Gonalons: "Non mi ha contattato nessuno, appartengo ancora alla Roma"

Maxime Gonalons, centrocampista di proprietà della Roma in prestito al Granada, è stato accostato al Dijon. A tal proposito, il calciatore transalpino ha commentato a beIN Sports:

"Non so da dove provengano queste informazioni. Il mio agente mi ha telefonato. Fino ad oggi non ci sono stati contatti. Appartengo ancora alla Roma. Nel mio contratto con il Granada ci sono due clausole che non sono state ancora validate. Voglio davvero finire questa stagione qui. Abbiamo vissuto momenti incredibili prima del virus. Eravamo sul punto di raggiungere la finale della Coppa del Re e siamo noni in campionato, proprio dietro alle grandi".


Ufficiale, la Serie A ripartirà dal 20 giugno. Il calendario sarà reso noto nei prossimi giorni

L'Assemblea della Lega Serie A si è riunita oggi alla presenza di tutte le 20 Società collegate in video conferenza. I Club hanno accolto con soddisfazione il via libera alla ripresa della Serie A TIM comunicato ieri dal Ministro Spadafora e hanno votato all'unanimità la disputa dei 4 recuperi della sesta giornata di ritorno (Atalanta - Sassuolo, Hellas Verona - Cagliari, Inter - Sampdoria e Torino - Parma) nel weekend del 20/21 giugno e la programmazione dell'ottava giornata di ritorno a partire da lunedì 22 giugno. Inoltre, accogliendo l'auspicio del Ministro Spadafora, l'attività sportiva della stagione 2019/2020 riprenderà da subito con la Coppa Italia, la cui finale è programmata per il giorno 17 giugno. Date e orari delle gare saranno resi noti dalla Lega Serie A nei prossimi giorni.


Calcio no stop

IL MESSAGGERO - Oggi si decide il futuro del calcio italiano, il governo dovrebbe dare  il via libera alla ripresa della stagione 2019-2020. Le date restano quelle: 13 giugno o più probabilmente 20 giugno. La Serie A si chiuderà il 2 agosto, poi via con le Coppe Europee. La stagione attuale, come già comunicato dalla FIGC, si chiuderà ufficialmente il 31 agosto, la prossima si apre il giorno dopo, con il mercato estivo che si svolgerà dal primo settembre al primo ottobre 2020. Insomma tutto è già stato stabilito, non ci saranno stop, vanno solo limati alcuni dettagli. Ci sarà anche la Coppa Italia, da capire invece il futuro della Supercoppa.  In tutto spazio anche all'Italia di Roberto Mancini che si radunerà dal primo al 9 di settembre per preparare le due gare di Nations League.


Serie A, appuntamento per la ripartenza ma nel Bologna c'è già un caso Covid-19

IL MESSAGGERO - La Serie A è pronta a ripartire, ma il rischio di inciampare è ancora alto. Il caso del Bologna ha ribadito ancora una volta quanto sia sottile il filo su cui il futuro del campionato è in equilibrio. Un membro dello staff rossoblu è in isolamento e la squadra chiusa in ritiro per 2 settimane. Il Cts lo ha ribadito: dai 14 giorni di stop non si scappa. Oggi il ministro Spadafora alle 18,30 incontrerà in video conferenza Figc e Lega di A. Si deciderà come e quando ripartire, con data probabile 20 giugno.  Il grande nodo è quello delle gare in chiaro. Spadafora non boccia l'idea ma spera che Lega e Sky trovino un accordo, con la Rai che resta alla finestra. Nel frattempo il Ministro ha chiarito che saranno emessi voucher per rimborsare proprietari di biglietti o abbonamenti visti gli stadi vuoti.


