Post Roma-Ajax, Fonseca: "Orgoglioso di rappresentare l’Italia"

"E' motivo di orgoglio rappresentare l'Italia in semifinale di Europa League". Queste le prime parole pronunciate da mister Paulo Fonseca dopo aver centrato lo storico traguardo per la Roma che vola in una semifinale europea per l'ottava volta dove affronterà il Manchester United. 

"Logicamente è anche motivo di grande soddisfazione per noi. Non era facile eliminare quest'Ajax che ha confermato di essere una grandissima squadra. Era difficile affrontarli, ma abbiamo disputato una grande gara".

FUTURO RESTA INCOGNITA - Non si sbottona, invece, su futuro. "Non so cosa mi attende, so che la prossima partita sarò l'allenatore della Roma. Il futuro non è importante ora. È più importante la Roma. Non sono minimamente preoccupato del mio futuro. Questo risultato non cambia i miei rapporti con la società".

 

 


La Roma c'è. Gabriele pure

(FRANCESCA CECI - INSIDEROMA) -  La Roma c'è. Gabriele pure. Il giorno dopo il pareggio contro l'Ajax che, in virtù della vittoria all'andata, consegna ai giallorossi il biglietto per la semifinale di Europa League, Insideroma riparte. Per Gabriele.

Ho avuto il piacere di conoscerti un pomeriggio di tanti anni fa quando davanti ad una tazza di the e biscotti mi scegliesti per l'avventura di Insideroma.

Ti presentasti in giacca e cravatta e degli improbabili occhiali rossi, che solo dopo avrei capito essere uno dei tuoi tratti distintivi. Rosso é il colore del coraggio e della spregiudicatezza. E tu, devo dire, che li hai entrambi (anche solo per il fatto di indossarli) .

Intendiamoci, non sei stato perfetto (in fondo, poi, se chi di noi lo è?). Ma questo poco importa. Importa invece che sei stato un amico leale, di quelli, per capirci, che anche se li chiami alle 2 di notte mollano tutto e vengono. E un editore "avanguardista" perché in un mondo che troppo spesso e volentieri ancora discrimina le donne tu, anni fa, ne hai scelta una come Direttore. Hai scelto me.

Mai, in tanti anni, una parola di censura, solo incoraggiamento ed attestati di stima. Io, troppo schiva per cavalcare le luci della ribalta che, lo sai bene, non mi è mai piaciuta. Hai provato a convincermi ma hai capito subito che sarebbe stata una impresa impossibile e hai fatto quel che più conta: mi hai lasciato la libertà di essere e restare ciò che sono, dietro le quinte, piuttosto un passo indietro che uno avanti.

Quante partite della nostra Roma abbiamo commentato in questi anni. Quanti "daje" prima di ogni fischio d'inizio. E quanti "daje" alla fine, soprattutto dopo le sconfitte perché comunque va a finire è sempre "Daje Roma daje".

Nessuno di noi però avrebbe potuto immaginare che la vita aveva in serbo per te una partita contro un avversario che ti ha preso, vigliaccamente, alle spalle. Tu, in compenso, lo hai guardato negli occhi, hai lottato con commovente dignità, ti sei aggrappato alla vita senza mai consegnare la tua arma migliore: il sorriso, quello stesso che hai conservato fino all'ultimo. Persino davanti al "dolce finir"...

E allora, eccoci qui per te, a casa tua che tale resterà per sempre. Noi, da qui proveremo a rimettere insieme i pezzi raccontando ancora la nostra Roma, come avresti voluto tu, facendo della libertà di pensiero la nostra stella cometa.

A Paola, la tua vittoria più bella, a papà Rodolfo, a Sole e Nicolò, a tutti quelli che ti hanno amato in questa vita, il nostro abbraccio e, soprattutto, la promessa testarda, cuore e acciaio, che non sarai dimenticato.

