Raiola lavora su Kean

Moise Kean continua ad essere un grande obiettivo della Roma, alla ricerca di un attaccante in grado di far rifiatare Edin Dzeko. Secondo quanto riportato dal sito calciomercato.com, Mino Raiola, procuratore del giocatore, starebbe trattando con l'Everton un prestito oneroso con diritto di riscatto a 20-22 milioni di euro.

 


Bonaventura verso i giallorossi, possibile la firma già nelle prossime settimane

Giacomo Bonaventura è sempre più vicino alla Roma. La crisi causata dal Coronavirus ha colpito anche il bilancio del club giallorosso che, non potendo fare grandi investimenti, sta monitorando con attenzione il mercato dei giocatori a parametro zero. Tra questi c'è proprio Jack Bonaventura al quale il Milan gli ha comunicato già a febbraio la sua esclusione dalla rosa del prossimo anno. Come riferisce il quotidiano bergamasco, l'Atalanta, anche lei interessata al giocatore, sta per vedere sfumare l'opportunità di far tornare il classe 1989 marchigiano a Zingonia, dove è cresciuto, poiché già nelle prossime settimane il 5 rossonero potrebbe firmare con la Roma.

 


nNiente riscatto per Kalinic. Su di lui Fenerbahce, Lazio e Napoli

La Roma non verserà i 9 milioni per il riscatto del cartellino di Nikola Kalinic, come era stato pattuito con l'Atletico Madrid la scorsa estate, tanto è vero che i giallorossi sono già alla ricerca di un nuovo vice-Dzeko (come Kean). A fine stagione quindi il centravanti croato farà ritorno nella capitale spagnola, ma potrebbe essere solo di passaggio. Infatti come già riportato dai media turchi nelle settimane scorse, e poi confermato dal portale del quotidiano sportivo iberico, Kalinic piace molto al Fenerbahce che proverà a ingaggiarlo, magari con la formula del prestito con obbligo di riscatto, nel caso in cui riuscisse a cedere Vedat Muriqi. Un ruolo chiave potrebbe ricoprirlo Mirsad Turkcan, un ex giocatore di basket del Fenerbahce che ha giocato nell'NBA e che ora lavora come rappresentante del giocatore. L'ex cestista collabora con l'agente di Kalinic Tomislav Ercez e, in virtù dei buoni rapporti con entrambi le parti, potrebbe facilitare l'operazione. Tuttavia l'attaccante croato classe 1988 potrebbe anche non muoversi da Roma perché, come riferisce ancora il portale spagnolo, su di lui c'è anche l'interesse della Lazio, oltre che del Napoli e di alcune squadre della Premier League.

 


Ag. Bustos: "Nahuel è pronto per il grande salto in Europa"

TF20 - Nikola Kalinic non rientra più nei piani di Fonseca tanto che a fine stagione non verrà esercitato il diritto di riscatto e tornerà all'Atletico Madrid. Il direttore sportivo Petrachi è dunque alla ricerca di un vice-Dzeko e, oltre a Kean, si è fatto anche il nome di Nahuel Bustos del Talleres sul quale è da registrare l'interesse, inoltre, di Valencia e Siviglia. Dell'attaccante argentino classe 1998, autore quest'anno di 9 gol e 4 assist in 20 presenze in Superliga, ne ha parlato il suo agente Ignacio Campos il quale, intervenuto al portale spagnolo, ha rivelato: "Fino adesso ci sono stati solo sondaggi, ma Nahuel è pronto per il grande salto in Europa e per una squadra importante. Non ci sono dubbi". Il procuratore ha infine aggiunto: "Parliamo di un 9 che si muove molto, letale nella finalizzazione e con una grande tecnica. Uno che non si nasconde nelle partite che contano".


Fonseca rivede il “gruppo” ma con la palla

IL MESSAGGERO - CARINA - La normalità può attendere anche se la politica dei piccoli passiè in atto. Mentre in giornata calciatori e staff verranno sottoposti al quarto ciclo di tamponi grazie alla collaborazione con il Campus Biomedico, ieri il consiglio di Lega svolto in videoconferenza ha dato il via libera alle squadre di Serie A per gli allenamenti di gruppo. Cosa cambia? In realtà poco. Senza il controverso ritiro, da domani Fonsecapotrà far svolgere qualche esercizio in più, magari effettuato in piccoli mini-raggruppamenti con la presenza più frequente del pallone, mantenendo tuttavia il distanziamento sociale, che per l’attività sportiva è fissato sempre in 2 metri.


Serie A, stato di confusione

IL MESSAGGERO - BERNARDINI - Niente ritiro blindato ma se c’è un positivo tutta la squadra si chiude in ritiro. O meglio come espressamente scritto nel nuovo protocollo “da quel momento, tutti gli altri componenti del gruppo squadra verranno sottoposti ad isolamento fiduciario presso una struttura concordata“.

