Calvo: "Con le iniziative abbiamo cercato di portare vicinanza e buonumore"

Francesco Calvo, Chief Operating Officer della Roma, ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo delle iniziative della società giallorossa e del taglio stipendi:

Sono tante le iniziative che la Roma sta portando avanti in questo periodo, come ad esempio quella dei tablet consegnati nei reparti di terapia intensiva
"Sapendo di non poter risolvere tutti i problemi e di aiutare tutti in questo abbiamo cercato di essere operativi cercando di fare iniziative che potessero aiutare i nostri tifosi e non solo. Questa dei tablet è stata una nostra idea inizialmente ma che è stata realizzata con l’aiuto di WindTre che ci ha aiutato a permettere alle persone che si trovano in ospedale di poter parlare con i propri cari. Siamo riusciti a mettere in piedi tante iniziative che hanno avuto tanta visibilità e questo ci fa piacere non tanto per la visibilità ma per il messaggio positivo che cerchiamo di far passare, un messaggio di vicinanza ai nostri tifosi e alla gente di Roma".

E soprattutto si cerca di portare un sorriso a tutti senza distinzione di età
"La Roma per la città è molto più di un club di calcio, fa parte della vita quotidiana di tutti. Per questo abbiamo cercato di avere delle idee che coinvolgessero chi fosse facile da sorprendere: da una parte gli anziani ai quali abbiamo offerto un servizio effettivamente utile e dall’altra i bambini cercando di fargli una sorpresa per Pasqua visto che stare a casa così tanti giorni non è facile per nessuno figuriamoci per i bambini più piccoli. Abbiamo cercato di portare a tutti un po’ di buon umore".

L’emozione che ha visto sui volti di queste persone le ha dato ancora di più la percezione di quanto la gente sia legata a questi colori anche in momenti così drammatici?
"Per noi la soddisfazione più grande è stata vedere la gioia di queste persone con la testimonianza dei ragazzi che hanno consegnato i pacchi agli anziani, come anche del nostro Amministratore Delegato che ieri ha portato le uova ai bambini, che hanno potuto vedere l’emozione negli occhi di queste persone. E per noi questa è la cosa più importante in questo momento".

C’è anche la maglietta in edizione limitata con la scritta “ASSIEME” messa all’asta il cui ricavato andrà interamente in beneficienza aiutando anche l’ospedale Spallanzani
"Sì questa è l’ultima idea che abbiamo lanciato questa mattina, ma in programma ce ne sono ancora tante e non ci fermeremo qui. Volevamo cercare di far capire che noi siamo vicini alle persone ma che abbiamo anche bisogno di loro, il messaggio è che dobbiamo essere uniti in questo momento. Questa maglia è un’altra iniziativa che ci permetterà di raccogliere dei fondi che poi con la Regione Lazio e la Protezione Civile capiremo come destinarli e come renderci utili".

Ci tenevamo a fare i complimenti alla Roma perché questa maglia racchiude nello slogan tutta la sua essenza, è una trovata davvero azzeccata
"I complimenti me li prendo volentieri anche se non sono ovviamente destinati a me che non sono l’autore dell’idea. Quando mi è stata proposta dai ragazzi che lavorano con me mi è subito piaciuta perché rende benissimo l’idea. In questo momento in cui le attività calcistiche sono bloccate cerchiamo di lavorare dietro le quinte per provare a capire se ci sarà la possibilità di farsi trovare pronti, ma in questo momento l’input che ci arriva dal nostro Presidente e dal nostro Amministratore Delegato è quello di cercare di sfruttare in senso buono le nostre risorse per cercare di concentrare le forze della nostra Azienda sulla Fondazione e quindi sulle iniziative benefiche che possono avere un impatto sulla felicità delle persone e dei nostri tifosi".

A proposito, avete già un’idea su come eventualmente ripartire?
"Noi ovviamente su questo siamo assolutamente allineati su quelle che sono le indicazioni delle istituzioni e del Governo. Le tempistiche ovviamente non le decidiamo noi, il calcio ovviamente non è la priorità in questo momento anche se riteniamo che abbia un’importanza sociale e di svago per le persone. Stiamo lavorando insieme alle istituzioni calcistiche sul come: ci sono dei protocolli definiti dalla federazione dei medici sportivi italiani che sono in questo momento in validazione presso la Federazione per definire le regole del gioco per ripartire in massima sicurezza. A noi questo ci atteniamo ma non sarà facile".

