La Roma fa muro per Zaniolo e Pellegrini: Florenzi-Spinazzola in partenza

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Juve sta studiando un piano per arrivare a Nicolò Zaniolo. I bianconeri infatti starebbero pensando di offrire alla Roma il cartellino di Bernardeschi per abbassare in maniera sensibile il prezzo del gioiellino giallorosso. La Roma però non vorrebbe lasciar partire né Zaniolo né Pellegrini: i due pezzi pregiati della rosa. Pellegrini quasi certamente resterà, per Zaniolo invece - che garantirebbe una ricca plusvalenza - molto dipenderà dalle indicazioni del presidente Pallotta, che deve ancora decidere se tenere o vendere la società. La Roma però non è convinta dall'ipotesi Bernardeschi, il che rende l’assalto della Juve tutto in salita. Via libera invece agli addii di Florenzi (cercato da Siviglia e Fiorentina) e Spinazzola che potrebbe andare a Firenze in cambio di Biraghi.


Stadi parzialmente aperti al pubblico? La Lega ci pensa

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Nei prossimi giorni  magari già nella prossima assemblea di Lega o nel Consiglio Federale dell’8 giugno, verrà proposto il tema della riapertura parziale degli stadi. Il protocollo in futuro potrà essere aggiornato con norme meno stringenti in base all’evoluzione generale dell’emergenza sanitaria. Il principio che anima il punto di vista delle società è: se il governo concederà di accomodarsi al cinema o in teatro, a maggior ragione potrà essere più permissivo riguardo la possibilità di assistere a un evento sportivo all’aria aperta. Ovviamente nel rispetto del distanziamento sociale e di quelle che saranno le normative generali date al paese. E per l'eventuale riapertura si fanno già delle ipotesi su come organizzarsi: gli abbonati avrebbero la priorità, gli altri fortunati spettatori potrebbero essere “sorteggiati”.


L'algoritmo che fa un gol più del Diavolo

LA REPUBBLICA - «L'algoritmo» è già sotto accusa. Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina l'ha presentato da tempo come lo strumento che permetterà di stilare una classifica il più possibile oggettiva nel caso si dovesse fermare di nuovo il campionato. Ma come funzionerà l’algoritmo? L'obiettivo è arrivare a una classifica ponderata da tre fattori: il rendimento in casa e trasferta, il numero di gare giocate e i gol segnati. Non prenderà in considerazione invece il valore delle avversarie passate e future. Il sistema calcolerà la media punti in casa e quella in trasferta, poi le proietterà sul numero di partite residue per simulare una graduatoria  Con la classifica ponderata il Milan sarebbe dietro a Verona e Parma, fuori  dall'Europa.
Entro domani la Figc definirà la percentuale di impatto sulla classifica reale del sistema di calcolo. Poi giovedì alle 12 lo presenterà a Serie A, B, C, calciatori, allenatori e arbitri. L'algoritmo però non deciderà lo scudetto: se non si potranno giocare i playoff, il titolo non verrà assegnato. Ma la formula può generare paradossi. Ad esempio, se la Juve perdesse a Bologna e subito dopo Il campionato fosse fermato per un caso di coronavirus, la Lazio potrebbe superarla senza giocare. Altra ipotesi: se il Milan uscisse in semifinale di Coppa Italia e il campionato non ripartisse, perderebbe in un colpo solo due chance di andare in Europa
L'algoritmo è solo il piano C, da usare se il campionato verrà interrotto e se non ci sarà tempo per i play-off. E l'effetto sulla classifica sarà contenuto. Ma già toglie già il sonno a molti club.


L'ultima lite sul campionato. Oggi orari e date

IL TEMPO - Il calcio si rimette in moto, nelle prossime ore la Lega ufficializzerà le date e gli orari - con anticipi e posticipi - delle prossime giornate di campionato fino al 35° turno che sarà disputato in mezzo alla settimana. Nella giornata odierna arriverà anche il via libera per l'anticipo al 12 giugno per la prima semifinale di ritorno della coppa Italia come richiesto dalla Lega Calcio; l'altra semifinale di ritorno si giocherà il 13 giugno. Confermata la data della finale che andrà in scena il 17 giugno allo Stadio Olimpico di Roma: il Presidente della Repubblica Mattarella non presenzierà all'atto conclusivo, probabile la presenza del Presidente del Senato - seconda carica dello Stato - come accadde nella passata stagione.

