Svilar a La Repubblica: "Mai pensato di lasciare la Roma. Gasp? Vede il gioco come pochi"

LA REPUBBLICA

Mile Svilar, portiere della Roma, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e tra i vari temi trattati si è soffermato sulla sua avventura in giallorosso e sul nuovo ciclo con Gian Piero Gasperini in panchina. Ecco le sue parole.

Ha mai pensato di mollare?
«Mai. È stato difficile non portare il calcio a casa, ma la mia famiglia mi ha aiutato molto. Ho lavorato tanto sul fisico e su aspetti che chi gioca ogni tre giorni non può curare. Sapevo che sarebbe arrivata la mia occasione».

A dargliela è stata la Roma. Anche se con Mourinho non ha trovato spazio.
«Quando sono arrivato, non mi aspettavo di giocare. Sapevo che sarei stato il secondo. Ma rivivere una situazione del genere, anche con gerarchie chiare, è stato duro».

Poi con De Rossi cosa è successo?
«Dopo l'esordio di San Siro con Mourinho, De Rossi alla prima partita rimette Rui Patricio titolare. Ma qualche ora prima della partita mi chiama. Stiamo cinque minuti al telefono: 'Metto Rui perché è più esperto, ma arriverà presto il tuo momento'. In questi casi non ti aspetti mai che accada subito, invece ha mantenuto la parola».

Una rarità?
«Nessun allenatore mi ha mai spiegato perché non giocassi prima. Neanche Mourinho, Magari il preparatore dei portieri, ma il mister mai. Poi è arrivato Daniele».

Ora è il meno battuto d'Europa. Ci sono commentatori che la indicano come il migliore della A.
«Non ci penso. Un'etichetta del genere ti può far perdere concentrazione. Non mi piace, anche quando sento parlare di percentuali e statistiche».

Cosa vi chiede Gasperini ora?
«La massima concentrazione. Lui è abbastanza... non dico furbo, ma uno che sa come gestire la partita. Se stiamo vincendo, lui alza la soglia dell'attenzione. Sempre».

Che allenatore é?
«Tiene di più agli allenamenti tra tutti quelli che ho avuto fino adesso. Poi la parte tattica... legge il gioco come pochi».

A Bergamo tanti giocatori dicevano che la partita della domenica serviva a riposarsi.
«Io non corro come gli altri... Ma quando vedo i miei compagni capisco che non deve essere facile».

In estate, prima di arrivare al rinnovo con la Roma, si è mai sentito lontano dalla Capitale?
«Nelle trattative ci sono momenti difficili. Momenti in cui si dice qualcosa che non si pensa, da entrambe le parti. Però no, non ho mai pensato di lasciare la Roma».

Ora ha 26 anni e l'Olimpico le ha già dedicato un coro.
«È un omaggio speciale, mi dicono che non succedeva da tanto. Quando la gente ti vuole bene, ti dà una motivazione in più».


Il ministro della difesa: la certezza è Ndicka

Ndicka mercoledì sarà a Roma: a lui il comando del reparto difensivo.

L'ivoriano sarà però indisponibile da dicembre per la Coppa d'Africa. Gasperini sta lavorando su Ziolkowski.

Fonte - corsport


Per Celik si apre la possibilità del rinnovo del contratto

Come scrive Il Corriere della Sera, Massara starebbe pensando al rinnovo del contratto di Celik. Il suo accordo scadrà a giugno e l'attuale ingaggio, 1.7 milioni netti più bonus fino a un massimo di 2, è ampiamente sostenibile per i conti giallorossi, reso ancora più morbido grazie al Decreto Crescita. Il tutto, ovviamente, unito al rendimento del difensore, a segno con la sua Nazionale nella vittoria in Bulgaria. Anche con Montella, Celik è uno dei perni: 56 apparizioni complessive con la Turchia e 3 gol, con il 2° posto che vale i playoff Mondiali ormai quasi in tasca dietro l'imbattibile Spagna.


Sfatala

Inizia la settimana che porta alla sfida di vertice contro l’Inter, che non battiamo all’Olimpico dal 2016. Per Gasperini, che li ha allenati, 10 ko e 5 pari negli ultimi 15 incroci. Non li batte dal 2018 e viene da ben otto sconfitte di fila. Nonostante l’avversario ostico, però, questa Roma ha il dovere di crederci.

Fonte - ilromanista


Recupera e si ricarica: Wesley punta l'Inter

L'esterno destro gioca da gennaio: in questa settimana si è riposato.

Una botta presa con la Fiorentina gli ha permesso di restare nella Capitale e rimettersi a nuovo e ricaricarsi.

Fonte - corsport 


Gasp blinda la Roma

Solo 13 le reti subite nel 2025: nessuno ha fatto meglio nei top 5 campionati europei.

Il primato in classifica in questo avvio di stagione dipende soprattutto dall'ottima fase difensiva. Ora il tecnico pretende di più anche in attacco. Le due fasi possono essere eseguite allo stesso modo e senza preclusioni.

Fonte - corsport


Spalletti al Festival dello Sport di Trento: "Gasp si è inserito in modo corretto"

Luciano Spalletti si racconta al Festival dello Sport di Trento: “Mai litigato con Totti. All’inizio i romanisti non mi volevano, la pressione a Roma la senti tutta la settimana. Ora Gasperini si è inserito nella maniera corretta, manca qualcosa alla squadra ma lui deve essere bravo ad inventarsi qualcosa".


Carica Pisilli, una doppietta anche per Gasp

Grande prestazione con l'Under21.

I due gol realizzati contro la Svezia e l'ottima gara lanciano Pisilli che cerca spazio anche nella Roma.

Fonte - corsport


Insuperabile Svilar, oltre le previsioni

Il portiere è sempre più protagonista con 2.5 parate a gara.

Secondo l'indice PSxG in campionato Svilar avrebbe dovuto subire 4 gol ma ha dimezzato le reti al passivo.

Fonte - corsport


Grande contro le grandi mentre Roma-Inter è vicinissima al sold out

Nell'anno solare la Roma ha giocato 12 big-match. 7 vittorie, 4 pareggi e solamente una sconfitta contro l'Atalanta.

Tre derby: due vinti e un pari. Con la Fiorentina due successi su due. Un trionfo con l'Inter. Col Bologna due partite in pareggio nello scorso anno e una vittoria all'esordio quest'anno.

La supersfida di sabato ha superato già la soglia dei 64 mila tagliandi venduti mentre continua la lotta del club al secondary ticketing. A settembre oltre 300 diffide a mal intenzionati.

Fonte - ilromanista


Il prof Gasp a lavoro su Dovbyk

Il centravanti ucraino sta migliorando con gli insegnamenti del tecnico.

Più carichi di lavoro atletici e maggiore sostegno dei compagni. Dovbyk sente la fiducia del club. Ferguson dietro nelle gerarchie, ha bisogno di crescere.

Fonte - corsport


Il ruggito di Leon

Sono trascorsi cinquanta giorni dalla lesione miotendinea subita nel primo allenamento. Adesso Bailey si sente pronto a tornare in gruppo per sognare la convocazione contro l'Inter all'Olimpico.

Il giamaicano non sente più dolore e sta lavorando sul campo anche con il pallone. La carica del padre: "Darà il massimo e porterà il club a livelli incredibili".

Fonte - corsport