La moviola. Fallo su Latuaro: il VAR vede, Di Bello no

LA GAZZETTA DELLO SPORT - LUSENA -  All’Olimpico è ancora maledizione del monitor. Mentre riecheggia la svista di Fabbri in Roma-Parma, Di Bello allo schermo non vede qualcosa di piuttoso evidente. Al 46′ Spinazzola trova il gol del pareggio, ma il VAR Guida decide di mostrare all’arbitro il fallo subito prima da Lautaro da parte di Kolarov. Di Bello non indietreggia davanti alle immagini del colpo sul tallone ricevuto dall’attaccante. Ci sono altre mancanze come Barella impunito per fallo su Veretout al 62′. Il rigore causato da Spinazzola invece è netto ed è stato giusto annullare il gol di Lautaro per fuorigioco.

 


La Roma frena l’Inter per la corsa scudetto: la Juventus può volare a +8

LA GAZZETTA DELLO SPORT - MASALA - L’Inter strappa un pareggio che significa Champions sicura, però non centra l’obiettivo di portarsi a tre punti dalla Juventus. La Roma ha insistito con la difesa a tre che gli ha permesso di ottenere un filotto di tre vittorie di fila. Fiducia ancora a Mkhitaryan e Pellegrini dietro a Dzeko, mentre Conte investe su Brozovic trequartista. Davanti è carico Sanchez che viene contrato da Ibanez e poi spalleggiato da Kolarov che si aiuta con l’esperienza. Prima occasione per la Roma con Mancini che non deposita a porta vuota dopo uno svarione di Handanovic. Poco dopo il vantaggio nerazzurro con capocciata di de Vrij. Per fortuna della Roma la reazione arriva con Mkhitaryan che entra nell’azione del pareggio. L’armeno serve Dzeko che cede palla a Spinazzola che mette in rete con la complicità di de Vrij. Nella ripresa è sempre Miki a fare colpo grosso con uno scambio fortunato con Dzeko. L’Inter insegue con la girandola dei cambi. Si vede anche Lukaku nel finale quando Spinazzola cerca di gestire una palla dentro l’area di rigore prima del grande pasticcio concendendo un rigore che il belga trasforma spiazzando Pau Lopez.


Friedkin conferma l'offerta ma così non basta

IL TEMPO - BIAFORA - A marzo era tutto fatto. Adesso, con agosto alle porte, è ancora tutto da scrivere il futuro della proprietà della Roma nonostante Friedkin non abbia mollato l’idea di investire nel calcio italiano. Il magnate texano, come previsto da settimane, ha ribadito alla controparte di essere pronto a rilevare il club giallorosso con un’offerta praticamente identica nelle cifre a quella sottoposta a Pallotta ad inizio maggio una volta ripresi i contatti dopo lo stop dovuto alla diffusione del Covid. Proposta che il numero uno bostoniano ha rifiutato - criticando duramente l’imprenditore di Houston in un’intervista pubblica - sia per le modalità del pagamento ma anche e soprattutto per l’equity (177 milioni), ovvero la cifra che al netto del debito e dei futuri investimenti da iniettare direttamente nelle casse della società (85 milioni più altri 20 milioni di prestito) sarebbe entrata nelle sue tasche e in quelle dei suoi soci. La valutazione di Pallotta dell’enterprise value è più alta rispetto ai 490 milioni che ha in mente Friedkin e nonostante possa essere stato rivisto qualcosa nei tempi del pagamento appare molto difficile che si arrivi alla fumata bianca. Il presidente della Roma sa che ha tempo fino al 31 dicembre per completare l’aumento di capitale mettendo i circa 40 milioni residui e per ora non ha intenzione di accontentarsi di cifre che lo farebbero uscire in perdita dall’investimento nel calcio. Sul fronte mercato arrivano conferme su un possibile addio di Perotti. L’attaccante argentino è stato sondato dall’Al Shabab, club di Riyadh che ha messo sul piatto un contratto da 2,5 milioni di euro tramite un intermediario arabo, entrato in contatto con l’entourage del numero 8 giallorosso. La richiesta è di 3 milioni netti annui: ci sono i margini per trattare e poi andare a parlare con la Roma, ancora non coinvolta nell’affare.


