Il sindaco Gualtieri: "Prossimi giorni novità importanti sullo stadio"

Il sindaco di Roma Gualtieri ha parlato dello stadio della Roma a Pietralata: "Ci aspettiamo che nei prossimi giorni che accada qualcosa di importante da parte della società, siamo in attesa di un passaggio molto rilevante".

 


Milan e Roma lavorano alla conferma di Abraham in rossonero a fine stagione

Tammy Abraham sta conquistando a piccole dosi la conferma in rossonero. L'inglese sta giocando parecchio in questo finale di stagione e ha sbloccato diverse situazioni scomode, tanto che la società rossonera sta pensando di trattenerlo a prescindere da chi sarà il nuovo allenatore. Una buona notizia per Saelemaekers che potrebbe rimanere alla Roma magari a fronte di un piccolo conguaglio.
Fonte: La Gazzetta dello Sport

Pellegrini ha deluso. Per lui potrebbe essere stato l'ultimo derby

Quello di ieri sera potrebbe essere stato l’ultimo derby romano di Pellegrini, il suo rapporto con la Roma si sta sgretolando sempre di più ogni giorno che passa. Negli ultimi giorni Ranieri lo ha visto sereno, ci ha parlato e lo ha rilanciato nella stracittadina non ottenendo però i risultati dell'andata. Ora Lorenzo proverà a giocare al massimo le ultime sei partite stagionali per guadagnarsi una proposta di rinnovo in vista del suo ultimo anno di contratto. La sensazione al momento è di un addio anticipato.


Dahl e il Benfica vorrebbero continuare insieme. Previsti incontri con la Roma

Come riporta Il Tempo, nelle prossime settimane ci saranno nuovi contatti tra la Roma e il Benfica che vuole trattenere Samuel Dahl e prelevare il suo cartellino. La cifra del riscatto è fissata a 8 milioni di euro più due di bonus.

 


Evan Ndicka a L'Equipe: "A Roma sto bene. Devo tanto a Mourinho"

Evan Ndicka si è raccontato a 360 gradi a L'Equipe. Di seguito le dichiarazioni del difensore centrale giallorosso.
Ha avuto un percorso professionale atipico, essendo rapidamente scomparso dai radar francesi. Ha lasciato Parigi a 13 anni per trasferirsi nel centro di Auxerre. Come vive l'esilio a un'età così giovane e questa distanza dal tuo paese natale?
"All'inizio non ci rendiamo conto di questa distanza. Te ne vai, ti ritrovi con persone della tua generazione ed è un po' un sogno per un bambino. Ma guardandoti indietro, ti dici che te ne sei andato presto, che da allora ti sei allontanato da casa solo per un po' tra Auxerre, Francoforte e ora Roma".
Perché ha scelto la Germania?
"Ero in L2 con l'Auxerre e il Francoforte mi offriva un'opportunità migliore. Così sono andato in Bundesliga senza esitazione. È un campionato interessante. C'è molta gente negli stadi, è quasi sempre pieno dalla prima alla quarta divisione. C'è una grande cultura calcistica ed è fantastico. E lì tutto è messo a disposizione affinché tu possa pensare solo al calcio, fanno di tutto per i giovani".
Ma a 19 anni non era scontato che ce l'avresti fatta a Francoforte...
"Oggi è più facile, i giovani non hanno più paura. Quando sono arrivato non conoscevo nessuno, ma l'allenatore Hütter mi ha messo in campo senza esitazione".
Questo le ha messo ulteriore pressione?
"No, quando sei giovane non ci pensi. Ripensandoci, penso che le cose sarebbero potute andare diversamente, ma a quell'età sei super sicuro di te. C'era una sorta di noncuranza che consentiva di superare tutti gli ostacoli. E ho avuto la fortuna di avere Hütter, ha avuto un ruolo fondamentale nella mia carriera. E poi è un campionato aperto e, date le mie qualità, era perfetto per me. Inoltre a Francoforte c'è il tifo migliore di tutta la Germania. Non dimenticherò mai la vittoria dell'Europa League, un momento incredibile vissuto insieme a migliaia di tifosi che ci hanno accompagnato. Poi arrivò la proposta della Roma, si tratta di un club grande e storico e con una pressione enorme. La gente ti riconosce, ti si avvicina... Qui è molto bello, sia in positivo sia in negativo. Si sente la pressione più che in qualsiasi altro posto. Qui c'è una cultura calcistica molto diffusa. Non posso fare quasi nulla a Roma, dato che la gente è molto passionale. Forse è il rovescio della medaglia, ma ci sono tante cose belle (ride, ndr)".
A Roma ha conosciuto Mourinho...
"Dall'esterno non sembra, ma Mourinho è una persona molto simpatica. Mi è stato di grande aiuto e in meno di un anno ho imparato molto tatticamente. Inoltre sa come parlare e come trasmettere la grinta. Lui sa tutto di tutti gli avversari. Ha lasciato un segno in me. Ma non è l'unico nella Roma, dato che ho avuto anche De Rossi e ora Ranieri".
In due stagioni lei è diventato uno dei pilastri della squadra...
"Diciamo di sì, la gente si fida di me. In Italia la difesa è importante, dopo che giochi in Italia consegui un master in difesa. Puoi giocare ovunque".
Questa partita contro la Lazio arriva al momento giusto per la vostra squadra: come la affronta?
"Dall'arrivo di Ranieri abbiamo fatto una grande rimonta. Ha cambiato tante cose, è nato a Roma, conosce la situazione e la città. Lui è un allenatore davvero molto bravo. Inoltre ha quel lato paterno in più, sa come parlarti. A Roma c'è un clima particolare: vinci 7 partite ma al 70' pareggi 0-0 e la gente non sarà contenta. È una vera passione".
Prova un'emozione particolare all'avvicinarsi del derby?
"Oh sì! Questa partita rappresenta qualcosa di importante. Inoltre quest'anno siamo molto vicini in classifica, il che aumenta la posta in palio anche in ottica Champions League. In città si capisce subito quando sta arrivando il derby. Nella gara di andata abbiamo vinto 2-0 ed è stata una partita difficile sia sul campo sia. Ci sono prese in giro e fa parte del contesto, ma noi giocatori restiamo calmi e pronti".
Ha giocato un numero impressionante di partite questa stagione.
"Sono gli allenatori che mi mettono in campo. Mi prendo molta cura del mio corpo, sono ultra professionale. Dovrò fare tutto il possibile per restare al top. Cibo, strumenti per il recupero, stretching... Sono sempre al top, anche a casa, dove ho l'attrezzatura per allenarmi. Ronaldo è il mio modello, basta vedere cosa fa a 40 anni. Il suo lato professionale unito al talento formano una combinazione fantastica. Analizzo tutte le partite e i miei avversari, posso considerarmi un difensore a tutto tondo".
Come reagisce all'interesse di diversi top club in Europa?
"Non farò finta di non vedere, ma a Roma sono rispettato e rispetto loro. Mi resta un contratto di tre anni e vedremo più avanti".

