Allenamento Roma, aumenta l'intensità degli allenamenti

A Trigoria, come fa sapere Sky Sport, hanno iniziato ad aumentare l'intensità degli allenamenti a partire dalla giornata odierna. Un programma che prevede lavoro fisico intenso, per poi, pian piano che si avvicina il giorno della ripresa un lavoro più di scarico fisico e tecnico-tattico. 


FIGC, rilasciato il protocollo per le gare a porte chiuse

La FIGC ha rilasciato il protocollo per la disputa delle gare a porte chiuse, in vista della ripresa del campionato a fine mese. Il numero massimo di persone ammesse allo Stadio è stabilito in 300 unità per il Campionato di Serie A.

PROTOCOLLO FIGC GARE A PORTE CHIUSE


Perotti torna ad allenarsi in gruppo

Oggi, dopo aver recuperato del tutto dal proprio infortunio, è tornato a lavorare in gruppo Diego Perotti. Ancora a parte Pau Lopez, che avrà bisogno di altro tempo per riprendersi dal proprio infortunio, e Nicolò Zaniolo.


FIGC, Gravina: "Il mio auspicio è quello di completare il campionato con qualche tifoso allo stadio"

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio 24. Queste le sue parole.

Il momento in cui avete creduto di non farcela...
Il momento più difficile? Ce ne sono state diversi, forse dico il momento in cui la Francia ha rinunciato a far ripartire il proprio campionato. Quando una big five viene meno mentre le altre stanno decidendo c’è un problema, ma abbiamo mantenuto la barra dritta e il risultato c’è mi pare.

Ha lavorato meno in questo weekend?
Io premetto che sono stato sempre convinto che la base di preparazione fosse la meno impegnativa. Io sono realista, mi rendo conto che esistono dei rischi ancora molto attivi, legati non solo all’andamento della curva epidemiologica, ma anche ad aspetti culturali che predominano all’interno del nostro mondo, della nostra società civile e sportiva. L’esperienza di questi ultimi due o tre mesi ha fatto sì che ciascuno sviluppasse degli anticorpi, abbiamo accumulato energie che ci consentiranno con equilibrio, politico, etico e morale, di proporre delle soluzioni che ci consentiranno di arrivare a una chiusura di questo torneo, o di questi tornei se preferite.

Sperate di eliminare la norma sulla quarantena in caso di contagio?
Il calcio non ha mai chiesto scorciatoie o sconti. Oggi esistono delle norme chiare, che consentono di poter continuare l’attività, isolando un atleta o un professionista dello staff, continuando gli allenamenti. Sappiamo che è prevista questa norma, l’auspicio è che a breve, una settimana prima dell’inizio dei tornei, quindi della Coppa Italia, si possa rivalutare: manderemo una nuova proposta, nella speranza che questa norma venga rivisitata. Oggi, teoricamente, ma probabilmente anche in pratica, crea grande ansia e preoccupazione.

Sull’algoritmo c’è un ampio dibattito...
Sì, qualcuno diceva che l’aquilone si alza controvento. In questo momento, l’aquilone è il mondo del calcio: sappiamo che ci sono dei problemi, dobbiamo dimostrare che siamo in grado di proporre soluzioni credibili, condivisibili e di facile applicazione.

Ci aiuta a capire come funziona questo algoritmo nel caso di stop definitivo?
Mi dispiace che questa parola abbia dato l’idea di una sorta di pozione magica, che potesse stravolgere il merito sportivo. Invece, è semplicemente un procedimento sistematico di calcolo: è un metodo per arrivare a un prodotto che si chiama ponderazione delle classifiche. Mi fa sorridere come nel nostro Paese ci piaccia avvitarci su espressioni che sono semplicemente votate a trovare equilibri e dare certezze. Io questo termine lo usata già diverso tempo fa, poi stranamente è stato ripreso dagli inglesi come ponderazione per le gare: lì funziona, da noi algoritmo applicato alla ponderazione fa preoccupare. In realtà, non è altro che un modo per far sì che, prima che ripartano i campionati, e applicando comunque criteri minimi quali aver svolto 3-4 partite per conoscere lo stato di fatto di quando si interviene, tutti siano alle stesse condizioni. Io non so se tra 3 o 4 giornate di campionato tutti avranno disputato le stesse gare: cosa vogliamo fare, cristallizzare la classifica e non tenere conto che qualcuno ha giocato meno ed è penalizzato? Io chiedo questo a chi si stupisce e grida allo scandalo per l’algoritmo. È un modo per mettere a disposizione del calcio uno strumento che ci metta tutti alle stesse condizioni. Gli inglesi lo stanno facendo: non è una media secca, ma tiene conto di tanti correttivi, quali partite in casa, fuori casa, gare da giocare, gol fatti e subiti, che diano un principio di equità a una classifica che deve essere ponderata se ponderazione è richiesta. È una sorta di assicurazione sullo svolgimento del campionato, perché io sono convinto che, se tutti noi continueremo ad applicare le regole, dando anche una testimonianza civile e morale, che comunque spero ciascuno di noi abbia in sé, si dovrebbe arrivare alla fine senza ulteriori sussulti.

