I giallorossi vogliono Frattesi, possibile scambio con Defrel

In attesa di capire gli sviluppi del calcio italiano, la Roma guarda al futuro. I giallorossi infatti vorrebbero riportare a casa Davide Frattesi, ceduto al Sassuolo ma in prestito all'Empoli. Come scrive il portale di calciomercato il club capitolino vorrebbe esercitare il diritto di recompra  sul cartellino del centrocampista. Allo stesso tempo nell'operazione potrebbe rientrare Gregoire Defrel, che i neroverdi vorrebbero trattenere. Su Frattesi c'è da segnalare anche l'interesse dell'Everton di Ancelotti.


Il Calcio chiede al Governo di consentire la pubblicità delle scommesse

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La rimozione della norma, inserita nel Decreto Dignità lo scorso luglio, che limita i contratti di sponsorizzazione dei club di Serie A con le società di betting: questa una delle richieste che partirà dal mondo del calcio al Governo per fronteggiare l'emergenza economica da Coronavirus.

Già l'Agcom aveva sollevato dubbi sul provvedimento, giudicato condivisibile nelle intenzioni ma sproporzionato nei modi. Anche perché due dei possibili esiti della norma sono quello del dirottamento di risorse sul gioco in nero e quello della penalizzazione degli operatori che agiscono correttamente sul mercato. Il problema resta quello di trovare una soluzione fra l’esigenza di combattere il gioco compulsivo e quella di poterlo fare con strumenti diversi rispetto alla norma del Decreto.


Allarme rosso in Serie A. Costi alle stelle e la perdita sale a 292 milioni, i debiti sfiorano quota 2,5 miliardi

LA GAZZETTA DELLO SPORT -  I numeri funesti del calcio italiano preludono scenari funesti se questo campionato venisse cancellato, specie in assenza di radicali interventi a sostegno. Eccoli, i numeri: nel 2018-19 i costi della Serie A sono schizzati in alto di mezzo miliardo in 12 mesi, da 3 a 3,5 miliardi, crescendo molto più del fatturato, fermo a 2,7 miliardi. Peggiora la perdita aggregata, dagli 88 milioni del 2017-18, ai 292 milioni della scorsa stagione. Di conseguenza l’appesantimento della gestione contabile ha prodotto difficoltà di cassa generalizzate, come testimonia il preoccupante e cruciale incremento dei debiti, che sfiorano ormai i 2,5 miliardi, con un balzo annuale di circa 300 milioni. La prospettiva di un’inevitabile riduzione dei fatturati farà resistere meglio chi ha i conti in ordine, ma in A hanno chiuso in utile gli ultimi esercizi solo Napoli, Atalanta, Sampdoria, Sassuolo e Udinese.


Mancini: “Il bilancio è okay. Ho fatto errori? Con Smalling cresco in fretta”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Parla Gianluca Mancini. In tempi di Coronavirus, anche la routine dei calciatori è ovviamente drasticamente cambiata: “La mia routine di giornata è svegliarmi, fare colazione, aiutare un po’ mia moglie nelle cose di casa. Visto che prima non c’ero mai, pranzare e iniziare il programma di lavoro che la Roma ci ha mandato – spiega a Sky –. Mi alleno perché è importante mantenere la condizione fisica al meglio, visto che il campo ci manca“. Il giocatore ha poi parlato anche di questa stagione, facendone una valutazione: “Il mio bilancio è positivo. Nella seconda parte di stagione ho commesso qualche errore, ma è un processo di crescita e cercherò di non farli di nuovo. Avere Smalling vicino, poi, è d’aiuto, dà consigli in campo e cerca di migliorarmi, io lo seguo perché ha esperienza e devo rubare da lui“.


Idea Kovalenko. E Mkhitaryan: “Futuro e dubbi”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma sta monitorando Viktor Kovalenko, centrocampista dello Shakhtar Donetsk che Fonseca conosce molto bene. L’ucraino ha giocato in questa stagione 21 partite, mettendo a segno due reti, mentre in carriera ha collezionato un totale di 26 presenze. Da capire se il suo arrivo possa essere collegato alla permanenza o al rientro all’Arsenal di Mkhitaryan, che ieri ha parlato al Times: “Con Fonseca mi trovo meglio perché ha un calcio più propositivo, ma sul futuro non so nulla. Nel calcio tutto cambia in fretta“.


I bilanci ai raggi X. Roma, gestione insostenibile: è Pallotta a garantire la continuità aziendale

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Nel 2018-19 è stato raccolto il record delle cessioni a mitigare le perdite della Roma: 25,1 milioni di deficit dopo 128,8 milioni di plusvalenze nette. Ma gli stipendi schizzati alle stelle (da 158,8 a 184,4 milioni), così come gli ammortamenti (da 56,3 a 83,1) hanno reso la gestione insostenibile. In sei mesi infatti si sono persi 87 milioni e la proiezione a fine stagione è di -110, nonostante una riduzione del costo del lavoro. In soccorso arriva l’aumento di capitale da 150 milioni, già coperto per 89 milioni dai versamenti di Pallotta.


Ricominciare o fermarsi, i club sono pessimisti. La FIGC: "Proviamoci"

LA GAZZETTA DELLO SPORT - L'unica ipotesi che ci si sente di escludere è quella di una ripresa ad inizio maggio. Persino quella di tornare a vedere correre i calciatori sui campi della Serie A a metà maggio non è del tutto esclusa. Intanto si registra il passo indietro di Lotito: la ripresa degli allenamenti della Lazio è rinviata a data da destinarsi. Non si arrende invece De Laurentiis, entrato in accesa polemica con Marotta,che predica prudenza.

