Salernitana vs Roma 0-4 | Succede tutto nella ripresa. Seconda vittoria in campionato per Mourinho

La Roma, dopo aver conquistato l'accesso ai gironi di Conference League, torna a cimentarsi con il campionato. I giallorossi saranno impegni in trasferta contro la neo promossa Salernitana. Per questo match Mourinho dovrà fare a meno dello squalificato Zaniolo, al suo posto giocherà Carles Perez. Per il resto l'allenatore giallorosso schiera gli stessi uomini visti giovedì contro il Trabzonspor.

FORMAZIONI UFFICIALI

SALERNITANA (3-5-1-1): Belec; Gyomber, Bogdan, Jaroszynski; Kachridi, M.Coulibaly, Di Tacchio, Capezzi, Ruggeri; Obi; Bonazzoli.
A disposizione: Fiorillo, De Matteis, Aya, Zortea, Schiavone, L.Coulibaly, Iannone, Kristoffersen, Kastanos, Simy.
Allenatore: Castori.
Squalificati: Strandberg
Indisponibili: Veseli, Djuric.
Diffidati: –

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout; Carles Perez, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Kumbulla, Calafiori, Reynolds, Diawara, Villar, Bove, Darboe, Zalewski, El Shaarawy, Mayoral, Shomurodov.
Allenatore: Mourinho.
Squalificati: Zaniolo.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling.
Diffidati: –

Arbitro: Abisso di Palermo.
Assistenti: Valeriani-Bresmes.
Quarto uomo: Pezzuto.
VAR: Aureliano.
AVAR: Prontera.


Conferenza Stampa Mourinho: "Sarà dura, ma giochiamo sempre per vincere. Conto su Mayoral"

José Mouronho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Salernitana:

Sarà un avversario diverso rispetto a Fiorentina e Trabzonspor. Avrete meno spazi a disposizione. Pensa in qualche modo di avere temi offensivamente diversi?
"Magari loro faranno una sorpresa e giocheranno con una strategia diversa. Non si sa mai. L’allenatore ha tanta esperienza e conoscenza di calcio. Può certamente trovare un altro modo di giocare. Magari sarà una partita diversa. Se giocano di nuovo a 5 sarà la prima volta in questo periodo che giocheremo contro una squadra che si difende così. Non importa se sarà una neopromossa o l’Inter, noi andremo sempre per vincere. Dobbiamo sempre cercare delle soluzioni. Loro difendono bene. Sarà dura, però dobbiamo trovare la soluzione".

Sull’addio di Ronaldo alla Juventus. Che cosa rappresenta e come giudica questa decisione? Quanto perde il calcio italiano? Il campionato italiano si riequilibria?
"L’unica cosa che dico è che la Juventus è felice, Cristiano è felice e il Manchester United è il business perfetto. Non credo bisogna parlare di Cristiano. Uno che gioca e fa la storia da 20 anni non ha bisogno di commenti. Scudetto? Domanda per Simone Inzaghi".

Nei giorni scorsi ci ha detto che il mercato è aperto in entrata e in uscita. Nelle uscite è compreso Mayoral? Le ha manifestato la volontà di andar via per giocare? Lei conta su di lui per tutta la stagione?
"Conto su di lui. Abbiamo bisogno di tre attaccanti. Due attaccanti è un rischio troppo grande per una stagione. E’ un bravo giocatore, di qualità. L’anno scorso si è adattato bene, ha fatto gol. E’ un bravo ragazzo, bravo professionista. No, non mi piacerebbe se dovesse andare via".

Questo mercato aperto a campionato iniziato a lei piace o se potesse scegliere quando inizia il campionato il mercato sarebbe chiuso?
"Se sono tutti i campionati sì, ma se è solo uno o due no. Ho vissuto questo in Inghilterra è una situazione veramente difficile perché tu non puoi comprare ma qualche club può comprare i tuoi giocatori. È una situazione rischiosa. Penso non solo a me, a tutti gli allenatori piacerebbe avere la rosa pronta a inizio luglio".

