Schick il capro espiatorio
INSIDEROMA - SARA BENEDETTI - La Roma cerca di far tornare i conti, questo vuol dire una sola cosa: vendere. Uno dei bersagli potrebbe essere proprio Schick, attualmente in prestito al Lipsia, poiché dovrebbe essere riscattato dal club tedesco.
LE CIFRE - Se la società giallorossa cedesse il centravanti potrà incassare 25 milioni di euro circa. Liberandosi in maniera definitiva di un calciatore pagato tre estati fa 42 milioni. Ma che non è riuscito a esplodere nella Capitale. L'attaccante ceco ha trovato però parziale riscatto questa stagione al Lipsia: sette gol in 19 partite e a sensazione che sia riuscito ad ambientarsi facilmente nella nuova realtà. Il club giallorosso, visto il periodo di difficoltà economica in tutti i settori e in ogni paese, sta concedendo uno scontro ai tedeschi: 25 milioni invece dei 29 pattuiti in fase di cessione in prestito del ragazzo.
Il momento di dover decidere quale sarà il futuro del campionato di Serie A si sta avvicinando.
Serie A, il futuro in sette giorni
IL MESSAGGERO - BERNARDINI - Sì agli allenamenti di gruppo dal 18. E questo era scontato. Il campionato? Il ministro Spadafora in diretta al Tg1 rinvia nuovamente la palla a centrocampo: “Serve ancora una settimana per vedere la curva dei contagi e poter poi decidere“.
La Federcalcio dovrà adeguare il proprio protocollo con le “indicazioni che sono da considerarsi stringenti e vincolanti” come recita un comunicato congiunto dei ministri della Salute e dello Sport, Speranza e Spadafora.
La parola d’ordine è prudenza. Quindi un passo alla volta. Per il campionato bisognerà aspettare un’altra settimana. Insomma si potrà ripartire ma non sarà così semplice. Questo perché la battaglia tra governo e calcio rimane senza esclusione di colpi. Non a caso Spadafora in diretta al Tg1 elenca tre punti fondamentali che vanno cambiati nel protocollo e che guarda caso sono i nodi più difficili da sciogliere. O quanto meno rappresentano tre criticità dall’inizio. Due superabili e una più complicata.
Per gli allenamenti di gruppo saranno necessarie due settimane di totale isolamento. Ossia il ritiro blindato che aveva proposto la Figc. Ottenuti gli allenamenti ora la serie A punta forte alla ripresa del campionato facendo leva anche sul vento dell’Europa che soffia solo sul sì. Il numero uno della Figc, Gravina, nel colloquio che avrà nei prossimi giorni con il premier Conte (sarà lui ad avere l’ultima parola) è intenzionato proprio a chiedere una data per la possibile ripresa (la speranza è il 12-14 giugno).
Una cinquina di terzini senza futuro
IL MESSAGGERO - CARINA - A sorpresa, vista la quantità di interpreti del ruolo in rosa, uno degli obiettivi del prossimo mercato della Roma sarà un terzino destro. Né Bruno Peres, Santon e Zappacosta, ora in squadra, tantomeno Karsdorp e Florenzi, parcheggiati al PSV e al Valencia, rappresentano la tipologia ideali di calciatore richiesta dal tecnico portoghese. Già a gennaio i giallorossi avevano cercato, senza successo, Christie del Fulham e Faraoni del Verona. Nel frattempo si è fatta spazio l’ipotesi legata a Tomiyasu. Sabatini lo valuta circa 16 milioni, ma in un mercato che sarà caratterizzato dagli scambila Roma ha le sue pedine da muovere. In primis Riccardi, ma anche Juan Jesus. L’affondo dipenderà da come e quando il club di Trigoria riuscirà a smaltire l’overbooking sulla fascia. Non proprio una formalità.
Lovren, Mandragora e Kean: Roma, è mercato creativo
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - La Roma è alla ricerca di strategie intelligenti per muoversi sul mercato. Per la retroguardia l’obiettivo numero 1 e Dejan Lovren, centrale del Liverpool che ha il contratto in scadenza nel 2021. Con 5 milioni potrebbe essere acquistato, anche se poi il croato dovrebbe accettare 3 milioni a stagione. Le alternative ci sono e si chiamano Vertonghen e Todibo. Discorso diverso per il centrocampo. Nonostante Fonseca stimi molto Cristante, non si opporrebbe a uno scambio con Mandragora con la Juventus, anche perché l’operazione potrebbe far ottenere plusvalenze a entrambe le società. Altra formula ancora poi per il reparto avanzato. Grazie all’opera di mediazione di Raiola infatti si opera intorno al prestito con obbligo di riscatto di Kean dall’Everton. Non impossibile, anche perché la squadra di Ancelotti è quella più calda sul fronte Under e non è escluso che si possa mettere in piedi un giro comodo per tutti. Non è da sottovalutare poi l’amicizia che lega lo stesso attaccante azzurro a Zaniolo, cementata in Nazionale.
