Roma-Juve: cancelli aperti alle 18:15

I cancelli dello Stadio apriranno alle 18:15. 

Il suggerimento è di partire da casa per tempo, arrivando ai cancelli del prefiltraggio almeno 90 minuti prima del fischio di inizio.

Per qualunque necessità, dalle 17:00 e fino al fischio di inizio, sarà possibile rivolgersi telefonicamente al Call Center AS Roma (06.89386000) o compilare il form. Sarà a disposizione dei tifosi giallorossi anche il botteghino informazioni in Viale delle Olimpiadi 61 a partire dalle 17:45.


Mile Svilar al CorSport: "Resto alla Roma. Per il rinnovo non c'è fretta"

Mile Svilar ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato del suo futuro.

Di seguito le parole del portiere della Roma.

Non ha ancora firmato il rinnovo con la Roma e tante squadre la vogliono.
“Non capisco la fretta, ho un contratto fino al 2027. Non c’è bisogno di fare casino. Sembra che questa vicenda importi più a voi che a me. I soldi contano ma il posto in cui stai bene e in cui vedi un progetto conta di più”.

Quindi resterà alla Roma anche nella prossima stagione?
“Io spero proprio di si. Io voglio che sia così al cento per cento e lo vuole anche la mia famiglia. Siamo felicissimi a Roma e alla Roma”.

Al Benfica non giocava quasi mai.
“Sì, ero secondo e a volte terzo portiere. Forse non ero pronto. Ma sono stato benissimo a Lisbona, ho esordito in Champions League, e sono convinto che l’esperienza mi abbia aiutato anche nell’approccio alla Roma. Diversamente avrei sofferto troppo il salto da casa mia all’Italia, dove si vive per il calcio. In Belgio non è così”.

Ma lei si sente belga o serbo?
“Difficile rispondere. La mia famiglia è tutta serba, non ho alcun parente belga, ma sono nato ad Anversa e ho tutti gli amici là. In Belgio ho conosciuto anche mia moglie”.

Torniamo a Roma. Anche questa scelta sembrava poco funzionale alla sua maturazione: per un anno e mezzo, solo panchina.
“Lo avevo messo in preventivo. E non ho niente contro Mourinho che aveva le sue gerarchie e preferiva puntare su Rui Patricio, tra l’altro un ragazzo top che mi ha aiutato anche dopo”.

Però nell’ultima partita di Mourinho a Milano giocò Svilar.
“Sì ma credo che se non ci fosse stato il cambio di allenatore la promozione non sarebbe stata definitiva”.

Ma lei si sente belga o serbo?
“Difficile rispondere. La mia famiglia è tutta serba, non ho alcun parente belga, ma sono nato ad Anversa e ho tutti gli amici là. In Belgio ho conosciuto anche mia moglie”.

Torniamo a Roma. Anche questa scelta sembrava poco funzionale alla sua maturazione: per un anno e mezzo, solo panchina.
“Lo avevo messo in preventivo. E non ho niente contro Mourinho che aveva le sue gerarchie e preferiva puntare su Rui Patricio, tra l’altro un ragazzo top che mi ha aiutato anche dopo”.

Però nell’ultima partita di Mourinho a Milano giocò Svilar.
“Sì ma credo che se non ci fosse stato il cambio di allenatore la promozione non sarebbe stata definitiva”.

Ma lei pensava di essere così bravo quando guardava gli altri giocare?
“No. Non è possibile stabilirlo se non giochi. Gli allenamenti sono una cosa, le partite un’altra. Ma anche oggi, credetemi, capitano giornate in cui mi sento all’altezza e altre in cui mi sento una pippa (dice proprio così, nda)”.

Hai mai pensato di lasciare la Roma?
“Mai, sapevo che prima o poi il mio momento sarebbe arrivato. Al Benfica qualche volta ho pensato di cambiare, qui no”.

Adesso la Roma è lanciata in una fantastica rincorsa. La sfida alla Juve cosa significa?
“È una partita importantissima. Sarà difficile da preparare, perché loro hanno cambiato da poco allenatore. Tudor può aver dato la scossa, come sempre dopo le svolte tecniche. È successo anche a noi, no?”.

La svolta di Ranieri è stata epocale. Cosa è successo però fino a dicembre?
“Semplicemente non riuscivamo a esprimere le nostre qualità. Nel calcio a volte capita. Eppure ci impegnavamo tanto”.

La Roma andrà in Champions?
“Lo scopriremo tra qualche partita. Un passo per volta”.

È vero che voi giocatori avete chiesto a Ranieri di restare?
“Sì. Con lui abbiamo raggiunto un ottimo equilibrio nel lavoro quotidiano. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Non ci sarebbe bisogno di cambiare ancora ma dobbiamo rispettare la sua scelta, è giusto che si goda la pensione…”.