Quando parla dei due attaccanti pensa ad un cambio di modulo?
"Possiamo fare tutto. Sicuramente con dinamiche diverse, questa squadra anche l’anno scorso ha giocato con tre dietro. C’è anche una cosa che possiamo fare: possiamo giocare come stiamo facendo adesso e possiamo cambiare. Come dicevo, oggi è difficile per una squadra avere un solo modulo di gioco, un solo modo di fare la costruzione. I giocatori hanno bisogno di trovare dinamica automatica, ma allo stesso tempo hanno bisogno di avere cultura tattica che permetta di giocare con un modulo diverso".

Il comportamento degli esuberi e dei loro entourage circa un’eventuale cessione.
"La situazione non è facile da commentare. Ci sono giocatori di profili diversi e che hanno gente attorno a loro di profilo diverso. Pedro, ad esempio, voleva giocare e si deve rispettare, anche se ha scelto un club rivale. Si deve rispettare la professionalità, il modo di essere e di fare. Questo è il profilo perfetto per i club che hanno decisioni da prendere. Ci sono profili diversi: qualcuno vuole veramente giocare, qualcun altro preferisce altre cose e le cose sono poi più complicate. Ognuno però è libero di fare quello che pensa, come noi come società e io come allenatore sono libero di prendere le mie decisioni".


Conferenza Stampa Mourinho: "Sarà dura, ma giochiamo sempre per vincere. Conto su Mayoral"

José Mouronho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Salernitana:

Sarà un avversario diverso rispetto a Fiorentina e Trabzonspor. Avrete meno spazi a disposizione. Pensa in qualche modo di avere temi offensivamente diversi?
"Magari loro faranno una sorpresa e giocheranno con una strategia diversa. Non si sa mai. L’allenatore ha tanta esperienza e conoscenza di calcio. Può certamente trovare un altro modo di giocare. Magari sarà una partita diversa. Se giocano di nuovo a 5 sarà la prima volta in questo periodo che giocheremo contro una squadra che si difende così. Non importa se sarà una neopromossa o l’Inter, noi andremo sempre per vincere. Dobbiamo sempre cercare delle soluzioni. Loro difendono bene. Sarà dura, però dobbiamo trovare la soluzione".

Sull’addio di Ronaldo alla Juventus. Che cosa rappresenta e come giudica questa decisione? Quanto perde il calcio italiano? Il campionato italiano si riequilibria?
"L’unica cosa che dico è che la Juventus è felice, Cristiano è felice e il Manchester United è il business perfetto. Non credo bisogna parlare di Cristiano. Uno che gioca e fa la storia da 20 anni non ha bisogno di commenti. Scudetto? Domanda per Simone Inzaghi".

Nei giorni scorsi ci ha detto che il mercato è aperto in entrata e in uscita. Nelle uscite è compreso Mayoral? Le ha manifestato la volontà di andar via per giocare? Lei conta su di lui per tutta la stagione?
"Conto su di lui. Abbiamo bisogno di tre attaccanti. Due attaccanti è un rischio troppo grande per una stagione. E’ un bravo giocatore, di qualità. L’anno scorso si è adattato bene, ha fatto gol. E’ un bravo ragazzo, bravo professionista. No, non mi piacerebbe se dovesse andare via".

Questo mercato aperto a campionato iniziato a lei piace o se potesse scegliere quando inizia il campionato il mercato sarebbe chiuso?
"Se sono tutti i campionati sì, ma se è solo uno o due no. Ho vissuto questo in Inghilterra è una situazione veramente difficile perché tu non puoi comprare ma qualche club può comprare i tuoi giocatori. È una situazione rischiosa. Penso non solo a me, a tutti gli allenatori piacerebbe avere la rosa pronta a inizio luglio".

Quando parla dei due attaccanti pensa ad un cambio di modulo?
"Possiamo fare tutto. Sicuramente con dinamiche diverse, questa squadra anche l’anno scorso ha giocato con tre dietro. C’è anche una cosa che possiamo fare: possiamo giocare come stiamo facendo adesso e possiamo cambiare. Come dicevo, oggi è difficile per una squadra avere un solo modulo di gioco, un solo modo di fare la costruzione. I giocatori hanno bisogno di trovare dinamica automatica, ma allo stesso tempo hanno bisogno di avere cultura tattica che permetta di giocare con un modulo diverso".