La Bundesliga non sarà più sola

IL MESSAGGERO - Dopo la Bundesliga si sta pian piano rimettendo in moto tutto il calcio europeo, pur partendo dai tornei con meno appeal. In attesa di Premier, Serie A e Liga ripartono i massimi campionati in Danimarca (oggi), Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia. Ad inizio giugno si ripartirà anche in Grecia e Portogallo. L'Italia dovrebbe cominciare il 13 o il 20, così come il campionato inglese (il 19), mentre la Liga spagnola darà il via nella settimana dell'8 giugno. La Francia, come anche l'Olanda, il Belgio, la Scozia, Malta e il Lussemburgo,  ha scelto anzitempo di stoppare tutto. Intanto in Inghilterra, in attesa della riapertura della Premier, sono cominciati gli allenamenti collettivi.


Effetto Covid sul pallone: sarà la prima recessione

GAZZETTA DELLO SPORT - Anche il calcio conosce la parola crisi. Il dopo Covid infatti è un grande buco nero, qualche colpo è già arrivato, qualche altro arriverà. Di sicuro, sarà la prima volta dall’inizio del XXI° secolo che il calcio farà un passo indietro. Il movimento aveva continuato a crescere persino quando nel 2008 e negli anni successivi il resto del mondo era stato investito dalla tempesta finanziaria. La nuova ricerca di Kpmg, che calcola l’Enterprise Value, il valore d’impresa, dei 32 migliori club, però, per il quarto anno consecutivo, cioè da quando lo studio viene elaborato, viaggia al +12% al 1° gennaio 2020. La cattiva notizia è che per la prima volta nella Top Ten delle società più pregiate non figura nessuna italiana: la Juventus, che era decima, è scivolata di una posizione. Real Madrid e Manchester United hanno mantenuto le prime due posizioni, con un valore rispettivamente di 3 miliardi e 478 milioni e di 3 miliardi e 342 milioni, mentre il Barcellona ha scavalcato il Bayern Monaco al terzo posto. Male le italiane,  L’Inter si colloca al 14° posto. Disastrosi, al contrario, i numeri del Milan: è l’unica società, fra le 32 migliori d’Europa, ad avere visto diminuire il proprio valore negli ultimi quattro anni (-3%). Oggi il suo valore è crollato a 526 milioni (22° in classifica), inferiore a quelli di Roma e Napoli presenti in classifica al 16° e 17° posto, mentre la Lazio si sistema in 28a posizione.


Zappacosta accelera: deve prendersi la Roma

GAZZETTA DELLO SPORT - Davide Zappacosta non vede l'ora di rientrare. Forse non è ancora certo al cento per cento, manca ancora qualche cosa per essere davvero al top. Di certo però, la voglia di tornare è già ai livelli massimali.  La sua sfortunata stagione ha fatto sì che anziché essere il titolare della fascia destra giallorossa, abbia giocato solo 12′. Praticamente non gioca una partita ufficiale da 9 mesi, ma si sta allenando con il gruppo. Gli manca ancora un 10% di confidenza con la palla e nei movimenti nei quali viene sollecitato il ginocchio. Ma oramai ci siamo, non vede l’ora di dimostrare il suo valore. Ed è pronto a mettere la freccia sui concorrenti diretti nel ruolo di terzino destro: Bruno Peres, Santon e Spinazzola.


L’alternativa per il futuro si chiama Montiel

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Mentre la Roma aspetta il recupero di Zappacosta, intanto guarda al futuro. Se l’ex Chelsea non dovesse dare buone sensazioni, possibile che il suo prestito non verrà rinnovato. In tal caso partirà la caccia al terzino destro, tenendo conto anche della poca fiducia negli altri giocatori nel ruolo. Il nome preferito da Petrachi è quello di Gonzalo Montiel, esterno a tutta fascia del River Plate. In Argentina si era diffusa addirittura la voce di un’offerta giallorossa di circa 10 milioni di euro, ma in realtà passi ufficiali non sono stati fatti. “El Bombero” (letteralmente, il pompiere dato che è in grado di risolvere anche le situazione più difficili), però piace a Trigoria e in Italia si sono mossi per lui anche Torino e Juventus.


Stadio, conclusa la fase tecnica. Lavori al via verso la metà del 2021?

