Per Smalling e Mkhitaryan la conferma è più vicina

IL TEMPO - BIAFORA - Torna il sereno per Smalling e Mkhitaryan. Tra fine aprile e inizio maggio le speranze della Roma di riuscire a tenere entrambi erano poche, ma ora c’è maggiore fiducia. Petrachi è al lavoro per trattenerli ed accontentare Fonseca, che li reputa due pilastri fondamentali per la squadra. Per il difensore inglese la richiesta del Manchester United è scesa a 18-20 milioni e darà priorità ad una permanenza alla Roma. Sul fantasista armeno invece si è messo in moto Mino Raiola, che sta cercando di convincere l’Arsenal a prolungare il contratto in scadenza del suo assistito, per poi orchestrare una cessione in prestito con obbligo di riscatto. Sul fronte societario invece si registra l’interesse del fondo CVC nell’avvicinarsi al mondo giallorosso, mettendo sul piatto un totale di circa 350 milioni di euro.


Roma, Friedkin ancora c’è. Contatti ripresi, Pallotta spera

CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Sono ripresi, ammesso che si siano mai interrotti, i contatti tra la Roma, cioè James Pallotta e Dan Friedkin. La notizia delle ultime ore è che il presidente del club giallorosso sta continuando ad avere rapporti con il suo connazionale, mentre fino a qualche giorno fa sembrava che le parti fossero distanti anni luce. La distanza c’è ancora, ma la parola fine non è ancora stata scritta perché Pallotta e Friedkin si sono presi ancora un mese di tempo per capire cosa succederà, i prossimi 30 giorni saranno determinanti. Il 29 giugno è convocata l’assemblea degli azionisti, il giorno successivo andrà chiuso il bilancio e Friedkin nel frattempo si sarà fatto un’idea più chiara su quanto il suo gruppo avrà perso col Covid-19. A quel punto si rimetterà al tavolo con Pallotta e capiranno se ci siano o meno le condizioni per chiudere l’affare.


Emre: "Under è un fenomeno, ma per esplodere deve pensare al calcio senza distrazioni"

GAZZETTA.IT - Emre Belözoğlu, centrocampista turco capitano del Fenerbahçe, ha parlato anche del suo connazionale Cengiz Under, in forza alla Roma: "Under è un grande, l’ho visto crescere al Başakşehir prima che andasse alla Roma: mi creda, è un fenomeno. Per esplodere definitivamente dovrà fare solo una cosa: pensare ogni ora al calcio, senza distrazioni. Se mi ascolta, raggiungerà il livello dei top al mondo".


Cetin nel mirino di Galatasaray e Fenerbahçe

Il Galatasaray e il Fenerbahçe, avrebbero messo nel mirino il difensore giallorosso Çetin e sarebbero pronte ad un vero e proprio derby di mercato. Il Fenerbahçe sarebbe pronto a far recapitare un'offerta per il prestito a Trigoria: la svolta potrebbe arrivare con il passaggio imminente di Emreda giocatore a direttore sportivo del club. Lo scrive il portale turco portale turco Kral Sport. 


Julio Sergio: "Non posso immaginare cosa sarebbe vincere un campionato con la maglia della Roma"

Julio Sergio, ex portiere della Roma, ha parlato nel corso di una diretta Instagram insieme a  Footbatelier. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni: 

"La Roma ha voluto vedermi in provino prima di acquistarmi perchè a Trigoria sapevano che avevo subito un infortunio al ginocchio. Mi rimandarono in Brasile e dopo 20 giorni mi chiamarono dicendomi che avevano intenzione di tesserarmi. Nello spogliatoio in cui sono arrivato c'erano grandi giocatori, ero emozionato. Volevo entrare a far parte del campionato italiano già da un po', ma non mi aspettavo di andare alla Roma già da subito. La storia del 'miglior terzo portiere del mondo'? Io ero uno che stava al posto suo, non creavo problemi e facevo il mio. Non è facile avere un portiere che accetta tranquillamente la panchina".

"Spalletti un grandissimo allenatore. Con lui giocavamo tutti bene, quella Roma era forte anche se alla fine si era un po'stancata. Lavorare tanti anni con la stessa persona è difficile, a lungo andare un allenatore non riesce a trarre il meglio dai propri calciatori, soprattutto perchè spesso per farlo c'è bisogno di essere anche duri. Forse ha capito che con i suoi modi non riusciva più a far rendere la rosa. C'era bisogno di un cambio e alla fine arrivò Ranieri. Lui non si vedeva nello spogliatoio. Lasciò un ambiente molto libero per tutti, e forse in quel momento è stato un bene". 

