Chance Baldanzi tra campo e futuro

Gasperini studia un attacco leggero e Tommaso Baldanzi si candida dal 1’ con Pellegrini e Soulè. Da esubero a possibile protagonista, la ruota può girare. A Cremona sarà osservato speciale, perchè la Cremonese lo valuta in prestito per gennaio. Escluso in lista Uefa, il 35 giallorosso però è piaciuto al tecnico quando è entrato.

Fonte - ilromanista 


Fabio Caressa di Sky Sport: "Credo che la Roma sia stata un po' sottovalutata"

Le parole di Fabio Caressa a SkySport: "Da un certo punto di vista penso che Gasperini sia contento che la Roma sia lì a fari spenti. Però ormai è passato abbastanza tempo per fare delle considerazioni: la Roma è meno forte di altre squadre che lottano per il titolo, ma sta iniziando a convincere che li ci può stare. Se riesce a trovare continuità in attacco puó restare in alto. Tutti dicono che le squadre di Gasperini hanno dei cali, ma attenzione, di solito partono piano, mentre questa è partita forte. A febbraio-marzo le squadre di Gasperini diventano quasi ingiocabili. Vediamo come andrà, ma credo che la Roma sia stata un po' sottovalutata"

Già pronte le divise della prossima stagione con un occhio al passato

Come anticipato dal sito FootyHeadlines dalla prossima stagione ci sarà il ritorno al vecchio stemma. Alcuni ulteriori dettagli sui nuovi kit sono stati svelati dalla redazione de Il Romanista.
La prima divisa sarà rossa con le tre strisce dell'Adidas sulle maniche gialle. La seconda, invece, bianca con una fascia giallorossa e il simbolo vintage del marchio tedesco (il famoso trifoglio). La terza sarà di colore nero. La vendita inizierà dal prossimo giugno.

Abel Balbo: "Roma è la mia città. La squadra è prima senza un vero centravanti"

L'ex centravanti giallorosso Abel Balbo al Messaggero Veneto: "Credo che il calcio sia davvero cambiato dai miei tempi. Ormai è un fenomeno globale, calciatori di una nazionale come la Norvegia, che ha vinto il girone degli azzurri, sono abituati a grandi palcoscenici come la Premier, la Champions. Insomma, non basta una maglia gloriosa come quella dell’Italia a spaventare avversarie meno blasonate. Devi giocartela con tutte. In più qui c’è più di qualche problema alla base: nei settori giovanili non si lavora per far crescere i giovani, ma per vincere. Mi piacerebbe tornare ad allenare in Italia dopo le esperienze che ho avuto anni fa a Treviso e ad Arezzo. La famiglia ormai risiede qui in Italia, Roma è la mia città, Il calcio in Italia? Ha perso terreno in termini di qualità. Prendete la Roma: è prima in classifica, meritatamente, senza un vero centravanti. Sarebbe stato inimmaginabile 25 anni fa".

We have a dream

Soulé fa da eco a Gasperini: «Lavoriamo per rimanere lì in alto tanto tempo. I risultati non sono casuali. Sogno come tutta la squadra». Da Cremona riparte la nostra corsa. Consapevoli e forti.

Ieri la ripresa a Trigoria. Ferguson è tornato a lavorare in gruppo, Bailey ancora no. Torna a popolarsi il Fulvio Bernardini, ogg il rientro degli ultimi nazionali del Gasp.

Fonte - ilromanista


Francesco Totti: "Napoli, Inter e Milan favorite. La Roma è prima senza giocare alla Gasperini"

Francesco Totti, in occasione del Grand Slam Padel Show, ha parlato ai microfoni di DAZN.

Di seguito le dichiarazioni della bandiera giallorossa. 

Nico Paz, Yildiz e Soulé: chi preferisci?
“Sono tre giocatori totalmente diversi, anche se secondo me i numeri 10 sono altri. In questo contesto quello che mi intriga più di tutti è Nico Paz. L’ho visto contro la Juventus e ha fatto delle giocate mostruose, è maturo e responsabile. Devo dimostrare tanto, ma quando c’è fa la differenza”.

