Semifinale Roma-Bayer Leverkusen, Jose Mourinho: "Questa vittoria Š merito dei ragazzi"

Al termine della vittoria per 1-0 contro il Bayer Leverkusen, Josè Mourinho, allenatore della AS Roma ha parlato ai microfoni ufficiali del team giallorosso. Ecco un estratto delle sue parole: “Questa vittoria è merito dei ragazzi, hanno questa mentalità, questa voglia, questa empatia, che è una parola che io ripeto tante volte, hanno questo senso di responsabilità che li porta a voler fare di tutto per fare felici i tifosi. Abbiamo avuto dei grandi momenti, ma come oggi da Trigoria allo Stadio… la gente per strada, l’emozione che la gente dimostrava...Tutto questo, anche a uno come me che ha tanti chilometri alle spalle, ti fa sentire dentro. I ragazzi rispondono bene".

Sulla partita, invece, Mourinho ha commnetato: "Ovviamente non è stata una partita facile, anche perché, intellettualmente, era una gara difficile: è difficile giocare contro di loro, è difficile stare concentrati per 90 minuti, è difficile giocare per vincere. Il fatto di sapere che il momento in cui ti possono ammazzare è quando tu perdi palla, è emozionalmente molto difficile per i ragazzi. Ma sono riusciti a vincere questo primo tempo”.

 


Conferenza Stampa Mourinho e Bove: "Il Feyenoord Š la squadra pi— forte in Olanda, ma possiamo vincere"

Josè Mourinho e Riccardo Bove, rispettivamente allenatore e centrocampista della Roma, sono intervenuti in conferenza stampa alla viglia del match d'andata dei quarti di finale di Europa League tra il Feyenoord ed i giallorossi:

PAROLE MOURINHO

Il Feyenoord è la squadra che ha segnato più gol in Europa League, la Roma viene da tre clean sheet consecutivi. Questa è la fotografia della partita di domani? Il rinnovo di Smalling può convincerla a restare?
"Se rimanesse sarà ottimo per lui e per la Roma. Lui è felice, ha trovato un livello e un rendimento che gli mancava e per la Roma perché è stato fantastico in questi anni. Si tratta di un matrimonio perfetto. Io sono io e Smalling è Smalling. La partita di domani? Non lo so, il Feyenoord è la squadra più forte in campionato, parlano i numeri. Sarà campione tra qualche settimana. Quando sei la più forte significa che segni più di tutti gli altri, noi non siamo i più forti di Italia e dell'Europa League, ma la possiamo vincere. Giochiamo con quello che abbiamo, cercheremo di essere equilibrati. Domani vediamo".

Staffette a gara in corso tra i calciatori?
"Io gioco con la squadra che penso possa fare meglio. Quelli in panchina sono preparati ugualmente per giocare, anche dal punto di vista tattico. Tutti sono pronti per giocare. I cambi automatici non fanno parte del nostro modo di gestire le cose, ma durante la partita cerchiamo di analizzare e inoltre dobbiamo avere fiducia nelle sensazioni dei giocatori. A Torino solo dal modo in cui Dybala mi ha guardato ho capito subito che sarebbe stato il miglior momento per cambiarlo. La gestione la facciamo noi come squadra, non io come allenatore".

Pellegrini ha perso un po' di posizioni nelle gerarchie o è stato solamente un caso a Torino?
"E' capitano, era un giocatore importante e continua a esserlo. E' andato in panchina perché per noi sarebbe stato meglio giocare con El Shaarawy e Solbakken dal punto di vista delle caratteristiche. Per me non è cambiato niente. Vediamo alla fine della stagione, magari il meglio di Pellegrini sta arrivando".

Quindi domani gioca?
"Non te lo dico".

Come stanno gli attaccanti?
"Benissimo, tutti e due sono diventati papà, sono due ragazzi veramente felici. E io sono felice di averli. Magari domani non giocano di nuovo, ma sono felice di averli in rosa a prescindere".