Chi sarà il nuovo allenatore?
“Non ne ho idea”.


Hummels darà l'addio al calcio giocato a fine stagione

Mats Hummels si ritira a fine stagione: quella della Roma sarà l'ultima maglia che indosserà il difensore tedesco. L'annuncio su Instagram accompagnato da un video commuovente.


Nicola Zalewski verrà riscattato dall'Inter a fine stagione

Nicola Zalewski verrà riscattato dai nerazzurri a fine stagione. Marotta verserà 6.5 milioni di euro nelle casse della Roma e il classe 2002 continuerà la sua avventura a Milano. La storia di Nicola con i giallorossi, iniziata nelle giovanili, dunque terminerà dopo 123 partite e due reti, con la vittoria della Conference League come momento indimenticabile.

La Gazzetta dello Sport


Si può fare

Domani inizia il ciclo di scontri diretti nella bagarre per l’Europa. Arriva la Juve che negli ultimi 40 anni all’Olimpico in campionato abbiamo battuto una volta su tre. Ma quando si vince, si vince bene. Con un occhio alla storia e uno al trend della squadra giallorossa, con lo stadio pieno, sarà un’opportunità. Forza Roma.

Fonte - ilromanista


Soulè , il dottor Ranieri e le storie tese con la Juve

L'esterno argentino all'inizio ha deluso anche per i cambi di allenatore, poi è rinato con l'arrivo del tecnico romano.

Soulè, senza Dybala, può sfruttare il finale di stagione per la svolta. E un gol agli ex compagni... potrebbe tenere vivo il sogno Champions per la Roma e i suoi tifosi.

Fonte - tuttosport 


Conferenza Stampa Ranieri: "Contro la Juventus sarà una bella partita. Abbiamo un calendario difficile, ma chi ci affronta non può dire sarà facile"

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista della prima sfida di Serie A tra i giallorossi e la Juventus:

Inizia la conferenza con un annuncio: "Giovedì 17 aprile ci alleneremo al Tre Fontane. La presidenza ha voluto fortemente questo saluto e faremo lo stesso prima di Pasqua, come accaduto il 1° gennaio. L'allenamento sarà aperto ai bambini e ai tifosi. Dell'allenatore invece non parlo, lo sapete".

Che Juventus si aspetta? Come stanno Celik e Rensch?
"La Juventus ha cambiato filosofia di gioco, sarà una squadra più verticale e determinata. Noi stiamo bene, Celik è recuperato e anche Rensch, ma lui non credo possa venire in panchina. Oggi ha fatto il primo allenamento con noi ma non ha fatto la partitella, non voglio rischiarlo".

Come sta Hummels dal punto di vista mentale? Il segreto dell'impermeabilità difensiva?
"Hummels stava bene anche dopo Bilbao nonostante fosse dispiaciutissimo. Si tratta di un campione e sta bene. La difesa? Il merito è di tutta la squadra, vuol dire che tutti lavorano nel modo giusto. I punti fatti sono dovuti al lavoro offensivo e difensivo".

Il suo ricordo di Roma-Juventus? Ha un senso di rivalsa nei confronti della Juventus?
"Non fu una separazione traumatica, io e i due uomini che erano al comando della Juventus sappiamo la verità. Se un giorno farò un libro dirò la mia verità. Non c'è un senso di rivalsa, è una grande partita tra due squadre che vogliono lottare per qualcosa di più. Ci sono le stesse possibilità di arrivare in Champions League, voglio che i nostri tifosi siano orgogliosi di noi e finora ci stiamo riuscendo".

Negli ultimi venti giorni quante bugie ci ha raccontato? Contro la Juventus potrebbe servire un palleggiatore in più a centrocampo?
"Nessuna bugia! Io ho bisogno di undici giocatori che lottino su ogni pallone, dovremo correre e lottare a prescindere dal palleggiatore".

L'ammonizione di Saelemaekers? Soulé ed El Shaarawy?
"L'ho rimproverato subito, ce lo avevo davanti. Lui era disperato e io ci ho messo il carico sopra. Soulé ed El Shaarawy? Sceglierò sabato sera o domenica mattina, anche per Celik".

Le difficoltà nei big match?
"Non ho affrontato il tema, ogni partita fa storia a sé. Dentro una partita ci sono più partite e bisogna saperle leggere. La Juventus è una grande squadra, era partita benino ma sta comunque lassù. Sarà una bella partita, abbiamo un calendario difficile ma anche chi affronta noi non può dire sarà una gara facile. Noi vogliamo fare di tutto per rendere difficile la partita contro di noi".

Koné le dà più soddisfazione o la fa più arrabbiare?
"Tutte e due le cose. Si tratta di un grandissimo giocatore, ha molto da migliorare. Ma ha 23 anni e avere uno come lui è tanta roba".

