Fonseca: "Inizio e fine di campionato difficile, ma dobbiamo giocare con tutti prima o poi"

Paulo Fonseca, allenatore della Roma, ha commentato i calendari di Serie A ai microfoni di Sky:

"Dobbiamo giocare con tutti prima o poi. La partita iniziale contro l'Hellas Verona è difficile, poi c'è la Juve. L'inizio è complicato. Anche la fine è difficile, ma dobbiamo pensare partita dopo partita e ora dobbiamo concentrarci sull'inizio del campionato".


Roma, da Pallotta a Friedkin

Oggi inizia una nuova era per l'AS Roma, sotto una nuova proprietà.

Il Friedkin Group ha annunciato l'acquisizione, attraverso la Romulus and Remus Investments LLC, di circa l'86,6% del capitale sociale del Club e, inoltre, lancerà un'offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni ordinarie rappresentative di circa il 13,4% del capitale sociale.

Contestualmente, l'AS Roma comunica di aver ricevuto le dimissioni dal consiglio di amministrazione del Club da parte di James Pallotta, Charlotte Beers, Richard D'Amore, Gregory Martin, Paul Edgerly, Cameron Neely e Barry Sternlicht.

Sono stati nominati, mediante cooptazione, i seguenti nuovi amministratori: Dan Friedkin (Presidente), Ryan Friedkin, Marc Watts, Eric Williamson and Ana Dunkel.

È stato formato un nuovo comitato esecutivo, composto da Dan Friedkin (President), Ryan Friedkin, Guido Fienga (CEO), Marc Watts ed Eric Williamson.

Verrà convocata non appena possibile un'assemblea degli azionisti del Club al fine di nominare l'intero nuovo Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale del Club resterà in carica sino alla naturale scadenza del relativo mandato.

 

Nonostante in questa prima fase non amino lavorare sotto le luci dei riflettori, Dan Friedkin e suo figlio Ryan iniziano a prendere sempre più confidenza con il mondo Roma. Il neo presidente giallorosso, in attesa di sbarcare in Italia (a settembre, al massimo entro la prima di campionato), ha voluto fare una video chiamata insieme al figlio (che si stabilirà a Roma e si occuperà in pianta stabile del club) all'allenatore Fonseca per mostrare la vicinanza della nuova proprietà e fare a lui e ai calciatori l'in bocca al lupo per la nuova stagione. Un primo, importante, passo, verso una nuova realtà, in attesa che i Friedkin arrivino in Italia e si mostrino a tutto l'universo giallorosso.

TELEFONO CALDO — Se, nei giorni scorsi, era stato il Ceo Fienga a chiamare i giocatori più rappresentativi della rosa e a confermare la fiducia a Fonseca (ammesso che ce ne fosse bisogno), la chiamata del presidente è stata importante per il tecnico alla vigilia di una stagione che non sarà semplice, ma in cui anche lui dovrà dimostrare qualcosa in più rispetto al primo anno. Con dodici mesi d'esperienza sulle spalle la Roma è convinta che Fonseca abbia tutte le qualità per fare bene e la videochiamata di Dan e Ryan Friedkin è stata una bella iniezione di fiducia per lui.

