Joya per noi
Con Ranieri, Dybala è tornato al centro e ha finito il 2024 in crescendo. Ora arriva il derby e vuole sbloccarsi, contro una squadra a cui spesso ha fatto male in passato. Poi sarà tempo di pensare al suo futuro, ancora nella Roma. Il suo domani è a Trigoria. Clausola attiva fino a metà gennaio ma la Joya non vuole partire: rifiutato il Galatasaray. Il rinnovo è ad un passo perchè al centro della Roma di oggi e di domani.
Fonte - ilromanista
Gestione Dovbyk. Kone senza sosta
Il centravanti ucraino non si è allenato in gruppo in questi giorni ma non è in dubbio per la sfida di domenica sera.
Kone invece non si risparmia e continua a lavorare con un vistoso tutore al ginocchio.
Fonte - corrieredellosport
I giorni di Pellegrini tra derby e futuro
Lorenzo Pellegrini ha ricevuto l'affetto dei tifosi e sogna la svolta facendo la differenza contro la Lazio.
La Roma non lo ritiene incedibile e diversi club stanno monitorando la situazione già per gennaio. Lorenzo pensa alla stracittadina. Per ora il rinnovo non è sul tavolo.
Fonte - corrieredellosport
Frattesi sogna la Roma
Frattesi agita l'Inter e si vede alla Roma. Il giocatore si confronterà con l'agente Riso dopo la Supercoppa Italiana.
Chiedeva più spazio ma è sempre dietro a Barella: entourage al lavoro per farlo partire già a gennaio. Il club lo valuta almeno 40 milioni: puzzle complicato. Divorzio a giugno?
Con Dybala tutto l'anno
Capodanno speciale, Dybala protagonista.
La clausola è di nuovo attiva ma questa volta non fa paura alla Roma e ai tifosi giallorossi. L'argentino ha scelto di restare e ha un solo pensiero: il derby. Sogna il suo primo gol da romanista nella stracittadina.
Fonte - corrieredellosport
Ranieri alla GdS: "Derby? Dobbiamo stare sereni, si prepara da solo. Friedkin? Vogliono lottare per lo scudetto"
Claudio Ranieri a cuore aperto in un'intervista esclusiva concessa alla Gazzetta dello Sport.
È appena finito il 2024 e ci si è tuffati nell’anno nuovo. Bilancio e aspettative?
"Il bilancio è positivo, salvare il Cagliari è stato bello. Poi pensavo di aver smesso e invece è arrivata la Roma. Quando subentri c’è sempre un po’ di sbandamento, il morale dei giocatori non è a mille. Ho cercato di ridargli entusiasmo e sorriso, non servono despoti… Pian piano ci stiamo compattando: abbiamo fatto bene ,ma non ancora come vorrei. La strada nel calcio sempre in salita".
Quanto manca per arrivare lì dove vorrebbe arrivare?
"Manca, manca… In Inghilterra dicono che Roma non è stata costruita in una notte. Nessuno ha la bacchetta magica. Mi è stato chiesto di riportare le cose al loro posto, facendo anche da consigliere. Me lo avevano già chiesto al Chelsea, ma avevo detto di no. In Inghilterra non ho le conoscenze che ho qui per fare le cose per bene. Roma è la mia vita, ora ho più esperienza, sono vaccinato a tutto. E poi ho il sogno da bambino, quello di chi andava in Curva Sud. E mi piace il doppio ruolo, tra allenatore e dirigente".
Come ci si divide in due ruoli tra di loro molto diversi?
"Ci si organizza: da allenatore vedo i giocatori anche per chi verrà. Tutto e subito non si può, alcuni campioni bisogna anche crearseli. Sono convinto che i nostri giovani siano buoni. Ora se diventeranno campioni lo può dire solo un indovino, ma hanno le qualità per essere giocatori importanti".
Come giovani si riferisce a Pisilli?
"Lui è bravo, ma ci sono pure Baldanzi e Soulé, che sono convinto che presto sboccerà. I giovani vanno supportati, aiutati. E invece si sono trovati in mare aperto, da soli. E anche qui dobbiamo migliorare. Per questo ho puntato su gente esperta come Hummels, Paredes, Pellegrini, Cristante e Mancini, sono loro che devono tracciare la strada. Se i giovani sono intelligenti, fanno tesoro di questo e imparano. Ecco, diciamo che io mi sento il martello della società per fare le cose in una certa maniera".