In cosa è migliorato il Feyenoord?
"Io non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana. Sembra che per voi e per loro è una cosa permanente. Per me, l'unica cosa è che ogni giorno a Trigoria vedo la coppa appena arrivo e mi ricordo che abbiamo giocato contro di loro, ma stop. La Roma è una squadra umile con un allenatore umile, che cerca di studiare l'avversario il più possibile e cerca di preparare tutto e di prevedere l'imprevedibilità del gioco. Abbiamo analizzato tanto il Feyenoord, è un'ottima squadra. Non è una squadra dove si possono trovare delle debolezze, è una squadra forte. Nel campionato olandese, che è un campionato particolare, segna tanto, ha giocatori di qualità, è una squadra aggressiva, che però sa anche giocare diretto. Il portiere ha un bel destro e un bel sinistro per lanciare lungo. È una squadra che sa toccare, è un'ottima squadra. Abbiamo eliminato Salisburgo e Real Sociedad, due squadre di qualità, però questa squadra è forte. È una squadra che tra 2-3 settimane vince il campionato e quindi ha anche una motivazione extra".

Lo stadio ti preoccupa?
"Dipende, mi dispiace che i tifosi non siano qua. È un problema che si deve risolvere qui. Non c'è problema per quanto riguardo il campo, conosco il Feyenoord".

PAROLE BOVE

Quanto è mancata la figura di Wijnaldum e quanto stai imparando tu da lui?
"Gini è un grandissimo giocatore e una grandissima persona, da questo punto di vista non ci è mancato. Siamo sempre stati molto uniti. Un campione così se non è in campo ti può mancare, cerco di rubare il più possibile da lui. Il fatto che si sia fatto male per me può essere stato un po' deleterio perché non ho potuto cogliere tutto al massimo. Ora siamo contentissimi che sia tornato".

In cosa devi migliorare?
"La gestione della pressione sicuramente è un aspetto importante, ma con il passare del tempo si migliora e impari benissimo a giocare. Per me non penso sia un grandissimo problema, piano piano vado sempre meglio e quindi sono contento".

Come hai reagito quando Mourinho ti ha chiamato 'cane malato'? Quale è la cosa più importante che hai imparato da lui?
"Mi sono messo a ridere, come tutti penso. È stata una cosa molto simpatica. Lui mi sta trasmettendo un tipo di mentalità che non è da tutti. È un allenatore che ti trasmette una voglia e dal punto di vista mentale ti aiuta tantissimo".

Cosa pensi per il tuo futuro?
"Io sono molto contento alla Roma. Io penso solo a lavorare e allenarmi. Con la società penseremo al mio futuro, ma non è questa la cosa importante ora. Ora dobbiamo pensare solo a ottenere i risultati che vogliamo nelle due competizioni in cui siamo, sono concentrato solo su questo".

Qual è il punto di forza della Roma?
"Secondo me l'unità del nostro gruppo. Ognuno si sente parte della squadra e questo ci aiuta a rendere nel modo migliore in campo. Questo aspetto non va valutato. Se ognuno fa quello che deve, facciamo grandi partite".


Per Wijnaldum rodaggio concluso. Ora Mou pu• utilizzarlo pure come trequartista

Il centrocampista olandese sta facendo salire di giri il suo motore. Con il Sassuolo oggi pomeriggio per Wijnaldum sarà la sua ottava partita consecutiva in questo 2023.

Ora che il rodaggio è concluso, Mourinho lo potrà utilizzare anche come trequartista aggiunto. 

Gazzetta dello Sport


La Roma Š tutta con Mourinho

L'Olimpico oggi pomeriggio alle 18 contro il Sassuolo prepara la panolada per dare supporto a Mourinho e per spingere la Roma nella corsa Champions. 

Ci sarà una protesta con i fazzoletti bianchi a favore del tecnico squalificato. 