L'infortunio di Dybala ha cambiato i piani per l'estate?
"No, nemmeno di una virgola. Dybala è importante per noi e ci contiamo tantissimo anche per il prossimo campionato".

Pellegrini è tornato a divertirsi?
"Sì. Pellegrini ha tantissima qualità, è sempre disponibile e conto molto su di lui".

Sta facendo calcoli in vista della Lazio?
"No, non li ho fatti nemmeno con le coppe. Faccio sempre giocare chi è più in forma, conosco i calciatori abbastanza bene quindi conosco le loro condizioni fisiche. Quando a un calciatore non riescono più le cose di prima bisogna correre ai ripari".

Cosa le piace di più di Ndicka? In cosa deve migliorare?
"Mi piace perché è sempre sul pezzo e pronto. Lui è bravo di testa e con i piedi ed è anche veloce. In cosa deve migliorare? Lui è forte così. Io ne parlo molto nello spogliatoio, voi ne parlate poco".


Baldanzi a Il Tempo: "Non mi sento un vice Dybala, mi sento Baldanzi e ogni giorno cerco di migliorarmi"

Ai microfoni de Il Tempo, il trequartista della Roma Tommaso Baldanzi ha parlato della sua situazione all'interno della rosa giallorossa. Il classe 2003, ricordiamo, è arrivato a Trigoria nella sessione invernale della scorsa stagione e da quel giorno ha messo insieme un totale di 51 presenze con 2 gol all'attivo.

"Non mi sento un vice Dybala, mi sento Baldanzi e ogni giorno cerco di migliorarmi. Prima che si facesse male abbiamo giocato alcune partite insieme e con lui mi sono trovato benissimo. Ora che non c’è dobbiamo cercare di non far rimpiangere la sua assenza. Mi sento pronto, ma tutti dobbiamo fare di più", ha spiegato l'ex Empoli rispondendo ad una domanda riguardante il suo maggiore coinvolgimento dopo l'infortunio che ha costretto la Joya all'operazione chirurgica e quindi ai box fino alla prossima stagione.


Soulè a La Stampa: "Per me con la Juve è partita speciale. Ora però penso solo alla Roma"

Il fantasista della Roma, Matias Soulé, ha rilasciato una intervista a La Stampa a due giorni da una sfida che vivrà da ex, quella fra i gialllorossi e la Juventus, prevista domenica alle 20.45: "Una partita speciale, specialissima" - spiega - ". Sono stato cinque anni alla Juventus, ero un ragazzino sedicenne. La sfida di domenica sarà ancora più particolare per la classifica: noi e loro ci giochiamo un posto in Champions. Vendetta sulla Juve se andiamo in Champions noi? No, non ho vendette da prendermi e ora penso solo alla Roma".

L'argentino racconta poi il suo approdo nella Capitale, avvenuto la scorsa estate: "Un giorno mi ha telefonato il mio procuratore dicendomi che mi voleva la Roma. Ho approfondito l’interesse, parlato con De Rossi e i proprietari e mi hanno convinto. Dalla prima chiamata della Roma avevo già capito che sarei venuto qui. Dopo qualche giorno di attesa, con qualche timore che potesse saltare, il trasferimento si è concluso per il meglio".

Interessante retroscena raccontato poi sul mercato che risale alla scorsa stagione: "Mentre giocavo col Frosinone, ero di proprietà della Juventus e pensavo di tornare in bianconero. Durante il mercato di gennaio comunicarono che mi dovevano vendere per incassare soldi, forse a una squadra araba. Quella trattativa non si è concretizzata, ma quando sono partito per il ritiro estivo sapevo già che sarei
dovuto andare via".


El Shaarawy potrebbe essere la carta nascosta di Ranieri

Stephan El Shaarawy potrebbe essere la mossa a sorpresa di Claudio Ranieri per la sfida contro la Juventus. Il Faraone non gioca titolare in campionato dal 9 febbraio (col Venezia) ma punta ad una maglia da titolare nel big match di domenica. E il rinnovo automatico si avvicina.

 


Juve bestia nera, solo tre vittorie in 24 incontri per Ranieri

Ranieri ha vinto tutte le partite contro la Juventus con la Roma. L'unico all'Olimpico nel maggio del 2019.

La prima gioia con Riise al 93esimo nel 2010, un anno dopo quella in Coppa Italia. Per il resto sedici sconfitte e 5 pareggi con la Juventus che è una bestia nera.

Fonte - ilromanista


Diliding DiliDan

Domenica ci giochiamo una fetta di corsa Champions contro la Juventus, a casa nostra. Oltre 65.000 romanisti, tra cui Dybala (che sarà al fianco dei suoi compagni per una partita decisiva in ottica quarto posto )e, a meno di sorprese, Friedkin. Stadio, dirigenza e allenatore: il nostro futuro passa da qui.

Fonte - ilromanista