Per quanto riguarda la questione degli stipendi dei calciatori?
"Questa è una questione in continua evoluzione, ci sono dialoghi tra noi e tutte le società calcistiche italiane per avere una soluzione che possa essere nell’interesse di tutti visto l’impatto che questa crisi ha su tutto e quindi anche sul mondo del calcio. Ci si sta lavorando ma non ci sono scadenze impellenti, sappiamo dove vogliamo arrivare e siamo tutti d’accordo, sia noi che i giocatori e ci stiamo lavorando per arrivarci con le modalità più corrette".


Spinazzola: "Sono onorato di far parte della Roma. Giocare all'Olimpico è incredibile"

Leonardo Spinazzola, giocatore della Roma, ha risposto alle domande dei tifosi direttamete dal profilo ufficiale Instagram della società giallorossa:

Hai visto quel Roma-Barcellona da spettatore. Che immagine ti è rimasta in mente?
La Roma quella sera fece un miracolo. Battere 3-0 il Barcellona, ribaltando la partita d’andata, non è da tutti. In Champions si vedono questi ribaltoni, è bello per la gente e per noi vedere questi miracoli calcistici”.

Come stai?
Bene. Quest’ora mi godo un po’ di relax con mia moglie che mio figlio dorme. Se c’è mio figlio è un allenamento continuo, aspettiamo che dorma per staccare, sennò è sempre un correre (ride, ndr)”.

La Roma sta cercando di essere vicina ai propri tifosi. Roma Cares ha lanciato il progetto “ASSIEME”. L’ultima è quella delle maglie speciali in vendita.
È molto bello. Sono onorato di far parte di questa società. Lo sapevo che era già grandissima, ma questo mese si è dimostrata davvero una grande società. Questo contributo è importante, non è da tutti, non lo hanno fatto tutte le altre società”.

Qual è la partita che ti è piaciuta di più quest’anno?
Quest’anno abbiamo fatto grandi partite. Forse con il Borussia in Europa League abbiamo fatto una bella partita. Abbiamo preso solamente un punto all’andata, ma era grande. Ne abbiamo fatte altre, ma loro erano forti e ci hanno stupito”.

Come ti trovi ad allenarti a casa?
Abbastanza bene: faccio i miei lavori, quelli che mi servono di più. Da due settimane mi alleno in videochiamata con i miei amici di Foligno, ci divertiamo. Mi diverto più di loro a vedere loro che soffrono. È bellissimo che non reggono dieci addominali. Almeno ci divertiamo a distanza. Mi alleno 5 volte a settimana, con riposo solamente giovedì e domenica, e lo faccio spesso con mia moglie”.

Hai tagliato i capelli direttamente…
Leggerezza. Io sono anni che mi raso, sono abituato, è di una comodità incredibile".

Con quale leggenda del passato ti piacerebbe giocare?
Con Ronaldo il Fenomeno, ma in squadra. Ci sono cresciuto: a cinque anni vedevo le sue videocassette, per me è il più grande di tutti i tempi”.

Quali sono state le tue emozioni all’esordio all’Olimpico?
Giocare all’Olimpico, già negli anni scorsi, dicevo che lo stadio è incredibile: i tifosi cantano dal primo minuto al novantesimo. Si sente tutto il calore dei tifosi. Il debutto è stata una bella emozione. La Curva che è per te e non più contro di te”.

Mancini ti sta prendendo in giro…
Ci piace scherzare. Poi appena vedono me iniziano tutti. Anche Zappacosta”.

Il gol in Europa?
C’è stata un po’ di fortuna… Incredibile. Mai visto un gol così. Intanto è uno a zero, poi si vede (ride, ndr)”.

Cosa hai provato dopo il gol-autogol contro il Genoa?
Era alla fine di una settimana particolare. Come ho detto dopo la partita: mi si può dire che secondo alcuni sono scarso, ma dire ad un giocatore che gioca, che ha fatto 22 partite più la Nazionale, che è infortunato o zoppo no. Solamente questo. Da quella settimana sono cambiato anche mentalmente. Prima mi buttavo molto più giù nei sei mesi precedenti, non è da me. Dopo quella settimana mi sono ricreduto dei miei mezzi. Ho ritrovato me stesso”.

Ti piace la cucina asiatica?
Sì, sushi e basta. Da quattro anni lo mangio regolarmente. Molto buono. A Bergamo andavo almeno due volte a settimana a mangiarlo, da lì mi è rimasta la voglia".

