Stagione allungata, calciomercato caos

IL MESSAGGERO - BUFFONI E TROTTA - In settimana la Figc vedrà le Leghe e l’Aic per trasformare la delibera di allungamento della stagione 2019/20 fino al 2 agosto in norma da approvare (assieme a quelle sulle date della finestra di mercato e sui requisiti per le iscrizioni ai campionati) al prossimo consiglio federale (probabilmente il 5 maggio).

Perché c’è bisogno di un accordo fra le parti per estendere la validità dei contratti dei giocatori di oltre un mese rispetto alla naturale scadenza del 30 giugno. Facile a dirsi, molto meno a farsi. C’è un esercito di giocatori con il contratto a termine e che rischiano di dover giocare con l’accordo vecchio fino a fine agosto, nel caso appartengano a club impegnati nelle Coppe. Il loro futuro rimane incerto. “Le questioni relative ai contratti e ai trasferimenti dovranno essere necessariamente disciplinate dalle Federazioni – spiega l’avvocato Ranieri Romanidello Studio milanese Lca – anche seguendo le indicazioni della Fifa secondo cui se un contratto è in scadenza al 30 giugno, tale scadenza va posticipata sino alla data stabilita come nuovo termine della stagione“.

Sarà quindi necessario affrontare quanto prima i casi più complessi e quelli che riguardano i calciatori con il contratto in scadenza. Ad esempio il Milan ha in rosa Bonaventura, Biglia e Ibrahimovic. La Juventus Buffon e Chiellini (entrambi in odore di rinnovo), mentre il Napoli schiera i due senatori Callejon e Mertens.Quest’ultimo, in particolare, rappresenta una fonte di preoccupazione dopo lo stop alle discussioni per il prolungamento. Una fase di riflessione dovuta alla querelle sulle multe per la vicenda ammutinamento e che ha permesso al belga di riallacciare i contatti con le sue storiche corteggiatrici: Chelsea, Monaco, Inter e Roma. 

 Rrahmani e Petagna dovranno rimandare il loro trasferimento al Napoli e Kulusevski dovrà posticipare il suo passaggio alla Juventus. Anticipare lo sbarco significherebbe, infatti, non poter disputare il finale di stagione con la nuova maglia.


Il derby delle donazioni fa festa con 21 mila euro

IL MESSAGGERO -  La Roma si aggiudica il derby virtuale “Tutti contro il Covid” (3-1), iniziativa benefica per raccogliere fondi che andranno a sostenere il Covid Hospital romano del Policlinico Tor Vergata. Più di 21 mila euro raccolti e 413 donatori totaliper una partita virtuale, nella quale i gol sono stati realizzati grazie alla generosità delle persone coinvolte, che donando potevano contribuire alla vittoria della loro squadra del cuore. Nel corso della gara è intervenuto anche il difensore giallorosso Gianluca Mancini: “Non vediamo l’ora di ricominciare perché il calcio è il nostro tutto, viviamo per fare gioire i nostri tifosi. Scudetto alla Lazio? Pensiamo a noi e a qualificarci in Champions. Abbiamo passato un gennaio negativo ma ci stavamo riprendendo“.


Zaniolo, da Juve a Juve. Ora può sognare il grande ritorno

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Evidentemente gli dei del calcio si divertono a giocare col destino degli uomini. La partita contro la Juventus sembrava aver definitivamente chiuso la stagione di Zaniolo e invece il giovane talento potrebbe tornare alla ribalta proprio contro i bianconeri. Giovedi scorso l’ex Inter è stato visitato da Mariani che ha reputato il ginocchio completamente guarito. Tornerà quindi a breve a disposizione dello staff, Coronavirus permettendo. Lo stesso chirurgo di Villa Stuart ha ipotizzato la presenza in campo di Zaniolo a luglio: “Se il campionato ricominciasse a giugno, come tanti sperano, so che l’ultima giornata si disputerebbe a luglio nella gara contro la Juventus. Può essere che Nicolò sia in campo in quella gara, almeno per qualche minuto”.