L’Uefa ha dato priorità ai campionati nazionali rispetto alle coppe, che potrebbero essere concentrate nelle ultime due settimane di luglio. C'è poi la possibilità di far giocare campionato e coppe nello stesso periodo. Per alcuni club di A sarebbe un azzardo continuare oltre il 30 giugno, mentre il Presidente Federale Gabriele Gravina ha più volte ribadito la volontà di voler portare a termine i campionati.

Da capire poi se la ripresa sarà coordinata per tutte le leghe: c'è infatti da credere che in alcuni paesi l'emergenza si protrarrà più a lungo, semplicemente perché insorta più tardi rispetto a quanto successo in Italia.

I club pensano alle soluzioni, ma mentre si parla di taglio agli stipendi dei calciatori a spaventare di più sono i mancati introiti da diritti tv.


Calcio d'estate, ma quello vero

IL MESSAGGERO - L'ipotesi che sta rimbalzando per ovviare alla sospensione forzata da Coronavirus è quella di concludere i campionati ad estate inoltrata, soluzione che permetterebbe di tamponare il rischio di fallimento di più club dalla Serie A in giù. Due le ipotesi sul tavolo: da un lato c'è la possibilità di portare a termine campionati e coppe europee contestualmente, dall'altro quella che più piace alla Lega di A, ossia di concludere prima i campionati per poi concentrarsi sulle coppe. C'è qualcuno poi, anche in A, che non vorrebbe più ripartire e pensa già al prossimo anno.

Il 'campionato estivo' riprenderebbe, siamo ovviamente nel campo delle ipotesi, ad inizio giugno ed andrebbe avanti a ritmo serrato fin quasi alla prima metà di luglio, per poi lasciare spazio alle coppe europee che si giocherebbero fino al 5/6 di agosto.


Dal calcio al tennis: la Capitale perde il grande sport

IL MESSAGGERO - Da ieri si aggiunge alla lunga lista di sport che Roma dovrà salutare per un po'anche il concorso ippico Piazza di Siena, che va ad aggiungersi alla lunga lista delle competizioni rinviate: da Euro 2020 agli Internazionali d'Italia, passando per i match di Roma e Lazio e per il Sei Nazioni di Rugby.

Le cancellazioni ed i rinvii sono partiti all'inizio di marzo. Non ci sarà nemmeno l'atletica, ma questo già si sapeva. Il quartiere dell'Eur dovrà poi rinunciare alla Formula E, che in soli due anni si era ritagliato uno spazio di tutto rispetto. Sguardo al futuro, per capire se ulteriori eventi, come l'Open d'Italia di Golf, verranno confermati.


Roma, da Mancini a Veretout: se il mercato non è più “furbo”

IL MESSAGGERO - Quello che attende la Roma (e gli altri club) in estate sarà un mercato inedito. Nuovo soprattutto nelle valutazioni. Il Covid-19 si prepara a rivoluzionare anche il calcio. Il caso della Roma è emblematico. Nel “mercato furbo” di Petrachi, oltre ai due prestiti secchi di Smalling e Mkhitaryan, il ds si è mosso principalmente acquistando nell’immediato per pagare nel futuro. Una strategia che non aveva fatto i conti con il Coronavirus. Nella semestrale i primi effetti, visto che sono maturate le condizioni per i riscatti di Veretout e Mancini. È solo l’inizio. Perez ha già collezionato la presenza che ha trasformato il prestito in obbligo di acquisto, mentre per Ibanez ci sarà tempo fino a giugno 2021. Tutti calciatori che la Roma sarà costretta a pagare con le valutazioni passata ma che avranno poco riscontro con quelle future.


Trenta in video-chat per gli allenamenti

LA REPUBBLICA - La Roma chiama a raccolta sponsor e vip di fede giallorossa per promuovere le iniziative benefiche di raccolta fondi per contrastare il Coronavirus, ma nel frattempo la parte sportiva del club non si ferma. Gianluca Mancini ha rivelato infatti come la squadra sia seguita in questi giorni: “Facciamo videochiamate di 30 persone in cui ci aggiornano con schede nuove per svolgere il lavoro a casa e un programma alimentare“. Proprio per questo gli allenamenti a distanza risultano sempre più intensi: è importante che i giocatori non perdano il tono muscolare.


Sponsor, i contratti s’allungano

IL TEMPO - BIAFORA - Avanti senza alcuna frizione. Ad inizio settimana il Ceo Fienga, il Coo Calvo e Brambilla, tornato ufficialmente in carica alla Roma dal 27 gennaio con il ruolo di direttore commerciale, hanno tenuto una video-conferenza con i rappresentanti di tutti gli sponsor del club per analizzare il momento del calcio e della società di Trigoria dopo lo stop dovuto al coronavirus. Nel colloquio con i 29 partner – Nike, Qatar Airways e Hyundai rappresentano i main global sponsor – sono state fornite informazioni su quello che si sta decidendo per l’attuale campionato. Il club, se la Serie A non arrivasse al termine, ha intenzione di “risarcire” gli sponsor che non dovessero rinnovare gli accordi in essere, mantenendo la visibilità anche per i primi 3-4 mesi della prossima stagione, ma al momento non è stato affrontato il tema del prolungamento dei contratti. Ovviamente il blocco delle competizioni, anche per questo, rappresenta un danno economico per la Roma, che era sul punto di firmare un nuovo accordo con un’azienda di food delivery e che aveva già dovuto rinunciare al contratto con Betway a causa del decreto dignità.