L'inizio della stagione si avvicina sempre di più e sarà ancora Fonseca a guidare la Roma dalla panchina. A sette giorni dalla prima seduta di lavoro sui campi del Bernardini il portoghese è saldo al comando della squadra giallorossa: nella riunione andata in scena a Londra tra Fienga e Ryan Friedkin è stata confermata la fiducia al tecnico, che "al 100%" - filtra da Trigoria - resterà al suo posto, senza che venga esercitata l'opzione per rinnovare il contratto, in scadenza nella prossima estate. Nelle ultime settimane la posizione dell'allenatore è stata valutata attentamente, coinvolgendo nelle discussioni anche Giuffrida e Busardò, e si è deciso di andare avanti con l'ex Shakhtar, a cui però più di qualcuno all'interno della dirigenza vorrebbe affiancare un tattico italiano, che lo aiuti in particolare nella letture delle partite a gara in corso. Su tale argomento e sulle strategie future sarà comunque necessario un chiarimento tra Fonseca e la società, che continua a lavorare sulla questione direttore sportivo: Petrachi ha ormai perso le speranze di tornare, mentre restano caldi i nomi di Paratici, Ausilio e Giuntoli. Sul fronte mercato c'è invece da registrare il possibile inizio del valzer delle punte, visto che la Juventus vuole rescindere con Higuain. L'obiettivo numero uno dei bianconeri per sostituire l'argentino è Dzeko, la cui eventuale partenza - prima che inizino gli allenamenti ci sarà un faccia a faccia con Fienga per fare un punto della situazione - libererebbe la casella da centravanti della Roma, che ha messo nel mirino Milik. Il Napoli per un possibile scambio, oltre che su Under, vorrebbe ragionare anche su Veretout, un giocatore ritenuto però indispensabile da Fonseca e dalla dirigenza, che non ha fissato alcun appuntamento con il suo agente, visto che il giocatore è più che blindato da 4 anni di contratto. Nel frattempo a Trigoria sono ripresi gli allenamenti della Primavera: i calciatori della squadra di De Rossi si sono sottoposti ad un doppio ciclo di tamponi, che non ha portato alla luce altri positivi oltre ai due scoperti negli scorsi giorni e sono perciò cominciate le sedute di lavoro della selezione giovanile. La società giallorossa ieri ha infine comunicato che le pattuizioni parasociali contenute nel preliminare di vendita tra il Gruppo Friedkin e Pallotta hanno cessato ogni effetto a decorrere dal 19 agosto, avendo le parti dato corso all'esecuzione dell'accordo definitivo. Proprio l'ex presidente ha inoltre deciso di cedere la propria quota di partecipazione nei Boston Celtics a Pagliuca, già managing general partner della franchigia: l'operazione che riguarda l'8% della squadra NBA (controvalore di 225 milioni) era andata in porto a fine luglio, ma soltanto nelle prossime ore sarà approvata dalla lega americana. Per Pallotta non è assolutamente da escludere una nuova avventura nel calcio.

 

Se non ci fosse stato il passaggio di consegne da Pallotta a Friedkin, il suo futuro in giallorosso sarebbe stato a forte rischio, considerando la necessità della vecchia proprietà di sistemare i conti. Ora le prospettive sono completamente diverse e Lorenzo Pellegrini, di fatto, è come se venisse «riacquistato» dalla Roma del futuro.

Non ci sono ancora stati contatti ufficiali tra il club e il suo entourage per rinnovare il contratto, in scadenza nel 2022, ma ad inizio stagione ci si metterà a tavolino. Oggi, bonus compresi, Pellegrini arriva a guadagnare circa 2,5 milioni a stagione, probabile che la Roma gli proponga il massimo dei nuovi parametri: 3 milioni di fisso, a cui aggiungere magari dei bonus facili che lo possano portare a sfiorare i 4. Probabile che anche Zaniolo possa essere richiamato nel corso della stagione per ritoccare il contratto firmato la scorsa estate.


Roma, caccia al sostituto

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - La Roma che domani comincia la stagione, raffigura al meglio il celebre aforisma di Flaiano, «certo, certissimo, anzi probabile». Perché di certezze, all'orizzonte - tolto il passaggio di consegne da Pallotta a Friedkin - non ce ne sono. Basterebbe pensare alla spina dorsale della squadra (ds, allenatore, portiere e centravanti) per rendersene conto. Il ds non c'è. O meglio, c'è De Sanctis che già sa che la sua carica è ad interim. Se poi toccherà ad Ausilio, Paratici o Giuntoli sostituirlo, questo non dipenderà dalla Roma ma dai rapporti (poco saldi) dei tre con i rispettivi club di appartenenza. Tocca poi all'allenatore. Che in queste due settimane di vacanza ne ha lette e sentite di tutti i colori. Nessuno però inventa nulla e se la linea che ormai va per la maggiore è che l'ex Shakhtar rimane perché i tempi sono stretti e i costi alti per immaginare un ribaltone, non bastano i contatti diretti che in questi giorni Paulo ha avuto con il Ceo Fienga, confrontandosi sul mercato. La conferma del portoghese si basa su piedi d'argilla. Basterà la prima curva sbagliata, per ritrovarsi con le gomme a terra. Per questo motivo ogni giorno che trascorre, è un giorno perso. Servirebbe una dichiarazione pubblica, della proprietà o della dirigenza in loco, volta a rafforzarlo all'esterno e, particolare da non sottovalutare, all'interno. Che poi questo sia il suo ultimo anno o il secondo di una lunga serie, paradossalmente poco importa. La comunicazione in questi casi è fondamentale. Ne è conferma la prima conferenza stampa di Pirlo. Nessuno sa se il campione del mondo diventerà un ottimo allenatore o meno. Ieri, però, ha avuto la forza di escludere pubblicamente Higuain dal progetto, incurante dei 18 milioni di minus valenza a bilancio più i 5 che serviranno di buonuscita. E lo ha fatto non perché Pirlo è carismatico o il ‘Maestro' ma perché dietro ha una società forte. Che così facendo, ha già rafforzato la sua immagine all'interno di un gruppo pieno di stelle dalle paturnie facili, Ronaldo in primis.