Definito il prestito di Cetin all'Hellas Verona

L'Hellas Verona ha definito con la Roma il passaggio di Mert Çetin in Veneto. Il giocatore si trasferirà in prestito con diritto di riscatto e controriscatto in favore dei giallorossi per 15 milioni di euro. Lo riporta Sky Sport. 


Il Pallone d'Oro 2020 non verrà assegnato

In questo 2020, per la prima volta da quando è stato istituito nel 1956, non verrà assegnato il Pallone d'Oro. A riferirlo è France Football tramite il proprio sito ufficiale.
Dunque in questa stagione nessun giocatore potrà fregiarsi di questo illustre riconoscimento. Il motivo della sospensione è dovuto all'emergenza Covid-19 che ha compromesso la stagione sportiva e di conseguenza non permette vi siano gli equi presupposti per assegnare il premio.


La prossima settimana incontro tra la Roma e l'agente di Zaniolo per chiarire la situazione

Negli ultimi giorni i rapporti tra la Roma e Zaniolo sembrano essere diventati un pò tesi. Il tutto ha avuto inizio mercoledì scorso contro il Verona quando il giocatore è stato ripreso dal mister Fonseca e dai compagni per non aver aiutato in fase difensiva. Ieri, incvece, il giocatore non è sceso in campo contro l'Inter per un problema al polpaccio.
Ma sia Zaniolo che il proprio agente (Vigorelli) vogliono vederi chiaro e, come riferisce Sky Sport, si incontreranno la prossima settimana con la dirigenza della Roma per capire il futuro del giocatore e la gestione che ne vorrà fare il club.


Roma vs Inter 2-2 | La Roma si fa male da sola, ma porta a casa un punto

La Roma, dopo il successo casalingo di mercoledì scorso contro il Verona, torna all'Olimpico per affrontare l'Inter. Un big match che Fonseca decide di affrontate nuovamente con la difesa a tre. Confermato Kolarov nei tre davanti Pau Lopez, insieme a Mancini e Ibanez. A centrocampo agiranno Veretout e Diawara con esterni Bruno Peres e Spinazzola. Confermato anche il reparto offensivo con Mkhitaryan e Pellegrini dietro Dzeko.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Ibanez, Kolarov; Bruno Peres, Veretout, Diawara, Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan, Dzeko.
A disposizione: Cardinali, Fuzato; Zappacosta, Smalling, Cetin; Perotti, Villar, Pastore, Cristante; Under, Kalinic, Perez, Kluivert.
Squalificati: -.
Diffidati: Diawara, Dzeko, Kluivert, Santon.
Indisponibili: Mirante, Fazio, Santon, Juan Jesus, Zaniolo.
Allenatore: Paulo Fonseca.

INTER (3-4-1-2): Handanovic; Bastoni, De Vrij, Skriniar; Candreva, Barella, Gagliardini, Young; Brozovic, Sanchez, Lautaro.
A disposizione: Padelli, Berni, Godin, Lukaku, Moses, Ranocchia, Borja Valero, Esposito, Agoumé, D’Ambrosio, Biraghi, Eriksen.
Squalificati: -.
Diffidati: Borja Valero, De Vrij, Gagliardini, Vecino.
Indisponibili: Sensi, Vecino.
Allenatore: Antonio Conte.

Arbitro: Di Bello.
Assistenti: Cecconi, Galetto.
IV: Giua.
VAR: Guida.
AVAR: Di Vuolo.


Petrachi licenziato fa causa a pallotta Fienga gestisce il mercato pre-cessione

Una volta ricevuta la notifica di una decisione già presa da tempo (licenziamento per giusta causa), Petrachi ha deciso di fare causa alla Roma. Il ds è pronto ad impugnare il licenziamento e presentarsi davanti alla sezione lavoro del Tribunale di Roma. Una decisione inevitabile non essendoci ad oggi l'accordo Collettivo tra Lega Serie A e direttori Sportivi.