Il gioco si fa duro: più fatica. “Lavoro per la resistenza”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - A quasi due mesi dall’ultima gara giocata (primo marzo a Cagliari), la Roma cambia completamente la sua strategia d’allenamento. Negli ultimi giorni il carico di lavoro a casa è stato più intenso, con cyclette, sala video e esercizi utili al mantenimento della condizione. Tutto in preparazione al ritorno al lavoro di gruppo che è sempre più vicino ormai. Non solo: tra domani e mercoledì i giocatori riceveranno a casa i medici che effettueranno tamponi e altri test. Il preparatore Nuno Romano intanto ha sottolineato: “Allenarsi con una bicicletta è completamente diverso da svolgere lavoro in campo come tirare in porta o scattare”. 


Il derby anti-Covid ai giallorossi ma vince il cuore

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Vince la Roma ma ad imporsi, per fortuna, è stata sopratutto la solidarietà. I romanisti hanno infatti battuto 3-1 la Lazio in una gara virtuale delle donazioni contro il Coronavirus ma come sottolineato dal club giallorosso: “I veri vincitori sono stati tutti i tifosi che hanno fastto una donazione. Alla fine la cifra raccolta è di 21mila euro che sarà devoluta all’Ospedale Tor Vergata”. Sulla sfida è intervenuto anche Gianluca Mancini: “Sul fronte della solidarietà parliamo tutti la stessa lingua. Quando parliamo di beneficenza siamo tutti una squadra sola”. 


Nainggolan: “La Roma? Si, ci tornerei…”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PINNA - Tra passato e futuro, Radja Nainggolan si è raccontato in una diretta Instagram, strizzando anche l’occhio alla Roma: “A Roma, ci tornerei perché le partite importanti e l’ambiente mi mancano: se guardi lo stadio San Siro ti fa molto più effetto, però a Roma lo vivi tutta la settimana, poi c’era De Rossi che ti caricava per tutta la settimana”. Prima però c’è da capire cosa succederà tra Inter e Cagliari. I sardi vogliono tenerlo a tutti i costi ma difficilmente la prossima stagione potranno soddisfare le richieste del club nerazzurro.


Capello: “Ripartire sarebbe molto bello. De Rossi tecnico? E’ un ragazzo estremamente intelligente”

L’ex allenatore della Roma Fabio Capello ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:

Si discute sulla ripresa delle attività

Ripartire sarebbe molto bello. Qualche settimana fa non riuscivo a parlare di calcio: di fronte alle immagini dei camion che trasportavano bare a Bergamo sarebbe stato offensivo. Ora mi sento di affermare che lo sport manca a tutti e ripartire darebbe anche un segnale al paese. Credo che concerti, cinema e teatro saranno vietati a lungo. Le partite, ovviamente a porte chiuse, saranno grande fonte di svago. Poi c’è il discorso economico: il calcio è un’industria importante. Nella sua filiera non ci sono solo allenatori e giocatori ma anche migliaia di lavoratori del cosiddetto indotto. Queste persone, con l’attività sospesa, sono in difficoltà economica.

De Rossi ha citato Capello come modello di gestione. Anche lui vuole allenare.

De Rossi è un ragazzo estremamente intelligente e ha giocato a centrocampo, il reparto che ha fornito i migliori tecnici. Ricordo quando lo feci esordire nel 2002 contro la Triestina insieme ad Aquilani. Aquilani sembrava pronto e giocò dall’inizio. Poi entrò De Rossi che, oltre ad entrare in campo con grandissima personalità, segnò su rigore nella lotteria finale. Dopo la partita dissi ai dirigenti: “questo ragazzo resta con noi, non va da nessuna parte”.


Osvaldo: “In un bar stavano per uccidermi”

CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI -  “Una volta, a Roma, ero in un bar e mi stavano quasi uccidendo“. Il “solito” Daniel Osvaldo, che non perde occasione per far parlare di sé. Stavolta ha raccontato alla televisione argentina TNT Sports alcuni dettagli della sua vita romana, compreso l’episodio del bar. Alla fine ha spiegato come è riuscito a salvarsi: “Chiesi a De Rossi e Totti di accompagnarmi per sistemare le cose, non sono stupido“.