Il comportamento degli esuberi e dei loro entourage circa un’eventuale cessione.
"La situazione non è facile da commentare. Ci sono giocatori di profili diversi e che hanno gente attorno a loro di profilo diverso. Pedro, ad esempio, voleva giocare e si deve rispettare, anche se ha scelto un club rivale. Si deve rispettare la professionalità, il modo di essere e di fare. Questo è il profilo perfetto per i club che hanno decisioni da prendere. Ci sono profili diversi: qualcuno vuole veramente giocare, qualcun altro preferisce altre cose e le cose sono poi più complicate. Ognuno però è libero di fare quello che pensa, come noi come società e io come allenatore sono libero di prendere le mie decisioni".


Abraham: "Sono ambizioso, voglio dare tutto e vincere. Mourinho è un vincente"

La Roma presenta ufficialmente l'attaccante Tammy Abraham, arrivato dal Chelsea e già visto in campo contro Fiorentina e Trabzonspor.
Queste le parole di Tiago Pinto in apertura di conferenza: "Come credo che tutti voi immaginate, sono molto felice di essere qui per presentare Tammy. Le ultime due partite sono state importanti per capire che tipo di giocatore stiamo parlando. Lo conoscevamo molto bene. È stata la prima scelta. Io vorrei parlare anche della voglia di Tammy di venire alla Roma. 10 giorni di trattativa, ma lui voleva venire a Roma, voleva uscire alla comfort zone per un progetto ambizioso con grandi motivazioni. Sono molto felice di essere qui oggi, lui è tutto vostro".

PAROLE ABRAHAM

Hai giocato al Chelsea meno di quanto ti aspettavi. Quanto è stato importante Mourinho nella tua scelta? Ritieni che la Roma possa vincere un trofeo?
"Ho avuto modo di parlare sia con Tiago che con Josè. Mi hanno spiegato l’ambizione di questo club. Anche io sono ambizioso, voglio dare tutto. Sono venuto per fare gol, ma soprattutto per vincere dei trofei. Spero di farlo già da quest’anno. La Conference è difficile, ma vogliamo procedere di partita in partita".

A te piace giocare da punta centrale? O preferisci giocare con un attaccante come Shomurodov?
"A dire il vero non sono nato attaccante, sono nato ala destra. Sono abituato a ricoprire diversi ruoli, a giocare con diversi compagni. Posso fare il centravanti, ma dipende dal modulo. Io devo dare il meglio in termini di gol e assist. Qualunque cosa va bene per me".

La tua opinione sulla Serie A?
"Guardando le partite, capisci come sono squadre tattiche. Ben messe in campo, difficile fare gol. In Premier League le squadre grandi hanno sempre la palla. In Italia c’è molto equilibrio. Qui le squadre tutte sono buone e preparate, è la differenza maggiore".

Per un giocare giovane è difficile lasciare la Premier e l’Inghilterra. Probabile che tu sia venuto per Mourinho. Come ti ha convinto? Come può farti migliorare?
"Ci tengo a dire che io non sono venuto solo per Mourinho. È stato importante, ma ho sempre seguito la Roma in Champions. Sapevo bene dove arrivavo. Ho avuto il privilegio di condividere lo spogliatoio con Emerson e Rudiger che mi ha parlato bene del club. Mourinho è un vincente, è un piacere averlo con noi. Trasmette ambizione".

Che effetto ti ha fatto essere in mezzo alle trattative più calde del calciomercato? Pensavi di avere questo impatto da subito?
"Io sono concentrato sul calcio, sull’aiutare la squadra a dare il meglio che posso. Quando è arrivata la Roma, ho spostato la mia attenzione su questo e dare il mio contributo. Indosserò la 9 di Dzeko, un attaccante che ho sempre seguito. Lo ho ammirato, tanto di cappello per quello che ha fatto. Ora devo colmare questo vuoto, credo in me stesso. Lukaku ha fatto il percorso opposto tornando in Inghilterra. Ritrovare il mio nome associato a questi grandi calciatori è un privilegio, ma sono giovane ed ho ampi margini di miglioramento".