Qual è per te il terzino più forte di tutti i tempi?
Roberto Carlos a sinistra, a destra sono indeciso tra Maicon e Dani Alves. Sono indeciso tra loro due. Ci mettiamo anche Cafu. Ho visto più i primi due”.

Serie TV preferita?
La Casa di Carta è bellissima. Ho visto Vis a Vis, che ha gli stessi personaggi della Casa di Carta. Prison Break e molti altri. È difficile. Anche Suits, che parla di avvocati. Svario un po’, che tanto di tempo ne abbiamo. Le vedo in ritiro tra Netflix e Sky”.

Non hai nominato Kolarov tra i più forti. Ora sono cavoli tuoi…
Alex è incredibile, ha una qualità imbarazzante. Ha una visione di gioco enorme. Non devo dire io le sue qualità”.

Perché la 37?
Perché all’Atalanta non c’era né il 7 ne il 17. Io sono nato a marzo, quindi il 3, ed il 7 è il mio numero fortunato da sempre, ce l’ho fin da piccolo. Poi 3+7 fa dieci ed è quando è nato mio figlio”.

Hai un personaggio preferito della Casa di Carta?
Nairobi e il Professore. Il Professore muore… No scherzo, non faccio spoiler (ride, ndr)”.

Gruppo o cantante preferito?
Sono molto sul latino americano. Direi Ozuna”.

Gioco preferito alla PlayStation?
Call of Duty. Prima giocavo molto a FIFA, poi l’ho mollato per un po'”.

Mancini dice che sei scarso a Call Of Duty…
Lui cura tutti, non fa un’uccisione ma cura tutti. Senza di lui non si va da nessuna parte (ride, ndr)”.

Com’è Mkhitaryan?
Miki è un giocatore eccezionale ed è veramente una grande persona. È semplice, veramente bravo. A tavola siamo di fronte, scherziamo e mi ha insegnato un po’ di inglese. Ci condivido un po’ di tempo con lui”.

Toloi anche sta ridendo…
Anche lui gioca a Call Of Duty, è nella mia squadra. Ci sono anche Pellegrini, Santon ed ero sempre in squadra con Florenzi. Loro giocano sempre insieme ora, io sto con Mancini e Toloi”.

Mancini dice che non sai l’inglese…
Spero che gli farai pagare queste prese in giro… Speriamo che finisca tutto presto e che riusciamo ad uscire da questa situazione. Bisogna stare a casa”.

Qual è il tuo piatto romano preferito?
Cacio e pepe. Forse anche la Gricia. Andiamo nei ristoranti romani e non prendiamo un solo primo piatto, facciamo un tris, poi proviamo altri, è impossibile mangiarne uno solo”.

Lo sai fare a casa?
No, solamente in bianco o col tonno. Al massimo mangio la bresaola, va bene quella (ride, ndr)”.


Dzeko: "La cosa più importante è la salute della gente. Quando la situazione si calmerà giocheremo"

Edin Dzeko, attaccante della Roma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport per parlare di se e del futuro del campionato:

Tante iniziative da parte di Roma Cares… questo ti fa capire che in estate hai fatto la scelta giusta?
La scelta giusta l’ho fatta e non è stato difficile, ma adesso sono ancora più orgoglioso di fare parte di questa società che in questi momenti molto difficili fa cose importanti per i tifosi e per chi ha bisogno di aiuto. Noi giocatori siamo a disposizione della nostra società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi possibili”.

Com’è essere padre a tempo pieno?
Ovviamente non sono mai stato così tanto a casa, ma sono contento. Sono contento per i miei figli e tutta la famiglia che in questi momenti è l’unica cosa positiva. Vedo che i miei bambini sono contenti e quando li vedo così lo sono anche io”.

Il calcio vuole ripartire il 3 maggio… cosa ne pensi? E’ il momento giusto per ripartire?
È una cosa molto delicata. Sicuramente la cosa più importante è la salute della gente, di tutti noi. In questo momento lo sport non è nella prima fila delle priorità, però io e tutti noi, amiamo lo sport ed è parte della nostra vita. Quando la situazione si calmerà e non ci sarà più pericolo per tutti, è giusto finire il campionato, è quello che facciamo tutti i giorni. E’ giusto per tutti”.

Una bella dichiarazione per Sarajevo. Quando non sei a Roma che cosa ti manca?
Sarajevo è un amore infinito e sarà così per sempre. Di Roma mi mancherebbe casa nostra, dove abitiamo, anche perchè quando andiamo in vacanza a Sarajevo Una ci chiede “Quando torniamo a casa?” e questa è casa nostra gli diciamo. Lei ci dice casa nostra è a Roma”. Casa è dove i nostri figli crescono".

