Allenamento Sampdoria, possesso palla e partitella

La Sampdoria, prossima avversaria della Roma il 24 giungo, si è allenata in vista della ripresa del campionato. Questo il resoconto della seduta pubblicato sul sito ufficiale del club blucerchiato:

"Allenamento sotto la pioggia per la Sampdoria. Messa in azione, possessi-palla a gruppi e partitella: Claudio Raneiri e staff hanno sottoposto i blucerchiati ad un lavoro mattutino di 87 minuti complessivi sul campo 2 del “Mugnaini di Bogliasco.
Rientro. Al Poggio si è rivisto anche Alex Ferrari, rientrato a 160 giorni dall’infortunio al ginocchio destro per svolgere il proprio programma di recupero personalizzato (per adesso in palestra).
Ispezione
. Gli ispettori della procura FIGC hanno intanto raggiunto il centro sportivo doriano, come già accaduto per altri club di Serie A. Nessuna criticità è stata evidenziata nell’applicazione del protocollo per lo svolgimento delle sedute. Domani, venerdì, è in programma una nuova sessione mattutina".


Nainggolan non torna

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - A meno di sorprese che nessuno, a Trigoria e all'Eur (e tantomeno a Boston) in questo momento prevede, il sogno dei tifosi è destinato a rimanere tale: Radja Nainggolan non tornerà alla Roma. Lui farebbe di tutto, compreso ridursi l'ingaggio, e anche la famiglia ne sarebbe felicissima, per non parlare dei romanisti, ma il club giallorosso non prende in considerazione l'ipotesi. Sarebbe un bel ritorno d'immagine e una storia di sentimenti a amore, visto quanto la gente è affezionata a Nainggolan, ma non ci sono le condizioni - economiche e tecniche - perché ciò accada.

GRANDE AMORE — Nonostante questo i tifosi sperano. Perché Nainggolan, arrivato a Roma a gennaio 2014 e andato via nell'estate 2018, rappresenta uno di quei figli che la città non partorisce ma adotta. È nato ad Anversa, ha vissuto a Piacenza, Cagliari e Milano, ma la pace che ha trovato a Roma, di cui ha vissuto ogni angolo, dal centro alla periferia al mare, è stata unica. La sua storia sportiva è stata quasi sempre di altissimo livello (con i picchi della semifinale di Champions e dei 14 gol nel 2017), quella personale ha vissuto momenti complicati - vedi il famoso video di Capodanno -, ma il legame con Roma e la Roma è diventato sempre più saldo col passare dei giorni. E non è cambiato neppure quando è andato all'Inter o è tornato a Cagliari. Il tributo della sua ultima volta all'Olimpico ne è la prova.

TORNA A CASA — I tifosi, sui social, gli chiedono continuamente di tornare (e Radja legge tutto) e il perché è tutto nei messaggi che, un paio di mesi fa, sono stati scritti sotto la sua foto che ricordava la vittoria in Champions contro il Barcellona. I commenti alla sua immagine su Instagram sono oltre 5mila, almeno la metà dice: "Torna a casa". Nonostante abbia 32 anni e nonostante il fisico inizi a pagare il conto dell'età, delle partite e di una vita non sempre da atleta impeccabile, i tifosi lo rivorrebbero. Convinti che gli basterebbe "rimettersi ‘sta maglietta per ritornare il vero Ninja".


Dzeko, i gol per sognare

IL MESSAGGERO - CARINA- Da quando è a Roma ha centrato la Champions tre volte su quattro. Dzeko intende calare il poker, consapevole che anche stavolta il quarto posto passa per i suoi gol. Quest’anno in campionato non sono stati tantissimi (12) ma gli hanno permesso di godere di una buona media rispetto alle gare giocate (25). In Europa League altri tre centri in 7 partite. Fonseca punta su di lui e a guardare il calendario fa bene. Delle dodici avversarie che lo attendono, solo al Parma non è mai riuscito a segnare. Nel frattempo il bosniaco punta anche al podio dei cannonieri giallorossi di sempre. Il numero 9 è ora a quota 102. Agganciare Totti (307) è impossibile, raggiungere Pruzzo (138) appare difficile. Più accessibile accontentarsi della terza piazza di Amadei (111), che dista ancora 9 reti.