TROPPO CALDO - Il calcio riparte, le polemiche non si sono mai fermate: anche ieri, il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi non ha perso occasione per ribadire il proprio parere negativo alle partite programmate nel pomeriggio; calcio d'inizio alle 17.15, orario canonico per Europei e Mondiali. Per completare il campionato verranno disputate 124 partite, quelle programmate nel pomeriggio sarebbero complessivamente 12, e andrebbero in scena soltanto il sabato e la domenica. Potrebbero scendere addirittura a 10 qualora la Lega Calcio decidesse per la contemporaneità di tutte le partite dell'ultimo turno di campionato in programma il 2 agosto. «Mi auguro non ci siano grossi ostacoriflettere modalità per evitare questo - ha dichiarato Tommasi - non sono capricci o impuntature strumentali. Bisogna mettere nelle migliori condizioni possibili chi dovrà generare lo spettacolo. Il tema riguarda la tutela della salute e quello degli orari mi auguro non diventi un problema. Si faccia una scelta logica, visto che bisognerà giocare tante partite in un breve lasso di tempo. Mi auguro si vada verso la tarda serata piuttosto che il tardo pomeriggio».

CAMPAGNA ELETTORALE - Le prossime elezioni per la carica di presidente dell'Assocalciatori (ancora non è stata convocata una data per l'Assemblea elettiva ndr) accende l'agone, il candidato Marco Tardelli sul proprio profilo  non le manda a dire. «Dodici partite su 124 alle 17.15: davvero vogliamo discutere di questo? Cara Associalciatori, non facciamoci ridere dietro». La campagna elettorale ufficialmente non è ancora iniziata, gli interventi di Tardelli continuano a essere energici, determinati, dei tackle al limite, come quando aveva le scarpe con i tacchetti ai piedi. Il suo antagonista non potrà essere Tommasi - ha esaurito i mandati ndr - che dalla sua scrivania continua a disegnare la linea con alterne fortune. Anche sulla calendarizzazione della Coppa Italia, il presidente dell'Aic ha qualche dubbio. «La perplessità sono i pochi giorni di tempo fra semifinali e finale - sottolinea Tommasi - anche nella tutela di chi va in campo. Due partite di coppa Italia obbligano le squadre a scendere in campo con le migliori formazioni possibili, e per questo si rischia di far giocare tre partite in poco tempo agli stessi giocatori».

LE ALTRE SERIE - I problemi non sono legati unicamente alla calendarizzazione delle partite, il sindacato calciatori punta l'attenzione anche sulla situazione della Serie B e C dove le criticità non mancano. «Ci sono alcune squadre che hanno difficoltà con il rispetto del protocollo - sottolinea Tommasi - e a oggi non hanno ancora ripreso gli allenamenti di gruppo. La sensazione è che per ripartire tutti alla stessa data è necessario che tutti si mettano in linea con l'applicazione del protocollo e di conseguenza permettere ai giocatori di avere stesse condizioni».


Cose mai viste

LA STAMPA - Quello che vedremo alla ripresa della Serie A sarà un calcio diverso. Algoritmitermoscannerspogliatoi separati e panchine lunghissime. E non nel senso di ampia disponibilità di rincalzi all'altezza dei titolari, ma di spazi obbligatoriamente più ampi del normale per distanziare le riserve, in mascherina fino alla sostituzione, più probabile con la novità dei cinque cambi.  La parola d'ordine sarà mantenere le distanze. A partire dalle proteste dei giocatori che non dovranno mai avvicinarsi a meno di un metro e mezzo dagli arbitri. I direttori di gara eviteranno i contatti con gli atleti. Non ci sarà neanche l'appello negli spogliatoi: le squadre dovranno arrivare separate allo stadio. Possibilmente su più pullman per ridurre la vicinanza durante il viaggio. Non ci saranno i saluti tra i 22 titolari prima del calcio di inizio.
Novità anche per quanto riguarda gli orari: l'Aic propone le 22 come in Spagna. Le gare delle 17.15, le più indigeste per i calciatori, dovrebbero essere appena 10.
Per quanto riguarda i seggiolini vuoti, la Lega sta valutandola possibilità di sistemare sulle tribune maxi-schermi con le immagini via zoom dei tifosi a casa, come successo in Danimarca. Allo studio effetti di luce per simulare la presenza di bandiere, striscioni e sciarpe. Le tribune deserte potrebbero essere riempite anche da maxi-teloni pubblicitari in modo da aumentare la visibilità degli sponsor, se i regolamenti lo consentiranno. E potrebbe entrare in scena una nuova variante in caso di sospensione del campionato che impedisca anche la disputa di playoff e playout: l'algoritmo, evocato dal presidente federale Gravina, per stabilire la classifica se le squadre non avranno giocato lo stesso numero di partite.


