Conferenza Stampa Fonseca: "Contro l'Inter meritavamo di vincere. Domani partita importante"
Paulo Fonseca, allenatore della Roma, ha parlato alla vigilia del match contro la Spal direttamente sulle pagine del sito ufficiale giallorosso:
Quella contro l’Inter forse è stata una delle migliori partite della sua Roma, considerato anche il calibro dell’avversario: come stanno mentalmente i ragazzi dopo il pareggio?
“Stanno bene. Anche se non possiamo essere soddisfatti perché non abbiamo vinto una partita che meritavamo. Ma i ragazzi stanno bene e adesso abbiamo un match difficile, nel quale servirà lo stesso atteggiamento visto contro l’Inter. Sarà una partita importante e possiamo vincere solo giocando in quel modo”.
Spinazzola era stato uno dei migliori in campo prima di quell’episodio: come giudica la dinamica che ha portato al pareggio?
“Sono episodi che possono capitare durante le partite. Spinazzola è in un buon momento, ha giocato quasi tutte le partite e lo ha fatto bene. Non è stato un errore di organizzazione o di piazzamento, è stato solo sfortunato”.
Domani si va a Ferrara per affrontare la SPAL già retrocessa: che partita si aspetta?
“Sono partite molto pericolose queste, perché la SPAL non ha pressioni e potrà giocare più libera, sarà una sfida insidiosa per noi: per questo servirà lo stesso atteggiamento e la stessa ambizione. Sono sicuro che non sarà una gara facile”.
Il ruolo dei due calciatori dietro a Dzeko è molto dispendioso, perché aiutano la squadra in entrambe le fasi: come stanno fisicamente Mkhitaryan e Pellegrini?
“Sono stanchi, capiremo domani se partiranno dal primo minuto. Stanno giocando entrambi molto bene. Non sono d’accordo con le critiche fatte a Lorenzo. Non dimentichiamoci che è stato infortunato per diverso tempo e sta lavorando molto per la squadra. Abbiamo totale fiducia in lui e credo non sia giusto dire certe cose sul ragazzo. È un romanista, sente la squadra più di tutti e si vede in campo: corre tanto, lavora per la squadra. Per noi è importantissimo”.
Anche domani sceglierà gli stessi uomini o farà respirare qualcuno?
“Vedremo. Stiamo valutando la condizione fisica di tutti i calciatori. Abbiamo disputato partite molto intense e probabilmente in alcuni ruoli sarà necessario cambiare qualche giocatore”.
Zaniolo come sta? Tornerà tra i convocati per la partita di domani?
“Non ce la fa ancora a tornare tra i convocati. Voglio dire però che non è giusto quello che si scrive su Zaniolo. Chi mi conosce sa che dico sempre la verità, come ho fatto già con altri giocatori. Certe notizie non sono vere. Non c’è alcun problema con Zaniolo, se ho detto che ho parlato con lui e che non ci sono problemi vuol dire che è la verità. Quando c’è un problema lo dico. In questo momento lui è veramente infortunato. Non ci sono altri problemi”.
Conferenza Stampa Di Biagio: "L'umore è pessimo. Dovremo finire in maniera dignitosa"
Luigi Di Biagio, tecnico della Spal già retrocessa ed ex giocatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista del match di domani contro i giallorossi:
Come sono stati vissuti gli ultimi giorni?
"L'umore è pessimo come è normale che sia. Non dormiamo molto e queste quattro partite dovremo farle in maniera dignitosa, mettendo in ordine i pezzi e facendo la conta di chi sarà disponibile".
Un giudizio su Bonifazi?
"Bonifazi l'ho visto molto più attento e concentrato rispetto agli anni passati. I giudizi poi vengono capovolti quando si subisce gol. Io continuo a pensare che possa ancora crescere e dare tanto al calcio. Starà a lui capire il suo reale potenziale".
Domani giocherà contro la Roma, il suo passato. Come la sta vivendo?
"Io non sto passando un bel momento. Mi interessa la SPAL e stop. Rivedere questa squadra mi fa sempre effetto, ma non posso non pensare a quello che sta accadendo a Ferrara".
Ha pesato l'assenza del pubblico?
"La motivazione la squadra ne aveva tante. Come tutte le squadre avevamo bisogno del nostro pubblico, che sarebbe stato fondamentale. Inutile parlare però di certe cose. Sarebbe stato sicuramente diverso".
