Cessione Roma, tra gli interessati potrebbe esserci il canadese Mallet
Si è parlato di un gruppo americano che vorrebbe acquisire la Roma e ingaggiare Edinson Cavani; secondo quanto riferito da Teleradiostereo, questa pista può essere riconducibile all'imprenditore canadese Jeffrey Mallett, attuale presidente dei Vancouver Whitecaps e in passato COO di Yahoo, oltre che fondatore del WPS, il campionato professionistico femminile statunitense.
Mancini: "Abbiamo capito i nostri errori. Siamo pronti a giocarcela"
Gianluca Mancini, difensore della Roma, ha parlato ai media prima del match contro il Napoli:
MANCINI A ROMA TV
Sensazioni per la partita?
"Ci siamo preparati per questa partita, siamo pronti per giocarcela".
Ripartire dopo la sconfitta con l’Udinese?
“Ci siamo confrontati, abbiamo capito i nostri errori di mercoledì e non dobbiamo ripeterli per provare a portare a casa la vittoria”
MANCINI A SKY
Cosa è accaduto con l’Udinese?
“Una partita storta che non ammette scuse. Dobbiamo ripartire al San Paolo che è un campo difficile, faremo il possibile”.
Come si sente il gruppo fisicamente?
“Stare fermi tre mesi non è facile, però noi giochiamo a calcio e diamo il massimo ogni allenamento. Tante cose si devono fare nel calcio, noi dobbiamo lottare perché la condizione migliorerà”.
Fienga: "Siamo focalizzati sulla ricerca delle soluzioni, non delle colpe"
Guido Fienga, CEO della Roma, ha parlato ai media prima del match contro il Napoli:
FIENGA A SKY
Da tifoso, che spiegazioni darebbe? A chi darebbe la colpa?
“Noi rispettiamo molto i nostri tifosi, sentiamo una certa responsabilità per ciò che stanno provando. Siamo focalizzati sulla ricerca delle soluzioni e non delle colpe”.
Dzeko, Pellegrini, Zaniolo sono sulla lista dei cedibili? Ascolterebbe offerte?
“Il nostro è un progetto che crei le condizioni affinché i calciatori abbiano le giuste ambizioni. I giocatori sono consapevoli di questo e stanno lavorando per questo, vediamo a fine stagione a che punto sarà questo progetto e faremo le nostre valutazioni. Il progetto della Roma non può che essere ambizioso”.
Più vicino lo stadio o il cambio di proprietà?
“Io mi occupo della gestione del club e devo garantire la stabilità del progetto. Sullo stadio, abbiamo completato tutto il percorso, mancano gli ultimi step del Comune che ci sta lavorando. Speriamo che si completi tutto a breve, restiamo positivi. La questione si è allungata tanto, oltre le aspettative di Pallotta. Noi non molliamo e non penso che Pallotta si sia disamorato per questo. Come club, siamo determinati sul progetto ma in parallelo per ottenere tutto ciò che serve per lo stadio”.
Mario Rui: "Sarà un campionato aperto fino alla fine"
Mario Rui, giocatore del Napoli ed ex Roma, ha parlato ai media prima del match contro i giallorossi:
MARIO RUI A SKY
Gattuso ha trovato le parole giuste per farvi reagire?
“Abbiamo parlato di quello che non è andato, la partita non è stata da buttare perché abbiamo fatto bene per gran parte della gara. Dobbiamo pensare a ciò che abbiamo fatto di buono e riproporlo oggi”.
Quinto posto?
“Tutto è ancora aperto, per la Champions è difficile ma sarà un campionato aperto sino alla fine”.
Napoli vs Roma 2-1 | Ennesimo scivolone per la Roma. Ora le sconfitte consecutive sono tre
La Roma è pronta a tornare in campo per invertire la marcia dopo le due sconfitte consecutive contro Milan ed Udinese. Non un match facile per i giallorossi, che dovranno vedersela contro il Napoli reduce anch'esso dalla sconfitta di Bergamo. Per questa partita mister Fonseca opta per una difesa a tre con Smalling, Mancini e Ibanez. Torna tra i pali Pau Lopez, così come Veretout e Pellegrini che rientrano dalla squalifica. In avanti si rivede Dzeko, alle cui spalle agiranno Mkhitaryan e Kluivert.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Koulibaly, Manolas, Mario Rui; Ruiz, Demme, Zielinski; Callejon, Milik, Insigne.
A disp.: Karnezis, Luperto, Hysaj, Ghoulam, Maksimovic, Elmas, Lobotka, Younes, Mertens, Idrasiak, Politano, Lozano.
All. Gennaro Gattuso.
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez, Mancini, Smalling; Zappacosta, Pellegrini, Veretout, Spinazzola; Mkhitaryan, Kluivert; Dzeko.
A disp.: Mirante, Fuzato, Santon, Kolarov, Fazio, Villar, Cristante, Diawara, Perez, Zaniolo, Pastore, Ünder, Kalinic
All. Paulo Fonseca.