Gravina apre a una stagione di riforme: "Ma niente stravolgimenti non condivisi"

L'UNIONE SARDA - Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano per parlare della ripartenza della Serie A e dei cambiamenti che il mondo del calcio sta affrontando a causa dell'emergenza sanitaria legata al coronavirus. Queste alcune delle sue parole:

 Presidente Gravina, quali sono le sue sensazioni?
«C'è grande soddisfazione. ma anche la consapevolezza che bisogna continuare a lavorare come abbiamo fatto negli ultimi mesi, con serietà e spirito di servizio, per consentire al calcio giocato di tornare ad essere quel grande spettacolo che era prima delle pandemia».

C'è stato un momento, soprattutto nel rapporti col ministro Spadafora, in cui pensava potesse saltare tutto?
«Abbiamo vissuto periodi molto difficili, per il Paese, non solo per il calcio. Il confronto quotidiano con Spadafora, invece, è stato sempre improntato sulla collaborazione e sulla comprensione reciproca dei ruoli: il presidente della Figc ne ha uno, il ministro dello Sport ne ha un altro, ma risultati, compresi gli interventi in favore del mondo del calcio contenuti nel Decreto Rilancio. ci stanno dando ragione».

La ripresa, anche se a porte chiuse, salverà davvero tutto il sistema?
«La ripartenza eviterà al sistema un danno altrimenti difficile da riparare. Perché, oltre ai mancati guadagni nel breve periodo, dobbiamo iniziare a ragionare sul medio-lungo periodo, ad esempio stadi a porte chiuse, svalutazione delle rose e il rischio di una ridefinizione al ribasso del valore del diritti tv. Prima si riparte, prima si inizia a lavorare per invertire la tendenza in futuro».

Quello che sta succedendo in Francia. con il rischio di cause e club che annunciano il fallimento. è sotto gli occhi di tutti..La questione delta scadenza contrattuali al risolverà con una proroga?
«Stiamo lavorando con Leghe e Aic per arrivare ad una raccomandazione stringente, sulla base delle indicazioni pervenuteci dalla Fifa. Siamo tutti concordi nel ritenere che non ci sia altra via se non quella di finire la stagione con le rose con cui e stato interrotto il campionato».

Nel caso di un nuovo stop, il Piano B prevede il ricorso a spareggi e il Piano C la cristallizzazione delle classifiche?
«E' un percorso chiaro, indicato in una delibera dello scorso Consiglio federale. Nelle prossima riunione definiremo il format di eventuali playoff e playout, nonché il criterio da utilizzare per rendere effettivamente meritorie le graduatorie cristallizzate. Penso ad esempio al numero delle partite giocate da tutte le squadre, piuttosto che quante partite siano state giocate in casa o in trasferta».

Le polemiche sollevate da chi voleva fermarsi non sono mancate. Interessi di parte o effettive richiesta d sicurezza?
«La tutela della salute è stata la bussola che ha indicato la rotta anche di chi sosteneva la ripartenza, nessuno ha mai chiesto di giocare in piena emergenza. Per questo, non ho mai condiviso la retorica di alcuni presidenti della non ripartenza che hanno, invece, anteposto i loro interessi di parte a quelli dell'intero sistema».

Anche Sky, dopo la diffide de parte delta Lega out rispetto dei patti, starebbe aprendo a una piccola offerta in chiaro. Come si risolverà la questione del diritti tv in prospettiva? 
«È un tema di grande interesse e attualità, la Lega riuscire ari affrontarlo con soddisfazione. Parlare con i broadcaster non è una competenza della Figc, noi abbiamo il compito di creare le condizioni generali affinché l'intero sistema si possa sviluppare al meglio e si renda sempre più appetibile sul mercato televisivo. I periodi di crisi di eolico aprono le porte a grandi stagioni di riforme».