Prima partita in famiglia. E Zaniolo già non vede l’ora

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE -  È stata la prima partitella, la prima volta in cui a Trigoria anche un semplice gol è tornato a contare qualcosa, verso la ripresa. Ieri Paulo Fonseca ha organizzato un’ora buona di gara a ranghi contrapposti, dieci contro dieci. Assenti alla prima partitella sette giocatori: oltre ai tre alle prese ancora con i rispettivi infortuni (Zaniolo, Pau Lopez e Perotti) hanno infatti lavorato a parte anche Santon, Pellegrini, Cetin e Bruno Peres, tutti rimasti a riposo precauzionale. L’ansia però è normale che sia tutta intorno a Nicolò Zaniolo, che ieri ha pubblicato un video su Instagram nel quale lo si vede correre e provare cambi di direzione, per testare la tenuta del ginocchio infortunato. “Tra poco…“, è stato il post del jolly giallorosso, con tanto di pollice verso l’alto. Insomma, dovremmo quasi esserci: entro una decina di giorni il numero 22 tornerà a lavorare con il gruppo.


La Roma cerca i gol con la valigia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Justin Kluivert, Cengiz Under e Nikola Kalinic sanno benissimo che – salvo colpi di scena – nella prossima stagione giocheranno altrove, anche se per motivi diversi. Eppure i tre attaccanti saranno chiamati in causa per quella che è senza dubbio la più importante missione stagionale: centrare la zona Champions League. La Roma conta comunque di incassare 40 milioni da Kluivert, sul quale ci sono diversi club di Liga e Premier, e 30 da Under. L’attacco giallorosso in estate però non vedrà solo partenze. Ieri, infatti, è stato virtualmente definito l’arrivo di Podgoreanu, 18enne punta israeliana con passaporto rumeno. Il baby talento andrà inizialmente nella Primavera di Alberto De Rossi.


L’esperto: “Fonseca sa come si fa… E Mkhitaryan è meraviglioso”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Chi se ne intende di pause lunghe e di riprese dopo le soste è Massimo Ugolini, che allo Shakhtar Donetsk è stato per 9 anni come preparatore atletico e match analyst. Con Paulo Fonseca si è solo sfiorato, ma siccome con Lucescu aveva anche il compito di studiare gli avversari, era andato a vederlo lavorare a Braga: “E ne rimasi affascinato, soprattutto quando entrava in possesso palla. E poi c’era tanto pressing offensivo, un gioco moderno“. Fonseca in Ucraina ha poi iniziato a dover convivere con le lunghe pause: “Sarà un calcio strano anche da noi, è inevitabile. Chi ha 22 giocatori di livello potrà far meglio. E senza pubblico le differenze di valori verranno fuori ancora di più“. Ugolini tra l’altro conosce bene Mkhitaryan: “Giocatore fortissimo e ragazzo meraviglioso, uno dei migliori che abbia conosciuto nel mondo del calcio. Mi sorprendono i tanti infortuni a Roma. Da noi si infortunò solo una volta e in modo strano: rientravamo da Londra, dopo un ko per 5-1 contro l’Arsenal e con le solite 4-5 ore di volo lui a un certo punto non sentiva più le gambe. Ci mise un mese a rientrare,  forse dipese dallo schiacciamento di un nervo, ma ebbe anche paura di smettere“.


Ma quanto vale davvero il club giallorosso?

LA GAZZETTA DELLO SPORT - IARIA - Pallotta ha respinto l’ultima offerta di Friedkin: 490 milioni più 85 di ricapitalizzazione. Ma quanto vale davvero la Roma? E il prezzo proposto dal texano è aderente alla realtà? Viene in soccorso la valutazione d’impresa redatta di recente da Kpmg. E la risposta alla seconda domanda è sì. La valutazione aziendale equivale alla somma degli apporti di capitale dei soci e dei debiti. Tenuto conto dei debiti della Roma, pari circa a 300 milioni, il valore grezzo attribuito da Friedkin è di 190 milioni. Kpmg stimava al primo gennaio di quest’anno un valore di 602 milioni, calato del 20-25% secondo la stessa Kpmg a causa della pandemia. Dunque la valutazione si attesta intorno ai 450 milioni, che possono diventare 500 tenendo conto del progetto stadio. La valutazione e l’offerta di Friedkin sono dunque aderenti alla realtà.


In ginocchio per Floyd. Poi la partitella

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Tutta la la Roma in ginocchio per George Floyd, il ragazzo afroamericano ucciso lo scorso 25 maggio da un poliziotto a Minneapolis. Il simbolo dell’indignazione per un episodio che sta sconvolgendo gli Stati Uniti è stato ripreso anche della squadra giallorossa prima della partitella d’allenamento di ieri. Sul campo poi Fonseca ha testato per un’oretta due squadre da 10. Da una parte Dzeko con Under e Kluivert, dall’altra Kalinic con Carles Perez e Mkhitaryan. Presenti anche il terzino destro Zappacosta, fuori da ottobre, Diawara e Pastore.