Il tuo Direttore. Per sempre


Grinta, cuore e determinazione. La Roma è in semifinale di Europa League

INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Era il 10 aprile 2018 quando la Roma raggiunse le semifinali di Champions League dopo il 3-0 casalingo contro il Barcellona.
Tre anni dopo i giallorossi hanno raggiunto una nuova semifinale, questa volta di Europa League. Ai ragazzi di Fonseca è bastato un pareggio per 1-1 all'Olimpico per strappare il passaggio del turno e garantirsi una nuova esperienza europea.
Due semifinali in tre anni, un bottino importante per la Roma che sotto la guida di Dan e Ryan Friedkin vuole rilanciarsi nel panorama calcistico italiano e mondiale. Un rilancio che potrebbe arrivare già al termine di questa stagione, con una finale in ballo e la voglia di non mancare l'appuntamento. Certo, in semifinale si giocherà contro il Manchester United, squadra che ha già vinto l'Europa League nel 2017. Ma la Roma non vuole partire da sconfitta, giocando a viso aperto contro i Red Devils e provando a tornare in finale di Europa League dopo 30 anni dall'ultima apparizione contro l'Inter (che vinse il torneo) quando la competizione era nota come Coppa Uefa.
Ma adesso è il momento di festeggiare, godersi il momento e prendere consapevolezza di essere tra le quattro squadre migliori della competizione.

POCHE EMOZIONI - Dopo la vittoria alla Johan Cruijff Arena, la Roma ieri sera ha ospitato l'Ajax per il match di ritorno dei quarti di finale.
In avvio di partita la Roma ha provato subito a mettere pressione agli avversari; sfiorando la rete con Pellegrini abile a rientrane sul mancino ma meno bravo nel tiro, debole e facile preda dell'ex Stekelenburg. La rete arriva all'ottavo minuto con Veretout, che riceve in area dopo un ottimo taglio ed insacca, ma il francese era partito in fuorigioco ed il vantaggio è stato giustamente annullato.
Dopo lo spavento si vede l'Ajax, con Tadic che sfrutta un disimpegno corto di Pau Lopez e si invola verso l'aria di rigore giallorossa; passaggio per Klaassen e conclusione a botta sicura che viene respinta dall'intervento di Diawara.
I restanti minuti di gioco trascorrono senza altre emozioni, con le squadre che rientrano negli spogliatoi sullo 0-0.

CALAFIORI-DZEKO E LA ROMA ESULTA - Nella ripresa l'Ajax rientra in campo con l'attaccante Brobbey al posto di Antony, ed il giocatore olandese impiega solo tre minuti per lasciare la firma sul match. E' infatti sua la rete che sblocca la gara, con un tocco di destro ad anticipare l'uscita di Pau Lopez. Un gol che riaccende le speranze degli olandesi, abili a bucare centralemente la retroguardia giallorossa e pronti a ripetersi.
Ed infatti al 54' arrivva il raddoppio dei lancieri, ad opera di Tadic. Il numero 10 dell'Ajax, che ha sbagliato un rigore all'andata, ribadisce in rete con un destro piazzato dopo la respinta di Pau Lopez sul tiro di Alvarez. Olandesi in festa e giallorossi che si raccolgono intorno all'arbitro Taylor per protestare circa un mancato fallo al limite dell'area ai danni della Roma. Il direttore di gara, richiamato al VAR, esamina l'azione ed annulla la rete, concedendo il fallo alla Roma per l'intervento di Tagliafico su Mkhitaryan.
Gli animi si accendono ed i giallorossi colpiscono duro per tenere a distanza gli avversari, che ora provano in tutti i modi a segnare il gol che gli darebbe la semifinale. Vengono ammoniti per fallo Veretout e per proteste Mancini (diffidato, salterà il match d'andata contro il Manchester United), mentre i lancieri continuano il forcing verso l'area giallorossa.
Ma i tentativi di Tadic e compagni gli si rivoltano contro al 72' quando Calafiori parte in contropiede ed arriva in area avversaria. Il giovane terzino della Roma sfrutta lo svicolone di un avversario per guardare la posizione di Dzeko e lo serve, Gravenberch prova ad intervenire per spazzare ma devia solamente il pallone che arriva ugualmente sui piedi del bomber di Sarajevo: piattone destro sul primo palo e rete del pareggio.
Lo Stadio Olimpico esplode di gioia, riempito dalle urla di felicità dei pochi presenti. Ma i giocatori avranno sicuramente sentito anche l'eco delle voci dei tifosi, sintonizzati da casa sulla partita ma sempre vicini alla loro squadra del cuore. Un grande cuore dimostrato anche dai giallorossi, che fino al termine della gara contengono gli avversari dando fondo alle ultime energie rimaste.
Energie che, dopo il fischio finale di Taylor al 95', si trasformano in abbracci e sorrisi.