Gazzetta dello Sport


Conferenza Stampa Mourinho: "Ho detto ai ragazzi che bisogna essere meno superficiali. Andremo insieme a Sassuolo per cercare di fare risultato"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferena stampa alla vigilia della partita di campionato contro il Sassuolo:

"Nello sport individuale sei da solo, non puoi condividere le responsabilità, sei da solo. Per questo mi piacciono tanti sport individuali, come il tennis, perché bisogna avere coraggio, personalità, anche un'altra cosa che non posso dire perché è una parolaccia. Quando perdi non puoi responsabilizzare nessuno. È un esempio per gli sport collettivi, per questo mi piace analizzare sport individuali. Mi hanno fatto arrivare dei rumors, è una perdita di tempo pensare che io faccia nomi in merito a chi mi riferivo l'altra sera. Internamente sì, anche oggi ho avuto una buona conversazione con i giocatori. Quanto più è positivo il rapporto con una persona, tanto più sei a tuo agio a dire cose brutte. Quando ci sono amore ed empatia è più facile tornare alla situazione normale. Ho detto quello che ho pensato e lo penso. Il rapporto è molto buono, stiamo insieme e insieme andiamo a Sassuolo a cercare di prendere un risultato in una gara che non è che mi fa paura, ma non mi sento a mio agio".

Che insidie nasconde il match?
"Buona squadra, buon allenatore per il progetto che vogliono loro. Giocano 38-40 partite a stagione e si preparano da una settimana. Arrivano al top e questa è la prima insidia, la loro qualità. Poi sono onesto: l'arbitro mi preoccupa. Domani è una partita super importante per noi. Il profilo dell'arbitro non mi lascia tranquillo, ma neanche il VAR, purtroppo è un arbitro con cui sempre abbiamo avuto sfortuna. Poi abbiamo ancora un giocatore che mi dispiace ma devo nominarlo, che è Berardi: è un giocatore assolutamente fantastico. Amo quel giocatore, ma bisogna avere più rispetto per gli avversari e per il gioco. Fa troppo per destabilizzare gli avversari, prendere in giro, prendere rigori inesistenti, lo amo e lo odio"

Ha sempre avuto buone risposte dai suoi giocatori dopo uno sfogo. Come si porta la squadra al livello successivo? 
"Non sarà girare la testa dall'altro lato e non guardare la situazione. Ho detto ai giocatori che se vogliamo avere ambizione di volere di più, questo tipo di profilo che ti fa stare sempre in zone di comfort, magari a qualcuno piace, a me no, a me piacerebbe più emozione, giocare con una squadra che deve salvarsi, che gioca per un punto per non andare in Serie B. Una situazione di tranquillità non mi piace. Ci sono allenatori esperti nel far giocare bene le squadre in alcuni ambienti, senza responsabilità. Ho detto ai ragazzi che bisogna essere meno superficiali. Nel mio vocabolario italiano base è la gara che meglio si adatta a quello che penso io. Io ho vinto un campionato con il Real Madrid con 100 punti e perso un altro con 93. Ogni weekend vincevamo noi e il Barça, se una volta tu pareggi sei in difficoltà. Dover vincere sempre è duro, serve quella parolaccia che non posso dire. Serve da tutti, non da 3-4. Non abbiamo il potenziale per vincere tutte le partite, non abbiamo il potenziale per lottare per lo Scudetto, ma lo abbiamo per stare lì al quarto o quinto posto con gli altri. Dobbiamo alzare il tono. Non so se riesco con le parole, ho spiegato ai ragazzi che si può migliorare con il lavoro di campo ma è dura. Non lavoro mai con Cristante, perché gioca e riposa. Vediamo se domani riusciamo a migliorare questo aspetto. Poi avremo una settimana piena per lavorare da martedì a domenica".

Karsdorp da traditore a titolare: lei dà sempre una seconda possibilità. Si aspetta qualcosa da chi ha definito superficiale? 
"Parliamo velocemente di Karsdorp, è esattamente quello che è successo con lui contro il Sassuolo quel giorno. Stavamo vincendo, abbiamo quasi divorziato, siamo stati al limite, poi empatia e buon rapporto ci ha fatto tornare indietro. Capisco che Rick è Rick e ha cose positive e debolezze, però non ha giocato l'ultima gara ed è fresco. Mi aspetto che giochi benissimo. Parlare di panchina è parlare anche di chi è entrato contro l'Udinese e ha vinto la partita. Chi è entrato nell'ultima non ha migliorato la gara. Non ho sbagliato decisioni nei cambi, magari nella squadra che ha iniziato la partita, mancava la compattezza sufficiente, potevamo essere 3-0 al primo tempo e oggi non avremmo parlato di questo".

