Collina: "Il calcio è uno sport fatto di contatti, impossibile impedirli"

Pierluigi Collina, ex arbitro di livello mondiale ed oggi Presidente della Commissione Arbitri della FIFA, ha rilasciato una lunga intervista per il Corriere della Sera in cui ha parlato della situazione del calcio italiano e delle tecnologie e regolamenti nuovi che caratterizzeranno la ripresa del campionato:

Tante polemiche sul fatto che non si dovrà più protestare. Cosa cambia?
"Non lo si poteva fare neppure prima se è per questo. Speriamo sia un cambiamento positivo che il Covid-19 ci lascerà in eredità. Ma come per altre situazioni, ad esempio esultare abbracciandosi dopo un gol, si tratta più di un messaggio da dare all’esterno che evitare un rischio reale. Il calcio è uno sport fatto di contatti, impossibile impedirli. Tutti i protagonisti della partita saranno soggetti a rigidi controlli e questo speriamo sia sufficiente".

Arrivano nuove regole: quali le insidie?
"Non sono modifiche vere e proprie, piuttosto chiarimenti. Sul fallo di mano è stata definita la linea di confine tra braccio e spalla. Penso sia applicabile da subito. Anche l’immediatezza del gol segnato o dell’occasione da rete creata dopo un fallo di mano dell’attaccante è definita meglio".

Qual è il margine di errore su gol-non-gol e sul fuorigioco della Var?
"Per la Goal line technology si parla di millimetri. Nella Var interviene la componente umana e quindi c’è un margine di errore. Se le immagini mostrano qualcosa di certo (fuorigioco, fallo dentro o fuori area) vanno usate, altrimenti vale la decisione del campo".

Il calcio ha molte regole che si prestano all’interpretazione. Non crede?
"Le regole hanno una derivazione britannica e da sempre molto è lasciato all’interpretazione soggettiva. Questo può dar luogo a una mancanza di uniformità. Da un lato occorre avere regole più chiare e dall’altro lavorare con gli arbitri per avere maggiore omogeneità di giudizio".


Dellas: "Alla Roma si percepisce l'assenza di mentalità. La piazza ha bisogno di successi"

Traianos Dellas, ex diefensore della Roma dal 2002 al 2005, ha parlato della squadra giallorossa ai microfoni di Radio Musica Television:

Sulla ripresa...
"Questa è una situazione inedita, mantenendo alta l’attenzione la vita deve riprendere. In Italia oltre al fattore economico il calcio suscita tante emozioni, bisogna guardare avanti".

Sulla Roma...
"Guardando da lontano vedo che alla Roma manca qualcosa, si percepisce l’assenza di mentalità e di una bandiera. Gli addii di Totti e De Rossi hanno inciso molto. L’allenatore non è determinante al 100%, anche quest’anno manca qualcosa per poter vincere qualche trofeo. Una piazza come Roma ha bisogno di successi".

Sulla sua esperienza in giallorosso...
"I miei ricordi alla Roma sono bellissimi, ho giocato 3 anni al massimo delle mie possibilità. Sono stato nel periodo successivo alla vittoria dello scudetto, mi è stato dato tanto amore e questo contesto mi ha fatto crescere tanto come giocatore. Mi sono confrontato con grandi campioni e conosciuto tante persone, dopo Euro 2004 ho rifiutato diverse offerte per rimanere a Roma".


Spadafora, Ministro dello Sport: "Condanno senza appello gli scontri di ieri. Nessuno spazio al tifo violento"

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha commentato sul proprio profilo Facebook gli avvenimenti di ieri al Circo Massimo tra Ultras e Forza Nuova:

"Condanno fermamente e senza appello gli scontri di ieri al Circo Massimo, animati da Forza Nuova ed alcune frange estremiste dei gruppi ultras. Devastare città, aggredire giornalisti e forze dell’ordine, lanciare insulti e minacce antisemite è quanto di più lontano possa esserci dai valori dello Sport e dalla passione calcistica. Non basta però la condanna: le formazioni neofasciste nel nostro Paese vanno sciolte, le sedi come Casa Pound liberate e restituite alla cittadinanza. Sono certo che il Questore saprà indicare le sanzioni più dure per chi si è reso protagonista di questa barbarie. Aggiungo che il tifo violento, non avrà nessuno spazio alla riapertura, speriamo presto, degli stadi del nostro Paese: sono già allo studio strumenti avanzati e sanzioni ancor più severe. Ieri abbiamo avuto anche un’altra conferma: le persone che propagano odio e violenza sono talmente accecate e scarsamente intelligenti che finiscono anche per picchiarsi tra loro".


La Roma respinge i vari assalti per Zaniolo

Nicolò Zaniolo, nonostante l'infortunio ancora da smaltire, è sempre più richiesto dai grandi club.
Come riferisce La Repubblica l'Inter ha provato a riportare Zaniolo in nerazzurro propronendo alla Roma Nainggolan più soldi. Uno scambio che la Roma ha bocciato.
Così come sono stati rifiutati gli assalti di Juventus (scambio con Bernardeschi e Romero più conguaglio), Tottenham e Manchester United.


