Roma, match ball per l’Europa
IL MESSAGGERO - TRANI - Stadio Grande Torino, ore 21.45: la Roma sa che è la notte cruciale. Perché non si può permettere di perdere altro tempo, giovedì prossimo c’è la sfida di Europa League contro il Siviglia e il suo campionato deve finire contro i granata, senza aspettare l’ultima partita contro la Juve. Mancano ancora 3 punti per chiudere al quinto posto, utile per evitare i preliminari di Europa League e quindi per finire davanti al Milan, che gioca però alle 19.30 contro la Sampdoria a Marassi. Fonseca avrà il vantaggio di entrare in campo conoscendo il risultato della rivale: il successo dei giallorossi diventerà obbligatorio solo se Pioli avrà la meglio contro Ranieri. In sintesi: va copiato il risultato dei rossoneri per lasciarli definitivamente a distanza di sicurezza (+4), tenendo conto che nel caso di parità di punti sarebbero loro a festeggiare il piazzamento.
Smalling, lo United sceglie la linea dura. Ma c’è Vertonghen
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Per tenere Chris Smalling il Manchester United non fa sconti e quindi il riscatto si complica sempre di più, visto che il 3 agosto bisognerà presentare la lista Uefa e anche l’ipotesi ventilata di concedere il giocatore solo per la sfida con il Siviglia sembra perdere terreno. La Roma è pronta a pagarlo 14 milioni, dilazionati in tre stagioni e con alcuni bonus, ma gli inglesi non vogliono scendere sotto i 20 milioni, forti dell’ottima stagione giocata dal difensore, che punta al ritorno in nazionale. Le richieste per lui non mancano e c’è chi dice che abbiano fatto un sondaggio anche Juventus e Inter. In ogni caso la Roma prepara l’alternativa, che porta il nome di Jan Vertonghen, il 33enne belga svincolato dal Tottenham, per il cui ingaggio si potrebbe sfruttare il decreto governativo per gli sgravi fiscali. La decisione, però, andrà presa in fretta, visto che sul giocatore c’è anche l’Atletico Madrid, che sembra partire da una posizione di forza.
Belotti sfida Dzeko. Torino-Roma coi capitani dei gol
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECERE, CECCHINI - Per l’onore, per blindare il quinto posto. In entrambi i casi, la sfida tra Torino e Roma non può prescindere stasera da Andrea Belotti ed Edin Dzeko. Quella doppietta del 5 gennaio ai giallorossi firmata dal granata sul prato dello stadio Olimpico di Roma aveva rilanciato il Torino di Walter Mazzarri verso un piazzamento in Europa, ma niente di ciò si è verificato. Nonostante l’annata difficile del Toro, Belotti è riuscito ad andare ancora in doppia cifra, segnando 16 gol e rafforzando la sua immagine di centravanti tuttofare. Dall’altra parte c’è Dzeko, che stasera è pronto a non fare sconti. Non solo per evitare i preliminari di Europa League, ma anche perché segnando un gol aggancerebbe Volk al quarto posto nella classifica dei cannonieri giallorossi della storia. Pronto, quindi, ad andare all’assalto del podio, rappresentato da Amadei (111 reti), Pruzzo (138) e l’inarrivabile Totti (307).
Castan: “Stasera tifo per la Roma. Garcia era molto rispettato, Sabatini come un padre”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CANNONE - Leandro Castan non dimentica la Roma. Il centrale brasiliano, oggi al Vasco da Gama, non ha dubbi per chi tifare nella sfida che vede contrapposte le sue due ex squadre, i giallorossi e il Torino. I ricordi che lo legano alla Capitale sono dolci e sono connessi soprattutto a due figure centrali della squadra che fece molto bene nella stagione 2013-2014, ovvero Garcia e Sabatini. Queste le sue parole:
C’è Torino-Roma, per chi fa il tifo?
Roma. È la squadra alla quale mi sento maggiormente legato. Nel torneo 2013-2014 in coppia con Benatia avevamo subito solo un gol in dieci partite di fila. In quella stagione potevamo vincere lo scudetto se la Juventus non fosse stata così brava: fecero 102 punti.
Qual è l’allenatore più bravo tra quelli che ha avuto?
Rudi Garcia. Lui per certi versi era l’opposto di Zeman. Venivamo da un’annata molto negativa. Garcia rispettava molto l’individualità di ciascuno, io e Benatia avevamo libertà di andare in attacco, eravamo al top della nostra forma atletica, potevamo giocare uno contro uno e strappavamo spesso il pallone agli avversari. Ci divertivamo un sacco. Balzaretti rimaneva più in marcatura sulla sinistra, mentre Maicon era il fluidificante sulla fascia destra. Garcia sapeva tenere il gruppo in mano. Era molto rispettato nello spogliatoio.
Chi le diede più sostegno quando le capitò di ammalarsi di tumore?