Qual è il potenziale della Roma secondo lei? Questi giocatori sono sufficienti o a gennaio serve qualcosa di più?
"In condizioni ideali ovviamente mi piacerebbe avere più opzioni e più qualità, ma non voglio essere interpretato negativamente. Conosco la nostra situazione, penso infatti che siamo sottovalutati per quello che abbiamo fatto. Club, giocatori, proprietà, staff, siamo stati sottovalutati, siamo riusciti a fare cose importanti e stare lì con squadre che hanno altro potenziale. La mia squadra senza infortuni può lottare, però senza Smalling è dura, senza di lui una partita è dura, mabca da tre mesi. Se lui non rientra entro la fine dell'anno solare, lui salta 68 allenamenti. Uno che non fa 68 allenamenti anche se torna il 31 dicembre, torna a fare che? A giocare? Ad allenarsi. E non è che in due giorni recuperi il livello, serve tempo. Quando vedete Kumbulla lì è perché voi vedete 15' di allenamento. Riscaldamento, passaggi e poi è fuori. Kumbulla e Smalling sono fuori, Ndicka è venuto qua e Tiago ha fatto molto bene. Mi ha detto: "Mister, è perfetto per panchina e per crescere con te", è diventato titolare ogni partita per la situazione. Siamo in difficoltà, gioca Cristante e poi non è davanti. Mentalmente sono oltre questo o quel nome, sono in una direzione per cui ogni gara sono questi e andiamo con questi e cerchiamo di fare il meglio. Senza lamentarsi, sono molto più positivo di prima, gioca chi deve giocare. Ndicka a gennaio andrà via, Mancini prenderà un giallo e salterà la Fiorentina e noi andiamo avanti con forza".

Per gennaio le sono stati proposti dei nomi o non si potrà far nulla? 
"La situazione è complessa, con il financial fair play c'è il rischio che prendi un giocatore e poi non può giocare in Europa o devi toglierne un altro. Se mi arriva la possibilità di avere una finestrina per fare qualcosa sarò molto contento e felice di poter fare qualcosa di positivo per la squadra, se non è possibile non è possibile e andiamo con tutto. Prima di finire, dico una cosa che mi ha detto un mio amico. 'Tu sai chi è sfortunato con il secondo posto nel girone? La squadra di Champions che deve giocare contro di noi".


Conferenza Stampa Gilardino: "Siamo delusi per il risultato, ma c'Š stato sia atteggiamento che prestazione"

Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro la Roma:

Il modulo è stato utilizzato per la Roma?
Abbiamo fatto delle valutazioni questi giorni e in settimana, abbiamo lavorato su un altro modulo, da quando sono arrivato ho sempre pensato che la squadra dovesse essere flessibile. Stasera abbiamo fatto una buona gara sul profilo della costruzione, abbiamo fatto buone ripartenze e sono contento della prestazione dei ragazzi. C’è stato atteggiamento e prestazione, è la cosa fondamentale anche se siamo delusi”.

 

Mourinho ha detto che la Coppa Italia è la peggior Coppa nazionale. Secondo lei, voi tecnici di B potete farvi portavoce di una riforma della manifestazione?
Non voglio entrare in merito in queste situazioni, quello che si vede in Inghilterra è appassionante. In Serie B ci sono tanti tecnici bravi, il movimento sta crescendo, abbiamo De Rossi, Inzaghi, Grosso. È un campionato competitivo, ci sono squadre attrezzate che stanno facendo investimenti importanti. Siamo tra queste squadre che ha un obiettivo importante per dare continuità alle prestazioni, abbiamo affrontato il match nel modo migliore, ma ora pensiamo alla gara interna con il Venezia”.

 

Ha avuto le risposte che si aspettava da chi ha giocato meno?
Sì, avevo fatto delle valutazioni in merito, ho messo dentro Coda e Badelj e sono contento per l’atteggiamento mostrato. Chi è entrato anche ha dato il proprio contributo”.

 

Come si sta trovando al Genoa?
Grazie alla passione che ho per questo sport, penso molto alla squadra ed è una cosa bella. Bisogna stare molto attenti ai particolari, in Serie B ci sono tante insidie e bisogna preparare le partite nel modo migliore e mettere in campo la squadra migliore, ho la fortuna di avere un gruppo che mi ha subito aiutato e dato grandissima disponibilità. Questa deve essere la nostra consapevolezza per le prossime gare, dobbiamo avere la giusta umiltà e la giusta forza”.


