Fonseca: "Nel secondo tempo non abbiamo controllato bene il match, ma ho ricevuto segnali positivi"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato ai media dopo il pareggio contro il Verona:
FONSECA A DAZN
Con Dzeko sarebbe andata diversamente?
“Non possiamo dirlo, penso che abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, abbiamo sbagliato 4-5 occasioni da gol, se segniamo la partita cambia. Nella ripresa abbiamo sbagliato nelle seconde palle, però nel finale abbiamo creato altre tre occasioni per segnare”.
Come sta la squadra fisicamente?
“Sono state 3 settimane difficili, però fisicamente stava bene. Non abbiamo controllato bene il match nel secondo tempo perché non recuperavamo le seconde palle”.
Avete concesso troppo dietro?
“L’Hellas Verona ha giocato spesso lungo e non siamo riusciti a recuperare le seconde palle, mi è piaciuto il primo tempo quando dialogavano Mkhitaryan, Pellegrini e Pedro. Perez non sta bene fisicamente perché ha avuto il COVID-19”.
Perché Dzeko non ha giocato?
“Per lui è stata una settimana molto difficile, ho fatto questa scelta per preservarlo”.
La Roma ha bisogno di un altro attaccante?
“Mkhitaryan gioca molto bene come falso nueve, però abbiamo bisogno di un altro attaccante e stiamo lavorando per trovare la migliore soluzione. Abbiamo bisogno di un altro attaccante”.
Qual è la caratteristica più importante che deve avere la prima punta della Roma?
“Ci serve un attaccante che attacchi bene lo spazio, la profondità”.
Continuerai a usare la difesa a 3?
“Mi è piaciuto questo sistema nella scorsa stagione, a Cagliari scorsa settimana abbiamo giocato a 4 ma a me piace vedere la squadra così”.
Dzeko giocherà Roma-Juventus con quale maglia?
“Vediamo, vediamo”.
In una situazione normale, Dzeko avrebbe giocato?
“Sì (ride, ndr)”.
Si è sentita la presenza dei Friedkin allo stadio?
“Sono presenti e molto vicini alla squadra, è sempre importante per noi sentire questa vicinanza”
FONSECA A SKY
Dzeko?
“È stata una settimana difficile per lui, ho voluto preservarlo. Parliamo sempre, oggi la scelta è stata di non utilizzarlo”.
Perché lo hai convocato?
“Era importante che stesse sul gruppo e farlo giocare in caso di bisogno. Non c’è stato bisogno di farlo entrare”.
Due punti persi stasera?
“Vedremo alla fine se sono stati due punti persi. Penso che abbiamo giocato per vincere, un primo tempo molto positivo. Non è facile giocare qui, abbiamo creato 4-5 occasioni da gol. Nel secondo tempo ci siamo abbassati e non abbiamo recuperato sulle seconde palle per ribaltare l’azione. Penso però che abbiamo fatto molte cose buone, ho ricevuto segnali positivi soprattutto nel primo tempo”.
Siete calati fisicamente nel secondo tempo?
“Magari c’è stato un problema di aggressività nel recuperare le seconde palle. Ne abbiamo perse molte e abbiamo fatto uscire il Verona. Le seconde palle sono state il problema principale”.
Mirante è il titolare?
“Ho parlato con Savorani e abbiamo scelto Antonio, è stata una scelta naturale”.
Dzeko non ha voluto giocare?
“No, ho deciso io. Io parlo con i giocatori, ma decido io”
Smalling è una necessità o basta Kumbulla?
“Si, per me è importante che arrivi”.
Milik?
“Non parlo di Milik, non è un nostro giocatore. Se arriva ne parlo”.
Basta Milik o serve un altro attaccante?
“Vediamo innanzitutto se arriva Milik o rimane Dzeko”.
Soddisfatto del mercato?
“Si, questa settimana in cui i Friedkin sono stati vicini alla squadra è stata importante”.