La giravolta di Pallotta: DaGrosa per la Roma dopo il no a Friedkin

LA REPUBBLICA - PINCI - Se ha lasciato sfiorire la trattativa con il texano Dan Friedkin, James Pallotta lo ha fatto per due motivi: gli fa quasi male lasciare da sconfitto una Roma che gli ha regalato quella vetrina mediatica che non aveva mai avuto e poi perchè è convinto di chiudere l’operazione ad un prezzo migliore dei 490 milioni offerti dal Friedkin Group (lui e i suoi soci avrebbero incassati “solo” 220, al netto dei 270 milioni a copertura del debito). Pallotta continua a guardarsi intorno e, tramite alcuni mediatori, ha incrociato la strada di Joseph DaGrosa, ex proprietario del Bordeaux che comprò per 114 milioni nel 2018 insieme alla società King Street, cui a dicembre ha poi ceduto le quote. Anche DaGrosa, come Pallotta, gestisce un fondo di private equity, il General American Capital Partners di Miami. In più anche lui ha origini italiane: in Basilicata il suo cognome è moderatamente diffuso. Joe Tacopina, ex vicepresidente giallorosso, è un contatto condiviso da entrambi. Soprattutto, DaGrosa ha un progetto: creare un network di società sul modello del City Football Group (la holding che controlla Manchester City e New York City, fra le altre), magari attraverso una piattaforma unica da realizzare insieme a Pallotta in cui far confluire il controllo di varie società.

Presto per dire se davvero andrà in porto questo percorso, ma Pallotta è obbligato a trovare soluzioni. A settembre gli amministratori della società avevano presentato un progetto di rilancio che aveva riportato entusiasmo con il tecnico Fonseca, un mercato meno invasivo, l’exploit dei giovani Zaniolo e Pellegrini. Oggi, senza interventi, il rischio è di doverli vendere, o comunque disconoscere il piano che invece prevedeva di stabilizzare la rosa, cedere gli esuberi e un solo titolare (Under) per acquistare un centravanti (l’ex Juve Moise Kean) e un terzino destro.

 


Roma e il caso Schick: o più vecchi o più cari

CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - Il no di James Pallotta all’ultima offerta di Dan Friedkinper l’acquisto della Roma non è piaciuta molto ai tifosi giallorossi. Il timore è che senza un nuovo proprietario saranno necessari 80/100 milioni di plusvalenze e che dunque verranno ceduti i giocatori con più mercato, da Zaniolo e Pellegrini fino a Under e Kluivert. L’emergenza non è arrivata però né a caso né all’improvviso. L’esempio più clamoroso di una gestione che invecchiato la rosa e zavorrato il monte ingaggi è quello di Patrik Schick, sostituito da Kalinic in questa stagione. Si è passati da un calciatore di 24 anni di proprietà a uno di 32 che ad agosto sarà rispedito all’Atletico Madrid. In tutto ciò Dzeko, il titolare, costa al club 7 milioni netti a stagione. Ma quali sono stati i campionati di Dzeko e Schick? Il bosniaco ha messo a segno 12 gol e 6 assist in 25 presenze, il ceco 9 gol e 2 assist in 18 presenze, ma i suoi gol hanno inciso maggiormente rispetto a quelli del numero 9 romanista sul risultato finale. Schick verrà ceduto definitivamente a fine stagione e la Roma dovrà comunque cercare un vice Dzeko. Si fa il nome di Kean: un gol in stagione e tre milioni netti di ingaggio.


La Roma accelera per Pedro

IL TEMPO - BIAFORA - Gli esuberi sono stati messi alla porta, mentre Pedro si avvicina sempre di più a Trigoria. Il primo obiettivo fissato da Petrachi per il mercato è quello di riuscire a trovare una soluzione per i 14 giocatori che in stagione hanno dimostrato di essere fuori dal progetto di Fonseca, che ieri pomeriggio ha organizzato una partitella in famiglia (la squadra ha poi aderito all'iniziativa del movimento Black Lives Matter).