Conferenza Stampa Mourinho: "Mi piacerebbe vincere la Coppa Italia, ma la formula della competizione Š sbagliata"

José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Genoa:

Vede una Roma che da il massimo con Dybala in campo. Merito del giocatore o dei compagni? Possono farlo anche senza di lui?
"La squadra da sempre il massimo. Giocando 45 partite in stagione può capitare che sembra che non dai il massimo. Ma i giocatori danno sempre il massimo. Dybala è un giocatore che migliora sia la squadra che il giocatore. Quando c'è la musica è diversa, ma la squadra anche senza di lui stava dominando la partita e stava creando, senza dimenticare che Gilardino ha organizzato il Genoa molto bene. Mi è piaciuto come allenatore, ma noi abbiamo avuto sempre il controllo, Poi ovvio, con Dybala hai più qualità e ci ha aiutato a vincere la partita, ma il merito va alla squadra".

Sono due mesi che non parla, come li ha vissuti quesit mesi? Con che stato d'animo affronta questo 2023 con la Roma? Contento o no?
"Contento o no do sempre il massimo. Questo è quello che deve interessare e questo è quello che faccio. Non ho parlato perchè sono stato squalificato e quindi non ho parlato. Colgo l'occasione per ringraziare il presidente della Federazione del Portogallo, che ha detto che ero la sua unica scelta e mi ha dato molto orgoglio. Ma non sono andato, sono qua e darò sempre il massimo".

Ha parlato di fischi a Zaniolo, a cosa si riferiva?
"Mi sembra che sia stato fischiato quando l'ho cambiato e mi dispiace. Io sono orgoglioso per la presenza dei tifosi e per lo stadio sempre pieno, mi fa molto piacere. Questo perchè si è creata molta empatia, quindi mi dispiacciono i fischi a Zaniolo perchè da il massimo. Io ho sempre imparato che quando dai il massimo non sei obbligato a dare di più, sia se poi si fa bene o male. Chiedo alla gente di fischiare tutto quello che vogliono, magari la squadra o il risultato o l'allenatore, ma non il giocatore individuale. Vorrei che la Roma fosse forte da andare dritto in certe situazioni, perchè se prendi lo stipendio dalla Roma non puoi fischiare un giocatore".

Hai molto esprienza in titoli vinti, credi che la Roma possa vincere la Coppa Italia?
"Mi piacerebbe tanto vincerla. L'ho vinta solo una volta a Roma contro la Roma, quindi mi piacerebbe vincerla a Roma con la Roma. ma come coppa è la più piccola d'Europa, perchè non vengono potrette le squadre più piccole. Vedi il Torino che ha vinto contro i campioni d'Italia in carica ma dovrà giocare fuori casa contro la Fiorentina perchè l'anno scorso ha finito il campionato sotto. La Coppa Italia ha una formula sbagliata, si dovrebbe giocare anche in stadi di squadre più piccole, anche di Serie B o C. Anche noi, la prossima giocheremo in base a chi vince tra Napoli e Cremonese. Andremo a giocare dove capita per vincere o provare di vincere. Giocare anche tante competizioni è un rischio per i giocatori. Ma tornando alla domanda, vincere vogliamo vincere tutti. Noi cercheremo di vincere in porimis la prossima gara"


L'agente di Chris Smalling Š a Trigoria per parlare del futuro del giocatore

Il giornalista Filippo Biafora su twitter lancia l'indiscrezione: l'agente di Chris Smalling è a Trigoria per parlare del futuro del giocatore, che ha un contratto in scadenza a giugno 2023. Il difensore ha una clausola di rinnovo a suo favore che scatterà al 50% delle presenze. Su di lui è forte il pressing dell’Inter


Genoa, stasera torna Strootman a Roma da ex: "Qui Š casa mia"

Stasera Kevin Strootman guiderà il suo Genoa all'Olimpico contro la Roma ed ha voluto rilasciare delle dichiarazioni al miele sul suo passato giallorosso: "L’Olimpico è casa mia, solo per questa volta lo vivrò da ospite ma spero di essere il benvenuto". 