FONSECA A ROMA TV
Cosa le è piaciuto e cosa no?
“Mi è piaciuto il primo tempo, Pedro, Pellegrini e Mkhitaryan con Spinazzola hanno creato tante occasioni. Se segni, la partita cambia. Abbiamo creato molto e non è facile contro il Verona. Nella ripresa non mi è piaciuta la squadra sulle seconde palle, secondo me è stato il problema principale. Non ci ha permesso di attaccare nella ripresa”.
La Roma ha tanta qualità davanti
“Abbiamo avuto un momento di qualità, contro una squadra che non lascia attaccare è positivo. Abbiamo fatto molto bene in zona offensiva, mentre in zona difensiva ci siamo mossi bene sulla prima palla”.
Ha pensato di passare alla difesa a 4?
“No, contro il Verona serve avere sicurezza difensiva e non ci ho pensato”.
Oggi il Verona era in emergenza: si poteva fare di più?
“Sì, potevamo fare di più, sfruttare le occasioni avute. Abbiamo avuto occasioni per andare alla ripresa sul due o tre a zero. Non dobbiamo creare occasioni, ma sfruttarle”.
Com’è la situazione a destra?
“Peres è arrivato da due giorni, Karsdorp ha giocato bene ma dobbiamo vedere la sua forma col medico, Spinazzola ha giocato molto bene”.
Paro: "Abbiamo fatto una partita importante contro una squadra già rodata"
Matteo Paro, allenatore in seconda del Verona, ha parlato ai media dopo il match contro la Roma:
PARO A DAZN
La squadra si è sciolta grazie alle urla di Juric dalla tribuna?
“Abbiamo affrontato una squadra molto forte tecnicamente, abbiamo provato ad accorciarla ma la Roma è molto forte, all’inizio ci hanno messo molto in difficoltà. Una volta prese le misure, abbiamo creato diverse occasioni, conquistato campo e le seconde palle, penso che i ragazzi abbiano fatto una partita veramente importante contro una squadra già rodata, noi avevamo interpreti nuovi che hanno giocato bene”.
Cosa avete cambiato nel secondo tempo?
“Quando incontri gente come Mkhitaryan, Pellegrini che non sbagliano mai, abbiamo dovuto aumentare quel 5-10% per metterli in difficoltà, sapevamo che affrontando una squadra con lo stesso sistema di gioco, diventano fondamentali i duelli individuali”.
Mercato?
“La società sa cosa ci serve, abbiamo perso calciatori fondamentali e, per mantenere lo stesso livello dell’anno scorso, servono giocatori fondamentali. La società sta lavorando, poi questa è una stagione particolare, c’è poco tempo per lavorare e per creare una nuova squadra competitiva servono giocatori”.
Ti ispiri a Gasperini e Juric?
“Ho lavorato con tutti e due, hanno lo stesso modo di vedere il calcio con i dovuti adattamenti alle squadre e ai calciatori che hanno in rosa, penso siano due allenatori preparati che stanno dimostrando veramente tanto”.
Come vi allenate per mantenere questa forma?
“C’è bisogno di una preparazione fisica importante, non è niente di particolare, una volta che ti abitui ai nostri metodi di lavoro vai tranquillo. Il nostro è un modo di fare calcio che richiede una preparazione particolare che può regalare soddisfazioni”.
PARO A SKY
Il match?
“Un punto importantissimo. I ragazzi hanno fatto una prestazione incredibile, Danzi ad esempio non giocava dalla settima di andata dell’anno scorso e ha retto il confronto per Veretout. Sono contento perché siamo cresciuti nel secondo tempo. Prestazione ottima”.
Cosa è cambiato nel secondo tempo?
“In questo momento i cambi sono fondamentali e aiutano. La Roma nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, tecnicamente loro sono fortissimi e se gli lasci spazi è dura. Aumentando la pressione li abbiamo fatti giocare peggio e abbiamo guadagnato campo”.
