La Roma per cedere Ndicka vuole una cifra molto alta

Al Nassr su Evan Ndicka. Il club arabo avrebbe sondato il terreno per il difensore ivoriano della Roma. Nessuna offerta ufficiale per ora, ma l’interesse è concreto.

La Roma non vuole privarsene facilmente: per lasciarlo partire servirà una cifra molto alta, che garantirebbe comunque una maxi plusvalenza dopo l’arrivo a parametro zero.


Manu Kone: "Con Gasp gli allenamenti sono intensi. Mi piacciono le idee che propone"

Manu Koné ha rilasciato un'intervista in esclusiva a Forzaroma.info direttamente dal ritiro inglese dei giallorossi al St George’s Park. Queste alcune sue dichiarazioni: "Mi sento bene, sono tornato dalle vacanze con tanta voglia di cominciare. Con Gasperini tutto procede al meglio. Gli allenamenti sono molto intensi, c’è ritmo, mi piacciono le sue idee e quello che propone. Abbiamo voglia di iniziare la stagione e fare delle grandi cose. Fin da subito ho avvertito l’amore dei tifosi. Il calcio a Roma è veramente tanto importante. I tifosi ci sostengono sempre e vogliamo renderli orgogliosi. PSG? Mi piace il loro gioco ma non mi hanno cercato. Difficile parlare di futuro nel calcio ma sono felice di poter rappresentare questo club storico".


Dybala, il paziente inglese

Paulo Dybala mai in gruppo in Inghilterra. La Joya ha giocato nei primi due test estivi, poi il fastidio  alla cicatrice e lo stop. Ora sta migliorando e la settimana prossima potrebbe tornare ad allenarsi in vista poi del Bologna.

Fonte - ilromanista 


Family affair

All’Hill Dickinson Stadium, la nuova casa dei Toffees, si chiude la settimana di lavoro in Inghilterra per Gasperini e i suoi. C’è da rialzare la testa dopo il brutto ko contro l’Aston Villa. È arrivato anche Ranieri, torna Ferguson, Ndicka ancora ai box.

Fonte - ilromanista


Ghilardi a Radio Radio: "Gasperini ci chiede di dare tanto. Non vedo l'ora di iniziare"

