Spadafora: "L'obiettivo è arrivare al 28 maggio e capire se ci siano tutti i presupposti per riprendere o meno"

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato a Rai Uno. Ecco le sue dichiarazioni:

"Pochi minuti fa abbiamo pubblicato ufficialmente il protocollo che consente alle squadre di Serie A di riprendere gli allenamenti. È arrivato il definitivo ok del Comitato Tecnico Scientifico. Lunedì 25 riceverò dalla FIGC il protocollo per la ripresa del campionato, le nuove regole che il calcio ci propone per ripartire. Una volta ricevute le trasferirò al Comitato Tecnico Scientifico. Il mio impegno è arrivare all’incontro di giovedì 28 con un orientamento del CTS, per fare in modo di decidere, con tutte le componenti del calcio, se ci siano davvero i presupposti per riprendere o meno".


Serie A, la Lega emana il protocollo definitivo

Il Comitato Tecnico Scientifico ha approvato le modifiche al protocollo per la ripartenza del campionato. 

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Cesari: “Massa non ha mai fischiato per interrompere il gioco sul gol di Kalinic al Cagliari”

Graziano Cesari, ex arbitro di calcio, ha parlato ai microfoni di Roma Talk Radio. Cesari è tornato anche sul discusso finale di partita tra Roma e Cagliari. Di seguito le sue parole:

"E’ stato un episodio controverso. Io sono andato a vedere anche l’audio, perché ora la televisione permette anche di sentire l’audio, e quel fischio non è mai arrivato. E’ arrivato molto tempo dopo, come se questa decisione fosse stata presa con chissà che tipo di reminescenza mentale. Io non avevo il VAR, ma cerchi di rivedere mentalmente l’azione ed è una cosa che ci abituavamo a fare in tanti, perché senza le immagini televisive è difficile. In quell’occasione Davide Massa non ha mai fischiato l’interruzione del gioco. Tant’è che è passato tanto tempo e mi ricordo che i giocatori della Roma sono andati da lui a dire “Ma cosa stai facendo”. Il gioco è stato interrotto per tanto tempo. Quindi non ha mai dato l’impressione di aver preso la decisione. E’ come quando tu lasci andare una cosa, sperando che si risolva nel meglio e siano gli altri a decidere. Poi quando decidi tu, sbagli tutto".

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Calvo: "Lo sport rimarrà comunque positivo, resteremo un settore privilegiato"

Francesco Calvo, COO giallorosso, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante una diretta su Periscope con l’agenzia di marketing Iquii. Queste le sue parole:

Come avete sfruttato il lockdown?
“Professionalmente questa pandemia è stata una bella sfida. Ci siamo dovuti concentrare sul calcolo dell’impatto del Covid-19 sulla Roma e sono stati dolori. Abbiamo sfruttato il lockdown per riorganizzare il nostro modello di lavoro, riorganizzare la prossima stagione, il futuro prossimo e individuale le priorità. Abbiamo dato un’accelerazione notevole a Roma Cares e a livello istituzionale abbiamo lavorato sui protocolli di sicurezza per riprendere gli allenamenti e, speriamo, anche il campionato”.

Le sponsorizzazioni nell’era Covid-19?
"Adesso lo scopo delle sponsorizzazioni è avere impatto diretto sulle persone. Noi cerchiamo di conoscere i nostri tifosi, registrare dei dati e provare a influenzarli subito. Prima ci nascondevamo dietro alla visibilità. Poi, dall’oggi al domani ci siamo ritrovati senza calcio in tv, senza attività ed è stato difficile. Sono stati due mesi senza nulla. C’è stata una spinta verso tutti i servizi digitali. Con Roma Cares abbiamo avuto un’esperienza interessante, la Roma ha cercato di guadagnarsi la fiducia sul territorio che è il nostro target di riferimento. In ambito digitale stiamo cercando di capire cosa fare di più per i tifosi. Mancano un po’ di contenuti, ma stiamo lavorando e continueremo a lavorare. Ricominceranno le partite, ma mancherà lo stadio nei prossimi mesi. Il calcio è un mondo molto “intermediato”, noi dobbiamo cercare di arrivare ai tifosi direttamente".