Sabatini. Lo considero come un padre. Rimarrà sempre nel mio cuore, non dimenticherò mai ciò che fece per me. Io non volevo farmi operare, avevo paura. Ma lui mi convinse a subire l’intervento, non mi lasciò andare in… pensione. Sapeva che sarei riuscito a tornare.
Delle squadre attuali conosce bene Zaniolo e Belotti, vero?
Zaniolo, talento del calcio italiano, un fuoriclasse. Spero che rimanga molti anni alla Roma. Con Belotti avevo giocato. Altro talento, centravanti guerriero, che lotta per il pallone. Uno che lavora. Ho molto rispetto per lui: merita tutto, il meglio.
La squadra resta a Torino. Si allenerà in casa Juve
CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Che Roma e Juventus siano società amiche è testimoniato dalla stima reciproca tra i presidenti, Pallotta e Agnelli, ma anche da un’alleanza di mercato fatta di scambi di calciatori per sistemare i rispettivi bilanci. Non deve stupire quindi che la società giallorossa abbia chiesto ospitalità al club bianconero per due giorni in cui la squadra dovrà rimanere a Torino dopo la gara di stasera e prima di quella di sabato contro la Juventus. La società bianconera ha messo a disposizione Vinovo, che un tempo ospitava gli allenamenti della prima squadra, ora alla Continassa.
Roma col dubbio Zaniolo dopo lo scivolone in discoteca
CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - Maturo in campo, ventunenne come tanti fuori. Nicolò Zaniolo non è sicuro di giocare da titolare contro il Torino, questa sera alle 21.45. Fonseca non si è sbilanciato, ma Carles Perez è il favorito per sostituire Lorenzo Pellegrini, fresco di operazione per la frattura del setto nasale dovuta allo scontro di gioco con Milenkovic nella partita contro la Fiorentina. Il tecnico portoghese ha detto più volte che Zaniolo va gestito, dopo i sei mesi per la rottura del crociato del ginocchio destro. L’impressione è che il numero 22 potrà ritrovare la maglia da titolare contro la Juventus.
Giallorossi col Toro match point per l’Europa
IL TEMPO - BIAFORA - Un match point da non fallire, soprattutto in vista dell’Europa League. La Roma questa sera si presenta a casa del Torino per conquistare con una giornata d’anticipo il quinto posto, che si significa la qualificazione diretta all’Europa League (che potrebbe comunque arrivare in caso di sconfitta del Milan con la Sampdoria). Fonseca ha annunciato che, come di consueto ormai, non stravolgerà più di tanto la formazione: “I ragazzi sono motivati, sono un po’ stanchi, ma per noi è una partita importante e mentalmente ci arriveremo molto bene, quando si vince si lavora nel miglior modo. Ho un dubbio da sciogliere, non voglio fare grandi cambiamenti“. Il dubbio riguarda chi sostituirà l’infortunato Pellegrini: il portoghese sta pensando a Carles Perez, continuando a giocarsi la carta Zaniolo dalla panchina.
Friedkin torna in gioco
IL TEMPO - AUSTINI - Trovare un compratore per la Roma prima dell’inizio della prossima stagione. Possibilmente entro agosto. James Pallotta ha fissato la deadline e stiamo entrando nelle settimane decisive per capire chi sarà il nuovo proprietario. La cessione del club entra nel vivo, il gruppo Friedkin, affiancato da alcuni fondi di investimento, torna in gioco e parte da una posizione di vantaggio quantomeno temporale, ma il patron giallorosso spera si possa aprire un’asta. Aspettando, magari, un’offerta dal un fondo del Kuwait che avrebbe manifestato interesse. Ora o mai più, arabi, sudamericani, russi: chi vuole davvero la Roma e ha le carte in regola per prenderla è chiamata all’affondo. A Boston è stata aperta la “data room” con le chiavi di accesso per tutti i soggetti interessati a studiare i documenti della galassia Roma. La due diligence, quindi, si può già fare in virtuale da tutto il mondo. I potenziali acquirenti che si sono palesati sarebbero addirittura una decina, ma l’unico ad aver mosso passi formali finora è sempre Friedkin, che è pronto a riformulare ufficialmente la sua ultima offerta: 490 milioni di euro, di cui 177 andrebbero ai soci uscenti e il resto servirebbero a coprire i circa 300 milioni di debiti del club. Altri 85 andrebbero in aumento di capitale, più 20 milioni per onorare le spese più urgenti. Pallotta ha respinto questa proposta, ma se nel giro di un paio di settimane non dovesse presentarsi un’offerta migliore, allora la prenderebbe in seria considerazione.
