Balzaretti: “La Roma senza Totti e De Rossi ha scelto di diventare meno romana”

IL MESSAGGERO - Federico Balzaretti racconta il calcio con una passione sterminata, l’ex terzino della Roma non riesce a vedersi lontano dal rettangolo verde e resta in attesa che tutto torni alla normalità. Di questo e altro ha parlato nell’intervista. Queste le sue parole:

La Lazio può vincere lo scudetto?

Mi ha stupito. Insieme all’Atalanta ha dimostrato che avere lo stesso allenatore e tenere i calciatori per tanti anni può premiare.

È un suggerimento alla Roma?

No. Sono politiche differenti. È impossibile paragonare i due club perché la Roma deve vendere.

 

Come giudica Fonseca?

Mi è piaciuto dal suo modo di comunicare a quello di porsi. Tutti nell’ambiente ne parlano bene, non ho mai sentito un giocatore parlarne male. Ha capito come vivere certi momenti in maniera equilibrata, senza alzare i toni ma con personalità.

Come spiega le critiche a Pallotta?

Al di là delle vittorie, ciò che è sempre andato a peggiorare è stato il rapporto con la gente. Dal punto di vista sportivo la Roma ha fatto una semifinale di Champions, il record di punti ed è sempre arrivata sopra la Lazio. È mancata empatia con i tifosi soprattutto nelle ultime due stagioni in cui è venuto poco a Roma.

È stato sbagliato privarsi di Totti e De Rossi?

È una scelta coraggiosa, ma il club ha scelto di allontanarsi dalla romanità. Ora è un brand mondiale. Vedremo se i risultati gli daranno ragione.

Zaniolo ha le carte in regola per diventare il nuovo Totti?

È impossibile sostituire Francesco, il paragone non fa bene a nessuno. Zaniolo può diventare uno dei calciatori più forti in Europa. Ne sono innamorato, entra in campo sereno, non sente le pressioni ed è consapevole della sua forza.

Quale giovane consiglierebbe a Petrachi?

Sandro Tonali. Insieme a Zaniolo è tra i più forti che c’è. Il peso lo dà il ruolo che ricopre perché è capace di prendere in mano il centrocampo.


Prove d’intesa società-calciatori sul taglio stipendi

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - La base d’intesa è legata a una riduzione dell’80% dello stipendio del mese di marzo, più spalmatura negli anni di contratto restante delle mensilità di aprile, maggio e giugno. Su questo si sta discutendo in casa Roma: da una parte la dirigenza, dall’altra i calciatori, rappresentati da Dzeko, Kolarov, Fazio e Pellegrini. Il club giallorosso intanto ha messo in cassa integrazione a rotazione i circa duecento dipendenti non sportivi a libro paga. Nel frattempo, mentre Edin Dzeko è in attesa di un’altra figlia, è Jordan Veretout a parlare e a fare un’ammissione: “Mi manca giocare a calcio, perché è la mia passione e lo faccio da sempre“.


Manchester United e Barcellona: prima l’incubo, poi l’impresa

CORRIERE DELLA SERA - PERRONE - Un incubo e un’impresa. Il 10 aprile la Roma ha giocato due partire in Champions. La prima meglio dimenticarla: 7-1 all’Old Trafford contro il Manchester United. La seconda un capolavoro: dopo il 4-1 al Camp Nou, nella notte più pazza della storia europea della Roma, grazie al tocco di sinistro di Dzeko, il rigore di De Rossi e il colpo di testa di Manolas, i giallorossi hanno ribaltato il Barcellona. La squadra di Di Francesco si conquistò così la semifinale, dalla quale uscì poi sconfitta contro il Liverpool.


Roma, deadline 30 aprile per il problema stipendi

CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - Niente sarà più come prima e questo vale anche per i contratti dei calciatori. Tutti dovranno rinunciare a qualcosa. Non sarà semplice arrivare a un accordo tra tanti interessi diversi, ma bisogna farlo. La Roma ha la deadline del 30 aprile, quando dovrà pubblicare la Relazione Finanziaria semestrale, rinviata di un mese alla luce dell’incertezza determinata dal Coronavirus. I dirigenti hanno già deciso di rinunciare a un mese di stipendio. I calciatori stanno lavorando a una proposta di taglio dell’80% dello stipendio di marzo, mentre quelli di aprile, maggio e giugno li vorrebbero spalmare secondo i rispettivi anni di contratto, in modo da non gravare troppo sul bilancio attuale ma di non perdere denaro. In realtà il club avrebbe bisogno di un taglio maggiore: almeno un mese intero. Nei prossimi giorni si dovrà andare a dama. Nel frattempo il club ha deciso di mettere in cassa integrazione parte dei dipendenti del club. Altri saranno interessati a rotazione nel caso in cui il campionato non dovesse ripartire.