La scelta di lasciare Zaccagni fuori dall’inizio?
“Zaccagni aveva un problema, si è allenato poco con la squadra e abbiamo preferito mettere i giocatori che stavano meglio fisicamente”.
Serve qualcosa sul mercato?
“Penso che la società e il mister si siano confrontati e sappiamo tutti che per affrontare un’altra stagione competitiva abbiamo bisogno di giocatori. La società sta lavorando, è una stagione particolare, ma la società sa che per affrontare una stagione come quella dello scorso anno c’è bisogno di giocatori”.
Çetin e Lovato sono i nuovi Rrahmani e Kumbulla?
"Il nostro modo di fare calcio rimane lo stesso. Se troviamo ragazzi come loro siamo contenti e continuiamo a lavorare".
Cristante: "Buon primo tempo, ci è mancato solo il gol"
Bryan Cristante, centrocampista della Roma, ha parlato ai media dopo il match contro il Verona:
CRISTANTE A DAZN
Come ti trovi nella difesa a 3?
“Non è il mio ruolo, però se c’è bisogno mi adatto”.
Può essere un “plus” questa posizione?
“Tra qualche anno magari, se non mi vanno più le gambe, arretrerò. So che è una posizione che posso fare, c’è tempo per crescere”.
Ti piace questo tipo di soluzione?
“Senza dubbio, nel gioco passa spesso la palla in difesa e c’è possibilità di impostare anche da lì”.
CRISTANTE A ROMA TV
Che partita è stata?
“Abbiamo giocato bene nel primo tempo, il Verona gioca bene e pressa molto, abbiamo creato tanto e ci è mancato solo il gol”.
Come ti trovi in difesa?
“Se c’è bisogno ci gioco, non è il mio ruolo ma mi adatto. Ora ci sono i nuovi difensori e tornerà a centrocampo”.
Nella ripresa la Roma è sembrata più disunita
“Abbiamo giocato bene anche nella ripresa, siamo alla prima di campionato ed è subentrata un po’ di stanchezza, ma abbiamo giocato una buona partita”.
Perché non chiedi al mister di giocare sulla trequarti?
“Le scelte le fai il mister, io gioco dove mi chiede”.
La Roma riparte da Verona: Fonseca rilancia l'ex Kumbulla
LEGGO - BALZANI - Quaranta giorni per cambiare tutto pur cambiando poco. Il campionato della Roma riparte domani sera da Verona a più di un mese dalla sconfitta col Siviglia in Europa League. Un'estate anomala che ha visto il passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin e un mercato decollato da troppo poco per aspettarsi di vedere un'altra Roma già al Bentegodi. Così Fonseca riproporrà una squadra molto simile a quella della scorsa stagione con due incognite legate ai nuovi arrivati. Ieri, infatti, è stato definito il passaggio di Milik dopo l'incontro risolutore a Trigoria con l'agente del polacco che firma un quinquennale da 4,5 milioni più bonus, mentre al Napoli finiranno circa 25 milioni comprensivi del cartellino del giovane Bouah. Qualche ora prima ecco le prime parole giallorosse di Kumbulla che ha scelto il numero 24 e arriva in prestito con riscatto al 2022: «La Roma era irrinunciabile. Farò di tutto per non deludere». Il difensore sosterrà il primo allenamento e potrebbe esordire proprio contro la sua ex squadra all quale sono stati girati i giovani Cancelleri e Diaby. Più difficile vedere dal primo minuto Milik che entrerà oggi per la prima volta a Trigoria. Non ci sarà, però, nemmeno Dzeko, passato alla Juve. Se il campionato inizia, il mercato prosegue di corsa: Perotti è vicino al Fenerbahce per 3 milioni, Fazio alla Fiorentina, Under passa al Leicester, mentre proseguono i colloqui con l'Arsenal per Torreira e con l'Udinese per De Paul. In difesa Smalling spera ancora e continua ad allenarsi in solitaria a Manchester.