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La fase tecnica si è ufficialmente conclusa, ora la palla passa alla politica. Da 48 ore, infatti, Virginia Raggi ha sulla sua scrivania l’intero faldone relativo allo Stadio della Roma di Tor di Valle. L’intero plico adesso dovrà passare all’analisi delle varie commissioni (dopo la delibera di Giunta) che dovranno eventualmente presentare eventuali prescrizioni. Parallelamente i testi saranno analizzati anche dai due municipi coinvolti (il IX e l’XI, i cui pareri sono consultivi, obbligatori ma non vincolanti). Quindo andranno al vaglio dell’Aula Consiliare. A conti fatti, nel caso in cui al Comune si continui a lavorare fitti fitti sullo stadio, l’iter in Campidoglio potrebbe anche concludersi entro il mese di agosto. Il che vuol dire che l’ok della Regione Lazio potrebbe arrivare a fine anno. A questo punto i proponenti dovranno presentare al vaglio dell’Unione Europea i progetti e i capitolati tecnici delle varie opere pubbliche, per essere messi a gara con bando europeo. Diciamo che, se tutto dovesse andare come ci si aspetta a metà 2021 la Roma potrebbe posare la prima pietra del nuovo stadio.


Kolarov e il futuro: tra Mihajlovic e la Serbia punta ancora giallorosso

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Kolarov riflette sul futuro. Mihajlovic e Sabatini ancora sperano di averlo al Bologna, soprattutto se la Roma dovesse restare fuori dalla Champions per il secondo anno di fila. Ma l’impressione  è che per quanto lusingato dall’interesse del suo idolo e dell’uomo che l’ha portato in Serie A, il terzino alla fine chiuderà la carriera a Roma. Vuole provare a lottare per un traguardo concreto e se da qui ai due prossimi anni dovesse restare al timone il Ceo Fienga, Kolarov sarebbe pronto a prendere in considerazione l’ipotesi di un ruolo dirigenziale. Il serbo ha un contratto fino al 2021, con opzione per un’altra stagione. Un eventuale rinnovo dipenderà dal rendimento suo e della squadra, ma se dovesse continuare a essere quel calciatore imprescindibile che è dal 2017 è molto probabile che allunghi di un anno la carriera.


Idea Fonseca: allenamenti anti stress. E i giocatori sono felici

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Paulo Fonseca non lascia nulla al caso e per questo ha deciso di modificare anche gli orari di allenamento, alternando sedute singole a doppie per cercare di non sovraccaricare troppo i giocatori. L'idea è quella di allenarsi anche nel tardo pomeriggio per evitare il calco e prepararsi alla probabile partenza della Serie A, che vedrà molte partite disputarsi in orari serali e notturni. A volte il tecnico cambia il corsa il programma a seconda di come vede i calciatori durante l’allenamento. E’ facile vedere, dalle foto pubblicate dal club, giocatori sorridenti e felici, come non sempre accade nelle immagini d’allenamento.


Roma, usato sicuro o linea verde? Per Fonseca è l’ora delle scelte

CORRIERE DELLA SERA - Paulo Fonseca, in vista della ripresa, ha tante domande, ma sa benissimo che è arrivato il momento di fare delle scelte definitive. Nell’immediato: proporre la difesa a 3 o alternarla a quella a 4? Costruire un altro instant team o dare via alla linea giovane? Fonseca fin qui ha raccolto giudizi molto positivi e i giocatori stessi hanno sempre parlato bene di lui. La sua forza però è stata questa: il meglio dovrà venire l’anno prossimo. Ma come? La scelta della difesa avrà impatto sul mercato, con Fazio e Jesus che possono tornare ad essere utili. Un cambio di modulo renderebbe certa la cessione di Under e probabile quella di Kluivert. A questi due è legato anche il discorso dell’età media della squadra. Il portoghese preferisce giocatori esperti; le sue richieste sono: Mkhitaryan, Smalling, Pedro, Bonaventura, Vertonghen. Discorso logico per un allenatore che ragiona sui 2-3 anni di permanenza in un club, ma così rischia di avere una squadra “vecchia” e un monte ingaggi alto.