Zaniolo, la mental coach che aiutò Perin: «Trasformi la paura in sua alleata»
LEGGO - BALZANI - Ha risollevato Perin da un doppio infortunio identico a quello di Zaniolo e da anni è tra i mental traniner più importanti d’Italia tanto che molti sportivi (dal karate al calcio) si rivolgono a lei. Abbiamo chiesto a Nicoletta Romanazzi la via di uscita per Nicolò.
Quali sono i segreti?
“Comprendere i meccanismi mentali dell’atleta. Sono convinta che dietro gli infortuni ci sia sempre una parte mentale che ha influito. Se, per esempio, parliamo di un atleta molto determinato come Zaniolo il rischio è che non diano la giusta importanza al riposo, al piacere, e questo crea poca attenzione al corpo e soprattutto rigidità che mettono maggiormente a rischio infortuni”.
La mamma ha detto che la sua prima reazione è stata “Smetto”. E’ naturale?
“Assolutamente sì ed è anche importantissimo dare spazio alla parte triste, disperata, delusa, frustrata o rimane dentro ed esce quando meno ce l’aspettiamo. Bisogna passarci“.
Quanto conta la paura, una volta tornati in campo di rischiare un nuovo infortunio?
“Molto. Spesso lo shock dell’incidente rimane presente anche dopo molto tempo e se non elaborato ci tiene dentro alla paura che possa risuccedere ed è quella paura che ci rende più fragili. Le paure vanno ascoltate ed elaborate affinché diventino alleate“.
Quanto ha influito secondo lei la fretta di tornare?
“Napoleone diceva: “Siccome ho molta fretta, vado molto piano”. La fretta non è mai buona consigliera. Soprattutto in questi casi“.
Il ragazzo non vorrebbe operarsi a Villa Stuart per non ripetere mentalmente l’iter doloroso di 8 mesi.
“E’ plausibile. Sono rimasti vivi ancora ricordi che lo riportano a momenti difficili e che lui ha associato a quel luogo“.
Stadi aperti a fine ottobre
IL MESSAGGERO - Riaprire gli stadi per fine ottobre.E’ su questo l’obiettivo che il numero uno della Fifa, Gianni Infantino e quello della Figc, Gabriele Gravina stanno lavorando insieme al premier Giuseppe Conte Ieri il numero uno del massimo organismo mondiale, che ha riconosciuto a Gravina l’ottima gestione della ripartenza del campionato, si è intrattenuto per più di un’ora a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio. Un colloquio disteso e improntato alla collaborazione.
Per la riapertura degli stadi molto dipenderà da cosa accadrà dopo che le scuole saranno andate a regime. “Il calcio senza tifosi non è la stessa cosa, siamo tutti d’accordo, ma la salute è più importante. Bisognerà lavorare, bisognerà vedere cosa succede adesso, in questo periodo in cui si torna a vivere in contatto con la gente. È chiaro che la riapertura e il riportare i tifosi e la gioia nel calcio sia l’obiettivo ma senza pressioni“. Nell'occasione il presidente della Figc ha annunciato di aver ricevuto dalla Lega Serie A «la richiesta per poter applicare la regola delle 5 sostituzioni anche nella stagione 2020/21»: dunque si manterrà la deroga, diversamente dalla Premier League che ha deciso di tornare alle 3 sostituzioni classiche.
Zaniolo sceglie l'Austria
IL TEMPO - BIAFORA - Una scelta dura e difficile, con diverse opzioni che erano presenti sul tavolo ed una scelta ricaduta sull'Austria. La famiglia Zaniolo ha deciso di non far operare il giocatore della Roma a Villa Stuart e, in compagnia dell’agente Vigorelli, ha sfogliato la margherita delle varie cliniche dove poter effettuare l'operazione allegamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e alla fine ha optato per la clinica Hochrum di Innsbruck.
Nella struttura guidata dal professor Christian Fink, specialista in chirurgia d'urgenza e traumatologia sportiva, sono stati di recente operati Chiellini, Demiral e Pavoletti ed è qui che probabilmente nella giornata di lunedì Zaniolo finirà sotto i ferri. Nella serata di martedì le valutazioni effettuate avevano portato al dottor Fu e a Pittsburgh, ma le problematiche logistiche e di tempistiche dovute al Coronavirus e alle quarantene obbligatorie hanno eliminato la soluzione statunitense dal mazzo.
I motivi di tale percorso sono stati spiegati dalla madre del ragazzo: «Non c'è nulla contro Mariani, ma valutiamo soprattutto l’aspetto psicologico, per non fargli ripetere un iter che ha già passato. All’inizio aveva detto "Smetto col calcio", ora - ha dichiarato Francesca Costa a Centro Suono Sport - è carico». La Roma ha condiviso tale strada e non ha intenzione di affrettare i tempi di recupero o di rischiare alcunché. Il club giallorosso a tutti gli intermediari che hanno proposto nomi in grado di raccogliere momentaneamente l'eredità del numero 22 ha risposto che sulla trequarti non arriveranno altri giocatori, visto l'acquisto di Perez a gennaio e di Pedro nell'attuale mercato.