Chi è favorita per lo scudetto?
“Quest’anno ci sono soprattutto tre squadre: Napoli, Inter e Milan, che lotteranno fino alla fine per vincere il titolo. Ho rivalutato il Milan perché, giocando una volta a settimana, ha più tempo per recuperare e organizzare. In più i rossoneri hanno un grande allenatore come Allegri, il quale riesce a gestire tutto quanto”.

Come hai visto Gattuso in Nazionale?
“E’ partito con il piede giusto, ma finora non ha fatto nulla. L’obiettivo primario è partecipare al Mondiale”.

Abbiamo chance?
“Speriamo che l’Italia possa fare grandi partite ai playoff. Tutti gli italiani sperano di vedere l’Italia al Mondiale”.

Tu ci hai regalato qualche gioia al Mondiale…
“Non solo io. Bisognerebbe ricreare quel contesto, ma è difficile. Con la tranquillità e la dedizione si può fare bene”.

Ti sta convincendo il lavoro di Gasperini? Soulé e Dybala possono giocare insieme?
“Il lavoro di Gasperini ancora non si è visto. Non parlo da tifoso ma da addetto ai lavori. Non sto vedendo quello che ho visto all’Atalanta, ora ha giocatori diversi. Ma se questo è l’effetto Gasperini ben venga, dato che siamo primi senza vedere il vero Gasperini. Quando arriverà vuol dire che partiremo alla grande. Dybala-Soulé? Bella coppia, possono giocare insieme”.


Soulè a Sport Mediaset: "Voglio stare a lungo qui. Siamo una famiglia. Gasp ti migliora"

Matias Soulé ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sportmediaset.

Di seguito le sue dichiarazioni dell’attaccante argentino. 

“Mi trovo benissimo qui, sono molto felice della città, della gente, di Roma. L’anno scorso non è iniziato bene, ma ho rimediato. Sogno di stare in questo club a lungo. Speriamo che succeda”.

Stagione iniziata alla grande.

“Provo a dare il massimo in ogni partita per aiutare i miei compagni, non solo con gol e assist, ma facendo quello che chiede Gasperini. Penso sia fondamentale. Viene prima la squadra. Siamo una famiglia, lottiamo per gli obiettivi comuni”.

Soulé su Gasperini.

“Mi ha cambiato e migliorato in tutto, è un grandissimo allenatore, con una mentalità vincente. Ti trasmette subito quello che vuole. A me piace che con lui si gioca a calcio, si ha la palla, si pressa in avanti. Chi gioca in attacco è il primo difensore per recuperare il possesso e aiutare la squadra a salire rubando palla agli avversari nella loro metà campo. Questo è il suo marchio di fabbrica. Mi trovo molto bene in mezzo al campo, trequartista o esterno. Ho libertà e mi trovo benissimo”.

Soulé sul primato in classifica.

“I punti in classifica che abbiamo li abbiamo guadagnati, ma dobbiamo pensare per partita per partita. Questo è solo l’inizio, la stagione è molto lunga. Continuando su questa strada possiamo ambire a restare in alto, a essere lì, a essere competitivi come vogliamo noi e la nostra gente. Dobbiamo migliorare in settimana, pensare a un match per volta e poi vedremo dove saremo arrivati”.

Soulé sullo scudetto.

“Restiamo tranquilli, è molto presto per parlarne. Tutti lo sognano: io, la squadra, la gente, ma è presto. Pensiamo a fare il massimo. Ora la testa è alla prossima partita in trasferta con la Cremonese. Non sarà semplice, ma siamo carichi”.

La mancata convocazione con l’Argentina.

“Resto sereno. Spero arrivi come un premio a come mi sto esprimendo con la Roma. E sulla Roma resto concentrato. Sono un po’ deluso ma tranquillo. Arriverà il momento se continuerò a fare bene con la Roma. Il Mondiale si avvicina, ma non posso che continuare a lavorare, a essere decisivo in ogni partita affinché la convocazione sia una naturale conseguenza. L’Italia? No. La scelta dell’Argentina non è in discussione. Sono argentino e vorrei giocare per la mia nazionale”.

Soulé sulla coesistenza con Dybala.

“Non ne parliamo, se non per dinamiche di campo, prima della partita. Giochiamo insieme alla playstation quando non siamo al campo, lo sento tutti i giorni. Sarebbe importante recuperarlo il prima possibile. Alza il livello di qualità, di tutto.