Smalling guru, Kalinic prova il finale sprint per il futuro
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Zaniolo si allena anche a casa e documenta su Instagram i suoi 100 addominali in 45 secondi. Smalling e la moglie insegnano ai followers a meditare perché “ti porta ad essere più concentrato anche in campo“. Ha ripreso ad allenarsi ieri la Roma di Fonseca, sempre a gruppi e ben distanziata, ma con la certezza di ritrovare, a poco a poco, le giuste sensazioni. Uno di quelli che sta spingendo di più è Kalinic. L’attaccante è consapevole che la sua avventura nella Capitale è ai titoli di coda, ma, se dovesse ripartire il campionato, con le partite ravvicinate, vuole farsi trovare pronto. Per la Roma e per sé, visto che l’Atletico Madrid lo metterà nuovamente sul mercato.
Pallotta punta su Londra come ponte per l’Oriente
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - È spietata la legge del mercato: se la tua controparte è in difficoltà, è il momento di spuntare le migliori condizioni possibili. In fondo, è quanto sta accadendo nella trattativa per la cessione della Roma al tempo del Coronavirus. Dan Friedkin è sceso parecchio rispetto ai 700 milioni di partenza, mentre Pallottavorrebbe mantenersi comunque in una forbice tra i 650 e i 550 milioni. Fare proposte più al ribasso avrebbe l’effetto di affondare tutto, il che non è da escludere. In ogni caso, la banca d’affari Goldman Sachs sta operando non solo attraverso le sedi statunitensi, ma sta anche lavorando su Londra, vero ponte con il Medio e l’Estremo Oriente. In ogni caso, infatti, per il club giallorosso, quelli sono i mercati dove è possibile fare affari per incrementare la redditività della società.
Ripresa, avanti piano: protocolli da rifare, squadre in ritiri blindati
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PICCIONI - Il sospirato via libera è arrivato. Da lunedì 18 maggio si potrà ricominciare con partitelle, schemi, contrasti. Ma attenzione, la possibilità degli allenamenti collettivi per il calcio dovrà rispettare le stringenti indicazioni firmate dal Comitato tecnico-scientifico e battezzate dal ministro della salute, Roberto Speranza, e da quello dello sport, Vincenzo Spadafora. Per entrare nella terra promessa delle partite, sarà necessario un altro punto della situazione: lo faranno gli scienziati, lo farà il governo, ma lo farà pure il calcio.
Nella strada verso la ripresa agonistica, comunque, non c’è un solo colle. Oltre all’obbligo di quarantena, nasce il dubbio su cosa accadrà dopo la prima fase, quella del ritiro chiuso a chiave, che gli scienziati hanno approvato. Spadafora ha deciso di raccogliere tutte le indicazioni degli scienziati senza se e senza ma, autorizzando la ripresa degli allenamenti ma con il rispetto delle regole. La pagina di indicazioni ha così cambiato veste, dal “parere” è diventato obbligo per le autorità sportive. La porta non è chiusa e ci sono le possibilità per aprirla di più. In questo senso, bisognerà vedere anche che cosa succederà nel vertice del calcio con il premier Conte.
Zaniolo, la star mediatica all’ultimo sprint-recupero
CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - I social network continua ad utilizzarli come un qualsiasi ragazzo di vent’anni, tanto che quando perde alla PlayStation per scommessa canta anche una canzone in dialetto napoletano. Presto, però, Nicolò Zaniolo raggiungerà il milione di followers su Instagram, un altro piccolo grande tassello del puzzle che lo vuole, oltre che calciatore di livello internazionale, anche personaggio mediatico. E allora anche sul web il suo approccio cambierà, inevitabilmente, crescendo. Adesso però il ragazzo non ci pensa, concentrato com’è sul campo. I test fatti a Trigoria hanno dato risposte confortanti e quindi può iniziare l’ultima fase del suo recupero. L’obiettivo è progredire giorno dopo giorno, con un occhio particolare anche alle date. Oggi sono quattro mesi dall’infortunio e lo stop del campionato lo ha in parte aiutato. Se si riprenderà a giocare Nicolò potrà aiutare la Roma nella lotta alla Champions League e potrà prepararsi per gli Europei spostati al prossimo anno.
Pastore & Co., sul bilancio una zavorra da 14 milioni
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Sono esuberi ingombranti, che pesano sul bilancio del club, presenze scomode in una Roma che dovrà ridimensionare i suoi costi. Prima di poter pensare a qualsiasi tipo di acquisto, Gianluca Petrachi dovrà per forza di cose riuscire in qualche modo ad alleggerire la rosa a disposizione di Fonseca. Da Pastore a Juan Jesus, passando per Fazio e Perotti: un totale di circa quattordici milioni netti a stagione (bonus compresi) di stipendi, per dei giocatori finiti fuori dai radar del tecnico giallorosso. Difficile però piazzarli proprio a causa degli alti ingaggi.