Affare Milik-Dzeko. De Laurentiis frena
IL TEMPO - BIAFORA - Una riunione fiume, conclusa soltanto nella tarda serata di ieri, ha sancito che Milik è molto vicino alla Roma e che non appena appena verrà formalizzato l'arrivo dell'attaccante ex Ajax ci sarà l'addio di Dzeko, pronto a cambiare aria e ad indossare la maglia della Juventus a 5 anni dal suo arrivo a Fiumicino. La giornata giallorossa è iniziata con l’arrivo alle 11.30 a Trigoria di Pantak e De Vecchi, agenti incaricati di portare a termine la trattativa per conto del polacco, che dopo le chiamate di mercoledì di Fonseca e Fienga aveva già aperto in maniera importante ad un trasferimento nella Capitale. In rappresentanza della Roma erano presenti al tavolo il Ceo e l’intermediario Giuffrida, con Ryan Friedkin impegnato in altri meeting nel centro sportivo e costantemente aggiornato su ogni passo in avanti nell’operazione: intorno alle 17.15, quasi sei ore dopo l’inizio della riunione, è arrivato l’ok finale di Milik e del suo entourage, che è riuscito a strappare un contratto quinquennale da circa 5 milioni netti a stagione più bonus. Dopo il sì del classe 1994 sono iniziate una serie di chiamate con Chiavelli e Giuntoli, uomini di De Laurentiis, per risolvere alcuni problemi di natura contrattuale con il Napoli: i partenopei dovranno rinnovare di un anno il contratto di Milik, che poi si trasferirà alla corte di Fonseca in prestito con obbligo di riscatto (3+15 milioni) e altri 10 milioni che possono entrare in futuro nelle casse dei campani. De Laurentiis ha dato il permesso a Milik a svolgere le visite mediche (saranno effettuate all'estero, ci sarà anche Pantak), ma si è impuntato in particolare sulla questione delle multe per l’ammutinamento dello scorso novembre. Gli intermediari proveranno a risolvere la questione con il Napoli in giornata. Nella stessa operazione lasciano la Roma i giovani del 2003 Modugno e Meloni, i cui agenti ieri sera hanno già firmato i contratti, da ratificare oggi con il Napoli. In uscita la Roma saluta capitan Dzeko, che ha già fatto le valigie e aspetta soltanto una comunicazione per volare a Torino e firmare con la Juventus (contratto biennale da 7,5 milioni netti, ai giallorossi circa 15 milioni), e a Cengiz Under: oggi il turco svolgerà le visite mediche a Roma e poi si accaserà al Leicester, che lo pagherà 28 milioni totali tra prestito ed obbligo di riscatto. Ufficiale l’acquisto di Kumbulla in prestito biennale con obbligo di riscatto e il passaggio al Verona di Cetin (niente diritto di riacquisto), Cancellieri e Diaby con la stessa formula. Intanto ieri si è tenuta l’assemblea degli obbligazionisti che ha approvato la rinuncia alla possibilità di rimborso immediato del bond, una condizione che era scattata con il cambio di proprietà. Oltre ad occuparsi delle questioni di mercato Ryan Friedkin, accompagnato da Marc Watts, ha accolto a Trigoria Alessandro Daffina, amministratore delegato di Rothschild: al centro del colloquio la questione dello Stadio della Roma. Già negli scorsi giorni il banchiere aveva avuto un appuntamento con Watts, Parnasi e gli emissari di Vitek.