Conferenza Stampa Mourinho e Llorente: "Domani dobbiamo vincere, il pareggio non ci dice niente. A Praga partita orribile"

Josè Mourinho e Diego Llorente, rispettivamente allenatore e difensore della Roma, sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro il Servette:

PAROLE MOURINHO

Che partita si aspetta?
La cosa migliore per il Servette sarebbe mettere la seconda squadra per concentrarsi sulla partita importante che avranno domenica. Noi vogliamo vincere per cercare di arrivare primi in classifica, lo so che il Servette in casa parte forte per i primi 20-30 minuti, speriamo che il Servette abbia la testa un po’ al campionato perché il terzo posto dovrebbe averlo, però in casa sono una squadra da prendere in considerazione”.

È più facile lavorare sulla testa anziché allenarsi giocando così spesso? Servono tanti gol contro il Servette.
Domani non pensiamo ai gol, pensiamo a vincere. La partita è sufficientemente difficile per vincerla, se vinciamo domani e pure lo Slavia, penseremo alla differenza reti nell’ultima gara dove rischieremo tutto contro lo Sheriff che sarà già fuori dai giochi, forse potrà andare in Conference. Domani vogliamo vincere, è il nostro obiettivo. Ho avuto esperienza di cambi di giocatori dopo che la risposta non era quella che mi aspettavo, ma al di là di Abraham e Kumbulla che penso a loro come giocatori ai quali voglio bene, la nostra difficoltà a parte loro due è dietro. Senza Smalling e altre opzioni siamo in difficoltà, in altri ruoli dobbiamo fidarci dei giocatori, ho avuto una buona conversazione collettiva, abbiamo due trasferte consecutive, arriveremo a  Roma e sabato subito a Sassuolo. Domani farò dei cambi aspettando una risposta positiva anche da chi andrà in panchina, spero trovino il modo giusto per stare motivati in caso dovessero entrare. Domani dobbiamo fare i tre punti perché il pareggio non ci dice niente, non ho paura di arrivare all’ultima per vincere per qualificarci, dobbiamo rischiare tutto per vincere domani la partita”.

Renato Sanches, Pellegrini e Dybala. Come pensa di gestirli?
Non giocheranno i tre insieme, tutti e tre non iniziano la partita ed è quello che ho detto prima, devo fare un po’ di gestione. Domenica abbiamo una partita importante e devo fare questa gestione, la gestione di Renato è ovvia con la sua storia, Lorenzo ha fatto la prima ora contro l’Udinese dopo tanto tempo, Paulo è venuto dall’Argentina e non è mai facile poi giocare 88’, ovviamente devo fare un po’ di gestione con questa gente. Qualcuno deve fare la doppia maratona di 90’, dobbiamo avere la forza psicologica e la gente che gioca deve dare tutto, con il pareggio siamo qualificati, se non lo siamo domani lo saremo a Roma, il problema non è la qualificazione, non penso che la perderemo. Domani dobbiamo rischiare tutto per vincere e allo stesso tempo dobbiamo pensare a questi giocatori. Tutti e tre non giocheranno dall’inizio”.

Le condizioni di Mancini? Ti ha deluso la gara di Praga?
La partita di Praga è inaccettabile, il risultato non serve ma al di là del risultato negativo, io ero in tribuna ed è stata dura. No concentrazione, no atteggiamento, sappiamo che il derby abbia un peso emozionale diverso, tra virgolette è anche colpa vostra che dal lunedì iniziate a parlare del derby, però è stata una partita orribile e inaccettabile, abbiamo parlato di questo anche oggi. Lo Slavia è il passato, pensiamo a domani. Il campo? Posso dire che gli agronomi sono in vacanza da tre settimane perché è un disastro. Mancini? Se domani mi dici che non è possibile, non è possibile, se mi dici che è possibile deve giocare perché abbiamo quei tre. Aspettiamo Smalling e Kumbulla, purtroppo anche Kristensen che poteva dare una mano ma non è a disposizione. Speriamo che dopo gennaio Kumbulla possa tornare, così come Abraham e magari il direttore fa un miracolo di gestione dove Kristensen e Azmoun possono entrare in lista e più siamo meglio è perché inizia la fase decisiva dopo gennaio. Sono tutti qua”.