La Roma è in semifinale. La Roma c'è e non molla la presa su questa competizione. C'è Fonseca, che in Europa sta dimostrando di avere un feeling partcolare. C'è il record di sei vittorie consecutive in ambito eurpeo, superando il precedente record di cinque successi registratosi tra il 1990 ed il 1991. C'è Dzeko, che segna, sorride e abbraccia il suo mister. C'è la felicità dei giocatori che a fine partita festeggiano nello spogliatoio per il traguardo raggiunto.
Ma c'è ancora un tassello che manca tra la Roma e la finale. C'è il Manchester United da affrontare, un avversario ostico che risveglia nella mente dei giallorossi risultati negativi ed umilianti. Ma c'è la speranza, la voglia e la determinazione. Ci sono due partite da disputare, 180' da giocare.
C'è l'Europa League in palio.


Post Roma-Ajax, Fonseca: "Orgoglioso di rappresentare l’Italia"

"E' motivo di orgoglio rappresentare l'Italia in semifinale di Europa League". Queste le prime parole pronunciate da mister Paulo Fonseca dopo aver centrato lo storico traguardo per la Roma che vola in una semifinale europea per l'ottava volta dove affronterà il Manchester United. 

"Logicamente è anche motivo di grande soddisfazione per noi. Non era facile eliminare quest'Ajax che ha confermato di essere una grandissima squadra. Era difficile affrontarli, ma abbiamo disputato una grande gara".

FUTURO RESTA INCOGNITA - Non si sbottona, invece, su futuro. "Non so cosa mi attende, so che la prossima partita sarò l'allenatore della Roma. Il futuro non è importante ora. È più importante la Roma. Non sono minimamente preoccupato del mio futuro. Questo risultato non cambia i miei rapporti con la società".

 

 


Roma-Ajax: EDIN scaccia la PAU(ra)

(IL PAGELLANTE MASCHERATO - INSIDEROMA.COM)  - Dopo la vittoria dell'andata, la Roma pareggia con l'Ajax in casa e stacca il biglietto per la semifinale. Destinazione Manchester. 

PAU LOPEZ 5, 5Inizio col brivido e solito disimpegno con i piedi sbagliato,pronto fra i pali ma sbaglia i tempi d'uscita sul goal incassato. Brivido nella notte.

MANCINI 6 - Ammonizione ingenua che gli costerà la squalifica in semifinale. "Cattivo" come al solito ma poco preciso in fase di costruzione.

CRISTANTE 6 - Primo tempo senza patemi particolari, sbanda solo su Brobbey nell'occasione del goal. L'azione del pareggio parte dai suoi piedi con la solita costruzione dal basso.Nel finale non concede più nulla.

IBANEZ 6,5 - L' "eroe" dell'Amstedam Arena fra buone chiusure e qualche errore in appoggio non perde mai la testa dando sicurezza al reparto. Rimane il più reattivo dei tre dietro.

KARSDORP 6 - Quasi un derby per l'ex Feyenoord, attento e concentrato non concede niente a Neres suo avversario diretto.

DIAWARA 7 - Rimedia a inizio partita l'errore di Pau Lopez e solo questo vale mezzo voto in più (oltre a qualche anno di vita).Si piazza davanti alla difesa dando equilibrio sia in fase difensiva che offensiva. Si vede poco ma si sente tanto.

VERETOUT 6- Non riesce mai a incidere con i suoi “soliti” inserimenti,totalmente dedicato all'intedizione. Nel secondo tempo scala quinto di sinistra con il solito spirito di sacrificio.

CALAFIORI 6,5 - Si cala(fiori) perfettamente nello spirito della partita, inizialmente soffre un po' Antony, giocate semplici e senza rischi fino alla scorribanda che porta al pareggio di Dzeko, lo ferma solo un risentimento muscolare.

PELLEGRINI 6,5 - Arriva stanco al tiro dopo appena 4 minuti, si "sbatte" per tutto il campo cercando di fare da raccordo fra centrocampo e attacco con risultati alterni. Prova di grande corsa e concretezza.

MIKHITARYAN 6 - Fu lui qualche anno fa a fare male all'Ajax in finale di Europa League,questa volta si limita a un tocco, quello decisivo che innesca Calafiori per l'assisit del pareggio. Giocatore superiore prima che nelle gambe, nella testa.