La dirigenza di Trigoria è concentrata sulle uscite, sempre in attesa di un segnale di apertura dal Napoli sul fronte Milik, che rischia di andare via a parametro zero tra un anno. Per Karsdorp c’è un forte interesse del Genoa e in casa Roma sono convinti che l'affare possa andare in porto, sempre che i liguri diano la disponibilità a prendere l'olandese in prestito oneroso e non gratuito. Ci vorrà ancora qualche giorno per Fazio al Cagliari, ma le parti sono molto vicine. Come centravanti di scorta va segnalata la presa di posizione di Kalinic, che spera di poter tornare nella Capitale. Tortuosa la strada che porta a Kokorin, sia per motivi caratteriali, sia per la richiesta di 7 milioni di euro fatta dallo Spartak Mosca.
La Roma 2 cresce e cala il poker
IL TEMPO - BIAFORA - Altra vittoria per la Roma nella marcia di avvicinamento al campionato. La squadra di Fonseca ha battuto per 4-1 il Frosinone di Nesta nel secondo test pre-stagionale, mettendo in campo (specie nel primo tempo) un'intensità superiore rispetto a quanto visto sabato scorso con la Sambenedettese. Di Karsdorp, Under, Pellegrini e Mkhitaryan le reti giallorosse, siglate tutte nei primi 45 minuti, mentre i ciociari hanno trovato la via del gol con Dionisi nel secondo tempo.I capito lini oggi si alleneranno alle 17, ritrovando in gruppo tutti i nazionali.
Calciomercato Roma: Kalinic disponibile al ritorno, si complica la pista Kokorin
IL TEMPO - Casting aperto per il vice-Dzeko. Mentre è in stallo la situazione del capitano della Roma, il club giallorosso guarda anche al centravanti 'di scorta'. Torna d'attualità il nome di Nikola Kalinic, che ha appena fatto rientro dal prestito all'Atletico Madrid. Secondo le ultime indiscrezioni l'attaccante croato ha dato la sua disponibilità per un eventuale ritorno in giallorosso.
Si complica invece la pista che porta al russo Aleksandr Kokorin, che nei giorni scorsi era stato offerto da alcuni intermediari. A frenare la trattativa la richiesta dello Spartak Mosca, che chiede 7 milioni, oltre ai problemi caratteriali del nazionale russo.
La Serie A si vende ai fondi d'investimento. Ma per ora la "newco" è solo un annuncio
IL FATTO QUOTIDIANO - VENDEMIALE - Per alcuni è la svolta epocale che la Serie A attendeva da anni. Nel calcio italiano, dove tutto cambia per non cambiare, potrebbe essere solo l'ennesimo annuncio a effetto. La Lega Calcio ha deciso (ma non ancora fatto per davvero) di creare una media company e vendersi ai fondi di investimento stranieri.
Il prezzo da pagare è altissimo: perdere sovranità e trasformare il pallone in un prodotto finanziario. Ma significherebbe avere anche tanti soldi con cui rilanciare il nostro calcio (circa un miliardo e mezzo), più manager indipendenti e meno Claudio Lotito al potere (che infatti è contrario).
Quello della media company è un piano a cui il presidente Dal Pino lavora da mesi, come "paracadute" al rischio che la prossima asta dei diritti tv sia un fiasco: il progetto del canale della Lega si è arenato, Sky non sborserà più il miliardo per il campionato. L'alternativa sono i fondi, che ovviamente non regalano nulla, investono, comprano un pezzo di Serie A. Sul tavolo restano due proposte, leggermente diverse fra loro, sempre per il 10% della newco: la cordata Cvc-Advent-Fsi offre 1,625 miliardi, Bain-Nb Renaissance 1,35 miliardi ma con bonus e un minimo garantito sui diritti tv.
Il progetto è passato all'unanimità, ma in realtà i presidenti non hanno deciso quasi nulla. La delibera prevede solo di "proseguire le attività necessarie alla creazione di una media company" e di "individuare un partner di private equity". La società non è ancora stata fatta: in questo cavillo confidano gli oppositori che non si sono ancora arresi (Lotito non si arrende quasi mai).
La vera differenza rispetto al passato probabilmente sta nei rapporti di forza: stavolta il progetto è sostenuto da tutte le big. In prima fila Andrea Agnelli e la Juventus, ma anche le milanesi, Urbano Cairo, la Roma. Con la newco, la Serie A potrebbe vendere un pezzo di se stessa e far entrare nuovi capitali; anche la governance non sarebbe più in mano ai patron ma a manager indicati dai partner commerciali, e quindi, si spera, più illuminati.
I dubbi, però, sono tanti. Come sarà gestito questo fiume di denaro? In una logica virtuosa, dovrebbe servire a migliorare il sistema. Il rischio è che finisca nelle tasche dei patron, per aggiustare i conti traballanti dei club. È per questo che tanti presidenti si sono convinti. Ma in Serie A negli ultimi 10 anni si sono alternate 37 squadre diverse, premiare solo chi ne fa parte oggi rischia di essere illegittimo (infatti il Monza di Galliani e Berlusconi è già sul piede di guerra). L'equivoco, in fondo, è sempre lo stesso: il calcio cerca cambiamento, i suoi padroni soltanto soldi.