Juan Jesus, Fazio, Bruno Peres, Perotti, Pastore, Bianda, Schick, Florenzi, Nzonzi, Defrel, Olsen, Gonalons, Karsdorp e Coric sono i calciatori da piazzare altrove su cui si stanno concentrando in questi giorni gli sforzi degli uomini mercato della Roma, intenzionati ad alleggerire il monte ingaggi dei 30 milioni netti circa che si portano in dote questi nomi.

Le situazioni che meno preoccupano sono quelle relative a Defrel e Gonalons per i quali scatterà l'obbligo di riscatto da parte di Sassuolo e Granada in caso di salvezza, un obiettivo piuttosto facile da raggiungere per entrambe. Arrivederci anche a Nzonzi, che con lo stop anticipato del campionato francese resterà un altro anno al Rennes (3° in classifica): per l'ex Siviglia le due società erano d'accordo su un prolungamento del prestito gratuito in caso di Champions League. Altri giocatori che probabilmente troveranno una sistemazione agevolmente o quasi sono Schick - il riscatto del Lipsia scadrà il 15 giugno e diverse squadre di Premier sono alla finestra - e Florenzi, che ha un'offerta dall’Italia, una dalla Liga spagnola e quella del Valencia, che sta riflettendo se trattenerlo.

Oltre a lavorare sugli esuberi Petrachi dovrà cedere qualche altro calciatore in rosa, in modo da poter iscrivere plusvalenze a bilancio. Per salvare i gioielli Pellegrini e Zaniolo, i maggiori indiziati a partire sono Kluivert e Under. Con l'addio dell'olandese i giallorossi sono pronti ad ingaggiare Pedro a parametro zero: l'esterno offensivo del Chelsea piace molto alla Juventus, ma i dirigenti della Roma sono convinti di averlo in pugno, avendo fatto tutto il possibile con l'intermediario che si sta occupando dell’affare. A Trigoria sferreranno il colpo decisivo soltanto dopo alcuni movimenti in uscita, ma si respira ottimismo.

In aggiunta alle operazioni che riguardano la prima squadra in questi giorni la dirigenza si sta occupando anche delle trattative relative ai giovani della Primavera, che ieri ha ripreso per prima in Italia ad allenarsi con alcuni test fisici. Il vice-ds De Sanctis - l'ex portiere viene considerato in grande ascesa a Trigoria - ha già deciso che non verranno esercitati i riscatti di Estrella Galeazzi (600mila euro) e Plesnierowicz (500mila euro più bonus), mentre è ancora in ballo quello di Jurgens, arrivato a gennaio dall'Hellas Verona e cercato da alcune squadre spagnole. Andranno poi piazzati Greco, Keba, Valeau, Antonucci e Celar, giovani cresciuti nel vivaio giallorosso che erano stati già ceduti in prestito. Saranno mesi più che intensi con numerose entrate ed uscite dal cancello del Bernardini.


Juve-Roma, grandi manovre: da Bernardeschi a Zaniolo, tutti i nomi

TUTTOSPORT - Riaprono le regioni italiane e ricominciano i blitz di Fabio Paratici. L’uomo mercato bianconero, dopo i contatti di questi mesi su vari fronti, aumenterà la propria operatività. Ai colloqui e alle videochiamate si aggiungeranno gli incontri di mercato. Uno dei primi, a meno di cambi di programma, dovrebbe essere con la Roma già questa settimana. La nuova fase dell’Italia coincide anche con il primo conto alla rovescia in vista del 30 giugno, una data segnata in rosso sul calendario delle società. A fine mese chiudono i bilanci e, come d’abitudine, queste saranno settimane dedicate agli scambi. Alla Continassa sperano di concludere con il lieto fine il maxi-affare con il Barcellona (Arthur-Pjanic-De Sciglio, i dettagli nella pagina a fianco) ma sono attivi su più tavoli. E valutano diversi incastri. Provarci non significa sempre riuscirci, nel mercato. Ma buoni rapporti ed esigenze analoghe aiutano. E così, dopo il baratto delle scorsa estate tra Leonardo Spinazzola e Luca Pellegrini (poi prestato al Cagliari dai bianconeri), Juventus e Roma ragionano su nuovi puzzle. I nomi sul tavolo sono tanti. Ruoli, valutazioni e possibilità di riuscita sono diverse. Da una parte Nicolò Zaniolo, Cengiz Under, Justin Kluivert e Bryan Cristante, senza dimenticare il giovane Alessio Riccardi (oggetto di ragionamenti già un anno fa). Dall’altra Federico Bernardeschi, Daniele Rugani, Rolando Mandragora, con la possibilità di aggiungere al mazzo anche Cristian Romero (in prestito al Genoa).