Pisilli e Svilar, però, sono ancora entrambi in attesa del rinnovo di contratto
"Da allenatore e da consigliere ho suggerito di mettersi d’accordo, di chiudere il prima possibile la questione. È bene che i ragazzi siano sereni e che sappiano che la società conta su di loro".
Prima parlava di Hummels, Dybala e Paredes, che con lei sono rinati
"Sono tre campioni del mondo. Nel calcio non esiste un sistema vincente, sono i giocatori ad essere vincenti. È stato logico ripartire da loro".
Pellegrini invece fatica a ripartire
"È la questione che mi sta più a cuore. Lorenzo è un ragazzo meraviglioso e un professionista esemplare. Ma è un romano atipico, non esterna le emozioni, in questo siamo simili. Resta però uno dei migliori centrocampisti italiani, lui e Lampard mi hanno segnato tanti gol. Ora deve rimettere il sorriso, ma serve anche l’aiuto dei tifosi. Invece sembra che oramai sia stato condannato. Se si riprenderà? Non lo so, lo spero".
Dopo la partita di Milano ha detto di volersi tenere stretto Dybala
"In generale non voglio gente non felice. Paulo è un campione: se lui vuole restare, deve restare. Il contratto? Non spetta a me, ma alla presidenza decidere se rinnovare o spalmare. A me tocca la valutazione tecnica e capire se può essere un giocatore valido per il nuovo allenatore. E questo Dybala lo è".
Si è posto un obiettivo?
"Arrivare il più in alto possibile. Abbiamo sbagliato a Napoli e il secondo tempo a Como. Per il resto sono contento. Anche con l’Atalanta abbiamo fatto una buona partita, poi i cambi hanno fatto la differenza. Loro stanno lì da 9 anni, io qui da un mese".
Il modello Atalanta può “vivere” a Roma?
"Difficile, le aspettative sono diverse. Nei primi 5 anni il presidente Percassi diceva sempre: ‘Dobbiamo salvarci’, facendo il lavaggio del cervello ai tifosi. All’inizio pure Gasperini ha faticato, poi la squadra è salita. La Roma può fare una cosa del genere? No. La Roma deve fare cosa ha chiesto il presidente: tornare tra le prime per andare in Champions League e poi cercare di competere per lo scudetto. Tu a Roma puoi parlare di salvezza quest’anno che sei partito male, ma già dal prossimo devi lottare per andare in Europa".
Ci racconta il suo rapporto con i Friedkin?
"Molto chiaro, come sempre con i miei presidenti: io lotto al massimo per l’idea che mi viene affidata, poi se cambia impazzisco. È successo e me ne sono andato, mi sono sentito tradito. Il nostro invece è un rapporto bellissimo, ci sentiamo spesso. E loro si informano, vogliono sapere".
È vero che gli ha detto: “Siete sicuri di non voler riprendere De Rossi”?
"No, di Daniele non ho parlato, loro mi hanno detto che si sono lasciati in ottimi rapporti. È vero invece che su Dybala gli ho detto che se sta bene, deve giocare e che non accettavo intromissioni. E non ci sono state".
Dove deve crescere Dovbyk?
"Nella cattiveria e nella determinazione. Artem è un ragazzo molto sensibile. Era abituato a giocare in modo diverso, ma ora cominciamo a capirci. Forse non ha segnato tanti gol, ma le occasioni se le crea. Lasciamolo in pace, con i gol arriverà la fiducia".
Oggi parte il mercato, dove avete bisogno?
"Dobbiamo valutare bene tutto. È un mercato difficilissimo, abbiamo delle idee, ma non tutti ti danno i giocatori. Con 2-3 innesti sarei felice".
E se alla fine i Friedkin decidessero di darle la squadra in mano per un altro anno?
"Non lo so, io vado di pancia e di cuore. Bisognerebbe vedere. Dentro di me ora ho questa missione, fare bene con la Roma ed aprire i miei orizzonti. Non ci penso ad un altro anno, ma non ci pensavo nemmeno quando ho lasciato Cagliari. Non avevo smesso perché mi sentissi scarico. Dentro di me il fuoco c’è sempre, ma volevo vedere il mondo".
Domenica c’è il derby, come si sta preparando?