Al netto del giudizio sull'operato tecnico, privarsi di Petrachi rappresenta un salto nel vuoto. E se De Sanctis ricopre ufficialmente il ruolo per la modulistica federale, tocca a Fienga acquisire le mansioni dell'ex granata. Ad affiancare il CEO c'è Baldini che si sta occupando in prima persona anche del gruppo sudamericano interessato all'acquisizione del club. Baldissoni, invece, si sta muovendo sul versante dei paesi arabi. Tutte operazioni che necessiterebbero almeno di 6 mesi tra due diligence e proposte varie.

Oggi pomeriggio la Roma - Fienga, Baldissoni, il medico sociale Manara e il team manager Gombar - è attesa in Procura Federale: la vicenda riguarda il deferimento per non aver rispettato il distanziamento in panchina al San Paolo contro il Napoli. Il club giallorosso ha chiesto di essere ascoltato.


Zaniolo-Fonseca alla resa dei conti?

LEGGO - BRUNI - L'infastidito, il disorientato, il redarguito. Nella Roma che batte il Verona e avvicina la qualificazione all'Europa League, ci sono tre generazioni calcistiche che vivono momenti differenti: Edin Dzeko, Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo. Il bosniaco, tornato al gol dopo 5 partite e nonostante la solita buona prova, in determinati momenti della partita è apparso nervoso e stranamente impreciso sotto porta.  Il tutto arricchito da qualche sbuffata un po' troppo plateale verso alcuni compagni. Cose di campo che, tuttavia, hanno fatto raddrizzare di nuovo le antenne ai tifosi, consapevoli di quanto il numero 9 giallorosso sia sempre ambito dall'Inter. Discorso a parte, invece, per Pellegrini. Quello che fino a poco tempo fa, per tutti, era Il Magnifico ora sembra prigioniero di sé stesso. Vittima e carnefice allo stesso tempo, come un dannato che deve sempre fare la giocata più difficile per dimostrare il proprio (enorme) valore e ricordare a tutti che pure lui è nato nella capitale. Come Francesco Totti e Daniele De Rossi. Romani, romanisti e capitani che rappresentano un modello da seguire, non da emulare per forza.  Infine, c'è Zaniolo. Giovane, forte ma che ogni tanto dimentica di fare i compiti. La mezzora contro l'Hellas, il battibecco con Mancini, la tirata di orecchie di Paulo Fonseca davanti alle telecamere, paradossalmente, lo hanno restituito a una dimensione più adeguata alla sua anagrafe.
Ieri, c'è stato il chiarimento tra allenatore e giocatore: perché ogni tanto, bisogna riportare con i piedi per terra chi umanamente tende alle nuvole. E una sua esclusione domenica (ore 21.45) all'Olimpico contro l'Inter non è da escludere: è capitato anche a Under e Kluivert.

Tuttavia, a prescindere dalle scelte, serviranno compattezza e pragmatismo per concludere dignitosamente il campionato e, dal 6 agosto, fare all in sull'Europa. E lì, non ci dovranno più essere musini, smarrimenti e indolenza. Che si parli di mercato o cessione del club. Intanto, sempre ieri, l'ad Fienga e il medico Manara sono stati sentiti dalla Procura Federale dopo l'esposto presentato dal Napoli per il presunto mancato distanziamento sociale sulla panchina giallorossa durante la recente sfida al San Paolo.
Infine, la Roma ha risolto il contratto con la Nike: il brand, però, continuerà a fornire materiale tecnico anche nella prossima stagione. Per il futuro: Macron, New Balance o Under Armour.