Roma, sforbiciate su misura. E Pellegrini allunga subito

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Il bilancio della Roma è in sofferenza a causa dell'emergenza coronavirus. È per questo che i giocatori stanno trovando un accordo con la dirigenza per rinunciare al 70-80% della mensilità di marzo (almeno è quello che sperano a Trigoria) e spalmare gli stipendi di aprile, maggio e giugno sui prossimi bilanci. Alcuni contratti dei calciatori però, piene di clausole di ogni tipo, andrebbero riformulati, come quello di Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista romano ha sempre espresso la volontà di rimanere in giallorosso e perciò non avrebbe difficoltà nel firmare un quinquennale con, però, un aumento dell'ingaggio ad almeno 3 milioni netti a stagione ed eliminando la clausola rescissoria da 30 milioni. Anche Diawara e Santon potrebbero allungare il proprio contratto.

Questo a prescindere che la trattativa per il passaggio societario tra Pallotta e Friedkin, ora in stand-by per via del coronavirus, vada a buon fine o meno. L'affare è a forte rischio, ma semmai i dialoghi dovessero riprendere le cifre e le modalità pattuite (circa 700 milioni) saranno certamente diverse.


Tagli agli ingaggi: i club vanno in campo con gli avvocati

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Nuova riunione in conference call per discutere sul tema dei tagli degli stipendi dei giocatori. I club di Serie A, tranne la Juventus che ha già trovato un accordo con i propri tesserati, e la Laga, ognuno con il proprio legale, hanno avuto un confronto tecnico in cui si è ridiscusso di strategie, cercando di raccogliere le iniziative autonome delle società in un filo conduttore comune. La Lega ha già espresso il suo punto di vista, ma l'Aic si è opposta.

In un altro meeting tra Lega, Figc e varie altre componenti federali convocate dal presidente Gravina si è preparata una prima bozza di riforma delle licenze nazionali. I club vorrebbero posticipare alcune scadenze, vista l'eccezionalità della situazione, che ha inciso anche sui bilanci. Oggi la Federazione incontra il Governo per un aggiornamento su tempi e modi dell’eventuale ripresa, mentre martedì la Figc riunirà di nuovo la Commissione medico-scientifica.


Smalling-Roma, l’amore continua

IL TEMPO - BIAFORA - Smalling vota la Roma e ribadisce la volontà di restare alla corte di Fonseca. Prima della diffusione del Coronavirus le trattative tra Petrachi e il Manchester United per trasformare il prestito secco del difensore in un acquisto a titolo definitivoerano state messe in stand-by per l’imminente cessione del club a Friedkin. Ora l’emergenza mondiale ha ancor di più paralizzato l’operazione. Smalling però negli ultimi giorni ha confermato di voler proseguire la propria avventura italiana e ha respinto al mittente le sirene dell’Everton e del Tottenham. Ha accettato di ridursi l’ingaggio – da 4,6 milioni netti a poco sopra i 3 annui – la sua intenzione è di rimanere. L’auspicio di Petrachi è che il nuovo scenario europeo faccia calare le pretese del Manchester United intorno ai 15 milioni.


La Roma prova a sbaragliare la concorrenza per Pedro: offerto un contratto da 3 milioni

Persiste l'interessa della Roma per Pedro, in scadenza a giugno col Chelsea. Secondo il The Mirror, i giallorossi, che avevano già avviato i contatto con l'agente del giocatore a gennaio, avrebbero offerto un contratto da 3 milioni di euro a stagione più bonus. 


Dzeko: "Fare il capitano della Roma dopo Totti e De Rossi è sicuramente un grande orgoglio"

Edin Dzeko ha raccontato i microfoni di Sky Sport come sta vivendo questo periodo di quarantena dovuto all’emergenza Coronavirus. Queste le sue parole:

Roma Cares è sempre molto attiva. Anche questo ti fa capire che la tua scelta di restare è stata giusta?
"Io la scelta giusta l’ho fatta e non era difficile. Ora ancora di più sono orgoglioso di far parte di questa società che in questi momenti molto difficili fa le cose importanti per tutti i tifosi e la gente che ha bisogno di aiuto. Noi giocatori siamo a disposizione della nostra società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi possibili."

Com’è essere padre a tempo pieno in questa fase?
"Non sono mai stato così tanto tempo a casa ma sono contento per i miei figli e tutta la famiglia che in questi momenti è l’unica cosa positiva. Vedo che i miei bambini sono contenti e quando li vedo cosí lo sono anche io."

Il calcio italiano vuole ripartire a inizio maggio. Cosa ne pensi?
"É una cosa molto delicata. La cosa più importante è la salute della gente, in questo momento lo sport non è in prima fila ma noi amiamo lo sport e quando la situazione si calma e non c’è più pericolo è giusto finire il campionato."