Daniele Ghilardi ha parlato in esclusiva ai microfoni di Radio Radio dal ritiro di St. George’s Park, in Inghilterra. Tra i vari argomenti affrontati, il difensore ha tracciato un bilancio delle sue prime giornate da giocatore giallorosso. Ecco le sue parole.
Daniele Ghilardi, 2003, toscano di Lucca. Eri mai stato a Roma prima? sei contento sia per la squadra che per la città?
“Sì, sì, ero stato qua per delle vacanze natalizie, ora non ricordo se due o tre anni fa, con la mia ragazza, e ovviamente è una bellissima città. Sono molto contento di essere qui, sia per il club che per tutto ciò che riguarda la città, che sicuramente visiterò“.
Occhio alla tua ragazza… Sei un bel ragazzo, forse è lei a preoccuparsi! È gelosa?
“Un pochino gelosa, ma neanche tanto. Non ha nulla di cui preoccuparsi”.
E tu? Sei geloso?
“No, no, devo dire di no”.
Ieri con l’Aston Villa ti ho visto entrare bene, anche se pochi minuti. Sei soddisfatto?
“Sì sì, sono contento, soprattutto di aver esordito, anche se si trattava solo di un’amichevole. Peccato per il risultato, ma sto cercando di capire bene i movimenti della squadra e quello che chiede il mister. Sono arrivato da poco, ma mi sto impegnando per dare il massimo”.
Che emozione è stata indossare la fascia da capitano con l’Under 21? E pensi anche alla Nazionale maggiore? Vuoi mettere in difficoltà Gattuso?
“Certo, quello sarebbe un altro sogno da realizzare: arrivare in Nazionale. È il sogno che ha ogni bambino. Con l’Under 21 è una grandissima emozione indossare la fascia, è una grande responsabilità, ma non mi pesa. Sono tranquillo anche quando la porto”.
Che rapporto hai con i social? Li segui o li eviti?
“Sinceramente non do molta importanza a queste cose. A volte magari mi capita qualcosa nei suggeriti, ma non sono uno che cerca o controlla spesso”.
Questo salto in carriera te lo aspettavi? Roma ti spaventa un po’? Farai il gladiatore?
“Sicuramente farò il gladiatore in campo, è quello che mi riesce meglio. No, non sento la pressione, anzi, sono molto contento e non vedo l’ora di cominciare“.
A quali giocatori ti ispiri, lasciando fuori quelli della Roma?
“Quando ero piccolo e giocavo nella Lucchese facevo l’attaccante, e il mio idolo era Torres dell’Atletico Madrid. Poi arretrando di ruolo, ti direi Sergio Ramos e Van Dijk, due a cui mi ispiro molto”.
Hai sfiorato anche Hummels, che era alla Roma…
“Anche Hummels è stato un grandissimo giocatore, e so che l’anno scorso era qui, ma io ho sempre guardato a Ramos e Van Dijk”.
Ti trovi meglio in una difesa a 4 o a 3? Centrale o braccetto?
“Sinceramente non ho preferenze. In Nazionale abbiamo giocato quasi sempre a 4, tranne nelle ultime due. Alla Samp facevo il centrale a 3, a Verona il braccetto. Li ho provati tutti, mi adatto e mi trovo bene in ogni ruolo“.
E cosa chiede Gasperini? Ieri continuava a dire “Pressi, pressi!”
“Sì sì, una delle sue idee è giocare con tanta intensità, andare addosso all’uomo, togliere spazio e tempo all’avversario. Ci chiede tanto sul piano fisico e mentale”.
Cosa pensi di dover migliorare? E dove ti senti più forte?
“Partiamo dal presupposto che tutto è migliorabile, però una cosa su cui sto lavorando è il gioco aereo, sia in difesa che in attacco. Una cosa dove mi sento forte è la lettura delle situazioni, ma non sta a me dirlo”.
Ti manca un po’ il gol, no?
“Sì, in Serie A non ho mai segnato. In Serie B ho fatto due gol, in Serie C uno. Spero di fare il primo quest’anno”.
Se lo fai al derby sotto la Curva Sud ti togli la maglia?
“Quello sarebbe l’apice dell’emozione. Dipende dal minuto: se è alla fine forse me la tolgo, se è prima no”.
Ti è dispiaciuto che la Fiorentina non ti abbia riscattato?
“No, nessun rancore. Mi hanno cresciuto, ho fatto tutte le giovanili lì. Ma sono arrivato in una grande squadra come la Roma, quindi sono contento. Sono scelte di calcio, è normale”.
Chi ti ha sorpreso in allenamento, escludendo Dybala?
“Fisicamente direi Manu Koné, lo conoscevo già da prima. Uno che mi ha sorpreso tanto anche tecnicamente è Mario Hermoso: ha grandissima qualità ed è una persona stupenda“.
Piatti romani o carne toscana?
“Amo la carne, ma anche i piatti romani come l’amatriciana e la carbonara. Mi piace tutto!“.
Ti vedresti anche come centrocampista? Magari in emergenza?
“Se il mister me lo chiede, gioco anche in porta! Ho fatto il centrocampista alla Fiorentina fino all’Under 17/18, quindi sì, lo farei volentieri“.
Quando hai capito davvero che potevi diventare un calciatore professionista?
“L’ho sempre voluto. Già da giovane pensavo in grande. Ci sono stati momenti difficili, ma non ho mai mollato. Dopo la stagione con la Sampdoria, ho capito che forse potevo davvero arrivarci“.
La famiglia quanto è stata importante per te?
“Molto. Mi hanno sempre supportato, mi seguono ovunque, anche in trasferta. Hanno fatto tanti sacrifici per me e li ringrazierò sempre”.
Chi sono i leader più “rompiscatole” in allenamento?
“Ti direi Cristante e Mancini, ma è giusto così. Sono veterani, ed è giusto che guidino i giovani“.
Chi è il più simpatico?
“Sto ancora conoscendo tutti. Sto spesso con Baldanzi, Pisilli, Cherubini, i più giovani. Il più simpatico? Non saprei…“.
Magari sei tu, i toscani sono simpatici!
“No dai, non so se sono così simpatico… (ride)“.

Soulè a Il Tempo: "Con Gasperini sta andando bene. Quest'anno voglio fare la doppia cifra di gol"

Matias Soulè ha parlato sulle colonne de il Tempo.

Ecco le sue dichiarazioni:

Come sta andando questo ritiro in Inghilterra?
«Ci stiamo trovando molto bene. Mi sono fermato un paio di giorni per il problema alla caviglia, ma stiamo lavorando tanto. È un ritiro tosto, però piano piano ci stiamo  ambientando per arrivare pronti per il campionato».

