FIGC, si alla conclusione dei campionati professionistici entro il 20 agosto
E' terminata la riunione del Consiglio Federale della FIGC, dalla quale è emerso che i campionati professionistici potranno essere conclusi entro e non oltre il 20 agosto.
Questo il comunicato ufficale inerente al Consiglio Federale e pubblicato sul sito ufficiale della FIGC:
"Il presidente Gabriele Gravina ha aperto i lavori alle ore 12.00 con i consiglieri: Dal Pino, Marotta e Lotito per la Lega di A; Balata per la Lega B; Ghirelli, Baumgartner e Lo Monaco per la Lega Pro; Sibilia, Acciardi, Baretti, Frascà, Franchi e Montemurro per la Lega Nazionale Dilettanti; Tommasi, Calcagno, Gama e Zambrotta per gli atleti; Beretta e Giatras per i tecnici; il presidente dell’AIA Nicchi; il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Tisci; il presidente del Settore Tecnico Albertini; il segretario generale Brunelli; la presidente della Divisione Calcio Femminile Mantovani; vice presidente UEFA Uva; il membro UEFA nel Consiglio della FIFA Christillin; presidente ECA e membro Comitato Esecutivo della UEFA Agnelli. Invitato, in qualità di uditore, il presidente dell’AIAC Ulivieri. Tutti i consiglieri si sono collegati in conference call, fatta eccezione per Gravina, Lotito, Ghirelli, Sibilia e Montemurro presenti in sede.
Il presidente federale ha aperto la riunione chiedendo al Consiglio un momento di raccoglimento per tutte le vittime da Covid-19 sottolineando come “le nostre esistenze siano indelebilmente segnate da un’epidemia imprevista e subdola”. Gravina ha ricordato anche diverse personalità legate al mondo del calcio scomparse nelle ultime settimane, compresi i giornalisti Mura, Lauro e Bernardi.
Gravina, inoltre, ha informato il Consiglio dell’avvenuta pubblicazione del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’ al cui interno sono contenuti provvedimenti molto importanti per il mondo del calcio. In particolare: 1) l’ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; 2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A); 3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi; 4) l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive; 5) l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21. “Un risultato molto positivo – ha commentato il presidente federale – che segna un momento significativo per l’intero sistema, abbiamo lavorato in silenzio per l’approvazione di provvedimenti di cui si sentiva un grande bisogno”.
Nomine di competenza
Su proposta della Lega Serie A, il Consiglio ha nominato il dott. Gianni Nanni quale componente della Commissione Medico Scientifica della FIGC, in seguito ha nominato Cristiano Fava componente dell’Organismo di Vigilanza.
Competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 2019/2020
In ossequio al principio del merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica, come previsto dal CIO e dal CONI, e in conformità alle disposizioni emanate dalla FIFA e dalla UEFA nelle scorse settimane, nonché a seguito della pubblicazione dell’art. 218 bis del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, la FIGC ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C. Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tangano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni.
Infine, per effetto di quanto deliberato, la stagione sportiva 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre.
Per quanto concerne, invece, l’attività dilettantistica, ivi compresa quella femminile fino alla Serie B, valutate le condizioni generali e l’eccezionale situazione determinatasi a causa dell’emergenza Covid-19, il Consiglio ha deliberato di interrompere definitivamente tutte le competizioni, rinviando ad altra delibera i provvedimenti sugli esiti delle stesse competizioni. Resta fissato al 30 giugno il termine per la conclusione dell’attuale stagione sportiva.
Per quanto riguarda la Serie A Femminile, è stato deciso di verificare nei prossimi giorni le condizioni di ripresa, in base all’applicabilità dei protocolli sanitari da parte dei Club e alla disponibilità di contributi da parte della FIGC.
Licenze Nazionali stagione sportiva 2020/2021
Il Consiglio ha aggiornato l’impianto delle Licenze Nazionali per l’iscrizione ai campionati professionistici per la stagione 2020/2021.
Tra le modifiche, ai fini ammissivi le Società dovranno assolvere al pagamento degli emolumenti (netti) e degli altri compensi scaduti al 31 maggio 2020, intendendosi come tali quelli che, anche sulla scorta dei vari accordi modificativi e novativi eventualmente ratificati dalla Lega, sono effettivamente scaduti a detta data. Si terrà conto in ogni caso degli eventuali contenziosi che dovessero insorgere per il periodo di sospensione delle attività (marzo/aprile).
Il termine perentorio per le iscrizioni verrà fissato nella seconda metà di agosto e comunque dopo la fine dei campionati.