Come si aspetta uno sponsor dai cambiamenti avvenuti per l'emergenza coronavirus?
"Lo sport rimarrà comunque positivo, resteremo un settore privilegiato per le aziende che saranno comunque più selettive. C’è carenza di soldi, le previsioni del Pil sono drammatiche. “Vincerà” chi avrà capacità di coinvolgere meglio. Dobbiamo essere bravi a far capire come cambierà lo sport".

Oggi qual è l’efficacia delle piattaforme nei confronti degli sponsor?
"Si sono fatti passi da gigante, nel 2011 quando sono entrato nel calcio questo discorso lo faceva solo il Manchester United mentre gli altri stavano in età primitiva. C’è molto margine per approfondire gli interessi dei tifosi, le squadre sono ancora troppo concentrate sullo stadio e la partita"

Riguardo le membership?
"Non devono essere viste come fonte di revenue. I guadagni veri non devono essere fatti con le membership. Il discorso è diverso: più tifosi ho registrati e più sono in grado di vendere la mia maglia da gioco a un valore più alto".

Quanto nelle revenue l’asset atleta diventa importante da rivedere anche il modo in cui l’atleta entra nel club di diritto?
"Gli atleti si sono “disintermediati” negli anni, hanno alle spalle staff diversi. Gli atleti sono asset indipendenti, le dirette social sono anche divertenti, fanno engagement e intrattenimento e permettono ai calciatori anche di rivelare parti che non si conoscevano"

Quanto è necessario dover cavalcare nuove tecnologie?
"Le ritengo utilissime. Ci siamo fatti prendere la mano di lanciare continuamente nuove tecnologie. Abbiamo visto passare mille cose che poi nell’arco di due tre mesi spariscono. Bisogna comunque guardare alla lunga distanza"

Quanto il mondo degli e-sports può entrare tra gli asset della valorizzazione verso i partner e sponsor?
"Non ne so molto di e-sports. Ho sempre invitato alla calma, il calcio in questo tipo di sport è piccolissimo. Abbiamo squadre nostre che giocano bene, prima del lockdown avevano raggiunto buoni risultati. Alla fine dobbiamo cercare di fare ciò in cui abbiamo un valore aggiunto. C’è da dire che gli e-sport stanno diventando un fenomeno, perciò li monitoriamo e li presidiamo. C’è anche il terrore che gli adolescenti restino davanti agli schermi per troppo tempo"


Roma, c'è Bonaventura. Petrachi verso l'addio

LEGGO - BALZANI - Senza assi nella manica (e soldi) è difficile fare mercato. Così la Roma sta per calare Jack Bonaventura a parametro zero come primo colpo di una campagna acquisti che si profila difficilissima.

L'accordo è solo da ratificare: triennale da 1,5 milioni più bonus. I problemi, però, sono ben altri al momento e riguardano i conti in rosso del club che preoccupano tifosi e dirigenti. C'è ancora una flebile speranza di essere salvati da Dan Friedkin. Nelle ultime ore, infatti, il magnate texano si è sentito di nuovo con Pallotta per capire eventualmente su che basi intavolare una nuova trattativa dopo quella naufragata a marzo (anche causa Covid).
Ma anche in caso di sconto non è detto che Friedkin decida di rifarsi vivo.

Si profilano così all'orizzonte cessioni dolorose che potrebbero riguardare anche Zaniolo e Pellegrini. Petrachi, infine, potrebbe essere sostituito da Massara.


Pallotta pronto a fare la sua parte

IL TEMPO - BIAFORA - La Roma studia le strategie future. Il club giallorosso è destinato a chiudere il bilancio al 30 giugno con un passivo a tripla cifra (al 31 dicembre il rosso era di 87 milioni), ma non è stata ancora presa una decisione definitiva sulle mosse da adottare entro la deadline della chiusura del bilancio.

Da parte della Figc è arrivata intanto un'importante apertura sul calciomercato: dal 1 giugno sarà possibile depositare i contratti preliminari ed eventuali cessioni potranno essere contabilizzate anche se l'effettivo trasferimento arriverà all'apertura del mercato a fine estate. Pallotta ha già garantito di essere pronto a fare la sua parte e a coprire le perdite, considerando anche il blocco del fair play finanziario. Il presidente bostoniano, che per ora ha declinato le avances al ribasso di Friedkin, non ha però dato alcun input alla dirigenza italiana, che resta in attesa di capire quante plusvalenze sarà necessario reperire il mese prossimo.