Ecco come la serie A cerca di uscire dal pantano del protocollo beffando la clausura che proprio non piace ai club. Un escamotage che cozza con le misure stringenti chieste dal Cts. E soprattutto non si capisce cosa significhi fiduciario. Il nuovo testo del protocollo è stato inviato al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, che l’ha inoltrato al Governo. C’è stato anche un litigio tra Lotito e il numero uno di Lega Dal Pino perché il patron della Lazio voleva rivedere ancora il documento prima di spedirlo a via Allegri. Oggi il fascicolo sarà studiato dal Cts. Si attende una risposta. Questione di giorni. Mercoledì, giorno del Consiglio Federale, potrebbe andare in scena anche la famosa chiamata tra il premier Conte e il numero uno della Figc, Gravina.Entro il fine settimana o al massimo da lunedì prossimo le sedute dovrebbero andare a regime.

E oggi cosa succede? Via agli allenamenti di gruppo. Anzi no. Si ricomincia da capo. Solo sedute individuali. Ma dalle 15 in poi, invece, si potrà. Insomma un gran caos. Andiamo con ordine.

I medici sono furibondi perché si sentono poco considerati. Ecco perché in attesa di capire, più quando che se, il governo accetterà le modifiche fatte dai dottori le squadre si arrangeranno. Allenamenti individuali facoltativi per non innescare il meccanismo stipendiale e per non essere in difetto. Le squadre di 007 federali stanno facendo il giro dei centri sportivi. Sbagliare adesso vorrebbe dire far fare una inversione a U al governo che al momento è in posizione d’attesa. Vuole garanzie. Che non sono solo quelle legate alla curva dei contagi ma anche quelle dei comportamenti dei presidenti. Niente più scatti in avanti.


Roma, via vai sulle fasce. Santon e Kolarov i soli certi di restare

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Potrebbe essere una rivoluzione vera. Dei sette terzini che la Roma ha attualmente a busta paga, il prossimo anno sono certi di restare solo in due: Kolarov e Santon. Il serbo rimarebbe dunque il titolare a sinistra, mentre l’italiano sarà il numero due a destra. Gli altri possono partire, due su tutti, che sono già in prestito, ovvero Florenzi e Karsdorp. Per l’ex capitano potrebbe farsi avanti il Siviglia di Monchi, ma anche in Italia è apprezzato dalla Fiorentina. L’olandese vuol rimanere al Feyenoord e la formula per una permanenza potrebbe essere quella di rinnovare il prestito onerosoabbassando il diritto di riscatto e spostandolo alla prossima stagione. Lascerà Trigoria Bruno Peres, il cui ritorno non era neanche previsto, e lo stesso Spinazzola può entrare in qualche scambio di mercato. Infine Zappacosta: la Roma, prima di chiedere al Chelsea il rinnovo del prestito o meno, vuole vederlo all’opera in qualche partita vera. In entrata i due nomi in cima alla lista di Petrachi sono invece Biraghi e Faraoni. L’interista, in prestito dalla Fiorentina, farebbe da secondo a Kolarov, menter l’ex laziale si prenderebbe il posto da titolare sulla destra. In quella posizione piace anche Tomiyasu, che però costa almeno 20 milioni, troppo per le casse della Roma. Altri due giocatori nel mirino del ds romanista per le fasce sono Acuna e Mazraoui.


Roma, Napoli e Juve su Orsolini. Il Bologna dribbla: “Noi non svendiamo”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - DALLA VITE - Tutti a caccia dell’Orso. Il Bologna per ora non vuole cederlo, secondo anche le parole del ds Bigon: “Noi non svenderemo i talenti. È una fortuna perché non abbiamo necessità di farlo e sicuramente non svenderemo, questo posso dirlo con certezza“. Sabatini, direttore delle aree tecniche, rinacara la dose: “La società è solida e il suo progetto non è la demolizione“. Orsolini però piace a tanti club: è inseguito in Italia da Napoli, Roma e Juventus (più defilata), con la Liga spagnola che gli fa l’occhiolino e il Chelsea che venne a vederlo già ad inizio campionato per Brescia-Bologna.


Lo scatto della Lega: iter velocizzato, nuovo protocollo già da Spadafora. Oggi l’esame del CTS

LA GAZZETTA DELLO SPORT - GOZZINI, PICCIONI - La proposta del nuovo protocollo è partita di corsa. In un pomeriggio la Lega di serie A ha confezionato il documento poi condiviso con la Federcalcio e la sua commissione medica. Fatto sta che alle nove della sera di ieri, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha ufficializzato di aver ricevuto il documento. Naturalmente non è che un’analisi del genere possa essere fatta in un attimo, quindi è da escludere una fumata bianca oggi. Però è chiaro che si procederà velocemente (3-4 giorni?).