IN BILICO
Da Higuain a Dzeko, il passo è breve. Edin è passato dall'essere nel lockdown quel calciatore dai costi insostenibili per un club che per due anni ha mancato la Champions a incedibile, «a meno che non sia lui a chiedere di andar via» negli ultimi giorni. Anche in questo caso, rigorosamente off record, per avere poi l'ultima parola come accaduto la scorsa estate quando, aspettando invano che andasse in porto il domino degli attaccanti con Icardi e il Pipita, da un lato il bosniaco - con un biennale da 7,5 milioni in tasca - se la cavò con «questa è casa mia, ho sentito la volontà del club di tenermi» e la società bissò «in questi mesi non abbiamo mai cambiato idea che sarebbe stato uno dei pilastri sul quale fondare la nuova squadra». Situazione di mercato che si appresta a vivere Pau Lopez. Sfiduciato a tal punto che la Roma ha già individuato in Sirigu il sostituto ma confermato, per ora, per mancanza di acquirenti. Domani si riparte dunque così. Senza contare la mezza rosa da sistemare, i 35 convocati, la partenza dei nazionali dopo appena 48 ore di lavoro e il loro ritorno a 10 giorni dall'inizio del campionato. Più che una ripartenza, sembra un déjà vu


Fuzato: "L'esordio con la Roma è stato un momento di grande gioia e felicità"

Daniel Fuzato, portiere della Roma, ha rilasciato un'intervista al portale brasiliano globoesporte.com del suo esordio con la maglia giallorosso all'ultima di campionato contro la Juventus:

"È stato un momento di grande gioia e felicità, la realizzazione di un sogno anche per la mia famiglia. Un momento preparato da Dio. Ho passato due anni a lavorare, rispettando i miei compagni e aspettando un'opportunità. La Roma non aveva mai vinto in quello stadio e abbiamo spezzato quel tabù. Aver giocato quella partita resterà nella storia. L'obiettivo è continuare a crescere come persona e professionista. Voglio giocare più partite per acquisire esperienza.
Buffon? Sono cresciuto vedendolo giocare sempre ad alti livelli e vincere titoli importanti. Quella foto con lui è un ricordo. Credo che questi momenti siano rari nella vita. Aver avuto l'opportunità di condividere il campo con lui è stato un privilegio".


La Roma insiste per Smalling. Il giocatore pronto a non chiedere aumenti

La Roma, dopo la stagione conclucasi da poco, vuole riprotare in rosa il difensore Chris Smalling. Il centrale inglese, di proprietà del Manchester United, è tornato ai Red Devils al termine del prestito ma vorrebbe vestire nuovamente il giallorosso.
La Roma, come riferito dal dailymail.co.uk, ha già avviato dei contatti con il Manchester United per riavere Smalling. I giallorossi opterebbero per il rinnovo del prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni; mente lo United chiede una cessione definitiva e valuta il giocatore sui 25 milioni di euro.
Intanto Smalling, corteggiato da Inter e Newcastle, ha ribadito la sua volontà di volere solo la Roma e di essere disposto a non ricevere aumenti pur di realizzare questo suo desiderio. Smalling, qualora la Roma riuscisse a riportarlo a Trigoria, avrebbe già pronto un contratto triennale da 3 milioni annui.