Buone notizie sul fronte stadio: si è quasi risolta la situazione tra Eurnova e Vitek. Il Comune ha già avuto rassicurazioni che sarà il ceco l'interlocutore per la firma della convenzione urbanistica.


Partita doppia: Friedkin e Vitek restano in corsa. Pallotta è sereno: «Roma, io ci sono»

GAZZETTA DELLO SPORT - Ci sono le premesse per far ripartire la trattativa fra James Pallotta e Dan Friedkin per la cessione della Roma. E anche se la sindaca Virginia Raggi si limita alla comunicazione istituzionale, cominciano a rimettersi in moto le cose anche sul fronte stadio, dove il magnate ceco Radovan Vitek ha ripreso i contatti con UniCredit anche per la società che detiene i terreni di Tor di Valle.Obiettivo luglio

Dall’entourage di Friedkin fanno sapere che non c'è mai stato il 'gelo' tra le due controparti. La trattativa sarà comunque da reimpostare quasi da capo, perché la valutazione di 700 milioni (debiti compresi) ormai pare improponibile. Se Pallotta potrebbe accettare una somma intorno ai 600 milioni per uscire dall’avventura senza problemi - lui e i suoi soci hanno investito in 9 anni circa 300 milioni - è possibile che Friedkin possa offrire ancora di meno (si dice che la pandemia abbia fatto perdere alle attività il 20—30% del valore). Non è sicuro che il presidente accetterà, tant’è che ieri ha detto: «Non sono preoccupato». Vitek torna in campo

Poi c'è il fronte stadio. L’imprenditore ceco Vitek, infatti, ha ripreso i contatti con UniCredit per quanto riguarda l’acquisizione delle tre imprese di Luca Parnasi, tra cui anche Eurnova che detiene i terreni dove sorgerebbe l’impianto. Anche qui bisognerà trattare: se prima il ceco avrebbe acquistato tutto per circa 300 milioni, adesso Vitek vuole anche lui uno sconto di circa il 20-30%. Non solo. Vitek, oltre al Comune, ha bisogno anche di un interlocutore con cui affrontare il tema stadio. Finora aveva parlato solo col gruppo Friedkin, quando questi, a marzo, è stato ad un passo dall’acquisire la Roma, adesso invece è in attesa.


Il calcio ha pronto il piano B

IL TEMPO - PIERETTI - Il pallone dei professionisti torna virtualmente a rotolare, sarà necessaria la riunione del 28 maggio con il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora per certificarne ufficialmente la ripresa dei campionati. La Serie A dovrebbe riprendere il 13 giugno - al più tardi il 20 giugno - e concludersi il 2 agosto: si giocherebbe ogni weekend e in ogni turno infrasettimanale per lasciare un margine temporale per la Coppa Italia. Definitivamente bloccati i campionati dei dilettanti a esclusione del campionato di Serie A femminile il cui destino verrà deciso nei prossimi giorni. I campionati del Settore Giovanile e Scolastico erano stati già sospesi lo scorso 16 aprile.

COMUNICATO FEDERALE - «La Figc ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C. Precedentemente al riavvio dell'attività agonistica, sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove - in ragione dell’emergenza epidemiologica da Co  vid-19 - le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l'esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni); in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tengano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni». I campionati dovranno concludersi entro il 20 agosto, mese in cui ripartiranno competizioni europee. L’Uefa riunirà il proprio esecutivo il prossimo 17 giugno: probabilmente sarà quella la data in cui verranno calendarizzate le partite per portare a termine Champions League ed Europa League.

CRITICITÀ DELLA SERIE C  Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli - al termine del Consiglio federale - ha ribadito le difficoltà perla ripartenza del campionato. «Noi non siamo in grado di tornare a giocare - ammette Ghirelli - le società non sono in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute. I Play-off? Valgono gli interessi generali e non quelli di qualcuno». 

POLEMICA DELL’ AIC L'Associazione Italiana Calciatori va all'opposizione insieme all’Associazione Allenatori. Oggi il sindacato dei giocatori si ritroverà per confrontarsi e valutare la situazione. «Siamo sorpresi e fortemente delusi dalle nuove norme per le iscrizioni, che consentono ai club, dalla A alla C, di pagare un solo mese di stipendio, e per di più al netto, di qui alla fine del campionato - sottolinea Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC - è un comportamento assurdo, e una norma irricevibile che non abbiamo votato né noi, né gli allenatori. Siamo seriamente preoccupati per la Serie B e la Serie C: questa è la volta che qualcuno protesta davvero. Il combinato delle agevolazioni dello Stato, degli eventuali contenziosi e dei controlli ritardati - conclude l'avvocato Calcagno - comporterebbe il rischio concreto di prendere un solo stipendio in cinque mesi e mezzo di lavoro».


