Le richieste della FIFPro alla Fifa: pausa di metà stagione e gestione dei carichi di lavoro

Con la modifca dei calendari a seguito del Covid-19 e con le gare ravvicinate per permettere la fine dei campionati entro un determinato limite di tempo, si sta percependo un malumore tra i giocatori che vorrebbero delle pause più lunghe per ricaricare le energie. E così la FIFPro, il sindacato mondiale dei calciatori, dopo varie videoconferenze con alcuni giocaori ha presentato alla FIFA delle richieste tramite un comunicato sul proprio sito ufficiale:

"FIFPRO accoglie con favore i passi compiuti verso il recupero del calcio professionistico nelle competizioni nazionali e continentali. Tuttavia, siamo preoccupati che finora le parti interessate non abbiano introdotto misure di salvaguardia per proteggere la salute dei giocatori durante quello che sarà un programma altamente congestionato.
La stagione di una grande percentuale di calciatori di livello d’élite era già stata allungata anche prima della pandemia di Covid-19, con una mancanza di tempo di recupero tra le partite e un riposo mentale e fisico insufficiente tra le stagioni. Ora, dal riavvio, stiamo assistendo a un primo picco di infortuni a causa di un tempo di preparazione insufficiente e di un calendario congestionato.

Comprendiamo che è un compito impegnativo recuperare le partite perse negli ultimi mesi. L’impatto di COVID-19 significa che il programma delle partite sarà ancora più intenso nei prossimi due anni e la risposta deve essere garanzie migliori e innovative per la salute dei giocatori e non l’erosione dei pochi quadri esistenti. È fondamentale che le parti interessate proteggano i giocatori e consentano loro di esibirsi al meglio.

Finora le discussioni sulle riforme del calendario delle partite hanno ignorato la responsabilità di bilanciare le esigenze degli organizzatori della competizione con quelle dei giocatori. Lasciare la gestione del carico di lavoro dei giocatori alle decisioni individuali porterà a conflitti specialmente con gli impegni delle nazionali, un’indebita pressione su di loro per andare oltre ciò che è salutare e, in definitiva, una diminuzione della qualità delle competizioni.

- Sulla base di consigli medici, FIFPRO ha richiesto una pausa fuori stagione da cinque a sei settimane. In questa situazione unica, almeno, i periodi minimi di vacanza concordati contrattualmente devono essere rispettati per le prossime pause. Nella maggior parte dei paesi sono almeno tre settimane. Questo dovrebbe essere seguito da un periodo di preparazione per evitare lesioni. Non è accettabile che l’alterazione dei calendari della concorrenza porti alla pressione di violare questi diritti.

- FIFPRO ha richiesto una pausa obbligatoria di metà stagione tra 10 e 14 giorni . Questo ora diventa più importante che mai durante quello che sarà un programma di partite altamente congestionato per molti giocatori nei prossimi 2-3 anni

- Dovrebbero essere stabiliti i principi di gestione del carico di lavoro individuale per limitare il più possibile calciatori che giocano partite consecutive senza tempi di recupero adeguati. La ricerca ha mostrato un aumento dei tassi di infortuni quando il calendario prevede meno di sei giorni di riposo tra le partite. Questa frequenza di abbinamento sarà la norma nel prossimo periodo, quindi la gestione del carico individuale deve essere regolamentata.

- I consigli di viaggio e i protocolli di salute e sicurezza relativi a Covid-19 si stanno evolvendo in diversi paesi e continueranno ad avere un impatto sul calcio. Sono necessari standard chiari per prevenire qualsiasi pressione indebita o misure disciplinari applicate ai giocatori che potrebbero mettere la propria salute e quella della famiglia al di sopra degli obblighi di gioco. Parallelamente, FIFPRO è fermamente convinto che le recenti modifiche alle regole come l’aumento del numero di sostituzioni dovrebbero essere estese.

Il calcio sta mostrando un processo decisionale innovativo e ora è il momento di armonizzare questo processo tenendo conto della salute del giocatore. Nessuno dovrebbe rischiare la propria salute e sicurezza per raggiungere obiettivi commerciali o sportivi".


