già compiuto il passaggio da calciatore vecchio ad allenatore giovane?
"Per ora sono un pensionato giovane".


Allenamento Roma, prima seduta odierna incentrata su atletica e tattica

Altra mattinata di lavoro per i giallorossi, che sono scesi sul campo B di Trigoria alle ore 09:30 per continuare la preparazione in vista del prossimo campionato. I giocatori, tra cui mancavano i nazionali ed i positivi al Covid, hanno effettuato una lunga parte atletica per poi concludere con un lavoro tattico. Al gruppo si sono aggregati anche alcuni elementi della Primavera.
Il secondo appuntamento di giornata è previsto alle ore 17.


Calendari Serie A, Roma-Juventus già alla seconda giornata. Inter (17) e Derby (18) in successione. Si chiude con lo Spezia

Giornata di sorteggi per la Serie A ed anche per la Roma, pronta a conoscere il calendario della prossima stagione. Un inizio lontano dall'Olimpico per i ragazzi di Fonseca, che saranno di scena al Bentegodi contro il Verona. Seconda giornata e già un big match all'Olimpico contro la Juventus.

CALENDARIO AS ROMA:

1° - Verona-Roma
2° - Roma-Juventus
3° - Udinese-Roma
4° - Roma-Benevento
5° - Milan-Roma
6° - Roma-Fiorentina
7° - Genoa-Roma
8° - Roma-Parma
9° - Napoli-Roma
10° - Roma-Sassuolo
11° - Bologna-Roma
12° - Roma-Torino
13° - Atalanta-Roma
14° - Roma-Cagliari
15° - Roma-Sampdoria
16° - Crotone-Roma
17° - Roma-Inter
18° - Lazio-Roma
19° - Roma-Spezia


Villar: "A Roma sono felice. Spero di guadagnarmi un ruolo più importante"

Gonzalo Villar, centrocampista della Roma, ha rilasciato un'intervista a Mundo Deportivo direttamente dal ritiro della nazionale spagnola Under 21:

Come va la sua vita a Roma?
"Abbastanza bene, non la scopro certamente io, è una città fantastica. I miei amici e familiari vogliono venire a trovarmi visto che vivo da solo. Sono felice e mi sto adattando ogni giorno di più".

Come sono andati i primi mesi? Hai offerto una grande prestazione contro la Juventus...
"Sono cresciuto con il passare delle partite, non è mai facile cambiare paese, soprattutto a gennaio. Con la Juventus è stata la mia miglior partita. Spero di crescere e di guadagnarmi un ruolo più importante nella nuova stagione".

C'è qualcosa che ti renderebbe felice?
"Ho molte ambizioni e vorrei sempre vincere. Sono pronto per avere un ruolo più importante nella squadra, devo continuare a impegnarmi in ogni sessione di allenamento e in ogni opportunità che l’allenatore mi darà. Sono pronto a giocare molti più minuti rispetto alla scorsa stagione”.

La Roma ha recentemente cambiato proprietà. Cosa ci dici in merito?
"Noi giocatori non sappiamo ancora molto, però ci stanno trasmettendo tranquillità. Spero che questo progetto vada per il meglio".


AS Roma e Biomedical University Foundation insieme per la ricerca scientifica e l'innovazione

L'AS Roma è lieta di annunciare di aver stretto un accordo con la Biomedical University Foundation per la ricerca scientifica e l’innovazione.

Nel rivolgere la propria attenzione a tutti gli aspetti utili alla prevenzione di infortuni e malattie professionali, la Società giallorossa ha trovato la disponibilità della Biomedical University Foundation per elaborare un programma fortemente innovativo, avvalendosi delle competenze dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

All’evento che ha sancito la collaborazione hanno presenziato il CEO del Club Guido Fienga e il Presidente della Biomedical University Foundation, Prof. Paolo Arullani.

“Investire nella ricerca e nell’individuazione di programmi utili alla crescita dei nostri ragazzi è una delle peculiarità del Club”, le parole di Fienga dopo la firma dell’accordo.

“Con il Campus Bio-Medico abbiamo già messo a punto protocolli legati al controllo e alla sicurezza della Prima Squadra; oggi siamo felici di poter sostenere la Biomedical University Foundation e siamo certi che otterremo reciproca soddisfazione dai progetti che svilupperemo in sinergia”.

L’Accordo Quadro, della durata di 5 anni, permetterà di seguire gli atleti sia sotto l’aspetto fisico sia dello sviluppo culturale e della personalità, con particolare attenzione ai ragazzi in età scolastica.