Ci saranno anche loro nel calcio?
«Me lo auguro, stiamo lavorando per quello. Ma chi pensa che lo strumento normativo messo a disposizione del Governo, per la riscrittura in corsa dei format attuali e di quelli della prossima stagione sportiva, sia il paracadute per stravolgimenti di sistema non condivisi, si sbaglia di grosso. È stato lo stesso ministro Spadafora, giovedì in riunione, a chiarire questo aspetto».

Playoff o playout saranno parte integrante nella riforma della Serie A?
«Sono un convinto sostenitore del fascino di queste formule, ma non è all'ordine del giorno per una riforma stabile. Sono solo condizioni eventuali per risolvere il problema di mancanza di date, generato dal Covid-19».

A proposito, Serie B e Serie C sono davvero in grado dl ripartire?
«Il nostro progetto prevede, con le necessarie differenze, la ripartenza del calcio professionistico e anche quello della Serie A femminile perché sarebbe un bel messaggio di speranza per tutto il Paese. La B ha già detto di voler concludere la stagione con il calendario regolare, mentre in Lega Pro, non essendoci tutte le date utili, penso adotteremo playoff e playout per assegnare i titoli sul campo».


Allenamento Roma, aumenta l'intensità degli allenamenti

A Trigoria, come fa sapere Sky Sport, hanno iniziato ad aumentare l'intensità degli allenamenti a partire dalla giornata odierna. Un programma che prevede lavoro fisico intenso, per poi, pian piano che si avvicina il giorno della ripresa un lavoro più di scarico fisico e tecnico-tattico. 


FIGC, rilasciato il protocollo per le gare a porte chiuse

La FIGC ha rilasciato il protocollo per la disputa delle gare a porte chiuse, in vista della ripresa del campionato a fine mese. Il numero massimo di persone ammesse allo Stadio è stabilito in 300 unità per il Campionato di Serie A.

PROTOCOLLO FIGC GARE A PORTE CHIUSE


Perotti torna ad allenarsi in gruppo

Oggi, dopo aver recuperato del tutto dal proprio infortunio, è tornato a lavorare in gruppo Diego Perotti. Ancora a parte Pau Lopez, che avrà bisogno di altro tempo per riprendersi dal proprio infortunio, e Nicolò Zaniolo.


FIGC, Gravina: "Il mio auspicio è quello di completare il campionato con qualche tifoso allo stadio"

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio 24. Queste le sue parole.

Il momento in cui avete creduto di non farcela...
Il momento più difficile? Ce ne sono state diversi, forse dico il momento in cui la Francia ha rinunciato a far ripartire il proprio campionato. Quando una big five viene meno mentre le altre stanno decidendo c’è un problema, ma abbiamo mantenuto la barra dritta e il risultato c’è mi pare.

Ha lavorato meno in questo weekend?
Io premetto che sono stato sempre convinto che la base di preparazione fosse la meno impegnativa. Io sono realista, mi rendo conto che esistono dei rischi ancora molto attivi, legati non solo all’andamento della curva epidemiologica, ma anche ad aspetti culturali che predominano all’interno del nostro mondo, della nostra società civile e sportiva. L’esperienza di questi ultimi due o tre mesi ha fatto sì che ciascuno sviluppasse degli anticorpi, abbiamo accumulato energie che ci consentiranno con equilibrio, politico, etico e morale, di proporre delle soluzioni che ci consentiranno di arrivare a una chiusura di questo torneo, o di questi tornei se preferite.

Sperate di eliminare la norma sulla quarantena in caso di contagio?
Il calcio non ha mai chiesto scorciatoie o sconti. Oggi esistono delle norme chiare, che consentono di poter continuare l’attività, isolando un atleta o un professionista dello staff, continuando gli allenamenti. Sappiamo che è prevista questa norma, l’auspicio è che a breve, una settimana prima dell’inizio dei tornei, quindi della Coppa Italia, si possa rivalutare: manderemo una nuova proposta, nella speranza che questa norma venga rivisitata. Oggi, teoricamente, ma probabilmente anche in pratica, crea grande ansia e preoccupazione.