 


Derby “virtuale”, raccolti 21mila euro

CORRIERE DELLA SERA -  Alla fine ha vinto la Roma (3-1), ma ha vinto soprattutto il Policlinico di Tor Vergata. Tutti contro Covid, il derby delle donazioni che nella giornata di ieri ha coinvolto giocatori e tifosi giallorossi e biancocelesti, che sono riusciti a raccogliere 21.052 euro, arrivati da 413 donatori diversi. Per segnare un gol servivano tremila euro, con la quota che si alzava di 500 a ogni rete. Alla cifra raggiunta si aggiungono i 25mila euro donati dalla Centrale del Latte.


Tovalieri: “Ricominciare è da pazzi. La Roma riparta da Zaniolo e punti su Mertens”

CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Se esistesse un partito dei contrari alla ripresa del campionato, uno dei maggiori esponenti sarebbe Sandro Tovalieri: ex centravanti, scudetto buttato via nell’85-86 con la Roma, prima Coppa Italia conquistata anche grazie ad un suo gol nella doppia finale contro la Sampdoria. Il “cobra” ce l’ha con chi, nel mondo del calcio, sta facendo di tutto per ricominciare a giocare. Queste le sue parole:

Perché non è d’accordo con la ripresa?

Ci sono molti interessi economici, ma la vita viene prima di tutto. Dispiace per le squadre che stanno lottando per traguardi importanti.

Che cosa non le va giù?

Fare migliaia di tamponi ai calciatori per far riprendere il calcio sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti della gente che è morta senza nemmeno poterlo fare, il tampone. Se poi si potesse ricominciare a rischio zero sarei felice, anche se sarebbe un campionato finto.

La Roma da dove dovrà ripartire?

Da Zaniolo. La sua assenza si è fatta sentire tanto, crescerà ancora di più nei prossimi anni e sarà un patrimonio del calcio italiano. Speriamo che la società abbia la forza di tenerlo senza ripetere gli errori del passato. È una squadra che ogni anno ha un progetto nuovo, non si riesce a ragionare a lungo termine.

Chi consiglierebbe al d.s. Petrachi?

Mertens, lo vedo benissimo al fianco di Dzeko. Bisogna aumentare il tasso tecnico per colmare il gap con le squadre che in questo momento stanno avanti, perché vanno bene i giovani ma servono i grandi calciatori per vincere.


Mancini: “L’obiettivo è la Champions”

IL TEMPO - BIAFORA - Va alla Roma il derby della solidarietà con la Lazio, ma a vincere in realtà sono tutti i tifosi che hanno effettuato le donazioni in favore del Covid Hospital di Tor Vergata. “In questo momento di difficoltà ci siamo uniti tutti, facciamo una cosa utilissima, molte persone ne hanno bisogno, i dottori e gli infermieri combattono da mesi. Chi è fortunato e sta a casa deve fare qualcosa“, l’intervento di Gianluca Mancini durante la partita virtuale. Il difensore ha poi parlato anche di campo e del futuro: “Non vediamo l’ora di tornare in campo, il calcio è il nostro tutto, viviamo per questo e per far gioire i tifosi, ma la cosa fondamentale è ripartire in sicurezza. La Lazio? Abbiamo seguito il loro percorso ma siamo proiettati ai nostri obiettivi. Vogliamo arrivare in Champions. Pensiamo a noi, la Roma è la squadra di Roma“.


Gli studenti in quarantena girano film. E in videochiamata arriva Pellegrini

IL TEMPO - CONTI - La creatività in soccorso della scuola in emergenza Covid. È così che la quarantena si è trasformata in una sfida. Il lockdown non li ha fermati. Dieci ragazzi dell’istituto Bramante di Roma seguitano a lavorare al loro lungometraggio frutto di un progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione e dal Mibact. In questo momento le riunioni per lo sviluppo del film avvengono in videochiamata, come del resto tutte le lezioni. Proprio durante una di queste è arrivata la sorpresa: il giocatore della Roma Lorenzo Pellegrini ha fatto rimanere a bocca aperta gli allievi dell’Istituto Comprensivo Via Boccea 590 intervenendo in videochiamata in una lezione a distanza nell’ambito dell’iniziativa Roma Cares “A scuola di tifo”. “Il rispetto, l’onestà sono alla base della vita, non solo dello sport“, le sue parole. Annunciando poi la decisione dell’As Roma “di donare dei tablet per proseguire le lezioni online a chi non ha la possibilità di averne uno. Un gesto – ha tenuto a dire Pellegrini – che ci rende tutti orgogliosi della società“.