I tifosi?
"Devo dire che da quando sono arrivato i tifosi sono stati straordinari come i compagni. Mi ha fatto sentire subito a casa. Quando si hanno questi tifosi straordinari, posso solamente fare bene in campo. Poi arriviamo dal periodo di Covid. Ho tanta voglia di offrire belle prestazioni per ripagare. Io sono un calciatore che gioca col cuore, lasciare il sangue sulla maglia. Mi piace lasciare il segno subito".

Il Chelsea ha puntato su Lukaku piuttosto che su di te. Questo è un motivo in più per fare bene?
"Non sono concentrato su quello che il Chelsea ha acquistato. Sono concentrato su me stesso. Non voglio dimostrare che hanno sbagliato. Volevo uscire dalla mia comfort zone, imparare nuove cose, nuove idee. Sarebbe stato facile rimanere in Inghilterra. Volevo spiccare il volo. Amo il calcio, amo vincere. Nessuno conosce il futuro. Il presente è la Roma ed è qui che voglio dare tutto me stesso".


Conference League, sorteggio dei gironi. Roma nel Gruppo C con Zorja, CSKA Sofia e Bodo/Glimt

Dopo la vittoria di ieri contro il Trabzonspor, la Roma ha conquistato l'accesso alla fase ai gironi della Conference League. Giallorossi in prima fascia e inseriti nel Gruppo C con Zorja (Ucraina), CSKA Sofia (Bulgaria), Bodo/Glimt (Norvegia).

I GIRONI

GRUPPO A: Lask Linz, Maccabi Tel Aviv, Alaksert, HJK Helsinki

GRUPPO B: Gent, Partizan, Flora Tallin, Anorthosis

GRUPPO C: ROMA, Zorja, CSKA Sofia, Bodo/Glimt

GRUPPO D: AZ Alkmaar, Cluj, Jablonec, Randers

GRUPPO E: Slavia Praga, Feyenoord, Union Berlino, Maccabi Haifa

GRUPPO F: Copenaghen, Paok Salonicco, Slovan Bratislava, Lincoln

GRUPPO G: Tottenham, Rennes, Vitesse, NS Mura

GRUPPO H: Basilea, Qarabag, Qayrat, Omonia


La notte giallorossa è in diretta su Centro Suono Sport

La fascia 22:00-24:00 di Centro Suono Sport torna in diretta, dal lunedì al venerdì, con una novità tutta a tinte giallorosse: Notte Giallorossa - Curva Sud 1977.
Nata da uno dei più attivi gruppi social del romanismo - di cui porta il nome - la trasmissione, in diretta dal prossimo 30 agosto sui 101.5 FM, vedrà alla conduzione Francesco Ravello, Guglielmo Gatti, Emanuele Giorgini e Simone Santucci.
Numerosi gli ospiti che, durante la settimana si alterneranno nei commenti. Tra questi, i giornalisti Andrea De Angelis, Bruno Ripepi, Antonio De Bartolo e Andrea Mari le vecchie glorie della Roma Emidio Oddi e Roberto Scarnecchia, l'allenatore Gigi Cagni e l'attore Gabriele Marconi.


La notte giallorossa è in diretta su Centro Suono Sport

La fascia 22:00-24:00 di Centro Suono Sport torna in diretta, dal lunedì al venerdì, con una novità tutta a tinte giallorosse: Notte Giallorossa - Curva Sud 1977.
Nata da uno dei più attivi gruppi social del romanismo - di cui porta il nome - la trasmissione, in diretta dal prossimo 30 agosto sui 101.5 FM, vedrà alla conduzione Francesco Ravello, Guglielmo Gatti, Emanuele Giorgini e Simone Santucci.
Numerosi gli ospiti che, durante la settimana si alterneranno nei commenti. Tra questi, i giornalisti Andrea De Angelis, Bruno Ripepi, Antonio De Bartolo e Andrea Mari le vecchie glorie della Roma Emidio Oddi e Roberto Scarnecchia, l'allenatore Gigi Cagni e l'attore Gabriele Marconi.