Sull’algoritmo c’è un ampio dibattito...
Sì, qualcuno diceva che l’aquilone si alza controvento. In questo momento, l’aquilone è il mondo del calcio: sappiamo che ci sono dei problemi, dobbiamo dimostrare che siamo in grado di proporre soluzioni credibili, condivisibili e di facile applicazione.

Ci aiuta a capire come funziona questo algoritmo nel caso di stop definitivo?
Mi dispiace che questa parola abbia dato l’idea di una sorta di pozione magica, che potesse stravolgere il merito sportivo. Invece, è semplicemente un procedimento sistematico di calcolo: è un metodo per arrivare a un prodotto che si chiama ponderazione delle classifiche. Mi fa sorridere come nel nostro Paese ci piaccia avvitarci su espressioni che sono semplicemente votate a trovare equilibri e dare certezze. Io questo termine lo usata già diverso tempo fa, poi stranamente è stato ripreso dagli inglesi come ponderazione per le gare: lì funziona, da noi algoritmo applicato alla ponderazione fa preoccupare. In realtà, non è altro che un modo per far sì che, prima che ripartano i campionati, e applicando comunque criteri minimi quali aver svolto 3-4 partite per conoscere lo stato di fatto di quando si interviene, tutti siano alle stesse condizioni. Io non so se tra 3 o 4 giornate di campionato tutti avranno disputato le stesse gare: cosa vogliamo fare, cristallizzare la classifica e non tenere conto che qualcuno ha giocato meno ed è penalizzato? Io chiedo questo a chi si stupisce e grida allo scandalo per l’algoritmo. È un modo per mettere a disposizione del calcio uno strumento che ci metta tutti alle stesse condizioni. Gli inglesi lo stanno facendo: non è una media secca, ma tiene conto di tanti correttivi, quali partite in casa, fuori casa, gare da giocare, gol fatti e subiti, che diano un principio di equità a una classifica che deve essere ponderata se ponderazione è richiesta. È una sorta di assicurazione sullo svolgimento del campionato, perché io sono convinto che, se tutti noi continueremo ad applicare le regole, dando anche una testimonianza civile e morale, che comunque spero ciascuno di noi abbia in sé, si dovrebbe arrivare alla fine senza ulteriori sussulti.

Condivide alcune rimostranze dei calciatori?
Alcune sicuramente sì, altre discutibili. Credo che in un momento di grande tensione, generato da una situazione di grandissima emergenza, ciascuna componente abbia avanzato delle proposte da valutare, alcune legittime e altre meno, alcune discutibili e altre meno. I calciatori sono una parte fondamentale, ma come tutti sanno che per uscire dall’emergenza bisogna stare tutti insieme. E stare tutti insieme non significa portare a casa il miglior risultato possibile, ma anche fare qualche piccola rinuncia.

Che rapporto ha avuto col Ministro Spadafora?
Ottimo, costante, di confronto. La sua prudenza è stata un atteggiamento strategico, tattico se volete, che ha consentito al calcio di arrivare nelle migliori condizioni per poter dire oggi che si può partire. Insieme abbiamo condiviso due principi fondamentali: che il calcio doveva ripartire quando ripartiva tutto il nostro Paese, non abbiamo mai chiesto canali preferenziali. E poi con prudenza, tutelando la salute di tutti. Questi due elementi,  insieme, hanno ispirato il ministro. È inutile nascondere che dei momenti di tensione ci sono stati, ma è avvenuto perché c’era voglia di accelerare in un processo che, devo dire, oggi sarebbe stato dannoso per il nostro sistema, considerati alcuni rischi di positività. Oggi il risultato è arrivato anche grazie al determinante lavoro del ministro Spadafora e ai contributi del CTS. Mi auguro che, con la stessa capacità di dialogo e di confronto, soprattutto nel caso di CTS, si arrivi a limare ulteriormente qualche piccola restrizione che oggi ancora pesa sul nostro capo.

Spera di completare il campionato con qualche tifoso allo stadio?
È un auspicio, me lo auguro di cuore. Sto seguendo l’andamento della disponibilità all’interno dei teatri e delle arene per le manifestazioni culturali. È impensabile che, con tutte le precauzioni, in uno stadio da 60 o 80 mila posti, non ci possa essere una percentuale minima di persone. Mi auguro che anche così arrivi un segnale di speranza per il Paese, che ricompenserebbe tanti appassionati di calcio.