“La firma dell’accordo tra Biomedical University Foundation e AS Roma rappresenta un importante segnale di crescita della Fondazione e ci auguriamo anche dell’Associazione Sportiva Roma a cui è rivolto l’impegno della ricerca genetica, biomedica e biotecnologica dell’Università”, ha dichiarato il Prof. Paolo Arullani.

“Per la Biomedical University Foundation è un elemento di apertura e di collegamento alle realtà del territorio, in particolare dello sport per una reciproca trasmissione di valori sportivi ed educativi.”


Schick-Leverkusen, domani le visite mediche. Accordo con l'Inter per Kolarov (foto)

Il trasferimento di Patrik Schick dalla Roma al Bayer Leverkusen è cosa praticamente fatta. Infatti, come riferisce il giornalista Filippo Biafora sul proprio profilo Twitter, il giocatore è atteso domani dal suo nuovo club per sostenere le visite mediche.
Alla Roma andranno 26 milioni più bonus ed una percentuale sulla futura cessione.
Raggiunto anche un accordo con l'Inter per il trasferimento di Alexsandar Kolarov. Il terzino si trasferirà in nerazzurro per un milione di euro più bonus.

 


Fonseca: "Inizio e fine di campionato difficile, ma dobbiamo giocare con tutti prima o poi"

Paulo Fonseca, allenatore della Roma, ha commentato i calendari di Serie A ai microfoni di Sky:

"Dobbiamo giocare con tutti prima o poi. La partita iniziale contro l'Hellas Verona è difficile, poi c'è la Juve. L'inizio è complicato. Anche la fine è difficile, ma dobbiamo pensare partita dopo partita e ora dobbiamo concentrarci sull'inizio del campionato".


Roma, da Pallotta a Friedkin

Oggi inizia una nuova era per l'AS Roma, sotto una nuova proprietà.

Il Friedkin Group ha annunciato l'acquisizione, attraverso la Romulus and Remus Investments LLC, di circa l'86,6% del capitale sociale del Club e, inoltre, lancerà un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni ordinarie rappresentative di circa il 13,4% del capitale sociale.

Contestualmente, l'AS Roma comunica di aver ricevuto le dimissioni dal consiglio di amministrazione del Club da parte di James Pallotta, Charlotte Beers, Richard D'Amore, Gregory Martin, Paul Edgerly, Cameron Neely e Barry Sternlicht.

Sono stati nominati, mediante cooptazione, i seguenti nuovi amministratori: Dan Friedkin (Presidente), Ryan Friedkin, Marc Watts, Eric Williamson and Ana Dunkel.

È stato formato un nuovo comitato esecutivo, composto da Dan Friedkin (President), Ryan Friedkin, Guido Fienga (CEO), Marc Watts ed Eric Williamson.

Verrà convocata non appena possibile un'assemblea degli azionisti del Club al fine di nominare l'intero nuovo Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale del Club resterà in carica sino alla naturale scadenza del relativo mandato.

 

Nonostante in questa prima fase non amino lavorare sotto le luci dei riflettori, Dan Friedkin e suo figlio Ryan iniziano a prendere sempre più confidenza con il mondo Roma. Il neo presidente giallorosso, in attesa di sbarcare in Italia (a settembre, al massimo entro la prima di campionato), ha voluto fare una video chiamata insieme al figlio (che si stabilirà a Roma e si occuperà in pianta stabile del club) all'allenatore Fonseca per mostrare la vicinanza della nuova proprietà e fare a lui e ai calciatori l'in bocca al lupo per la nuova stagione. Un primo, importante, passo, verso una nuova realtà, in attesa che i Friedkin arrivino in Italia e si mostrino a tutto l'universo giallorosso.

TELEFONO CALDO — Se, nei giorni scorsi, era stato il Ceo Fienga a chiamare i giocatori più rappresentativi della rosa e a confermare la fiducia a Fonseca (ammesso che ce ne fosse bisogno), la chiamata del presidente è stata importante per il tecnico alla vigilia di una stagione che non sarà semplice, ma in cui anche lui dovrà dimostrare qualcosa in più rispetto al primo anno. Con dodici mesi d'esperienza sulle spalle la Roma è convinta che Fonseca abbia tutte le qualità per fare bene e la videochiamata di Dan e Ryan Friedkin è stata una bella iniezione di fiducia per lui.