La Roma è pronta a salutare Perotti. L'argentino vicino al Fenerbahce

La situazione societaria, dopo il passaggio da Pallotta a Friedkin, è in via di definizione; ma ciò non ferma i lavori in casa Roma per l'allestimento della rosa della prossima stagione. Tra i vari nomi accostati alla Roma in entrata vi sono anche le cessioni da finalizzare.
Una di queste riguarderebbe l'argentino Diego Perotti che dalla Turchia danno vicinissimo al Fenerbahce. Infatti, come riferisce il portale fotomac.com.tr, Perotti sarebbe atteso già domani ad Istanbul per le visite mediche e la firma con il suo nuovo club. La Roma dalla cessione dell'argentino ricaverà 1 milione e 700 mila euro.


Nella sfida contro il Siviglia, Fonseca punta su Zaniolo

VIRGINIA RIFILATO - La partita clou della stagione è finalmente arrivata. A 147 giorni di distanza dalla data in cui era originariamente fissata la gara di andata degli ottavi di finale di Europa League tra Roma e Siviglia oggi alle 18.55 si scende  in campo (turno secco, chi  vince affronta una tra Wolverhampton e Olympiacos) in quella che può rappresentare una svolta per l’annata della squadra di Fonseca, che in campionato non è riuscita ad agganciare l’obiettivo Champions.

I giallorossi - caricati alla partenza da uno striscione dei tifosi «Vele spiegate, vento in poppa, forza Roma con voi nella lotta» - si presentano alla sfida europea senza lo squalificato Veretout, senza Smalling e con un Pellegrini non al top della forma a causa dei problemi di respirazione post-operatori, ma con Zaniolo che andrà in campo dal primo minuto. L'annuncio è stato dato dallo stesso Fonseca: «Nicolò è pronto, così come lo è Ibanez, che giocherà al posto di Smalling. I ragazzi sono motivati, abbiamo finito bene la  stagione. Siamo pronti per questa difficile partita contro il Siviglia, sono forti e hanno molta esperienza in questa competizione». Il tecnico ha richiamato tutti all’ordine, invitando il gruppo a non pensare alle questioni societarie: «Siamo totalmente concentrati al match, non pensiamo ad altre cose. Queste sono partite in cui giocatori sono molto motivati, non ho bisogno di motivare la squadra, tutti capiscono che è un momento importante e arriviamo qui con fiducia. Siamo pronti».

La formazione della Roma è praticamente scontata e l’unico dubbio riguarda un eventuale spostamento di Pellegrini in mediana al posto di Cristante. Appare però più probabile che il vice-capitano venga usato come jolly nel secondo tem po. A Duisburg non c’è tempo di sbagliare.


Comunicato Ufficiale sulla proprietà dell'AS Roma

ASRoma.com conferma che questa notte è stato raggiunto un accordo tra AS Roma SPV, LLC, l’azionista di maggioranza di AS Roma S.p.A, e il Friedkin Group per la vendita del Club.

I contratti sono stati firmati nella serata di mercoledì e AS Roma SPV, LLC ha inviato il seguente comunicato alla CONSOB.

Roma, 5 agosto 2020

AS Roma SPV, LLC ("AS Roma SPV"), azionista di maggioranza di AS Roma S.p.A. (il "Club"), annuncia la sottoscrizione di un accordo vincolante di acquisto di azioni con The Friedkin Group, Inc. ("Friedkin") ai sensi del quale, tra le altre cose, AS Roma SPV cederà a Friedkin la sua partecipazione di controllo detenuta nel Club e alcune attività correlate, compresi i fondi che ha messo a disposizione del Club per supportare la sua prevista capitalizzazione, e Friedkin assumerà alcune passività relative al Club (l’"Operazione”).

L'Operazione sarà effettuata attraverso una cessione a Friedkin dell'intera partecipazione detenuta da AS Roma SPV nel Club pari all’86,6% del capitale sociale del Club, di cui una partecipazione diretta del 3,3% del capitale sociale del Club e di una partecipazione indiretta dell’83,3% detenuta da AS Roma SPV attraverso la sua controllata NEEP Roma Holding S.p.A. (“NEEP”), per un prezzo di acquisto pari a Euro 0,1165 per azione. Più in generale, l’Operazione prevede che Friedkin acquisisca, oltre al 100% del capitale azionario di NEEP, anche il 100% del capitale sociale di ASR Soccer LP S.r.l. e il 100% del capitale azionario di ASR Retail TDV S.p.A. L'Operazione è valutata in circa 591.000.000 di Euro.