La SPAL sta subendo molti gol dalla parte del terzino, che gioca molto stretto. Di chi è il problema?
"Si tratta di un problema di lettura, bisognerebbe leggere l'azione prima e spaccarla".
Castro può giocare domani?
"Probabilmente è infortunato e ha un affaticamento muscolare. Valuteremo oggi ma non penso sarà disponibile".
C'è qualcosa che manca al gruppo per reggere i novanta minuti?
"Penso che questa squadra non abbia dimostrato fino in fondo il suo valore per una serie di motivazioni. Nel momento in cui dobbiamo chiudere e serrare la nostra porta, ci impauriamo. Da una possibile vittoria con il Brescia ci siamo trovati a perdere in malo modo. Bisogna che ci prendiamo le nostre responsabilità e forse questo è mancato".
L'addio di Vagnati ha influito sulla psiche di tutti quanti?
"Quando un direttore prende un allenatore e ci crede e poi non c'è più, crea dei problemi. Oltre a Vagnati sono andate via altre persone e ci siamo trovati smarriti. Non è una scusante, ma è stato molto difficile".
Quando ha capito che la SPAL non si sarebbe salvata?
"Dopo la partita con il Genoa. La mia convinzione era quella di accorciare sul Genoa dopo gli scontri diretti. Dopo quella partita ho capito che sarebbe stata veramente dura. I casi eclatanti di Cagliari e Milan ci hanno dato un botta non indifferente. Ho cercato di caricare l'ambiente ma non ci siamo riusciti".
Fonseca: "Soddisfatto della prestazione ma non del risultato. Abbiamo perso due punti"
VIRGINIA RIFILATO - Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato ai media dopo il pareggio contro l'Inter:
FONSECA A SKY SPORT
Eravate in controllo prima dell'errore di Spinazzola. E' un'occasione persa?
"Sì, chiaramente. Abbiamo perso due punti oggi perchè abbiamo fatto una bellissima partita. L'Inter non ha creato palle gol e ha segnato su due occasioni da palle ferme, su una siamo anche stati sfortunati ma questo è il calcio. Però sono soddisfatto della prestazione, ma non del risultato".
Dopo questo ciclo di partite abbiamo la percezione che si stia costruendo qualcosa. Ha notato un salto di qualità?
"Sì, la squadra sta imparando. Cresce fisicamente e tatticamente. E' un modulo nuovo ma noi lo stiamo interpretando bene".
Hai trovato gli uomini giusti per questo sistema...
"Sì, con questo modulo Spinazzola e Bruno (Peres, ndr) hanno più libertà di attaccare e i trequartisti sono più interni ed hanno più possibilità di ricevere la palla. Anche Veretout sta molto bene e la squadra è equilibrata, fa bene e pressa più alto. Abbiamo un'aggressività diversa".
Mancini e Kolarov sembrano quelli che beneficiano di più di questo cambio di modulo...
"Sì sono totalmente d'accordo. Poi c'è Ibanez che sta molto bene, è un centrale molto veloce e copre bene la profondità. Tutti e tre sono andati molto bene. Sono soddisfatto dei nostri centrali. E poi devo dire che sono tutti calciatori che hanno qualità per l'impostazione".
Riproporrà la difesa a 3 in Europa?
"Vediamo come si comporta la squadra ma sono fiducioso che possiamo andare avanti così".
I trequartisti ora sono più stretti. Ha rinunciato all'idea del laterale largo o quelli che ha l'hanno delusa?
"No, noi abbiamo giocato sempre con esterni che si accentravano. Ora abbiamo cominciato con Pellegrini e Mkhitaryan che sono molto responsabili anche dal punto di vista difensivo e stiamo andando bene così".
FONSECA A ROMA TV
Peccato per il pareggio
"Non sono soddisfatto per il risultato, lo sono per la prestazione. Avremmo meritato la vittoria. L'Inter non ha creato nessuna occasione da gol, ha segnato su due palle ferme. Non meritavamo il pareggio ma sono soddisfatto per i ragazzi, avrebbero meritato la vittoria".