È quasi un mese che vi allenate con Gasperini. Quali sono le sensazioni?
«Sta andando benissimo con lui. Parlo per me e penso anche per la squadra. Ci sta aiutando
molto, piano piano stiamo capendo le idee che ha, sono molto offensive, vuole provare a tenere palla, uscire dal basso, cosa che magari non facevamo tanto prima. Soprattutto a me piace tanto avere il pallino del gioco. Ogni giorno ci adattiamo sempre di più al suo gioco»

Il suo ruolo è un po’ cambiato rispetto all’anno scorso, come si sta trovando?
«All’inizio pensavo che avrei avuto un po’ più di difficoltà. Ma la sua idea di giocare sempre in avanti, di essere ben proiettato verso la porta, mi sta piacendo molto. Mi sento molto bene e mi sto trovando molto bene. Io poi so fare un po’ tutti i ruoli. Potrei giocare pure a sinistra, quinto aperto o esterno aperto. Però ovviamente questo mi piace di più, mi piace essere più vicino alla porta, essere lì tra le linee, è un’altra cosa rispetto all’anno scorso. Però mi sento molto bene e mi sto trovando molto bene, devo migliorare tanto e lo sto imparando».

Com’è stato questo suo primo anno a Roma?
«All’inizio non è stato bellissimo, ci sono state un po’ di difficoltà della squadra e anche individualmente. Però piano piano, dopo l’arrivo di mister Ranieri, ho ritrovato la tranquillità e la fiducia di cui avevo bisogno. Giocando semplice ogni volta e provando a dare sempre di più, sono migliorate un po’ le cose, soprattutto alla fine della stagione. Adesso mi trovo molto bene, con piena fiducia».

A gennaio c’è stato un momento in cui poteva andare via…
«Sì, ho avuto qualche offerta e quindi ho dovuto parlare con il mister per chiedergli cosa voleva fare con me, volevo capire se avrei continuato a non giocare e quindi se era meglio andare via per avere minuti. Però parlando con lui mi ha detto che mi avrebbe dato le mie opportunità e che sarebbe arrivato un bel momento per me. Devo ringraziarlo, perché mi ha dato fiducia e tranquillità per esprimermi al meglio. C’è la voglia di fare bene tutto l’anno, spero di poter iniziare come ho finito l’anno scorso».

Quali sono gli obiettivi di quest’anno?
«Vogliamo arrivare fino in fondo in tutte le competizioni, in campionato, Europa League e Coppa Italia. L’anno scorso abbiamo quasi raggiunto l’obiettivo di entrare in Champions League, ci è mancato solo un punto. Sarebbe stato bellissimo, soprattutto per come è iniziata la stagione e quella striscia di vittorie che poi abbiamo fatto. Spero che quest’anno la possiamo raggiungere».

Pensa che con Gasperini si riesca a trovare questa continuità nel corso dell’intera stagione per arrivare in Champions?
«Penso di sì. Ci deve essere tranquillità intorno alla squadra, noi stiamo lavorando ogni giorno e in ogni partita, proviamo sempre a migliorare per arrivare ai nostri obiettivi e spero che si possa raggiungere. Con il mister e con tutto lo staff c’è un bell’ambiente di lavoro, lavoriamo tanto. Rimanendo compatti possiamo fare veramente meglio, lo spero».

Lei e Dybala siete grandi amici, però giocate nello stesso ruolo. Come gestirete questa “concorrenza”?
«Deciderà il mister (ride, ndr). Lui mi ha chiesto di fare il quinto e ha visto che potrei anche
farlo. Poi mi piace giocare come sto giocando adesso, mi sto trovando molto bene, però non ho problemi a fare altro, come con l’Inter lo scorso anno. Anche a sinistra posso giocare, non ho nessun problema a spostarmi sull’altra fascia. Faccio tutto».

Un altro suo amico è Paredes, che è tornato al Boca Juniors…
«Ci manca tanto, con lui e Paulo eravamo sempre insieme, ora ha scelto di tornare a casa. Era il suo sogno, spero che il Boca riesca a riprendersi. Sono contento per lui».

Magari ne arriva un altro di argentino…Ha parlato con Echeverri?
«Gli ho solo chiesto come stava, però davvero non so niente di mercato. Non ci parlavo da tanto, adesso mi ha risposto su Instagram, però sinceramente non so niente. Non mi ha chiesto consigli sulla Roma o Roma».

Dovbyk e Ferguson sono i due centravanti con cui dovrà dialogare, come si trova con loro?
«Molto bene. Ferguson è appena arrivato, ci stiamo conoscendo. Sono un po’ diversi come caratteristiche. Devono adattarsi a questa maniera di giocare del mister, che è diversa  dall’anno scorso. Però ci stiamo lavorando tanto e io penso che faremo una grande stagione, speriamo».

