Pedro, Pallotta ricomincia dall’attacco: carica spagnola per la nuova Roma

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI, LAUDISA - Difficile pensare che possa essere l’ultimo regalo della gestione Pallotta, ma l’arrivo ormai sicuro di Pedro è di quelli che fanno vetrina. L’attaccante spagnolo firmerà un biennale (con opzione per il terzo) da circa 3,5 milioni a stagione, grazie al decreto governativo post-Covid che consente, a chi viene in Italia per almeno due anni, di vedere la tassazione non sul totale del proprio reddito, ma solo sul 30%. I giallorossi per arrivare al giocatore hanno dovuto battere la concorrenza dell’Al-Sadd di Xavi e questo è stato possibile anche grazie a Fonseca, che lo ha voluto fortemente e lo ha chiamato per comunicargli la sua stima e spiegargli come vorrebbe utilizzarlo. Ovvero, sia da esterno, sia da centravanti atipico in coppia o in sostituzione di Dzeko.


Caso Petrachi. Il gruppo è blindato: ci pensa Fonseca

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Il caso Petrachi era davvero l’ultima cosa che occorreva alla Roma, ma la realtà a volte non si può modificare. Allora tocca a Fonseca il compito di preservare la squadra da qualsiasi sussulto emotivo esterno. Perché davvero in questo finale di stagione il club giallorosso si gioca molto del proprio futuro. La delusione umana però è palpabile all’interno della Roma. Nessuno si aspettava che Petrachi, arrivato alla prima vera (e assai ricca) occasione della carriera, perdesse il controllo. Si conoscevano i suoi limiti dialettici, ma nessuno si aspettava modi tanto rudi o un’autoreferenzialità che gli facesse utilizzare sempre il termine “io“, accusando la dirigenza di non volergli far fare “il Petrachi“, come se esistesse una figura codificata.


Dal terzo scudetto all’addio di Totti. Un 17 giugno pieno di brividi…

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Alle 17.03 del 17 giugno 2001 il capitano della Roma, Francesco Totti, correva negli spogliatoi a festeggiare lo scudetto, il terzo – e finora ultimo – della storia romanista. Alle 12.41 del 17 giugno 2019, diciotto anni dopo quel pomeriggio, Francesco Totti inviava una mail al Ceo della Roma, Guido Fienga, con cui si dimetteva da dirigente del club. La storia d’amore iniziata nel 1989 si è chiusa poi nel salone del Coni, dove Totti ha parlato con amarezza della fine del rapporto con la Roma: “Non è un addio, ma un arrivederci. Per me è impensabile vedere Totti fuori dalla Roma“, disse quel giorno. Chissà se nel 2001 avrebbe mai immaginato un finale così doloroso.

 


Schick e Lipsia più lontani. Pellegrini a riposo

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - È scaduto il termine del 15 giugno per il riscatto di Schick da parte del Lipsia. Il club tedesco chiedo uno sconto sui 29 milioni di euro pattuiti la scorsa estate, mentre la Roma non vuole scendere sotto i 26, altrimenti registrerebbe una minusvalenza. Parallelamente alla trattativa con il Lipsia allora il consulente di mercato dei giallorossi, Baldini, valuta le piste inglesi di Tottenham ed Everton per il ceco. Nel frattempo in campo Lorenzo Pellegrini è da tre giorni alle prese con un affaticamento muscolare da gestire nei prossimi giorni, per evitare che possa diventare una lesione.


Mancini: “Zaniolo mi impressionò subito per la sua potenza, ma deve ancora crescere tanto”

Roberto Mancini tesse le lodi di Nicolò Zaniolo. Il ct dell’Italia, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato del talento azzurro dopo le belle parole spese nei suoi confronti da Luka Modric, stella del Real Madrid e della Nazionale croata, nonché Pallone d’Oro nel 2018. Mancini, che ha lanciato il talento romanista in Nazionale, è convinto delle potenzialità del giocatore ma anche del fatto che il percorso per arrivare al suo apice sia ancora lungo. Queste le sue parole:

Ha letto le lodi di Modric a Zaniolo? Il romanista non ha avuto finora grande esposizione internazionale, eppure il croato lo ha messo in testa ai giovani promettenti.

