La Roma “elegge” gli Intoccabili: Dzeko e Smalling
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - La Roma, come tutte le squadre, con una ripresa che vede così tante partite ravvicinate, avrà bisogno di capacità di gestione. Sforzo, emozioni, nervi: tutto dovrà essere gestito al meglio e magari con rotazioni intelligenti. Ma di due giocatori Fonseca non vorrà fare mai a meno, ovvero di Chris Smalling e Edin Dzeko. Entrambi devono gestire un fisico integro, ma naturalmente non più verdissimo. Il difensore inglese ha 30 anni, il centravanti bosniaco 34: è logico che il loro utilizzo dovrà essere condizionato. È naturale dunque che si trovi un’alternativa a Dzeko, cosa che in una situazione normale il tecnico portoghese aveva dovuto fare di rado. Tra l’altro per il difensore potrebbe esserci un problema legato all’Europa League, nella quale potrebbe incrociare il “suo” Manchester United. I Red Devils inoltre vogliono vendere il giocatore e non rinnovare il prestito, come invece gradirebbe la Roma, che al momento non può spendere 20 milioni per l’inglese.
Perez studia da Xavi, per Mancini 10 giorni di tutore
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Se Carles Perez metterà in pratica il consiglio di un certo Xavi, l’attacco della Roma potrà dirsi al sicuro. Nella ripresa del campionato e in futuro, l’esterno catalano è l’unico sicuro di restare anche il prossimo anno: “Mi ha detto – le sue parole al sito della Roma – che nel calcio tutto dipende da noi stessi, nessuno ti regala niente, ogni traguardo va conquistato contando sulle proprie forze“. Anche e soprattutto per questo l’ex Barcellona dovrà faticare per conquistare un posto da titolare. In queste settimane sta entrando veramente negli schemi di Fonseca, che ha deciso di alzare i ritmi delle sedute. A farne le spese è stato Mancini, che nella partitella di martedì si è slogato un gomito: indosserà il tutore per un paio di settimane, farà attenzione agli allenamenti, ma non è a rischio per la partita contro la Sampdoria.
Da Schick a Under: pronto un “esodo” per Pedro e Montiel
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Si fa fatica a chiamare vertice di mercato quello andato in scena ieri tra Fienga e Petrachi. Con gli sconquassi societari che arrivano per la Roma e le plusvalenze che si dovranno fare entro dicembre, sembra davvero prematuro parlare di trattative e arrivi. Ciò non toglie che tanto mercato vivrà di scambi e non è un mistero che Roma e Juventus abbiano un ottimo rapporto. Da tempo si dice che i bianconeri possono essere interessati a Zaniolo, Cristante, Under, Kluivert o Riccardi, mentre i giallorossi potrebbero scegliere in una lista che comprende Bernardeschi, Rugani, De Sciglio, Mandragora o Romero. Non c’è nessuna intenzione però di includere Zaniolo in nessuna trattativa, a maggior ragione in uno scambio. La priorità è cedere giocatori non funzionali al progetto, come Juan Jesus, che però continua a rifiutare offerte. Più facile sarà la cessione di Schick, soprattutto ora che il Lipsia sta per concludere il passaggio di Werner al Chelsea. In partenza poi ci sono anche Kluivert e Under, che potrebbero essere più facilmente collocabili nel mercato straniero. Al netto di eventuali scambi con la Juventus, si lavora ovviamente anche su altri profili in entrata. Resta viva la pista che porta a Pedro, caldamente sponsorizzato da Fonseca. Poi si cerca anche un terzino destro e in questo senso prende quota la candidatura di Montiel del River Plate. A sinistra piace Biraghi, per il quale si cercherà di impostare uno scambio con Florenzi, e ieri è emerso anche il nome di Ricardo Rodriguez.