Conference League, sorteggio dei gironi. Roma nel Gruppo C con Zorja, CSKA Sofia e Bodo/Glimt

Dopo la vittoria di ieri contro il Trabzonspor, la Roma ha conquistato l'accesso alla fase ai gironi della Conference League. Giallorossi in prima fascia e inseriti nel Gruppo C con Zorja (Ucraina), CSKA Sofia (Bulgaria), Bodo/Glimt (Norvegia).

I GIRONI

GRUPPO A: Lask Linz, Maccabi Tel Aviv, Alaksert, HJK Helsinki

GRUPPO B: Gent, Partizan, Flora Tallin, Anorthosis

GRUPPO C: ROMA, Zorja, CSKA Sofia, Bodo/Glimt

GRUPPO D: AZ Alkmaar, Cluj, Jablonec, Randers

GRUPPO E: Slavia Praga, Feyenoord, Union Berlino, Maccabi Haifa

GRUPPO F: Copenaghen, Paok Salonicco, Slovan Bratislava, Lincoln

GRUPPO G: Tottenham, Rennes, Vitesse, NS Mura

GRUPPO H: Basilea, Qarabag, Qayrat, Omonia


Abraham: "Sono ambizioso, voglio dare tutto e vincere. Mourinho è un vincente"

La Roma presenta ufficialmente l'attaccante Tammy Abraham, arrivato dal Chelsea e già visto in campo contro Fiorentina e Trabzonspor.
Queste le parole di Tiago Pinto in apertura di conferenza: "Come credo che tutti voi immaginate, sono molto felice di essere qui per presentare Tammy. Le ultime due partite sono state importanti per capire che tipo di giocatore stiamo parlando. Lo conoscevamo molto bene. È stata la prima scelta. Io vorrei parlare anche della voglia di Tammy di venire alla Roma. 10 giorni di trattativa, ma lui voleva venire a Roma, voleva uscire alla comfort zone per un progetto ambizioso con grandi motivazioni. Sono molto felice di essere qui oggi, lui è tutto vostro".

PAROLE ABRAHAM

Hai giocato al Chelsea meno di quanto ti aspettavi. Quanto è stato importante Mourinho nella tua scelta? Ritieni che la Roma possa vincere un trofeo?
"Ho avuto modo di parlare sia con Tiago che con Josè. Mi hanno spiegato l’ambizione di questo club. Anche io sono ambizioso, voglio dare tutto. Sono venuto per fare gol, ma soprattutto per vincere dei trofei. Spero di farlo già da quest’anno. La Conference è difficile, ma vogliamo procedere di partita in partita".

A te piace giocare da punta centrale? O preferisci giocare con un attaccante come Shomurodov?
"A dire il vero non sono nato attaccante, sono nato ala destra. Sono abituato a ricoprire diversi ruoli, a giocare con diversi compagni. Posso fare il centravanti, ma dipende dal modulo. Io devo dare il meglio in termini di gol e assist. Qualunque cosa va bene per me".

La tua opinione sulla Serie A?
"Guardando le partite, capisci come sono squadre tattiche. Ben messe in campo, difficile fare gol. In Premier League le squadre grandi hanno sempre la palla. In Italia c’è molto equilibrio. Qui le squadre tutte sono buone e preparate, è la differenza maggiore".

Per un giocare giovane è difficile lasciare la Premier e l’Inghilterra. Probabile che tu sia venuto per Mourinho. Come ti ha convinto? Come può farti migliorare?
"Ci tengo a dire che io non sono venuto solo per Mourinho. È stato importante, ma ho sempre seguito la Roma in Champions. Sapevo bene dove arrivavo. Ho avuto il privilegio di condividere lo spogliatoio con Emerson e Rudiger che mi ha parlato bene del club. Mourinho è un vincente, è un piacere averlo con noi. Trasmette ambizione".