L’Operazione dovrebbe concludersi entro la fine di agosto 2020 ed è soggetta a condizioni standard per questo genere di transazioni. In base a determinate condizioni, AS Roma SPV ha il diritto di risolvere gli accordi sottoscritti e trattenere l’importo versato in deposito a garanzia come commissione di risoluzione, nel caso in cui l’Operazione non si concluda entro il 17 agosto 2020 o prima di tale data, e tale termine non sia esteso da AS Roma SPV. Inoltre, fatte salve determinate condizioni, sia AS Roma SPV che Friedkin hanno il diritto di risolvere l’accordo sottoscritto senza trattenere alcuna commissione di risoluzione, nel caso in cui l’Operazione non si concluda entro il 31 agosto 2020.

Il completamento dell'Operazione comporterà l'obbligo per Friedkin di lanciare un'offerta pubblica obbligatoria sulle azioni in circolazione del Club (che rappresentano circa il 13,4% del capitale sociale del Club) ai sensi delle leggi e dei regolamenti applicabili.

Dopo l’annuncio alla CONSOB, Jim Pallotta, il presidente dell’AS Roma, ha dichiarato: “Sono lieto di confermare che abbiamo raggiunto un accordo con il Friedkin Group per la vendita dell’AS Roma. Questa notte abbiamo firmato i documenti e nei prossimi giorni lavoreremo assieme per completare il percorso formale e legale che porterà al passaggio di mano del Club. Negli ultimi mesi, Dan e Ryan Friedkin hanno dimostrato totale dedizione nel voler finalizzare questo accordo e nel guidare il Club positivamente. Sono certo che saranno dei grandi futuri proprietari per l’AS Roma”.

Dan Friedkin, Chairman e CEO del The Friedkin Group ha dichiarato: “Noi tutti al Friedkin Group siamo felici di aver fatto i passi necessari a diventare parte di questa città e club iconici. Non vediamo l’ora di chiudere l’acquisto il prima possibile e di immergerci nella famiglia dell’AS Roma”.


Roma, Friedkin corre da solo

IL TEMPO - BIAFORA - La strada verso il traguardo è spianata e ogni tipo di avversario è a distanza siderale. Dan Friedkin è pronto a rilevare la Roma dalle mani di James Pallotta e a diventare il secondo proprietario statunitense della società giallorossa dopo che alle 11 di mattina di ieri Fahad Al-Baker è uscito definitivamente di scena dalla trattativa per l'acquisto delle quote del club.

Gli uomini del Kuwait si sono riuniti senza sosta per visionare il contratto di 78 pagine che gli era stato inviato e dopo una notte insonne hanno deciso di fermarsi e di non presentare un'offerta vincolante entro la deadline stabilita dal presidente bostoniano. Il loro tentativo di entrare nel calcio italiano ha preso forma lo scorso 4 luglio, data in cui viene presentata una manifestazione d’interesse all’advisor di Pallotta, che dopo alcune verifiche ha dato al gruppo di tre investitori dell’emirato - seguiti da un avvocato italiano e vicini a Massimo D'Alema - l’accesso alla data room.

Il 30 luglio dal Golfo Persico è poi stata presentata un'offerta preliminare di poco superiore ai 500 milioni, con una richiesta di tre settimane di tempo per completare una veloce due diligence in modo da arrivare poi ad una proposta vincolante più alta rispetto a quella di Friedkin, fermissimo nella sua valutazione da 490 milioni più altri 85 di aumento di capitale da destinare alla casse societarie. Dall’attuale proprietà giallorossa è arrivato però l'input di fare tutto più in fretta e non c'è stata la disponibilità ad andare oltre il 5 agosto: visti i tempi strettissimi Al-Baker e i suoi soci hanno deciso di fermarsi e di lasciare campo libero al magnate texano, che nello scorso weekend aveva presentato l’offerta decisiva, in scadenza domani notte.