Ami Sarajevo, ma quando non sei a Roma cosa ti manca di Roma?
"Per Sarajevo ho un amore infinito e sarà sempre cosí, ma se mi chiedi cosa mi mancherebbe di Roma ti dico casa nostra dove abitiamo. Quando torniamo a Sarajevo per le vacanze nostra figlia Una ci chiede sempre ‘ma quando torniamo a casa’ e noi gli rispondiamo che siamo a casa qui a Sarajevo, ma lei dice ‘no, no casa nostra è a Roma’."

Da qualche mese sei capitano della Roma. Ti sentivi già prima capitano?
"La prima volta che sono stato capitano ero a Wolfsburg, poi lo sono da 6 anni della Bosnia. Fare il capitano della Roma dopo Totti e De Rossi è sicuramente un grande orgoglio, soprattutto esserlo di questa società meravigliosa. Io anche prima mi sentivo uno dei capitani perché secondo me tutte le squadre hanno più capitani che sono i leader della squadra non solo con la fascia ma anche fuori e dentro il campo."


Jesus Corona del Porto nel mirino dei giallorossi

Jesus Corona, esterno del Porto, è nel mirino della Roma. Tra le pretendenti al messicano, come riportano dal Portogallo, c’è anche la Roma di Paulo Fonseca, oltre all’Inter. In Europa Corona è “osservato speciale” anche di Siviglia, Valencia, Schalke 04, Everton e West Ham.

 


Juan: "Qua in Brasile siamo più fortunati rispetto all’Italia, perché lì è successo prima e abbiamo avuto modo di imparare"

Juan Silveira Dos Santos, ex difensore giallorosso collegato da casa, è tornato sulla sua esperienza a Trigoria. Queste le sue parole:

Come stai?
"Sto bene, sto passando questo momento un po’ diverso, con la speranza che tutto finisca bene."

È un momento particolare per tutto il mondo, come stai vivendo queste giornate?
"Qua in Brasile siamo più fortunati rispetto all’Italia, perché lì è successo prima e abbiamo avuto modo di imparare anche come comportarci, mi dispiace moltissimo per l’Italia. Sono a casa con i miei, con un bambino di 4 anni che gioca tutto il giorno. Faccio il papà ed il marito."

Sul lavoro attuale nel Flamengo.
"Sì, ora lavoro fuori dal campo, ho avuto questa possibilità di continuare a lavorare nella società. Sono molto contento, devo ringraziare la società. Sto ancora imparando come lavorare, ma sono contentissimo di questa opportunità."

 
 
 
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⁣ “È impossibile giocare nella Roma e non innamorarsi” ⁣⁣ @j4juanoficial è il nuovo protagonista di “A casa dell’Ex” ⁣⁣ L’eleganza prestata alla difesa

Un post condiviso da Roma TV (@romatvofficial) in data: 10 Apr 2020 alle ore 3:54 PDT


Malagò: "Gli allenamenti sono stati vietati per tutti, ma bisogna fare distinzioni rispetto ad attività individuale o di squadra"

Giovanni Malagò, presidente del Coni, è intervenuto all'emittente radiofonica RADIO RADIO sul dibattito relativo al rinnovo delle cariche dei presidenti federali e di quello del Comitato olimpico nazionale alla luce dello slittamento delle Olimpiadi di Tokyo al 2021. Queste le sue parole:

«Servirà dare un'interpretazione, ho parlato con tantissimi presidenti e salvo una esigua minoranza è solo una cosa di buonsenso che vai a fare le Olimpiadi con il presidente che ha condotto il quadriennio precedente, perché è giuridicamente il rappresentante tecnico della squadra che va ai Giochi. Ho parlato con il Cio e assolutamente condivide questa impostazione, quindi ritengo che questo avverrà. Lo statuto del Coni e le dinamiche della legge del mondo olimpico, e vale anche per il paralimpico, sono chiarissime - aggiunge Malagò - siamo obbligati a fare le elezioni dopo lo svolgimento delle Olimpiadi. Per le federazioni lo statuto chiarisce che le elezioni vanno svolte dopo il quadriennio, ma la parola 'quadrienniò non è stata messa lì a caso. Non è mai successo che un'Olimpiade è stata spostata di un anno. In questo caso quadriennio è collegato alle Olimpiadi». «Sono state spostate anche diverse elezioni regionali e leggo che forse vengono spostate anche le elezioni del presidente degli Stati Uniti d'America: vogliamo che non lo facciamo noi per le federazioni?», ha aggiunto.

«Gli allenamenti sono stati vietati per tutti, ma bisogna fare distinzioni rispetto ad attività individuale o di squadra, indoor o outdoor. Il governo, a torto o a ragione, con il dpcm ha deciso di vietarli per tutti e ho molto più di una sensazione che questo dpcm verrà prorogato, o dopo 27 aprile o ai primi di maggio», ha concluso.