Che effetto ti ha fatto essere in mezzo alle trattative più calde del calciomercato? Pensavi di avere questo impatto da subito?
"Io sono concentrato sul calcio, sull’aiutare la squadra a dare il meglio che posso. Quando è arrivata la Roma, ho spostato la mia attenzione su questo e dare il mio contributo. Indosserò la 9 di Dzeko, un attaccante che ho sempre seguito. Lo ho ammirato, tanto di cappello per quello che ha fatto. Ora devo colmare questo vuoto, credo in me stesso. Lukaku ha fatto il percorso opposto tornando in Inghilterra. Ritrovare il mio nome associato a questi grandi calciatori è un privilegio, ma sono giovane ed ho ampi margini di miglioramento".

I tifosi?
"Devo dire che da quando sono arrivato i tifosi sono stati straordinari come i compagni. Mi ha fatto sentire subito a casa. Quando si hanno questi tifosi straordinari, posso solamente fare bene in campo. Poi arriviamo dal periodo di Covid. Ho tanta voglia di offrire belle prestazioni per ripagare. Io sono un calciatore che gioca col cuore, lasciare il sangue sulla maglia. Mi piace lasciare il segno subito".

Il Chelsea ha puntato su Lukaku piuttosto che su di te. Questo è un motivo in più per fare bene?
"Non sono concentrato su quello che il Chelsea ha acquistato. Sono concentrato su me stesso. Non voglio dimostrare che hanno sbagliato. Volevo uscire dalla mia comfort zone, imparare nuove cose, nuove idee. Sarebbe stato facile rimanere in Inghilterra. Volevo spiccare il volo. Amo il calcio, amo vincere. Nessuno conosce il futuro. Il presente è la Roma ed è qui che voglio dare tutto me stesso".


Roma vs Trabzonspor 3-0 | Giallorossi qualificati alla fase a gironi della Conference League

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Reynolds, Kumbulla, Diawara, Calafiori, Darboe, Bove, Villar, El Shaarawy, Borja Mayoral, Carles Perez, Shomurodov.
Allenatore: Mourinho.
Indisponibili: Smalling, Spinazzola.

TRABZONSPOR (4-3-3): Cakir; Bruno Peres, Edgar, Vitor Hugo, Trondsen; Bakasetas, Siopis, Hamsik; Gervinho, Cornelius (19′ Djaniny), Nwakaeme.
A disposizione: Kardesler, Tepe, Kaplan, Ozdemir, Koybasi, Malli, Parmak, Omur, Sari, Asan, Turkmen.
Allenatore: Avci.
Indisponibili: Tozok, Denswil.

Arbitro: Jovanovic.
Assistenti: Stojkovic e Mihajlovic.
IV uomo: Simovic.


Roma vs Trabzonspor 3-0 | Giallorossi qualificati alla fase a gironi della Conference League

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Veretout, Cristante; Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham.
A disposizione: Fuzato, Reynolds, Kumbulla, Diawara, Calafiori, Darboe, Bove, Villar, El Shaarawy, Borja Mayoral, Carles Perez, Shomurodov.
Allenatore: Mourinho.
Indisponibili: Smalling, Spinazzola.

TRABZONSPOR (4-3-3): Cakir; Bruno Peres, Edgar, Vitor Hugo, Trondsen; Bakasetas, Siopis, Hamsik; Gervinho, Cornelius (19′ Djaniny), Nwakaeme.
A disposizione: Kardesler, Tepe, Kaplan, Ozdemir, Koybasi, Malli, Parmak, Omur, Sari, Asan, Turkmen.
Allenatore: Avci.
Indisponibili: Tozok, Denswil.

Arbitro: Jovanovic.
Assistenti: Stojkovic e Mihajlovic.
IV uomo: Simovic.


Conferenza Stampa Mourinho: "Il nostro obiettivo è sempre giocare per vincere"

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media in vista del match di domani in Conference League contro il Trabzonspor:

Cambia l’impostazione della partita senza gol in trasferta?
"Un po’ si. Alla fine ci saranno più supplementari di prima. Impostazione? Cambia ma non tanto. Il nostro obiettivo è sempre giocare per vincere. Sappiamo che un pareggio ci serve, però penseremo al pareggio al minuto 80 se stiamo pareggiando".