DZEKO 7,5 - Edin rimane l'unica soluzione per allentare la pressione degli olandesi,gioca di sponda usando testa e piedi, lotta e fa salire la squadra da centravanti vecchio stile lui che è il prototipo del calciatore moderno. Il suo 30imo goal europeo fa rima con semifinale (la seconda).

MAYORAL 6,5 - 10 minuti di battaglia,tiene palla,corre su ogni pallone.Prezioso come sempre.

VILLAR SV - Nel finale prova a gestire qualche pallone e ci riesce senza fronzoli.

PEDRO SV - Dal "re" di coppa ci si aspetta di più anche negli ultimi 10 minuti, corre ma sbaglia un pallone a metà campo che poteva essere decisivo.

FONSECA 6,5 - La partita chiamava la battaglia, lui sceglie l'attesa ma il risultato (l'unica cosa che conta) alla fine gli dà ragione 


Roma vs Verona 3-1 | La Roma convince e porta a casa i tre punti

INSIDEROMA.COM - Dopo il successo di settimana scorsa contro lo Spezia, la Roma si appresta ad ospitare il Verona reduce dalla vittoria casalinga contro il Napoli.
Per questa sfida il tecnico Fonseca ritrova Mkhitaryan che giocherà insieme a Pellegrini come sostegno della punta Mayoral. In difesa torna Mancini dalla squalifica, che comporrà la linea a tre insieme a Smalling ed Ibanez, a difesa del portiere Pau Lopez. Sulla mediana agiranno Villar e Veretout con Spinazzola e Karsdorp sugli esterni.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Villar , Veretout, Spinazzola; Mkhitaryan, Pellegrini, Mayoral.
A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Calafiori, Kumbulla, Peres, Cristante, Pastore, Diawara, Carles Perez.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Zaniolo, Dzeko, Pedro.
Diffidati: Bruno Peres, Cristante, Ibanez, Pellegrini, Villar.
Squalificati: -.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Ilic, Tameze, Lazovic; Zaccagni, Barak; Kalinic.
A disposizione: Berardi, Pandur, Dimarco, Lovato, Udogie, Cetin, Terracciano, Amione. Bessa, Colley, Lasagna.
Allenatore: Ivan Juric.
Indisponibili: Bennassi, Ruegg, Sturaro, Veloso, Vieira, Salcedo.
Diffidati: Dimarco, Zaccagni.
Squalificati: Magnani.

Arbitro: Piccinini
Assistente 1: Paganese
Assistente 2: Villa
Quarto ufficiale: Giuia
VAR: Guida
AVAR: Lo Cicero


Roma vs Verona 3-1 | La Roma convince e porta a casa i tre punti

INSIDEROMA.COM - Dopo il successo di settimana scorsa contro lo Spezia, la Roma si appresta ad ospitare il Verona reduce dalla vittoria casalinga contro il Napoli.
Per questa sfida il tecnico Fonseca ritrova Mkhitaryan che giocherà insieme a Pellegrini come sostegno della punta Mayoral. In difesa torna Mancini dalla squalifica, che comporrà la linea a tre insieme a Smalling ed Ibanez, a difesa del portiere Pau Lopez. Sulla mediana agiranno Villar e Veretout con Spinazzola e Karsdorp sugli esterni.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Villar , Veretout, Spinazzola; Mkhitaryan, Pellegrini, Mayoral.
A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Calafiori, Kumbulla, Peres, Cristante, Pastore, Diawara, Carles Perez.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Zaniolo, Dzeko, Pedro.
Diffidati: Bruno Peres, Cristante, Ibanez, Pellegrini, Villar.
Squalificati: -.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Ilic, Tameze, Lazovic; Zaccagni, Barak; Kalinic.
A disposizione: Berardi, Pandur, Dimarco, Lovato, Udogie, Cetin, Terracciano, Amione. Bessa, Colley, Lasagna.
Allenatore: Ivan Juric.
Indisponibili: Bennassi, Ruegg, Sturaro, Veloso, Vieira, Salcedo.
Diffidati: Dimarco, Zaccagni.
Squalificati: Magnani.