Qual è il suo rapporto con Roma città e con la tifoseria della Roma?
«Mi trovo molto bene, sono felice qua. I tifosi e la città sono una cosa incredibile. Ho anche comprato casa a Roma. Mi sono stabilizzato, spero di poter rimanere per tanto tempo e di poter fare le cose bene. Il primo periodo è stato un po’ difficile, però piano piano, lavorando, sono riuscito a cambiare un po’ tutto. Ora sono veramente felice».

La Roma ha fatto firmare un triennale a Gasperini. Dove si vede lei alla fine di questi anni?
«Sarò più maturo, con più esperienza. Spero di poter vincere qualcosa in questi tre anni, voglio farlo con la Roma il prima possibile. Questo è un progetto che vuole rimettere la Roma dove merita di essere. Non entriamo in Champions da tanto, quello sarebbe un traguardo bellissimo».

Gasperini ha detto che i Friedkin hanno grandi progetti per la Roma, lei percepisce questa voglia di far bene da parte dei proprietari?
«Sono sempre presenti, si vede con tutti gli investimenti che fanno, perché vogliono fare
qualcosa di buono e speciale. Poi se il mister, che è venuto qua dopo aver fatto tanti anni all’Atalanta in cui ha fatto benissimo, ha scelto la Roma perché evidentemente c’è un  progetto buono e ambizioso. La società ci sta aiutando e noi dobbiamo aiutare loro in campo per riportare la Roma in alto».

Dei nuovi calciatori chi l’ha stupita?
«El Ayanoui mi è piaciuto molto, è un giocatore che può fare tutto, buono tecnicamente, sa
recuperare bene la palla».

L’anno prossimo c’è il Mondiale, è un suo obiettivo esserci?
«Certo, per noi argentini la nazionale è importantissima, è un mio obiettivo giocarci e andare al Mondiale».

Sappiamo che e un grande appassionato di mate. In cambio di cosa lei si separerebbe dal mate?
«Rinuncio al mate, che io porto ovunque, se quest’anno si vince qualcosa con la Roma (ride,
ndr). Io voglio fare tanti gol e andare in doppia cifra».


Per Echeverri è dura. Il Man.City vuole mandarlo al Girona

La Roma ci ha provato per Claudio Echeverri, ma il Manchester City ha detto no perchè prestarlo al Girona.
I giallorossi avevano messo sul piatto un prestito annuale con obbligo di riscatto a 33 milioni di euro, includendo anche una clausola rescissoria favorevole al club inglese.
Secondo il giornalista sudamericano César Luis Merlo, l’offerta è stata respinta.
“El Diablito” resta al momento un sogno, ma il suo futuro è ancora tutto da scrivere

Dovbyk osservato speciale

250 tifosi per l'allenamento aperto: autografi e foto coi giocatori. Lo staff tecnico guida Dovbyk nei movimenti.

Sotto la pioggia inglese e a seduta finita l'ucraino studia come migliorare. Ancora individuale per Dybala, Ferguson e Ndicka. Per Evan presto il rientro.

Fonte - ilromanista


Forza e coraggio

Gasperini vuole una Roma ambiziosa, ma ha bisogno
di tempo e pezzi dal mercato. Intanto sprona i suoi a seguirlo, mentre rassicura dopo la sconfitta: «L’obiettivo è la credibilità, poi arriva anche la pazienza dei tifosi, ma noi vogliamo accelerare. La proprietà mi ha chiesto qualcosa di nuovo per Roma, è molto stimolante. Il mercato? Sta entrando nella fase cruciale per gli attaccanti».

Fonte - ilromanista


La Roma affronterà in amichevole il Neom S.C. a Frosinone il 16 agosto

C'è un nuovo impegno precampionato per la Roma di Gian Piero Gasperini!

Sabato 16 agosto alle ore 17:00, presso lo stadio Benito Stirpe di Frosinone, i giallorossi affronteranno in amichevole il Neom Sports Club.

Guidato oggi dall'allenatore francese Christophe Galtier, il Neom S.C. è una delle realtà emergenti del calcio saudita, protagonista negli ultimi anni di una crescita rapida e ambiziosa, che milita nella Saudi Pro League.

Per la Roma sarà l'ultimo test prima dell'esordio in campionato, in agenda sabato 23 agosto all'Olimpico con il Bologna.

L’organizzatore comunica che a partire dalle ore 19:30 del 7 Agosto 2025 sarà possibile acquistare i biglietti a questo link.


El Aynaoui: "Mi impegnerò per far cambiare opinione a chi mi criticava"

Nella brutta serata di ieri contro l'Aston Villa, una delle note più positive è stata la prestazione di Neil El Aynaoui, elogiato anche dallo stesso Gian Piero Gasperini nel post partita. Le sue parole a laroma24.it.