Zaniolo rischia la beffa della Uefa
IL TEMPO - BIAFORA - Al pieno recupero mancano una quarantina di giorni, ma Zaniolorischia la beffa da parte della Uefa. Diversi club europei hanno proposto al massimo organo calcistico continentale di valutare la possibilità di cambiare uno o due giocatori nelle liste consegnare alla fine del mercato di gennaio, ma da Nyon al momento sembra non esserci un’apertura in tal senso. Fonseca a inizio febbraio aveva escluso gli infortunati Zaniolo e Zappacosta e Juan Jesus (fuori dal progetto). Il portoghese sperava di riavere a disposizione per gli ottavi di finale di Europa League almeno il classe 1999, ma la Uefa non è intenzionata a permettere cambi: Zaniolo e Zappacosta si rivedranno solo in campionato.
La Roma tratta con l'Arsenal per prendere Mkhitaryan a titolo definitivo
La Roma vuole rinforzare la rosa in vista della prossima stagione, cominciando nel trattenere i giocatori in prestito. Uno di questi è Mkhitaryan, per cui la società giallorossa sta trattando con l'Arsenal.
Gli inglesi, come riferito dal The Sun, non vogliono scendere sotto i 17 milioni di euro; ma la Roma considera alta questa cifra e vorrebbe abbassarla. Determinante, ai fini della trattativa, potrebbe essere la ripresa del campionato e l'eventuale qualificazione alla prossima Champions League.
Stadio della Roma, Papalia: "Penso che la Roma possa rilevare i terreni direttamente e chiudere l'operazione stadio"
Gaetano Papalia, Amministratore Delegato della Sais (società ex proprietaria dei terreni di Tor di Valle) ha parlato del futuro Stadio della Roma ai microfoni di Centro Suono Sport:
La Sais è ancora proprietaria dell’ippodromo di Tor di Valle?
"C’è una clausola nel contratto che prevede che, se il pagamento non fosse arrivato entro un determinato tempo, ci sarebbe stata la risoluzione del contratto. Il periodo di morosità è stato superato di almeno tre volte, quindi non credo ci sia possibilità per Eurnova di entrare in possesso dei terreni. Ma di questo si occuperà il tribunale civile".
Manca ancora il saldo come ci aveva detto oltre un anno fa?
"Sì, la cifra resta quella. Noi cerchiamo solo di impedire che il terreno ora venga acquistato con quattro soldi".
Ha avuto contatti con emissari di Vitek?
"No, ho sentito degli emissari all’inizio quando si cominciò a parlare di lui, poi più nulla, anche perché il mio contratto era in essere con Eurnova, non con Vitek. Con lui io non c’entro".
Che idea si è fatto sulla vicenda Vitek?
"Mah, non lo so. Io penso che la Roma possa, con il curatore di Tor Di Valle, rilevare i terreni direttamente evitando un passaggio e quindi risparmiando dei soldi".
Perché non è stato fatto prima?
"Non lo so, magari dipende dagli accordi che erano stati fatti prima, questo non lo possiamo sapere. Una cosa è certa: se la Roma fa un’operazione direttamente con il fallimento Sais, assicurandosi in tutto e per tutto, per la Roma è un risparmio. Dico assicurandosi in tutto e per tutto perché, come sapete, il terreno può essere soggetto a revocatoria entro i due anni".
Qualcuno vede in lei un possibile interlocutore per lo stadio?
"Nel momento in cui la procedura Sais va a buon fine, sì. È altrettanto evidente che se quell’interlocutore si chiama Roma, non c’è da parte nostra nessuna voglia di speculare: basta onorare il vecchio contratto. Non metteremo i bastoni tra le ruote, assolutamente. Oggi si possono determinare le condizioni affinché la Roma possa, attraverso un percorso diretto e più lineare, chiudere finalmente questa operazione stadio".
Se il Tribunale Civile di Roma si esprimesse in vostro favore, verrebbe revocata la vendita dei terreni a Eurnova? E se così fosse, siccome tutte le procedure sono state fatte da Eurnova bisognerà ricominciare da capo?
"Sulla prima domanda, certo: verrebbe risolto il contratto, per cui il terreno tornerebbe di nostra proprietà. Sulla seconda non penso, credo basti che la Roma si prenda tutti gli oneri del progetto, non c’è bisogno di ripartire da zero".
Ha qualche contatto con la Roma?
"Parte Roma ho sempre parlato con Mauro Baldissoni, una bravissima persona della quale mi fido molto".