Primavera, i giallorossi ripartono ad Ascoli
IL TEMPO - ZOTTI - La Roma Primavera è pronta a scendere in campo per la prima di campionato. Oggi alle 17 i giallorossi affrontano l'Ascoli in trasferta al 'Picchio' (diretta Sportitalia e Roma Tv) dopo le tre amichevoli estive disputate con Viterbese, Teramo e Turris. De Rossi sembra orientato a confermare la difesa a tre - già vista due volte durante il precampionato - con Ndiaye, Vicario e Buttaro davanti al portiere Boer. In mediana il tecnico dovrebbe schierare Podgoreanu (in vantaggio su Astrologo) insieme a Tripi, Darboe e Providence. A guidare l'attacco sarà Tall, supportato da Milanese e Zalewski che agiranno alle sue spalle. L'ultima gara ufficiale dei giallorossi risale a più di sei mesi fa (Roma-Inter 3-3 del 7 marzo scorso) e nello spogliatoio si respira il clima delle grandi attesa per il match di oggi, come conferma anche il tecnico: "Abbiamo aspettato a lungo questo momento - le parole di De Rossi - ce lo siamo anche meritato. Da giugno stiamo organizzando la stagione, i ragazzi non vedono l’ora, speriamo sia una bella partita. La società ci ha dato la possibilità di mantenerci sempre collegati in un momento psicologico negativo. Abbiamo mantenuto i ragazzi in età per farlo, mandando a giocare chi ha avuto l’opportunità e tenendo i fuoriquota che sono ancora in formazione. Ora serve la conferma del campo".
Verona-Roma sarà diretta da Chiffi
Sono stati resi noti i nomi degli arbitri per la prima giornata di campionato.
Verona-Roma sarà diretta da Daniele Chiffi della sezione di Padova, coadiuvato dagli assistenti Preti e Rossi. Quarto ufficiale Giua, mentre al VAR ed all'AVAR vi saranno rispettivamente Irrati e Tolfo.
Spadafora, Ministro dello Sport: "Finalmente, dal 20 settembre, apriremo a mille spettatori per evento sportivo"
Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato della riapertura degli stadi per almeno mille persone ad evento:
"Nelle prossime ore verrà ufficializzata la decisione, ma desidero sin da subito ringraziare il ministro Speranza per la collaborazione e il Comitato Tecnico Scientifico per aver tempestivamente programmato l’audizione che ho richiesto. Dal confronto con i rappresentanti dei miei uffici, sono emerse le condizioni per un ulteriore approfondimento delle questioni riguardanti il mondo sportivo e per la condivisione del nostro punto di vista in merito all’esigenza di non differenziare tra eventi culturali ed eventi sportivi. Finalmente, già a partire dalle semifinali e dalle finali degli Internazionali di Tennis, potranno assistere mille spettatori a tutte le competizioni sportive che si terranno all’aperto e che rispetteranno scrupolosamente le regole previste in merito a distanziamento, mascherine, prenotazione dei posti a sedere: un primo, ma significativo passo verso il ritorno, speriamo presto, alla normalità nello sport. Auspico il più rapido compimento di tutte le azioni necessarie per rendere immediatamente applicabile quanto deciso".
Raggi: "Il progetto dello Stadio sarà approvato entro Natale. Non ci sono irregolarità"
Virginia Raggi, sindaca di Roma, ha parlato nuovamente del futuro Stadio della Roma. Queste le sue parole a margine di un evento tenutosi all'Acquacetosa:
"Lo Stadio della Roma? È molto semplice, il Pd non vuole lo stadio, io credo invece che sia giusto portarlo avanti perché ho fatto fare degli accertamenti e dei controlli su tutti gli atti amministrativi e non ci sono irregolarità. Il procedimento va avanti, arriverà entro Natale in aula e li sarà approvato".
Conferenza Stampa Juric: "Domani non so chi far giocare, saremo in emergenza. La Roma è a posto"
Ivan Juric, allenatore del Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Roma:
Si riparte. Hai avuto più difficoltà di quanto pensassi?
"Sì, molto. È una situazione difficile, domani saremo in emergenza, non so chi far giocare".
Quanto manca per completare la rosa?
"Sapevamo che avremmo dovuto prendere tanti giocatori e che non sarebbe stato facile. Noi come società siamo visti diversamente rispetto all'anno scorso, e questo porta difficoltà. Ieri è arrivato Barak, oggi penso che Favilli sarà all'allenamento. Bisogna lavorare, non puoi buttarli dentro così. Poi ci vuole tempo, anche chi è arrivato a inizio ritiro fisicamente è molto sotto".