Sei capitano ora, ti sentivi già capitano da prima?
La prima volta che sono stato capitano era negli ultimi mesi al Wolfsburg, poi sono andato al Manchester City. Sono capitano della Bosnia da 6 anni e sono orgoglioso. Farlo alla Roma dopo Totti e De Rossi è un grande orgoglio per me, essere capitano di una società meravigliosa. Mi sentivo anche prima come uno dei capitani. Tutte le squadre hanno più di un capitano che non sono solo quelli con la fascia, ma anche i leader fuori e dentro il campo”.


Si complica il riscatto di Smalling. Lo United non abbassa le pretese

Chris Smalling e la Roma potrebbe separarsi al termine della stagione in corso. Infatti, come riferisce il Sun, il Manchester United non è disposto ad abbassare le proprie pretese sul prezzo del risacatto da parte dei giallorossi.
Un scelta difficile da comprendere, poichè il giocatore non rientra nei piani dei Reds ed ha più volte dichiarato di voler rimanere alla Roma. Una trattativa tutta in divenire, ma che si complica ulteriormente.


Spadafora: "E' indispensabile che la ripresa degli allenamenti non avvenga almeno fino a maggio"

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha scritto una letterea diretta a Giovanni Malagò (Coni) e Luca Pancalli (Ciop), per discutere dell'emergenza Coronavirus e delle possibilità di ripresa dell'attività agonistica:

"È indispensabile che, anche per il perdurare della situazione emergenziale, la ripresa delle sedute di allenamento non avvenga almeno fino al mese di maggio. Nella profonda convinzione che i nostri atleti e le nostre atlete, normodotati e disabili, torneranno a vincere e onorare presto il Tricolore, dentro e fuori i campi di gara, vi prego di voler attivare le Federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo affinché la ripresa degli allenamenti e delle attività avvenga, presumibilmente dal 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d’intesa con le autorità’ sanitarie e gli organismi scientifici. Nei prossimi giorni, darò impulso ad un’iniziativa, coordinata dal mio Ufficio di Gabinetto, per riflettere in modo organico su come realizzare specifiche leve di ripartenza, modalità di vero e proprio ”adattamento” del sistema sportivo al rischio covid-19, specie se questo non potrà dirsi del tutto sotto controllo nei mesi a venire. Con l’auspicio che il movimento sportivo italiano possa, anche in ciò, offrire una prospettiva pionieristica alla società tutta. In quest’ottica sarà opportuno da un lato censire e, dall’altro, promuovere, azioni e buone pratiche affinché, accanto a quelli del Governo, trovino organica collocazione anche gli sforzi autonomi, svolti delle Federazioni e degli altri soggetti del mondo sportivo nell’ambito delle proprie capacità tecniche, organizzative e finanziarie".


La serie A riparte il 30 maggio?

REPUBBLICA.IT - BIANCHI - Il piano della Lega di serie A è questo: ripresa degli allenamenti lunedì 4 maggio (nessuna possibilità di allenamenti individuali prima come vorrebbe qualcuno), tutti in campo sabato 30 maggio (o al più tardi il 6 giugno) per completare questa stagione terribile, 12 giornate più quattro recuperi, ed evitare cause infinite e fallimenti. Il campionato finirebbe il 2 agosto, giocando tre volte alla settimana alle 21. Massima sicurezza, controlli (tamponi e test sierologici) per tutti, porte chiuse ovviamente, e rispetto alla lettera del protocollo stilato dalla Fmsi, federazione medico sportiva, di Maurizio Casasco. La Lega esclude l'ipotesi che si possa giocare a settembre-ottobre, ipotesi presa in considerazione dalla Figc: che succederebbe con l'Uefa? Ceferin vorrebbe chiudere le Coppe europee di questa stagione in agosto ma quando riprenderebbe la prossima?