Malagò: "Senza pubblico non è calcio, ma aspettiamo con pazienza"
Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato della possibile riapertura degli stadi a margine della Giunta tenutasi oggi al Foro Italico. Queste le sue parole riportate dall'Ansa:
"Quello che ha detto ieri Gravina è assolutamente condivisibile: il calcio senza pubblico non è veramente calcio, ma rispettiamo e aspettiamo con doverosa pazienza. Al tempo stesso le nostre istanze sono chiare. Mi sembra di aver capito che c'è una priorità data alle scuole e poi ci si dovrà concentrare su altri luoghi. Visto da fuori è giusto, però non è chiaro perché non si possono affrontare entrambi i problemi contemporaneamente. Si parla solo del calcio ma altri sport, professionistici e non, sono davvero in grandissima difficoltà e non hanno gli introiti dei diritti tv a farla da padrone".
Losi: "Fonseca è un buon allenatore. Non comprendo cosa sia successo con Florenzi"
Giacomo Losi, ex giocatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport della società giallorossa e della situazione di Florenzi:
Le origini del soprannome “Core de Roma”?
“Il soprannome mi fu affibbiato da Walter Chiari durante un suo spettacolo. Inoltre, feci un gol contro la Sampdoria che ero infortunato, da qui è nato il mio soprannome. Ricordo che quel giorno l’Olimpico era impazzito”.
Lei è stato un difensore molto corretto…
“Ho ricoperto tutti e quattro i ruoli della difesa e sono stato ammonito solamente in un’occasione, proprio durante la mia ultima partita in carriera”.
Un giudizio su Fonseca?
“Secondo me è un buon allenatore, anche se molto dipende dai calciatori. Se un allenatore è bravo ma non lo sono i giocatori, puoi fare ben poco”.
Fonseca non ha intenzione di puntare su Florenzi: che ne pensa?
“È un qualcosa che non comprendo, non è possibile eliminare un calciatore in questa maniera. Probabilmente è successo qualcosa tra loro, Florenzi è stato messo in un angolo e ha finito così”.
Florenzi sembra destinato al Paris Saint-Germain...
“Non è una squadra qualsiasi, andrebbe a giocare in un grande club e quindi non si capisce perché non possa stare con la Roma”.
Qualcuno dalla Roma le ha fatto gli auguri?
“No, un po’ mi dispiace. Ultimamente i giocatori forti della Roma vengono ignorati. Altri ex giocatori di altre squadre hanno i posti in tribuna per loro, a Roma non so come funzioni. Alla Roma comunque vorrò sempre bene, è stata la mia squadra del cuore”.
Perché ha giocato poco con la Nazionale?
“Ho fatto il Mondiale in Cile nel 1962, ma all’epoca si facevano pochissime partite con l’Italia, si facevano 1-2 partite all’anno”.
Perez: "Negativo al Covid. Felice di tornare a Roma e poter partecipare agli allenamenti"
Carles Perez, giocatore della Roma che lo scorso 27 agosto era risultato positivo al Covid, si è sottoposto a nuovi tamponi che hanno evidenziato la completa guarigione. Ad annunciarlo è lo stesso giocatore sul proprio profilo Instagram:
"COVID19 NEGATIVO Grazie mille a tutti per l’affetto e il sostegno che mi avete dimostrato. Felice di tornare a Roma e di poter partecipare agli allenamenti con la squadra!".
Malagò: "Un grande augurio a Zaniolo, patrimonio dell'intero paese. Tornerà come prima"
Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato dell'infortunio di Zaniolo ai microfoni di Rete Sport:
"Il mio grande augurio a Zaniolo. È un patrimonio dell’intero Paese, un giocatore della Nazionale. A questa età non ci sono tanti casi di doppio infortunio in pochi mesi. Un augurio al ragazzo, tornerà come prima ma anche meglio perché è molto forte. Un abbraccio grande".
Lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro per Nicolò Zaniolo
Nicolò Zaniolo è stato sottoposto a risonanza magnetica e visita specialistica con il Professor Mariani a Villa Stuart, dopo l'infrortunio riportato in Olanda-Italia di lunedì sera.
L’iniziale sospetto diagnostico è stato confermato: il calciatore ha riportato la lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e mercoledì verrà sottoposto a intervento chirurgico.
Alessio Riccardi in prestito al Pescara
L'AS Roma comunica di aver ceduto a titolo temporaneo al Pescara i diritti alle prestazioni sportive di Alessio Riccardi.
Il prestito durerà fino al 30 giugno del 2021, con diritto di riscatto e contro riscatto.
Il calciatore classe 2001, cresciuto nel settore giovanile giallorosso, ha fatto il suo esordio in Prima Squadra nel match di Coppa Italia contro la Virtus Entella a gennaio del 2019.
Il Club augura a Riccardi le migliori fortune per questa nuova esperienza.