L'avevate preparata bene, l'Inter nel secondo tempo ha dovuto cambiare i giocatori di fascia
"L'importante è che la squadra abbia la capacità di pressare alto. Anche quando l'Inter ha cambiato abbiamo risposto molto bene, l'Inter non ha creato pericoli Pau Lopez non è stato impegnato e in attacco abbiamo creato pericoli. Avremmo meritato di vincere ma questa gara porta fiducia alla squadra".
Il sistema di gioco porta la squadra a giocare aggressivamente, o è cambiato qualcosa mentalmente?
"Anche quando giocavamo col vecchi modulo provavamo a pressare alto, ma questo sistema porta più aggressività in fase di pressione. Stiamo facendo bene e non voglio cambiare questa attitudine della squadra".
Cosa si può fare per diminuire gli errori in fase difensiva?
"L'occasione di Spinazzola sul rigore è stata sfortuna. Sulle palle ferme di solito siamo molto attenti, oggi abbiamo sbagliato qualcosa ma lavoriamo per migliorare".
Il nuovo modulo ha cambiato qualcosa nella testa dei giocatori? Sembrano molto più determinati in campo
"Si, è vero che dopo l'1-0 non era facile ribaltare il risultato, ma questo dimostra la voglia che hanno i giocatori in questo momento. Con questo modulo la squadra può uscire più velocemente e servire l'attacco. Siamo una squadra che sale più velocemente per il contropiede e questo è positivo".
Calciomercato ai tempi del Covid-19
INSIDEROMA - SARA BENEDETTI - La stagione calcistica è stata prolungata fino al 31 agosto. Tra le questioni lasciate in sospeso ci sono sicuramente quelle riguardanti il calciomercato.
LA SITUAZIONE - Circa 122 giocatori di Serie A sono a fine contratto o a fine prestito: Callejon pronto a salutare il Napoli e Smalling prestato dallo United alla Roma sono due esempi. In caso di fumata nera, il giallorosso tornerebbe al club di appartenenzasenza poter prendere parte al finale di stagione, la Roma è ottimista sul fatto che lo United lasci Smalling altri due mesi in Italia ma non essendoci per ora un accordo sul futuro del giocatore, il Manchester potrebbe anche decidere altrimenti. Per Zappacosta, c’è invece già l’accordo col Chelsea per il rinnovo annuale.
La Roma ha annunciato il rinnovo di Daniel Fuzato fino al 2023. Il portiere brasiliano è arrivato nella Capitale nell'estate 2018, ma deve ancora trovare la sua prima presenza ufficiale con i giallorossi.
L'Atalanta e l'agente di Alessandro Lucci sono in contatto per il passaggio di Alessandro Florenzi in nerazzurro. Il calciatore non rientra nei piani di Fonseca e rientrerà a fine stagione dal prestito al Valencia.
Brutte notizie per la Roma, Il Manchester United non ha dato l'ok al club giallorosso per estendere il prestito di Chris Smalling dopo il 31 luglio. Il difensore centrale al momento non potrà essere utilizzato ad agosto per la gara di Europa League contro il Siviglia. A comunicarlo è stato lo stesso Manchester United tramite un annuncio ufficiale sul proprio sito di riferimento. I Red Devils infatti hanno spiegato come il centrale inglese proseguirà nella sua avventura italiana per quanto riguarda il campionato italiano, fino alla prima settimana di agosto, ma non viene fatto riferimento alle eventuali partite che i la Roma dovrà disputare in Europa League.
La strategia del Manchester United è chiara: il club inglese non vuole estendere il prestito per non rischiare di incontrare la Roma in Europa League con il difensore centrale a disposizione. Ma soprattutto lo United con questa mossa vorrebbe costringere il club giallorosso a formulare un'offerta ufficiale per l'acquisto a titolo definitivo del giocatore.
Tra 15 giorni scade la clausola rescissoria da 30 milioni, pagabile in due tranche, per portare via Pellegrini dalla Roma a un prezzo agevolato. Perdere a quella cifra un ragazzo cresciuto a Trigoria, pur realizzando una plusvalenza, sarebbe drammatico per la società. Ecco perché nelle ultime ore si sono riattivati i contatti - raffreddati dopo lo sbandamento della trattativa Friedkin - tra la dirigenza coordinata dall'ad Fienga e l'entourage del calciatore: la fumata bianca per il rinnovo del contratto fino al 2024 non è lontana, ma dovrebbe arrivare a metà agosto quando saranno terminati gli impegni italiani ed europei della formazione di Fonseca.