Lega di A e Figc, comunque, cercano di salvare questa stagione: ci sono idee diverse su come farlo, quando ripartire e con quali modalità, e non sempre c'è quella sintonia che sarebbe necessaria. Da decidere intanto le licenze per le iscrizioni alla prossima stagione. Gravina non vuole allentare troppo le maglie, ha ragione. Ci può stare il posticipo alle varie scadenze, vista la situazione: ma pensare di fare sostanziosi passi indietro rispetto al passato sarebbe un errore grave, pagato a carissimo prezzo nella prossima stagione. Molti club, senza fidejussione, potrebbero non versare più lo stipendio ai loro giocatori, col rischio di messe in mora, penalizzazioni in classifica, fallimenti. O che qualcuno si metta a scommettere... Certo, il futuro non è per niente allegro. Molti club il prossimo anno non si iscriveranno, forse così si arriverà naturalmente alla riforma dei campionati. E altri club (Frosinone, Monza, Foggia) sono già pronti a far causa alla Figc nel caso sfumasse il sogno promozione.

Spafadora: "Allenamenti non prima di maggio"

"E' indispensabile che, anche per il perdurare della situazione emergenziale, la ripresa delle sedute di allenamento non avvenga almeno fino al mese di maggio", scrivee il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, in una lettera che indirizzata ai presidenti di Coni e Ciop, rispettivamente Giovanni Malago' e Luca Pancalli. "Nella profonda convinzione che i nostri atleti e le nostre atlete, normodotati e disabili, torneranno a vincere e onorare presto il Tricolore, dentro e fuori i campi di gara, vi prego di voler attivare le Federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo affinche' la ripresa degli allenamenti e delle attivita' avvenga, presumibilmente dal 4 maggio - continua Spadafora -, nel piu' rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d'intesa con le autorita' sanitarie e gli organismi scientifici"


Spinazzola: "Sono onorato di far parte di questa società"

Leonardo Spinazzola, terzino giallorosso, ha risposto alle curiosità dei tifosi romanisti in una diretta su Instagram. Queste le sue dichiarazioni:

Non giocavi ancora con noi ma...come hai vissuto la partita contro il Barcellona da spettatore?
"Sulla carta rimontare il risultato dell'andata sembrava impossibile. La Roma superando 3-0 il Barcellona fece un vero e proprio miracolo calcistico ed eventi così sono sempre belli per gli amanti del calcio".

Con Roma Cares la società ha messo in pratica diverse iniziative benefiche, cosa ne pensi?
"E' un onore poter essere qui, in una società grandissima che contribuisce a 360° in ambito di beneficenza".

Quale è stata la miglior partita sin qui?
"Quest'anno abbiamo giocato tanti bei match ma se devo sceglierne una dico quella europea con il Borussia Monchengladbach. Siamo riusciti a racimolare solamente un punto ma ci siamo comportati molto bene contro un avversario davvero forte a mio avviso".

Com'è allenarsi a casa?
"Faccio cinque giorni di workout settimanali ma giovedì e domenica riposo. Svolgo gli esercizi spesso con mia moglie o in videochiamata con gli amici di Foligno. Mi diverto a vedere loro che soffrono".

Con quale leggenda del passato ti piacerebbe giocare?
"Ronaldo il Fenomeno, ma in squadra con lui, non contro! Per me è il più gran giocatore della storia, da piccolo avevo tutte le videocassette, impazzivo per lui".

Il terzino più forte di tutti i tempi?
"Sul versante sinistro senza dubbio Roberto Carlos. A destra sono indeciso tra altri due brasiliani, Maicon e Dani Alves, penso abbiano caratteristiche diverse nonostante entrambi siano fenomenali".

Non hai nominato Kolarov!
"Aleks è fortissimo, qualità e visione di gioco da vendere".

Che emozione si prova nel calcare il prato dello Stadio Olimpico?
"Ci sono venuto spesso da avversario ed è stato comunque incredibile. Vestendo ora i colori giallorossi è pazzesco sentire la Curva che ti carica dal primo all'ultimo minuto".

Perché indossi la maglia numero 37?
"A Bergamo non erano liberi né 7 né 17. Il 3 rappresenta marzo, il mese in cui sono nato, il 7 è il mio numero fortunato. Poi l'anno dopo che ho scelto il 37 è nato mio figlio il 10, e 3+7 fa 10".

Un saluto finale
"Stiamo a casa che è importante, un abbraccio a tutti".


Valori a picco, stesse strategie: il mercato vive sul paradosso

IL MESSAGGERO - L'emergenza economica riflesso della crisi-Coronavirus non ferma i piani di mercato dei club, per i quali diventerà cruciale la casella 'cessioni'. Alla Juventus sono sul piede di partenza calciatori come Rugani, Higuain, Pjanic e Bernardeschi, con lo stipendio di Ronaldo che ha un peso specifico di 31 milioni a stagione. I bianconeri stanno pensando anche di liberarsi di CR7, ma trovare un acquirente non sarà semplice, dati i costi eventuali dell'operazione.