DaGrosa ammette: “Noi interessati alle quote del club”
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - La Roma è attiva su tre livelli. Sul piano societario, con la ricerca di soci e investitori e l’approvazione, da parte del cda, di un prestito di 30 milioni di euro. Su quello di mercato, con l’asse Roma-Juventus di nuovo molto vivo. Infine, sul campo verde, con Fonseca impegnato a preparare la ripresa del campionato. Sono quindi giornate frenetiche ai piani alti del club giallorosso, con Pallotta costretto a chiedere un anticipo di liquidità di 30 milioni lordi alla società controllante la Roma. L’operazione è parallela all’ammissione dell’ex patron del Bordeaux, DaGrosa, di essersi interessato alle quote della Roma: “È uno dei numerosi club che abbiamo esaminato – ha rivelato a offthepitch.com -. Sono sicuro che Pallotta ha molte opzioni e siamo solo una di quelle che prende in considerazione“. Nel frattempo Petrachi e Fienga hanno riaperto un fronte di dialogo con Paratici, il dg della Juventus. Come la scorsa estate, anche adesso i discorsi in piedi sono parecchi. Nessuno chance per l’ipotesi di scambio Zaniolo-Bernardeschi e neanche per quello Under-Rugani, menter è possibile la definizione della trattativa che porterebbe Mandragora nella Capitale e Cristante a Torino.
Pallotta mette trenta milioni
IL TEMPO - BIAFORA - Pallotta si muove per le esigenze di liquidità della Roma. La società giallorossa ha reso noto con un comunicato di aver sottoscritto il 27 maggio con la controllante Neep un contratto definito di “Purchase and Safe Agreement”: il club farà fronte al prorpio fabbisogno finanziario con un’operazione compatibile con gli impegni già assunti dopo il lancio del Bond. Il valore complessivo dei crediti ceduti ammonta a un massimo di 30 milioni di euro, ma la liquidità nelle casse della Roma, a causa del fattore di sconto variabile, oscillerà tra un massimo di 26,6 milioni e un minimo di 24,7 milioni.
Perez: “Sono qui per la fiducia di Fonseca”
CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - “Se sono alla Roma è per la fiducia che mi ha dimostrato Fonseca fin dalla prima telefonata“. Carles Perez non vede l’ora di rigiocare: “Ho tanta voglia di tornare in campo, di indossare la maglia della Roma e fare del mio meglio. Giocare senza il pubblico non sarà la stessa cosa, ma faremo tutto il possibile per cercare di divertire e per dare soddisfazione ai tifosi che ci seguiranno in televisione“. Nel frattempo prosegue il lavoro in vista della ripresa: Gianluca Mancini un paio di giorni fa è uscito dal campo dolorante dopo aver preso una botta al gomito, ma le sue condizioni non destano preoccupazione in vista della ripresa del campionato.
Una boccata d’ossigeno ma la Roma resta malata
CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - La situazione patrimoniale della Roma, come si sapeva, è delicata e richiede interventi urgenti. Così James Pallotta ha fatto la prima mossa di un piano necessario a stabilizzare, se non le prospettive, almeno l’immediato del club giallorosso. Il bostoniano ha provveduto a versare nelle casse della Roma circa 26 milioni netti attraverso un’operazione di factoring, che è stata comunicata ufficialmente dal sito internet del club. In pratica è un anticipo, garantito da futuri ricavi legati soprattutto al ticketing. Il presidente ha di fatto prestato questa somma, che sarà utile per la gestione ma che, quasi sicuramente, sarà messa in conto come futuro aumento di capitale da qui al 31 dicembre prossimo. E peserà come un nuovo debito. Secondo alcuni analisti finanziari si tratta di “un’aspirina data a un malato che avrebbe bisogno di ben altre cure“, ma almeno è stato fatto un primo passo, necessario per gestire l’ora e subito.
Il calciatore sospeso
CORRIERE DELLA SERA - DE CAROLIS, TOMASELLI - La stagione calcistica è stata rivoluzionata dalla pandemia ed è stata prolungata fino al 31 agosto. Ma la forma non è necessariamente sostanza per tutti i 122 giocatori di Serie A che sono a fine contratto o a fine prestito: Callejon pronto a salutare il Napoli e Smalling prestato dallo United alla Roma sono due esempi dell’incertezza della situazione. L’orientamento del governo del calcio mondiale in merito è semplice, magari anche semplicistico: prorogare i prestitifino a quando la stagione non termina effettivamente e ritardare l’entrata in vigore dei nuovi contratti fino all’effettivo inizio della stagione 2020-21. Per chiudere i nuovi accordi però serve l’assenso di tutte le parti in causa. Sul prolungamento e anche sulla parte economica. In caso di fumata nera, il giocatore tornerebbe al club di appartenenzasenza poter prendere parte al finale di stagione: la Roma è ottimista sul fatto che lo United lasci Smalling altri due mesi in Italia, ma non essendoci per ora un accordo sul futuro del giocatore, il Manchester potrebbe anche decidere altrimenti. Per Zappacosta, altro prestito secco, c’è invece già l’accordo col Chelsea per il rinnovo annuale.