Per quanto riguarda l’impianto delle garanzie fideiussorie, per la Lega B è stato confermato l’importo di 800 mila euro e per la Serie C l’importo di 350 mila euro. Per i soli Club di Lega Pro, in alternativa o a integrazione, potrà essere prodotta una certificazione della Lega, approvata dall’Assemblea, di aver costituito una garanzia collettiva di efficacia equipollente alle garanzie singole di "pari importo" e nel rispetto degli stessi requisiti richiesti ai soggetti fideiussori.
Termini tesseramento in ambito professionistico per la stagione 2020/2021
Nelle more della definizione dei nuovi termini di tesseramento per la stagione sportiva 2020/2021, che saranno stabiliti prossimamente, ha deliberato i termini di deposito dei contratti preliminari: dal 1 giugno al 31 agosto".
Frongia: "Le opere di messa in sicurezza di Campo Testaccio sono quasi giunte al termine"
L'Assessore allo Sport del Comune di Roma, Daniele Frongia, ha parlato in diretta sul social network Facebook mostrando i lavori di riqualifica dello storico Campo Testaccio:
"Guardate come prende di nuovo vita il famoso campo dove giocò anche l’AS Roma: le opere di messa in sicurezza che avevamo anticipato sono infatti quasi giunte al termine. Contiamo di consegnare l’impianto al Municipio per restituirlo alla cittadinanza in pochissimo tempo dopo dei lavori davvero svolti ottimamente. Come promesso abbiamo ereditato una boscaglia con un’enorme buca in disuso e accampamenti abusivi- che si voleva trasformare in un parcheggio sotterraneo- e consegneremo a breve alla città un luogo ripulito e riqualificato per farne usufruire di nuovo la cittadinanza ma speriamo, e qui la palla passa al Municipio competente, di vederne in pochissimo tempo una destinazione d’uso sportivo. Perché la memoria storica e gloriosa di Campo Testaccio ce lo impone".
Emerson Palmieri: "Spalletti è stato come un padre per me. A Roma il ricordo più bello il mio primo derby"
Emerson Palmieri, ex giocatore della Roma oggi al Chelsea, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della sua carriera:
Dopo le sole 9 presenze di Palermo pensavi che sarebbe andata così la tua carriera?
"Dopo le 9 presenze a Palermo non pensavo che avrei fatto questa carriera. Pensavo che sarei tornato in Brasile, poi Sabatini mi ha portato a Roma. I primi cinque-sei mesi non sono stati facili, poi è arrivato Spalletti e le cose sono iniziate ad andare bene".
Quanto ti ha dato Spalletti?
"Posso solo ringraziarlo. Quando avevo bisogno di una mano c'è sempre stato, al di là del suo ruolo di allenatore. È stato come un padre per me, mi ha dato il supporto di cui avevo bisogno. Con lui è stato tutto più facile".
Differenze tra Serie A e Premier?
"Credo che la differenza sia che in Serie A le partite siano più tattiche, in Premier più intense".
Stai scrivendo un libro raccogliendo le domande dei tifosi.
"Si, credo che sia un modo divertente di raccontare la mia storia".
Pensi a un ritorno in Italia?
"Sono stato benissimo in Italia, anche per questo ho scelto la nazionale italiana. Può succedere, ma sono felice qui al Chelsea".
Ti manca fare qualche gol?
"Io penso principalmente a difendere, poi certo cerco sempre di guardare quei terzini che segnano molto come Kolarov e Marcos Alonso. Kolarov è un giocatore eccezionale, cerco di prendere i dettagli da uno come lui".
Il più bel ricordo di Roma?
"Ho vissuto tanti momenti belli, tante vittorie belle. Però dico il mio primo derby, abbiamo vinto 2-0 (4 dicembre 2016 ndr). È stato il mio momento più bello. Ancora nessuno credeva in me e feci una partita straordinaria, a fine partita ero felicissimo".
Differenze tra Spalletti e Sarri?
"Con Spalletti ho avuto un rapporto più profondo, d'amicizia. Con Sarri il rapporto era principalmente sul campo, ma è comunque una grandissima persone. Entrambi sono bravissimi, Sarri si concentra moltissimo sulla tattica, Spalletti ti lascia divertire di più. Sarri in allenamento si arrabbia di più".
Vucinic: "Penso spesso a come sarebbe stato vincere lo scudetto a Roma"
Mirko Vucinic, ex giocatore della Roma dal 2006 al 2011, è intervenuto ai microfoni di Roma TV per parlare del suo passato giallorosso:
Il trasferimento da Lecce a Roma?
"Ho fatto il primo salto da Montenegro a Lecce e ho trovato un ambiente molto diverso. Un discorso simile vale per il passaggio da Lecce a Roma. Senza nulla togliere a Lecce, a Roma ho trovato tutto più grande".