Pensate ai playoff/playout per l’anno prossimo?
Non c’è una decisione in questo momento. C’è una bozza di programma stilato dalla Lega di A, mi sembra che il calendario sia tale da permettere lo svolgimento del campionato con partenza dal 12 settembre, ma anche più tardi. Se ci dovessero essere impedimenti oggettivi, come sapete l’art. 218 del DL Rilancio consente alla FIGC di derogare alcune norme dell’ordinamento sportivo e riorganizzare la stagione.


Perez: "La Roma è in grado di vincere l'Europa League"

Carles Perez, attaccante della Roma, è stato intervistato da Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni:

La ripresa del campionato?
“Io e miei compagni di squadra siamo felici di poter tornare in campo. Siamo felici che ci sia una data, il 20 giugno, per questa ripartenza che ci rende tutti felici. La ripartenza penso faccia piacere a tutte le persone che, in generale, se la auguravano”.

Come vi state allenando a Trigoria?
“Stiamo ancora lavorando molto dal punto di vista fisico. Adesso è entrato in scena anche il pallone durante gli allenamenti. Era inevitabile che riprendessimo a lavorare forte fisicamente perché dopo 2 mesi in casa in cui ci siamo sì allenati, ma non è certamente la stessa cosa che allenarsi in campo mettendo gli scarpini con il resto della squadra. Stiamo lavorando forte per entrare in forma e farci trovare pronti”.

Con quali motivazioni sei venuto alla Roma?
“Le motivazioni sono sempre le stesse, ovvero quelle di migliorare e imparare tutti i giorni. Arrivo dal calcio spagnolo che, ovviamente, è diverso da quello italiano e sto cercando di imparare lo stile di gioco della Roma e, soprattutto, imparare dai compagni più esperti”.

Che ricordo hai del gol all’Inter in Champions League con la maglia del Barcellona?
“Per me è stato un sogno, da bambino guardavo tutte le partite di Champions League in tv insieme ai miei genitori, insieme a mio padre. Segnare un gol in uno scenario importante come San Siro è stata la concretizzazione di un sogno”.

Lionel Messi?
“Messi è una persona speciale e molto affettuosa, in particolare con i ragazzi della Masia, ossia la cantera del Barcellona. È chiaro che prima di giocare al Camp Nou, o di esordire in Prima Squadra, ci sia un po’ di nervosismo. Messi era sempre il primo nel cercare di rasserenarti e questo comportamento arriva da quello che considero, non solo io, il primo giocatore al mondo”.

La Roma può vincere l’Europa League?
“Sono stato contento per il mio debutto e per il mio gol a Gent, soprattutto perché segnato all’Olimpico. Credo fortemente che la Roma possa vincere la coppa, è una squadra in grado di raggiungere questo obiettivo”.

Come ti stai trovando con Fonseca?
“Il mister mi ha dato subito fiducia e questo sicuramente è un fatto molto bello e positivo. Al Barcellona ero più abituato a giocare largo, alla Roma invece mi si chiede di giocare più all’interno e Fonseca mi sta insegnando i movimenti giusti, quando inserirmi al momento giusto”.

La Roma può finire il campionato tra le prime quattro?
“Non ho nessun dubbio a riguardo, siamo tutti determinati nel ripartire forte e convinti di raggiungere il nostro obiettivo, che è il quarto posto”.

Ti aspetti di restare a lungo alla Roma?
“Lo spero. Sono stato accolto benissimo, mi trovo molto bene e ho ricevuto affetto dalla gente. Spero di restare molti anni, segnare molti gol, fare molti assist. Alla fine, però, quello che conta sono i risultati di squadra”.


Serie A, probabile che Roma-Samp si giochi il 24 giugno

Il campionato, come ufficializzato dalla Lega Serie A, ripartirà con i recuperi della 25esima giornata per poi proseguire con le restanti giornate. Ecco quella che, secondo Sky Sport, sarà la suddivisione del primo turno:

Lunedì 22 giugno
Lecce-Milan
Fiorentina-Brescia
Bologna-Juventus

Martedì 23 giugno
Hellas Verona-Napoli
SPAL-Cagliari
Genoa-Parma
Torino-Udinese

Mercoledì 24 giugno
Inter-Sassuolo
Atalanta-Lazio
Roma-Sampdoria