Arbitro: Piccinini
Assistente 1: Paganese
Assistente 2: Villa
Quarto ufficiale: Giuia
VAR: Guida
AVAR: Lo Cicero


Conferenza Stampa Fonseca: "Domani torna Mkhitaryan. Dzeko? Non è il momento di parlare, pensiamo al Verona"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Verona:

Sulla partita di domani, Mirante e Mkhitaryan torneranno titolari?
"Mirante no, Mkhitaryan si, tornerà a giocare domani".

Dzeko, quando tornerà ad utilizzarlo? Pensa che la situazione possa normalizzarsi visto ?
"Capisco la vostra curiosità, ma non ne voglio parlare adesso, vedremo la prossima settimana".

Da qui a fine stagione sarà Pellegrini il capitano?
"Non è il momento di parlare di questo, pensiamo al Verona, una partita difficile. Abbiamo avuto tante speculazioni questa settimana, non voglio contribuire. Pensiamo alla partita".

Pensa che la vicenda Dzeko abbia destabilizzato la sua squadra?
"Non ho bisogno di parlarne, basta vedere cosa ha fatto la squadra con lo Spezia, questo dice tutto".

L'arrivo di El Shaarawy determinerà la partenza di Carles Perez?
"Non dimentichiamoci che Perez è un giovane, ha giocato bene con lo Spezia ed è cresciuto molto, deve continuare ad aiutare la squadra".

Mayoral ancora titolare?
"Sono soddisfatto del suo rendimento, sta lavorando bene per la squadra, non dimentichiamoci che anche lui è giovane, è arrivato in Italia solo adesso ed è difficile per uno così avere questi numeri, è in un buon momento".

Cosa aggiunge El Shaarawy? Si adatterà in fretta al suo sistema?
"Devo dire di si, conosce bene il calcio italiano e ha caratteristiche utili alla squadra. E soprattutto aveva voglia di tornare, è la cosa che un allenatore vuole sentirsi dire quando parla con un giocatore. Sono soddisfatto, El Shaarawy è un giocatore che ama la Roma".

Kumbulla giocherà dal primo minuto?
"E' sempre una possibilità".

Visto che Dzeko resterà, è pronto a confrontarsi con lui per un chiarimento?
"Abbiamo avuto tante speculazioni questa settimana, non voglio contribuire. Pensiamo alla partita e pensiamo alla Roma, è importante vincere e avremo una partita difficile come ho già detto".

È soprendente un dato del Verona: solo 10 gol subiti. Hanno la miglior difesa del campionato ma concedono tanto. Merito del loro portiere?
"Non dipendono solo da un calciatore, i numeri provano che ora sono la miglior difesa. Hanno un modo diverso di difendere ma sono forti in difesa, è da riconoscere. Marcano a uomo ma così non lasciano giocare i loro avversari".

Cinque diffidati, elemento che inciderà sulle scelte visto il prossimo impegno con la Juve?
"No no, penso solo alla partita di domani. Vedremo alla fine cosa succederà per il match con la Juve".


Conferenza Stampa Juric: "Roma in difficoltà? Siete fuori di testa, sono terzi. Affronteremo una squadra di primo livello"

Ivan Juric, tecnico del Verona, ha parlato in conferenza stampa in vista del match di campionato contro il Verona:

Dalla gara d'andata ad oggi c'è stata una grande crescita. Cosa la colpisce in particolare? Cosa avete in più con Lasagna?
"Nella prima parte del campionato i ragazzi sono stati fantastici, perché eravamo in una situazione non all'altezza di un campionato così, poi abbiamo recuperato un po' di giocatori. Abbiamo fatto un bellissimo girone d'andata e vedremo cosa sapremo fare. Su Lasagna penso che sia andato via un attaccante e ne è arrivato un altro: crediamo possa darci tanto".

Che effetto le fanno tutti questi complimenti?
"Penso di averlo vissuto anche a Genova per un periodo. Sono soddisfatto di come stiamo lavorando, senza falsa modestia dico che stiamo facendo un ottimo lavoro. Ma so che nel calcio i giudizi cambiano in fretta, bisogna stare attenti e non mollare un attimo. C'è tanto da lavorare, tante cose da fare, siamo tutti concentrati sul fare bene. Niente di particolare, in questo momento non è una cosa che mi tocca troppo".