La cosa non mi sorprende, basta poco per leggere il futuro di Zaniolo. Le prime volte che lo osservai mi impressionò per potenza, sproporzionata all’età. E poi ha qualità, piede. Non vuol dire che sia già arrivato. Deve crescere ancora tanto, giocare sempre più connesso alla squadra, sacrificarsi tanto anche senza palla.

 


Roma, Friedkin verso un'offerta cash

MILANOFINANZA - Friedkin è disposto a fare il salto di qualità nella trattativa con Pallotta per acquistare la Roma. L’imprenditore texano non vorrebbe alzare il prezzo ma è pronto a pagare “cash upfront”. Quindi tutto e subito. Resta da capire se basterà per convincere Pallotta.

Al momento al lavoro ci sono i pontieri delle due parti, che stanno tentando di riaprire la negoziazione.


Affaticamento muscolare per Pellegrini. Migliorano Mancini e Pau Lopez

Ad una settimana dalla ripresa del campionato la Roma fa il punto sulla situazione infortuni.
Lorenzo Pellegrini, che ha accusato un leggero affaticamento, è gestito personalemnte da mister Fonseca per sincerarsi della situazione in vista del match del 24 giugno.
Migliorano le condizioni di Mancini e Pau Lopez. Il difensore nei prossimi giorni tornerà ad allenarsi con il gruppo; mentre lo spagnolo verrà valutato giorno per giorno.


Spinazzola e Zaniolo in coro: "Vogliamo tornare in Champions League"

Leonardo Spinazzola, terzino della Roma, ha gestito per un giorno l'account Instagram della società, realizzando una diretta con il compagno di sqiadra Nicolò Zaniolo. Queste le loro parole:

SPINAZZOLA - "Sono carico per questo nuovo inizio di campionato, non vediamo l’ora. Sarà sicuramente diverso senza l’apporto del pubblico ma non vediamo l’ora. Allenarsi senza un obiettivo era difficile, adesso sono circa 20 giorni che sappiamo qual è il nostro obiettivo. Sarà bello ma difficile, vedere l’Olimpico vuoto non so come sarà. Obiettivi? Prima pensiamo alla Sampdoria, poi vogliamo tornare in Champions League".

ZANIOLO - "Mi sento bene, mi sono operato e mi sento meglio. Come sto? Ancora 2-3 settimane e poi tornerò con la squadra. A FIFA sono migliorato tantissimo, saranno 2-3 settimane che non perdo più con nessuno. Se Nainggolan vuole sfidarmi, io ci sono. Qualcuno mi ha detto che lui è scarso a Call of Duty (ride, ndr). Obiettivo? Prima pensiamo alla Sampdoria, poi vogliamo tornare in Champions League".


FIGC, Gravina: "La quarantena soft è comunque controllata. Sono convinto sarà di veloce attivazione"

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della quarantena "soft" dei 50 anni dallo storico Italia-Germania 4-3:

I 50 anni di Italia-Germania 4-3 nel giorno della finale di Coppa Italia?
"Ce ne sono state diverse di ricorrenze. Anche la prima semifinale di Coppa Italia il 12 giugno cadeva nel giorno in cui si sarebbe dovuto inaugurare l'Europeo. Mi auguro che questo mezzo secolo da celebrare sia di buon auspicio per tutto il calcio italiano".

Roberto Mancini e il suo lavoro con i giovani sulla falsariga di Valcareggi a fine anni '60?
"Mi auguro che con Mancini si possa ripetere quanto fatto da Valcareggi. Serve una spinta al nostro movimento attraverso un trofeo costruito sui giovani. Sarebbe importantissimo".