L'inizio della stagione si avvicina sempre di più e sarà ancora Fonseca a guidare la Roma dalla panchina. A sette giorni dalla prima seduta di lavoro sui campi del Bernardini il portoghese è saldo al comando della squadra giallorossa: nella riunione andata in scena a Londra tra Fienga e Ryan Friedkin è stata confermata la fiducia al tecnico, che "al 100%" - filtra da Trigoria - resterà al suo posto, senza che venga esercitata l'opzione per rinnovare il contratto, in scadenza nella prossima estate. Nelle ultime settimane la posizione dell'allenatore è stata valutata attentamente, coinvolgendo nelle discussioni anche Giuffrida e Busardò, e si è deciso di andare avanti con l'ex Shakhtar, a cui però più di qualcuno all'interno della dirigenza vorrebbe affiancare un tattico italiano, che lo aiuti in particolare nella letture delle partite a gara in corso. Su tale argomento e sulle strategie future sarà comunque necessario un chiarimento tra Fonseca e la società, che continua a lavorare sulla questione direttore sportivo: Petrachi ha ormai perso le speranze di tornare, mentre restano caldi i nomi di Paratici, Ausilio e Giuntoli. Sul fronte mercato c'è invece da registrare il possibile inizio del valzer delle punte, visto che la Juventus vuole rescindere con Higuain. L'obiettivo numero uno dei bianconeri per sostituire l'argentino è Dzeko, la cui eventuale partenza - prima che inizino gli allenamenti ci sarà un faccia a faccia con Fienga per fare un punto della situazione - libererebbe la casella da centravanti della Roma, che ha messo nel mirino Milik. Il Napoli per un possibile scambio, oltre che su Under, vorrebbe ragionare anche su Veretout, un giocatore ritenuto però indispensabile da Fonseca e dalla dirigenza, che non ha fissato alcun appuntamento con il suo agente, visto che il giocatore è più che blindato da 4 anni di contratto. Nel frattempo a Trigoria sono ripresi gli allenamenti della Primavera: i calciatori della squadra di De Rossi si sono sottoposti ad un doppio ciclo di tamponi, che non ha portato alla luce altri positivi oltre ai due scoperti negli scorsi giorni e sono perciò cominciate le sedute di lavoro della selezione giovanile. La società giallorossa ieri ha infine comunicato che le pattuizioni parasociali contenute nel preliminare di vendita tra il Gruppo Friedkin e Pallotta hanno cessato ogni effetto a decorrere dal 19 agosto, avendo le parti dato corso all'esecuzione dell'accordo definitivo. Proprio l'ex presidente ha inoltre deciso di cedere la propria quota di partecipazione nei Boston Celtics a Pagliuca, già managing general partner della franchigia: l'operazione che riguarda l'8% della squadra NBA (controvalore di 225 milioni) era andata in porto a fine luglio, ma soltanto nelle prossime ore sarà approvata dalla lega americana. Per Pallotta non è assolutamente da escludere una nuova avventura nel calcio.

 

Se non ci fosse stato il passaggio di consegne da Pallotta a Friedkin, il suo futuro in giallorosso sarebbe stato a forte rischio, considerando la necessità della vecchia proprietà di sistemare i conti. Ora le prospettive sono completamente diverse e Lorenzo Pellegrini, di fatto, è come se venisse «riacquistato» dalla Roma del futuro.

Non ci sono ancora stati contatti ufficiali tra il club e il suo entourage per rinnovare il contratto, in scadenza nel 2022, ma ad inizio stagione ci si metterà a tavolino. Oggi, bonus compresi, Pellegrini arriva a guadagnare circa 2,5 milioni a stagione, probabile che la Roma gli proponga il massimo dei nuovi parametri: 3 milioni di fisso, a cui aggiungere magari dei bonus facili che lo possano portare a sfiorare i 4. Probabile che anche Zaniolo possa essere richiamato nel corso della stagione per ritoccare il contratto firmato la scorsa estate.