Nasci in Francia, muovi i primi passi in Spagna, tuo papà marocchino era un giocatore di tennis. Quanto pensi abbia influito nella tua crescita questo melting pot di culture e lingue? Ti senti cittadino del mondo o c'è un posto che per te è casa?

"La considero una ricchezza. Fin da piccolo sono cresciuto con più lingue, questo mi permette di comunicare con persone che vengono da altri paesi e nazioni. Ho anche la fortuna di essere nato in una famiglia di sportivi, e questo fin da piccolo mi ha dato la consapevolezza di quanto sono fortunato."

Da piccolo hai giocato a calcio, ma anche a tennis e basket. Hai mai pensato di giocare a tennis come tuo padre o hai scelto subito il calcio?

"A me è sempre piaciuto lo sport in generale, ma la passione viscerale è sempre stata per il calcio. E' stata una cosa spontanea, nella mia famiglia nessuno aveva giocato a calcio a livello professionistico. Sono stato il primo. Però anche tennis e basket mi piacciono molto. Mi piacciono anche gli sport individuali, sono un vero appassionato."

Nelle giovanili giocavi attaccante, quando è venuto l'arretramento a centrocampo? pensi che il trascorso in una posizione avanzata ti abbia agevolato sotto porta?

"Sì, da bambino ho giocato in una posizione più avanzata, e questo mi è tornato utile più avanti perché ho lavorato molto sulle mie capacità offensive. Il cambio ruolo è arrivato intorno ai 15 anni, ho avuto un allenatore che mi ha arretrato a centrocampo, mi sono subito sentito a mio agio. Ho capito che era quello il mio ruolo in campo perché avevo modo di toccare molto la palla. Ma è vero che i miei trascorsi da attaccante mi hanno aiutato ad essere efficace in tutte e due le aree di rigore."

L'inizio della trattativa per portarti alla Roma è avvenuto in contemporanea alla trattativa per Rios. Alcuni tifosi avevano scritto dei commenti poco simpatici sulla tua pagina. Come hai vissuto quel periodo? Hai mai pensato che Roma non fosse la scelta giusta?

"No, non ho mai pensato che Roma fosse la scelta sbagliata. Quando un grande club ti cerca non puoi non essere soddisfatto. Ho ricevuto anche tanti messaggi positivi. Avevo disattivato i commenti su consiglio di mio padre. Mi sento solo di impegnarmi e lavorare forte ogni giorno per far cambiare opinione a chi mi ha criticato prima che arrivassi."

Hai avuto al Lens anche il portiere Ryan. Ti ha detto qualcosa prima che arrivassi in giallorosso?

"Prima ancora di venire a conoscenza dell'interesse della Roma ho chiacchierato con lui della sua esperienza qui. Mi ha sempre parlato bene della città, del club e di tutto quello che rappresenta. Poi curiosamente si è concretizzato tutto."

Due stagioni fa hai avuto Haise al Lens come allenatore. Alcuni dei suoi principi sono simili a quelli di Gasperini: hai ritrovato qualcosa di quell'esperienza con lui?

"Sì, indubbiamente. L'esperienza con Haise renderà più facile il mio adattamento, è il tipo di calcio che si adatta bene alle mie caratteristiche. E' un calcio dinamico, fatto di corsa."

Qual è la parola o il principio che hai sentito più spesso richiedere da Gasperini?

"Il mister vuole calciatori che in campo mettano il massimo dell'impegno, il cuore, la voglia, lo sforzo, che siano disposti a correre e a sudare la maglia."

I tifosi della Roma ti stanno scoprendo in queste prime amichevoli. Cosa devono aspettarsi da te?

"Un po' quello che ho appena detto. Sono un giocatore che in campo dà il massimo, che darà sempre tutto per questa maglia, che giocherà con il cuore qualunque cosa succeda."

Ti reputerai soddisfatto alla fine della stagione se?

"A me piace concentrarmi a breve termine, giorno dopo giorno. Pensiamo alla partita di sabato. Credo che questo sia il modo migliore per migliorare. Poi l'obiettivo è sempre quello di finire il più in alto possibile, di vincere dei trofei. Ma l'unico modo per farlo è pensare giorno dopo giorno."


La Roma al lavoro coi tifosi

Alle 15 locali seduta di allenamento con 200 tifosi in tribuna.

Domani il viaggio verso Liverpool per l'amichevole di sabato contro l'Everton. Ranieri è arrivato in serata. C'è anche Massara.

Fonte - ilromanista