Malagò: "Tifosi allo stadio? Bisogna valutare anche in base alla curva epidemiologica"

Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato ai microfoni di RTL 102.5 circa la possibilità di poter rivedere i tifosi in uno stadio di calcio e su come verranno gestiti i contatti tra i giocatori sul terreno di gioco:

"Se è immaginabile un ritorno a breve degli spettatori negli stadi? Non lo so e non lo sa nessuno e non si può fare un discorso uguale per tutti gli sport, all’aperto? Al chiuso? Bisogna valutare la capienza dello spazio, la distanza tra le persone per capire quanta gente poter far entrare, la difficoltà di gestione di un evento dove da una parte hai gli oneri, sanificazione, pulizia, controlli etc. e dall’altra non c’è un beneficio di avere ricavi pieni se non hai il pubblico pieno. Sono valutazioni che devono essere fatte anche in base alla curva epidemiologica. Tutte le dinamiche di sottoporsi con quella cadenza così intensiva e continuativa ai controlli dei tamponi e tutti gli accorgimenti che ci sono impongono già restrizioni e limitazioni a monte oggettivamente molto importanti. È normale che se uno vede un contatto fisico vicino tra due giocatori pensa, ma questo cozza con le normali regole del cittadino, ma il contatto è giustificato perché si ha la certezza, attraverso i controlli fatti a monte, che le persone che vanno in campo e che si abbracciano non siano contagiati, è come se avessero una forma di passaporto".


Uva, vice presidente Uefa: "Tifosi allo stadio? Non ipotizzabile entro agosto"

Dopo Giovanni Malagò anche Michele Uva, vicepresidente Uefa, ha parlato della possibilità di rivedere i tifosi allo stadio. Ma al contrario del presidente del Coni, che lasciava aperti degli spiragli, Uva si è dimostrato molto più negativo e categorico. Queste le sue parole a Radio24:

"Non è ipotizzabile pensare entro agosto ad avere tifosi allo stadio. Viaggiamo sempre monitorando tutto quello che avviene in Europa, molto dipende dai governi nazionali e non deve essere scelta dell’Uefa. Noi con grande responsabilità abbiamo messo al sicuro il sistema calcio e in questo si è dimostrata la Uefa leader in Europa per senso di responsabilità. Senza alcun dubbio è stato un lavoro complesso quello di riportare le squadre in campo, anche perché la situazione europea era variegata. Abbiamo spostato l’Europeo di un anno per dare possibilità ai campionati nazionali di ripartire. Oggi 40 paesi in Europa hanno ripreso il proprio percorso, che però non è normale perché manca la parte meravigliosa, quella degli spettatori".


Fonseca, caccia al quarto posto che salva la Roma

IL MESSAGGERO - CARINA - Friedkin, il bilancio, Pallotta, Petrachi, i conti in rosso, Pedro, i dissidi interni, il mercato. Tutto confermato e ampiamente documentato. E la Roma? Mercoledì la squadra di Fonseca tornerà a giocare, ospitando la Sampdoria, dando così via alla rincorsa al quarto posto. Se l’Atalanta dovesse vincere il recupero con il Sassuolo, Fonseca non dovrebbe recuperare solo 7 punti di svantaggio, in virtù dello scontro diretto, ma anche e soprattutto tenere unito un gruppo pieno di dubbi. Sono tanti i calciatori con le valigie in mano. Il tecnico ha comunque le idee chiare e almeno per adesso andrà avanti senza alcuno stravolgimento tattico e con esperienza. Quindi punterà sul classico 4-2-3-1 e un gruppo di titolari consolidato, con l’unico dubbio relativo al titolare a destra nel tridente offensivo, con il ballottaggio tra Perez e Under, aspettando il rientro di Zaniolo.


A Baldini l’asse con la Premier. E Pedro vuole già finire l’annata

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Pallotta, dopo aver in pratica esautorato Petrachi, è tornato a dare grande fiducia a Baldini, che può contare anche sull’appoggio di De Sanctis. Baldini è l’uomo giusto al posto giusto – Londra -, visto che gran parte del lavoro sarà fatto proprio in asse con l’Inghilterra. Perciò, chiuso l’affare Pedro, che non vorrebbe nemmeno ricominciare la stagione col Chelsea, adesso è il momento delle cessioni di Under e Kluivert, anche con l’aiuto di Raiola e Ramadani. Inoltre grazie al primo si potrebbe mettere in piedi la trattativa per il riscatto di Mkhitaryan, inserendo Kluivert come contropartita a circa 40 milioni. C’è ottimismo anche per il riscatto di Smalling dallo United, anche se i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo.