L'intenzione di Pallotta, una volta siglati i documenti, è di espletare tutte le pratiche richieste dalla Consob e quelle riguardanti le società che compongono la galassia-Roma in tempi molto brevi e di riuscire ad effettuare il closing, con annesso passaggio di quote, entro il 31 agosto. L’Opa sarà poi lanciata nei giorni a seguire.

Sul fronte del management il numero uno della Gulf States Toyota non ha fatto alcuna promessa agli attuali dirigenti, anche se non è totalmente da escludere un clamoroso ritorno di Petrachi sulla poltrona di direttore sportivo. Per quanto riguarda il mercato vanno registrate le parole dell'agente di Schick sul futuro del suo assistito: «Allo stato attuale la cifra per il riscatto è così alta che è impossibile farlo restare al Lipsia. Per ora - ha detto Paska a idnez.cz - non c’è fretta. Ha ancora un contratto di due anni con la Roma. E il mercato è aperto fino al 5 ottobre».


Villar: "Abbiamo rispetto per il Siviglia ma noi siamo la Roma. Vogliamo cercare di vincere la competizione"

Gonzalo Villar, centrocampista della Roma, ha rilasciato una lunga intervista per il sito marca.com in cui ha parlato della sfida di Europa League contro il Siviglia:

Il bilancio della tua stagione?
"Quando finirà la stagione, farò il punto, ma non posso lamentarmi. Quando ho iniziato la stagione nessuno mi conosceva e sei mesi dopo sono alla Roma. Sono entrato nella selezione U21 e sono stato un giocatore chiave nel club della mia vita, l'Elche. È stato un anno difficile. Una quarantena fatta solo in Italia, ma una stagione fantastica".

Hai vissuto la quarantena da solo in Italia
"È stato difficile. Una situazione nuovissima. Grazie alla mia famiglia e ai miei amici trascorrere il tempo è diventato più divertente. È stata lunga, senza uscire, allenarsi senza palla. Mi ha fatto maturare. Queste situazioni devono aiutarti a crescere".

Com'è stato giocare contro la Juve?
"Giocare Juventus-Roma, nello stadio della Juve, con i giocatori che c'erano. E' stato incredibile. Il mio primo grande match in Italia, ho giocato bene, mi sono sentito a mio agio".

Come ti trovi con Fonseca?
"Paulo ha mostrato molta fiducia in me e ha manifestato il  suo interesse per me anche durante le trattative. Adoro la sua proposta di gioco, si adatta molto al mio modo di giocare. Muovere la palla da dietro e peressing in fase di non possesso. Mi dà tranquillità. Si fida di me. Spero di guadagnare importanza nella squadra".

Ti vedi alla Roma anche l'anno prossimo?
"Non penso a nient'altro che essere qui l'anno prossimo. Voglio stare qui e penso di esserne in grado, di essere una parte importante della squadra. Il mio obiettivo è essere un giocatore chiave ed essere importante in questa città".

Ora c'è l'Europa League
"Siamo in un momento molto positivo. Veniamo da otto partite senza perdere. Siamo molto preparati, abbiamo molto rispetto per i nostri avversari e siamo ansiosi di affrontare questa competizione breve ma entusiasmante".

Ora c'è il Siviglia
"È una squadra con un'energia incredibile. I suoi esterni scattano continuamente. Hanno Ocampos e Banega, che per me è un riferimento. E' una grande squadra, l'Europa League è la loro competizione, ma noi siamo la Roma, siamo una grande squadra e siamo in un ottimo momento. Dobbiamo giocare come sappiamo".

Cosa ti ha detto Fonseca? Potete battere il Siviglia?
"Sono cose da spogliatoio (ride, ndr). Stiamo preparando a fondo l'incontro. Confidiamo che faremo una grande partita e saremo in grado di superare il turno".

Sarebbe stato meglio giocare a marzo o adesso?
"Non lo si può sapere. È come è stato nella vita: devi affrontare le cose come vengono. Non può davvero esserci un momento migliore, ora la squadra sta bene. Siamo felici".

È un vantaggio che sia una gara secca?
"La verità è che non c'è una favorita. In una Siviglia-Roma, tutto può succedere".