Aspettative
Questa maglia, si sa, pesa il doppio per chi la ama profondamente. Al punto che nella vita di un calciatore, specie se romano e romanista, prima o poi si presenta un bivio: da una parte c'è il paradiso degli eroi (gli ultimi a entrarci sono stati Totti e De Rossi), dall'altra il purgatorio degli umani (dove pare essersi bloccata la bella storia di Florenzi). Lorenzo percepisce la pressione e da mesi sta cercando un equilibrio tra il suo talento e le aspettative (altissime) dei tifosi.
Ultima idea per l'attacco in casa Torino. Nelle ultime ore è spuntato nell'orizzonte granata Diego Perotti. E' un profilo che può piacere a Mazzarri. E anche la Roma, cioè Petrachi, conosce tale gradimento. Definiamola per ora una semplice suggestione. Il Toro si rende perfettamente conto che in questa fase sarebbe molto difficile ottenere il sì dell'argentino e condizioni di acquisto favorevoli da parte della Roma. Occorre pertanto aspettare gli eventi. A Mazzarri piace pure El Shaarawy, per la verità, ma con i tesori in arrivo dall'Oriente il Faraone oggi non può essere considerato. Resta sullo sfondo, lontanissimo. (...)
Nuova avventura in Italia per Mert Cetin. Il suo percorso con la Roma è finito e, come riportato da Sky Sport, comincia quello al Verona. Il difensore turco sarà l'erede di Kumbulla e si trasferirà in gialloblu in prestito con diritto di riscatto e controriscatto in favore della società giallorossa per 15 milioni di euro.
L'emergenza coronavirus ha fermato tutti i maggiori campionati europei, costringendo la Uefa e le varie Leghe nazionali a prendere decisioni drastiche per portare a termine ogni competizione. L'idea sembra essere quella di rinviare i prossimi Europei di calcio per poter concludere i propri campionati. Ma la domanda sembra essere relativa ai giocatori in prestito; se, come ipotizzato, si giocassero le partite di A e si dovesse finire a luglio, tutte le squadra con giocatori in prestito fino al 30 giugno come farebbero a schierarli? La situazione è particolare e verrà trovata una soluzione, che potrebbe prevedere il prolungamento in via straordinaria dei prestiti.
Una delle società che sarebbe molto colpita da questa situazione sarebbe la Roma. I nomi sarebbero quelli di Smalling e Mkhitaryan, che i giallorossi stanno provando a trattenere nella Capitale anche nella prossima stagione, ma che rischiano di tornare in Inghilterra prima della fine del campionato. Per sapere quale sarà il da farsi bisognerà aspettare la decisione che verrà presa martedì dalle federazioni nazionali e dalla Uefa.
Mercoledì sera nell'Olimpico vuoto Edin era scontento. Un po' per alcuni palloni che non gli erano arrivati come avrebbe voluto, a un certo punto ha perso la pazienza anche con Pellegrini, che è suo amico vero. Pur avendo manifestato più volte il suo attaccamento alla maglia, quando è arrivato nella Capitale c'era la prospettiva di lottare per lo scudetto, ora la Roma è destinata a restare per il secondo anno consecutivo fuori dalla Champions League. I dirigenti gli hanno fatto capire che potrebbero aver bisogno di fare a meno di lui, finora non gli hanno prospettato la spalmatura dell'ingaggio, ma se dovesse restare la strada forse potrebbe essere quella. L'Inter dallo scorso anno non si è più mossa, ma è pronta per ridare l'assalto al centravanti bosniaco, vecchio pallino di Conte, che lo avrebbe voluto già al Chelsea. Anche la Juve potrebbe inserirlo in una plusvalenza con la Roma, per avere un cambio in più in attacco. Se la società giallorossa è costretta a scegliere la politica del ridimensionamento non ha senso tenere Dzeko con un ingaggio da 7,5 milioni a stagione fino al 2022.
Conte: "Prova positiva contro una squadra in ottima salute"
Antonio Conte, tecnico dell'Inter, ha parlato ai media dopo il pareggio contro la Roma:
CONTE A SKY SPORT
Vi è mancato il killer instinct, dovete crescere in mentalità?