Gomito slogato per Mancini. Contro la Samp ci sarà
Gianluca Mancini, difensore della Roma, nella partitella di martedì a Trigoria si è slogato il gomito. Questo lo costringerà a portare un tutore per due settimane e a dover fare maggiore attenzione negli allenamenti. Il giocatore comunque non è a rischio per la gara di ripresa del campionato contro la Sampdoria, per la quale sarà pienamente recuperato.
Juve-Roma: Zaniolo, Under e Kluivert. Ecco tutti i nomi in ballo
TUTTOSPORT - Scambi, idee, inventiva: ecco le tre parole d’ordine del calciomercato post Covid. La Juventus lo sa benissimo, presa com’è dall’attesa che il brasiliano Arthur Melo si convinca a firmare per i bianconeri (non è detta l’ultima parola, come si spiega a pagina 6) e dai contatti sempre più fervidi con la Roma, altra società che come il Barcellona convive con una situazione delicata: deve vendere per questioni di bilancio e anche - soprattutto nel caso dei catalani - perché il monte esuberi è oggettivamente eccessivo.
Tra bianconeri e giallorossi i rapporti sono buonissimi, tanto che nei salotti del mercato che presto torneranno a riempirsi sono tutti convinti del fatto che il baratto Spinazzola-Luca Pellegrini non sarà l’ultimo affare incrociato. Diversi nomi restano in ballo ed è probabile che se si potesse spendere in libertà l’arrivo di Nicolò Zaniolo a Torino e il contemporaneo sbarco di Federico Bernar deschi nella capitale sarebbero assolutamente possibili. Non è così.
Perotti: "Contro il Siviglia sarà un match equilibrato. Potrebbe essere la finale"
Diego Perotti, giocatore della Roma ed ex Siviglia, ha parlato ai microfoni della radio ufficiale del club spagnolo della prossima sfida che vedrà i Capitolini affrontare i Rojiblancos in Europa League:
"Potrebbe essere tranquillamente la finale del torneo. Sarà difficile per noi, anche se in questi due mesi siamo stati in grado di studiarli meglio per trovare i loro punti deboli. Sarà una partita equilibrata, con due squadre allo stesso livello. Il Sanchez Pizjuan? Sarà diverso, spero di tornare in città e vedere la gente. Lì sono diventato adulto e ho un bel ricordo. È piuttosto strano vederlo vuoto e per noi può rappresentare un piccolo vantaggio perché so quanto i tifosi del Siviglia spingano la squadra. Anche se siamo entusiasti di giocare ed entrambi vogliamo vincere, sembrerà sempre un’amichevole o una sessione di allenamento o qualsiasi altra cosa, perché non è normale vedere un campo vuoto in una partita del genere, anche se dobbiamo dare il massimo e fare del nostro meglio. Sappiamo che il calcio è molto importante per le persone e forse può dar loro gioia in un momento come questo".
Fonseca scopre l’abbondanza
IL MESSAGGERO - Dal (quasi) nulla al troppo, che nella rosa di una squadra di calcio non stroppia quasi mai, soprattutto se si è chiamati a giocare 12 partite in 40 giorni. Paulo Fonseca, per la ripresa della stagione più anomala della storia, recupera un intero reparto falcidiato a inizio 2020 da infortuni e stop vari. Il centrocampo della Roma, infatti, sarà formato da sette giocatori di cui quattro trequartisti e tre mediani che si dovranno contendere i due posti davanti alla difesa. Nella cabina avanzata dietro a Dzeko sgomiteranno Pellegrini, Pastore e pure il quasi recuperato Zaniolo, senza contare Mkhitaryan. In regia bassa torna Diawara, che più di tutti si avvicina all’idea di regista che ha in mente Fonseca. Al suo fianco sarà lotta tra Bryan Cristante e Jordan Veretout. Occhio però anche alle quotazioni in rialzo di Villar. Lo spagnolo piace a Fonseca, che lo aveva preferito a Veretout nell’ultima partita giocata a Cagliari.