In percentuale quanto è soddisfatto del mercato?
"Meglio tardi che mai. L'anno scorso abbiamo fatto una cosa fuori dal normale, abbiamo creato una quantità di soldi allucinante per una società che non ha investito tanto nella squadra. Potevamo fare di più all'inizio. La base è avere giocatori di proprietà, creare uno zoccolo duro. Secondo me, anche con la mia impazienza, lo stiamo facendo: adesso uno zoccolo duro ce l'abbiamo, bisogna continuare a crescere e creare stabilità, un futuro. Di Lasagna sono soddisfatto, penso fosse il momento giusto che andasse via perché si era fermato a livello di crescita, e siamo convinti che con noi possa crescere ancora".

Sturaro quando sarà pronto?
"Eravamo in emergenza in mezzo e un giocatore pronto subito non siamo riusciti a prenderlo. Abbiamo preferito un giocatore che potesse diventare davvero importante, anche se c'è da aspettare un po'. Per questa partita non ci sarà, per la prossima vediamo".

Cosa può dare Lasagna? Giocherà con Kalinic?
"È un attaccante simile a Di Carmine: è veloce, ma voglio che partecipi anche al gioco. Ha la tecnica per partecipare al gioco. Può giocare da solo, con Kalinic, ma ci saranno anche partite in cui non giocherà nessuno dei due. Dipende anche dagli avversari. Non lo vedo dietro a Kalinic, ma insieme a Kalinic".

Non si conosce ancora definitivamente il risultato dell'andata. Che effetto le fa? La Roma è in difficoltà
"Sulla Roma siete fuori di testa tutti, è davanti alla Juve e ha perso un derby, oltre che in Coppa, in modo strano. Evidentemente non ha una buona stampa, o non sa gestire le cose. Ma sono terzi e stanno davanti a Napoli, Atalanta e Lazio. Per me parlare di difficoltà è stranissimo. La vedo piena di talenti, di freschezza, di gioventù. Ci sono tante cose belle da vedere, e penso che affrontiamo una squadra di primo livello. Sarà dura, come contro le altre big. Sul risultato dell'andata ho una mio opinione, ma non voglio rispondere".

Su Ilic sta scommettendo tanto.
"Quando lo chiamo bambino è perché non è ancora cresciuto. È ancora bambino a livello di muscolatura: c'è chi è già uomo, invece lui sta ancora crescendo. Ma penso che in tre o quattro anni possa diventare un centrocampista completo: ha gioco, intelligenza calcistica, fase difensiva, tiro. Ha tutto per diventare un giocatore di primo livello, sperando che metta un po' di muscoli. Se avessi i soldi lo comprerei subito, senza pensarci".

Il Verona ha la serenità necessaria per andarsela a giocare?
"L'unica cosa che per noi è cambiata rispetto all'inizio è che stiamo mettendo qualcosa in più nel gioco, ci sono giocatori che possono fare qualcosa in più. A livello di approccio sarà uguale, sappiamo che con loro sarà durissima, ma vogliamo fare una buona partita. Ogni gara è un'occasione".

Lasagna può essere titolare? Ceccherini è recuperato?
"Ceccherini è recuperato, ha fatto una buona settimana. Lasagna sì, o gioca uno o gioca l'altro. Non ho ancora deciso. Lui giocava sempre, quindi sta bene fisicamente".

Ci aggiorna sugli infortunati?
"Veloso non ancora, nemmeno per la prossima, anche se sta correndo. Settimana prossima Vieira potrebbe fare una parte di allenamento con noi. Favilli ha ancora problemi, non è andato tutto bene. Ruegg ha questo problema alla caviglia, mi dispiace, e spero che settimana prossima inizi ad allenarsi con la squadra. Su Sturaro non so cosa dire, abbiamo pensato che da settimana prossima possa fare qualcosa con la squadra, è un infortunio che non abbiamo curato dall'inizio. Ma se non ci sarà settimana prossima ci sarà da quella dopo".

Quanto le fa piacere che chiuda il mercato?
"Abbiamo un buon ambiente, quindi non ho sentito distrazioni. Voglio ringraziare Di Carmine e Danzi, specialmente Samuel, che mi è entrato particolarmente nel cuore. Ha dimostrato di poter giocare in Serie A e ci ha dato tanto. Mi mancherà, perché mi piaceva come uomo. Non abbiamo avuto distrazioni, il gruppo è giusto e lavora bene: stiamo creando qualcosa di nostro, il mercato non è stato un problema per noi".