Arbitro: Rocchi
Assistenti: Alassio - Tegoni
Quarto Ufficiale: Manganiello
VAR: Mazzoleni
AVAR: Longo
Conferenza Stampa Fonseca: "Non è il momento di bilanci. Dobbiamo giocare con cattiveria per vincere"
VIRGINIA RIFILATO - Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista del match di domani contro il Napoli:
Ogni volta che un centrocampista perde palla succede una catastrofe. I difensori si trovano sempre a campo aperto. Come sta analizzando questo problema? Soluzione difesa a tre?
"Come ho detto sempre noi abbiamo lavorato con due sistemi e possiamo giocare con la difesa a 3 e 4. Devo dire che è quasi lo stesso, la questione della marcatura preventiva non è stata un problema in queste partite. Contro l’Udinese si ma eravamo in 10. Se vediamo la partita iniziamo sempre 3, facciamo sempre la marcatura preventiva con 3 più 1. Era diversa quella partita con un giocatore in meno, abbiamo rischiato di più sulla seconda palla. Come ho detto possiamo giocare con due sistemi".
La questione gol, gli esterni non aiutano: Carles Perez e Mkhitaryan sembrano più avanti, nelle gerarchie sono avanti rispetto agli altri?
"Vedremo domani. Penso sia chiaro che Dzeko giocherà, non ha giocato l'altra partita. Mkhitaryan è un’opzione forte, vediamo come starà Carles. Ha corso molto e ha giocato bene, vediamo come sta fisicamente perché abbiamo giocato solo due giorni fa. Sono opzioni".
Senza giri di parole, la squadra ha smesso di giocare dopo le voci su una cessione della società. C'è una relazione?
"No, per me no. Nessuna relazione".
Il suo bilancio è in linea con le aspettative iniziali della società?
"Il bilancio si fa a fine stagione, l'ho già detto prima della partita con l'Udinese. Restano più di 9 partite e l'Europa League, non è il momento di bilanci".
Può spiegare meglio la scelta dei cambi con l'Udinese?
"Ho cambiato chi ha giocato sempre, non quelli che non hanno giocato mai. E l'ho fatto perché ho fiducia in tutti i giocatori. Come ho già detto dopo la partita, non si può pensare solo ad una partita, ho pensato anche alla partita Napoli. Ma l'ho fatto perché ho fiducia in tutti".
Si è già assunto le responsabilità del momento, saprebbe indicare un errore specifico che pensa di aver commesso?
"Faccio sempre delle analisi dopo la partita, quando si vince non va tutto bene e ovviamente quanto si perde non va tutto male. Devo trovare soluzioni per migliorare la squadra".
E' vero che i ragazzi le hanno confessato di sentirsi stanchi?
"Non è vero".
Pensa ad un cambio di sistema o a soluzioni tipo Mancini a centrocampo?
"Come ho già detto, abbiamo la possibilità di giocare con due sistemi".
Sente il sostegno della società o si sente abbandonato?
"Sento il supporto della società, del presidente e di tutto il club. Non mi sono mai sentito abbandonato".
Ha avuto modo di sentire personalmente Pallotta, che ha commentato duramente il ko con l'Udinese?
"E' normale essere arrabbiati dopo una sconfitta, anche io lo ero dopo la partita. Penso sia una situazione normale".
La squadra ha fatto fatica a coprire il campo.
"Abbiamo avuto questo problema con la Samp, la squadra non era corta. Nelle altre due ci sono stati altri problemi, non la lunghezza della squadra".
Cosa si sente di dire ai tifosi in questo momento di difficoltà?
"Che dobbiamo lavorare, non è il momento di pensare che sia tutto finito. Dobbiamo lavorare. Ho sempre sentito il supporto dei tifosi, non sono soddisfatti come me delle ultime partite, è normale. Dobbiamo giocare per vincere, con cattiveria, per i nostri tifosi".
Riguardo la gara di domani, sarà un Napoli diverso ed in fiducia. Che partita si aspetta?
"Come ha detto, è una squadra in fiducia e diversa da quella che abbiamo già affrontato. Sta facendo bene, hanno perso con l'Atalanta ma mi aspetto una squadra forte e con voglia di vincere".
Giocatori demotivati e con la testa altrove: rebus Zaniolo-Pellegrini
IL MESSAGGERO - CARINA - Demotivati, sulle gambe, molti già con la testa altrove. È la fotografia dei calciatori della Roma. Per certi versi, la cronaca di un finale annunciato. Perché se ormai da settimane l’input che arriva da Trigoria è quello di vendere, inevitabilmente la squadra lo assorbe, tramutandolo, nel momento di difficoltà, in alibi. È una vecchia storia che da queste parti torna ciclicamente di moda. Che stimoli può avere ad esempio Pastore, che ha dichiarato che la Roma è una società in perdita e che nello spogliatoio non si sa cosa succederà? Under ha le valigie pronte, si aspetta solo che il Napoli migliori la sua offerta. Kluivert è già stato avvertito che l’anno prossimo giocherà altrove, come probabilmente il giovane Calafiori. Ci sono poi Pellegrini e Zaniolo. Lorenzo è fermo alle parole di Fienga di gennaio: “Non ora, ma lo convinceremo con un progetto ambizioso“. La speranza è che il giocatore rimanga per la volontà di diventare capitano nella sua città, perché di ambizioso nella Roma, al momento, non c’è nulla. I conti peggiorano e il rischio che un’offerta importante per Zaniolo possa far vacillare il club è sempre più incombente.