PAROLE LLORENTE

La squadra ha vinto quattro volte in trasferta nel 2023 in partite ufficiali: ti sei chiesto il perché siete così in difficoltà lontano dall’Olimpico?
Noi sappiamo che dobbiamo migliorare fuori casa, stiamo lavorando per questo. Penso che alcune volte sia una questione di mentalità, se miglioriamo sotto questo aspetto siamo una squadra competitiva”.

Ti aspettavi di giocare così tanto da centrale della difesa in questa stagione?
Non mi aspetto nulla, do il massimo, mi aspetto di dare il massimo di me stesso”.

Mourinho è tornato sulla partita di Praga, domani ha un significato diverso la gara. Cosa è successo a Praga?
Per me Praga è il passato, è stata la partita peggiore. Domani è una gara diversa, sarà difficile ma dobbiamo vincerla perché è la più importante per noi”.

Manchi dalla nazionale da un anno ma gli Europei sono alle porte.
Cerco di fare sempre del mio meglio, la nazionale è sempre un obiettivo, cerco di aiutare la Roma e penso anche alla nazionale”.

Il fatto che giochi sempre con Mancini e Ndicka vi aiuta a compattare il reparto?
Sì, all’inizio della stagione con Evan come nuovo giocatore era più difficile ma giorno dopo giorno stiamo lavorando per migliorare. Penso che ora siamo migliori difensivamente ma penso che dobbiamo migliorare ancora e lavoriamo ogni giorno”.


"Più libri più liberi" torna dal 6 al 10 dicembre

Dal 6 al 10 dicembre torna a Roma Più libri più liberi, la fiera Nazionale interamente dedicata alla Piccola e Media Editoria. La manifestazione, promossa e organizzata dall'Associazione Italiana Editori (AIE), come ogni anno si terrà nello scenografico edificio de La Nuvola dell’Eur

Quest'anno 594 espositori, provenienti da tutto il Paese, presenteranno al pubblico le novità e il proprio catalogo. Cinque giorni e più di 600 appuntamenti in cui ascoltare autori, assistere a letture, confronti, dibattiti e incontrare gli operatori professionali. L'inaugurazione ufficiale della fiera si svolgerà il 6 dicembre, alle ore 11 alla Nuvola. 

 

Più libri più liberi è promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori, con il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero della CulturaRegione LazioRoma CapitaleCamera di Commercio di Roma ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di RomaATAC azienda per i trasporti capitolina, EUR Spa, Dior e si avvale della Main Media Partnership di Rai con il Giornale della LibreriaPiù libri più liberi partecipa ad Aldus Up, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa.
La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma è a cura di Chiara Valerio

 

48MILA TITOLI L’ANNO 

La piccola e media editoria in Italia nel 2022 ha pubblicato 47.850 novità, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,6%) e pari al 59,3% dell’offerta editoriale complessiva. Le case editrici attive, micro, piccole e medie, sono 5.022, -0,9% rispetto al 2021. La quota di mercato nei canali trade (librerie fisiche e online e supermercati) nel 2022 è stata pari al 49,2%. 

 

IL TEMA: NOMI COSE CITTÀ ANIMALI 

Il tema della 22° edizione è il titolo di un gioco per bambini. E, come nel gioco, ogni autore potrà comporre la propria categoria lessicale, perché giocando si comprenda che per essere liberi in una comunità è necessario stabilire, e cambiare quando serve, alcune regole. Giorgio Manganelli diceva “Ma non è la meta di tutte le nostre disperazioni sciogliersi nel gioco?”. Da bambini giochiamo e impariamo a leggere e scrivere. Da adulti dimentichiamo quanto sia importante vivere con il gioco - ma mai per gioco. 

 

Insideroma.com


Caso scommesse, Florenzi gioca in difesa

Inchiesta scommesse: Florenzi interrogato a Torino. 

L'esterno del Milan: "Mai puntato soldi sul calcio, solo alla roulette". Il suo nome è merso dalla chat di Tonali. Può evitare la squalifica come Zaniolo

Corriere dello Sport