Le maggiori difficoltà a Roma?
"Dovevi entrare in una grande squadra e dopo tutto la cosa più importante è stata confermarsi. Il primo anno non andai benissimo, ho giocato i primi mesi col menisco rotto, mi si bloccava il ginocchio. Ma nonostante il primo anno molto brutto, poi sono arrivati anni migliori".
Ti piaceva giocare esterno?
"Basta che giocavo, poi giocare con Totti era bellissimo, ti faceva divertire e faceva divertire tutto lo stadio".
Il gol più bello?
"Ogni gol è bello. Quello col Chelsea però su tutti, è arrivato dopo un brutta sconfitta con la Juventus, poi dovevamo vincere per forza per non uscire. È andata benissimo, abbiamo vinto e ho fatto doppietta".
Scudetto mancato?
"Siamo stati sfortunati ad aver trovato l'Inter. Loro era una macchina da guerra ma con noi andavano sempre in difficoltà. Mi dispiace perché uno scudetto a Roma vale dieci da un'altra parte. Spesso ci penso a come sarebbe stato vincere lo scudetto a Roma".
Rimpianto più grande?
"Quella partita con la Sampdoria, c'era Storari che ha parato tutto. L'ho ritrovato alla Juve poi, non sai quante gliene ho dette. Credo che con la Samp abbiamo giocato il più bel primo tempo della mia esperienza a Roma".
La doppietta al derby?
"Bellissimo per come è andata, eravamo sotto, hanno sbagliato un rigore, poi ho fatto due gol".
L'esultanza in cui ti sei tolto i pantaloncini?
"Stavo giocando malissimo, non mi riusciva nulla. Pensavo che se avessi segnato mi sarei tolto tutto, e così è andata".
Tornerai a Roma?
"Sicuramente, Roma è sempre nel mio cuore e ho molti amici lì".
Vuoi fare l'allenatore?
"Si, sto prendendo il patentino".
Sprint finale, la storia si veste di giallorosso
IL MESSAGGERO - CARINA - Prima ripartire e poi sperare. Perché conquistare il quarto posto – vista la situazione finanziaria nella quale versa il club – farebbe tutta la differenza del mondo. Impresa difficile ma non impossibile. Soprattutto alla luce del trend che caratterizza da anni i finali di stagione della Roma. Non è la prima volta che i giallorossi si trovano a rincorrere uno slot in Champions. Il più dell volte è andata bene. Altre meno. Tutti i finali di stagione, però, hanno come caratteristica comune quella che nelle ultime 12 gare (guarda caso quanto manca al termine del campionato) la Roma almeno negli ultimi 4 tornei ha dato il meglio di sé.
Fonseca chiede quattro innesti. 15 sul mercato
LA REPUBBLICA - PINCI - Quattro nomi per il futuro. Al tramonto della sua prima stagione romanista, mozzata come quella di tutti dalla pandemia, il tecnico Paulo Fonseca è già proiettato sulla prossima. E per poter competere ha chiesto 4 innesti. La lista è blindata, ma le posizioni sono note: un difensore centrale, un terzino destro, un centravanti. Il quarto acquisto sarebbe una conferma: Henrikh Mkhitaryan, la stella che la Roma è riuscita a regalargli la scorsa estate prelevandolo in prestito dall’Arsenal.Forse, l’unico vero desiderio irrinunciabile nella fantasia del tecnico. Il club ha già fatto presente che di prime scelte potrà acquistarne una, forse due se le condizioni lo permetteranno.
Assist Mkhitaryan: “Sarebbe bello restare a Roma”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Il tecnico dell’Arsenal Arteta vorrebbe con sé nella prossima stagione Mkhitaryan, ma il progetto non combacia con le idee di Fonseca, che vuole contare ancora sul fantasista armeno. Non collima neanche con le aspettative del giocatore, che a più riprese ha fatto sapere che si augura di restare a Roma. Ieri, parlando all’ambasciata armena in Italia, ha detto: “Dal primo giorno in cui sono arrivato a Roma mi sono trovato subito bene: con la squadra e con la città, tutto fantastico. Sarebbe bello restare, per giocare ancora la Champions e provare a vincere dei titoli“. Il suo contratto con l’Arsenal scade nel 2021 e il suo agente Raiola sta lavorando per rinnovarlo al ribasso in modo da tenerlo un altro anno nella Capitale, con eventuale diritto di riscatto quando la Roma avrà le idee più chiare se investire o meno su un calciatore che ha già 31 anni. “Il campionato sta ritrovando qualità, la Roma ha grandi talenti, calciatori che possono raggiungere livelli altissimi”.