"Stiamo parlando di una squadra che sta facendo ottime cose. Al di là del secondo posto se vai a vedere i numeri sei in Champions con 4 giornate di anticipo e grande distacco dalle inseguitrici. La Roma era partita per la Champions, così come il Napoli e il Milan, non dimentichiamolo. Il campionato in Italia è molto competitivo e qualcuno deve restare fuori. Se si parla di campionato al di sotto delle attese per l'Inter non oso immaginare cosa debba dirsi per le altre che non hanno centrato i loro obiettivi. Negli ultimi anni all'Inter si è persa l'abitudine a lottare per vincere e questa cosa non la riacquisisci dal giorno all'altro. Bisogna possibilmente migliorare la situazione ma a questi ragazzi non posso rimproverare niente. Prova positiva contro una squadra in ottima salute, e non dimentichiamo il calendario dell'Inter che sta passando inosservato. Il nostro è un calendario folle e per metterci in difficoltà, questo è fuori di dubbio. Abbiamo sempre meno giorni di riposo e partite alle 21.45, la stanchezza poi la paghi. C'è giù un'anomalia molto strana e se volete essere onesti andate a vedere cosa è successo nell'ultimo turno. Detto questo non voglio fare polemica e trovare scuse, posso solo dire bravi a questi ragazzi. Sceglie la Lega? Forse noi non eravamo presente quando hanno stilato i calendari. È la terza partita consecutiva che giochiamo contro una squadra che ha un giorno/un giorno e mezzo di riposo più di noi. In questo periodo a 29 gradi fa la differenza".
Ma il calendario è frutto di compromessi...
"Sì ma i compromessi sono sempre negativi nei nostri confronti. Se gira qualcosa alla fine chi la prende male è sempre l'Inter. Se vola uno schiaffo alla fine lo prende sempre l'Inter".
Quanto sei rammaricato per il gol sul finale del primo tempo in una situazione dubbia?
"Non è una situazione dubbia, il giocatore della Roma non prende la palla e prende il calcagno di Lautaro, però ripeto per gli arbitri ho massimo rispetto. Anche per loro è una situazione anomala, non meritano di essere attaccati. Anche loro possono sbagliare e l'arbitro ha sbagliato. Certo, se non prendi quel gol rientri con un altro spirito, i miei sono arrivati nello spogliatoio arrabbiati".
Il primo compito che chiedi al trequartista?
"Oggi chiedevamo di pressare sul centrale, volevamo evitare che giocassero palle filtranti e quindi avevo chiesto agli attaccanti di stare molto dentro e al trequartista di stare su Mancini. In fase di possesso ho chiesto di creare la superiorità numerica sul pressing dei loro centrocampisti. Nel primo tempo è una situazione che si è sviluppata tante volte anche se potevamo essere più bravi e giocare più in verticale".
CONTE A INTER TV
"Non dimentichiamo che questa partita aveva un’indice di difficoltà molto levato, per di più veniva nel mezzo di una serie di partite giocate alle 21:45 contro una squadra che aveva riposato di più. Noi venivamo dalla trasferta di Ferrara. Non sono attenuanti ma in questo periodo la fatica inizia a farsi sentire. Ai ragazzi posso solo dire grazie. Sono ragazzi che iniziano a giocare partite con una pressione diversa rispetto al passato, hai bisogno quindi di abituarti e di convivere con questo tipo di pressione. Di fare per forza risultato. Siamo con 4 giornate di anticipo in Champions League, hai 14 punti di distacco su squadre attrezzate che come l’Inter volevano entrare nella top 4. Mi sorprende a volte come venga attaccata l’Inter, le altre squadre stanno lì dietro e nessuno dice niente. Tatticamente avevamo preparato la partita così, cercavamo di trovare il centrocampista libero. Saremmo dovuti essere più bravi a verticalizzare l’attacco delle punte doveva essere migliore. Ci vuole il movimento giusto e non in fuorigioco. Penso che al di là di tutto il tifoso interista deve essere orgoglioso di questa squadra. I numeri che sta facendo questa squadra sono importanti. Solo 4 sconfitte, la migliore difesa, il secondo migliore attacco. Ripeto, quando parli di 14 punti di distacco dalla Roma tutti pensano che sia una cosa normale. Non è una cosa normale. Era una squadra, come anche il Milan, che lottava per la top 4. Roma non si costruisce in un giorno. Bisognerà avere pazienza e capire che ci vorrà un po’ di tempo per mettere delle basi solide. Mi auguro che tutti lo capiscano. Rimangono 4 partite e noi le affrontiamo al massimo sempre. Per vincere. La mentalità deve essere quella. Poi inevitabile che ci siano anche le avversarie. Qualche episodio un po’ particolare, ma alla fine una partita equilibrata. Dobbiamo abituarci a giocare con questa pressione. Sicuramente l’episodio a fine primo tempo ci ha un po’ innervosito, ho visto i ragazzi un po’ nervosi nello spogliatoio. Dobbiamo imparare a gestire questi momenti e cercare di migliorare. Ragazzi eccezionali per l’abnegazione, la voglia e la determinazione. E anche la fatica a giocare ogni tre giorni, tornare alle 4 di notte. Dispiace che ci siamo giocato una partita importante dopo un tour de force quando qualcun altro ha avuto un calendario più agevole".