Fonseca: "Sogno di vincere trofei importanti. La Roma è il cuore della città"

VIRGINIA RIFILATO - Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Roma TV che verrà trasmessa domani. Questa un'anticipazione ed una sintesi delle sue parole, curate da InsideRoma:

Hai realizzato i tuoi sogni?
"Ho sempre avuto la fortuna di essere ciò che desideravo. Da ragazzo sognavo di essere calciatore e lo sono stato, poi ho sognato di fare l’allenatore e lo sono diventato, sognavo di allenare un grande club europeo e lo alleno. A livello professionale mi sento molto realizzato. Adesso sogno di vincere trofei importanti, la Champions League o il campionato, uno dei principali campionati europei, come quello italiano. Più in generale sogno di essere felice ogni giorno, vivere la vita in modo tranquillo. Per me la felicità è essere felici anche fuori dal mondo del calcio”.

Come hai vissuto l'emergenza Coronavirus?
"Prima di tutto con molta tristezza per chi è scomparso e chi ha perso qualcuno, poi con apprensione per tutti noi, abbiamo affrontato qualcosa di sconosciuto e che non eravamo capaci di controllare. Ho vissuto questo periodo anche con positività. Lasciami dire che, per quanto mi riguarda e senza essere banale, ho vissuto il periodo con la mia famiglia. È un periodo certamente tragico che supereremo prima o poi ma è un periodo che ci può insegnare molto. La verità è da questo periodo dobbiamo imparare cio che è veramente importante nella nostra vita".

Le iniziative della Roma?
"È stata un'esperienza molto gratificante, in questo momento tragico la Roma ha trovato diversi modi di aiutare le persone. È la prova che la Roma non è solo un club come dice l'inno: la Roma è il cuore della città. Sono stato orgoglioso di ciò che ha fatto la Roma e di averne fatto parte". 

Cosa è cambiato alla ripresa degli allenamenti?
"Tante cose, dalla preparazione al modo di vivere lo spogliatoio, così importante per noi. È tutto diverso. La Roma è stata veramente esemplare in questa situazione, seguendo tutte le indicazioni del protocollo, dalla divisione nelle rispettive stanze al mangiare separati, praticamente stiamo insieme solo in campo per allenarci, si fa attenzione a tutto. Immagina cosa vuol dire non abbracciarsi durante una partita, sono cose che in certi momenti ti rafforzano, hanno un'importanza emotiva. Tutto questo non ci sarà, sono curioso di vivere questo momento di maggiore distanza, una distanza che è difficile mantenere nel calcio, è molto difficile non avere contatti, non abbracciarsi, non festeggiare insieme, non complimentarsi con avversari o arbitri. Mi è già capitato di giocare senza pubblico, è terribile non avere i tifosi, è una cosa che cambia una partita, la rende più triste e meno emotiva, a maggior ragione qui a Roma, dove c'è la Curva Sud che ci sostiene in modo così caloroso, dando un sostegno importante alla squadra. Non potremo contare sulla forza che ci danno nei momenti complicati, ovviamente sarà difficile vivere questo periodo lontano dai nostri tifosi che vivono la squadra con tanta passione".


Una Champions da difendere

IL MESSAGGERO - CARINA - Se la rincorsa alla Champions passa anche per i gol di Dzeko e dell’attacco, è anche vero che con questa difesa non si va lontano. Nelle 9 partite giocate nel 2020 la Roma ha subito la bellezza di 18 gol, un’inversione di tendenza quando nella prima parte di stagione Pau Lopez e compagni erano la terza retroguardia della Serie A. Il peggioramento è coinciso con la perdita di posizioni in classifica. Errori dei singoli, infortuni in posizioni chiave sono le cause del calo. Non è un caso, per questo, che Fonseca abbia cominciato a pensare di mettersi a 3. Il portoghese non ha paura di cambiare anche se sembra che all’inizio non stravolgerà il canovaccio tattico schierandosi ancora a 4. Il reparto difensivo il prossimo anno rischia di essere davvero azzerato. Dei terzini destri a disposizione nessuno rappresenta quello che chiede il mister e per questo uno degli acquisti a Trigoria sarà in quel ruolo. Piace molto Montielsul quale c’è anche il Valencia che però in rosa ha Florenzi: un accordo per il riscatto del romano agevolerebbe l’affare. Nell’ottica di Petrachi ci sarà di trovare una sistemazione a Spinazzola per puntare dritto Biraghi. Al centro c’è da fare con Fazio e Jesus in uscita più Smalling in stand-by.


Zaniolo avanza, la prossima settimana torna in gruppo

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Prosegue a gonfie vele il percorso riabilitativo di Nicolò Zaniolo, ormai perfettamente guarito dall’infortunio al legamento crociato del ginocchio destro dello scorso 12 gennaio. Il numero 22 dalla prossima settimanadovrebbe ricominciare a calciare il pallone anche in movimento, per il momento infatti ha fatto solo esercizi con la palla in modo semi-statico. Sempre nei prossimi giorni è atteso il suo rientro in gruppo, ma per qualche tempo Zaniolo non prenderà parte alle partitelle, per evitare contrasti sul ginocchio. Per il resto la sua condizione fisica è perfetta, tanto da far sperare di poterlo vedere in campo anche prima di metà luglio.