"Il derby è una gara che si prepara da sola. L’allenatore deve fare l’equilibratore, è una partita che sentono in tantissimi, dobbiamo stare sereni. Sarà una sfida difficile, la Lazio è in un momento splendido: gioca bene, crea tanto, sta dove si merita. Sa essere compatta, ha creato problemi a tutti".
Ma lei ne ha vinti 4 su 4
"È acqua passata, io guardo sempre al domani. E noi ora stiamo sotto 15 punti, questa è la realtà".
Sta pensando di riportare dentro Totti?
"Devo capire che cosa può e vuole fare Francesco, arriverà il giorno che glielo chiederò. Al Milan Maldini è stato preso in considerazione, ma ora c’è Ibra e non penso possano coesistere. Poi c’è Del Piero che può fare qualsiasi cosa. Noi attendiamo di capire da Francesco cosa vuole fare".
È mai stato vicino alla Nazionale italiana?
"Sì, c’è stato un momento. Albertini mi ha detto spesso: 'Sei stato l’unico che mi ha detto di no'. E sapete perché? Perché di mezzo c’era sempre la Roma, che per me è una cosa speciale".
Si può vincere una coppa?
"Ci proveremo, non lasciamo nulla di intentato. Sono stato un giocatore da battaglia, ce l’ho sempre messa tutta. Se tu lotti fino infondo, anche le avversità riesci ad aggirarle. Io non credo molto nella fortuna e nella sfortuna, credo nel lavoro".
A fine stagione sarà contento se?
"Se i programmi saranno stati portati a termine".
Da Baldanzi ai 120 milioni. Ora Ranieri vuole di più
Gennaio per sistemare la rosa. Parti al lavoro per lo scambio Pellegrini-Frattesi.
Ghisolfi va a caccia di un difensore centrale, un mediano e un vice Dovbyk. Cristante, Hermoso e Le Fèe sono in uscita.
Fonte - ilromanista
Happy New Here
Il nostro 2025 comincia al Tre Fontane, con la carica dei 3.000 romanisti in vista del derby. Applausi alla squadra in vista del derby di domenica sera. Ovazioni per Saud, tanto affetto anche per Pellegrini. Ranieri: «Ci fate sentire amati. Faremo di tutto per farvi sentire orgogliosi». Forza Roma!
Fonte - ilromanista
Saelemaekers: "Siamo sulla buona strada, pensiamo alle prossime partite"
Uscite da San Siro con il rammarico di aver voluto portare via tre punti?
“Sì, era una partita difficile. Il Milan è una grande squadra, lo sappiamo, abbiamo avuto occasioni per far gol, siamo una buona squadra, sulla buona strada, pensiamo alle prossime partite”.
Avresti fatto comodo al Milan? Alcuni tifosi rimpiangono quello scambio che ti ha coinvolto in estate.
“È sempre un piacere per me tornare qui, mi sento come a casa, ma nel calcio le cose vanno veloci da una parte all’altra, non sappiamo cosa succede in futuro, ma mi fa sempre piacere venire qui”.
Dybala ancora in gol e ha fatto anche ottime prestazioni difensive, che effetto ti fa vederlo anche in allenamento?
“Paulo è un grandissimo giocatore, si vede da come tocca palla che ha qualcosa in più. Oggi non me me lo aspettavo, ha difeso bene, ora non ha più scuse nelle prossime partite, ma siamo molto contenti anche per lui che sta ritrovando il suo calcio e ci potrà continuare ad aiutare nelle prossime partite”.
Fonte - asroma.com
Gli occhi della Premier League su Svilar
Pellegrini, è il tempo di decidere
L'entourage sta lavorando per trovargli una squadra.
Un'altra partita deludente alimenta le indiscrezioni su un possibile addio a gennaio. Il capitano sembra smarrito e sa che la Roma è pronta a lasciarlo andare.
Fonte - corrieredellosport
Dybala mai così leader
A Milano ha inventato un gol fantastico di destro ma soprattutto è stato il trascinatore della Roma: ora punta a segnare per la prima volta nel derby. In quattro precedenti 0 gol e 1 solo assist trovato nella vittoria del 6 aprile scorso.
Il feeling con Ranieri gli ha restituito centralità; in campionato ha giocato 5 volte di fila da titolare e contro Parma e Milan non è stato sostituito. Il lavoro psicologico del nuovo tecnico si sta notando. Dybala ha già detto che vuole restare, la clausola non è un problema.
Fonte - corrieredellosport