La Roma presenta la maglia da trasferta per la stagione 2020-21. Esordirà stasera contro il Toro
La Roma presenta la nuova divisa away e, a poche ore di distanza, la squadra scende in campo con le maglie nuove di zecca. Questa sera i giallorossi affronteranno il Torino in una gara fondamentale: tre punti significano qualificazione diretta all’Europa League, anche se potrebbe bastare replicare il risultato del Milan, se questo non dovesse vincere contro la Sampdoria alle 19.30. La partita già di per sé importante avrà un motivo in più per essere guardata con attenzione dai tifosi: l’esordio della nuova maglia da trasferta, annunciato dalla Roma con un video sul suo profilo Twitter, nel quale è possibile vedere tutti i dettagli del nuovo kit.
Vertonghen: “Il nome della squadra uscirà prima o poi. Sto prendendo in considerazione le varie opzioni"
Jan Vertonghen è pronto a una nuova avventura, ma non ancora a svelare quale sarà. Il difensore, svincolato dal Tottenham dopo la scadenza del contratto e nel mirino della Roma, ha rilasciato un’intervista a TalkSport, nella quale ha parlato delle possibili opzioni del suo futuro, compresa quella di rimanere in Premier, accennando al fatto che abbia un piano in mente e che stia aspettando di capire se questo possa concretizzarsi. Queste le sue parole:
“Il nome della squadra uscirà prima o poi. Sto prendendo in considerazione le varie opzioni per prendere una buona decisione. Ovviamente la sessione di mercato quest’anno è più lunga dell’anno scorso, quindi abbiamo un po’ di tempo per valutare l’opzione migliore. Restare in Premier? Tutto dipenderà dalle offerte. Ho qualcosa in mente, vedremo se andrà in porto o meno“.
Smalling, la Roma ferma a 15 milioni. Il Manchester ne chiede 20
Roma e Manchester United continuano le trattative per il futuro di Chris Smalling. Secondo Sky Sport gli inglesi lo valutano 20 milioni, mentre la Roma ritiene che la sua valutazione sia di 15 milioni. La trattativa resta aperta.
Garzya: “Torino-Roma partita speciale. Ai giallorossi auguro un trofeo il prossimo anno”
MASSIMO PAPITTO - Leggi Torino-Roma e ti viene in mente uno dei grandi ex di questa sfida per entrambe le squadre: Luigi Garzya, grintoso terzino destro degli anni ’90 nella Roma di Boskov, Mazzone e Ottavio Bianchi e poi anche protagonista in granata negli anni 2000. In questa intervista esclusiva racconta la sua storia in entrambe le realtà calcistiche.
Luigi ciao, cosa rappresenta per te Torino-Roma?
"Per me questa partita è speciale perché rappresenta il mio passato. Ho avuto l’onore di aver vestito entrambe le maglie e questo mi rende orgoglioso Quella di stasera è una partita particolare perché il Torino ha già raggiunto il suo obiettivo mentre la Roma deve ancora raggiungere il piazzamento in Europa League per la prossima stagione evitando i preliminari. Credo che la Roma stasera possa fare risultato per la diversa caratura tecnica in campo. Nella prossima stagione poi io spero che la Roma possa centrare anche un trofeo importante perché lo merita la città e la tifoseria".
Che cosa è stata per te la Roma?
"La Roma per me ha rappresentato tutto. Ero un ragazzo quando sono arrivato in una città meravigliosa e mi ha cambiato la vita come uomo e come calciatore. I ricordi sono solo bellissimi. I tifosi sono fantastici, i migliori che io abbia mai visto. L’unica cosa triste (ride n.d.r) è stata quando sono dovuto andare via".
Quali sono gli allenatori che più ti hanno insegnato nella tua carriera?
"Ne ho avuti tanti e ho imparato un po’ da tutti. Mazzone, Boskov, Bianchi, Fascetti solo per fare dei nomi. Da loro è cercato di prendere il meglio".
I calciatori a cui sei più legato?
"Con Castellini, Galante, Baldieri, Giannini ancora ci sentiamo e ogni tanto ci incontriamo, mentre purtroppo Francesco Mancini che era il mio migliore amico è venuto a mancare qualche anno fa".
I più forti con cui hai giocato?
"Aldair su tutti. Oggi sarebbe ancora il miglior difensore al mondo. Poi Carnevale, Caniggia, Voeller, Hassler. Giocatori con la G maiuscola. A Bari poi ho avuto la fortuna di giocare con i futuri campioni del mondo del 2006: Zambrotta e Perrotta e si vedeva che erano destinati ad una grande carriera. Nel mio periodo di calciatore poi penso che ci siano stati i migliori calciatori in assoluto: Maradona, Van Basten, Ronaldo. Una serie A di altissimo livello".
Questo calcio ti piace? Speri che si possa tornare presto alla normalità?
"No, questo calcio non mi piace. Troppe partite ogni tre giorni e senza pubblico non è calcio. Ci siamo dovuti adeguare ma spero che si possa tornare alla normalità a breve".
Il tuo futuro professionale qual è ?
"Mi piace allenare i giovani e spero di trovare una squadra per poterli allenare".