Punto luce

L’ultimo derby di Ranieri finisce in pareggio. Nel primo tempo giochiamo male, a inizio ripresa andiamo sotto, solo a quel punto inizia la nostra partita. Il pari è una magia di Soulè, poi proviamo a vincere ma finisce così. L’Europa è ancora lì. Commovente e splendida la Sud.

Fonte - ilromanista


Ballottaggi in tutti i reparti. Saelemaekers il jolly

Ballottaggi come non mai per la formazione del derby. Pellegrini in lizza per una maglia da titolare. A destra Rensch può partire dall'inizio se Saelemaekers avanza nella linea dei trequartisti.

Fonte - ilromanista


Carica!

Per la storia, per i tifosi, per la classifica. Con l'obiettivo europeo in testa, l’ultimo derby di Ranieri da allenatore richiede una prestazione top. In 18 mila dal lato nostro sugli spalti sosterranno la squadra senza sosta. Forza ragazzi, forza Roma!
Fonte - ilromanista

Vai Soulè: senza Dybala può essere la tua notte

Mati Soulè non ha mai giocato un minuto in un derby compreso quello di Torino.

Prima volta per lui, l'argentino si scalda: va anche in cerca del primo gol da romanista all'Olimpico. Il derby potrebbe essere la sua notte.

Fonte - corsport 


Saelemaekers e Angelino per spiccare il volo

Il tecnico giallorosso intende sfruttare tutte le sue armi.

I due esterni hanno tante qualità e potranno essere decisivi per superare la difesa della Lazio. Sotto la guida di Ranieri sono cresciuti anche in zona gol.

Fonte - corsport 

 


Pellegrini in corsa. Diverse opzioni a destra

Oggi la rifinitura a Trigoria e poi le scelte definitive di Ranieri.

Pellegrini può tornare alle spalle di Dovbyk o da mezz'ala. Saelemaekers, Celik e Rensch per un posto sulla fascia destra.

Fonte - ilromanista


Sesto capitolo e poi il cambio: ultimo derby per Ranieri

Sir Claudio presenta il suo ultimo derby da allenatore: «Dobbiamo dare tutto e volere la vittoria. Sarà una gara tirata». Poi il futuro lontano dal campo, ma vicino alla sua Roma. Un domani che passa da qui. E' anche una partita crocevia per l'Europa. 5 vittorie su 5 contro la Lazio: "ma acqua passata non macina più".

Fonte - ilromanista