All'epoca la Roma aveva tanti leader: Totti, Mexes... Vucinic? Era uno che arrivava nello spogliatoio e sembrava pronto per una partita con gli amici. Era sempre tranquillo, per questo giocava così come tutti lo hanno visto. Ho un rapporto molto stretto con Cicinho. Con lui non riesco a scambiare tre parole senza scherzare. Baptista? Era il nostro Beckham (ride, ndr): gli piaceva vestir bene, ed era forte anche se in giallorosso non rese come ci si aspettava. Se si parla di nomi, il brasiliano più importante passato per la Roma dopo Falcao è stato Adriano". 

"Juan? Roma è una città bellissima ma stare lontani da casa per tanto tempo non è mai facile. Forse era stanco e voleva tornare a casa sua. Ha fatto una scelta di vita, come Totti fece quella di rimanere tutta la carriera in giallorosso. I derby con la Lazio? Fortunatamente ne ho vinti 4 su 4. L'atmosfera era particolarissima in occasione delle partite con la Lazio. La gente comincia a parlarne dall'inizio dell'anno. Sotto casa mia all'Eur, nel bar dove andavo sempre, i proprietari erano laziali... Ed era sempre un piacere andarci dopo i derby".

"Totti? La cosa che mi ha impressionato è che è una persona tranquillissima. Per noi era meglio fare allenamento contro calciatori come lui perchè il livello si alzava. In partitella tutti volevano sempre vincere. Perrotta? Il numero uno. Mai visto un giocatore tatticamente intelligente come lui".

"La partita con la Samp? 20 minuti cambiarono un intero campionato. Non posso immaginare cosa sarebbe vincere un campionato con la maglia della Roma. La mia vita con quello scudetto sul petto oggi sarebbe diversa".

"Sono innamorato di Roma. Dico sempre 'Mi mancano tre cose di quel periodo: il mio metabolismo, il cibo e la mia busta paga (ride, ndr)'.

"La nazionale italiana? Se mi avessero chiesto di vestire la maglia azzurra lo avrei fatto al 100%. Sarebbe stato un onore. Già solo il fatto di allenarmi con Buffon sarebbe stato fantastico per me"


La FIGC ha inviato al Ministro Spadafora il protocollo sulla ripresa

La FIGC, con un giorno d'anticipo rispetto a quanto previsto e come riferito da Sky Sport, ha presenato al Ministro Spadafora il protocllo per la ripresa del campionato.
Ma si dovrà attendere il prossimo 28 maggio e la riunione tra FIGC, Lega Serie A e Governo per avere maggiori lumi sul futuro del campionato.


Lippi: "Ripartire seguendo le norme per la tutela sanitaria. I Playoff non piacciono a nessuno"

Marcello Lippi, ex CT della nazionale Campione del Mondo nel 2006, ha parlato ai microfoni de La Stampa circa la ripresa del campionato:

"Speriamo non facciano scherzi, c’è da aspettarsi di tutto. Non comprendo, sinceramente, remore così tenaci davanti alla garanzia del rispetto dei protocolli. I giorni più duri sono passati e all’ombra del virus dovremo abituarci, l’importante è seguire le norme per la tutela sanitaria: il calcio le ha stabilite, perciò è giusto che riparta. Playoff? Non piacciono a nessuno. Appartengono a tantissimi sport importanti, ma le categorie più alte del calcio sono disabituate. La mia speranza è che non si debba ricorrere a formule inedite e alternative, però finire i campionati è prioritario: interromperli definitivamente, assegnare verdetti in base a una classifica parziale, sarebbe assurdo sul piano economico e sportivo. Pensate ai sacrifici dei club che hanno investito sul mercato d’inverno per raggiungere i propri obiettivi o alla frustrazione di chi non potrebbe portare avanti un’annata fantastica, costretto a ripiegare sogni e ambizioni: l’esempio più evidente è la Lazio, in piena corsa scudetto".


Spadafora, Ministro dello Sport: "Le due date possibili sono 13 o 20 giugno. Giovedì decideremo se e quando ricominciare"

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parato ai microfoni del TG3 della possibile ripresa del campionato:

"Le due date possibili per la ripresa della Serie A sono il 13 e il 20 giugno. Poco fa è arrivato il protocollo per la ripresa del campionato, ed è molto simile nelle regole a quello degli allenamenti: giovedì prossimo ho convocato FIGC e Lega, insieme decideremo se e quando ricominciare anche qui in Italia".