Roma, caccia al sostituto

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - La Roma che domani comincia la stagione, raffigura al meglio il celebre aforisma di Flaiano, «certo, certissimo, anzi probabile». Perché di certezze, all'orizzonte - tolto il passaggio di consegne da Pallotta a Friedkin - non ce ne sono. Basterebbe pensare alla spina dorsale della squadra (ds, allenatore, portiere e centravanti) per rendersene conto. Il ds non c'è. O meglio, c'è De Sanctis che già sa che la sua carica è ad interim. Se poi toccherà ad Ausilio, Paratici o Giuntoli sostituirlo, questo non dipenderà dalla Roma ma dai rapporti (poco saldi) dei tre con i rispettivi club di appartenenza. Tocca poi all'allenatore. Che in queste due settimane di vacanza ne ha lette e sentite di tutti i colori. Nessuno però inventa nulla e se la linea che ormai va per la maggiore è che l'ex Shakhtar rimane perché i tempi sono stretti e i costi alti per immaginare un ribaltone, non bastano i contatti diretti che in questi giorni Paulo ha avuto con il Ceo Fienga, confrontandosi sul mercato. La conferma del portoghese si basa su piedi d'argilla. Basterà la prima curva sbagliata, per ritrovarsi con le gomme a terra. Per questo motivo ogni giorno che trascorre, è un giorno perso. Servirebbe una dichiarazione pubblica, della proprietà o della dirigenza in loco, volta a rafforzarlo all'esterno e, particolare da non sottovalutare, all'interno. Che poi questo sia il suo ultimo anno o il secondo di una lunga serie, paradossalmente poco importa. La comunicazione in questi casi è fondamentale. Ne è conferma la prima conferenza stampa di Pirlo. Nessuno sa se il campione del mondo diventerà un ottimo allenatore o meno. Ieri, però, ha avuto la forza di escludere pubblicamente Higuain dal progetto, incurante dei 18 milioni di minus valenza a bilancio più i 5 che serviranno di buonuscita. E lo ha fatto non perché Pirlo è carismatico o il ‘Maestro' ma perché dietro ha una società forte. Che così facendo, ha già rafforzato la sua immagine all'interno di un gruppo pieno di stelle dalle paturnie facili, Ronaldo in primis.

IN BILICO
Da Higuain a Dzeko, il passo è breve. Edin è passato dall'essere nel lockdown quel calciatore dai costi insostenibili per un club che per due anni ha mancato la Champions a incedibile, «a meno che non sia lui a chiedere di andar via» negli ultimi giorni. Anche in questo caso, rigorosamente off record, per avere poi l'ultima parola come accaduto la scorsa estate quando, aspettando invano che andasse in porto il domino degli attaccanti con Icardi e il Pipita, da un lato il bosniaco - con un biennale da 7,5 milioni in tasca - se la cavò con «questa è casa mia, ho sentito la volontà del club di tenermi» e la società bissò «in questi mesi non abbiamo mai cambiato idea che sarebbe stato uno dei pilastri sul quale fondare la nuova squadra». Situazione di mercato che si appresta a vivere Pau Lopez. Sfiduciato a tal punto che la Roma ha già individuato in Sirigu il sostituto ma confermato, per ora, per mancanza di acquirenti. Domani si riparte dunque così. Senza contare la mezza rosa da sistemare, i 35 convocati, la partenza dei nazionali dopo appena 48 ore di lavoro e il loro ritorno a 10 giorni dall'inizio del campionato. Più che una ripartenza, sembra un déjà vu


Fuzato: "L'esordio con la Roma è stato un momento di grande gioia e felicità"

Daniel Fuzato, portiere della Roma, ha rilasciato un'intervista al portale brasiliano globoesporte.com del suo esordio con la maglia giallorosso all'ultima di campionato contro la Juventus:

"È stato un momento di grande gioia e felicità, la realizzazione di un sogno anche per la mia famiglia. Un momento preparato da Dio. Ho passato due anni a lavorare, rispettando i miei compagni e aspettando un'opportunità. La Roma non aveva mai vinto in quello stadio e abbiamo spezzato quel tabù. Aver giocato quella partita resterà nella storia. L'obiettivo è continuare a crescere come persona e professionista. Voglio giocare più partite per acquisire esperienza.
Buffon? Sono cresciuto vedendolo giocare sempre ad alti livelli e vincere titoli importanti. Quella foto con lui è un ricordo. Credo che questi momenti siano rari nella vita. Aver avuto l'opportunità di condividere il campo con lui è stato un privilegio".


La Roma insiste per Smalling. Il giocatore pronto a non chiedere aumenti

La Roma, dopo la stagione conclucasi da poco, vuole riprotare in rosa il difensore Chris Smalling. Il centrale inglese, di proprietà del Manchester United, è tornato ai Red Devils al termine del prestito ma vorrebbe vestire nuovamente il giallorosso.
La Roma, come riferito dal dailymail.co.uk, ha già avviato dei contatti con il Manchester United per riavere Smalling. I giallorossi opterebbero per il rinnovo del prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni; mente lo United chiede una cessione definitiva e valuta il giocatore sui 25 milioni di euro.
Intanto Smalling, corteggiato da Inter e Newcastle, ha ribadito la sua volontà di volere solo la Roma e di essere disposto a non ricevere aumenti pur di realizzare questo suo desiderio. Smalling, qualora la Roma riuscisse a riportarlo a Trigoria, avrebbe già pronto un contratto triennale da 3 milioni annui.