Bisogna dimenticare Amrabat? Si può lamentare del fatto che giocherete degli scontri diretti senza il vostro pubblico?
"È tutto strano. Cercavamo di mettere giocatori al posto di chi è partito, poi quando li vendi a grandi squadre significa che sono giocatori top. Non è semplice sostituirli, bisogna alzare il livello di chi c'è. Per completare la rosa ce ne vogliono quattro o cinque forti. Finora abbiamo lavorato bene, il problema è che non avevamo alternative in casa. Adesso abbiamo preso giocatori che pensiamo possano sostituire i titolari che abbiamo perso, e abbiamo preso giocatori che potrebbero essere alternative in futuro. Bisogna metterne altri quattro o cinque. Per noi sarebbe fondamentale avere il pubblico. Quando uno arriva dall'estero e non parla la lingua, con un impatto così è diverso. Sono partite che giochi in campo neutro".
A che punto sono i nuovi?
"Abbiamo grande difficoltà dietro, in mezzo e davanti (ride, ndr). Sono arrivati giocatori giusti per noi, ma soprattutto in difesa hanno bisogno di tanto lavoro. Magnani è fuori, Cetin è presente ma ha grandi margini, è molto indietro. Tamèze magari riesce a fare un tempo, Benassi non può giocare perché ha un problema al polpaccio. Gunter se riesce a fare un tempo è tanto. È una situazione di grande emergenza, ma rimango fiducioso che siano i giocatori giusti. È come se si giocasse tra un mese, per la situazione".
Sei soddisfatto o irritato?
"Non arrabbiato, capisco le difficoltà. Penso che la società abbia lavorato tanto, ma abbiamo trovato situazioni che sono andate come non volevamo che andassero. Sono preoccupato per domani, per l'Udinese, per Parma, perché chi è arrivato è lontano da una forma accettabile. Abbiamo solo quattro o cinque giocatori con una forma accettabile. Abbiamo messo cose buone, ma ci manca qualcosa per concludere, e qualcuno deve uscire. Poi ci metteremo a lavorare".
Hai studiato la Roma?
"Loro sono a posto. Io non ho un altro da mettere al posto di Gunter, e se va oltre rischia l'infortunio. La Roma gioca più o meno come lo scorso anno, dietro hanno preso Kumbulla, che è quello che gli mancava. Si parla di Dzeko o Milik, non cambia molto".
Come sta Zaccagni?
"Ha fatto una settimana, è un ragazzo che ha bisogno di tanto lavoro. Quando trova continuità diventa importante. Può giocare per uno spezzone, ma non è in condizione per fare tutta la gara".
Che impressione ha sugli infortuni che avete avuto?
"Ogni infortunio è diverso. Durante il post-Covid abbiamo massacrato i giocatori, specialmente noi. Gli infortuni di adesso sono diversi. Dawidowicz non riesce a recuperare bene, ha avuto un infortunio stranissimo. Gunter solitamente ha bisogno di più tempo. Magnani ha cambiato modo di lavorare, e per Lazovic è un infortunio che si è procurato in nazionale".
Pensi che le tue richieste possano essere soddisfatte in queste ultime settimane di mercato?
"Devono essere soddisfatte, sennò è la fine. Se fai un mercato in uscita di un certo tipo devi fare un mercato in entrata all'altezza. I giocatori li sceglie D'Amico in base alle caratteristiche, poi ovviamente dobbiamo essere tutti d'accordo. Dall'inizio sapevamo dove dovevamo migliorare. Sennò rimani come prima, con giocatori che sanno quello che devono fare, ma senza miglioramenti".
Conferenza Stampa Fonseca: "Karsdorp rimarrà, Smalling vuole tornare. Domani gioca Dzeko.