Il Siviglia ha riposato di più, ma voi arrivate da un periodo molto positivo. Per voi è meglio o peggio giocare subito dopo la fine del campionato?
"Ci sono vantaggi e svantaggi. Hanno avuto il tempo di riposarsi mentalmente e di stare con le loro famiglie, il che è positivo. Ma noi arriviamo ​​con più ritmo, questo è certo. Speriamo che questo sia un fattore chiave".

Cosa ne pensi dei cambiamenti del calcio post covid?
"I cooling break sono necessari, è impossibile giocare a queste temperature. Dall'interno del campo si soffre. Per quanto riguarda i cinque cambi, è una cosa che può tornare utile. È vero che il gioco rallenta, nel bene e nel male. Secondo me è positivo".

Vi mancherà Smalling?
"È un giocatore che è stato essenziale per noi. È stato un ottimo amico, è una persona eccezionale. È vero che entiremo la sua assenza, ma abbiamo un'ampia rosa, con altri giocatori in grado di giocare a livelli altissimi".

Il Siviglia ha avuto un caso Covid. Ti fidi delle misure della UEFA e dell'organizzazione dell'evento?
"Siamo calmi. Ieri abbiamo superato i test UEFA anti Covid e sono piuttosto rigorosi. Penso che saremo tutti al sicuro".

Se potessi togliere un calciatore per il Siviglia?
"Vorrei togliergli Banega, per il centrocampo di una squadra è essenziale. Ocampos sarebbe la mia seconda opzione, è un animale".

L'Europa League può essere il vostro lasciapassare per la Champions?
"Pensiamo partita per partita. Il nostro obiettivo, ovviamente, è cercare di vincere questa competizione. Siamo la Roma e sarebbe un grande successo per il club e per i tifosi".

Chi sono le favorite?
"La prima è fondamentale è il Siviglia, dovremmo stare attenti. Il Manchester United è una grande squadra e il Wolverhampton, che potrebbe essere il nostro possibile rivale. Ci sono grandi squadre".


Pastore escluso dalla lista Uefa. Ci sono Under e Bruno Peres

IL MESSAGGERO - Nella serata di ieri la Roma ha presentato la lista Uefa in vista del Siviglia. La novità più importante riguarda l'esclusione di Pastore, accanto a quella già preventivata di Smalling, non riscattato dallo United. Fuori anche Cetin. Torna, invece, Nicolò Zaniolo, insieme a Bruno Peres e Ibanez. In extremis trova posto anche Cengiz Under, che inizialmente sembrava potesse rimanere fuori. In lisa B i giovani Cardinali e Calafiori. Per quanto riguarda il Siviglia, invece, c'è a sorpresa Gudelj, risultato positivo ad un test Covid. Non ci sarà in ogni caso contro la Roma.


De Sanctis: "Sono concentrato sulla Roma. Zaniolo è un patrimonio per noi ed il calcio italiano"

Morgan De Sanctis, ha parlato a margine dell'evento Quinto Premio Cesarini del suo futuro nella Roma e di Nicolò Zaniolo:

"Noi siamo stati i primi a far ripartire la Primavera contestualmente alla prima squadra. Da domani saremo i primi in Italia a far ripartire il settore giovanile dalla Primavera all’Under 17, quindi mi rimane molto difficile pensare a un futuro lontano dalla Roma, perché sono ancora molto dentro alle cose della Roma. In tutta sincerità poi non escludo nulla, ma sono concentrato sulla mia società, anche perché c’è ancora una stagione importante. Sono un dirigente della Roma, ho un contratto che non è neanche in scadenza. A mister Capello, in una delle mie uscite pubbliche da dirigente della Roma, ho dovuto fare anche un richiamo. Ho dovuto e secondo me lui se l’è anche presa. Perché secondo la Roma, e non secondo me, era stato avventato in alcune dichiarazioni su Zaniolo. Nicolò è un patrimonio per il calcio italiano e per la Roma, perché ce l’abbiamo noi. E’ un ragazzo che da quando è qui si è sempre comportato bene, poi è giovane, ha degli slanci adolescenziali. Ad oggi non è possibile negare che abbia qualcosa in più che lo rende speciale, la forza fisica, abbinata alla tecnica, alla velocità, al talento puro. La Roma se lo tiene stretto e se lo tiene stretto anche il calcio italiano. Ci darà soddisfazioni".