Da Pedro a Vertonghen, la Premier nel mirino
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Occhi sulla Premier. La Roma sta mettendo su tutta una serie di idee che, in qualche caso, si sono già trasformate in tentativi. Toccherà a Baldini intavolare alcune trattative e cercare acquirenti, perché oltre comprare la Roma butta un occhio alla Premier anche per vendere. Il pezzo forte su cui sta lavorando la Roma è Pedro, che piace tanto a Fonseca per le sue qualità tecniche, la sua esperienza e la sua abitudine a vincere. Lo spagnolo è in scadenza col Chelsea ma vorrebbe restare sulla linea dei 5 milioni a stagione. Nel mirino c’è anche Kean, che piace per forza. qualità fisica e tecnica, oltre che per la possibilità di coprire due ruoli: esterno d’attacco o centravanti. Mino Raiola sta lavorando ad un prestito con diritto di riscatto a 20-22 milioni. Sempre in Inghilterra piace Vertonghen, anche se la Roma proverà a tenere Smalling. A Baldini piace anche Lovren, che però non sembra convincere né Petrachi né Fonseca.
Zaniolo è tornato, la Roma può sorridere
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - A quattro mesi dall’intervento al ginocchio destro per la rottura del legamento crociato anteriore Zaniolo ha già ripreso confidenza con la palla. A Trigoria sussurrano che ha già provato di nascosto a fare qualche tiro in porta, nonostante lo staff medico sia stato chiaro: nessuna fretta. Il padre Igor può capire i pensieri di un ragazzo di vent’anni a cui hanno sottratto il calcio dall’orizzonte: “Si sente un leone in gabbia, l’altro giorno Fonseca aveva dato la giornata libera e Nicolò in casa ha fatto una doppia seduta di allenamento. Tutti a Trigoria sanno che devono frenarlo, e glielo dico anche io perché con la sua muscolatura deve fare le cose gradualmente“. Il dottor Mariani, che lo ha operato a Villa Stuart, lo segue con la stessa apprensione: “Sta rispettando i tempi. Lui è un talento naturale, perciò non mi sorprende che sia già tornato a toccare il pallone. Fin dal suo infortunio, è sempre stato focalizzato sul rientro in campo”.
Karsdorp vuole la prova di riparazione
CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Tutti vogliono rimanere alla Roma. Dopo le dichiarazioni di Pastore e Juan Jesus, ieri è stata la volta di Karsdorp e Mkhitaryan.L’armeno è uno dei calciatori più forti della rosa e la società giallorossa vorrebbe tenerlo anche il prossimo anno, l’olandese invece non rientra nei piani di Paulo Fonseca: “Mi ha detto fin da subito – le parole del terzino del Feyenoord – che ero libero di andarmene. Di Francesco era tranquillo, Ranieri invece era un grande e il suo modo di allenare era simile a quello olandese. Alla Roma ho avuto tanti infortuni, ma ho ancora due anni di contratto e ci vorrei riprovare”.
La Roma aspetta Zaniolo. Pronta la fase 2 col pallone
CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - La Roma ha ripreso a lavorare ieri mattina, mantenendo le distanze di sicurezza. La formazione giallorossa si è ritrovata a Trigoria, ma il via libera per riprendere gli allenamenti di gruppo non è arrivato e, in attesa di nuove disposizioni, la squadra di Paulo Fonseca ha continuato a lavorare come aveva fatto la scorsa settimana, evitando cioè esercitazioni in comune. Prima della seduta tutti i giocatori e lo staff si sono sottoposti al quarto ciclo di tamponi, portando avanti una misura di contenimento elaborata in collaborazione con il campus Biomedico, che da settimane monitora il “gruppo di squadra”. Nelle prossime settimane si aspettano buone notizie da Nicolò Zaniolo che migliora giorno dopo giorno. Il giocatore ha abbondantemente testimoniato sui social i suoi progressi, con video che lo riprendono mentre correva e faceva cambi di direzione, ora dovrà passare alla fase 2, cioè quella del lavoro con il pallone.
Idea Olimpico a posti ridotti
IL TEMPO - SALOMONE - La speranza di alcuni club per la prossima stagione, comprese Roma e Lazio, è di ridurre di un terzo la capienza totale dell’Olimpico (72.000 posti) e riavere, seppur parzialmente, il contributo della propria tifoseria nelle partite casalinghe. In Lega calcio al momento è un problema marginale, ma intanto ci si prepara ad una convivenza forzata con il virus. Lo scenario autunnale è un Olimpico con 24 mila persone, disseminate in ogni settore, un seggiolino sì e due no. Il nodo sarebbe l’ingresso e l’uscita dei tifosi, tra steward ed entrate scaglionate.