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Hellas Verona:
Nelle difficoltà dell'allenatore moderno c'è quello di fare scelte con mercato aperto. Kumbulla è pronto per giocare e chi sarà il centravanti?
"Centravanti vediamo domani. Kumbulla dobbiamo capire che è arrivato solo ieri, si è allenato due giorni con noi. Sarà con noi nella partita ma non credo sia pronto per giocare dall'inizio, deve capire come giochiamo, è un modo diverso da quello che usava a Verona. Mi sembra un ragazzo molto intelligente però"
La voglia è quella di investire su giocatori giovani. Quando arrivò qua disse di essere arrivato per vincere. Se la sente di sposare questo progetto?
"Sono d'accordo con questa linea, stiamo provando a portare giocatori giovani ma abbiamo anche giocatori con molta esperienza qui. Possiamo fare un mix ma mi piace questo progetto"
Karsdorp può diventare titolare o è una soluzione d'emergenza?
"Giocherà domani e rimarrà con noi perché abbiamo fiducia in lui. Queste settimane ha fatto un lavoro molto positivo, è pronto per aiutare la squadra perché rimarrà con noi quest'anno"
Le è mai capitato di far giocare un giocatore arrivato da 48 ore come potrebbe essere Kumbulla
"Non mi ricordo. Dipende dalle situazioni, se non ho altri centrali Kumbulla può giocare. Non è facile per un giocatore giocare dopo essere arrivato due giorni prima perché non sa cosa fa la squadra, come giochiamo, ma può succedere se non ho altre alternative"
Quanto sarà difficile scegliere la formazione per domani? Soddisfatto di come si sta muovendo la società?
"Non è un mercato facile, stiamo lavorando tutti insieme, con Guido e il Presidente, per trovare le migliori soluzioni. E' vero che deve arrivare qualche giocatore e dobbiamo sistemare qualche uscita"
Ha deciso di puntare ancora su Pau Lopez?
"Vediamo domani"
Con l'arrivo di Milik e la partenza di Dzeko la Roma si rinforza?
"Dzeko sta qui con noi, domani sarà in partita. Non ha senso parlare di questo cambio"
Disse che avrebbe fatto di tutto per tenere Smalling. Ha ancora fiducia?
"Si, sono fiducioso. Stiamo lavorando per averlo con noi, sono in contatto con Smalling, anche ieri ho parlato con lui. Il giocatore vuole tornare qui e noi vogliamo riprenderlo, spero che nei prossimi giorni sia di nuovo qui con noi"
Quanto pensa di aver imparato dal calcio italiano?
"Molto. Negli altri campionati non ci sono molte squadre che giocano come Atalanta o Verona, devo capire che giocare contro squadre così è molto diverso, dobbiamo adattarci. Penso che nella scorsa stagione abbiamo fatto due buone partite col Verona, vincendo. Sarà difficile ma dobbiamo capire che questa sarà una partita diversa"
Si giocherà a 3 o a 4?
"Siamo pronti per giocare con due sistemi, anche per iniziare con uno e poi continuare con un altro"
In tutte e due le partite col Verona, la Roma ha fatto meno possesso palla.
"Non è facile qui in Italia avere la palla contro il Verona. Dobbiamo uscire veloci quando recuperiamo la palla perché loro sono molto forti nel momento in cui perdono la palla. Loro reagiscono molto forte, con marcature individuali ed è più difficile fare quello che di solito facciamo in partita. Ma dobbiamo adattarci per giocare in maniera diversa contro il Verona"
Conferenza Stampa Juric: "Domani non so chi far giocare, saremo in emergenza. La Roma è a posto"
Ivan Juric, allenatore del Verona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Roma:
Si riparte. Hai avuto più difficoltà di quanto pensassi?
"Sì, molto. È una situazione difficile, domani saremo in emergenza, non so chi far giocare".
Quanto manca per completare la rosa?