Conferenza Stampa Juric: "Roma in difficoltà? Siete fuori di testa, sono terzi. Affronteremo una squadra di primo livello"

Ivan Juric, tecnico del Verona, ha parlato in conferenza stampa in vista del match di campionato contro il Verona:

Dalla gara d'andata ad oggi c'è stata una grande crescita. Cosa la colpisce in particolare? Cosa avete in più con Lasagna?
"Nella prima parte del campionato i ragazzi sono stati fantastici, perché eravamo in una situazione non all'altezza di un campionato così, poi abbiamo recuperato un po' di giocatori. Abbiamo fatto un bellissimo girone d'andata e vedremo cosa sapremo fare. Su Lasagna penso che sia andato via un attaccante e ne è arrivato un altro: crediamo possa darci tanto".

Che effetto le fanno tutti questi complimenti?
"Penso di averlo vissuto anche a Genova per un periodo. Sono soddisfatto di come stiamo lavorando, senza falsa modestia dico che stiamo facendo un ottimo lavoro. Ma so che nel calcio i giudizi cambiano in fretta, bisogna stare attenti e non mollare un attimo. C'è tanto da lavorare, tante cose da fare, siamo tutti concentrati sul fare bene. Niente di particolare, in questo momento non è una cosa che mi tocca troppo".

In percentuale quanto è soddisfatto del mercato?
"Meglio tardi che mai. L'anno scorso abbiamo fatto una cosa fuori dal normale, abbiamo creato una quantità di soldi allucinante per una società che non ha investito tanto nella squadra. Potevamo fare di più all'inizio. La base è avere giocatori di proprietà, creare uno zoccolo duro. Secondo me, anche con la mia impazienza, lo stiamo facendo: adesso uno zoccolo duro ce l'abbiamo, bisogna continuare a crescere e creare stabilità, un futuro. Di Lasagna sono soddisfatto, penso fosse il momento giusto che andasse via perché si era fermato a livello di crescita, e siamo convinti che con noi possa crescere ancora".

Sturaro quando sarà pronto?
"Eravamo in emergenza in mezzo e un giocatore pronto subito non siamo riusciti a prenderlo. Abbiamo preferito un giocatore che potesse diventare davvero importante, anche se c'è da aspettare un po'. Per questa partita non ci sarà, per la prossima vediamo".

Cosa può dare Lasagna? Giocherà con Kalinic?
"È un attaccante simile a Di Carmine: è veloce, ma voglio che partecipi anche al gioco. Ha la tecnica per partecipare al gioco. Può giocare da solo, con Kalinic, ma ci saranno anche partite in cui non giocherà nessuno dei due. Dipende anche dagli avversari. Non lo vedo dietro a Kalinic, ma insieme a Kalinic".

Non si conosce ancora definitivamente il risultato dell'andata. Che effetto le fa? La Roma è in difficoltà
"Sulla Roma siete fuori di testa tutti, è davanti alla Juve e ha perso un derby, oltre che in Coppa, in modo strano. Evidentemente non ha una buona stampa, o non sa gestire le cose. Ma sono terzi e stanno davanti a Napoli, Atalanta e Lazio. Per me parlare di difficoltà è stranissimo. La vedo piena di talenti, di freschezza, di gioventù. Ci sono tante cose belle da vedere, e penso che affrontiamo una squadra di primo livello. Sarà dura, come contro le altre big. Sul risultato dell'andata ho una mio opinione, ma non voglio rispondere".

Su Ilic sta scommettendo tanto.
"Quando lo chiamo bambino è perché non è ancora cresciuto. È ancora bambino a livello di muscolatura: c'è chi è già uomo, invece lui sta ancora crescendo. Ma penso che in tre o quattro anni possa diventare un centrocampista completo: ha gioco, intelligenza calcistica, fase difensiva, tiro. Ha tutto per diventare un giocatore di primo livello, sperando che metta un po' di muscoli. Se avessi i soldi lo comprerei subito, senza pensarci".

Il Verona ha la serenità necessaria per andarsela a giocare?
"L'unica cosa che per noi è cambiata rispetto all'inizio è che stiamo mettendo qualcosa in più nel gioco, ci sono giocatori che possono fare qualcosa in più. A livello di approccio sarà uguale, sappiamo che con loro sarà durissima, ma vogliamo fare una buona partita. Ogni gara è un'occasione".