L'Inter cederà Icardi e con l'incasso potrà permettersi di rifare mezza squadra: dall'acquisto di un vice-Lukaku, al difensore voluto da Conte, passando per un secondo portiere e un centrocampista alla Vidal.

Aria di rinnovo anche nel Milan, con Donnarumma sul piede di partenza e Romagnoli che piace a Lazio e Barcellona. Serve un sostituto di Ibra, piace Milik.

Restyling anche in casa Napoli, mentre a Roma Petrachi è costantemente alla ricerca di un vice-Dzeko.


Grandi manovre verso i gol

IL MESSAGGERO - La situazione di emergenza dovuta al coronavirus non permette ancora di programmare un ritorno in campo delle squadre di serie A. La mancata conclusione del campionato porterebbe a conseguenze nefaste dal punto di vista economico per il nostro movimento. Per questo il presidente federale Gabriele Gravina sta cercando una soluzione con l'assenso di UEFA e FIFA. Il numero uno della FIGC lo ha ribadito ieri al termine di una riunione svoltasi con la commissione medica federale presieduta dal professor Paolo Zeppelli.

Intanto i club di serie A sono divisi in due fronti: quello favorevole al ritorno in campo, capitanato da Lotito e di cui fanno parte anche Napoli, Roma, Verona, Bologna, Sassuolo, e Lecce, e chi invece preferirebbe chiuderla qui, Torino in testa.

C'è poi la questione dei protocolli medici da seguire una volta che si sarà tornati in campo: dovranno essere allo stesso tempo fattibili, rigorosi e precisi.


Smalling e Micki, assist della Fifa per la conferma

IL MESSAGGERO - CARINA - L’input della Fifa di estendere i contratti in scadenza al 30 giugno sino al termine dei rispettivi campionati è un assist per la Roma. A Trigoria il pensiero, aspettando il rientro di Zappacosta, è andato immediatamente a Smalling e Mkhitaryan. Arrivati in prestito quest’estate, ora Fonseca ha la certezza che potrà contare su di loro sino alla fine della stagione. Per quanto riguarda la loro permanenza anche per il prossimo anno, le possibilità sono al momento remote. L’ipotesi che potrebbe concretizzarsi è quella di un altro anno di prestito dell’armeno, se rinnovasse con l’Arsenal (il suo contratto scade nel 2021). Fondamentale per fare almeno un tentativo è centrare l’accesso in Champions League. Se all’obiettivo europeo si abbinasse poi la spalmatura delle ultime 3 mensilità dell’intera rosa nel nuovo esercizio finanziario, le possibilità aumenterebbero. Per marzo, intanto, la squadra è disponibile a rinunciare al 70% dell’importo.


Dzeko sempre più al centro della Roma. E sempre più… papà

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Edin Dzeko è sempre più un leader della Roma. Anche quando non si gioca, tutto passa dall’uomo che ha ereditato la fascia di capitanoda Alessandro Florenzi. In questo momento il bosniaco, ancor più felice di prima per l’annuncio della moglie della dolce attesa di un’altra bambina, in arrivo a settembre, sta lavorando e non solo su se stesso. Nella sua villa si allena, ma insieme a Pellegrini e Kolarov sta anche portando avanti la trattativa con la società per il taglio agli stipendi. La trattativa vera e propria deve ancora partire, ma un’intesa di massima c’è: i giocatori rinunceranno al 60% (forse anche 70%) dello stipendio di marzo, spalmando poi quelli di aprile, maggio e giugno sul prossimo esercizio finanziario.


La Serie A prepara la ripartenza

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La data segnata in rosso sui calendari dei tifosi per tentare di sfuggire un po'alla triste realtà portata dal Coronavirus è quella del 4 maggio, in cui si prevede la ripresa degli allenamenti. I calciatori che hanno lasciato l'Italia per ricongiungersi con le proprie famiglie dovranno trascorrere un ulteriore periodo di quarantena, e se l'Inter a partire da domani ritroverà tutti gli 'stranieri', Godin a parte, Milan e Juventus dovranno aspettare la prossima settimana per Ibra e CR7. Già tutti nella Capitale, invece, i calciatori della Roma.

La pausa ha permesso ad alcuni club di affrontare con più calma la questione recupero dagli infortuni, soprattutto in relazione ai giocatori chiave. Per la Roma c'è Zaniolo, alle prese con il recupero dall'infortunio al legamento crociato.