Condivide alcune rimostranze dei calciatori?
Alcune sicuramente sì, altre discutibili. Credo che in un momento di grande tensione, generato da una situazione di grandissima emergenza, ciascuna componente abbia avanzato delle proposte da valutare, alcune legittime e altre meno, alcune discutibili e altre meno. I calciatori sono una parte fondamentale, ma come tutti sanno che per uscire dall’emergenza bisogna stare tutti insieme. E stare tutti insieme non significa portare a casa il miglior risultato possibile, ma anche fare qualche piccola rinuncia.

Che rapporto ha avuto col Ministro Spadafora?
Ottimo, costante, di confronto. La sua prudenza è stata un atteggiamento strategico, tattico se volete, che ha consentito al calcio di arrivare nelle migliori condizioni per poter dire oggi che si può partire. Insieme abbiamo condiviso due principi fondamentali: che il calcio doveva ripartire quando ripartiva tutto il nostro Paese, non abbiamo mai chiesto canali preferenziali. E poi con prudenza, tutelando la salute di tutti. Questi due elementi,  insieme, hanno ispirato il ministro. È inutile nascondere che dei momenti di tensione ci sono stati, ma è avvenuto perché c’era voglia di accelerare in un processo che, devo dire, oggi sarebbe stato dannoso per il nostro sistema, considerati alcuni rischi di positività. Oggi il risultato è arrivato anche grazie al determinante lavoro del ministro Spadafora e ai contributi del CTS. Mi auguro che, con la stessa capacità di dialogo e di confronto, soprattutto nel caso di CTS, si arrivi a limare ulteriormente qualche piccola restrizione che oggi ancora pesa sul nostro capo.

Spera di completare il campionato con qualche tifoso allo stadio?
È un auspicio, me lo auguro di cuore. Sto seguendo l’andamento della disponibilità all’interno dei teatri e delle arene per le manifestazioni culturali. È impensabile che, con tutte le precauzioni, in uno stadio da 60 o 80 mila posti, non ci possa essere una percentuale minima di persone. Mi auguro che anche così arrivi un segnale di speranza per il Paese, che ricompenserebbe tanti appassionati di calcio.

Pensate ai playoff/playout per l’anno prossimo?
Non c’è una decisione in questo momento. C’è una bozza di programma stilato dalla Lega di A, mi sembra che il calendario sia tale da permettere lo svolgimento del campionato con partenza dal 12 settembre, ma anche più tardi. Se ci dovessero essere impedimenti oggettivi, come sapete l’art. 218 del DL Rilancio consente alla FIGC di derogare alcune norme dell’ordinamento sportivo e riorganizzare la stagione.


Perez: "La Roma è in grado di vincere l'Europa League"

Carles Perez, attaccante della Roma, è stato intervistato da Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni:

La ripresa del campionato?
“Io e miei compagni di squadra siamo felici di poter tornare in campo. Siamo felici che ci sia una data, il 20 giugno, per questa ripartenza che ci rende tutti felici. La ripartenza penso faccia piacere a tutte le persone che, in generale, se la auguravano”.

Come vi state allenando a Trigoria?
“Stiamo ancora lavorando molto dal punto di vista fisico. Adesso è entrato in scena anche il pallone durante gli allenamenti. Era inevitabile che riprendessimo a lavorare forte fisicamente perché dopo 2 mesi in casa in cui ci siamo sì allenati, ma non è certamente la stessa cosa che allenarsi in campo mettendo gli scarpini con il resto della squadra. Stiamo lavorando forte per entrare in forma e farci trovare pronti”.

Con quali motivazioni sei venuto alla Roma?
“Le motivazioni sono sempre le stesse, ovvero quelle di migliorare e imparare tutti i giorni. Arrivo dal calcio spagnolo che, ovviamente, è diverso da quello italiano e sto cercando di imparare lo stile di gioco della Roma e, soprattutto, imparare dai compagni più esperti”.

Che ricordo hai del gol all’Inter in Champions League con la maglia del Barcellona?
“Per me è stato un sogno, da bambino guardavo tutte le partite di Champions League in tv insieme ai miei genitori, insieme a mio padre. Segnare un gol in uno scenario importante come San Siro è stata la concretizzazione di un sogno”.