Jim cerca un’uscita di sicurezza
IL MESSAGGERO - Per il secondo anno consecutivo la Roma sta franando sotto i piedi di James Pallotta che, lontano più di 6.000 chilometri dall’epicentro del terremoto, può solo indagare attraverso telefonate più o meno furiose sulle motivazioni dello sfacelo. Il presidente della Roma si definisce “stanco” per quanto sta accadendo alla squadra, corsi e ricorsi storici che a distanza di 12 mesi si ripresentano puntuali, nonostante la rivoluzione che ha portato a un nuovo anno zero. Lo scorso anno puntava il dito contro Eusebio Di Francesco, mentre questa volta dà tutte le colpe alla squadra, anche perché non avrebbe potuto fare altrimenti, dopo le parole di elogio spese nei confronti di Fonseca una ventina di giorni fa. Oggi comunque è chiaro a tutti, dentro e fuori Trigoria, che è giunto il momento di passare la mano a qualcuno di più facoltoso, pronto a investire denaro per risollevare le sorti della società. Alternativa: l’ok per la costruzione dello stadio, con Pallotta che resta al comando, affiancato da nuovi soci.
Stadio, l’ok dei tecnici ma tanti dubbi M5S: Raggi alla prova d’aula
IL MESSAGGERO - La riunione decisiva è fissata per l’inizio della prossima settimana: lunedì o, vista la convocazione dell’assemblea capitolina nel pomeriggio, al massimo martedì. In quell’occasione Virginia Raggi insieme alla maggioranza targata M5S, “vedrà le carte”, in tutti i sensi, sull’iter del progetto del nuovo stadio della Roma. A partire dagli esiti della “due diligence“, oggetto della riunione: una maxi relazione con quattro allegati, tra cui la convenzione tra Campidoglio e As Roma e quella con la Regione sulla ferrovia Roma-Lido. Il lavoro darà parere positivo all’avvio dei cantieri. Resta però il nodo politico: tra i pentastellati i dubbi sono tanti, soprattutto dopo l’inchiesta della Procura di Roma, e la sindaca dovrà capire quanto il gruppo grillino si presenti solido, in vista della votazione in aula Giulio Cesare.
Roma nella bufera: Fonseca si scopre sotto esame
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Il rendimento nella prima parte del 2020 della Roma di Paulo Fonseca non soddisfa nessuno e, per questo, la società si è confrontata con il tecnico portoghese, che ora è sotto esame. Dopo la sconfitta contro l’Udinese, Fienga ha avuto un colloquio con Fonseca, ribadendo che la fiducia verso di lui non è esaurita, ma ora la proprietà si aspetta dei cambiamenti, per questo l’ad ha invitato l’allenatore a confrontarsi anche con la squadra. Ieri perciò è andato in scena un faccia a faccia con i giocatori, che hanno ammesso di sentirsi stanchi, mettendo in dubbio anche la preparazione, nella quale ha influito Ed Lippie, l’uomo di Pallotta. Inoltre, la squadra ha aperto all’ipotesi di nuove soluzioni tattiche (4-1-4-1 o 3-4-1-2), per permettere alla difesa di essere più protetta. Una sconfitta a Napoli non porterebbe all’esonero di Fonseca, ma a fine stagione verranno fatte delle considerazioni sul suo futuro.
Tor di Valle, è l’ora della verità. La Raggi convoca un vertice
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - La costruzione dello Stadio della Roma è un’arma a doppio taglio al livello politico, ma in Campidoglio ormai sanno che il tempo dell’attesa è finito e, dopo 8 anni, è arrivato il momento di dare risposte concrete ai proponenti, che nel frattempo hanno speso 80 milioni solo nei preliminari. La Convenzione Urbanistica è pronta e si attende l’approvazione da parte del consiglio comunale, ma visto che non si è certi di avere la maggioranza per la votazione, è stato convocato per lunedì un vertice di maggioranza per affrontare il tema. Qualsiasi sia la scelta, non la si potrà più rimandare, anche perché i proponenti ormai sono pronto a fare una causa miliardaria per danni al Comune di Roma.
Cresce Carles Perez, l’unico sorriso in casa giallorossa
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - In una ripartenza complicata della Roma, l’unica nota positiva è il rendimento di Carles Perez. L’attaccante arrivato a gennaio dal Barcellona e riscattato già dalla società capitolina ha saputo mettersi in mostra, correndo e lottando, emergendo rispetto a tanti compagni di squadra. Ieri, dal suo profilo Instagram, ha scritto: “Non è il risultato che volevamo, ma dobbiamo continuare a combattere e lavorare insieme per il nostro obiettivo”. Durante questi due mesi di allenamenti è risultato il più positivo in tutti i test fisici e, in attesa del ritorno di Zaniolo e che Under recuperi la miglior forma, contro il Napoli Fonseca darà un’altra opportunità dal primo minuto all’esterno spagnolo.