Lasagna può essere titolare? Ceccherini è recuperato?
"Ceccherini è recuperato, ha fatto una buona settimana. Lasagna sì, o gioca uno o gioca l'altro. Non ho ancora deciso. Lui giocava sempre, quindi sta bene fisicamente".

Ci aggiorna sugli infortunati?
"Veloso non ancora, nemmeno per la prossima, anche se sta correndo. Settimana prossima Vieira potrebbe fare una parte di allenamento con noi. Favilli ha ancora problemi, non è andato tutto bene. Ruegg ha questo problema alla caviglia, mi dispiace, e spero che settimana prossima inizi ad allenarsi con la squadra. Su Sturaro non so cosa dire, abbiamo pensato che da settimana prossima possa fare qualcosa con la squadra, è un infortunio che non abbiamo curato dall'inizio. Ma se non ci sarà settimana prossima ci sarà da quella dopo".

Quanto le fa piacere che chiuda il mercato?
"Abbiamo un buon ambiente, quindi non ho sentito distrazioni. Voglio ringraziare Di Carmine e Danzi, specialmente Samuel, che mi è entrato particolarmente nel cuore. Ha dimostrato di poter giocare in Serie A e ci ha dato tanto. Mi mancherà, perché mi piaceva come uomo. Non abbiamo avuto distrazioni, il gruppo è giusto e lavora bene: stiamo creando qualcosa di nostro, il mercato non è stato un problema per noi".


Conferenza Stampa Fonseca: "Domani torna Mkhitaryan. Dzeko? Non è il momento di parlare, pensiamo al Verona"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Verona:

Sulla partita di domani, Mirante e Mkhitaryan torneranno titolari?
"Mirante no, Mkhitaryan si, tornerà a giocare domani".

Dzeko, quando tornerà ad utilizzarlo? Pensa che la situazione possa normalizzarsi visto ?
"Capisco la vostra curiosità, ma non ne voglio parlare adesso, vedremo la prossima settimana".

Da qui a fine stagione sarà Pellegrini il capitano?
"Non è il momento di parlare di questo, pensiamo al Verona, una partita difficile. Abbiamo avuto tante speculazioni questa settimana, non voglio contribuire. Pensiamo alla partita".

Pensa che la vicenda Dzeko abbia destabilizzato la sua squadra?
"Non ho bisogno di parlarne, basta vedere cosa ha fatto la squadra con lo Spezia, questo dice tutto".

L'arrivo di El Shaarawy determinerà la partenza di Carles Perez?
"Non dimentichiamoci che Perez è un giovane, ha giocato bene con lo Spezia ed è cresciuto molto, deve continuare ad aiutare la squadra".

Mayoral ancora titolare?
"Sono soddisfatto del suo rendimento, sta lavorando bene per la squadra, non dimentichiamoci che anche lui è giovane, è arrivato in Italia solo adesso ed è difficile per uno così avere questi numeri, è in un buon momento".

Cosa aggiunge El Shaarawy? Si adatterà in fretta al suo sistema?
"Devo dire di si, conosce bene il calcio italiano e ha caratteristiche utili alla squadra. E soprattutto aveva voglia di tornare, è la cosa che un allenatore vuole sentirsi dire quando parla con un giocatore. Sono soddisfatto, El Shaarawy è un giocatore che ama la Roma".

Kumbulla giocherà dal primo minuto?
"E' sempre una possibilità".

Visto che Dzeko resterà, è pronto a confrontarsi con lui per un chiarimento?
"Abbiamo avuto tante speculazioni questa settimana, non voglio contribuire. Pensiamo alla partita e pensiamo alla Roma, è importante vincere e avremo una partita difficile come ho già detto".

È soprendente un dato del Verona: solo 10 gol subiti. Hanno la miglior difesa del campionato ma concedono tanto. Merito del loro portiere?
"Non dipendono solo da un calciatore, i numeri provano che ora sono la miglior difesa. Hanno un modo diverso di difendere ma sono forti in difesa, è da riconoscere. Marcano a uomo ma così non lasciano giocare i loro avversari".

Cinque diffidati, elemento che inciderà sulle scelte visto il prossimo impegno con la Juve?
"No no, penso solo alla partita di domani. Vedremo alla fine cosa succederà per il match con la Juve".