Lionel Messi?
“Messi è una persona speciale e molto affettuosa, in particolare con i ragazzi della Masia, ossia la cantera del Barcellona. È chiaro che prima di giocare al Camp Nou, o di esordire in Prima Squadra, ci sia un po’ di nervosismo. Messi era sempre il primo nel cercare di rasserenarti e questo comportamento arriva da quello che considero, non solo io, il primo giocatore al mondo”.

La Roma può vincere l’Europa League?
“Sono stato contento per il mio debutto e per il mio gol a Gent, soprattutto perché segnato all’Olimpico. Credo fortemente che la Roma possa vincere la coppa, è una squadra in grado di raggiungere questo obiettivo”.

Come ti stai trovando con Fonseca?
“Il mister mi ha dato subito fiducia e questo sicuramente è un fatto molto bello e positivo. Al Barcellona ero più abituato a giocare largo, alla Roma invece mi si chiede di giocare più all’interno e Fonseca mi sta insegnando i movimenti giusti, quando inserirmi al momento giusto”.

La Roma può finire il campionato tra le prime quattro?
“Non ho nessun dubbio a riguardo, siamo tutti determinati nel ripartire forte e convinti di raggiungere il nostro obiettivo, che è il quarto posto”.

Ti aspetti di restare a lungo alla Roma?
“Lo spero. Sono stato accolto benissimo, mi trovo molto bene e ho ricevuto affetto dalla gente. Spero di restare molti anni, segnare molti gol, fare molti assist. Alla fine, però, quello che conta sono i risultati di squadra”.


Serie A, probabile che Roma-Samp si giochi il 24 giugno

Il campionato, come ufficializzato dalla Lega Serie A, ripartirà con i recuperi della 25esima giornata per poi proseguire con le restanti giornate. Ecco quella che, secondo Sky Sport, sarà la suddivisione del primo turno:

Lunedì 22 giugno
Lecce-Milan
Fiorentina-Brescia
Bologna-Juventus

Martedì 23 giugno
Hellas Verona-Napoli
SPAL-Cagliari
Genoa-Parma
Torino-Udinese

Mercoledì 24 giugno
Inter-Sassuolo
Atalanta-Lazio
Roma-Sampdoria


AIC, Tommasi: "Bisogna mettere nelle migliori condizioni possibili chi dovrà generare spettacolo"

Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, ha parlato ai microfoni di Radio1 della ripresa del campionato:

Sugli orari
"Il tema riguarda la tutela della salute e quello degli orari mi auguro non diventi un problema. Mi auguro si faccia una scelta logica, visto che bisognerà giocare tante partite in un breve lasso di tempo. Mi auguro si vada verso la tarda serata. Bisogna mettere nelle migliori condizioni possibili chi dovrà generare lo spettacolo”.

Sulla Coppa Italia
Spero si trovi la soluzione per dare maggiore tempo di recupero alle squadre impegnate nelle semifinali e poi nella finale di Coppa Italia. Tre delle quattro squadre ancora in corsa hanno mostrato delle perplessità per i pochi giorni di tempo tra le semifinali e la finale. Sapevamo di dover affrontare tante partite alla ripresa, ma certo le gare di Coppa Italia obbligano le squadre a scendere in campo con gli stessi effettivi, con le migliori formazioni possibili, obbligando i giocatori a due partite in pochi giorni. Per questo mi auguro che si trovi la soluzione per dare maggiore tempo di recupero”.

Sulle partite in chiaro
Penso si possa trovare una sintesi se broadcaster, Lega e Governo si siederanno insieme. Penso sia normale cercare soluzioni eccezionali in casi eccezionali. C’è un contratto firmato tra le televisioni e la Lega Serie A. L’accordo va tutelato, ma d’altra parte credo sia legittimo da parte del Governo cercare di evitare assembramenti permettendo ai tifosi di poter seguire le partite a casa”.


Serie A, solo 10 su 124 partite si giocheranno in diurna. Vince la linea serale

Il calendario ufficiale della ripresa del campionato non è ancora stato definito, ma iniziano ad emergere le prime informazioni.
Infatti, come appreso dall'Ansa, solo 10 gare su 124 si giocheranno alle 17:15 e mai a Napoli o Lecce; con massiumo due partite in diurna per ogni squadra. Il resto delle partite si gocheranno di sera, una parte alle 19:15 e l'altra parte alle 21:30.
Il match tra Juventus e Lazio verrà giocato quasi sicuramente il 20 luglio come posticipo del lunedì.


Il Fenerbahçe su Juan Jesus e Çetin

Il Fenerbahçe è sulle tracce di due calciatori giallorossi: Juan Jesus e Mert Çetin. Secondo sporx.com, per il brasiliano la Roma vorrebbe monetizzare, vista la scadenza del contratto nel 2021, e gli attuali 2 milioni e mezzo messi sul piatto sono considerati troppo pochi da Petrachi. Per quanto riguarda invece il difensore turco, il Fenerbahçe vorrebbe offrire un prestito, pur consapevole di dover superare la concorrenza di diverse società italiane, tra cui Sassuolo Hellas Verona.