Chiederà di vedere le partite in chiaro?
"Molti mi chiedono di fare riferimento al modello tedesco. In Germania, Sky ha trovato un accordo per cui c'è la Diretta Gol in chiaro, pur con le singole partite riservate agli abbonati, dovremo assolutamente pensarci anche in Italia così da evitare assembramenti di tifosi nei bar. Sono disponibile, se serve, a mettere nello stesso provvedimento della riapertura del campionato, anche questa cosa".

Il calcio femminile che fine farà?
"Il presidente Gravina sta facendo un ottimo lavoro con Sara Gama e le ragazze: sto lavorando per realizzare prima dell'estate una loro richiesta importante, quella di prevedere il professionismo. Dall'emergenza sono emerse criticità e le affronteremo".


Friedkin presenta una nuova offerta, Pallota rifiuta. Ma le trattative proseguiranno

Continuano le trattativa tra Pallotta e Friedkin per la cessione della Roma, inizialmente chiuse con un accordo sui 650 milioni prima della pandemia di Coronavirus.
Secondo quanto dichiarato da un dirigente del gruppo Friedkin ai microfoni di Roma Press, sarebbe stata presentata una nuova offerta di 455 milioni che Pallotta avrebbe rifiutato.
Ma non è un no definitovo, con le trattative che proseguiranno ulteriormente.


Schick annaspa, ma la Roma con lui può fare cassa. Soprattutto in Premier

GAZZETTA.IT - Con il Lipsia è tutto tranne che titolare, tanto che da quando è ripreso il campionato tedesco ha giocato solo 10’ con il Friburgo. Complice un mal di schiena, oggi in Bundesliga contro il Mainz è rimasto in panchina per 90’, con i compagni che stravincevano 5-0 in trasferta. La Roma vorrebbe venderlo per 29 milioni, prezzo pattuito la scorsa estate sulla parola con il Lipsia, facendo così una plusvalenza di 7 milioni. Se, invece, la cifra dovesse scendere a 25, pagabili in una sola soluzione, la plusvalenza sarebbe minore (3 milioni), ma il club giallorosso accetterebbe comunque pur di liberarsi di un ingaggio da oltre due milioni l’anno.

Il suo agente, Paska, sta trattando con la Roma e il club tedesco per trovare una soluzione, ma ascolta anche i sondaggi che arrivano da altri club. Dalla Premier, in particolare. L’Everton, se dovesse partire Kean, ha preso informazioni, dell’interesse dell’Arsenal non c’è mai stata conferma (se non un paio di osservatori che lo hanno visto dal vivo) così come, in Italia, di un ritorno alla Sampdoria. La Roma, infatti, non ha intenzione di cederlo in prestito secco, e vorrebbe l’obbligo di riscatto, almeno.


AIC, Calcagno: " Non se ne parla nemmeno di giocare alle 16:30 in piena estate. Meglio alle 18:45 o alle 21"

Umberto Calcagno, vice presidente dell'AIC, ha speigato su La Repubblica il perchè è contrario a far disputare le partite di un'eventuale ripresa del campionato alle ore 16:30:

"Le 16:30 in piena estate, in giugno-luglio? Non se ne parla nemmeno di giocare a quell'ora. Lo so che il Mondiale del '94 si è giocato alle 12, ma erano poche partite: qui sono di più, e conta poco che magari siano messe nel weekend, sempre le 16:30 sono. I presidenti pensano solo alle tv, non alla salute dei giocatori. Le 16:30 non vanno bene. Le 18:45 e le 21 sì".


AIC, Tommasi: "L'allungamento della stagione porterà alcuni problemi. Ci sono prestiti e contratti in scadenza da risolvere"

Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, ha parlato del momento che sta vivendo il calcio italiano ai microfoni di Sky Calcio Club:

"Ci sono differenti criticità. Stiamo parlando di alcune squadre che devono ancora pagare le mensilità di gennaio, in altri paesi se succede ciò salta l'allenamento il giorno dopo. Era un controllo che andava fatto, si era parlato del 30 giugno. Si è voluto posticiparlo al momento delle iscrizioni, ma stiamo parlando anche di giocatori di Lega Pro che non percepiscono stipendi".

Gli accordi?
"L’accordo deve farlo chi firma i contratti. Noi abbiamo sempre fatto di tutto per far sì che tutte le società possano trovare un accordo. L’allungamento della stagione porterà alcuni problemi".

Quali sono le criticità?
"Il problema riguarda le diverse situazioni: ci sono dei club con dei prestiti, serve un accordo tra le parti. Anche chi è in scadenza, bisogna assolutamente risolvere. Vedo troppe persone che vogliono sfruttare questa situazione, la gestione del contratto non va valutata in base alla posizione di classifica. Ci saranno squadre che spingeranno o meno per giocare in base alla propria posizione di classifica".