Kean, l'Everton vuole l'obbligo di riscatto

La Roma pensa a Moise Kean per l'attacco. Come riportato dal giornalista Nicolò Schira su Twitter gli ultimi dettagli della trattativa che vede coinvolti il club giallorosso e l'Everton. Stando alle ultime indiscrezioni è già arrivata la prima offerta del ds Petrachi: 2 milioni per il prestito oneroso, con diritto di riscatto fissato a 22 milioni. Il nodo riguarda però l'opzione: l'Everton infatti vorrebbe inserire l'obbligo di riscatto.


Mancini: "Zaniolo è un ragazzo giovane e non bisogna far ricadere su di lui tutte le responsabilità"

Roberto ManciniCt della Nazionale italiana, è intervenuto ai microfoni dell'emittente televisiva ROMA TV e, tra gli argomenti trattati, ha ovviamente parlato anche dei giocatori della Roma nel giro della selezione azzurra. Queste le sue parole:

Su Zaniolo
"Zaniolo è un ragazzo giovane e non bisogna far ricadere su di lui tutte le responsabilità, è poco tempo che gioca in Serie A, deve accumulare esperienza, deve trovare il suo ruolo, che ancora credo non abbia trovato, è un giocatore che può giocare in 2/3 ruoli. Questo non è uno svantaggio, anzi può essere un vantaggio. Lui fa parte di quei giocatori giovani che con un altro anno potrà migliorare, recupererà dall’infortunio. È un giocatore fisicamente molto forte, tecnicamente molto forte, ha un gran sinistro. Quindi io penso che lui possa diventare un giocatore straordinario se continuerà a essere serio, ad allenarsi seriamente, a fare una vita da atleta. Credo che possa togliersi delle grandi soddisfazioni."

Su Pellegrini
"Credo che Pellegrini sia un giocatore polivalente a centrocampo, è un giocatore offensivo che a volte nella Roma ha giocato anche da centrocampista basso, però io credo che sia migliore quando offende, perché comunque ha il gol dentro, credo che interno dei tre a centrocampo sia il suo ruolo migliore, però è un giocatore che può giocare esterno di attacco, come ha fatto con noi in Finlandia dove ha giocato benissimo. È un giocatore per noi molto importante, che può migliorare ancora perché ha margini enormi e ha diverse collocazioni in campo, quindi sarà importante anche lui."

Su Cristante, Mancini e Spinazzola
"Cristante, Mancini, Spinazzola sono tutti giocatori importanti per noi. Perché io ho molta fiducia in Mancini - a parte il nome, gli dico sempre “tu devi far bella figura, non è un nome semplice” - è un giocatore secondo me molto forte come centrale, anche lui ha bisogno chiaramente di giocare. A me piace molto, così come Bryan. Lui gioca da centrocampista basso, ma io l’ho fatto giocare anche interno un po’ più alto. La stessa cosa per Spinazzola: io penso che sia straordinario come giocatore, ha un po’ il problema di infortunarsi spesso, quindi io spero che questo non accada. Se lui è in forma, è un giocatore incredibile."


Roma, tutti chiedono lo sconto. Pallotta si infuria con la politica

CORRIERE DELLE SERA - Nella Roma qualcosa si muove. Sembra infatti che Pallotta e Friedkin, con una telefonata, abbiano riallacciato i contatti per scambiarsi nuovamente le informazioni necessarie per la cessione del club. In sostanza Friedkin sta aspettando il bilancio al 30 giugno, aspettando anche l’eventuale ripresa del campionato. Di sicuro, in caso di una ripresa ufficiale della trattativa, le cifre per la cessione saranno ridimensionate. Nell'attesa, Pallotta si è sfogato su Twitter contro Charlie Baker, governatore del Massachusetts, in seguito all'annuncio di quest’ultimo sulla strategia di riapertura del New England: «Hai mandato in bancarotta mezza Boston. Ignoranza».