Sassuolo, Carnevali: "Boga ha richieste in Italia e all'estero, ma la volontà è di tenerlo"

Giovanni Carnevali, dirigente del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di Rai Radio1 del calciatore Boga, che piace anche alla Roma:

"Quando è arrivato da noi, in pochi lo conoscevano e va dato merito al nostro scouting per averlo scovato e al nostro allenatore De Zerbi che lo ha fatto crescere. Ha richieste in Italia e all’estero. Il Sassuolo ha fatto uno sforzo per poterlo avere totalmente e adesso valuteremo. La volontà è tenerlo con noi perché, come dicevamo prima, dobbiamo avere un progetto di crescita e, ogni tanto bisogna fare dei sacrifici, ma dobbiamo anche trattenere i migliori. Boga avrà ancora delle richieste, se continuerà a crescere meglio per tutti noi, ma l’obiettivo è quello di trattenerlo ancora a Sassuolo".


AIC, Calcagno: "La questione degli orari per noi non voleva essere una polemica, ma un contributo costruttivo"

Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della questioni sugli orari delle partite da disputare nel corso della ripresa del campionato:

"Noto che si sbandiera ai quattro venti che ci saranno solo dieci partite al pomeriggio, che non si gioca a Lecce o Napoli. Siamo abituati al fatto che qualcosa, se proposto dai calciatori, da costruttivo diventi motivo di polemica”.

In concreto, però, le temperature cambiano poco.
Ripeto, purtroppo i calciatori non possono dare un contributo, non ci viene richiesto e si tenta di darlo. In tanti ci hanno segnalato questa criticità, alle 17:15 giocare è un problema anche in Pianura Padana, non solo a Lecce o Napoli, vogliamo dare un contributo perché si abbasserebbe il livello delle partite. Si fanno paragoni con i Mondiali, ma stiamo parlando di due scenari completamente diversi. Probabilmente si poteva vivere la nostra richiesta in maniera più serena”.

È difficile prenderla con serenità però, ognuno ha il suo mondo del lavoro. E questa battaglia è poco comprensibile.
Partiamo dal presupposto che ho giocato cinque volte i playoff in Serie C, a temperature abbastanza elevate. È giusto anche ragionare delle categorie inferiori: qualche passo avanti sulle 17:15 è stato fatto. Se oggi si sbandiera ai quattro venti che ci saranno solo dieci partite e non saranno alle 16:30 vuol dire che un problema c’è”.

Non c’è, per la gente là fuori.
Però noi non abbiamo sentito la gente fuori. Abbiamo sentito i rappresentanti all’interno delle squadre e ci hanno sottoposto questo problema. Poi non voleva essere una polemica, ma un contributo costruttivo”.

Il problema non riguarderà solo la A?
Abbiamo detto che non facciamo demagogia, e poi i calciatori di A non possono fare una richiesta? Tra l’altro riguarderà anche quelli di B e C. Qui nessuno ha detto che non si giocherà senza che si dica sì a queste richieste. Però non è possibile che non possiamo fare nemmeno una richiesta”.

Ma concretamente, avete avuto richieste sull’orario dopo tre mesi chiusi in casa?
Anzitutto, si parlava delle 16:30. Quando c’è stato il via libera con il protocollo abbiamo detto che giocare a questo orario sarebbe stato sbagliato. Abbiamo portato avanti un confronto, che ha portato a svolgere solo dieci partite e alle 17:15: vuol dire che la richiesta non era così strampalata”.

Ci sono problemi più spinosi rispetto all’orario, per esempio i contratti?
Certo che sì, concordo su questo”.


Ispettori federali visitano Trigoria

IL TEMPO - BIAFORA - Ad assistere alla penultima seduta di allenamento della settimana della Roma c'erano anche tre ospiti a sorpresa. A Trigoria hanno infatti accolto gli ispettori della Procura Federale incaricati di verificare il rispetto dei protocolli sanitari e lo stato del centri di allenamento (lo stesso controlla è toccato anche al Milan e al Lecce, mentre la scorsa settimana era stato il turno di Fiorentina, Lazio e Napoli. Oltre a seguire la giornata di lavoro guidato da Fonseca - la società è stata avvertita con una Pec inviata dalla Procura Figc alle 10 di ieri mattina - sono stati acquisiti i documenti relativi ai tamponi ed ai test sierologici, che devono essere eseguiti con scadenze temporali dettagliate dal protocollo varato in vista della ripresa del campionato.