Lo sponsor tecnico lascia i giallorossi. Altro segnale del cambio di proprietà

IL MESSAGGERRO - La Roma e Nike si separano. Il contratto stipulato il 12 marzo 2013 con data di scadenza prevista per il 31 maggio 2024, è stato anticipatamente risolto e volgerà al termine al concludersi della stagione 2019-20, con la sola opzione per la prossima stagione, quando sarà ancora la casa americana a produrre il materiale. Poi dal 2021-22 toccherà al nuovo sponsor. Un amore mai sbocciato con Nike, con il malcontento di Pallotta che si manifestò già poco dopo l'accordo con: «Non siamo contentissimi della loro produzione». Rimostranza dovuta al tipo di contratto stipulato perché a fronte di un'entrata iniziale di 6 milioni e di 4 milioni annui, gli introiti erano legati perlopiù ad una percentuale sulle future vendite. Alla base della risoluzione potrebbe dunque esserci un cambio di proprietà all'orizzonte. In tal senso sta destando molta curiosità sui social la figura di Fahad Al Baker, uomo d'affari del Kuwait (non legato al fondo sovrano) che ha dichiarato di aver presentato un'offerta per l'acquisizione di un club italiano quotato in borsa, per poi ritrattare.


Ago, a teatro lo spettacolo per Di Bartolomei

LEGGO - SCI - La storia di Agostino Di Bartolomei, il Capitano Silenzioso, lasciato ai margini da un mondo che non si volta indietro. Un uomo cresciuto in borgata, a Tor Marancia, tra partite sui prati e cinematografi, che con il suo linguaggio forbito portava in giro per l'Italia una romanità diversa, fondata sui valori di solidarietà e ironia. Ago, andrà in scena oggi e domani alle 21 e domenica alle 18 al Teatro di Tor Bella Monaca (via B. Cirino). Lo spettacolo, diretto e interpretato da Ariele Vincenti, racconta l'uomo e il calciatore, un calcio popolare e un tempo che non c'è più, attraverso gli occhi e la memoria di un tifoso della Roma, ex Ultrà di curva anni '80, cresciuto nello stesso quartiere e amico di infanzia di Ago. «Credo che Agostino possa essere un esempio importante per i giovani - spiega il regista - La funzione del teatro è mandare messaggi attraverso il richiamo a personaggi che diventano metafora dei tempi di oggi». A chiudere lo spettacolo Il calcio figlio del popolo, brano del cantautore Emilio Stella.


Lite col Napoli: i giallorossi al contrattacco

IL TEMPO - BIAFORA - Continua a colpi di carte bollate il duello tra Roma e Napoli. Il club di Trigoria aveva chiesto di essere ascoltato per replicare alle accuse dei partenopei su eventuali violazioni, nella gara giocata al San Paolo lo scorso 5 luglio, del protocollo pensato per evitare contagi. Ieri pomeri in Procura Federale Fienga e Manara: l'ad e il medico giallorosso -accompagnati dall’avvocato Conte e dal segretario Longo - hanno fatto presente, anche utilizzando toni duri, che non è stato violato nulla di quanto imposto dal CTS e addirittura alla Roma (non patteggerà) sono pronti a presentare un contro-esposto sui buchi gestionali da parte del Napoli. II dottor Manara, sentito dai sostituti procuratori Scarpa e Ricciardì, ha inoltre fatto presente che nel giorni che avevano preceduto la sfida, insieme al team manager Gombar, era stato trovato un accordo con il Napoli sulle modalità del distanziamento in panchina. Lo stesso Gombar sarà ascoltato la prossima settimana, così come il vice-presidente Baldissoni: la procura Figc ha accolto la richiesta della Roma di effettuare ulteriori approfondimenti dopo aver inizialmente rigettato la possibilità di audire gli altri dirigenti. Capitolo mercato. In uscita. Per Defrel è scattato l'obbligo di riscatto del Sassuolo ed è stato ceduto al Palermo Silipo, sul quale viene mantenuto un diritto di riacquisto. Saluta Trigoria anche Bianda, difensore classe 2000 che si accasa allo Zulte Waregem. Il francese, acquistato nel 2018 per 6 milioni di euro e 5 di bonus, non ha mai trovato spazio in prima squadra: De Sanctis lo ha ceduto in prestito oneroso con diritto
di riscatto, con ì belgi che pagheranno gran parte dell'alto ingaggio.