Quarantena soft si può sbloccare in tempi brevi?
"Ritengo che il lavoro fatto con il CTS sia un risultato straordinario con la quarantena soft che è comunque una quarantena controllata. Sono convinto che avendo avuto l'ok del CTS possa essere un provvedimento di veloce attuazione".


Spadafora, Ministro dello Sport: "Quarantena? Speriamo di chiudere con un atto amministrativo già domani"

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato ai microfoni dell'Ansa per spiegare come sarà la quarantena nel mondo del pallone:

"I miei uffici, in contatto con quelli del Ministero della Salute, hanno vagliato tutte le ipotesi per cercare quella più veloce ed efficace, e speriamo di chiudere con un atto amministrativo già domani. Da quando ieri pomeriggio ho letto il verbale del CTS, che mette nero su bianco quanto la proposta FIGC sia valida dal punto di vista medico-scientifico ma non compatibile col Decreto Legge del 16 maggio, sto lavorando, con il ministro Speranza, per superare il problema normativo che è emerso, e che di certo non ho creato io".


Fonseca: “Kluivert è il futuro. Champions? Possibile”

IL MESSAGGERO - “Kluivert è uno dei giovani su cui punta la Roma per il futuro“. Paulo Fonsecablinda l’attaccante anche se l’intenzione della società è proprio quella di far cassa con l’ex Ajax sfruttando la sua parziale annata positiva.

Una stagione che potrebbe impreziosirsi ancora di più con la Champions: “È possibile arrivarci. Le altre 4 squadre sono molto forti, ma è l’Atalanta il nostro principale rivale. Non ci arrenderemo in questa lotta“, ha detto il tecnico in un’intervista al quotidiano portoghese Publico.


Friedkin, le verità di Jim

IL MESSAGGERO - CARINA - Pallotta esce allo scoperto: “Invecchiando sto pensando al futuro e vorrei lasciare il club in mani ottime, solide. Vorrei qualcuno che sia una buona guida per la Roma e che le permetta di poter competere come a tutti noi piacerebbe“. 

Per la prima volta l’azionista di maggioranza del club giallorosso ammette candidamente la volontà di cedere il club. E, fatto a dir poco inconsueto, parla apertamente del potenziale acquirente e della nuova offerta ricevuta non più tardi di 20 giorni fa: “Il gruppo Friedkin si è avvicinato a noi lo scorso autunno e verso la fine dell’anno stavamo iniziando a trovare un accordo. Abbiamo approfondito i dettagli, nei quali spesso si nascondono le difficoltà, ma dopo le modifiche apportate dai loro avvocati e banchieri, la proposta ha iniziato a trasformarsi in qualcosa di sempre meno appetibile sia per la Roma che per il nostro gruppo di investitori. L’ultima offerta semi-concreta che abbiamo ricevuto dal gruppo Friedkin non era minimamente accettabile“.

 

Dall’intervista, emergono altri punti chiave: 1) Fienga, chiamato per nome (Guido), gode ancora della sua massima fiducia 2) Jim rimarca come la pandemia abbia «gravemente colpito il club» alla voce ricavi 3) Quanto accadrà nel mercato estivo, “molto può dipendere da potenziali investimenti nel club“. Nessun riferimento a Petrachi che ingloba nel management quando dichiara”di aver apprezzato da Guido in giù, come il nostro management abbia fatto un passo avanti nel momento del bisogno, essendo presente non solo per i calciatori ma anche per le loro famiglie“.

Appare improbabile che si riferisse all’ex dirigente granata che ritiratosi in Salento dal primo giorno del lockdown, è stato l’ultimo a tornare a Roma. Come ieri Petrachi quando a Trigoria ha incontrato Fienga. Il ds è stato chiaro: non ha nessuna intenzione di dimettersi. Ergo, al momento, si va avanti da separati in casa.

Bisogna trovare un’intesa sulla buonuscita (guadagna 1,2 milioni a stagione sino al 2022) ma il ds ha già fatto presente a Fienga che non si accontenterà delle briciole. La palla passa a Pallotta.