Fonseca non corre rischi: per la ripartenza sicura ha scelto la Dzeko-band

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Che a Paulo Fonseca piacciano i giocatori espertinon è un mistero. E l’espressa richiesta di avere Pedro in rosa la prossima stagione è l’ennesimo segnale. In attesa dello spagnolo, il tecnico è pronto ad affidarsi ancora alla vecchia guardia per giocarsi un mese e mezzo senza respiro tra campionato ed Europa League. Al centro della Roma come al solito ci sarà capitan Dzeko, tornato a Trigoria dopo lo stop in perfetto peso. Anche Kolarov avrà una maglia da titolare assicurata, anche per la sua incisività nei calci piazzati. A fare la differenza sarà anche la fantasia di giocatori come Mkhitaryan e Pastore. L’armeno ha sempre qualche problemino fisico ma prova a gestirsi, mentre l’argentino non gioca da novembre ed è difficile ci sia dal via. Un altro over 30 pronto a garantire continuità a Fonseca è Smalling, che giocherà titolare in difesa accanto al più giovane Mancini, che se però non riuscirà a recuperare in tempo per la partita contro la Sampdoria, sarà sostituito dall’esperto Fazio.


Da Lo Schiavo ad Andrea Conti, il vivaio continua la rivoluzione

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Con lo sguardo dritto verso il futuro. È questo lo spirito che anima il rinnovamento del settore giovanile della Roma, che avrà presto al vertice degli osservatori Simone Lo Schiavo, che prenderà il posto di Bifulco, passato a fare il d.s. dell’Ascoli. Cambierà anche il team manager della Primavera, Bergamini, mentre resterà alla guida della squadra Alberto De Rossi. Bruno Conti tornerà ad essere responsabile del settore, e presto lo raggiungerà a Trigoria suo figlio Andrea, che ha preso il patentino A da allenatore e dalla prossima stagione guiderà una delle squadre del settore giovanile. Partirà dal basso, con i ragazzi più piccoli, con la speranza, anno dopo anno, di salire di categoria. Ad allenare l’Under 18 sarà Parisi, nell’Under 17 confermato Picarreta e per l’Under 16 il turco Tarnivermis, che, tra gli altri, allenerà anche Christian Totti.


Europa League, Zaniolo ammesso. E arriva Pedro

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Nicolò Zaniolo giocherà la parte finale dell’Europa League. Paulo Fonseca può tirare un sospiro di sollievo: la Uefa ha deciso di riaprire le listedando la possibilità di cambiare tre giocatori in vista delle partite di coppa che verranno recuperate ad agosto. Potrà dunque tornare il numero 22, che sta ultimando il suo recupero. Oltre a lui, il tecnico ritroverà Zappacosta anche in Europa. Nel frattempo sul fronte mercato dall’Inghilterra filtra la conferma che i giallorossi abbiano trovato l’accordo per due anni a circa tre milioni di euro a stagione con Pedro. Proprio per questo motivo lo spagnolo avrebbe rifiutato il rinnovo per gli ultimi due mesi di stagione con il Chelsea.


Roma, i tifosi aspettano una mossa di Friedkin

CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - Bocche cucite a Houston. Anche perché c’è già chi parla. Il Dan Friedkin Group non ha commentato l’intervista “home made” che il presidente della Roma, James Pallotta, ha rilasciato al sito ufficiale del suo club. Per la prima volta, con chiarezza mai espressa prima, il bostoniano ha passato la mano: “Sto invecchiando e penso al futuro: vorrei lasciare la Roma in mani solide, a qualcuno che sia una buona guida e le permetta di poter competere come a tutti noi piacerebbe“. Pallotta ha anche tirato “bordate” a Friedkin, ma a qualcuno è sembrata una specie di riapertura. Friedkin infatti adesso sarebbe disposto a pagare “cash upfront“, ovvero tutto e subito. Non toccherebbe il quantum, la somma, ma il quando.