"Sapevamo che avremmo dovuto prendere tanti giocatori e che non sarebbe stato facile. Noi come società siamo visti diversamente rispetto all'anno scorso, e questo porta difficoltà. Ieri è arrivato Barak, oggi penso che Favilli sarà all'allenamento. Bisogna lavorare, non puoi buttarli dentro così. Poi ci vuole tempo, anche chi è arrivato a inizio ritiro fisicamente è molto sotto".
Bisogna dimenticare Amrabat? Si può lamentare del fatto che giocherete degli scontri diretti senza il vostro pubblico?
"È tutto strano. Cercavamo di mettere giocatori al posto di chi è partito, poi quando li vendi a grandi squadre significa che sono giocatori top. Non è semplice sostituirli, bisogna alzare il livello di chi c'è. Per completare la rosa ce ne vogliono quattro o cinque forti. Finora abbiamo lavorato bene, il problema è che non avevamo alternative in casa. Adesso abbiamo preso giocatori che pensiamo possano sostituire i titolari che abbiamo perso, e abbiamo preso giocatori che potrebbero essere alternative in futuro. Bisogna metterne altri quattro o cinque. Per noi sarebbe fondamentale avere il pubblico. Quando uno arriva dall'estero e non parla la lingua, con un impatto così è diverso. Sono partite che giochi in campo neutro".
A che punto sono i nuovi?
"Abbiamo grande difficoltà dietro, in mezzo e davanti (ride, ndr). Sono arrivati giocatori giusti per noi, ma soprattutto in difesa hanno bisogno di tanto lavoro. Magnani è fuori, Cetin è presente ma ha grandi margini, è molto indietro. Tamèze magari riesce a fare un tempo, Benassi non può giocare perché ha un problema al polpaccio. Gunter se riesce a fare un tempo è tanto. È una situazione di grande emergenza, ma rimango fiducioso che siano i giocatori giusti. È come se si giocasse tra un mese, per la situazione".
Sei soddisfatto o irritato?
"Non arrabbiato, capisco le difficoltà. Penso che la società abbia lavorato tanto, ma abbiamo trovato situazioni che sono andate come non volevamo che andassero. Sono preoccupato per domani, per l'Udinese, per Parma, perché chi è arrivato è lontano da una forma accettabile. Abbiamo solo quattro o cinque giocatori con una forma accettabile. Abbiamo messo cose buone, ma ci manca qualcosa per concludere, e qualcuno deve uscire. Poi ci metteremo a lavorare".
Hai studiato la Roma?
"Loro sono a posto. Io non ho un altro da mettere al posto di Gunter, e se va oltre rischia l'infortunio. La Roma gioca più o meno come lo scorso anno, dietro hanno preso Kumbulla, che è quello che gli mancava. Si parla di Dzeko o Milik, non cambia molto".
Come sta Zaccagni?
"Ha fatto una settimana, è un ragazzo che ha bisogno di tanto lavoro. Quando trova continuità diventa importante. Può giocare per uno spezzone, ma non è in condizione per fare tutta la gara".
Che impressione ha sugli infortuni che avete avuto?
"Ogni infortunio è diverso. Durante il post-Covid abbiamo massacrato i giocatori, specialmente noi. Gli infortuni di adesso sono diversi. Dawidowicz non riesce a recuperare bene, ha avuto un infortunio stranissimo. Gunter solitamente ha bisogno di più tempo. Magnani ha cambiato modo di lavorare, e per Lazovic è un infortunio che si è procurato in nazionale".
Pensi che le tue richieste possano essere soddisfatte in queste ultime settimane di mercato?
"Devono essere soddisfatte, sennò è la fine. Se fai un mercato in uscita di un certo tipo devi fare un mercato in entrata all'altezza. I giocatori li sceglie D'Amico in base alle caratteristiche, poi ovviamente dobbiamo essere tutti d'accordo. Dall'inizio sapevamo dove dovevamo migliorare. Sennò rimani come prima, con giocatori che sanno quello che devono fare, ma senza miglioramenti".