Ma che cosa cambia nel nuovo protocollo rispetto al vecchio, quello del ritiro blindato senza contatti con l’esterno, fatto fuori dallo scetticismo di club e calciatori? Per cominciare: niente più bolla, niente più gruppo chiuso, si dorme a casa. A ogni sessione, ci sarà il termo scanner che misurerà la temperatura e chi ha più di 37,5 dovrà tornarsene a casa. Per arrivare però al dormire a casa, ci vogliono maggiori controlli. Più che altro, la frequenza. E quindi, si adottano in toto quelle indicazioni della Federazione Medico-Sportiva – una scelta “apprezzata” dal presidente Maurizio Casasco – che erano state messe da parte vista la “specificità” del calcio. Ma cambia anche la frequenza dei tamponi, che saranno effettuati ogni quattro giorni.

Ma la novità più grande riguarda il che cosa si farebbe (o si farà) in caso di positività. Dopo aver disposto l’immediato isolamento della persona, sarà tutta la squadra ad andarsene in isolamento per due settimane, ma all’interno del centro sportivo e proseguendo gli allenamenti.

Con la giornata tutta presa dalle vicende del nuovo protocollo, è finita in secondo piano la vicenda del passaggio degli allenamenti dalla forma “individuale” a quella “collettiva”. Il Dpcm, annunciato e poi firmato dal premier Conte, non basta. Anche oggi i calciatori dovranno allenarsi soltanto in forma individuale. 


Zaniolo e Pellegrini, Cristante e Diawara: tutti i gioielli a rischio

CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - La Roma necessita di sistemare il bilancio. La strada più diretta per monetizzare è il calciomercato. C’è una lista di giocatori di cui Petrachi si libererebbe volentieri tra ingaggi pesanti (Pastore) e giocatori attualmente in prestito (Florenzi) , ma non sarà facile che tutti vadano via. Perciò sono a rischio anche i pezzi pregiati, due su tutti Zaniolo e Pellegrini. Rinunce dolorose sarebbero anche quelle a Cristante e Mancini che però, a causa delle modalità differite di pagamento stabilite con l’Atalanta, pesano ancora tanto sul bilancio e dunque andrebbero ceduti a cifre alteper evitare la minusvalenza. Stesso discorso vale per Diawara. I più “vendibili” sono Kluivert e Under, oltre al giovane Riccardi, ma anche in questo caso bisognerà vedere l’entità delle offerte che arriveranno.


Allenamenti rinviati

CORRIERE DELLA SERA - COLOMBO, DE CAROLIS - Il calcio resta nel limbo e non riapre, almeno per i prossimi giorni, poi forse a metà settimana qualcosa si muoverà. Oggi poteva essere il gran giorno della ripresa degli allenamenti collettivi: non sarà così. Il protocollo della Figc non è mai stato validato dopo le correzioni richieste dal Comitato tecnico scientifico. Non c’è ancora uno schema per ricominciare tutti insieme e si va avanti con le linee guida del governo per gli sport di squadra, che non prevedono partitelle e contatti. Ci si può allenare a gruppetti, mantenendo la distanza di sicurezza e così faranno quasi tutti i club.


Lady Fonseca: "Io, Paulo e Roma. Amore a prima vista"

IL TEMPO - SONNINO -  Si sono trasferiti a Roma da meno di un anno ma Paulo Fonseca e Katerina Ostroushko già si sentono a casa. La moglie dell’allenatore giallorosso ha rilasciato un’intervista e ha parlato di come si trova nella Capitale. Queste le sue parole:

A cosa avete rinunciato?

In Ucraina eravamo felici. Paulo collezionava successi sportivi, io avevo un lavoro che amavo molto e tutta la mia famiglia accanto. Ma ho sentito che mio marito era pronto per una nuova sfida. Quando la Roma ha chiamato, era da poco nato nostro figlio e avevamo appena cambiato casa. Non avevo avuto nemmeno il tempo di svuotare gli scatoloni.

 

Era mai stata a Roma?

Si, la prima volta nel 2018, quando lo Shakhtar giocò qui gli ottavi di Champions League. È facile immaginare che all’epoca non facessi il tifo per i giallorossi (ride ndr). Ma della città mi sono innamorata a prima vista. Pochi mesi dopo siamo tornati per una breve vacanza e non eravamo più soli, aspettavamo Martin. Nostro figlio ha visitato Roma ancor prima di nascere.

Come avete vissuto la quarantena?

In un momento così difficile può sembrare egoistico, ma devo ammettere che questo tempo trascorso in casa è stato un regalo enorme. Sono abituata a vedere Paulo partire spesso e restare giorni ad aspettarlo. Non eravamo mai riusciti a fare una colazione insieme senza fretta. È stato bello avere il tempo per goderci nostro figlio ed essere lì l’uno per l’altra. Ci siamo allenati ogni giorno in giardino e persino cucinare o pulire casa ci è sembrato un privilegio.

Com’è stato il suo primo anno da mamma?

Martin ha letteralmente sconvolto la nostra vita, abbiamo passato di tutto: notti insonni, lacrime, stanchezza. Ma quando ci penso sorrido, perché Paulo è sempre stato al mio fianco. Non mi dà solo una mano, condivide tutto con me. Lui ha altri due figli, è un papà ideale. Martin è pazzo di lui, a volte sono quasi gelosa! Dovreste vederlo come corre verso la porta quando sente che Paulo torna a casa.