Friedkin, pressioni su Jim, ma il prezzo non è giusto
IL MESSAGGERO - CARINA - La nuova proposta di Friedkin è sul piatto e non si discosta da quella presentata a maggio: 490 milioni più 85 come quota di aumento di capitale riservato. Si differenziano le modalità perchè questi sarebbero tutti e subito. Pallotta prende tempo. L’ago della bilancia è sempre lo stadio che potrebbe, di colpo, rialzare le quotazioni del club. Il bostoniano ha deciso di rischiare dopo aver garantito la liquidità necessario al club per l’immediato. Contemporaneamente bisognerà far fronte anche alle esigenze di cassa, di nuovo impellenti. Entro la fine dell’anno solare il presidente dovrebbe immettere altri 60 milioni. Rischia dunque di diventare una partita a scacchi e la mossa di Friedkin può essere interpretata per mettere pressione a Pallotta a livello mediatico.
Mkhitaryan, gol e profumo di coppa: “Siamo cambiati, proviamo a vincerla”
IL MESSAGGERO - TRANI - A prescindere da come andrà la stagione Mkhitaryan resterà alla Roma anche il prossimo anno. Quando sfila il gol a Dzeko sembra un passaggio di testimone. 9 reti e 4 assist in campionato per l’armeno che da trequartista, nel 3-4-2-1, è decollato. Il nuovo sistema di gioco piace alla squadra: “Lo utilizziamo da 5 partite, stiamo facendo bene ma penso si possa migliorare ancora tanto. Ci troviamo meglio con il nuovo modulo, ci può portare risultati positivi. Mentalmente stiamo bene, venivamo da 3 vittorie consecutive. Anche questa gara ci dà fiducia per il futuro“. Divertente il racconto dell’azione del gol: “Ho giocato la palla ad Edin per farlo segnare, poi gli ho rubato la palla e segnato io. Mi dispiace ma volevamo vincere e tutti noi avremmo voluto segnare“. Sul Siviglia: “Se parliamo di Europa League penso che abbiamo ancora 4 gare e possiamo arrivarci meglio fisicamente“.
La Roma regala, l’Inter ringrazia
IL MESSAGGERO - TRANI - Il pareggio tra Roma e Inter rischia di non servire a nessuna delle due. Fonseca ora sente il fiato addosso del Milan che è a -2. Il tecnico, finiti gli esperimenti, si fida dell’attuale Roma e non cambia confermando la formazione che mercoledì ha battuto il Verona. Conte invece ne cambia 3 inserendo de Vrij, Young e Barella. Le due squadre di pressano e Sanchez è il più vivace per gli ospiti, mentre per la Roma è Dzeko il più raffinato. L’equilibrio c’è, ma salta quando de Vrij segna di testa dopo essere stato lasciato solo. La differenza si rimette in parità alla fine del primo tempo con Spinazzola che costringe, col suo diagonale, de Vrij all’autorete. Di Bello aspetta a convalidare richiamato dal VAR Guida. Le immagini, però, non influenzano l’arbitro. Nella ripresa la partita fa il pieno di emozioni con Dzeko che imbuca per Veretout, ma Handanovic respinge. Dall’altra parte gol annullato a Lautaro prima della combinazione Dzeko-Mkhitaryan che porta al vantaggio giallorosso. Nono gol in campionato per l’armeno. Cambi per l’Inter e gaffe finale di Spinazzola che ritarda il rinvio e compie la frittata facendo fallo da rigore su Moses. Gol di Lukaku.