Potresti essere la Joyita? ”Spero di aver fatto la sua carriera, tra qualche anno. Ogni giorno che passa siamo tutti più uniti. Vogliamo essere famiglia e ogni giorno che passa lo siamo sempre di più”.

Soulé ha concluso.

“Ranieri ci ha dato fiducia e ci ha unito. Ne avevamo bisogno in quel momento. Abbiamo poi seguito Gasperini dando continuità al lavoro svolto con Ranieri. Dal 2025 abbiamo fatto grandissimi cose, ma non conta la classifica dell’anno solare. Continuando su questa strada possiamo arrivare in alto. E noi vogliamo arrivare il più in alto possibile. Il gol al Parma su punizione e a giro alla Lazio sono quelli a cui sono più legato. La ciliegina sulla torta sarebbe vincere qualcosa con la Roma”.


Sabatini a Il Tempo: "Roma in testa? Merito di Gasperini. Dybala? È necessario che stia bene"

Walter Sabatini ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Tempo. L’ex direttore sportivo della Roma ha parlato della situazione della squadra di Gasperini, al momento in vetta alla classifica di Serie A insieme all’Inter. Ecco le sue parole.
La Roma è in testa insieme all’Inter. Casualità o merito?
"Esclusivamente merito dell’allenatore, perché si vedono le caratteristiche che lo hanno contraddistinto negli anni, ma anche dei calciatori. Ci sono tutti i segnali di una squadra forte. La Roma sta crescendo e tutto questo fa pensare a qualcosa di magico. Voglio citare Mancini perché sta giocando alla grande, in maniera pulita. Contro la Moldavia ha fatto un gol che solo il grande Pierino Prati poteva pensare".
La sorprende vedere una squadra già così vicina alle idee di Gasperini?
"Sapevo che sarebbe riuscito a dare un indirizzo alla squadra, ma non così presto. Non mi sorprende, però, perché vedo la feroce applicazione dei calciatori e questo è un merito di Gasperini. Vuol dire che è convincente e che si fa seguire dal gruppo. Questa è una notizia fantastica per tutti i tifosi della Roma e per il club stesso, perché il prestigio e il brand sono l’unico modo di sopravvivere. Senza risultati si muore".
Come si può risolvere il problema del gol?
"Non prendendoli, perché così puoi anche permetterti di farne pochi. In Serie A si segna meno perché sono evolute le difese da un punto di vista tattico. La Roma dà l’impressione di non lasciarsi neanche sfiorare dalla pericolosità degli avversari. Il problema sarà risolto con il lavoro della squadra. Dovrà funzionare meglio l’intero reparto, con il sostegno dei centrocampisti. Peccato per Dovbyk, stava dando segnali molto importanti ultimamente. Si parla tanto delle sue difficoltà tecniche, ma non ci dimentichiamo ciò che succede nella sua patria, la patria della sua famiglia. È molto preoccupato e fatica a conservare la serenità. Mi piacerebbe che il pubblico della Roma, capace di fare queste cose, fosse molto più generoso e lo accogliesse sempre con un’ovazione per sostenerlo".
Il mercato di gennaio può offrire qualcosa di interessante? Lei, ad esempio, prese Nainggolan, El Shaarawy, Perotti…
"Ricky farà quello che il mercato gli consentirà e anche un pochino di più. Un attaccante ti può aiutare, ma non risolve da solo il problema del gol. Ci deve pensare la squadra nel suo complesso, come sta facendo. Poi, una partita vinta per 3-2 non è diversa dalla partita vinta per 1-0. Anzi, quella vinta 1-0 è la perfezione. Liedholm diceva addirittura che il risultato perfetto era 0-0 e non è un’osservazione estemporanea perché, quando si fanno i gol, ci sono sempre errori alla base, escludendo le prodezze".
Lo scudetto è un sogno o ci si può pensare realmente?
"Nella Roma vedo miglioramenti di partita in partita. Se continua questo percorso, certamente può aspirare a qualsiasi cosa. D’altronde, lottando per la Champions League è inevitabile o quasi scontato che lotti anche per lo scudetto. Se lotti per il quarto posto devi vincere le partite e vincendole ti avvicini anche a quello che hai definito un sogno".
Pellegrini resterà alla Roma?
"A Roma le questioni legate a valutazioni o pensieri sui giocatori sono cangianti, cambiano in maniera a volte imprevedibile. Pellegrini sta rendendo molto bene adesso ed è evidente che lo scenario cambia. Intorno a lui c’era tanta diffidenza e lui l’ha combattuta nell’unica maniera in cui un giocatore può combattere. Non con le parole, ma con le azioni in campo".
E Dybala?
"La Roma si potrebbe permettere un Dybala sano perché con lui in campo si è vista la differenza. Però bisogna mettere bene a fuoco la questione della recidività degli infortuni. È un calciatore di spessore nettamente superiore alla media ed è il campione della Roma. Tutte le squadre che vogliono vincere hanno bisogno di un eroe. La Roma ha avuto Falcao, nella Juventus era Platini, nel Napoli era Maradona. C’è l’assoluta necessità che Dybala stia bene".