Sensazioni ed emozioni dopo il primo impatto con l’Olimpico? Questa squadra ha ancora ampi margini di miglioramento?
"Tanto margine. Ho fatto i complimenti ad Italiano per domenica. Lavoriamo da meno di due mesi e quando la sua squadra fa quella partita come domenica gli vanno fatti i complimenti. Ma questo accade anche ad altri allenatori. Magari l’Inter è diverso perchè Inzaghi ha una squadra che gioca ad occhi chiusi. Per noi è più difficile. C’è tanto da migliorare e lavorare. Anche oggi abbiamo allenato una situazione di gioco che a me non è piaciuta contro la Fiorentina, dove i ragazzi hanno la dinamica di farla in quel modo lì perchè lo facevano così prima. Questa non è una critica a Fonseca, anzi. Quello che arriverà dopo di me farà lo stesso perchè abbiamo le nostre idee. Sui tifosi benissimo. Siamo noi squadra che dobbiamo creare questa empatia con un modo di giocare. Se qualche volta non puoi giocare bene, i tifosi accetteranno una performance negativa. Saranno con la squadra dopo un risultato negativo. Ci sono delle cose che non sono negoziabili che devono essere sempre lì e i tifosi questo lo capiscono bene. Capiscono l’atteggiamento, il modo di essere professionisti. Il rapporto sarà una conseguenza di come noi siamo in campo. E’ nostra responsabilità. Non dobbiamo chiedere niente ai tifosi".

Pellegrini ha giocato sempre trequartista centrale. E’ quello l’unico ruolo in cui può giocare?
"Può fare tutto. Se avessimo tre Pellegrini penso che tutti e tre giocherebbero allo stesso tempo, nessuno andrebbe in panchina. E’ intelligente e capisce il ruolo".

Ha utilizzato 12 giocatori nelle prime due partite, ora la terza. Ci sarà turnover?
"E’ un momento dove abbiamo bisogno di giocare. Abbiamo fatto un bel precampionato, però ho dato minuti a tutti nelle prime partite. Ora abbiamo bisogno di giocare".

Che ruolo ha Diawara nella sua Roma? L’episodio?
"Episodio è niente. Non è un episodio di aggressività fisica, è di parole che hanno provocato una piccola reazione. Non è un dramma. Lui è un giocatore della rosa. Come voi sapete c’è un gruppo di giocatori che non sta lavorando con noi, ma sta lavorando separato. Diawara sta con noi. E’ della nostra rosa. Il mercato è aperto fino al 31, può succedere qualcosa, però può succedere che Diawara rimanga con noi. E’ un’opzione. Ha esperienza e qualità. Professionista buono, un uomo buono e tutti noi abbiamo un rapporto carino con lui. Se rimane con noi è un plus e non un problema".

Senza VAR
"Ci dobbiamo adattare un po’. Continuo a pensare che il loro gol fosse in fuorigioco. Come minimo domani avremo la Goal Line che non abbiamo avuto in Turchia. E’ già un miglioramento. Capisco la difficoltà a livello UEFA perchè è una competizione nuova, che avrà tante squadre di Paesi dove le squadre non hanno degli stadi con una condizione tecnologica per avere il VAR. Si deve accettare per una competizione che deve ancora crescere".

Anche a Roma sarai “costretto” al rumore dei nemici?
"La nuova versione è che il nemico è il Trabzonspor e poi la Salernitana. Questi saranno i nostri 2-3 nemici perchè il nostro target è questo. Siamo una squadra in crescita, che si deve sviluppare tanto nel tempo. Non siamo in condizione che c’è quella squadra lì etc. Vogliamo cercare di vincere ogni partita. Il focus sarà sempre per la prossima partita. Per questo domani è più importante che domenica. Conference League sarà più importante della Serie A e per questo non penso a tanti cambi o tradizionale turnover".