Perotti, una missione e poi le… radici: “Batto il Siviglia e resto qui”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Il passato di Diego Perotti è rappresentato dal Siviglia, il presente dalla Roma ed il futuro anche, o almeno questa è la speranza dell’esterno argentino. Il numero 8 è disposto anche a spalmare il suo contratto, da oltre 2 milioni e mezzo l’anno, in più stagioni, visto che la scadenza è a giugno 2021. Comunque andrà, nelle intenzioni del Monito c’è di rimanere a vivere nella Capitale. Intanto però il campo gli propone una sfida al passato, con il match al Siviglia in programma ad agosto per gli ottavi di Europa League. Questo il pensiero di Perotti, intervenuto ad una radio di Siviglia, sulla sfida e sul suo futuro:

“Sarà diverso andare di nuovo in quella città, spero di tornare lì e vedere la gente lungo le strade, sono davvero rimasto legato a tante cose e persone. Lì sono diventato adulto e ho un bel ricordo. È piuttosto strano vedere uno stadio del genere vuoto, ma per noi può rappresentare un piccolo vantaggio perché so quanto i tifosi del Siviglia spingano la squadra”.

Sulla sfida.

Sarà difficile per noi, anche se in questo periodo siamo stati in grado di studiarli meglio per trovare i loro punti deboli. Sarà una partita equilibrata, con due squadre allo stesso livello, sarebbe tranquillamente potuta essere una finale anticipata.


Volantini a New York, si tifa per Friedkin

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - I tifosi romanisti scendono in strada per Dan Friedkin, e lo fanno direttamente negli States. Ieri infatti in giro per Manatthan giravano dei maxi volantini con su scritto: “Friedkin, Roma wants you (Roma vuole te, ndr)”. La trattativa non è ripresa, ma le possibilità di assistere al passaggio di consegne ci sono ancora. Pallottaviene spinto dai suoi soci ad abbassare le pretese, per uscire dalla Roma, vista anche la situazione economica del club giallorosso. Proprio in vista di uno sconto, Friedkin per il momento resta fermo all’offerta di 585 milioni, ma potrebbe presto decidere di alzarla. Una spinta decisiva potrebbe essere rappresentata dallo stadio di proprietà: se alla Roma vengono concessi i permessi per costruire l’impianto a Tor di Valle, il valore della società aumenta e non poco. Intanto, Pallotta sembra pronto ad investire lui stesso sui terreni di Tor di Valle, nel caso in cui Vitek non completi l’acquisto in breve.


Champions, la Roma si sdoppia. Fonseca: “E ora voglio vincere"

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - La Serie A è pronta a tornare in campo e le squadre saranno chiamate ad un vero e proprio tour de force, con gare ogni tre giorni fino ai primi di agosto. Tutto è ancora da definire ed una rosa lunga, quest’anno più che mai, può fare la differenza. Il tecnico della Roma Fonseca, in vista della corsa alla Champions, può sorridere: il portoghese ha a disposizione tanti giocatori validi, in grado di far rifiatare i titolari quando sarà necessario, anche entrando a gara in corso, considerando che ci saranno cinque sostituzioni disponibili. Intanto Fonseca, ai microfoni di Roma TV, racconta le sue ambizioni:

“Ho sempre avuto la fortuna di essere ciò che desideravo. Da ragazzo sognavo di essere calciatore e lo sono stato, poi ho sognato di fare l’allenatore e lo sono diventato, infine sognavo di allenare un grande club europeo e ora lo alleno. A livello professionale mi sento molto realizzato. Adesso sogno di vincere trofei importanti: la Champions League o il campionato, uno dei principali campionati europei, come quello italiano. Più in generale sogno di essere felice ogni giorno, perché per me la felicità è essere felici anche fuori dal mondo del calcio”.

Scudetto solo sul campo, no all’algoritmo

LA REPUBBLICA - VANNI - No all’algoritmo per assegnare scudetto e retrocessioni. Questo il concetto della delibera votata a maggioranza dai 20 club di Serie A (contrarioil Milan, astenuti Napoli, Roma e Lazio). Se si dovesse partire per fermarsi di nuovo, le società accettano che siano decise in base all’algoritmo le squadre da mandare in Europa e i premi in denaro, ma non la vincitrice dello scudetto e le retrocesse. A proporre la soluzione della vittoria “solo sul campo” è stato il presidente della Juventus Agnelli.Lunedì il Consiglio Federale della FIGC deciderà.


Mandragora per Cristante. Ok di Fonseca

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Roma e Juventus continuano a ragionare per lo scambio Cristante-Mandragora per fare una doppia plusvalenza. Il giocatore in forza all’Udineseha un diritto di recompra di 26 milioni di euro ed è stato vicino ai giallorossi anche lo scorso gennaio. Fonseca ha già dato l’ok per un’operazione che gli regalerebbe un centrocampista che lo stesso tecnico ha definito “coraggioso“.