Zaniolo pronto per l’Europa

IL TEMPO - BIAFORA -  I giri del suo motore stanno aumentando vertiginosamente e a breveNicolò Zaniolo sarà pronto a sprigionare il suo talento e la sua forza fisica sulla fascia destra dell’attacco della Roma. Il talento di Massa ha superato la piccola operazione al naso e scalpita per riaggregarsi al gruppo guidato da Fonseca: «Ancora due o tre settimane e torno con la squadra. Sto bene, mi sono operato e respiro meglio». La vera buona notizia per Zaniolo – descritto come euforico e carico nelle ultime ore – è però l’apertura arrivata dalla Uefa sulla possibilità di registrare tre nuovi giocatori (già presenti in rosa a febbraio) nella lista per l’Europa League, una vera e propria manna dal cielo per la Roma e per il ragazzo. I giallorossi lo avevano sostituito dopo il grave infortunio, ma ora sono pronti ad inserirlo nuovamente (spera anche Zappacosta) e ad averlo a disposizione per il match con il Siviglia, che sarà giocato in un campo neutro da stabilire il 5 o il 6 agosto.


La Roma indosserà sulla maglia la patch Black Lives Matter fino al termine della stagione

I giocatori dell’AS Roma scenderanno in campo con un importante messaggio contro il razzismo sulle maglie da gioco a partire dal primo impegno di Serie A fissato per il 24 giugno.

La squadra indosserà una patch speciale sulla manica sinistra con le parole “Black Lives Matter” unite ad “ASSIEME”, il nome della campagna lanciata dal Club per le attività di Roma Cares durante la crisi da Covid- 19.

A partire da Roma-Sampdoria, in programma mercoledì alle 21:45, la squadra giocherà con la speciale patch per un totale di 12 partite di campionato, l’ultima delle quali sarà a Torino contro la Juventus.

L’iniziativa è stata concepita per dare voce al movimento Black Lives Matter, che ha avuto risalto a livello mondiale dopo l’uccisione di George Floyd a Minneapolis, negli Stati Uniti, da parte della polizia.

La morte di Floyd, assieme a quelle di Ahmaud Arbery e Breonna Taylor avvenute in precedenza, ha scatenato proteste in tutto il mondo, con centinaia di migliaia di persone che hanno marciato a sostegno della campagna Black Lives Matter.

La protesta ha preso piede in diverse città del mondo, inclusa Roma, dove il 7 giugno si è tenuta a Piazza del Popolo una manifestazione.

 

A inizio mese, l’allenatore della Roma Paulo Fonseca e i suoi giocatori si sono inginocchiati prima di un allenamento a Trigoria, al fine di mostrare il loro sostegno alla causa Black Lives Matter, supportata da molti calciatori giallorossi attraverso dei post sui propri profili social.

Come squadra di calcio ci impegniamo al 100% nella lotta al razzismo in tutte le sue forme”, ha affermato Paul Rogers, Head of Strategy della AS Roma. “Con l’incredibile piattaforma globale che abbiamo a disposizione, siamo tenuti a inviare un messaggio forte e chiaro, come “Black Lives Matter”. In tutto il mondo è stato sottolineato come non sia più sufficiente non essere razzisti: bisogna essere antirazzisti. Serve molto di più che una patch sulla maglia per dare un contributo significativo alla lotta mondiale contro il razzismo sistemico, ne siamo consapevoli. Ma riteniamo che questa sia un’opportunità da cogliere tempestivamente, al fine di inviare un messaggio importante a milioni di telespettatori in tutto il mondo”.

Il Club metterà all’asta le maglie indossate dalla squadra con la patch Black Lives Matter/ASSIEME provenienti da ciascuna delle 12 partite, con l’obiettivo di raccogliere fondi per diverse associazioni in prima linea contro il razzismo e per Roma Cares, al fine di aiutare a sviluppare nuove iniziative contro il razzismo organizzate dalla Società e che coinvolgeranno i bambini in Italia.

A luglio Roma Cares lancerà un nuovo workshop mensile contro il razzismo, per educare i giovani della Capitale sul tema del razzismo e aiutarli a comprendere come indirizzare attivamente i loro coetanei a un comportamento antirazzista.

Il Club ha anche creato una pagina web con una serie di contenuti per aiutare i fan a comprendere meglio la i problemi legati al razzismo e approfondire cosa significa essere antirazzisti, attraverso una serie di articoli, libri da leggere, oltre a video, film e documentari sull’argomento.


Uefa, fissata per il 5 ottobre la data di chiusura del calciomercato (foto)

La Uefa, tramite il proprio profilo Twitter, ha comunicato la data ultima per la registrazione dei giocatori alle competizioni europee 2020/21.
Il Comitato Esecutivo ha deciso che si potranno registrare i giocatori entro e non oltre il 6 ottobre 2020, un giorno dopo la chiusura del caliomercato internazionale, così da omolagre tutte le leghe e le federazioni.