Schick, il Lipsia non lo riscatta più. Zaniolo, una tribuna “educativa”
IL MESSAGGERO - Per colpa di un affaticamento muscolare Zaniolo non è stato della partita. Subito inquadrato dalle telecamere prima del fischio finale, l’attenzione era tutta su di lui. E’ bastato poco per cancellare il ritorno al gol del Rigamonti visto che contro il Verona Mancini gli ha urlato: “Sei appena entrato, devi darci una mano“, con la consacrazione di Fonseca durante le interviste. Il tecnico ha lavato i panni davanti a tutti dimostrando di non guardare in faccia nessuno ed ecco che è venuto fuori il dolorino al polpaccio per Zaniolo. “Lieve” hanno sottolineato da Trigoria. Capiremo domani pomeriggio, quando ci sarà la lista dei convocati per la Spal, quanto Fonseca abbia voluto preservare il ragazzo. Intanto cambiano le prospettive per Schick. Il Lipsia ha deciso di non riscattarlo nonostante la sua volontà di rimanere in Germania. Il suo futuro potrebbe tingersi di rossonero sponda Milan.
Le rivincite. Fonseca: “Peccato…”. Dzeko e Spinazzola, sgambetti all’Inter
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Niente vittorie contro le prime quattro per la Roma, ma un bel po’ di rammarico si. Senza quel folle errore di Spinazzola la vittoria sarebbe arrivata e avrebbe aiutato la Roma a centrare un bel poker consecutivo di tre punti. “Peccato, ormai pensavamo davvero di avewrcela fatta, di aver portato a casa questa vittoria“, le parole di Fonseca. “Ho visto comunque cose molto positive, la squadra continua nella sua crescita“. Da quando la Roma ha virato con la difesa a tre ha portato a casa 10 punti in 4 partite. Ad illudere è stata la coppia Dzeko-Mkhitaryan. Il secondo ha segnato, il primo ha confezionato un assist nello stretto. Nel bene e nel male il protagonista in casa giallorossa è stato Spinazzola, l’uomo che avrebbe dovuto giocare questa sfida dall’altra parte.
La moviola. Fallo su Latuaro: il VAR vede, Di Bello no
LA GAZZETTA DELLO SPORT - LUSENA - All’Olimpico è ancora maledizione del monitor. Mentre riecheggia la svista di Fabbri in Roma-Parma, Di Bello allo schermo non vede qualcosa di piuttoso evidente. Al 46′ Spinazzola trova il gol del pareggio, ma il VAR Guida decide di mostrare all’arbitro il fallo subito prima da Lautaro da parte di Kolarov. Di Bello non indietreggia davanti alle immagini del colpo sul tallone ricevuto dall’attaccante. Ci sono altre mancanze come Barella impunito per fallo su Veretout al 62′. Il rigore causato da Spinazzola invece è netto ed è stato giusto annullare il gol di Lautaro per fuorigioco.
La Roma frena l’Inter per la corsa scudetto: la Juventus può volare a +8
LA GAZZETTA DELLO SPORT - MASALA - L’Inter strappa un pareggio che significa Champions sicura, però non centra l’obiettivo di portarsi a tre punti dalla Juventus. La Roma ha insistito con la difesa a tre che gli ha permesso di ottenere un filotto di tre vittorie di fila. Fiducia ancora a Mkhitaryan e Pellegrini dietro a Dzeko, mentre Conte investe su Brozovic trequartista. Davanti è carico Sanchez che viene contrato da Ibanez e poi spalleggiato da Kolarov che si aiuta con l’esperienza. Prima occasione per la Roma con Mancini che non deposita a porta vuota dopo uno svarione di Handanovic. Poco dopo il vantaggio nerazzurro con capocciata di de Vrij. Per fortuna della Roma la reazione arriva con Mkhitaryan che entra nell’azione del pareggio. L’armeno serve Dzeko che cede palla a Spinazzola che mette in rete con la complicità di de Vrij. Nella ripresa è sempre Miki a fare colpo grosso con uno scambio fortunato con Dzeko. L’Inter insegue con la girandola dei cambi. Si vede anche Lukaku nel finale quando Spinazzola cerca di gestire una palla dentro l’area di rigore prima del grande pasticcio concendendo un rigore che il belga trasforma spiazzando Pau Lopez.