Sebino Nela a Il Giornale: "Gasperini una certezza. Zirkzee? Perfetto per la Roma"

Sebino Nela, leggendario difensore della Roma, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano Il Giornale e tra i vari temi trattati si è soffermato sul rendimento della squadra giallorossa e sul lavoro di Gian Piero Gasperini. Ecco le sue dichiarazioni.
Il segreto del primato della Roma si chiama Gian Piero Gasperini?
«Assolutamente sì. Gasp è una certezza. Lo ritengo un tecnico di altissimo livello e uno dei migliori d’Europa: la Roma adesso è molto solida dietro, anche se non ancora gasperiniana nello stile di gioco offensivo. È stato bravo a rivitalizzare giocatori come Celik, Cristante e Pellegrini, che in estate erano fuori dal progetto e ora sono titolari fissi».
Manca solo un grande bomber ai giallorossi per essere da Scudetto?
«Zirkzee sarebbe perfetto per la Roma. Ha qualità e saprebbe dialogare bene con gli altri compagni, in più conosce già il nostro campionato. In prestito sarebbe una bella occasione da cogliere».
Tra l’altro quest’anno il problema del gol attanaglia un po’ tutte le big. Come mai?
«Sono spariti i centravanti classici. A parte Vlahovic, gli altri attaccanti della Juve faticano e la mancanza di un bomber di alto livello l’ha pagata pure il Milan, oltre alla Roma. Senza l’Inter che ha Lautaro e Thuram, che però contro il Lucca non sono la stessa cosa. Basta guardare la classifica marcatori: il capocannoniere è Orsolini che fa l’esterno. Credo che la dico lunga sulla crisi dei nostri goleador».
Chi è il Nela della Roma attuale?
«Come temperamento, leadership e attaccamento alla maglia mi piace molto Gianluca Mancini, anche se a livello di ruolo siamo molto diversi. Mi sarebbe piaciuto far parte del calcio di oggi: come quinto a sinistra mi sarei divertito molto».

Ferguson ora o mai più

Gasperini cerca risposte su Ferguson. Evan avrà spazio da Cremona in poi. Ha tifato per i suoi compagni irlandesi da Roma, domenica può guidare l'attacco.

Nel pomeriggio la ripresa allenamenti a Trigoria. Gasp ritrova anche Bailey.

Fonte - ilromanista


Si scalda la pista di un possibile scambio Frendrup-Pisilli per gennaio

Si scalda un possibile asse di mercato tra Roma e Genoa, uno scambio di prestiti con protagonisti Pisilli e Frendrup.
Il 21enne centrocampista di Casal Palocco con Gasperini sta trovando poco spazio mentre con la maglia dell'Italia U21 viene impiegato con continuità e a De Rossi piace tanto. A Gasp, invece, un lavoratore instancabile come Frendrup farebbe sicuramente comodo.
Fonte: La Repubblica-ed. Genova

Il lungo viaggio

Niente pause da qui a fine marzo: nei prossimi 4 mesi la Roma giocherà dalle 24 alle 30 partite, a seconda di come andranno le cose in Coppa Italia e in Europa. Dalla Cremonese al Lecce, l’obiettivo sarà sempre quello di continuare a coltivare il sogno.

Fonte - ilromanista